Cantieri e distribuzione edile, ecco dove si riparte

Fase 2, primi passi. Parte dell’Italia comincia dal 14 aprile (o, meglio cerca) di rimettersi in moto. E anche l’edilizia intravvede una piccola luce in fondo al tunnel. Il Consiglio dei ministri, e in abbinata alcune Regioni, hanno infatti previsto la riapertura di qualche attività. In particolare, sono interessate le attività forestali, l’industria del legno, la produzione di computer, librerie, cartolerie e negozi d’abbigliamento per l’infanzia (ma non in Lombardia). Il vero problema è, infatti, l’Italia superfederalista per quanto riguarda il dopo virus: ogni Regione fa a modo suo. Resta, per tutti, l’obbligo della distanza di sicurezza, mascherine e uso di antigel oltre allo smart working per le attività che non richiedono la presenza sul luogo di lavoro.

In Trentino, per esempio, restano chiusi i negozi per l’infanzia e le librerie, mentre potranno riprendere le attività produttive all’aperto e le attività nei cantieri, stradali ed edili, ma all’aperto. In Lombardia, invece, resta tutto chiuso, ha deciso il presidente Attilio Fontana, così come in Piemonte. Piccoli cantieri edili riaperti, invece, nella vicina Liguria, assieme a orti e a frutteti, lavori di giardinaggio e manutenzione degli stabilimenti balneari. Stesso permesso lo ha concesso l’Abruzzo. In Veneto la nuova ordinanza del presidente, Luca Zaia, consente la riapertura per le attività di commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali, parte di attività di ingegneria civile, installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni.

Per la Campania valgono le parole del presidente, Vincenzo De Luca:  “In relazione alle attività edili, abbiamo verificato il calendario. È evidente che, per ragioni organizzative delle imprese, i cantieri potrebbero aprire non prima del 20 aprile, ma dovrebbero chiudere dopo pochi giorni, per il fine settimana del 25-26. Poi sarebbe possibile l’attività da lunedì 27 a giovedì 30. Solo pochi giorni utili per una attività comunque a singhiozzo. Riteniamo allora che sia ragionevole una ripresa subito dopo il 3 maggio”.

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