La popolazione mondiale raggiungerà presto i 9 miliardi entro il 2050: 48 Nazioni si troveranno ad affrontare la scarsità d’acqua entro il 2025, le malattie legate all’acqua non salubre o alla mancanza d’acqua provocano 3.575.000 morti ogni anno. Negli Stati Uniti, per esempio, il trattamento non ottimale dell’acqua causa fino a 16 milioni di malattie all’anno ed oltre il 22% dell’acqua trattata e distribuita va dispersa. In Italia questo dato supera il 32%, pari a circa 120 litri a testa “persi” ogni giorno. Le maggiori inefficienze di rete sono in Puglia e Sardegna, con dispersioni oltre 40% (Fonte Istat). I Paesi industrializzati devono fronteggiare con impegno le inefficienze legate alla gestione dell’acqua. Per questo motivo ora GE IP (azienda americana specializzata in tecnologia) ha avviato una campagna di educazione globale: Our Water Counts, mirata a sensibilizzare il pubblico, portare soluzioni collaudate per il settore idrico e contribuire a programmi di pubblica utilità per contrastare una situazione che mette a rischio la risorsa più preziosa del mondo, l’acqua.
Infrastrutture, è emergenza per l’acqua
AirCrab di Sicilferro: il primo vespaio iso-areato ad altezza variabile
Dalla ricerca Sicilferro nasce AirCrab, il primo vespaio iso-areato ad altezza variabile, lanciato al Made expo 2013 di Milano. Totalmente in EPS, AirCrab è in grado di garantire un’elevata coibentazione per strutture ad altissimo risparmio energetico.
La coibentazione, posta all’intradosso rispetto alla caldana, funge da accumulatore energetico per riscaldamento o raffredamento a pavimento, mantenendo la temperatura costante sia degli impianti che degli ambienti interni, ottenendo un elevato comfort abitativo.
Composto da una cupola centrale da 50x50h10, collegata alle quattro estremità con i piedi modulari ad incastro UpCrab, AirCrab consente la variabilità dell’altezza con un passo multiplo di 5 cm. Inoltre grazie a StopCrab è possibile effettuare lungo il perimetro della fondazione compensazioni e tappi di chiusura laterali, permettendo un risparmio di costi di carpenteria, velocità di esecuzione e isolamento totale delle fondazioni.
«Air-Crab, oltre a dare i grandi vantaggi per la realizzazione di vespai areati, dà un elevato risparmio energetico con elevato comfort abitativo, sfruttandone a pieno le caratteristiche dell’EPS – dichiara Alessandro Scurria, General Manager della Sicilferro –. Studiato e brevettato per creare altezze variabili con campi di applicazioni difficilmente riscontrabili in altri prodotti similari. Concepito per i rivenditori autorizzati, che con un minimo investimento hanno la possibilità di avere tutta la gamma di altezze con un minore ingombro di magazzino». Lo staff Sicilferro sta attualmente selezionando i rivenditori autorizzati alla commercializzazione del prodotto, che sarà disponibile sul mercato all’inizio del 2014.
Il Made expo di Milano ha coinciso anche con il lancio del nuovo portale dell’azienda, un sito minimal dalla navigazione facilitata, che offre un quadro completo del mondo Sicilferro (www.sicilferro.it).
L’Istat: nel 2014 l’economia migliorerà
La ripresa dell’economia è più che una speranza: l’Istat per il 2014 prevede un aumento del prodotto interno lordo italiano pari allo 0,7% in termini reali. Una ripresa che segue alla contrazione dell’1,8% del Pil attesa per quest’anno. A far migliorare i conti saranno però più le esportazioni (+1,1 punti percentuali), che dalla domanda interna (+0,4 punti percentuali) . Anche Nel 2003, sempre secondo l’Istat, la spesa delle famiglie dovrebbe segnare una contrazione del 2,4%. Ma la spesa dei consumatori nel 2014 aumenterà, anche se moderatamente (+0,2%). La previsione, specifica l’Istat, è comunque legato all’evoluzione del quadro internazionale, alla incertezza economica e politica.
La magnifica ossessione
Molti si domandano se sia ancora possibile trovare motivi di soddisfazione nella nostra attività di imprenditori della distribuzione. Se pensiamo ai bei tempi andati ci viene il magone, ma se riflettiamo con attenzione il futuro potrà essere anche migliore
Ammettiamolo, un po’ di nostalgia dei tempi belli ce l’abbiamo. Diciamo anche solo di una decina di anni fa, quando si costruiva e si vendeva di tutto e di più, senza problemi, leggeri e leggiadri come le ballerine dell’Opéra. E questa nostalgia oggi è diventata la nostra ossessione, perché il contrasto con i tempi della crisi è troppo forte e ci destabilizza, ci fa credere di vivere in un incubo, ci fa sperare che prima o poi ci sveglieremo e questa crisi sarà solo un brutto ricordo. Ma, più o meno inconsciamente, siamo prigionieri del nostro luminoso passato, e questo legaccio virtuale ci impedisce di razionalizzare il presente. Non è che ho iniziato a studiare da psicologo, queste parole sono una frettolosa sintesi dei discorsi che sento. Perché tanti colleghi cominciano a chiedersi se non sia il caso di lasciare, visto che le cose non sono più come prima, visto che tutto oggi sembra complicato, a partire dalla drammatica domanda se sia il caso di fornire un cliente oppure no, un quesito praticamente incomprensibile, direi quasi contro natura. Sono queste le parole che fanno comprende la piega che sta prendendo il mercato della distribuzione edile, che in qualche modo ci fotografano, e sono convinto che a molti queste fotografie non piacciono. Sembra quasi che sia finita un’epoca (e infatti è finita) e che qualcuno si sia messo a rimescolare le carte per proporci un gioco che non conosciamo, un gioco che non si è mai visto ma del quale tutti parlano come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Per quello che posso capire, il nuovo che ci prestiamo ad affrontare potrebbe anche essere (finalmente, dirà qualcuno) un mercato di soddisfazione. Da questo punto di vista – e se escludiamo la soddisfazione primaria che è quella di fatturare ed essere pagati come Dio comanda – siamo già di fronte a una novità. La nuova soddisfazione non riguarda quindi unicamente l’aspetto materiale, ma quello più strettamente professionale, un segno di distinzione che finalmente ci qualifica e non permette più ai nostri interlocutori di considerarci solo un oneroso passaggio in più all’interno della filiera. La trasformazione, e questa è davvero una svolta epocale, è da strutture commerciali tollerate solo perché magari comode a strutture commerciali decisamente utili perché indispensabili ancore di salvezza nel mare mosso delle proposte tecniche che caratterizzano la nuova edilizia. Se non è una rivoluzione questa, poco ci manca. Il problema è dimenticarci come eravamo, la tentazione di sperare ancora a un clamoroso ritorno al passato è difficile da scalfire, ma basta un attimo di lucida presenza nel presente per capire che non sarà più così. E c’è anche un’altra faccenda da considerare, ovvero le tempistiche. Nel nostro mondo, i cambiamenti in passato si sono presi tutto il tempo necessario per affermarsi, non c’era fretta, si lavorava lo stesso come avvolti da un intorpidimento tecnico molto rassicurante. Oggi non è più così: le nuove tecnologie costruttive, e di conseguenza i nuovi materiali, si stanno imponendo velocemente. Non si tratta più di decidere se tenere o meno un prodotto a magazzino, ma valutare se siamo intenzionati o meno a entrare nel nuovo mercato. Nella nostra professione di intermediari fra produzione e operatori edili abbiamo sempre scelto poco, basando i rifornimenti sulle richieste dei nostri clienti. Oggi, domani, questa passività mentale deve essere eliminata dal nostro modo di pensare. La distribuzione edile deve riuscire a giocare un ruolo attivo nel nuovo, benedetto mercato, senza nostalgia per qualcosa che non esiste più, ma con l’energia, la voglia, la positività, magari anche l’entusiasmo che ogni moderno imprenditore che riesce a vedere oltre il proprio naso ha il dovere di mettere nella propria attività. Forse saremo costretti ad assistere a una pesante selezione, ma se tutto sommato fino a oggi le perdite seppur sensibili sono molto meno di quanto ci si potesse aspettare, forse la voglia di tenere duro è ancora ben salda ed è certamente una base importante sulla quale rigenerarsi. Facciamolo, senza ossessionarci, ma assaporando il gusto del nuovo che, ci piaccia o meno, comunque avanza.
A Roma arriva la stangata catastale
Arriva anche a Roma la nuova stangata sugli immobili causata dalla rivalutazione delle rendite catastali: nella Capitale, infatti, nelle aree di pregio non saranno più previste le rendite fondiarie ultrapopolari. Gli adeguamenti stabiliti dall’agenzia delle Entrate per 175mila immobili di 14 microzone (dal centro storico ai Parioli, da Trastevere alle Ville dell’Appia) comporteranno un aumento da 123 milioni di euro. Quella a Roma è la diciassettesima operazione realizzata in Italia su 370 comuni con i requisiti per realizzare modifiche. In base a una legge approvata nel 2004, le nuove norme adeguano la classe degli immobili di intere zone delle città. A Milano, per esempio, l’adeguamento ha interessato 30mila immobili. La revisione comporta una serie di avvisi di accertamento catastale ai cittadini interessati: a Roma l’operazione parte dalla zona Monti per finire alle Ville dell’Appia e al Gianicolo. L’Agenzia del Territorio ha infatti verificato più di 224 mila immobili in 17 zone dove il valore catastale era inferiore del 35% a quello medio di mercato.
Immobili, c’è aria di ripresa
Prezzi in ribasso, ma segnali di inversione di tendenza del mercato immobiliare nei primi sei mesi. Secondo Tecnocasa, si riscontra una maggiore decisione in coloro che possono acquistare ma che, fino a oggi, non si erano mossi in attesa dell’evoluzione del mercato. La diminuzione dei prezzi degli immobili rende più allettanti le offerte, mentre i proprietari sono sempre più propensi a rivedere le richieste al ribasso pur di vendere. L’offerta, inoltre, resta abbondante e consente di scegliere l’abitazione più adatta alle caratteristiche desiderate. Nel primo semestre del 2013 l’analisi dei prezzi in base alla dimensione delle realtà territoriali vede in ogni caso una diminuzione del 4,7% nelle grandi città, del 4,8% nell’hinterland delle grandi città e del 5% nei capoluoghi di provincia. L’analisi per aree geografiche vede il Centro Italia chiudere il semestre con una diminuzione dei prezzi del 6,0%, a seguire il Nord Italia con -4,8% ed infine il Sud Italia con -4,6%.Per i prossimi mesi Tecnocasa prevede ancora un ribasso dei valori, con il 2013 che può chiudersi con una contrazione dei valori compresa tra -8% e -6%. Le compravendite potrebbero oscillare tra 420 e 450 mila transazioni.
Un museo (a scuola) per la sicurezza
La sicurezza è un parametro sempre più importante, specialmente sui luoghi di lavoro. Ora questo concetto trova spazio un un museo ad hoc. È il progetto permanente promosso dalla Triennale di Milano, con la collaborazione dell’Iti Carlo Bazzi. Il museo prende avvio dalla mostra «Senza Pericolo! Costruzioni e sicurezza», realizzata nei mesi scorsi alla Triennale di Milano. L’idea è quella di estendere il concetto di sicurezza all’ambiente: dal territorio, protetto da sismi, alluvioni, calamità naturali, dalle infrastrutture sicure, dalle città sicure, dagli edifici la cui collocazione negli spazi pubblici è presidio di sicurezza degli abitanti; dagli ambienti di lavoro e domestici. La mostra alla Triennale verrà ora trasferita nella scuola Bazzi, con l’intento di creare un Museo Permanente della Sicurezza. L’ITI per Edili Carlo Bazzi, fondato a Milano nel 1872, costituisce una realtà unica nel panorama della formazione tecnica in Italia. La sede della scuola è sita in via Cappuccio 2, ospitata dal Comune di Milano nei locali di un edificio storico. È gestita da un Ente Morale senza fini di lucro al cui interno concorrono Assimpredil Ance, i sindacati di categoria, il Comune e la provincia di Milano, la Camera di Commercio, il Collegio dei Periti Industriali e l’Esem di Milano.
Isotec di Brianza Plastica è ancora più performante
Il pannello Isotec di Brianza Plastica grazie ad un costante lavoro di ricerca e sviluppo, è diventato più performante. Ad oggi, infatti, il suo valore di conduttività termica dichiarata è λD = 0,023 W/(mK), secondo la normativa UNI EN 13165:2013.
Si tratta di un risultato importante per l’azienda, che conferma la qualità di questo sistema di isolamento che si appresta a compiere, il prossimo anno, trent’anni dalla sua prima apparizione sul mercato.
Isotec è un punto di riferimento per il progettista, un valido alleato nella realizzazione di coperture e pareti altamente efficienti dal punto di vista energetico.
Il pannello, disponibile in diverse versioni e spessori, garantisce non solo un ottimo isolamento ma, grazie al correntino in Aluzinc di cui è dotato, anche un’adeguata ventilazione, che contribuisce ad aumentare il comfort globale dell’edificio.
Isotec, ideale per riqualificare sia coperture a falde sia pareti già esistenti o nuove, è costituito da un’anima in poliuretano espanso rigido, il materiale isolante che garantisce le migliori prestazioni, permettendo di ottenere elevati livelli di isolamento termico con spessori significativamente ridotti rispetto a quelli necessari con altri materiali isolanti.
Recentemente, questo sistema è stato mappato e classificato secondo i criteri Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) offrendo al progettista un’ulteriore guida ad una scelta consapevole delle soluzioni costruttive, in accordo anche con i criteri di certificazione internazionali.
A Bergamo in crisi anche gli enti
È sempre crisi dell’edilizia a Bergamo. A impressionare è la richiesta di cassa integrazione per i dipendenti di Cassa Edile, Scuola edile e Cpt (Comitato paritetico territoriale di Ance). Anche nella Bergamasca ci sono state chiusure, fallimenti e concordati per aziende. Ma ora sono gli stessi enti paritetici a denunciare la crisi. La cassa integrazione coinvolge 44 dipendenti. Pochi i commenti, rassegnati, di Ance e sindacati, che giustificano il provvedimento con la necessità «di mettere in sicurezza il sistema bilaterale di fronte a una crisi senza precedenti». Rassegnazione anche tra i lavoratori degli enti, 16 della Cassa Edile, 17 della Scuola Edile e 11 del Cpt: pochi avrebbero immaginato questo scenario.
Hörmann: portone a scorrimento rapido V 4015 SEL R
Duplice il vantaggio: lateralmente non sporgono né la motorizzazione né il riduttore, e il rivestimento del manto combacia esattamente con le guide laterali. Grazie a questo sistema, quindi, il portone V 4015 SEL R può essere montato anche in luce e necessita rispettivamente a destra e a sinistra di pochissimo spazio, pari a soli 145 millimetri per le guide.
V 4015 SEL R ha una velocità di apertura pari a 1,5 metri al secondo, un tempo sufficiente per consentire il passaggio dei muletti senza ritardi.
Massima sicurezza anche per le persone, grazie a due evoluti sistemi di sicurezza. Di serie il portone dispone infatti di una barriera a raggi infrarossi sul varco di transito, che si arresta immediatamente senza contatto se durante la chiusura il raggio viene interrotto. Per uso interno, il portone dispone inoltre di una peculiare guarnizione inferiore SoftEdge “contatto morbido” Hörmann con dispositivo anti-collisione.
Disponibile nella larghezza massima di 4 metri e nell’altezza massima di 4 metri, il portone è dotato – di serie – di un comando a variatore di frequenza per uno scorrimento veloce, sicuro e duraturo.
Dierre Hibry: la porta blindata con doppia apertura meccanica e automatica
Attraverso la speciale Easy Key, dispositivo che integra nello stesso oggetto una chiave tradizionale e un trasmettitore automatico (transponder), basta un semplice gesto per aprire la porta: avvicinando alla porta la Easy Key, sarà poi sufficiente ruotare la maniglia, azionando il cosiddetto “scrocco” La chiave tradizionale all’interno della Easy Key resta quindi un elemento di sicurezza, da utilizzare solo in caso di blackout improvviso.
Sul lato interno, Hibry presenta un display touch screen che permette l’apertura con un semplice tocco, regola i parametri della porta e la gestione delle chiavi elettroniche (fino a 250 e anche nel formato carta di credito Key Card e Key Control, impostabili come padronali o di servizio).
Dierre Hibry è disponibile con cerniere a vista o in versione rasomuro Wall Security, a battente singolo o doppio, con apertura a tirare o a spingere e con diversi rivestimenti per adattarsi ad ogni esigenza architettonica, dall’abitazione del centro storico all’edificio di stile contemporaneo.
Orsini eletto al vertice di Assolegno
Nuovo presidente di Assolegno, associazione che rappresenta circa 500 aziende italiane di prima lavorazione e costruzioni in legno. È Emanuele Orsini, eletto all’unanimità nel corso dell’assemblea generale dell’associazione, che si è svolta a Modena. Orsini guiderà Assolegno per il prossimo triennio. Fra gli obiettivi del suo mandato,ha spiegato agli associati, c’è la rivalutazione del patrimonio boschivo italiano a utilizzo strutturale: «Grazie all’intenso supporto della FederlegnoArredo, di cui Assolegno è parte integrante e attiva nella valorizzazione delle tematiche inerenti alla materia prima legno, sono certo che faremo tanto in questo senso, cercando di coinvolgere il mondo governativo per sfruttare al meglio le risorse che abbiamo». Alta anche l’attenzione al tema delle grandi strutture: «continueremo con la nostra attività di supporto al Consiglio Superiore dei lavori pubblici, rendendoci disponibili a confrontarci in modo sempre più intenso con gli enti ministeriali». Non solo: tra i punti in cima all’agenda promozione internazionale, innovazione e formazione. «Tre temi imprescindibili per garantire un futuro di crescita alle nostre aziende», aggiunge Orsini. Nato a Sassuolo nel 1973, sposato e padre di 3 figli, Valentina, Vittorio e Celeste, Orsini è direttore generale di Sistem Costruzioni, specializzata nella realizzazione di strutture in legno, fortemente orientata a progetti di social housing.
Italcementi e Alessi lanciano il concorso “Concrete In Design”
Materiale di ultima generazione ad altissime prestazioni, i.design EFFIX è una malta cementizia in grado di unire la durabilità di un materiale cementizio alla lavorabilità di un materiale plastico. Sviluppato dai ricercatori i.lab di Italcementi, questo prodotto facile da lavorare risponde alle esigenze di decorazione e stile legate al mondo del design, per la realizzazione di piccoli elementi architettonici, sottili, slanciati, dalle superfici lisce o lavorate.
Per il concorso “Concrete In Design” i partecipanti dovanno esplorare le nuove applicazioni e potenzialità di i.design EFFIX per la creazione di un centrotavola per esterni, utilizzando la piattaforma web www.desall.com.
Il vincitore sarà annunciato a dicembre 2013 e avrà la possibilità di partecipare (nel febbraio 2014) a un workshop organizzato da LPWK Design Studio di Laura Polinoro, che da anni collabora con Alessi. Il workshop si svolgerà presso i.lab di Italcementi a Bergamo, dove il progetto inviato durante il contest sarà approfondito e perfezionato, per arrivare ad un nuovo prodotto, da proporre per una futura collezione di Alessi.
La partecipazione al contest online è gratuita e aperta a designer e creativi di ogni età e nazionalità. I partecipanti possono scegliere di presentare uno o più progetti, ma saranno accettati solo i progetti pubblicati sul sito www.desall.com attraverso la pagina dedicata al contest.
Caldaie, il decalogo di Assotermica
Assotermica fa campagna per sensibilizzare cittadini e imprese sulla necessità della manutenzione degli impianti. «Ritengo sia importante fare chiarezza su una questione che riguarda la gran parte delle famiglie italiane», spiega Alberto Montanini, vicepresidente di Assotermica, l’associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici. «Innanzitutto è bene distinguere tra efficienza energetica e sicurezza, aspetti entrambi importanti ma che richiedono di essere considerati separatamente». Assotermica è impegnata a diffondere alcune semplici linee guida, a cominciare da un decalogo per il cittadino. Ecco i consigli: 1 Eseguire i controlli per l’efficienza energetica secondo le scadenze temporali indicate dall’allegato A del DPR 74/2013 e di seguito riportate nei punti principali: per gli impianti alimentati a gas, metano o GPL => ogni 4 anni se di potenza inferiore a 100 kW e ogni DUE anni se di potenze superiori; per gli impianti alimentati a combustibile liquido o solido, => ogni 2 anni se di potenza inferiore a 100 kW e ogni anno se di potenze superiori; per gli impianti con macchine frigorifere a pompa di calore => ogni 2 o 4 anni a seconda della tipologia e della potenza dell’apparecchio.
Il cittadino, ricorda Assotermica, si deve rivolgere ad un tecnico abilitato, che esegue quanto dovuto nel rispetto delle regole dell’arte e della normative vigenti. Al termine delle operazioni deve rilasciare al responsabile dell’impianto un rapporto di controllo di efficienza energetica, che deve essere conservato insieme al libretto. Le ispezioni operate dalle Autorità competenti accertano, a campione, il rispetto delle norme relative ai consumi energetici e comprendono una valutazione dell’efficienza del generatore, una stima del suo corretto dimensionamento e, se disponibile, una consulenza su possibili interventi atti a migliorarne il rendimento energetico in modo economicamente conveniente.
Marcia indietro anche per gli uffici
Anche il mercato degli uffici segue il trend ribassista del settore immobiliare. Secondo l’ufficio studi di Tecnocasa, nei primi sei mesi del 2013 le quotazioni degli immobili del comparto non residenziale hanno registrato un ribasso generalizzato sia nei prezzi che per i canoni di locazione. La maggioranza delle richieste si orienta verso la locazione, una scelta dettata soprattutto dal rischio dell’attività imprenditoriale e dalla volontà di non immobilizzare capitali all’inizio dell’attività. Ma anche gli affitti registrano una contrazione del 4,6% (usato) e del 3,7% (nuovo) per le soluzioni che sorgono all’interno di centri direzionali e del 4,2% (usato) e del 3,4% (nuovo) per quelle all’interno di palazzine residenziali. I prezzi hanno avuto una flessione del 4,5% indipendentemente dal contesto in cui sono inseriti. Le aziende, inoltre, tendono a ridimensionare gli spazi o a decentralizzarsi per abbassare i costi. In questo caso prediligono le soluzioni inserite all’interno di contesti direzionali o comunque in zone ben servite e facilmente raggiungibili. Le tipologie più richieste sono quelle comprese tra 50 e 100 mq, possibilmente cablate e modulabili.
In ribasso i prezzi dei capannoni
Capannoni in ribasso, come l’ecnomia. Nei primi sei mesi del 2013, secondo le rilevazioni di Tecnocasa, le quotazioni degli immobili del comparto non residenziale hanno registrato un ribasso sia dei prezzi che dei canoni di locazione. Le difficoltà economiche delle aziende si sono riflesse su capannoni, negozi ed uffici. L’introduzione dell’Imu, su queste tipologie immobiliari, ha poi pesato in maniera considerevole. Nel settore non residenziale la maggioranza delle richieste si orienta ora verso la locazione, scelta dettata soprattutto dal rischio dell’attività imprenditoriale e dalla volontà di non immobilizzare capitali. Il settore immobiliare dei capannoni ha registrato una contrazione dei prezzi e dei canoni di locazione sia sulle tipologie nuove sia su quelle usate, con una performance peggiorativa per quelle lontane dalle arterie di comunicazione. Le difficoltà di molte aziende del settore produttivo stanno cambiando la configurazione di questo segmento. I capannoni, infatti, sono sempre meno destinati a attività produttive e sempre più orientati verso attività di stoccaggio e deposito. Allo stesso tempo si registrano richieste per l’apertura di attività legate alla ristorazione. Le quotazioni di un capannone usato sono diminuite del 4,9% (vicino alle arterie) e del 5,4% (lontano dalle arterie), quelle del nuovo (-4,5% vicino alle arterie e -4,7% lontano dalle arterie).