Speciale: la Fase 2 dei rivenditori da 1-3 punti vendita

Una difficile congiuntura dopo un avvio promettente. Come gli altri anni, YouTrade ha scattato una fotografia dei rivenditori di materiali per edilizia con 1-3 punti vendita. Risultato: le aziende stanno già pensando a come recuperare.

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Rabbia, sconforto, preoccupazione. Quelle sì. Ma rassegnazione, no, quella non risulta dalle decine di interviste condotte dalla redazione di YouTrade nei vari angoli dell’Italia. Il consueto lavoro condotto sui distributori di materiali edili da uno a tre punti vendita quest’anno è più importante del solito.

Perché permette di verificare in presa diretta non solo il polso del mercato, e delle rivendite in particolare, ma anche lo spirito di reazione a uno sconvolgimento drammatico dell’economia e, non dimentichiamolo, anche dei rapporti familiari, della vita di tutti i giorni.

Dunque, i rivenditori di fronte al coronavirus, proprio dopo che il 2020 era iniziato quasi per tutti nel migliore dei modi ed era lecito attendersi una di quelle annate da incorniciare, grazie anche all’impulso dei vari bonus casa e di una certa ritrovata fiducia da parte di imprese e consumatori. Invece no.

Ma, come accennato, i rivenditori sono gente tosta, che non si fa abbattere facilmente, neppure da un odioso virus. E, quindi, in molti continuano ad avere in agenda investimenti (e spesso si tratta dell’introduzione di nuovi segmenti commerciali) e strategie, corsi di formazione e azioni di marketing. Insomma, i rivenditori, e in particolare chi gestisce più punti vendita, sono sintonizzati sul futuro. Ma ognuno a suo modo, come emerge dalle schede che potete sfogliare qui.

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