Gruppi e Consorzi – Gef: è in programma un’espansione

La pandemia ha fatto sentire i suoi effetti sul business delle rivendite appartenenti al consorzio toscano Gef che nel 2020 ha festeggiato il suo ventennale. Le previsioni per il futuro restano tuttavia positive, anche grazie alle sinergie derivanti dall’appartenenza al Gruppo Deus. Intanto si prepara un piano di espansione nelle zone in cui non sono presenti rivendite Gef.

Intervista a Tiziano Turini, presidente Gef

Come è andato il vostro consorzio nel 2020 in termini di fatturato?
C’è stata una flessione dovuta alla chiusura nei mesi di marzo ed aprile dello scorso anno, anche se i risultati post lockdown sono stati al di sopra delle aspettative.

Nel corso del 2020 ci sono state iniziative particolari che hanno interessato il vostro gruppo?
Nel 2020 abbiamo festeggiato il ventennale dalla data delle costituzione del consorzio e abbiamo registrato l’ingresso nella compagine Gef della società Tognaccini.

La pandemia ha impattato sulla vostra organizzazione?
È stato un anno difficile e complicato, comunque il consorzio è riuscito a sostenere gli associati agendo sulla politica premi anticipati.

Come sta andando il 2021 e quali sono le vostre aspettative a fine anno?
Ci sono tutti i presupposti per un buon anno: il lavoro è in aumento e c’è un’ottima richiesta sul mercato. Un punto delicato resta il difficile accaparramento di alcuni materiali, che facciamo fatica a trovare disponibili, come isolanti e ferro. Nell’ultimo periodo, purtroppo, alcuni di questi hanno subito sbalzi di prezzo enormi.

Qual è l’obiettivo più importante che vi siete dati per quest’anno?
Valutare la possibilità di aumentare ulteriormente la compagine Gef. Siamo un consorzio che si sviluppa sulle province di Firenze e Prato: con l’entrata del nuovo socio Tognaccini, siamo riusciti ad accedere anche al mercato del Valdarno. L’obiettivo è di espanderci anche su altre zone, cercando potenziali soci che operino con correttezza e affidabilità, apportando il loro valore aggiunto al consorzio, in termini di. conoscenze e potenzialità.

Un tema di forte attualità è la carenza delle materie prime e il rincaro dei prezzi: come state affrontando questa situazione a livello di consorzio?
La situazione generale degli approvvigionamenti è molto critica e difficilmente programmabile. Cerchiamo di mantenere materiale a terra, disponibile per far fronte alle richieste di mercato, con acquisti da parte del consorzio che vengono ridistribuiti ai soci durante l’anno secondo le necessità. Possiamo dire, per alcuni prodotti, di agire in maniera simile a un deposito centralizzato.

La pandemia ha dato ancora maggiore impulso all’ecommerce: siete organizzati in questo senso?
Non facciamo e-commerce.

Rispetto allo scorso anno quali sono i tre settori merceologici che stanno crescendo di più e quali i tre in calo?
In crescita ci sono i sistemi cappotto, vernici, isolanti e cartongesso.

Perché una rivendita dovrebbe scegliere di entrare nel vostro consorzio?
Siamo un gruppo di 11 soci, la cui forza è la condivisione e la collaborazione, puntando sulla massima trasparenza. Attraverso l’adesione al gruppo Deus riusciamo a ottenere condizioni commerciali favorevoli e i premi maturati vengono regolarmente e interamente distribuiti agli associati.

Dal punto di vista dei servizi agli associati, quali sono i vostri principali punti di forza?
Uno dei nostri punti di forza è lo scambio di informazioni, che prende vita attraverso le relazioni ottime che coesistono fra i soci consorziati. Si crea così un’interazione che amplifica il valore aggiunto del consorzio e massimizza gli obiettivi di conoscenza e informazione. Lo scambio di informazioni e/o di materiale è fondamentale e facilita anche le relazioni e gli accordi con i fornitori.

Quali iniziative di marketing e/o comunicazione avete messo in atto per il 2021?
Le nostre strategie di marketing e comunicazione si sviluppano con due modalità principali: il volantino Deus, come strumento per la promozione di alcuni prodotti importanti per i consorziati, e il progetto Panorama, che ha come scopo il rafforzamento dell’immagine, attraverso un portale finalizzato alla promozione e vendita dei prodotti dei fornitori contrattualizzati.

A livello di formazione, avete sfruttato gli strumenti digitali per attività di aggiornamento agli associati?
Sì, abbiamo un progetto per un nuovo sito Gef che sarà presto disponibile.

Quante ore di formazione dedicate all’anno agli associati?
La formazione è un momento importantissimo per gli associati, il cui valore è fondamentale. Stiamo programmando in proposito vari incontri tecnici e di formazione, anche in accordo con vari fornitori.

Quali sono i corsi che riscuotono più interesse?
Quelli sui prodotti tecnici e ovviamente sulle uscite di nuovi prodotti o linee
merceologiche.

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