Narcisi: ok le norme sull’e-commerce

Narcisi, rivendita di materiali come caminetti e caldaie, plaude alle nuove regole sul commercio elettronico. Il negozio online di G.F. Narcisi (www.gfnarcisi.it) è considerato oggi tra i più sicuri al mondo e il più certificato d’Italia. L’azienda ha, infatti, ottenuto numerosi attestati a garanzia di trasparenza, sicurezza dei dati e dei pagamenti e di affidabilità. E dallo scorso 13 giugno è entrato in vigore il decreto  in cui sono inserite nuove tutele per l’acquirente consentendogli di fare acquisti in piena sicurezza. «Ritengo un segnale positivo il fatto che la legislatura si sia resa conto della necessità di regolamentare più nel dettaglio un settore in continua crescita che potrebbe contribuire, assieme ad altre misure, ad una generale ripresa delle vendite nel nostro Paese», commenta Marco Narcisi, titolare dell’azienda. «Gli acquisti online hanno fatto registrare un +17% nella prima metà del 2014, segno della sempre maggiore familiarità degli italiani con questi strumenti. Quando si fanno compere in rete, però, è fondamentale valutare adeguatamente il negozio online. Per tutelare i nostri clienti e testimoniare la nostra affidabilità, già da tempo noi ci siamo dotati di numerosi certificazioni, prevedendo servizi di assistenza al cliente multicanale e garantendo la trasparenza in ogni fase di navigazione e acquisto. Di certo, abbiamo riscontrato anche delle criticità nel dispositivo normativo, come i tempi di rimborso indicati relativamente all’applicazione del diritto di recesso e la mancanza di una profonda armonizzazione su elementi collegati al commercio estero. La strada da fare è ancora lunga». narcisi

Tra le novità normative, c’è la possibilità di recedere dal contratto entro 14 giorni, anziché 10, e di restituire la merce ed ottenerne il rimborso in altri 14 giorni. Questo temine sale a un anno e 14 giorni (attualmente è di 90) nel caso l’acquirente non sia stato informato di questa facoltà. Il venditore deve poi garantire trasparenza sul pagamento. Infine, se si perde o si danneggia un bene spedito la responsabilità resta del venditore, quella del consumatore comincia solo quando questi ne entra materialmente in possesso. Cambiamenti anche per la vendita telefonica. Non sarà più possibile attivare contratti o vendere beni solo dietro un consenso telefonico, ma sarà sempre necessaria una conferma scritta firmata dall’acquirente. Vietate, inoltre, commissioni extra, chiamate a numeri di assistenza a costi elevati e la vendita di servizi aggiuntivi senza che il consumatore ne abbia fatto richiesta esplicita.

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