Montini: l’innovazione fatta a ghisa. Intervista a Medien Kessair

Chiusini e griglie stradali possono diventare prodotti di design? Sì, se a realizzarli sono le Fonderie Montini di Roncadelle (Brescia) che, con cento anni all’attivo nella progettazione e produzione di chiusini e caditoie, si confermano tra i maggiori produttori europei in grado di offrire innovazione tecnologica, design e qualità made in Italy in tutto il mondo. Ne parliamo con il direttore commerciale, Medien Kessair.

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Medien-Kessair-montiniDomanda. Come si fa a esportare un prodotto del genere a così ampio raggio?
Risposta. Dieci anni fa, in un momento difficilissimo per l’edilizia, Montini in controtendenza ha deciso di investire negli impianti produttivi e nella formazione per poter produrre chiusini in ghisa sferoidale che rappresenta oggi una fetta predominante del mercato nazionale ed internazionale. Siamo quindi riusciti a cogliere nuove opportunità di mercato, come il mondo della telefonia, dove prima non eravamo presenti. Anche all’estero: oggi siamo presenti in 22 Paesi, dal Nordafrica al Sud America. Quindi, è stata una decisone di investimento molto azzeccata per l’azienda.

D. L’innovazione tecnologica è riuscita a darvi un valore aggiunto importante?
R. Sicuramente la ricerca e sviluppo e l’innovazione tecnologica sono un valore aggiunto importante, e in effetti integriamo sempre di più soluzioni tecniche ed accessori come l’assistenza all’apertura, dispositivi di sicurezza, guarnizioni in gomma. In più, i clienti che scelgono i nostri prodotti sono fidelizzati alla qualità che possiamo garantire loro, e il made in Italy è sicuramente un plus. Come il design: ogni Paese ha le sue peculiarità e, quindi, cerchiamo di sviluppare con i nostri distributori soluzioni ad hoc per ogni tipologia di mercato.

D. Com’è cambiata l’offerta Montini dal periodo pre-crisi a oggi?
R. Lo spartiacque è stata la decisione di investimento per la produzione della ghisa sferoidale. Questo ci ha portato a sviluppare una gamma nuova e completa di prodotti che ci ha aperto a nuove opportunità. Qualche anno fa abbiamo anche vinto il Compasso
d’Oro con la collezione di chiusini Sfera, disegnati dai designer Giulio Iacchetti e Matteo Ragni. Un premio importante per un prodotto semplice come un chiusino, dove mettiamo ricerca, sviluppo e design.

D. Come si è chiuso il 2019 per Montini e quali sono le vostre aspettative a fine anno?
R. Montini opera in due settori principali: i getti grezzi per l’industria automotive e i sistemi di chiusura in ghisa lamellare e sferoidale. Mentre nel primo abbiamo resistito sebbene il comparto sia in una situazione un po’ difficile, nel secondo abbiamo mantenuto i nostri ritmi. Nel 2017 e 2018 siamo cresciuti a doppia cifra. Nonostante un trend di mercato globale piuttosto stabile, il 2019 per noi è stato un anno positivo. Siamo passati da uno a due turni per quanto riguarda la produzione, e i risultati si vedranno nei prossimi due anni. L’avvicinamento dell’azienda a nuovi mercati, come quello della telefonia e delle infrastrutture, e l’apertura ai mercati esteri ci ha permesso di migliorare il nostro focus anche per il 2020.

D. Avete qualche novità nel cassetto?
R. Entro giugno lanceremo un complemento di gamma della linea Pluvia, le griglie per il deflusso dell’acqua a bordo strada. Finora concave, queste griglie vedranno anche una versione piana e nuove dimensioni.

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D. Quali sono, in generale, i plus dei prodotti Montini rispetto alla concorrenza?
R. Innanzitutto la qualità e l’affidabilità dei nostri prodotti. Inoltre, le nostre soluzioni tecnologiche sono sempre in linea con le richieste del mercato per rispondere a quelle applicative dei clienti. E un tocco di design che non guasta mai.

D. Esistono certificazioni per questo tipo di prodotti?
R. Secondo la nuova normativa non è più obbligatorio avere un ente terzo di certificazione. Tuttavia, l’azienda ha deciso di continuare a far certificare i suoi prodotti da un ente terzo, non solo in Italia, ma anche con gli enti locali nei vari mercati esteri.

D. Come si articola il rapporto di Montini con i rivenditori?
R. L’azienda è molto vicina ai rivenditori grazie alla presenza costante dei suoi agenti e funzionari commerciali sul territorio. Offriamo inoltre assistenza continua, sia commerciale che tecnica. Siamo in ascolto continuo dei clienti e questo rapporto di prossimità,
soprattutto in Lombardia, Piemonte e Veneto, è molto positivo.

D. Fate anche corsi di formazione?
R. Non nello specifico. Abbiamo però realizzato materiale informativo molto esauriente e dettagliato, e i nostri tecnici sono a disposizione per spiegare i prodotti e le modalità di installazione e rispondere ad eventuali domande. Organizziamo delle visite formative e informative dello stabilimento a favore degli operatori del settore dove cogliamo l’occasione per fare delle mini sessioni di divulgazione della conoscenza della Norma di Riferimento EN124-1 2015 e sulla conoscenza dei prodotti.

Montini: ai primi posti in Europa

I prodotti Montini, interamente progettati nei centri di ricerca e sviluppo dell’azienda, sono realizzati negli stabilimenti di Roncadelle (250 mila metri quadri), e Travagliato (50 mila metri quadri), entrambi in provincia di Brescia.

Con i suoi stabilimenti e una capacità annua installata di oltre 130 mila tonnellate all’anno, Montini è diventata una delle più importanti aziende fusorie in Europa.

Il parco materie prime, diviso per tipologie e per lotti di consegna, è composto da ghisa in pani, coke, castina, rottame di ferro, rottame di ghisa, ferro correttivi. Dosate e mescolate automaticamente, le materie prime vengono introdotte nel forno per la rifusione.

La ghisa fusa viene poi raccolta in un forno elettrico di attesa per essere spillata per il successivo trattamento di sferoidizzazione e inoculazione. La colata della ghisa fusa è effettuata con forni di colata automatici a tampone, con controllo laser del livello; si passa poi al raffreddamento e alla sabbiatura direttamente in linea. A campione per ciascun lotto viene effettuato il collaudo con una macchina prove completamente automatizzata e il materiale viene depositato in un magazzino coperto di circa 8mila metri quadri, che garantisce la disponibilità continua di tutti i prodotti a catalogo.

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