Comedil, Gruppo Made: il paradiso è uno showroom

L’esperienza di quattro generazioni nel settore dell’edilizia è l’anima di Comedil, rivendita marchigiana con due punti vendita a Fermo e Comunanza (Ascoli Piceno), specializzata in edilizia pesante, ferramenta, ceramiche, caminetti e stufe.

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Da sinistra, Luca Germani, Francesco Germani, Luciana Brandetti, Francesca Germani

Socia del Gruppo Made, la rivendita aderisce anche a Livingmade, il format di showroom dedicato alle finiture del network. Proprio della sala mostra si occupa Luca Germani, titolare dell’azienda, insieme ai genitori Francesco e Luciana e alla sorella Francesca.

Domanda. Com’è organizzato lo showroom Livingmade e che tipo di prodotti avete in sala mostra?
Risposta. Abbiamo tutte le finiture, dalle piastrelle per pavimenti e rivestimenti ai parquet, carte da parati, sanitari, rubinetti, cabine doccia, vasche, accessori, mobili bagno, mosaici. Lo showroom di Fermo si estende su un’area molto più grande e presenta una maggiore profondità di gamma, mentre lo showroom del punto vendita di Comunanza è più piccolo, una vetrina per accontentare i clienti che hanno bisogno di materiale in pronta consegna.

D. Il format Livingmade funziona?
R. Assolutamente sì. Abbiamo aperto lo showroom di Fermo solo quattro anni fa e oggi è una parte molto importante del nostro business. In futuro punteremo a sviluppare la sala mostra sempre di più.

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Sede Comedil di Fermo
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L’esposizione dedicata ai rivestimenti e pavimenti ceramici

D. Ci sono differenze tra le richieste dei clienti professionali e quelle dei privati?
R. Non c’è una grande differenza anche se le esigenze sono totalmente diverse. Il costruttore è molto più attento all’aspetto tecnico, mentre il cliente privato vuole vivere un’esperienza ed è molto più attento anche alla parte emozionale ed estetica.

D. Siete rientrati nel Gruppo Made, dopo esserne usciti: quanto è importante oggi far parte di un’aggregazione commerciale organizzata e quali vantaggi vi offre il network?
R. Quando siamo usciti dal Gruppo, il nostro più grande rammarico è stato quello di non poterci più confrontare quotidianamente con i nostri colleghi. Il continuo scambio di idee e la possibilità di conoscere realtà diverse dalla propria sono aspetti molto importanti. Far parte di un network consente di allargare gli orizzonti e avere un benchmark per valutare il proprio operato e trovare spunti per crescere. Per questo abbiamo deciso di tornare a far parte del network, per avere un confronto costante con gli altri rivenditori.

D. Come sta andando il 2021?
R. Benissimo e prevediamo una crescita del 20-30% rispetto al 2019 e al 2020. C’è grande fermento e la domanda è frizzante, un clima che non si vedeva dal 2008, a cui non eravamo più abituati. Al contempo tuttavia ci sono problemi strutturali di reperibilità delle materie prime, che si ripercuotono su tutta la filiera, per non parlare dei rincari.

D. Come state gestendo la situazione?
R. Cerchiamo di non frammentare il fatturato scegliendo di legarci ad aziende selezionate, in modo da avere un peso commerciale e stabilire rapporti diretti con i fornitori.

D. Dunque la spinta legata al superbonus funziona?
R. Sta funzionando tantissimo, speriamo non sia solo un fuoco di paglia. L’edilizia ha bisogno di tempistiche più lunghe, i cantieri hanno problematiche che nessuno può prevedere, quindi avere una finestra temporale di uno o due anni è troppo limitante. La soluzione potrebbe essere quella di ridurre l’incentivo fiscale distribuendolo su un periodo più lungo, azzarderei 7-10 anni. Sicuramente il superbonus ha dato un input all’edilizia e di riflesso anche ad altri settori, portando anche al centro dell’attenzione il tema dell’efficienza energetica e della riduzione delle emissioni, che è di fondamentale importanza. Spero che la pandemia possa finire presto, per permettere a tutti di lavorare più serenamente

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Allestimento dedicato alla sala bagno

D. Il 2020, l’anno della pandemia, è stato difficile da gestire?
R. Il 2020 è stato un anno difficilissimo: ci siamo trovati catapultati in uno scenario completamente inedito. In primis abbiamo dovuto gestire il discorso sanitario per garantire la nostra incolumità e quella dei nostri clienti, nel rispetto dei protocolli e delle normative. Poi abbiamo dovuto capire come arginare il fatturato e recuperare i mesi di chiusura durante il lockdown, senza andare in perdita. Fortunatamente a fine anno siamo riusciti a recuperare, anche se con un po’ di rammarico: prima della pandemia, infatti, il mercato era ripartito con un certa regolarità e c’era molto entusiasmo, poi è saltato tutto per aria. Comunque chiudere il 2020 in pari è già stato stato un grande risultato.

D. Quante persone lavorano oggi in azienda?
R. I dipendenti sono 14, tra il punto vendita storico di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, e quello di Fermo.

D. Ripercorriamo brevemente la storia di Comedil: quando siete nati e come si è sviluppata l’azienda?
R. La mia famiglia viene da due generazioni di costruttori: sia il mio bisnonno che mio nonno lavoravano nel settore. Comedil è stata fondata nei primi anni Ottanta da mio padre che ha aperto a Comunanza il primo punto vendita nel 1984. Inizialmente la rivendita era costituita da un piccolo negozio vetrina con uno showroom che si trovava in paese, e un magazzino separato, con un terreno annesso, che si occupava della distribuzione di materiali edili. Nel 1989 è stato poi aperto un unico grande capannone con edilizia, ferramenta e sala mostra. Dopo 15 anni abbiamo aperto un secondo punto vendita a Fermo, che per anni si è occupato solo di materiali edili e ferramenta. Quattro anni fa abbiamo aggiunto lo showroom.

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L’area showroom dedicata a rubinetteria e arredobagno

D. La clientela è cambiata nel corso degli anni?
R. Non molto. A Comunanza la clientela si divide equamente tra imprese e privati, mentre a Fermo c’è una piccola maggioranza di imprese, poiché lo showroom è aperto solo da pochi anni. Stiamo lavorando per accrescere il numero di clienti privati.

D. Ci sono dei prodotti che vi danno maggiore valore aggiunto a livello di margini?
R. Non ci sono prodotti particolari, a fare la differenza è il rapporto privilegiato con le aziende, che ci consente di avere prezzi migliori.

D. Fornite anche servizi di consulenza progettuale?
R. Sì, per ogni settore abbiamo personale formato per offrire consulenza. In showroom proponiamo anche un servizio di progettazione con rendering 3D e virtual reality.

D. Tra i vari servizi, qual è il più apprezzato dai clienti?
R. La consulenza. I clienti vengono in negozio con un problema ed escono con una soluzione, trovando sempre personale qualificato in grado di offrire consigli e supporto tecnico. E in showroom, c’è anche un discorso emozionale, grazie al servizio di rendering che permette di vedere virtualmente come verrà realizzato il progetto.

D. Qual è la vostra opinione sull’e-commerce?
R. Penso sia una grossa opportunità, ma deve essere studiato in base alle reali opportunità dell’azienda. Scontrarsi con colossi come Amazon o altri big player è impensabile, bisogna trovare un filone in cui inserirsi e riuscire a portare anche su internet i servizi offerti in negozio. Ci stiamo provando: al momento non abbiamo ancora implementato la vendita online vera e propria, ma cerchiamo di seguire il cliente in tutte le sue esigenze, anche attraverso l’utilizzo degli strumenti digitali.

D. Come siete organizzati sul fronte logistico?
R. Abbiamo in magazzino molti materiali in pronta consegna, ma per la maggior parte lavoriamo su ordinazione. Discorso diverso per la ferramenta e l’edilizia dove è necessario avere sempre tutta la merce disponibile e i riordini sono continui.

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