Il governo studia di alzare l’ecobonus al 90%

Il governo potrebbe aumentare l’appeal degli ecobonus. In un’intervista, il ministro per l’Ambiente, Sergio Costa, ha anticipato quella che potrebbe rivelarsi una svolta per il mondo dell’edilizia, nell’ottica dei provvedimenti volti a far ripartire l’economia dopo il coronavirus. Se quanto anticipato da Costa al Corriere della Sera si tradurrà in provvedimenti concreti (e quando si parla di governi è lecito usare il verbo al condizionale), la Fase 2 potrebbe riservare sorprese positive. Il ministro dell’Ambiente, tra l’altro, ha spiegato di stare lavorando a una Norma Semplificazione per consentire un rapido riavvio dei cantieri. La volontà di semplificare, però, è stata un comune denominatore di pressoché tutti i governi, ma finora con scarsi risultati.

Più interessante, invece, la possibilità di agevolare l’installazione di colonnine per la ricarica elettrica delle auto nei condomini, che ora richiedono dalle 11 alle 18 autorizzazioni amministrative. Il numero di bollini blu da ottenere potrebbe ridursi. Riduzione dei tempi anche per poter installare pannelli fotovoltaici: secondo il ministro ci vorranno sei mesi e non più dai tre ai cinque anni, i tempi attuali.

La proposta più interessante anticipata dal ministro è, però, l’estensione dello sconto al 90%, oggi limitato alle facciate che danno sulla strada, all’intero efficientamento energetico e alla reginerazione edilizia delle abitazioni. Costa rivela anche di aver già avanzato la proposta al suo collega allo Sviluppo, Stefano Patuanelli, che avrebbe approvato l’idea. Non solo: il 90% di sconto fiscale sui lavori di riqualificazione sarebbe rimborsato tra tre e cinque anni, e non più i dieci attuali. Insomma, sarebbe davvero come mettere il turbo alla riqualificazione dell’edilizia residenziale. Troppo bello per essere vero?

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