Wienerberger Italia: -15% di emissioni di Co2 entro il 2023

Wienerberger, azienda specializzata in soluzioni intelligenti per l’involucro edilizio e per le infrastrutture, sta mettendo in atto importanti strategie per raggiungere gli ambiziosi obiettivi contenuti nell’ambito del Green Deal europeo, che prevedono di elevare l’obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030, portandolo ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.

In ambito italiano, il processo di decarbonizzazione messo a punto da Wienerberger coinvolgerà l’intero processo produttivo, consentendo di raggiungere una riduzione di oltre il 15% di emissioni di CO2 entro il 2023. Questi obiettivi prefissati dall’azienda si inseriscono all’interno della Sustainability roadmap inaugurata nel 2021 e che proseguirà fino al 2030.

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A tale scopo è stato implementato il nuovo dipartimento “Operational Excellence” (OPEX) sviluppato per supportare le tematiche ambientali e, al contempo, realizzare progetti atti al miglioramento energetico dei processi con focus su materie prime, gestione delle cave ed Energy Management.

«I cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro Pianeta sono sotto i nostri occhi e interesseranno soprattutto le generazioni future, questo risultato è purtroppo parzialmente irreversibile, ma possiamo ancora ridurne gli effetti più catastrofici. Per fare ciò è necessario l’impegno di ogni singola Nazione, azienda e individuo», afferma Edoardo Ferraresi, responsabile Operational Excellence di Wienerberger. «L’azienda ha definito un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 15% entro il 2023, per il raggiungimento del quale ha già tracciato una roadmap chiara ed efficace. Noi, con Wienerberger Italia, siamo perfettamente allineati per raggiungere e anche superare questo obiettivo».

Tra le strategie messe in atto ci sarà l’ampliamento del parco fotovoltaico a tutti gli stabilimenti produttivi, l’acquisto di energia verde, l’eliminazione di additivi con contenuto di carbon fossile e incremento degli investimenti negli impianti produttivi per renderli idonei all’utilizzo delle nuove tecnologie (sono infatti in corso studi di fattibilità su idrogeno, biogas ed elettrificazione). 

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Un altro progetto interessante che va ad inserirsi all’interno della Sustainability roadmap dell’azienda è la sostituzione della caldaia industriale a vapore presso lo stabilimento di Feltre (Belluno). «La sostituzione di una macchina ancora più performante, ha permesso di risparmiare il 40% di gas e quindi di ridurre notevolmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Un altro esempio che dimostra il nostro impegno verso la Sostenibilità Ambientale», dichiara Roberto Mosconi, Large Project Manager.

Questi interventi, oltre ad abbattere le emissioni di CO2, permettono anche di realizzare soluzioni in laterizio sempre più prestazionali e innovative, che andranno a loro volta a migliorare le prestazioni termiche degli edifici, con una conseguente ulteriore riduzione di CO2 durante il ciclo di vita utile dell’immobile. Un circolo virtuoso con benefici per tutto il comparto.

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Già oggi, con la famiglia di laterizi rettificati Porotherm Bio Plan T9, è possibile realizzare edifici massivi in laterizio che, senza bisogno di ulteriori strati isolanti, sono in grado di garantire prestazioni energetiche da Edifici ad Energia quasi Zero (nZEB), con trasmittanze U fino a 0,19 W/m2K.

Inoltre, l’elevata massa superficiale degli involucri in laterizio, e il conseguente sfasamento termico, consentono di ridurre i consumi energetici anche in fase estiva, mantenendo un elevato comfort indoor anche durante i picchi di calore estivi.

Come chiaramente indicato dalla Comunità Europea già nella Direttiva 2010/31/UE, il 40% di emissioni di CO2 prodotte in tutto il Continente provengono dal comparto residenziale. Realizzare strutture abitative con una ridotta richiesta di fabbisogno energetico significa quindi ridurre in maniera sostanziale le emissioni climalteranti.

I focus della sostenibilità per l’azienda sono molto chiari: sviluppo di soluzioni che minimizzino i consumi energetici durante il ciclo di vita dell’edificio; investimento costante sui processi produttivi, per contenere le emissioni; ricerca di materie prime legate all’economia circolare.

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