Autoclavi Starplast: così non si rischia di rimanere a secco

I cambiamenti climatici stanno accrescendo la vulnerabilità a situazioni di criticità idrica. Secondo le statistiche Istat, nel 2020 «ben 11 Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, localizzati tutti nel Mezzogiorno, hanno fatto ricorso a misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua potabile, disponendo la riduzione o sospensione dell’erogazione idrica». Ad Agrigento e Trapani ci sono state le misure più restrittive di erogazione dell’acqua, dove è stata sospesa o ridotta in tutti i giorni dell’anno, con turni diversi estesi a tutta la popolazione residente.

La carenza idrica non è l’unico problema che può ostacolare l’erogazione di acqua potabile agli utenti. A volte anche sbalzi di pressione possono provocare inconvenienti di funzionamento degli apparecchi domestici e talvolta limitare il flusso all’interno delle abitazioni, soprattutto agli ultimi piani. Per porre rimedio a queste problematiche vengono in aiuto le autoclavi, impianti in grado di incrementare la pressione dell’acqua, e di servire da riserva idrica in caso di carenza idrica.

Starplast, azienda di Mercatale di Sassocorvaro Auditore, in provincia di Pesaro e Urbino, specializzata nel mercato della depurazione, il trattamento e il recupero delle acque, propone due soluzioni ad hoc, completamente automatizzate, per la pressurizzazione delle reti domestiche.

Pierluigi dell’Onte, responsabile dell’ufficio tecnico e commerciale dell’azienda, spiega a YouTrade le caratteristiche di questi sistemi.

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Pierluigi Dell’Onte, responsabile
ufficio tecnico-commerciale di Starplast

Domanda. Con il cambiamento climatico diventa sempre più importante disporre per la propria abitazione di un impianto di autoclave?
Risposta. La scarsità di approvvigionamento dell’acqua potabile e la siccità, conseguenze del cambiamento climatico, impongono di porre sempre più attenzione a questo tipo di impianti.

D. Qual è la proposta di Starplast?
R. Relativamente al tema del recupero delle acque, Starplast propone tutta una serie di impianti che consentono di recuperare pioggia e acque grigie pretrattate che provengono dagli scarichi delle vasche da bagno e delle docce. Per quanto riguarda invece le problematiche di approvvigionamento, che dipendono dalla scarsità di pressione dell’acquedotto oppure da temporanei fermi nell’erogazione dell’acqua potabile, Starplast offre soluzioni plug and play, molto semplici da installare: si tratta di serbatoi in polietilene da 500, 1000 o 1500 litri con sistemi di pressurizzazione già preinstallati, che possono essere montati all’interno di un sottoscala, all’interno di un garage o di un piccolo locale tecnico.

D. Quali sono i plus di queste soluzioni?
R. La semplicità di installazione e la semplicità di manutenzione.

 

D. Ogni quanto tempo va fatta la manutenzione?
R. Dipende dalla frequenza di utilizzo. Siccome sono prodotti che non si utilizzano 365 giorni all’anno, ma solo in determinate condizioni di siccità o nei periodi estivi, al momento della chiusura dell’impianto è consigliato procedere con la verifica e la manutenzione sulla parte elettro-meccanica, rifacendosi alle istruzioni del produttore della pompa.

D. In catalogo sono disponibili due macchine diverse: che differenza c’è?
R. Fondamentalmente il funzionamento è lo stesso, cambia solo l’alloggiamento della pompa. Nel caso della macchina Aut Q Est il vano di alloggio pompa è esterno, quindi si può accedere direttamente all’apparecchiatura senza dover smontare quasi nulla. Nel caso della macchina Aut Q Som, invece, la pompa è sommersa e, in caso di manutenzione, è necessario andare all’interno della vasca per estrarla. Entrambe le autoclavi sono ultra silenziose, ma la versione sommersa è leggermente meno rumorosa rispetto alla pompa esterna.

L’autoclave Aut Q Est con pompa esterna, a destra il modello Aut Q Som con pompa sommersa

D. Che certificazioni hanno questi impianti?
R. Tutti i componenti del prodotto sono certificati per il contenimento dell’acqua potabile, anche per uso alimentare.

D. Questi prodotti sono distribuiti attraverso le rivendite di materiali edili?
R. Presso le rivendite che trattano materiali termoidraulici.

D. Che tipo di competenza è richiesta al rivenditore che tratta questi prodotti?
R. Si tratta di impianti abbastanza facili da spiegare, poiché praticamente sono già pronti all’uso. L’unico elemento a cui il rivenditore deve fare attenzione è la destinazione d’uso: per esempio, se il cliente abita al settimo piano di un edificio, avrà la necessità di installare un sistema più performante rispetto al modello standard. Starplast offre tutto il supporto tecnico necessario per adattare il prodotto alle esigenze del cliente.

D. Di solito i rivenditori che hanno questo prodotto a magazzino hanno anche un corner espositivo?
R. Spesso sì, anche se dipende dallo spazio che la rivendita ha a disposizione. Starplast si sta impegnando per sviluppare questo tipo di corner espositivi, in modo da permettere ai clienti di toccare con mano i prodotti e mostrarne la qualità e i plus.

D. In quanto tempo dall’ordine viene effettuata la consegna in linea di massima?
R. Aut Q Est e Aut Q Som sono prodotti che teniamo sempre a magazzino in quantità abbastanza elevate. Detto ciò, qualora non dovessimo avere scorte sufficienti, garantiamo la spedizione nel giro di massimo di quattro-cinque giorni.

Autoclave Aut Q Est Starplast
Autoclave Aut Q Som Starplast

 

D. Fate corsi di formazione per i rivenditori?
R. Sì, facciamo formazione costante tutto l’anno, anche tramite iniziative particolari, come L’Ape Itinerante, una specie di fiera on the road che ci consente di far toccare con mano la qualità e la tecnologia dei nostri prodotti. In queste occasioni cogliamo l’opportunità per fare formazione anche agli addetti delle rivendite.

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