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Usa, edilizia in piena salute

La spesa per costruzioni negli Usa ha toccato il massimo da quattro anni e mezzo ad agosto con un incremento dello 0,6% annuale a 915,1 miliardi di di dollari, il top dall’aprile 2009. Lo ha reso noto il dipartimento al Commercio Usa, diffondendo i dati previsti per il primo ottobre e rinviati a causa dello shutdown (lo stop alla spesa statale). I progetti di edilizia pubblica sono saliti dello 0,4%, mentre l’edilizia privata è cresciuta dello 0,7%, ai massimi dal gennaio 2009. Le costruzioni private residenziale ad agosto sono salite dell’1,2%.

800 milioni per ristrutturare le scuole

«Se andrà in porto quanto discusso e approvato in commissione Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati, nel 2014 ci saranno circa 800 milioni a disposizione per gli interventi straordinari di messa in sicurezza, efficienza energetica e costruzione di nuovi edifici scolastici». Lo afferma Umberto D’Ottavio (Pd). «Le Regioni potranno stipulare mutui con la Banca Europea per gli investimenti e lo Stato coprirà le spese di ammortamento e oneri con 40 milioni di euro all’anno per i prossimi trent’anni. Questi interventi saranno esclusi dal patto di stabilità. La Commissione ha anche stabilito che il tutto avvenga d’intesa con la Conferenza Unificata (regioni, provincie, comuni) entro tre mesi dall’approvazione del provvedimento. Si tratta del più importante intervento per l’edilizia scolastica degli ultimi venti anni, e noi ne monitoreremo la piena attuazione. Inoltre è un concreto intervento anticiclico in un momento di crisi del settore edile», conclude.

In Europa le costruzioni crescono

La produzione nelle costruzioni nell’eurozona è salita dello 0,5% e dello 0,4% nell’intera Unione Europe ad agosto rispetto a luglio, quando era salita rispettivamente dello 0,7% e dell’1,3%. Lo rileva Eurostat. Su base annua la produzione nelle costruzioni è calata del 4,7% nell’area della moneta unica e del 2,5% nel complesso dell’Ue. In agosto registra un notevole rimbalzo il Portogallo, che mostra una crescita mensile del 10,8%, anche se su agosto 2012 registra un calo del 12,8%. L’Italia, con una flessione del 10,6%, mostra il secondo peggior dato su base annua tra i Paesi Ue, mentre su luglio l’indice segna una crescita del 3,4%. 

A Trento condominio ai raggi x

Un convegno per mettere ai raggi x i problemi del condominio, soprattutto per quanto riguarda le politiche di sostenibilità e utilizzo dell’energia. Lo ha organizzato il Cre, Consorzio Rivenditori Edile, per il prossimo 8 novembre presso la sala conferenze della Fiera di Trento. L’evento, con il patrocinio di Anaci (Associazione Nazionale Amministratori di Condominio Italiani) e la collaborazione della nuova rivista «Condominio Sostenibile e Certificato», ha un titolo inequivocabile: «Condominio sostenibile: le scelte giuste per la salute della casa e del portafoglio». L’incontro si propone di offrire un supporto tecnico e culturale sulla gestione dei condomini ed è rivolto agli amministratori stabili, ma anche ai singoli proprietari, ai progettisti e alle imprese di manutenzione che potranno così avere suggerimenti per affrontare con ancora maggiore competenza i problemi, partendo dalle soluzioni tecnicamente, ma anche economicamente più valide per migliorare la qualità della vita nei condomini. Fra i relatori sarà presente anche Federico Dalla Puppa, professore di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università Iuav di Venezia, e Umberto Anitori, esperto di condominio. 

Weber Saint-Gobain presenta il nuovo intonaco weber.san calce

Weber Saint-Gobain presenta sul mercato il nuovo intonaco macroporoso a base di calce idraulica naturale weber.san calce, ideale per il risanamento di murature umide soggette a risalita capillare e degrado da efflorescenze saline.

 

weber.san calce risponde a un problema molto sentito nella gestione di lungo periodo degli edifici, e risulta particolamente indicato per la prevenzione del degrado fisico delle murature e il conseguente distaccamento di finiture e intonaci dovuto proprio alla presenza di umidità e di sali, fenomeno che può far perdere alle murature quasi il 50% del loro potere isolante e incidere fortemente sulla dispersione del calore interno.

weber.san calce arricchisce la gamma di prodotti weber.san, affiancando  weber.san evoluzione, weber.san termico (intonaco deumidificante per l’isolamento termico), weber.san finitura (finitura minerale per intonaci da risanamento) e weber.san pittura (pittura da risanamento altamente traspirante).

 

 weber.san calce è alleggerito e fibrato, non necessita di trattamento antisale ed è applicabile a mano e macchina. Compatibile con tutte le finiture minerali alla calce e ai silicati.

 

Indicato per centri storici, chiese, edifici di interesse storico e ovunque sia richiesto un restauro conservativo, in grado di contrastare e prevenire efficacemente macchie di umido, rigonfiamenti, erosioni e distacchi.

Porte aperte il sabato per lo showroom Villeroy&Boch di Milano

A partire da sabato 26 ottobre 2013 lo showroom Villeroy&Boch Bagno & Wellness di Milano rimarrà aperto anche il sabato, fino alle ore 13.00. Un servizio ulteriore per andare incontro alle esigenze del pubblico ed offrire la propria consulenza ad architetti, progettisti e consumatori interessati a visitare lo spazio e le collezioni.

L’area espositiva, inaugurata lo scorso anno e situata in Foro Buonaparte 70, si sviluppa su 350 metri quadri ed è interamente dedicata ai prodotti Bagno & Wellness di Villeroy&Boch: sanitari, rubinetteria, arredobagno e accessori, ma anche vasche, piatti doccia e sistemi idromassaggio realizzati in Quaryl, materiale brevettato dall’azienda con il 60% di quarzo.

Saranno inoltre presenti tutte le migliori innovazioni tecnologiche per il risparmio idrico, come i wc AquaReduct, e i sistemi per ottenere maggior igiene come DirectFlush, il wc privo di bordo interno che facilita la pulizia.

Tecnocasa: in discesa il prezzo dei negozi

Mercato immobiliare per uso commerciale rivitalizzato dagli immigrati. Ma a prezzi più bassi. È la sintesi dell’analisi di Tecnocasa sulla domanda di negozi. Secondo l’ufficio studi della società, la domanda di locali per uso commerciale resta consistente e, anche se la maggior parte dei clienti è di origine italiana, non mancano immigrati che avviano attività legate alla ristorazione e all’artigianato. Forse per questo sono più richieste locali con superfici sotto i 100 mq e su vie di passaggio, ideali per il commercio al consumo. Ovviamente nelle zone meno affollate si insediano quelli che non riescono a pagare il canone, oppure si procede alla conversione delle strutture commerciali in uffici, questi ultimi richiesti soprattutto dagli studi professionali. In generale, il mercato degli immobili a uso commerciale segnala un ribasso dei canoni di locazione del 4,7% per le tipologie posizionate in vie di passaggio e del 4,8% per quelle posizionate in vie non di passaggio. Sui prezzi il ribasso è stato rispettivamente del 4,2% e del 4,3%. Non bisogna dimenticare che nei primi mesi dell’anno hanno cessato circa 10 mila esercizi commerciali, anche se prima dell’estate si è registrata una ripresa delle nuove aperture. A Milano le quotazioni dei negozi posizionati in vie di passaggio sono diminuite del 2,2% e quelli in vie non di passaggio dell’1,7%. Sui canoni di locazione si segnala una contrazione dei valori rispettivamente dell’1,5% e del 4,4%. E a Roma i prezzi dei negozi sono diminuiti del 3,1% per le soluzioni posizionate in vie di passaggio e dell’1,3% per quelle posizionate in vie non di passaggio.

A Bergamo la Settimana dell’energia

«La politica energetica nazionale: una strategia chiara o poche idee confuse?». Oppure: «L’ottimizzazione dell’uso del calore nelle applicazioni industriali e terziarie: soluzioni tecnologiche a confronto». O, ancora: «Finger food sostenibili». È ad ampio spettro la Settimana per l’Energia, la manifestazione in corso a fino al 27 ottobre realizzata dall’Associazione Artigiani di Bergamo con la collaborazione di Confindustria, assieme agli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, all’Ufficio Scolastico per la Lombardia Ambito Territoriale di Bergamo, all’Università di Bergamo, oltre a Bergamo Sviluppo (azienda speciale della Camera di Commercio) e, da quest’anno, in collegamento con Bergamoscienza, che prevede otto giorni di convegni, seminari, progetti per le scuole ed eventi collaterali per promuovere la green economy creando occasioni di formazione e aggregazione per i cittadini e di riqualificazione professionale per le imprese. Temi centrali di questa edizione sono il recupero e il riciclo, declinati in tutte le loro forme, dal riutilizzo degli spazi urbani alla riqualificazione del patrimonio edilizio, fino alla riorganizzazione dei processi produttivi e all’utilizzo delle risorse per produrre energia. 

Cresme: la crisi dell’edilizia è finita

Il declino delle attività legate alle costruzioni sta per finire. Finisce, secondo il Cresme, che presenterà i risultati della consueta analisi annuale il 21 novembre alla Triennale di Milano, una fase pesantissima per il settore e comincia una nuova stagione, che dovrebbe consolidarsi nel 2015. Ma il settore delle costruzioni con la crisi non ha solo ridotto le sue dimensioni, è profondamente cambiato. Si è riconfigurato. La ripresa non premierà tutti i modelli di offerta, tutti i segmenti di domanda e tutti i territori. C’è chi è in grado di cogliere meglio di altri i tentativi di rimbalzo che già oggi cominciano a registrare alcuni mercati immobiliari (sono 31 le città capoluogo che nel secondo trimestre del 2013 hanno registrato una crescita delle compravendite), o alcuni comuni in cui la produzione edilizia, anche nuova, sta tornando a crescere (e alcuni comuni rappresentano una vera sorpresa), o alcune tipologie di domanda (basti pensare alle provincie dove stanno crescendo le compravendite di immobili non residenziali), per non parlare del mercato della ristrutturazione incentivato dalle detrazioni fiscali o di alcune tipologie di prodotti e modelli di offerta che non sembrano avere risentito della crisi. Il XXI Rapporto Congiunturale del CRESME è dedicato proprio a questo, a disegnare le nuove mappe della domanda che alimenta la ripresa; nuove mappe in grado di orientare tempi, strategie e modelli di offerta.

Biglia fa il bis alla vicepresidenza di Cece

Giampiero Biglia fa il bis. Il vicepresidente di Unacea e direttore commerciale di Cnh Construction Equipment (Case & New Holland Construction) è stato eletto per la seconda volta vicepresidente del Cece. La carica si trasformerà in presidenza durante il Summit Cece del 2017. Sul tavolo di Biglia c’è, innanzitutto, il problema del rilancio della competitività del settore. Il mercato europeo continua a soffrire e, secondo l’ultimo bollettino trimestrale diffuso dal Cece, il settore ha registrato da gennaio a oggi un calo del 14%. «Siamo convinti che per rilanciare la crescita dobbiamo fare in modo che si realizzino le migliori condizioni per il business. Per questo continuerò a collaborare con il Cece per individuare insieme quale sia la via da percorrere per supportare al meglio l’industria europea delle macchine per costruzioni», ha commentato Amalia Sartori, presidente della Commissione industria, ricerca ed energia (ITRE) inaugurando i lavori del Summit che si è tenuto nei giorni scorsi nel Parlamento di Strasburgo. Durante l’evento, a cui hanno preso parte più di 300 partecipanti provenienti dal mondo dell’industria, delle associazioni e delle istituzioni europee, il presidente del Cece, Johann Sailer, ha presentato il Manifesto di azione Cece-Cema che contiene dieci richieste al parlamento europeo, tra le quali: un maggior allineamento internazionale volto a evitare barriere al commercio, riduzione dei carichi amministrativi per il rispetto della legislazione europea, completamento del mercato interno, concorrenza leale mediante una migliore sorveglianza di mercato, rilancio gli investimenti infrastrutturali.
«Con circa 1.200 aziende, un fatturato di circa 23 miliardi di euro e 130 mila persone impiegate direttamente, l’industria delle macchine per costruzioni è una risorsa fondamentale per il futuro della manifattura e della tecnologia. Difenderla dalla concorrenza sleale e permetterle di svilupparsi è un impegno che vogliamo che sia condiviso con le Istituzioni comunitarie e nazionali», ha aggiunto Biglia. Il Monitor mensile del commercio estero realizzato da Unacea e Prometeia ha nel frattempo aggiornato i dati relativi alle esportazioni italiane che, da gennaio a luglio, hanno perso il 6% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il calo più consistente si è registrato nelle esportazioni di macchine e attrezzature per il movimento terra (-19%), flette anche l’export di macchine per la preparazione degli inerti (-1,5%). Positive invece le esportazioni di gru a torre ( 11,3%), di macchine per la perforazione ( 7,9%) e di macchinari per il calcestruzzo (6,3%). Stabile l’export di macchine stradali ( 0,2%). 

Su YouTrade la classifica della distribuzione edile

Il 2012 è stato un anno difficile per il mercato della distribuzione edile: la nuova recessione dell’economia italiana, il crollo del mercato immobiliare e le politiche di rigore del governo, che hanno depresso la domanda interna, hanno portato a una situazione che mostra intensità di cadute simili a quelle registrate nel 2009, la fase iniziale della crisi. L’83% delle imprese ha visto diminuire nel 2012 il proprio fatturato (era il 43% l’anno precedente e l’85% nel 2009), ovvero 165 aziende sulle 200 analizzate dichiara un fatturato in calo. Il settore, insomma, fa i conti con i bilanci (orribili) del 2012, che sono ora sintetizzati nella classifica che pubblica il mensile «YouTrade» sul numero di ottobre. Che vedono una rivoluzione, rispetto all’anno precedente, tra le prime dieci imprese: scende Edilfiorentini, sale Bauexpert, entra Gruppo E. Inoltre, escono alcune tra le maggiori imprese di distribuzione (Fadalti, Edilfriuli, Centroedile).  

Ancora in aumento l’offerta di box auto

Il mercato dei box auto segue il trend del resto del comparto immobiliare. Non sorprende, quindi, che nell’ultimo anno in tutte le città italiane l’offerta di box in vendita sia cresciuta con percentuali che arrivano fino al 6% per la vendita e al 9% per gli affitti. Insomma, tanti venditori, ma pochi compratori: la domanda è in netto calo, e i prezzi sono scesi di conseguenza fino al 5% per la vendita e al 12% per la locazione. I dati sono stati elaborati dall’Ufficio Studi del sito Immobiliare.it. Le maggiori oscillazioni si concentrano nei grandi centri urbani: a Milano e Roma troviamo gli aumenti più significativi sul piano dell’offerta, mentre i cambiamenti più evidenti per quanto concerne il prezzo si rilevano a Genova e Bologna.

 

I mutui calano ancora

Calano i mutui. Non si tratta di una novità, ma le rilevazioni del «Bollettino statistico della Banca d’Italia» offrono un quadro ancora più grigio: le famiglie italiane, infatti, nel secondo trimestre del 2013 hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 5.809,86 milioni di euro. Una cifra che risulta, rispetto allo stesso trimestre del 2012, in calo del -16,3% oltre 1,1 miliardi di euro). Secondo l’Ufficio Studi Tecnocasa, nello stesso periodo è stato rilevato un calo del ticket medio di mutuo a circa107.500.

 

Cresce la domanda di finanziamenti

Buone notizie sul fronte dell’economia. A settembre il numero delle domande di finanziamento da parte delle imprese italiane è cresciuto del 3,0% (dato ponderato sul numero di giorni lavorativi), rispetto allo stesso mese del 2012. Se nel complesso il dato relativo al periodo gennaio-settembre risulta sostanzialmente in linea con quello del 2012, dall’ultima rilevazione condotta da Crif (società che analizza il merito di credito) emerge invece che il numero di richieste presentate alle banche nel trimestre luglio-settembre risulta il più elevato in assoluto dal 2007 a oggi, cioè da prima che la crisi economica si manifestasse. La conclusione emerge dall’analisi del Barometro Crif sulla domanda di credito da parte delle imprese, elaborata sulla base del patrimonio informativo di Eurisc, che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie, di cui più di 8 milioni attribuite a utenti business. In particolare, il dato relativo alle imprese individuali nel mese di settembre ha fatto segnare +2,3%, mentre il numero di richieste di finanziamento da parte delle società è aumentato del +3,5% rispetto al corrispondente mese del 2012. Ragionando in termini aggregati, però, nei primi nove mesi dell’anno il numero di richieste presentate dalle imprese individuali ha fatto registrare una flessione pari a -2,4% mentre per quanto concerne le società si è registrato un incremento pari a +0,5%. Il Barometro Crif conferma anche una significativa crescita dell’importo medio dei finanziamenti richiesti da parte delle imprese italiane. Nei primi nove mesi dell’anno in corso, infatti, nell’aggregato di imprese individuali e società, l’importo medio si è attestato a 70.364 euro contro i 57.153 dell’analogo periodo 2012 (+18,8%).  Scendendo maggiormente nel dettaglio dell’analisi per tipologia di impresa, le imprese individuali hanno fatto registrare un importo medio dei finanziamenti richiesti pari a 35.877 Euro (+14,2%, era di 31.412 nei primi nove mesi del 2012), mentre per le società si è attestato a 94.052 Euro (+24,8%, contro i 75.369 del pari periodo 2012). 

Costruzioni piemontesi in Marocco

In cerca di business nel Magrebh, cioè nell’area araba dell’Africa del Nord. Sono 30 le imprese piemontesi di edilizia, arredamento, energia e ambiente: in partenza per Casablanca, Marocco. In 12 partecipare dal 23 al 26 ottobre Pollutec  (all’interno della collettiva nazionale coordinata da Ice), evento dedicato alle tecnologie per le energie rinnovabili e la protezione ambientale. Dal 13 al 16 novembre, poi,  altre 18 imprese saranno a Medinit Expo, vetrina che avvicina professionisti e imprenditori del Marocco al  Made in Italyrappresentato da diversi settori merceologici. Le iniziative rientrano in due Progetti integrati di filiera gestiti dal Centro estero per l’internazionalizzazione (Ceipiemonte): Energia e Ambiente-ECOmpanies.

«Il settore edile ricopre un ruolo cardine nello sviluppo economico del Marocco ed è uno dei fattori trainanti del Paese. Per contro, l’industria locale dei materiali da costruzione è insufficiente a coprire il fabbisogno quantitativo e qualitativo, mentre la tecnologia italiana è apprezzata dagli operatori locali, considerata innovativa e con un buon rapporto qualità/prezzo. Uno scenario in cui le nostre imprese possono intercettare interessanti occasioni di lavoro», è il commento di Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte.

«L’Italia è il quinto partner commerciale del Marocco, terzo in Europa dopo Francia e Spagna, con un saldo costantemente in attivo. Non è quindi un caso che qui sia stato ideato Médinit Expo. Partecipandovi le aziende piemontesi avranno la possibilità di aprire la loro attività commerciale ad un mercato che, sulla base delle stime attuali, ha una crescita del 6%», aggiunge Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte. In quest’ottica la loro presenza al salone sarà preceduta anche da una giornata a Rabat, dove le imprese avranno l’ulteriore opportunità di incontrare importanti operatori del settore edile, studi di progettazione e d’architettura marocchini».

Troppo pochi i mutui alle partite Iva

Il popolo delle partite Iva rappresenta circa il 15% della popolazione italiana attiva. Eppure, solo il 5,3% dei mutui erogati in Italia fra gennaio e agosto 2013 ha avuto tra gli intestatari un lavoratore autonomo con partita Iva. I dati sono stati elaborati dai siti Mutui.it e Facile.it, che hanno analizzato oltre 6mila domande di mutuo e relative erogazioni presentate nei primi otto mesi dell’anno. Dall’analisi emerge che le banche sono più propense a erogare un mutuo ai lavoratori autonomi solo a fronte di una cospicua liquidità: la percentuale del valore dell’immobile acquistato col mutuo, infatti, si ferma a poco più del 40%. L’importo medio erogato ammonta a circa 123mila euro e con questo si finanzia, nel 71% dei casi, l’acquisto della prima casa. La durata del mutuo che si riesce a ottenere è di 20 anni mentre l’età media del primo firmatario è di 44 anni: segno che occorre aver messo da parte parecchi risparmi prima di essere certi di ottenere un finanziamento.