Arredobagno: i dati 2021 durante l’assemblea Assobagno, che compie 20 anni

Ne sono cambiate di cose dal 2002, anno di fondazione di Assobagno, l’associazione nata dall’unione di Federbagnoclima (associazione dei produttori idrotermosanitari) e il Gruppo Bagno di Assarredo, all’interno della Federazione FederlegnoArredo.

L’associazione, che oggi raccoglie 150 imprese italiane produttrici di arredamento e articoli per il bagno, ha festeggiato il ventennale nel corso dell’assemblea annuale che si è tenuta nella giornata del 14 settembre presso la Cantina Ca’ del Bosco a Erbusco (Brescia).

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«Il nostro settore come la storia stessa dell’associazione dimostra, è stato protagonista di un’importante evoluzione in questo quarto di secolo e interprete di un diverso modo di vivere e pensare la stanza da bagno. La ricerca, il saper anticipare il futuro da parte delle nostre aziende, sono stati la chiave di lettura di questi primi 20 anni, come è risultato fondamentale il ruolo dell’Associazione e della Federazione che ha condiviso, sostenuto e stimolato questi processi», ha dichiarato durante l’evento il presidente Elia Vismara di fronte ai partecipanti, associati e i past president Nicoletta Fontana, Gianluca Marvelli, Mauro Guzzini, Paolo Pastorino.

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Lo scenario di mercato è oggi infatti di fronte a grandi sfide, tra caro energia, difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime e incertezza geopolitica. Nonostante il particolare momento congiunturale il settore arredo nel suo complesso, e quello dell’arredobagno, continuano a mostrare segnali positivi. 

Secondo le ultime rilevazioni del Centro Studi Assobagno svolte su un campione di aziende «si prevede una chiusura d’anno a +10,3%, con un andamento positivo sia per l’Italia che per l’estero (rispettivamente +9 e 12,1%). La stragrande maggioranza delle imprese reputa che chiuderà l’anno con ricavi in crescita rispetto all’anno precedente per quanto riguarda le vendite sul mercato interne, percentuale che scende per l’estero», sostiene il presidente Vismara. 

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Arredobagno: i dati 2021

Nel 2021 il Sistema Arredobagno, composto da 972 imprese operanti e 22.624 addetti, di cui Assobagno rappresenta oltre il 50%, ha fatto registrare un andamento positivo grazie al forte legame con la componente residenziale, con un fatturato complessivo di 3.807 milioni di euro, di cui 2.104 per l’Italia e 1.703 per l’export e un saldo commerciale pari a 1.049 milioni di euro.

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In crescita del 22,5% la variazione del fatturato alla produzione sul 2020 e dell’11,5% sul 2019, ritornando in valore sopra ai livelli pre-pandemici. Questo è stato possibile grazie alle vendite sul mercato italiano (+29,9% in valore sul 2020, equivalenti a un +14,1% sul 2019).

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Positive ma con un tasso di crescita più contenuto anche le esportazioni (+14,4% sul 2020, +8,5% sul 2019) che pesano per meno della metà (45%) del fatturato totale (793,6 milioni di euro; +13,75% sul 2021.

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Nel periodo gennaio-maggio 2022, i dati confermano la Germania primo mercato (17% dell’export totale) con una variazione positiva del 12% sul 2021 (140 milioni di euro). Bene anche la Francia, secondo mercato: +5,2% sul 2021, (quasi 129 milioni di euro), mentre gli Stati Uniti sono il terzo mercato con 41,21 milioni di euro, registrando un + 38,8 sul 2021 . A seguire il Regno Unito (39,70 milioni di euro) e un +5% sul 202. Chiude la classifica dei top 5 la Svizzera con 38,81 milioni di euro e un +20,6 %.

I comparti

Rubinetti d’arredo bagno

Le vendite dei rubinetti d’arredo bagno (27,8,% peso sul totale del sistema) per il 2021 ammontano a 1,056 miliardi di euro, due terzi dei quali (66%) derivanti dall’export. L’andamento rispetto al 2020 è positivo sia per quanto riguarda le vendite estere (+16,9%) sia soprattutto per la componente nazionale (+32,3%) per un complessivo +21,7%. Bene anche il confronto con il pre- Covid: +14,5% la variazione in valore. Degli oltre 700 milioni di euro di export totale del 2021, circa un terzo sono destinati a Francia (16,6%) e Germania (15,7%); entrambe le destinazioni registrano una crescita sia sul 2020 (rispettivamente +19,1% e +11,4%) sia sul 2019 (+18,1% e +13,9%).

Mobili

Il comparto dei mobili bagno – che rappresenta il 17,9 % sul totale del sistema – nel 2021. valeva 683 milioni di euro, il 67% dei quali realizzati attraverso vendite sul mercato nazionale (quota in aumento rispetto all’anno precedente), mentre un terzo è relativo all’export. La variazione del fatturato è del +25% rispetto al 2020, in particolare grazie alle maggiori vendite in Italia (+32,4%). Positive anche le esportazioni (+12,2%). Oltre che rispetto all’anno di inizio della pandemia, i risultati del 2021 sono positivi anche rispetto al 2019 (+16,3% in valore percentuale che sale se si osserva il mercato interno (+24,0% contro il +3,1% dell’export). L’export ha raggiunto nel 2021 i 225 milioni di euro, con una variazione del +12,2% sul 2020 e comunque positiva anche sul 2019 (+3,1%). Il primo mercato si conferma la Francia, che assorbe circa il 15% dell’export totale. Nel 1° trimestre 2022 l’export del settore accelera ulteriormente (+21,1% la percentuale di aumento in valore) trainato in particolare dagli Stati Uniti.

Chiusure doccia

Nel 2021 il valore delle vendite – il settore rappresenta il 16,6% sul totale del sistema – ammonta a 633 milioni di euro: +21,5% l’aumento sul 2020 grazie in particolare al mercato nazionale (+29,9%) che supera il 60%. Positivo anche l’export (+10,1%). L’andamento si mantiene positivo anche nel confronto con il 2019 (+9,4%).

Ceramica sanitaria

Nel 2021valeva 480 milioni di euro, con un aumento del +22,4% in valore rispetto al 2020. Positivo in particolare l’andamento del mercato interno (+32,7%) che supera così il 70% delle vendite totali. Anche nel confronto con il 2019 la variazione si conferma positiva, grazie all’Italia (+16,7%), mentre flette l’export. (-6,4%) che però è in ripresa nel primo trimestre 2022 (+7,5%) sebbene non riguardi tutti i principali mercati. Il settore rappresenta il 12,6% sul totale del comparto.

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Accessori

Nel 2021 il comparto valeva 401 milioni di euro, con un incremento del +22% rispetto al 2020. A crescere, sia le vendite Italia (+29,2%) sia le esportazioni (+16,9%) che costituiscono il 56% delle vendite totali. Le vendite in valore sono in aumento (+8%) anche rispetto al 2019. Il comparto rappresenta il 10,5% del totale del sistema. Per quanto riguarda gli Accessori si confermano Germania e Francia i due principali mercati, entrambi in aumento sia rispetto al 2019 sia rispetto al 2020.

Termoarredi

Nel 2021 le vendite valevano 204 milioni di euro, in larga parte (82%) realizzate in Italia e per il 18% grazie alle esportazioni. L’andamento è positivo rispetto all’anno precedente (+24,5%, sintesi del +23,9% del mercato nazionale e del +27,6% dell’export) ma anche nel confronto con il 2019 (+14,5%, con variazioni positive per entrambe le componenti). Circa il 60% dell’export italiano di termoarredi è destinato a due soli mercati: Francia e Germania. In entrambi i casi le vendite registrano un aumento rispetto al 2019 (+9,6% e +50%) come peraltro accade per tutte le altre prime destinazioni, sebbene meno significative. Il settore pesa il 5,4 sul totale del sistema arredobagno.

Vasche

Nel 2021 il comparto valeva 179 milioni di euro, in aumento del 20% sull’anno precedente. A determinare la variazione contribuiscono in particolar modo le vendite sul mercato interno (+25,8%) che rappresentano oltre il 60% del valore totale. La variazione si mantiene positiva anche nel confronto con il 2019. Il settore pesa per il 4,7% sul totale del sistema arredobagno.

Sedili WC

Il valore del comparto nel 2021 ammontava a 90 milioni di euro, in aumento del +27%  rispetto all’anno precedente. La crescita (che si conferma anche rispetto al 2019, +9,2%) è trainata in particolar modo dall’estero (+58,2%), che sebbene costituisca meno del 40% delle vendite totali appare molto dinamico determinando così un aumento della quota export (era 30% nel 2020). Positivo anche il mercato interno (+13,5%). Il settore pesa per il 2,4% sul totale del sistema arredobagno.

Cabine multifunzione

Nel 2021 il comparto valeva 81 milioni di euro, realizzati prevalentemente con le vendite in Italia (56% contro il 44% delle esportazioni). L’andamento rispetto al 2021 è positivo sia per quanto riguarda il mercato domestico (+25,8%) che per le esportazioni (+10,3%), per un complessivo +18,5%. I dati 2021 appaiono di poco superiori al pre-Covid (+2,5% sul 2019). Il comparto rappresenta il 2,1% sul totale del sistema.

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