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Gelaterie contro la disoccupazione

Gelaterie in comodato d’uso gratuito. La formula sembra funzionare, secondo l’azienda friulana crema&cioccolato. Dopo oltre 12 anni l’impresa conta su 85 nuove aperture solo nel 2013, con punti vendita che per oltre il 60% dei casi sono gestiti da giovani under 35. Un’alternativa concreta alla disoccupazione, sostiene l’azienda: nelle settimane scorse, infatti, l’investimento necessario per affiliarsi al brand friulano era passato da 19.900 euro a 4.900 euro. Con quella cifra all’affiliato sarà data la possibilità di gestire la propria gelateria, ricevendo tutto il necessario per il business. Oltre alla progettazione del negozio e alla fornitura di arredi e attrezzature, crema&cioccolato si occupa dell’organizzazione di corsi di formazione per permettere a chiunque di avere le competenze necessarie. Tutto questo senza richiedere fidejussioni, royalties, né percentuali sugli incassi. Una ricetta che ha permesso di raggiungere il  traguardo di 180 punti vendita operativi in Italia.

Nuova ThermoCarbon di Hörmann

Con un valore di trasmittanza termica fino a 0,47 W/(m²xK), la nuova ThermoCarbon di Hörmann stabilisce nuovi standard tecnologici per la coibentazione termica delle porte d’ingresso.

 

Una performance ad alte prestazioni che ThermoCarbon riesce a raggiungere grazie al battente in alluminio a filo della superficie spesso 100 mm, dotato di un pannello di riempimento in schiuma rigida in poliuretano a piena superficie e di un profilo composito alloggiato all’interno.

 

Il profilo del battente composito in fibra di vetro rinforzato con carbonio e il telaio in alluminio spesso 111 mm garantiscono un taglio termico ottimale. La porta è caratterizzata inoltre da uno strato di tenuta triplo e da una finestratura quadrupla isolante, termicamente coibentata.

 

Ideale per case passive e a bilancio energetico positivo, ThermoCarbon è anche leggera (poiché realizzata in alluminio e carbonio) e sicura, grazie a un bloccaggio a nove punti di serie e cerniere occultate antiscardinamento e antieffrazione. La finestratura di sicurezza in vetro stratificato antischegge e spesso otto millimetri, protegge sia all’interno sia all’esterno dell’abitazione da qualsiasi incidente.

 

La porta di ingresso ThermoCarbon è disponibile in undici colori preferenziali e, a richiesta, in tutti i colori RAL. Sono inoltre disponibili quindici diversi motivi, con o senza finestratura.

Luci Martini Bell per piazza Gae Aulenti

Sono stati firmati dalla Martini Bell gli apparati luminosi Ledro ed Essential di piazza Gae Aulenti, a Milano. Le linee essenziali danno un aspetto unico alla nuova Piazza inaugurata un anno fa e destinata a diventare uno degli spazi simbolo di Milano in occasione di Expo 2015. Circondata da edifici imponenti come l’Unicredit Tower, dell’architetto argentino Cesar Pelli, la piazza è oggi un luogo dall’estetica moderna ma incarna l’idea di luogo di attività ricreative e come punto di incontro per la comunità. 

A Garvaglia la refrigerazione Whirpool

Paola Garavaglia, 33 anni, laureata all’Università Bocconi di Milano in Business Administration, è la nuova product director refrigerazione Whirlpool Emea. Entrata in Whirlpool nel 2009 con la qualifica di product manager refrigerazione, la manager ha ampliato le proprie mansioni ricoprendo ruoli di crescente responsabilità e arrivando a ricoprire il ruolo senior product manager. Prima dell’ingresso in Whirlpool, ha lavorato per cinque anni in Black & Decker, la maggior parte dei quali nella sede centrale di Londra, dove ha maturato una vasta esperienza nel marketing, con responsabilità anche nella comunicazione. Sempre per Black & Decker ha lavorato nell’ufficio vendite di Lione come Key/account manager. 

Pannelli, crescono fiducia e prezzi

La capacità produttiva europea nel settore del truciolare ha visto la riduzione di circa 1 milione di metri cubi, chiusure di impianti in Francia e Germania e un consistente calo di offerta anche in Italia. È uno dei punti emersi dalla riunione quadrimestrale della European Panel Federation sull’andamento del settore. A Bruxelles l’Economic Working Group presieduto da Paolo Fantoni (foto), presidente di Assopannelli, ha analizzato i risultati della produzione europea dei primi nove mesi 2013 delle tre principali classi di prodotto nei pennalli: truciolare -3%, Mdf (Medium density fibreboard) -2%, Osb (Oriented strand board) -1%. Risultati che riflettono la congiuntura dell’economia, con uno scenario continentale altalenante caratterizzato da performance positive nel Nord Europa, dove i Paesi hanno il segno più, e sostanzialmente negativo nei Paesi Mediterranei anche se le attese di consumatori e produttori lasciano sperare in un migliore andamento del mercato nel 2014. In generale, il calo della domanda, unito alla continua crescita dei consumi di materia prima legno nella combustione, genera aspettative di crescita dei prezzi, soprattutto per truciolare e Osb, sempre più utilizzati nell’edilizia. Da segnalare che da alcuni mesi anche il nostro Paese conta il suo primo impianto di Osb realizzato dal Gruppo Bonzano: con una capacità produttiva di 160.000 mc, ha la peculiarità di realizzare un pannello interamente di pioppo qualificato dall’uso del marchio «100 per 100 Italian Poplar». «La situazione di scarsità della materia prima per la produzione di pannelli in atto nel nostro Paese si sta manifestando anche sui prezzi di vendita, dinamica che aiuterebbe le nostre imprese a coprire gli aumenti dei costi di produzione», spiega Paolo Fantoni. «Ma il solo adeguamento dei prezzi servirà a poco se i legislatori europei non inizieranno a seguire con maggiore attenzione le tematiche del nostro settore». 

Italcementi, accordo con i sindacati

Niente chiusura degli stabilimenti di Monselice (Padova) e Scafa (Pescara) da parte del gruppo Italcementi: a Roma è stata infatti raggiunta un’intesa con i sindacati. In base all’accordo, nulla cambia in base a quello ratificato al ministero del Lavoro nel gennaio scorso. Nel piano, quindi sono inclusi anche i due stabilimenti a rischio di chiusura, con una redistribuzione del numero dei lavoratori in Cassa straordinaria in ciascun territorio, mantenendo comunque il numero massimo di 669 unità. A Bergamo è previsto, inoltre, un abbassamento da 200 a 190 lavoratori in Cassa, come soglia massima in sospensione temporanea. L’azienda si è impegnata  inoltre a trovare, per i siti di Monselice e Scafa soluzioni alternative alla chiusura per salvaguardare il più possibile i livelli occupazionali. L’azienda attiverà la deroga sulla durata della Cassa straordinaria e valuterà la possibilità di una proroga dell’ammortizzatore sociale per altri due anni (12+12 mesi), dopo il 31 gennaio 2015 quando andrebbe in scadenza.

Dal 2014, poi, il rimborso per le spese sanitarie e formative destinate al nucleo familiare passerà dagli attuali 1000 euro (per i lavoratori sospesi almeno 6 mesi) ai 1500 euro per i lavoratori sospesi per almeno 10 mesi e ai 2000 euro per quelli sospesi almeno 12 mesi anche non in maniera continuativa.

Percassi dai cantieri ad Alitalia

Dai campi di calcio ai cantieri. E ora sulle piste di decollo (o atterraggio) di Alitalia. Antonio Percassi, ex difensore e poi presidente dell’Atalanta, è un imprenditore edile di Clusone, suo paese d’origine. Non solo: ha fondato anche un gruppo immobiliare che porta il suo nome, puntando molto sugli edifici turistici e commerciali. Ora, però, ha deciso di aderire all’aumento di capitale per il salvataggio di Alitalia mettendo sul piatto 15 milioni. Al momento gli altri soci privati di Alitalia hanno versato 86,5 milioni, mentre una cifra analoga è arrivata da Intesa Sanpaolo e UniCredit, come garanti dell’inoptato, che metteranno ulteriori 13,5 milioni.

Progettare le smart city con Anie

Progettare le smart city. Su questo si è concentrata Anie lo scorso 6 dicembre, in occasione della XII^ Giornata della Ricerca. Il ittolo completo dell’incontro è stato “Progettare le Smart City: fornitori di tecnologie e stakeholder a confronto per costruire le città del futuro”, e ha visto la partecipazione non solo delle aziende Anie, ma anche dei rappresentanti della PA nazionale e locale, potenzialmente interessati all’implementazione di progetti smart city. Obiettivo centrale della giornata è stato quello di portare all’attenzione del pubblico e delle istituzioni il ruolo centrale che le tecnologie prodotte dalle imprese elettroniche ed elettrotecniche possono ricoprire in questa grande trasformazione.

Benché non esista una definizione univoca del concetto di ‘smart city’, infatti, è indubbio che il comune denominatore di ogni sua interpretazione sia la prevalente componente tecnologica. Parliamo allora di una città digitale? Non solo: la costruzione di uno spazio digitale integrato, basato su piattaforme tecnologiche avanzate, è solo il primo passo per la realizzazione di una ‘città intelligente’. Occorre un’elevata trasversalità nell’applicazione delle nuove tecnologie ad ambiti molto diversificati, rinnovando così le infrastrutture esistenti.

 

L’industria dell’elettronica ed elettrotecnica può allora dare un contributo imprescindibile in questo processo: energia e building, trasporti e mobilità, sicurezza e automazione, sono solo alcuni dei settori chiave in cui le aziende Anie operano. Le imprese aderenti alla Federazione, che nel corso della giornata hanno avuto l’occasione di illustrare ai presenti la portata innovativa del loro lavoro, hanno dimostrato che è ormai tempo di smettere di discutere circa ciò che potrebbe essere fatto per la realizzazione della smart city e di iniziare a concretizzarla, anche attraverso interventi che possono sembrare minori, ma che in realtà costituiscono comunque un passo in avanti verso la città del futuro.

 

“Le imprese aderenti ad Anie Confindustria si caratterizzano da sempre per una ferma vocazione all’innovazione – ha dichiarato Pietro Palella, vice presidente di Anie Confindustria per la Ricerca e l’Innovazione – Esse investono infatti in media ogni anno in attività di ricerca e sviluppo il 4% del fatturato totale. In questa fase congiunturale molto critica innovare diventa per le aziende che operano nei nostri settori un elemento indispensabile per acquistare competitività e per rimanere nel mercato. Da una recente indagine rivolta alle piccole e medie imprese di Anie è emerso che, pur in una fase economica difficile, nel primo semestre del 2013 il 70% delle aziende del campione hanno effettuato investimenti, rivolti in particolare ad attività di ricerca e sviluppo e ha pertanto creduto nell’innovazione come utile strumento anti-congiunturale.”

 

Si avvicina l’appuntamento con MCE

Non manca molto al prossimo appuntamento con la 39^ edizione di Mostra Convegno Expo Comfort, che si terrà in fiera a Milano dal 18 al 24 marzo 2014.

A presentare il ricco programma, nel corso della conferenza stampa tenutasi lo scorso 4 dicembre presso Palazzo Parigi a Milano, Solly Cohen, strategic advisor per l’Italia di Reed Exhibitions, Massimiliano Pierini, business unit director di Reed Exhibitions Italia, Giuliano Dall’O’, presidente comitato scientifico di MCE e professore associato di fisica tecnica ambientale al Politecnico di Milano, e Alessandro Durante, direttore relazioni esterne e comunicazione di Anima.

 

La manifestazione, dedicata all’impiantistica civile e industriale, alla climatizzazione e alle energie rinnovabili, si presenta fin d’ora con un’ampia offerta espositiva in tutti e quattro i macro comparti: Caldo, Freddo, Acqua ed Energia. La sostenibilità è assoluta protagonista e, oltre agli espositori, “è stata prestata molta attenzione alla qualità dei visitatori, selezionando addirittura le modalità di invio degli inviti, cartacei o digitali a seconda del destinatario – afferma Massimiliano Pierini -. La suddivisione in quattro grandi aree tematiche, distinguibili attraverso i colori dei padiglioni, oltre a facilitare la visita degli operatori è molto apprezzata anche dalle aziende espositrici; c’è un filo conduttore – continua – che unisce tutto il mondo dell’impiantistica: l’efficienza energetica, un concetto trasversale che per noi rappresenta veramente il significato cardine della manifestazione. MCE 2014 rispecchia perfettamente il cambiamento in tutti i nostri comparti, dove le nuove normative europee e nazionali impongono standard di efficienza obbligatori che incrociano una nuova domanda di qualità delle abitazioni e del costruire. Sono nate, infatti, nuove figure professionali, che richiedono un alto livello di specializzazione e formazione per riuscire a realizzare edifici ad alte prestazioni energetiche”.

 

Ad oggi sono oltre 1.600 le aziende espositrici, di cui il 37% dall’estero da 51 Paesi: “Il successo di MCE, che nel 2012 ha registrato 2.100 espositori di cui 900 dall’estero e 155.301 visitatori di cui 35.342 esteri provenienti da 136 Paesi, trova la sua forza in un comparto industriale a forte innovazione tecnologica e sempre più strategico nello scenario economico mondiale, insieme alla capacità di sapersi rinnovare, edizione dopo edizione, per rispondere alle esigenze delle imprese, del mercato e degli operatori internazionali” dichiara Pierini.

 

Global Comfort Technology è il concept dell’edizione 2014, che vuole mettere in evidenza il particolare che va a comporre la totalità e sintetizza efficacemente il complesso universo di MCE, in cui ogni settore diventa un tassello che si integra con gli altri, riuscendo così a interpretare al meglio l’evoluzione. Efficienza energetica e integrazione, fra edificio e impianto e fra edificio e città, rappresentano la strada per riuscire a cogliere un nuovo modo di costruire e di abitare, in altre parole un nuovo mercato con ottime potenzialità economiche e occupazionali.

 

Case: montagna in discesa, ma non troppo

Quotazioni in ribasso, ma meno rispetto alla media del settore residenziale: chi ha acquistato casa in montagna non ha fatto un cattivo affare. Secondo Tecnocasa, nei primi sei mesi del 2013 le quotazioni delle abitazioni nelle località turistiche in località turistiche montane hanno registrato una contrazione limitata al 2,8%. Tra le regioni, il ribasso più forte dei prezzi si è registrato in Piemonte, che ha chiuso il semestre con una diminuzione del 3,8%. A seguire i comuni del Trentino Alto Adige, che hanno visto le quotazioni contrarsi del 3,1%. Le località della Valle d’Aosta segnalano invece un ribasso dell’1,9%, mentre quelle dell’Abruzzo sono rimaste stabili. In generale, ci sono meno disponibilità ad acquisti di immobili costosi e c’è un interesse per le località minori o per le zone  dove poter acquistare a prezzi più contenuti. Per lo stesso motivo hanno appeal anche le soluzioni da ristrutturare. Il bilocale e il piccolo trilocale costruiti in stile montano attirano sempre i potenziali acquirenti. Sempre apprezzate le zone servite, vicine agli impianti, in posizioni soleggiate.  

Il piccolo esercito che prepara la svolta

«Il crollo atteso da molti non c’è stato. Negli anni della crisi abbiamo avuto il dominio di un solo processo, che ha impegnato ogni soggetto economico e sociale: la sopravvivenza». Il Censis è un centro studi che tutti gli anni si impegna a dipingere una sorta di affresco dell’Italia. Che il Paese possa cambiare da un anno all’altro, tanto da permettere al «pittore» Giuseppe De Rita di ritrarre una nazione da prospettive così differenti è dubbio. Quest’anno, però, le molte parole si rivelano tasselli di un puzzle che compone una figura a duo facce. Da una parte la voglia di ritrarsi nel nome della stabilità e della sopravvivenza. Insomma, il governo delle larghissime intese (ora un po’ più strette) che da due anni fa di necessità virtù. Un atteggiamento che ha contaminato non solo la politica, ma ha provocato un «adattamento continuato (spesso il puro galleggiamento) delle imprese e delle famiglie», sostiene il Censis. «Abbiamo fatto tesoro di ciò che restava nella cultura collettiva dei valori acquisiti nello sviluppo passato (lo scheletro contadino, l’imprenditorialità artigiana, l’internazionalizzazione su base mercantile), abbiamo fatto conto sulla capacità collettiva di riorientare i propri comportamenti (misura, sobrietà, autocontrollo), abbiamo sviluppato la propensione a riposizionare gli interessi (nelle strategie aziendali come in quelle familiari)». Insomma, le imprese hanno cercato di sopravvivere facendo tesoro della capacità di sopportare, di tirare avanti, con un moto di conserva.

Questo atteggiamento, quello della politica e quello dell’economia reale, non ha portato, secondo il Centro studi, a un grande risultato: «Siamo malcontenti, quasi infelici, perché viviamo un grande, inatteso ampliamento delle diseguaglianze sociali». Ma non tutto è perduto. Con un po’ di sorpresa ci sono i germi di un risveglio: «Quel fervore che ha fatto da sale alchemico ai tanti mondi vitali che hanno operato come motori dello sviluppo degli ultimi decenni si intravede, tuttavia, nella lenta emersione di processi e soggetti di sviluppo che consentirebbero di andare oltre la sopravvivenza. Si registra una sempre più attiva responsabilità imprenditoriale femminile (nell’agroalimentare, nel turismo, nel terziario di relazione), l’iniziativa degli stranieri, la presa in carico di impulsi imprenditoriali da parte del territorio, la dinamicità delle centinaia di migliaia di italiani che studiano e/o lavorano all’estero (sono più di 1 milione le famiglie che hanno almeno un proprio componente in tale condizione) e che possono contribuire al formarsi di una Italia attiva nella grande platea della globalizzazione». Insomma, se il Censis mostra la fotografia di un’Italia grigia, inviluppata su se stessa, allo stesso tempo registra sul suo speciale contatore Geiger una reattività inaspettata e promettente. Non tutto è perduto. Ma la svolta arriverà da chi si non si è già arreso.  

Macchine da costruzione per i Bric

Le macchine da costruzione italiane puntano su Russia, Cina e India. I Paesi del gruppo Bric, sono stati scelti da Monacofiere e Unacea per il piano di attività 2014. Il rappresentante italiano di Messe Muenchen e l’associazione italiana delle aziende di macchine per le costruzioni organizzeranno i padiglioni nazionali all’interno di tre importanti manifestazioni di settore. Si parte con Ctt (Mosca, 3-7 giugno 2014), si continua con Bauma China (Shanghai, 25-28 novembre 2014) e si conclude l’anno con BC India (15-18 dicembre 2014). «La Russia è uno dei pochi mercati in Europa che continuano a crescere con decisione», commenta Michele Vitulano, consigliere di Unacea con delega all’internazionalizzazione. «La Cina e l’India hanno subito lo scorso anno una battuta d’arresto, ma dispongono di un potere di assorbimento enorme: la Cina ha una quota delle vendite mondiali prossima al 40% e l’India raggiunge il 5%». Secondo una stima di Unacea condotta su dati Istat a fine anno le esportazioni italiane di macchine per costruzioni verso i paesi Csi dovrebbero raggiungere i 264 milioni di euro con un incremento del 3% rispetto al 2012. Inoltre, secondo le stime di Off Highway Research a fine 2013 le vendite in Cina dovrebbero raggiungere un valore di circa 19 miliardi di euro con una crescita del 6,6% rispetto allo scorso anno. La stessa società di analisi economiche stima che il mercato di settore indiano registrarà a fine anno un valore pari a circa 2 miliardi di euro, crescendo di circa l’8% rispetto al 2012. 

Borelli (Conf. Ceramica) scrive a Letta

Collegare Sassuolo e il distretto della ceramica con l’autostrada A22 è strategico e irrinunciabile. Lo sostiene il presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli (foto), che ha scritto una lunga lettera al premier Enrico Letta. «Il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo, progettato come logico prolungamento della A22 (Autobrennero) fino al cuore del distretto ceramico emiliano, ha un valore strategico per il settore ceramico italiano che esporta quasi l’80% della produzione (il 52% verso l’Europa), e vede nella logistica un fattore competitivo determinante per garantirgli un collegamento diretto con la rete autostradale», si legge nella missiva. L’emendamento presentato alla Camera, la cui approvazione consentirebbe di razionalizzare l’ampio sistema delle concessioni autostradali e di dare certezza a Società Autobrennero è, secondo Confindustria, un passaggio fondamentale per dare il via ai lavori di una opera che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni, dispone di risorse pubbliche stanziate a cui se ne aggiungono altre private in project financing, che ha già l’aggiudicazione da parte di Anas della concessione per la progettazione esecutiva, la realizzazione e la gestione dell’arteria a una Ati che ha come capofila Autostrada del Brennero spa. Senza per questo dimenticare i positivi impatti sull’occupazione nel settore ceramico, resi possibili da un innalzamento della competitività delle aziende manifatturiere qui localizzate che la presenza della Bretella può determinare». 

A Mapei lo stadio di Reggio Emilia

Il 5 dicembre Mapei si è ufficialmente aggiudicata l’asta giudiziaria per l’acquisto del Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia. Conferma così il proprio impegno sul territorio reggiano, iniziato l’estate scorsa con la scelta di questo stadio per le partite casalinghe del Sassuolo Calcio, con la titolazione della struttura e i lavori di riqualificazione e di adeguamento agli standard imposti dalla Lega Calcio Serie A. La scelta di mantenere il Città del Tricolore nella denominazione dello stadio, nome che contraddistingue la storia di Reggio Emilia, patria della bandiera italiana, esprime un profondo segno di rispetto nei confronti della gloriosa città di Reggio Emilia e la volontà di mantenere una vicinanza al territorio circostante, importante fulcro produttivo del mondo della ceramica. Un mondo nel quale il Gruppo Mapei ha da sempre un forte legame, non solo come Us Sassuolo, ma anche con le sue unità produttive e commerciali in continua crescita. L’acquisto del Mapei Stadium Città del Tricolore può essere considerato quindi un risultato importante, non solo per l’U.S. Sassuolo, ma anche per l’Ac Reggiana Calcio e la città di Reggio Emilia. Con le migliorie apportate, sia sul campo da gioco sia nelle strutture con il rifacimento degli spogliatoi, delle aree per l’ospitalità e delle aree per la stampa, lo stadio si è dimostrato in grado di soddisfare le esigenze di entrambi i club di casa, di ospitare la Nazionale Italiana di Calcio Under 21 ed eventi sportivi di rilievo come il Trofeo Tim. 

Real Estate, HomeAway compra Stayz

Rimescolamento di carte nella gestione di case per vacanze. HomeAway, leader mondiale nel mercato online degli affitti di case vacanze, ha acquisito il Stayz, gruppo proprietario del sito Stayz.com.au, leader delle case vacanze su internet in Australia. Stayz, che comprende Rentahome.com.au , TakeABreak.com.au e YesBookIt, era di proprietà di Fairfax Digital, una divisione di Fairfax Media Limited [ASX : FJX ], e solo nel fiscal year 2013 (conclusosi a giugno) ha generato 25,4 milioni dollari (australiani) di ricavi. «L’acquisizione di Stayz aggiunge 33 mila proprietà australiane alla rete HomeAway e dà un forte impulso al nostro recente business model basato sulle commissioni , un modello che Stayz ha avuto modo di ottimizzare nel corso degli anni», commenta l’amministratore delegato di HomeAway, Brian Sharples (foto).

Compravendite in calo, non a Milano e Roma

L’immobiliare continua a soffrire, con operazioni di compravendita ancora in calo. Ma non ovunque. Lo evidenzia l’analisi delle compravendite residenziali realizzata dall’Agenzia del Territorio, che nel terzo trimestre del 2013, evidenzia ancora una generale diminuzione delle transazioni. Tra le grandi città fanno eccezione Bologna, Milano e Roma dove, rispetto al terzo trimestre 2012, gli acquisti sono aumentati rispettivamente del 16,3%, del 9,4% e dello 0,6%, mentre Palermo è risultata sostanzialmente stabile (-0,1%). Dopo le buone performance dei primi due trimestri del 2013, si segnala l’andamento peggiorativo di Napoli, che è risultata essere la città dove la diminuzione è stata più forte (-19,7%); sono in calo le transazioni anche a Genova (-8,2%), Firenze (-5,3%) e Torino (-4,3%).