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Autogrill Villoresi Est, il primo edificio per la ristorazione certificato Leed in Italia

 

Se ci si aspetta di trovare un Autogrill come tanti, ci si sbaglia. Forse vedendolo dall’autostrada può sembrare così, a parte per la particolare forma che richiama un vulcano, e per il colore rosso accesso di cui si riveste di sera, ma basta entrarci per scoprire che non è un Autogrill come gli altri.

Il marchio Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), infatti, è affisso bene in vista all’entrata e tutti possono vederne il riconoscimento del livello Gold.

Stiamo parlando dell’Autogrill Villoresi Est, lungo la A8 Milano-Laghi nei pressi di Lainate, che è stato progettato tenendo conto di tutti i criteri di sostenibilità costruttiva. Il ruolo di consulente Leed per la certificazione dell’opera è stato affidato da Autogrill al Leed Team Icmq.

 

Per raggiungere l’ambito risultato il lavoro di squadra – guidato e coordinato da Icmq – tra Autogrill, progettisti di tutte le specialità e i vari contractor è stato affrontato con grande impegno e sistematicità. Anche se prima di questo progetto non tutti i componenti erano abituati alla “progettazione integrata” ed ai requisiti propri di questa severa ed autorevole certificazione statunitense di sostenibilità, Icmq ha “pilotato” il progetto e il team di progettazione verso gli obiettivi più virtuosi massimizzando i crediti/punteggi acquisibili fino al riconoscimento del livello Gold. Ha svolto inoltre il ruolo di Project Administrator sulla piattaforma Leed Online, raccogliendo, verificando ed approntando tutta la documentazione necessaria per attestare il soddisfacimento dei requisiti richiesti dal protocollo di certificazione.

 

Attraverso un significativo aumento degli standard urbanistici, circa il 30% della superficie totale dell’area di progetto è stata destinata a verde con la piantumazione di essenze autoctone al fine di mitigare l’impatto ambientale ed integrare l’intervento con il paesaggio e con la vegetazione circostante. Le intersezioni dei campi con i limiti esterni dell’area di servizio sono evidenziate da piante di gelso ad alto fusto.

 

L’edificio si sviluppa su una superficie di circa 2.500 mq  ed è dotato di una serie di accorgimenti tecnologici ed impiantistici finalizzati al risparmio energetico. L’installazione combinata del “tetto captante” e del campo geotermico a circuito chiuso – costituito da 420 sonde geotermiche di circa 25 metri di profondità, in grado di erogare fino a 380 kilowatt di energia geotermica – permette di risparmiare circa il 45% di energia rispetto alle soluzioni impiantistiche di una stazione di servizio tradizionale e di conseguire un notevole risparmio nei consumi elettrici legati alla climatizzazione dei locali interni. Il tetto captante, in particolare, costituisce una vera e propria pelle attraverso cui l’edificio scambia energia con l’esterno ed è in grado di acquisire calore solare o di disperdere energia termica a seconda delle stagioni e delle ore del giorno; in questo si differenzia dai tipici pannelli solari, che ottimizzano esclusivamente l’acquisizione di energia.

 

L’edificio ha raggiunto inoltre un risparmio nell’utilizzo di acqua di circa il 30% (25.550 mc all’anno) rispetto ad un edificio tradizionale, attraverso un sistema di raccolta dell’acqua meteorica e l’impiego di acqua di falda per la climatizzazione, l’irrigazione del verde, le toilette e la riserva antincendio.

 

Autogrill ha voluto fortemente sottoporre l’intervento ai requisiti necessari per ottenere la certificazione Leed Gold. Di seguito alcuni dei risultati raggiunti grazie ad una rigorosa gestione del progetto e del cantiere da parte del Team Leed Icmq:

 

  • 96% di riciclo dei rifiuti di costruzione.
  • 22% di materiali da costruzione provenienti da riciclo.
  • 86% di materiali da costruzione di provenienza regionale.
  • 82% di legno certificato Fsc.
  • utilizzo di prodotti e materiali “basso-emissivi”.

 

Ad alcuni mesi dall’apertura, l’Autogrill Villoresi Est – primo edificio per la ristorazione certificato Leed in Italia – sta registrando performance di efficienza energetica migliori rispetto a quelle originariamente previste, con un recupero pari a 260.000 kwh/anno contro i 166 della prima stima. Per quanto riguarda la gestione delle acque, si conferma un risparmio pari a oltre 25.000 mc all’anno.

REbuild: più sani con edifici sani

Non c’è solo il risparmio. Anche la qualità della vita e del lavoro sono benefici che derivano da un modello di sviluppo più sostenibile. Gli edifici riqualificati in maniera sostenibile, per esempio, avrebbero effetti positivi su malattie respiratore e allergie, mentre la riorganizzazione della produzione, per esempio con il telelavoro, è uno dei risvolti della riqualificazione e gestione sostenibile del territorio. «Secondo uno studio di CoStar, una società di consulenza americana del settore immobiliare, le imprese che hanno ricollocato la propria forza lavoro in edifici riqualificati in maniera sostenibile hanno visto un aumento della produttività del 5%, con un taglio del 10% dei giorni di malattia registrati», sostiene Thomas Miorin, organizzatore di REbuild, la convention su riqualificazione e gestione sostenibile degli edifici. «Negli interventi di retrofit, così come nei piani di facility management, lavorare impiegando protocolli di certificazione degli edifici come Leed o Breem permette di intervenire in maniera misurabile sul comfort e la salubrità degli spazi. Con un ritorno sull’uomo e sul suo well-being, ma anche con vantaggi economici misurabili rilevanti». Questo aspetto sarà al centro di REbluild, che si terrà il 26 e 27 novembre a Riva del Garda.

Edilizia scolastica, primi 150 milioni

Edilizia scolastica, si parte. Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha firmato il decreto che assegna alle Regioni i primi 150 milioni previsti dal Dl del Fare per interventi urgenti per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle scuole statali, in particolare quelle dove è presente l’amianto. Via libera, dunque, a 692 interventi, di cui 202 (il 29%) esclusivamente per la bonifica delle strutture dall’amianto. Le Regioni entro lo scorso 15 ottobre hanno presentato al Miur una graduatoria di interventi immediatamente cantierabili, in ordine di priorità. Alle Regioni sono arrivate dagli enti locali 3.302 richieste di intervento di cui 2.515 ammissibili al finanziamento. Grazie ai 150 milioni stanziati per le urgenze saranno avviati già 692 interventi, ovvero il 27,5% del totale di quelli ammissibili al finanziamento. A questa cifra, come previsto sempre dal Dl del Fare, si affiancheranno, nel triennio 2014/2016, altri 300 milioni destinati tramite l’Inail all’edilizia scolastica. Ora spetterà agli enti locali beneficiari dei finanziamenti provvedere alle gare per l’affidamento dei lavori che andranno aggiudicati entro il prossimo 28 febbraio 2014, pena la revoca delle risorse stanziate. Per rendere rapide le procedure di realizzazione degli interventi sindaci e presidenti di Provincia operano come commissari straordinari. 

Olympia Ceramica per il Qbic Hotel di Londra

Sarà inaugurato domani, martedì 12 novembre 2013, il Qbic Hotel London City, un albergo che coniuga comfort e un design di grande impatto, a partire dalle camere da letto.

Nelle sue stanze, infatti, gli ospiti potranno respirare un’atmosfera moderna, ispirata al minimalismo orientale, e caratterizzata da un singolare design cubico. Atmosfere che si ritrovano anche nello spazio bagno, allestito con la serie Ukyio-e di Olympia Ceramica.

 

Ukiyo-e – nome che in giapponese significa immagine del mondo fluttuante – è un sistema ceramico innovativo e flessibile, in cui la variabilità dei componenti è in grado di soddisfare le più diverse esigenze di arredo del bagno contemporaneo. Ideale per bagni di piccole dimensioni, la collezione Ukiyo-e si comprende un lavabo in ceramica (420×200) dalla forma morbida e compatta, integrato con un vassoio in ceramica (750×450) da utilizzare come piano d’appoggio, e uno specchio contenitore è con supporto a cui appendere i vari accessori.

 

Il sistema prevede la possibilità di soluzioni doppie. Per coloro che hanno uno spazio più grande sono, infatti, previste mensole da 1200x550x40 e 1800x550x40 mm.

Tecnologia Comelit per Micrograd (Russia)

C’è anche tecnologia italiana nel nuovo nucleo residenziale che sorgerà alle porte di Mosca. Entro il 2018 è prevista infatti la costruzione di 9mila appartamenti che formeranno il cuore di Microgorod v Lesu, ovvero Piccola città nel bosco. Il complesso residenziale, pensato in particolare per le famiglie, intende fornire ai suoi occupanti un’offerta completa che affianca agli appartamenti anche una serie di servizi di prossimità, quali asili e scuole, negozi e studi medici, seguendo la concezione occidentale delle fully integrated residential community. Una risposta, quindi, alla grande espansione demografica della capitale russa, che si configura come una vera e propria piccola città satellite. Il primo lotto dell’intervento, che sarà completato a breve con la realizzazione di circa 1.200 appartamenti suddivisi in tre corpi residenziali, è stato equipaggiato con Vip, il primo sistema di videocitofonia completamente digitale Ip firmato Comelit. La tecnologia di Comelit rende possibile effettuare un numero di collegamenti illimitato senza vincoli nella distribuzione dei cavi: ogni plug può essere un videocitofono, una postazione esterna, un centralino o una telecamera scorporata. 

A Rimini la green economy fa boom

È andata a gonfie vele la fiera dedicata all’economia verde. A Rimini Fiera le rassegne dedicate al sistema ambiente (Ecomondo, Key Energy, Cooperambiente, H2R, Sal.Ve. E Key Wind) si sono chiuse con 93.125 in quattro giornate, con un incremento del 10,4% rispetto al 2012. Dato ancor più significativo alla luce di un triennio d’oro, che ha visto le manifestazioni aumentare i visitatori sempre di oltre il 10% annuo. Nei 16 padiglioni del quartiere riminese sono state un migliaio le imprese presenti.- Momento clou è stata la «road map della crescita», al termine degli Stati Generali della Green Economy, coordinati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, a cui hanno partecipato i ministri dell’Ambiente Andrea Orlando e dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. Sul tavolo del confronto, la concretezza del lavoro svolto da 66 organizzazioni di imprese, sfociate in documenti di indirizzo verso lo sviluppo e la crescita.

Tassi bassi, alle imprese solo le briciole

Riuscirà il taglio dei tassi deciso dal presidente della Bce, Mario Draghi, a far arrivare più soldi alle imprese? La speranza è l’ultima a morire. Ma non bisogna farsi troppe illusioni. Con il taglio dei tassi le banche europee potranno versare solo lo 0,25% di interessi alla Bce, ma continueranno a far pagare caro il denaro a chi glielo chiede. Il motivo sta nella dinamica degli impieghi che guida gli istituti di credito da quando, nel 2008, è scoppiata la crisi finanziaria. Tendenza che si è accentuata da quando la Banca centrale europea ha deciso di fornire liquidità al mercato, con le operazioni di finanziamento a lungo termine (Ltro). Perché di fronte a un sistema delle imprese che fa fatica, le banche preferiscono farsi prestare dalla Bce denaro a prezzo bassissimo e impiegarlo per acquistare titoli di Stato. Questa attività ha salvato il Paese nel momento in cui dall’estero pochi erano disposti ad acquistare i nostri Bot e Btp, ma oggi sta diventando un vizio cronico.

Lo indicano i numeri. Nel 2011 nei portafogli delle banche erano depositati 251,6 miliardi in titoli di Stato. Nel 2012, dopo le operazioni di finanziamento della Bce le obbligazioni dello Stato italiano di proprietà degli istituti di credito sono salite a 356,7 miliardi. Quindi, oltre 100 miliardi sono stati impiegati per acquistare titoli e non a erogare finanziamenti. Non solo: nel 2013 questo portafoglio di Buoni del Tesoro si è ulteriormente gonfiato: secondo i dati della Banca centrale europea, gli istituti italiani hanno oggi in cassaforte oltre 420 miliardi in Bot e Btp. Riassumendo: in due anni le banche italiane hanno acquistato emissioni dello Stato per 170 miliardi, mentre gli impieghi verso famiglie e imprese sono drasticamente calati.

E torniamo al punto di partenza: la mossa di Mario Draghi è in un certo senso obbligata, perché non potendo allargare la base monetaria (per statuto) la Bce per dare fiato all’economia non può fare altro che abbassare il costo del denaro. Ma, allo stesso tempo, ha ragione anche il presidente della Bundesbank (la banca centrale tedesca) Jens Weidmann, che ha votato contro questa decisione nel consiglio di sorveglianza. I tedeschi sostengono che la liquidità fornita dalla Bce è utilizzata per sovvenzionare il debito pubblico dei Paesi più indebitati, come Italia e Spagna, come testimoniato dagli acquisti dei titoli di Stato appena citati. Si può dar loro torto?

Ance Salerno: prioritario riqualificare

«La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente è prioritaria per provare a fare ripartire la filiera delle costruzioni. I dati sul mercato potenziale indicano con chiarezza la strada da seguire. Manca, però, la piena consapevolezza da parte delle Istituzioni, a tutti i livelli, della gravità della situazione del comparto edile e, nello stesso tempo, non si ravvisano il senso di responsabilità e la necessaria unità di intenti richiesti dalla crisi nella quale siamo sprofondati»: lo sostiene il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi (foto). 

Oikos presenta Evolution 3 TT

Evolution 3 TT è la blindata con telaio a taglio termico di Oikos Venezia. La novità è che garantisce un altissimo valore di isolamento termico U =0,78, elevate performance nella tenuta aria, acqua e vento e una radicale riduzione nella formazione di condensa, sgradito quanto diffuso fenomeno in contesti abitativi ben isolati internamente.

L’innovativo prodotto, ideale per installazioni in cantieri di edifici certificati, ma adattabile anche in casi di ristrutturazione, focalizza la sua particolarità sul telaio, tra le principali cause di dispersione energetica.

 

Nei casi in cui non si possa intervenire in modo invasivo sulla soglia preesistente, risulta altamente prestante l’installazione di Evolution 3 TT con soglia standard a taglio termico. La coibentazione della porta, la doppia guarnizione di battuta e l’applicazione di nastri di tenuta sia interni che esterni per proteggere dall’acqua e dall’aria garantiscono l’elevato isolamento termico U =0,78 e la radicale riduzione della eventuale formazione di condensa. Le altre prestazioni di serie con installazione standard di Evolution 3 TT sono la classe di antieffrazione 3, 38dB di isolamento acustico, tenuta aria 4, acqua 5A, vento C5.

 

È possibile anche l’installazione di Evolution 3 TT con soglia Plus, ovvero con inserimento del taglio termico a pavimento. L’inserimento del taglio termico sottosoglia e della seconda guarnizione di battuta sulla soglia interna trattengono ancor più il calore in totale assenza di condensa, raggiungendo il ragguardevole valore 9A di tenuta acqua. A titolo esemplificativo, con temperatura esterna a -10 ° C e interna a 20 °C, la temperatura interna a livello soglia a pavimento si mantiene a 15,7 °C contro i 10 °C dell’installazione standard.

 

L’istallazione di Evolution 3 TT risponde ai requisiti richiesti dai certificatori di edifici a basso consumo energetico, tra i quali CasaClima e Passive House.

Gruppo Toscano: immobiliare in recupero

In base ai dati raccolti dal Centro Studi Toscano, divisione specializzata del gruppo Toscano in analisi e indagini di mercato, il secondo semestre del 2013 avrà un andamento positivo delle compravendite residenziali, segnando un parziale recupero sull’andamento complessivo del 2013. Secondo il gruppo Toscano, il 2013 dovrebbe chiudersi con un numero di compravendite residenziali di circa 430mila unità, pari al -3.7% circa rispetto al 2012.  Tale segno negativo sarebbe stato più marcato laddove non ci fosse stato il recupero del secondo semestre. È in atto un evidente cambio di tendenza, nonostante le ipotesi di un sempre più pressante aggravio fiscale sull’immobile. Suddetto cambio di tendenza è necessariamente passato attraverso un calo dei prezzi: la diminuzione delle quotazioni immobiliari ha prodotto un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta. Infatti, l’importo della compravendita media nel 2013 è di 230.000 euro, pari al -3.8% in meno rispetto al 2012. Il taglio più richiesto, per gli immobili usati abitabili, è compreso nella metratura 70 e 90 mq,  a differenza dello scorso anno, dove il taglio più gettonato era compreso tra 90 e 120 mq. Attualmente sono necessari mediamente cinque mesi e 20 giorni per vendere un immobile. 

Costruzioni, macchine a marcia indietro

Cala il mercato delle costruzioni e diminuisce, di conseguenza, anche la vendita di attrezzature e macchine. Nei primi nove mesi del 2013 sono state vendute sul mercato italiano 4.091 macchine per costruzioni, con un calo del 24% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel dettaglio, le vendite di macchine movimento terra sono state 3.949 (-23%), 65 macchine stradali (-52%) e 77 macchinari per il calcestruzzo (-47%). Il rapporto Cribis D&B-Unacea sui dati del valore della produzione desunti dai bilanci societari,  resi noti durante il Construction equipment day alla fiera Ecomondo di Rimini, indica che l’industria italiana delle macchine per costruzione nel 2012 ha raggiunto i 2.519 milioni di euro, -15%. A livello di singoli gruppi merceologici, le macchine movimento terra raggiungono gli 890 milioni di euro, crescendo del 3% rispetto al 2012. Le macchine stradali con 272 milioni perdono il 19%, i macchinari per il calcestruzzo perdono il 30% totalizzando 337 milioni, mentre le gru a torre 54 milioni (-57%). «Considerando la debolezza del mercato dell’edilizia in Italia», sostiene Giampiero Biglia (foto), vicepresidente di Unacea, «la domanda di macchine per costruzioni rimane bloccata e per la fine dell’anno, se non saranno attivate misure di crescita specifiche per il comparto da parte del governo, non ci attendiamo miglioramenti. Inoltre, sul versante delle esportazioni la debolezza del mercato europeo non riesce a essere compensata dalla domanda dei paesi emergenti. Questo aspetto ci fa stimare per il 2013 una produzione piatta, sui livelli del 2012».

La burocrazia pesa quasi 31 miliardi

Tocca i 30,98 miliardi l’anno il costo annuo degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese italiane. Lo rileva l’Osservatorio Anti-burocrazia di Confartigianato, evidenziando che si tratta di un onere enorme, pari a 2 punti di Pil, e che, su ciascuna azienda, pesa per 7.091 euro l’anno. «L’insostenibile pesantezza della burocrazia confina l’Italia al 73* posto, tra i 185 Paesi del mondo, nella classifica internazionale sulla facilità di fare impresa. Questi costi potrebbero diminuire di 8,49 miliardi, pari al 29% in meno, se venissero attuati i provvedimenti di semplificazione varati tra il 2008 e il 2012. Norme che dovrebbero alleggerire costi e vincoli burocratici in materia di lavoro e previdenza, fisco, privacy, appalti, ambiente, edilizia», sostiene il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. «La nostra iniziativa serve a monitorare quanto degli impegni per semplificare la vita degli imprenditori si traduce in realtà. Di leggi anti-burocrazia ne esistono anche troppe. Bisogna soltanto applicarle e farle rispettare. controllarne l’effetto, verificare il risultato percepito dalle imprese. Non fate nuove leggi, ce ne sono già tante, fate funzionare quelle che esistono».

Per l’ambiente ci vuole un fisco verde

Meno tasse e più ambiente. Il fisco deve tasarei le attività inquinanti e il consumo di ambiente secondo il principio di «chi inquina paga» per far arrivare l’eco-gettito dal 6% attuale al 12,5%, spostando la pressione fiscale dal lavoro e dagli investimenti green per non aumentare il peso delle tasse. E ci vogliono nuovi strumenti finanziari, vere e proprie «obbligazioni verdi», per sostenere la crescita sostenibile e una nuova scansione degli incentivi. Gli strumenti fiscali e finanziari per la green economy sono stati il tema della terza sessione di lavori degli Stati Generali della Green Economy 2013 in corso a Rimini nell’ambito di Ecomondo-Key Energy-Cooperambiente. «E’ necessario distribuire in maniera diversa la pressione fiscale», ha sostenuto Edo Ronchi, ex ministro e componente del Consiglio Nazionale delle Green Economy. «Bisogna ridurla sul lavoro, dove attualmente e’ molto alta, e sugli investimenti green e compensarla con tributi che penalizzino il consumo di ambiente e di risorse naturali. L’Ocse ha indicato che è necessario arrivare ad un prelievo ambientale del 12,5% sul totale del gettito fiscale». Sul fronte degli investimenti, a livello mondiale, è già in atto un processo che vede in campo flussi consistenti di investimenti nel settore green: gli investimenti per la mitigazione delle emissioni e per l’adattamento ai cambiamenti climatici nel 2011 è stato stimato in 268 miliardi di dollari per il settore privato e in 96 miliardi di dollari per il settore pubblico. 

MAAX, il mattone artistico e architettonico extralarge di SanMarco

SanMarco presenta la nuova linea MAAX, il “Mattone Artistico e Architettonico eXtralarge”, che pone l’azienda di Valenza (AL) all’avanguardia nella sperimentazione di un nuovo concetto di involucro edilizio.

Con MAAX, SanMarco ha rinnovato la terracotta trasformandola in un materiale moderno, duttile e di grande personalità, adatto anche ai progetti architettonici più innovativi, mantenendo elevate prestazioni tecniche di isolamento termico e comfort abitativo richiesto dalle moderne architetture.

 

La nuova linea di laterizi a pasta molle MAAX è caratterizzata da nuances e stonalizzazioni particolari, simili a quelle delle architetture del Nord Europa. Sei le colorazioni disponibili, dal cotto al tortora.

 

Massimo risalto inoltre alle linee orizzontali, grazie al formato particolare caratterizzato da una lunghezza massima di 49 cm e da un’altezza di soli 4 cm.

Immobili, il loft non piace più

Il loft non va più di moda: in meno di cinque anni i prezzi di questi immobili si sono ridotti fino all’11%, secondo l’indagine condotta da Immobiliare.it sul mercato di queste unità immobiliari in alcune delle più grandi città d’Italia. In compenso, l’offerta in vendita è cresciuta fino al 9% ma, al contempo, la domanda è calata fino al 6%. Il divario tra domanda e offerta produce così una discesa dei prezzi a doppia cifra in tutto il Paese, solo appena più contenuta a Milano. «I loft hanno rappresentato l’espressione maggiore del boom del mercato immobiliare degli scorsi anni», è il commento di Carlo Giordano, amministratore delegato di Gruppo Immobiliare.it. «Ma oggi gli italiani sono tornati a desiderare abitazioni più tradizionali. Non va sottovalutato anche un altro problema: essendo un immobile di natura commerciale, non ci si può prendere la residenza e, quindi, per il loft non è possibile ottenere un mutuo prima casa». Alcune volte, in realtà, capita di leggere annunci di loft «residenziali», ma in quel caso si usa il termine in maniera impropria. L’accatastamento dei loft puro è nella categoria C3, ossia quella di «laboratori con permanenza di persone». Proprio per questi motivi, quella del loft è una tipologia di immobile più adatta a professionisti che la utilizzano sia come studio privato sia come abitazione, a patto, però, che non necessitino di un mutuo prima casa per comprarlo. Secondo i risultati della ricerca, fra le città prese a campione i prezzi dei loft calano in maniera meno forte a Milano, dove la contrazione è pari al 6% rispetto al 2009. Va peggio a Roma e Bologna, con una discesa del 10% rispetto al 2009. La riduzione più marcata è quella di Torino, dove i prezzi richiesti per vendere un loft sono scesi dell’11%.

In Toscana agevolazioni per le piccole imprese

Fino al 31 dicembre è possibile presentare domanda per il Bando Tasso zero riservato alle aziende artigiane toscane o che hanno una sede operativa, anche secondaria, nella regione. L’obiettivo è favorire le aziende che si promuovono all’estero. La Regione sostiene, con finanziamenti a fondo perduto, investimenti relativi all’apertura di sedi all’estero e relativo personale, la partecipazione a fiere oltrefrontiera, le attività promozionali (anche un sito web), la consulenza relativa all’apertura di nuovi mercati. A breve sarà anche aperto un bando per sostenere l’aggregazione sotto forma di rete di imprese. Sono previste agevolazioni per le attività propedeutiche alla costituzione e all’operabilità della rete stessa, come per macchinari e attrezzature, personale dedicato a progetti di rete, attività di formazione, consulenze strategiche ad alto profilo professionale e sito web. Informazioni: 0575/354444.