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Ecco in che città abitano gli italiani

L’Italia ha un indice di metropolitanità del 9 per cento: lo rivela lo studio «Le aree metropolitane in Italia e i loro caratteri socio-territoriali» realizzato da un gruppo di lavoro del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano Bicocca, formato da Mario Boffi e Matteo Colleoni, docenti di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio, insieme a Pietro Palvarini, assegnista di ricerca presso lo stesso dipartimento. L’indice di metropolitanità è la sintesi di tre indicatori: la popolazione residente, gli addetti nel settore delle attività economiche e gli spostamenti per studio o lavoro. È uno strumento utile a identificare le aree metropolitane in Italia, a descriverne i caratteri socio-territoriali e a definirne i confini e la collocazione territoriale: ne sono state individuate otto, si connotano per una forte concentrazione in termini di mobilità, si sviluppano su oltre 26 mila chilometri di superficie e comprendono 1.700 comuni e 24 milioni di abitanti. Dallo studio emerge che in Italia vi sono otto aree metropolitane (tre al Nord, Torino, Milano e area Veneta, tre al centro, Firenze, Roma e Bologna e due al sud, Napoli e Bari) che ricoprono una superficie di oltre 26 mila chilometri quadrati, pari al 9 per cento del territorio nazionale. I comuni che ricadono all’interno delle aree metropolitane sono circa 1.700 e rappresentano il 21 per cento degli 8.101 comuni italiani. La popolazione complessiva supera i 24 milioni di abitanti, pari al 43 per cento della popolazione nazionale. L’area metropolitana di Milano è la più estesa, sia per superficie (oltre 8.000 chilometri quadrati), sia per numero di comuni (858), sia per popolazione (oltre 7,5 milioni di abitanti). 

Tutte le aree metropolitanee analizzate presentano un’elevata concentrazione di funzioni (residenza, produzione e servizi) e di flussi (persone e merci). La densità di popolazione supera i 900 abitanti per chilometro quadrato nelle metropoli, contro un valore medio di 118 per il resto d’Italia. Allo stesso modo la densità di addetti alle attività manifatturiere e di terziario avanzato è pari a 181 per chilometro quadrato nelle aree metropolitane, rispetto a un valore di 15 al di fuori delle metropoli. Anche i servizi di leisure e quelli di pubblica utilità presentano una densità di addetti molto superiore nelle aree metropolitane (rispettivamente 46 contro 5 e 80 contro 8).

Rispetto ai flussi, la mobilità nelle aree metropolitane si caratterizza per una forte concentrazione. Al loro interno, si spostano quotidianamente oltre 5,5 milioni di persone, pari al 53 per cento del totale dei pendolari. Nelle otto aree metropolitanee, i pendolari rappresentano il 23 per cento di tutta la popolazione, rispetto al 18 per cento registrato a livello nazionale. L’area milanese è quella caratterizzata dal maggior numero di pendolari (1,8 milioni), ma è a Roma e Torino che si raggiunge la quota più elevata di pendolari rispetto alla popolazione (rispettivamente 31 per cento e 27 per cento). Ciascun  pendolare percorre in media 10,5 chilometri contro i 13,3 della media italiana, per un totale di quasi 59 mila chilometri all’anno, rispetto ai 140 mila effettuati nel resto del Paese.

Dagli Usa il simulatore per Smart City

Smart city a tavolino. Anzi, all’interno di un computer che simula costi e benefici delle tecnologie adottate. È quanto studia il Media Lab del Massachusetts institute of technology, il Mit di Boston, che ha chiamato un gruppo di ricercatori per costituire la City science initiative. L’obiettivo degli scienziati è risolvere le complessità urbane per pianificare città sempre più sicure ed efficienti, a partire dai problemi legati alla mobilità sostenibile, fino agli edifici green, la gestione delle risorse, la riduzione dell’inquinamento e del traffico. Per capire cause ed effetti, gli esperti del Mit utilizzano CityScope, un software di simulazione che ricorda un popolare gioco per pc, Sim City. Ma in questo caso, naturalmente, è molto evoluto, grazie anche a simulatori 3D e riproduzioni dei flussi urbani e delle interazioni fra il traffico e i cittadini. Le prime sperimentazioni di CityScope sono già già partite e riguardano la pianificazione della mobilità di una nuova città australiana e per il potenziamento del centro storico di Quito, in Ecuador. 

L’Aquila punta sulla riqualificazione

Piano di riqualificazione per L’Aquila. La Giunta comunaleha richiesto all’Ater (Azienda regionale per l’edilizia e il territorio) un programma che preveda il recupero urbano per l’area individuata nel Piano di ricostruzione come «Progetto unitario Porta Leoni». Il programma dovrà perseguire obiettivi di ristrutturazione urbanistica e di valorizzazione del contesto monumentale e paesaggistico. In particolare, dovrà prevedere il decremento delle volumetrie esistenti, il rinnovamento edilizio, l’inserimento di funzioni a carattere pubblico, la riconnessione funzionale tra il quartiere di Santa Maria di Farfa e la città e tra questa e il Parco del Castello, nonché la riqualificazione e il miglioramento della fruibilità degli spazi. 

Sfida all’ultimo rigore Stanley: vince un italiano

Vince un week end a Liverpool, Gionata Possenti, primo classificato nel concorso Stanley “Sfida all’ultimo rigore”, nato dalla partnership con la squadra del Liverpool F.C.

Titolare della Possenti Sas di Grizzana Morandi, in provincia di Bologna, Possenti ha rappresentato l’Italia nella sfida a calci di rigore con gli altri due finalisti del concorso, di nazionalità danese e svedese. Disputata durante l’intervallo della partita tra Liverpool-Fulham, nel campionato Premier League, la sfida ha visto trionfare l’italiano.

 

Possenti ha inoltre partecipato ad una sessione di allenamento con il team del Liverpool F.C., insieme ai rappresentanti di 17 nazioni.

Nuova veste in cristallo per Planux Manager Lux

Prezioso cristallo per la nuova versione di Planux Manager Lux, il supervisore domotico evoluto di Comelit,  touch screen e semplice da utilizzare, grazie all’interfaccia ad icone e alle indicazioni guida estremamente intuitive.

Con uno spessore di soli 4 mm, la nuova cover in vetro cristallo (disponibile in due versioni, bianca e nera), si caratterizza per le sue linee pulite ed eleganti, adatte ad ogni tipo di ambiente, un ingombro contenuto (misura 16 cm x 16,7 cm)  e un ampio schermo touch screen a colori da 3,5 pollici.

 

Planux Manager Lux integra funzioni di videocitofonia, automazione domestica (luci, carichi, tapparelle, clima, scenari, irrigazione e consumi) e controllo dell’impianto antintrusione.

 

Grazie alla funzione di autoregolazione, Planux Manager Lux permette inoltre di risparmiare sulle bollette, attraverso il controllo selettivo delle temperature, lo spegnimento automatico delle luci, una gestione più razionale dell’acqua calda, la regolazione programmata e selettiva dei singoli apparecchi.

Harsco per il più grande Auditorium francese

Harsco Infrastructure ha contribuito a trasformare in realtà lo straordinario progetto di costruzione di un nuovo spazio musicale in Francia, fornendo un’ampia gamma di sistemi di attrezzature provvisionali. Quando sarà inaugurata, nel settembre 2014, La Philharmonie de Paris, progettata da Jean Nouvel, sarà il più grande auditorium francese dedicato alla musica classica, jazz e ad altri generi provenienti da tutto il mondo.

La sala da concerto, con una capienza di 2.400 posti, sarà realizzata con una doppia struttura a guscio di calcestruzzo ed intonaco che fornirà un’acustica eccezionale all’interno dell’edificio. Per questo progetto da 218 milioni di euro, il team Project Services di Harsco è stato selezionato per i servizi e la fornitura delle casseforme ed impalcature di sostegno e per effettuare le attività di sollevamento.

 

I tecnici e gli specialisti in cantiere di Harsco hanno lavorato in stretta collaborazione con Bouygues Bâtiment Ile-de-France, che guida il consorzio responsabile del progetto. Ciò ha comportato, tra le altre cose, il dislocamento da parte di Harsco dei propri ingegneri sul posto per l’intera durata dei lavori di costruzione.  I team di ingegneri,  Methods &Construction e Project Services di Harsco hanno sviluppato 500 disegni per le impalcature di sostegno richieste per la realizzazione del progetto, sviluppando soluzioni specifiche per risolvere le complesse sfide logistiche che il progetto stesso comporta.

 

Per questo contratto da 2,6 milioni di euro, Harsco ha fornito un’ampia gamma di attrezzature che comprendono: i sistemi di accesso a torre in alluminio, le piattaforme di lavoro TENOR e i puntelli ad alta portata HP 21. Questi ultimi sono stati usati in combinazione con il sistema Harsco  INFRA-KIT che utilizza pochi componenti standardizzati per creare soluzioni specifiche per grandi luci, sistemi a tunnel e di sostegno ad alta portata.

 

Una volta completato, l’esterno dell’edificio sarà rivestito da una straordinaria facciata in alluminio che prevede 78.000 forme ad ala collegate tra loro. Un arco alto 52 metri sormonterà l’intera struttura e consentirà di proiettare i filmati dei concerti su grandi schermi visibili dall’esterno dell’edificio. Dal ristorante panoramico collocato sulla terrazza sarà anche possibile godere di una vista mozzafiato di Parigi.

 

Intesa Sanpaolo, un aiuto per i mutui

Calano i mutui, la crisi mette le famiglie in difficoltà. Una tenaglia che rischia di non far decollare la piccola ripresa prevista sul mercato immobiliare. Così Banca Intesa San Paolo cerca di dare un sostegno a costruttori e famiglie. Il primo intervento, che durerà fino a febbraio, è rivolto agli intestatari di un mutuo in una banca del gruppo Intesa Sanpaolo, che potranno chiedere di sospendere per un anno il pagamento della quota capitale e pagare solo gli interessi, senza alcun costo accessorio. La seconda parte, che si concretizzerà nei primi mesi del 2014, punta invece a stimolare la compravendita di nuovi immobili, favorendo l’incontro tra l’impresa e il cliente privato. Intesa Sanpaolo ha inoltre selezionato 400 iniziative immobiliari finanziate dal gruppo che sono prossime al completamento, distribuite in tutte le regioni italiane: saranno messe in contatto con le famiglie interessate all’acquisto, alle quali sarà offerta assistenza per il finanziamento e possibilità di accendere un mutuo a condizioni economiche dedicate. 

Safond-Martini riqualifica la ex Star

L’impresa non è semplice, ma i lavori all’ex Star-Black&Decker di Civate (Lecco) sono iniziati. A condurli è la Safond-Martini, azienda vicentina impegnata da oltre 30 anni nel settore delle bonifiche ambientali. L’area da rendere di nuovo vivibile è un insieme di fabbricati in disuso dal 1997, in pieno centro città. Un’area da riqualificare, come esempio di come una realtà fortemente inserita in contesti urbani ma ormai abbandonate e degradate possono, con intervento pubblico e privato, trasformarsi e diventare o tornare fruibili. La Regione Lombardia, può costituire un esempio di grandi trasformazioni sull’uso del territorio per l’Europa del Terzo Millennio in occasione di un grande evento internazionale come Expo 2015. Il Comune di Civate, in questo, può essere considerato un contributo. 

MapeTape prolunga la vita di tetti e coperture

MapeTape è la nuova gamma di nastri bituminosi autoadesivi di Mapei.

Protetti da un film di alluminio pre-verniciato o di rame naturale, la nuova linea MapeTape è studiata per sigillare e impermeabilizzare ogni genere di interruzione o discontinuità sui tetti o coperture piane o a falda.

 

Utilizzabile per interventi di manutenzione o ripristino, è facile da usare, andattandosi  alle diverse geometrie del tetto. Disponibile in tre colori (alluminio lucido, grigio piombo e rame nuovo) e quattro altezze (50, 100, 150 e 200 mm).

 

Per maggiori informazioni, clicca qui.

Calano i mutui, aumentano i mediatori

Nei primi nove mesi del 2013 c’è stata una ulteriore contrazione del 12% (a 18,9 miliardi di euro) nella concessione di mutui. Il dato si somma alla caduta del 46% nel 2012 e del 9% nel 2011. In tre anni, in pratica, le erogazioni si sono più che dimezzate, passando dai 58,2 miliardi di euro del 2010 ai circa 23,4 attesi per fine 2013. In questo difficile contesto cresce il ruolo ai mediatori creditizi, che seguono ormai una pratica su cinque. È un trend in linea con la prassi europea dove il ricorso a figure esterne alle banche per condurre a buon fine le pratiche di finanziamento raggiunge anche il 50% dei prestiti. Il Rapporto Mediofimaa mostra che nel I semestre 2013, i broker (intermediari creditizi) hanno seguito il 20% dei finanziamenti erogati (fonte: Assofin). L’80% dei prestiti è transitato direttamente dalle banche. La riforma del mercato della mediazione creditizia (d.lgs. n. 141/2010) ha portato ad una concentrazione del settore, in seguito ai rigidi criteri patrimoniali e professionali richiesti. Gli operatori sono scesi da oltre 120.000 mediatori creditizi persone fisiche e 10.000 società di mediazione creditizia a poco più di 200 società attuali di mediatori creditizi.

In Borsa una società che punta sul green

Arriva in Borsa una società che ha come obiettivo investire in aziende che operano nell’area dealla sostenibilità, come Agribusiness, Ecobuilding, Ecomobility, Environmental Services, Green Chemistry, Lighting Solutions, Smart Energy, Waste Management, Water, Air, Noise Treatment e White Biotech. GreenItaly1 è la prima Spac (Special Purpose Acquisition Company) specializzata sulle imprese della Green Economy, che ha presentato alla Borsa Italiana il progetto di quotazione. La società punta a raccogliere circa 40 milioni di euro attraverso l’ammissione alle negoziazione sul sistema Aim Italiaper realizzare un’operazione di aggregazione con una società target entro 24 mesi dalla quotazione. GreenItaly1 è promossa da VedoGreen, società del gruppo IR Top specializzata nella finanza per le imprese della green economy, Idea Ccapital Funds sgr (Gruppo DeA Capital/De Agostini), e Matteo Carlotti, già promotore della Spac Made in Italy1. 

 

Bis di Pesenti al vertice della Csi

La Cement Sustainability Initiative (Csi), associazione che riunisce 25 tra i maggiori produttori di cemento, ha riconfermato in carica fino al 2015 Carlo Pesenti (foto), consigliere delegato di Italcementi, come co-presidente. «La sostenibilità applicata ai processi produttivi e ai prodotti rappresenta una leva strategica fondamentale attraverso cui Italcementi ha definito la propria identità internazionale di Gruppo sostenibile e innovativo», ha commentato Pesenti. «Sono obiettivi del gruppo l’adozione di modalità di produzione sempre più sostenibili e la ricerca di soluzioni innovative per il settore delle costruzioni, per rispondere alla crescente richiesta da parte del mercato di applicazioni e prodotti che contribuiscano a una più alta qualità della vita e dell’ambiente. L’industria può essere l’artefice di un cambiamento che va a vantaggio di tutti, dell’economia, dell’ambiente e della società: il futuro delle imprese sarà di chi avrà saputo intelligentemente coniugare lo sviluppo industriale ed economico con un uso attento delle risorse naturali e con il rispetto dei diritti umani, del lavoro e della società», ha concluso l’imprenditore bergamasco. Csi è fortemente impegnata nella definizione del proprio contributo all’«Action Program 2020» per lo sviluppo sostenibile fissato dal World Business Council. 

Anie attacca: nuove regole letali

L enuove norme che regolano gli appalti, stabilite dal recente decreto (Dpr 207/2010) rischiano di stravolgere il sistema di qualificazione negli appalti a tutto danno delle imprese specializzate e altamente tecnologiche, oltre 1.200 quelle aderenti ad Anie Confindustria, che investono ogni anno in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato e rappresentano più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia. A denunciarlo è l’associazione confindustriale, «La ricaduta sulle imprese Anie del Dpr appena pubblicato, che peraltro recepisce solo formalmente, ma non sostanzialmente, il parere del Consiglio di Stato dello scorso giugno», afferma Claudio Andrea Gemme (foto), Presidente di Anie, « è dirompente e va immediatamente sospeso». Il sistema di qualificazione dei lavori pubblici, secondo le imprese, così come delineato dal Codice dei Contratti pubblici e dal Regolamento, non è stato messo in discussione nei suoi principi fondanti dal parere del Consiglio di Stato. Non è, insomma, stata messa in discussione la distinzione, corretta e opportuna, tra categorie a qualificazione non obbligatoria e categorie a qualificazione obbligatoria. E neppure la distinzione tra categorie a qualificazione obbligatoria e categorie super specialistiche. Secondo Gemme, «è inaccettabile quindi che il provvedimento si limiti a cancellare delle norme con la conseguenza di paralizzare il mercato delle opere pubbliche e di stravolgere gli equilibri del sistema prevedendo di fatto che tutte le opere specialistiche (tra cui si annoverano, tra le altre, la realizzazione di impianti tecnologici quali elettrici, ascensori, sistemi antintrusione, illuminazione, trazione elettrica, segnalamento ferroviario, ecc.) non debbano più obbligatoriamente essere eseguite da imprese con adeguata qualificazione Soa, ma potranno essere eseguite direttamente dall’impresa generale, qualificata solo per la categoria prevalente dell’appalto». Così come, sempre secondo l’Anie, è inaccettabile che non venga riconosciuto il valore delle categorie super-specialistica, per le quali si richiedeva l’obbligo di costituire una Ati con l’impresa qualificata. «È una situazione ovviamente gravissima, che minaccia non solo la salute del nostro comparto e le nostre quasi 1.200 aziende, ma che ha ricadute gravissime sul Sistema Paese e su tutte le imprese ad elevata specializzazione tecnologica. Per non parlare della qualità degli interventi, che inevitabilmente verrà meno», attacca Gemme. 

Un software per abbassare i consumi

È nato come progetto di uno studente. Poi, come succede forse solo in America, si è evoluto fino a diventare una concreta innovazione. L’idea nata nella Sauder School of Business di Vancouver, in Canada, si è trasformata in una nuova tecnologia innovativa per trasformare una casa normale in una smart. Chiamata Neurio e sviluppata da Janice Cheam e Ali Kashani (nella foto), la tecnologia consiste in un sensore collegato via wi-fi al pannello di controllo dell’elettricità. Il piccolo sensore è in grado di monitorare i consumi energetici di elettrodomestici e altri dispositivi elettrici. L’’integrazione con la «nuvola», cioè con internet, consente ai consumatori di gestire il tutto con un computer o con uno smartphone e di abbassare il termostato quando lasciano la casa, oppure di ricordare loro se hanno lasciato il forno acceso. Neurio ha raccolto oltre 267 mila dollari in una campagna sul sito Kickstarter che promuove finanziamenti online alle startup, più del doppio il suo obiettivo di 95mila dollari. Secondo Janice Cheam , che è presidente e amministratore delegato di Energy Aware, la società che ha creato Neurio, usando Neurio si potrebbero risparmiare circa 100 euro l’anno. 

Macchine e attrezzature in cantiere

Focus su macchine e attrezzature

Nonostante il crollo dei volumi dovuto allo stop dei cantieri, l’assenza di politiche di crescita e adeguati controlli, non si fermano le novità per il settore delle macchine e delle attrezzature per l’edilizia. Ottimizzazione dei costi, maggiore efficienza, sostenibilità ambientale e sicurezza sono i driver che guidano il settore, che tuttavia presenta un fatturato in forte ribasso.

YouTrade analizza le ultime tendenze del comparto, con i trend di vendita delle diverse tipologie macchine per il cantiere, i dati del noleggio e le ultime novità in fatto di sicurezza sul lavoro, con due focus sulla formazione specifica degli operatori e le certificazioni ad hoc per gli operatori del sollevamento e movimento terra. Completa lo speciale un approfondimento sull’art. 71 del Testo Unico sulla Sicurezza e le nuove direttive introdotte nel 2012, inerenti le verifiche periodiche sulle attrezzature di lavoro.

 

Da non perdere anche la rassegna prodotti con le ultime novità dalle aziende per un cantiere più sicuro e competitivo.

Zero Slim: il miscelatore ultrapiatto di Bonomi

Bonomi Contemporaneo Italiano riduce ulteriormente i volumi della linea di miscelatori Zero, per adattarsi ancora di più agli spazi ridotti dei bagni contemporanei grazie a un corpo di soli 18 mm di diametro.
Disegnata da Sergio Mori per Bonomi, la rubinetteria Zero Slim presenta una bocca di erogazione dotata di rompigetto in funzione anti-spruzzo e una sola la manopola di regolazione formata da un cilindro cromato che può essere posizionato a lato della canna di erogazione sul piano del lavabo o a muro, su placca (190×52 mm) o su rosette (Ø60mm). Basculando leggermente la manopola è possibile regolare sia il flusso d’acqua che la temperatura.