Paolo Bussolari direttore generale di Cefla

Cefla (impiantistica civile, industriale e per il settore energia, arredamento), in occasione dell’assemblea dei soci ha presentato il nuovo direttore generale, Paolo Bussolari, in azienda dal 2001, e dal 2013 alla guida della business unit Medical Equipment, da marzo 2020 alla guida del fruppo imolese.

Il Gruppo Cefla continuerà ad investire in prodotti, tecnologia e servizio, ha annunciato il presidente Gianmaria Balducci nella stessa occasione. Il bilancio consolidato 2019 dell’azienda registra un ulteriore anno positivo per le cinque business unit (Engineering, Shopfitting, Finishing, Medical Equipment e Lighting). Nonostante il rallentamento economico dello scorso anno, il Gruppo ha proseguito il percorso di sviluppo attraverso una strategia di investimenti volti a rafforzare la competitività sui mercati di riferimento. I ricavi complessivi hanno superato i 585 milioni di euro (+5 % su anno precedente) realizzati con una quota di export pari al 50%.

La sede di Cefla, vicino a Imola
La sede di Cefla, vicino a Imola

L’Ebitda consolidato si è attestato a circa 51 milioni di euro, al netto di oltre 12 milioni di svalutazioni prudenziali indotte dalla criticità del contesto economico mondiale in cui opera il Gruppo, che comunque ha sostenuto e finanziato importanti investimenti industriali su innovazione di prodotto e di processo in tutte le BU. Nel conto economico 2019, come tradizionale politica di bilancio, sono stati stanziati oltre 12 milioni di euro per attività di ricerca, sviluppo, miglioramento funzionale ed estetico di prodotto, ampliamento della gamma dell’offerta, reingegnerizzazione dei processi e progetti per esplorazione e avvio di nuove attività.

La posizione finanziaria netta del gruppo registra, in chiusura d’esercizio, un saldo positivo di 38 milioni di euro, in ulteriore miglioramento rispetto ai 22 milioni del 2018 nonostante l’appesantimento di quasi 11 milioni determinato dalla nuova modalità di contabilizzazione dei leasing operativi applicata dal 2019 ai sensi dell’Ifrs 16. L’utile netto è stato di 27 milioni di euro, mentre il patrimonio supera i 254 milioni.

Anche per il 2019 gli oltre 600 titoli di proprietà intellettuale, brevetti, marchi e disegni hanno ottenuto l’accordo preventivo del Patent Box con l’Agenzia delle Entrate a riconoscimento del costante impegno in ricerca e sviluppo.

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