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Le imprese piemontesi puntano sul Qatar

Edilizia piemontese in Qatar. Con sette imprese (di Cuneo, Novara e Torino) dal 12 al 15 maggio il Piemonte saràè al Project Qatar di Doha (nella foto), evento espositivo di riferimento del Paese per il settore dell’edilizia e porta d’accesso al mercato del Golfo Persico. La presenza al salone è organizzata nell’ambito del Progetto Integrato di Filiera (Pif) Design Building Living, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico diRegione Piemonte, Unioncamere Piemonte e delle Camere di commercio del Piemonte. La delegazione piemontese propone: materiali, attrezzature e macchinari per l’edilizia, tra cui rubinetteria, accessori sanitari e impianti di desalinizzazione particolarmente ricercati nel Paese, oltre a competenze settoriali come lo studio e la progettazione di ambienti interni ed esterni per ogni tipo di destinazione e la realizzazione di impianti elettrici e di ventilazione, condizionamento, filtrazione dell’aria. Il settore delle costruzioni in Qatar è in forte crescita in seguito al lancio del piano di sviluppo infrastrutturale in vista dei mondiali di calcio FIFA del 2022. Investimenti massicci, garantiti dalla grande liquidità di cui gode il Paese, sono previsti nella costruzione di alberghi, 7 stadi e altre infrastrutture, come l’aeroporto, il nuovo porto marittimo commerciale, il Ponte dell’Amicizia che collegherà Qatar e Bahrain, le ferrovie e la metropolitana di Doha. Inoltre, è prevista la costruzione di una zona di libero scambio produttiva nell’area situata a sud di Doha. 

 

Per Caleffi crescita di oltre il 10%

Crescita di oltre il 10% per Caleffi. L’azienda, che produce prodotti per la casa, nel 2013 ha registrato un fatturato di 56,2 milioni di euro, in crescita del 10,7% rispetto a 50,8 milioni del 2012 e superiore alle previsioni. L’incremento ha riguardato sia il fatturato estero, pari a 6,9 milioni  (+21,7% rispetto al 2012), sia le vendite realizzate in Italia, pari a 49,3 milioni (+9,3% rispetto al 2012). Il fatturato estero rappresenta il 12,3% del fatturato complessivo (11,2% nel 2012). L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio, che vede un margine operativo lordo (ebitda) di 3,3 milioni di euro, in significativo incremento rispetto al dato negativo per 0,9 milioni nel 2012. Il risultato di gruppo netto è stato di 0,6 milioni, in incremento rispetto al dato negativo per 1,7 milioni del 2012. 

Saint-Gobain, migliora il giudizio di S&P

Saint-Gobain migliora le sue prospettive e, di conseguenza, il merito di credito. Il voto arriva da Standard and Poor’s, una delle maggiori agenzie di rating. L’outlook del gruppo francese, infatti, passa da negativo a stabile, con rating a lunge breve termine di BBB/A-2. Il miglioramento è dovuto, secondo S&P, allo stretto controllo sui costi e spese in conto capitale, oltre che dalla risoluzione di alcune controversie sul gronte europeo e americano. Per il gruppo francese di materiali da costruzione e engineered la previsione è di un miglioramento nel 2014. 

Ingegneri, accordo strategico con l’Uni

Rafforzare la collaborazione, per aumentare la cultura normativa degli ingegneri. È l’obiettivo dell’accordo tra il Cni (Consiglio nazionale degli ingegneri) e l’Uni (Ente nazionale italiano di unificazione) siglato nei giorni scorsi. La collaborazione tra i due organismi ha anche il fine di migliorare le sinergie con l’associazione del Cni a Uni nella categoria Grande Socio. Il Cni raccoglierà e segnalerà a Uni temi di interesse degli ingegneri, al fine di indirizzare le opportunità di lavori tecnici di elaborazione di norme. Da parte sua, Uni si impegnerà ad aggiornare tempestivamente i propri archivi degli esperti nominati da Cni e a raccoglierne le istanze espresse al fine di individuare le soluzioni. Inoltre, Uni attiverà le sinergie possibili affinché gli ingegneri iscritti, attraverso gli Ordini territoriali, possano beneficiare di tutte le informazioni inerenti l’attività normativa, i nuovi progetti e quelli in corso, i principali avvenimenti nazionali, europei ed internazionali. Infine, i due organismi si impegneranno a progettare ed effettuare congiuntamente una serie di attività formative sui temi della normazione tecnica a beneficio dell’aggiornamento professionale degli ingegneri iscritti, con acquisizione di crediti formativi, utilizzando le rispettive competenze e strutture. 

Idrosanitari, nel 2014 torna la crescita

Per il settore degli idrosanitari si intravede una schiarita. I dati previsionali definitivi di chiusura 2013 e andamento 2014 a livello nazionale, infatti, evidenziano un leggero miglioramento: -0,76% per il 2013 e +1,14% per il 2014. La previsione è dell’Osservatorio dei Bilanci Angaisa (Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitaria). La situazione, insomma, sembra migliorare, soprattutto se paragonata a quella di due anni fa. L’analisi dei bilanci, effettuata su un campione di 609 aziende aziende della distribuzione idrotermosanitaria, evidenzia infatti un decremento complessivo dei ricavi nel 2012 pari al -6,43% rispetto all’anno precedente. 

In Cina ultimati gli uffici stampati in 3D

La corsa alla casa realizzata con stampanti 3D è comiciata. In Europa ne stanno costruendo una ad Amsterdam. A Shanghai, in Cina, l’hanno quasi ultimata. E al lavoro c’è anche l’Università della California, con un progetto. In Cina, la Winsun new materials è l’azienda più avanti di tutti. L’azienda  cinese ha già terminato di realizzare dieci strutture, che saranno adibite a uffici. In sostanza, si tratta di prefabbricati, che possono vantare una rapida realizzazione. Sono assemblati con le parti uscite da quattro stampanti 3D larghe una decina di metri e alte sette. Ogni ufficio richiede solo 24 ore per essere ultimato, finiture a parte. Ultimo, ma non meno importante: ogni modulo costa meno di 5mila dollari. Ecco le immagini dei moduli. 

Colonna (Cortexa): più incentivi al cappotto

Quale sarà il cappotto per il prossimo inverno? L’evoluzione del sistema di isolamento, ormai collaudato anche nella cultura del sistema-edilizia, è commentato da Werther Colonna, presidente in carica del Consorzio Cortex. «Il sistema a cappotto oggi non ha in realtà necessità di grandi innovazioni. Piuttosto è importante che tutti gli attori edili e i committenti finali sappiano che solo i sistemi a cappotto certificati Eta come kit completi sono in grado di dare garanzie di qualità e, quindi, risultati soddisfacenti. Ancora oggi purtroppo in Italia assistiamo a scelte sbagliate, di cappotti assemblati acquistando elementi non testati per funzionare in sinergia». E  i problemi non mancano. Secondo Colonna, «i produttori di sistemi a cappotto si trovano a dovere affrontare il problema dei pagamenti e quello di un mercato fermo per quanto concerne le nuove costruzioni, ma con grandi potenzialità per le ristrutturazioni, sia in ambito di edilizia residenziale che, in particolare, pubblico. Pensiamo alle migliaia di edifici scolastici e uffici che necessitano un risanamento energetico. Se allarghiamo la visione all’Europa, possiamo dire con orgoglio che l’Italia è il terzo più grande mercato dopo la Germania e la Polonia». Fino a oggi, racconta Colonna, il Consorzio Cortexa ha realizzato le proprie stime e previsioni sulla base dei dati forniti dai consorziati, che rappresentano comunque una quota preponderante del mercato. Per il 2014 abbiamo però incaricato il centro di ricerche Cresme di sviluppare una analisi di mercato complessiva, che fotografi in dettaglio il mercato di oggi e la sua evoluzione nel prossimo triennio. Lo studio sarà disponibile a metà anno. Determinanti saranno le decisioni riguardo a incentivi e bonus: «Confidiamo in una azione decisa e più a lungo termine del nuovo Governo, che tenga conto sia dei problemi finanziari che dello stato in cui versa gran parte del patrimonio immobiliare italiano, con gravi carenze sia dal punto di vista del contenimento dei consumi energetici, della reazione ai sismi e della sicurezza», aggiunge Colonna. Che sottolinea un’altra lacuna da colmare: «Resta ancora irrisolto il problema della formazione della manodopera. Per ottenere risultati eccellenti con il sistema a cappotto, infatti, gli ingredienti fondamentali sono tre: la scelta di un sistema certificato Eta, la scelta di un progettista in grado di progettare correttamente il Sistema e una posa a regola d’arte. Mentre in altri paesi i posatori sono certificati, in Italia la formazione è demandata alla buona volontà del singolo». 

Roto: finestre per tetti ad elevate performance

Una finestra per tetti performante è di fondamentale importanza per la qualità di vita dell’ambiente sottostante: isolamento dal freddo, protezione dal caldo, illuminazione sufficiente degli ambienti sono tutti elementi che concorrono al comfort abitativo.

Roto Frank, specialista di finestre per tetti, ne è consapevole e per questo ha scelto di sottoporre i propri prodotti ai controlli del Sentinel Haus Institut, l’istituto competente a livello europeo per la salute dell’abitare. Attualmente Roto è l’unico produttore al mondo di finestre per tetti Partner del Sentinel Haus, ad aver ottenuto la certificazione di sicurezza per la salute grazie alle finestre della serie Designo, nei modelli R8 e R6 in legno/PVC e R7 in PVC.

 

Inoltre, il sistema finestra Roto garantisce una continuità dell’isolamento tra tetto e finestra grazie al cordolo isolante termico pre-installato WD ed alla giunzione di raccordo per la tenuta dell’aria, migliorando la trasmittanza del serramento e proteggendo da possibili ponti termici. La vasta gamma di finestre Roto offre soluzioni per le diverse zone climatiche in cui è inserito l’edificio.

 

L’uso di apparecchiature elettriche per finestre per tetti ha portato Roto a sviluppare RotoTronic, un sistema di apertura per la finestra ed accessori concepito in modo flessibile e polivalente in maniera da colloquiare con gli altri apparecchi presenti in casa. In particolare il sistema domotico My Home di BTicino. integrato con l’offerta Roto nella versione senza fili con tecnologia ZigBee, consente di realizzare impianti semplici e flessibili e di integrare l’apertura delle finestre per tetti nell’infrastuttura elettrica dell’abitazione garantendo elevati livelli di comfort funzionale ed ambientale.

 

Le finestre Roto grantiscono infine grande praticità di utilizzo, grazie a un’unica maniglia multifunzionale posta nella parte bassa del serramento, che rende facilmente accessibili le finestre anche se installate nella parte alta del tetto, e consente una movimentazione facile e funzionale.

Zero Slim: il miscelatore ultrapiatto di Bonomi

Bonomi Contemporaneo Italiano riduce ulteriormente i volumi della linea di miscelatori Zero, per adattarsi ancora di più agli spazi ridotti dei bagni contemporanei grazie a un corpo di soli 18 mm di diametro.

Disegnata da Sergio Mori per Bonomi, la rubinetteria Zero Slim presenta una bocca di erogazione dotata di rompigetto in funzione anti-spruzzo e una sola la manopola di regolazione formata da un cilindro cromato che può essere posizionato a lato della canna di erogazione sul piano del lavabo o a muro, su placca (190×52 mm) o su rosette (Ø60mm).Basculando leggermente la manopola è possibile regolare sia il flusso d’acqua che la temperatura.

 

 

 

Scaglie Prefa nel cuore della Val Venosta

A Silandro, cittadina in provincia di Bolzano, Prefa è intervenuta nei lavori di ampliamento e ristrutturazione di un edificio storico esistente in tipico stile altoatesino, con le sue Scaglie in colore patina grigio che offrono alla struttura un pregiato gioco di volumi e un tocco di originalità.

Realizzato dall’architetto Stephan Mar, l’intervento consisteva nel rialzamento di due piani dell’edificio, visibili dall’esterno solo come una articolata copertura
La particolarità dell’intervento consiste nel  che risulta , coerente con lo stile del palazzo. I due piani aggiuntivi sono stati plasmati e adattati alla facciata storica esistente riprendendone le forme, gli andamenti e le geometrie.
L’arch. che ha curato il progetto ha concepito una struttura che sfrutta e accoglie le forme del tetto dell’edificio per dare vita a nuovi ambienti molto discreti nel dar mostra di sé. Le superfici esterne dei due nuovi piani, tutte rigorosamente inclinate per richiamare la forma del tetto, sono interamente rivestite con Scaglie PREFA nel colore patina grigio liscio, così come i davanzali interni delle finestre sono rifiniti con lo stesso materiale.
Il nuovo spazio abitativo è stato creato dal secondo piano e dal sottotetto, lavorando a partire dai volumi della precedente copertura senza andare ad intaccare in alcun modo la struttura
delle facciate del palazzo che sono state preservate nella forma originale. I nuovi piani che
appaiono dall’esterno come un tetto mansardato sono stati rivestiti con Scaglie PREFA in
tonalità scura proprio per riprendere e mantenere l’aspetto tipico delle coperture tradizionali.
Grande luminosità ai nuovi ambienti e un tocco di carattere davvero raffinato è dato dalle grandi
aperture e vetrate che sono intagliate nella superficie delle pareti inclinate creando spunti
geometrici piacevoli e vivaci che donano al contempo leggerezza e modernità all’insieme senza
alterare gli equilibri estetici delle forme classiche della parte sottostante.
Inizialmente il progetto prevedeva l’impiego dello zinco per il rivestimento ma in ultima battuta la
scelta è ricaduta sull’alluminio PREFA per una maggiore convenienza economica a parità di
risultati cromatici con prestazioni qualitativamente ineccepibili.
Le Scaglie PREFA hanno inoltre apportato l’indiscusso duplice vantaggio di un rivestimento
leggero che non grava sulle strutture esistenti e che si configura come un materiale ecologico
che salvaguarda l’ambiente. L’alluminio con cui sono prodotte le Scaglie PREFA è infatti
riciclato al 90% ed è completamente riciclabile. A questo si deve poi aggiungere l’elevata
resistenza all’acqua, all’aria, alla corrosione e agli agenti atmosferici, con bassissimi
costi di manutenzione dovuti proprio alla lunga durata del metallo nel tempo.
Le coperture a scaglie, caratterizzate da un armonioso gioco di luci ed ombre, rappresentano
la soluzione ideale in tutte le situazioni che richiedono una perfetta integrazione architettonica
con l’intorno. Non ultimo in ordine di importanza l’aspetto sistemico dei prodotti PREFA: la vasta
gamma disponibile comprende, oltre agli elementi di copertura, anche una serie completa di
raccordi e accessori (nasi paraneve, converse, graffette, copricolmi, bocchelli di ventilazione,
lucernari, ecc..) e sistemi di smaltimento acque tutti realizzati in alluminio e disponibili nelle
stesse colorazioni delle coperture, la cui armonia estetica e cromatica è apprezzabile anche in
questo intervento.
La qualità della posa è garantita dalla ditta di installazione qualificata Kind Gustav GmbH di
Naturno (BZ).

Macchine da cantiere, cresce l’export in Usa

Cala l’export nei Bric (Brasile, Russia, India, Cina), ma aumenta in Medio Oriente, Stati Uniti, Canada,  Indonesia e Africa. È il trend per le macchine da costruzione previsto dall’Associazione tedesca dei Costruttori di Macchine da Costruzione, la Vdma. Il dato è stato diffuso alla vigilia di Samoter, Salone internazionale per le macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, organizzato insieme ad Asphaltica, Salone delle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture (Veronafiere, 8-11 maggio 2014). I due appuntamenti rappresentano l’occasione per fare il punto sul mercato internazionale e per sviluppare previsioni sul prossimo futuro. In Europa, le previsioni non si discostano molto da quelle degli anni scorsi. Germania, Francia, Svizzera e Nord Europa, sembrano essersi lasciati alle spalle gli anni bui, mentre rimangono delle perplessità sulla reale ripartenza delle costruzioni in Portogallo Spagna e, purtroppo, anche Italia. In ogni caso i costruttori tedeschi sono moderatamente ottimisti, visto che Vdma afferma di aver registrato, dall’inizio dell’anno, un aumento degli ordini nell’ordine del 7%.

Piastrelle, più facile lo sbarco in Usa

Stati Uniti piastrellati con elementi made in Italy: ora sarà più semplice che questo accada.  Confindustria Ceramica e l’Associazione dei distributori di piastrelle di ceramica statunitense Ctda (Ceramic Tile Distributors Association) hanno lanciato Good Phytosanitary Practices Program, un sistema standard completo finalizzato al miglioramento delle procedure per la spedizione di container negli Stati Uniti. In sostanza, l’obiettivo è snellire le procedure di export da parte dei produttori italiani. Spiega Giorgio Romani, presidente della commissione Relazioni Commerciali di Confindustria Ceramica: «Questa iniziativa nasce con l’obiettivo di eliminare gli inconvenienti generati dai controlli fitosanitari nei porti degli Stati Uniti, attraverso l’applicazione di un rigoroso programma di prevenzione, focalizzato sulle diverse operazioni che vengono svolte prima della spedizione delle piastrelle di ceramica negli Usa. La garanzia della qualità delle azioni preventive adottate ed il coinvolgimento di un ente terzo di certificazione con esperienza nei settori manifatturiero e agroalimentare, fanno di questo programma un altro motivo per i distributori americani di scegliere piastrelle italiane». Secondo gli intenti, l’attuazione delle linee guida migliorerà i livelli di tutela dell’ecosistema degli Stati Uniti. L’Italia è il primo paese ad adottare queste misure, che dimostrano il proprio impegno ed il profondo rispetto verso le tematiche ambientali nonché la comprensione che programmi di questo genere possono portare al miglioramento delle condizioni di business di tutti i soggetti coinvolti. 

Anie: uno standard per gli edifici smart

SI chiama Isgis, Italian Smart Grid Industry System. Lo presenterà Anie Confindustria giovedì 8 maggio nell’ambito della fiera Solarexpo, a Milano. La proposta riguarda l’adozione di standard tecnologici per le architetture e le soluzioni per reti elettriche intelligenti, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza produttiva che il nostro Paese esprime in questo settore. Saranno considerate l’espansione dei progetti sperimentali già iniziati da alcune utility sulla rete di distribuzione italiana, la creazione di reti di impresa e di un marchio «designed in Italy» per cogliere le opportunità, in grande crescita, sui mercati internazionali.

La Federazione che rappresenta l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana, e Fme, la Federazione nazionale grossisti distributori di materiale elettrico, patrocinano e saranno presenti a Solarexpo-The Innovation Cloud (Fiera Milano-Rho dal 7 al 9 maggio). La piattaforma espositiva e convegnistica ha un carattere multi-tecnologico ed è dedicata alla generazione di energia rinnovabile e all’integrazione di tutte le tecnologie energetiche innovative per edifici, reti e città intelligenti. 

Tx Active, il cemento è da Oscar europeo

Il «cemento mangiasmog» è uno dei prodotti più innovativi dell’industria europea. Il TX Active Italcementi, infatti, è stato selezionato tra i finalisti agli European Inventor Award dell’Epo (European patent office, l’ente che certifica i brevetti europei). Il principio attivo TX Active è stato messo a punto nei laboratori del gruppo bergamasco dal team di ricerca Italcementi coordinato dal chimico Luigi Cassar. Ora sarà in gara, il prossimo 17 giugno a Berlino, all’assegnazione di quello che è considerato il premio Oscar per l’innovazione tecnologica. «La nomination degli European Inventor Award 2014 conferma il ruolo di primo piano della ricerca italiana nell’innovazione nei materiali per le costruzioni. Insieme a TX Active, nato nei laboratori Italcementi (nella foto), sono diversi i prodotti sviluppati in Italia che contribuiscono all’evoluzione del settore delle costruzioni all’insegna della sostenibilità e di performance innovative», ha commentato Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi. «Italcementi è protagonista in questo ambito, oltre che con TX Active, anche con prodotti come il cemento trasparente sviluppato per il padiglione italiano all’Expo di Shanghai e il cemento biodinamico che sarà utilizzato per la realizzazione di Palazzo Italia, destinato a essere luogo-icona di Expo 2015. Materiali straordinari, che è stato possibile sviluppare grazie a investimenti significativi nella ricerca e a una visione del futuro del settore sempre più caratterizzato da prodotti che alla tradizionale affidabilità e durabilità del cemento aggiungono nuove performance ambientali e architettoniche. I ricercatori di i.lab, il centro ricerca e innovazione Italcementi, lavorano quotidianamente alla messa a punto di nuovi prodotti e applicazioni in grado di offrire le migliori soluzioni per la building community, con un giro d’affari specifico che supera il 5% del totale delle vendite del Gruppo e con un significativo contributo ai risultati operativi». Il principio attivo TX Active ha già trovato molte applicazioni in tutto il mondo ed è contenuto anche nel nuovo cemento biodinamico con cui sarà realizzata l’avveniristica struttura esterna di Palazzo Italia all’Expo di Milano. 

Dopo due anni il modulo per il terremoto

Sono passati due anni dal terremoto che ha sconvolto l’Emilia: ma solo ora è pronto il modello da inviare al fisco che consente a imprese e lavoratori autonomi danneggiati dalla distruzione o dall’inagibilità dell’azienda o dello studio professionale, di attrezzature, macchinari o impianti utilizzati per la propria attività, di chiedere un credito d’imposta all’erario. Lo sconto fiscale sarà pari alla spesa sostenuta per far fronte ai danni, oltre a quella per rendere antisismici gli edifici. Le domande possonio essere presentate da subito. Il modello, previsto dal Dm 23 dicembre 2013 (quasi sei mesi fa) e approvato con provvedimento del direttore dell’Agenzia, si trova online con le relative istruzioni sul sito dell’Agenzia delle entrate (https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/home).