Robert Lang, Wienerberger Italia: «Il nostro laterizio è sempre più verde»

Il 40% di emissioni di CO2 prodotte in Europa sono prodotte dal comparto residenziale. Lo ha scritto, nero su bianco, la direttiva della Comunità Europea 31 già nel 2010 e lo ha ribadito il recente pacchetto Clima/Energia, che ha creato non poco scompiglio con la proposta, contenuta in una bozza preliminare, poi ammorbidita, di scoraggiare la vendita degli immobili in classe G entro il 2035.

Al di là di inutili allarmismi, la Commissione Europea punta sulle costruzioni per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e lo scrive chiaramente nel documento finale presentato a metà dicembre:

«La ristrutturazione è fondamentale per ridurre il consumo energetico degli edifici, per abbattere le emissioni e per ridurre le bollette energetiche. Inoltre, la ristrutturazione genera posti di lavoro locali e crescita economica. Considerato il lungo periodo di tempo necessario per indurre cambiamenti nel settore delle costruzioni, è necessaria una tempestiva revisione della Direttiva (la Epdg Energy Performance of Buildings Directive ndr) per supportare il raggiungimento degli obiettivi Fit for 55».

Una strategia che trova piena sintonia con il piano di sviluppo di Wienerberger, gruppo mondiale specializzato nella produzione di laterizi, che si sta focalizzando sempre di più su sistemi all’avanguardia, per realizzare strutture abitative energeticamente efficienti, e su processi produttivi sempre più sostenibili. Ne parliamo con Robert Lang, amministratore delegato della filiale italiana da settembre 2020.

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Robert Lang, amministratore delegato Wienerberger Italia

Domanda. Dall’Europa è arrivato un assist per l’edilizia e per l’ambiente, con la spinta a edifici sempre meno energivori. Wienerberger Italia come si pone di fronte a questo indirizzo?
Risposta. La nostra strategia si sposa molto bene con gli obiettivi europei di transizione energetica. Da sempre puntiamo su soluzioni qualitative che possono migliorare l’efficienza energetica degli edifici. In più, l’attenzione sui processi produttivi ha orientato le nostre strategie verso la sostenibilità ambientale, mettendo sempre di più al centro la compatibilità tra produzione di laterizi e ambiente.

D. È una strategia della casa madre che coinvolge anche la filiale italiana?
R. È un tema che coinvolge tutto il Gruppo Wienerberger, a maggior ragione l’Italia, che possiede un patrimonio edilizio composto per circa due terzi da edifici costruiti prima degli anni Settanta, quindi particolarmente inefficienti dal punto di vista energetico. La ristrutturazione può essere una soluzione, ma allo stesso tempo in alcuni casi la demolizione e ricostruzione è l’unica strada per ottenere edifici al top delle prestazioni. Come una vecchia macchina con numerosi chilometri alle spalle: è possibile fare manutenzione, ma il risultato non sarà mai uguale ad avere una macchina nuova.

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Cantiere il “giardino delle arti” a Pieve di Cento (Bologna) realizzato interamente con le soluzioni in laterizio rettificato Porotherm Bio Plan

D. Nella vostra strategia come si colloca quindi la sostenibilità ambientale?
R. Non basta avere obiettivi come la crescita dei margini e dei volumi, per questo abbiamo messo la sostenibilità al primo posto della nostra strategia a lungo termine. Senza sostenibilità non c’è futuro. Non abbiamo più il lusso di aspettare, come le generazioni precedenti hanno fatto in passato. Per chi dirige un’azienda ridurre l’impatto sull’ambiente   diventato ormai un obbligo morale nei confronti delle future generazioni.

D. Il laterizio è un materiale tradizionale che si è evoluto per rispondere alle esigenze dell’edilizia moderna. Quali sono le caratteristiche prestazionali che lo rendono vantaggioso per le costruzioni?
R. Oltre a essere un materiale molto durevole, che non ha bisogno di una manutenzione straordinaria durante il suo ciclo di vita, il laterizio permette di raggiungere prestazioni molto elevate grazie a bassissimi valori di trasmittanza termica, per la costruzione di edifici in classe A. Inoltre, la massa superficiale permette anche di raggiungere ottimi livelli di comfort estivo. Infine, è un materiale resistente al fuoco in classe A1, caratteristica che offre un vantaggio ulteriore in termini di sicurezza.

D. Le soluzioni della linea Porotherm Bio Plan vanno in questa direzione. Quali vantaggi hanno?
R. I blocchi rettificati della gamma Porotherm Bio Plan permettono di realizzare murature monostrato dalle elevate prestazioni energetiche, senza l’utilizzo di materiale isolante aggiuntivo alla muratura. Questo è molto importante ragionando in termini di fine vita dell’edificio, dove il materiale isolante rappresenta un rifiuto speciale che va poi smaltito. In più, grazie all’elevata massa superficiale, i laterizi Porotherm Bio Plan consentono di raggiungere elevati livelli di comfort estivo. I vantaggi si traducono inoltre in una posa in opera più facile e veloce.

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I blocchi Porotherm Bio Plan

D. La durabilità è uno degli aspetti che riguarda il ciclo di vita dei prodotti. Come lo avete affrontato in Wienerberger?
R. L’impegno di Wienerberger ha portato l’azienda a ottenere la Dichiarazione ambientale di prodotto (Epd), una certificazione ambientale di tipo III, volontaria, che contiene le informazioni relative all’intero ciclo di vita dei laterizi. Dall’estrazione dell’argilla in cava al processo produttivo fino alla logistica, ogni aspetto è analizzato con la massima trasparenza, per garantire la conformità dei nostri prodotti in termini di sostenibilità e ridotto impatto ambientale.

D. Che cosa comporta la Dichiarazione ambientale di prodotto?
R. Ci sono varie certificazioni ambientali, ma ritengo che la Epd sia la più importante, in quanto è pubblicata solo a valle di una complessa analisi Life Cycle Assessment, effettuata sui processi produttivi da un ente verificatore terzo. Nulla è lasciato al caso: l’azienda deve veramente aprire tutte le sue porte, nel segno della massima trasparenza, in modo da offrire la fotografia di tutto quanto concerne il proprio ciclo produttivo e i suoi prodotti.

D. L’Epd certifica anche la conformità dei laterizi Wienerberger ai Cam?
R. Sì, i laterizi Wienerberger sono conformi ai Criteri ambientali minimi, che richiedono l’utilizzo di materiali recuperati o riciclati in una percentuale del 10%, calcolata sul peso del prodotto.

D. I vostri prodotti sono quindi compatibili con il superbonus?
R. Il rispetto dei requisiti Cam consente agli operatori che utilizzano i nostri prodotti di sfruttare i vantaggi del superbonus 110%. I laterizi Wienerberger si possono utilizzare sia nell’ambito di interventi di ristrutturazione che di nuova costruzione cioè, se parliamo di superbonus, nell’ambito della demolizione e ricostruzione. La nostra azienda mette inoltre a disposizione un team di ingegneri in grado di offrire consulenza e supporto tecnico su come accedere al superbonus 110% con i nostri prodotti.

D. Avete altre certificazioni che riguardano l’impatto ambientale?
R. Wienerberger è in possesso della certificazione Iso 14001 sul sistema di gestione ambientale. Un importante documento che si aggiunge all’impegno profuso a livello volontario dall’azienda sulla sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale. A tale proposito il prossimo anno pubblicheremo un Sustainability Report in cui condivideremo gli obiettivi di sostenibilità già raggiunti e quelli previsti per i prossimi anni.

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Dall’estrazione dell’argilla in cava al processo produttivo, fino alla logistica, ogni aspetto della produzione di Wienerberger è certificato in termini di sostenibilità e ridotto impatto ambientale

D. I distributori di materiali edili sono sufficientemente formati riguardo le vostre strategie e i materiali green?
R. Crediamo molto nella partnership con i nostri clienti e rivenditori. A tale proposito stiamo organizzando una serie di iniziative di formazione volte a condividere con i nostri partner, soprattutto con i distributori, il nostro impegno sul tema della sostenibilità. Spesso questo concetto viene interpretato solo nei termini dell’economia circolare o della decarbonizzazione, in realtà si tratta di un argomento molto complesso, che coinvolge l’azienda a 360 gradi. Ho notato un’attenzione sempre maggiore su queste tematiche da parte dei rivenditori e siamo pronti con la nostra rete tecnica e commerciale a supportare i distributori che vogliono approfondire questi concetti, in modo da offrire gli strumenti per fare una valutazione ragionata sui materiali presenti sul mercato e capire il valore aggiunto di certe soluzioni.

D. A proposito di materiali, il 2021 è stato segnato dal rincaro delle materie prime, oltre che dall’aumento del costo dell’energia. Qual è la situazione al momento e come state rispondendo?
R. Quest’anno l’energia ha avuto un aumento veramente significativo, con una crescita dei prezzi di quasi cinque volte quelli di un anno fa. Oltre ai rincari sulle bollette private, questo comporta grandi difficoltà anche per le aziende, soprattutto quelle più energivore. Wienerberger porta avanti una strategia a lungo termine per ridurre l’impatto del costo dell’energia, attraverso una politica di decarbonizzazione. Tutta l’energia elettrica che consumiamo nella produzione è 100% verde, un traguardo molto importante nell’ottica della transizione ecologica. Un altro traguardo che abbiamo raggiunto quest’anno è la riduzione del 10% delle nostre emissioni di CO2.

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D. State riscontrando difficoltà di approvvigionamento e allungamenti sui tempi di consegna?
R. Abbiamo avuto difficoltà nel reperire alcuni materiali, come il legno per i bancali e la plastica per gli imballaggi. Il nostro ufficio acquisti ha lavorato intensamente per far sì che questa situazione non impattasse in alcun modo sulla produzione e sui clienti finali. Non è  stato facile, ma la produzione non si è mai fermata e non ci sono stati ritardi. Qualche difficoltà c’è stata sul fronte della logistica poiché, soprattutto negli ultimi mesi, abbiamo riscontrato una carenza di trasportatori, che ha comportato qualche ritardo nella consegna della merce in cantiere.

D. Com’è andato il 2021?
R. È stato un anno soddisfacente, ma anche molto difficile. Stiamo ancora gestendo l’emergenza pandemica, che comporta tantissime sfide, soprattutto per quanto riguarda la parte operativa. Grazie all’impegno dei nostri dipendenti siamo comunque riusciti a portare avanti tutti i progetti aziendali. Siamo molto contenti dei traguardi raggiunti in termini sia di ampliamento della gamma prodotti, con il Porotherm Bio Plan, sia di sostenibilità.

D. Che cosa prevedete per il prossimo anno?
R. Prevediamo un andamento piuttosto positivo per l’economia italiana, che grazie al Pnrr può finalmente cambiare rotta. Ci sono tante iniziative per il mercato delle costruzioni. Per Wienerberger è importante che il mercato inizi a indirizzarsi in maniera decisa sulla strada della sostenibilità. La sfida per noi sarà invece di continuare sul cammino già intrapreso, riducendo ulteriormente le emissioni inquinanti e offrendo sempre più supporto ai nostri clienti. Perché Wieneberger non vende solo prodotti, ma offre un pacchetto completo di soluzioni che includono anche il servizio e il supporto in cantiere.

D. Avete anche novità di prodotto nel cassetto?
R. Sì, stiamo continuando a sviluppare sistemi prefabbricati, sulla scia della tavella coibentata Porotherm Thermal T, che consente di risolvere i ponti termici del telaio in cemento armato con un’unica posa.

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Porotherm Thermal T

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