Rapporto Atecap 2016: ritorno agli anni ’60 per il mercato del calcestruzzo italiano

calcestruzzo

Non sono confortanti le notizie che emergono dalle analisi sul mercato del calcestruzzo in Italia contenute nel rapporto annuale dell’Atecap reso noto oggi, venerdì 15 aprile a Roma. Secondo i dati pubblicati dall’associazione dei produttori di calcestruzzo il settore è addirittura tornato ai livelli degli anni ’60, con un calo produttivo che vede i volumi passare dai 72,5 milioni di metri cubi nel 2007 ad appena 25,2 milioni nel 2015, con una perdita di 47,3 milioni in otto anni, un calo di circa 6 milioni all’anno.

A soffrire i principali driver del settore del calcestruzzo preconfezionato, che in nove anni hanno perso il 65,17% della propria produzione, che si attesta quest’anno a 25.253.861 metri cubi. Il 2015 si afferma come il nono anno consecutivo di contrazione, con una chiusura negativa a due cifre (-10,1%) rispetto all’anno precedente.

produzione calcestruzzo preconfezionato

“L’industria del calcestruzzo preconfezionato nel 2015 ha raggiunto il suo valore più̀ basso in termini di volumi di produzione, per questo da alcuni anni ormai nel dibattito interno all’Associazione non si parla più̀ di crisi ma di mutamento radicale del mercato. Chi produce calcestruzzo si trova a fare i conti con un mondo nuovo, un mercato meno capiente rispetto a quello che ha fatto da scenario alla crescita economica degli anni passati in grado di assorbire meno della metà della capacità produttiva oggi attiva. È uno scenario in cui ancora non è chiaro come relazionarsi ma è certo che il settore deve assumere una diversa configurazione, ogni produttore deve rivedere scelte aziendali oggi non più attuali anche nell’interesse generale della categoria”, commentano dall’associazione.

A fronte di un dimezzamento della produzione circa 1 impianto su 10 è stato effettivamente chiuso. La razionalizzazione della struttura produttiva è visto la diminuzione degli impianti per ciascuna impresa del 10%, mentre il numero delle imprese è rimasto pressoché invariato. La produzione media per impianto si è quasi dimezzata attestandosi a 12.000 metri cubo circa del 2014, ovvero molto al di sotto della soglia di economicità di un impianto di betonaggio.

italia calcestruzzo preconfezionato

Nonostante la contrazione del mercato in Italia, il nostro paese rappresenta il quarto player europeo sia in termini di produzione di calcestruzzo preconfezionato che di numero di addetti, e il primo per numero di imprese e numero di impianti.

Per il futuro, nel 2016 è atteso un rallentamento del trend negativo fatto registrare negli ultimi nove anni, con una previsione di crescita nella produzione di calcestruzzo preconfezionato del +1,1%. Le prospettive di investimento riguarderanno per lo più il mercato del recupero, della manutenzione e della riqualificazione piuttosto che interessare gli investimenti in nuove abitazioni e le costruzioni non residenziali.

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