Il mattone piace agli italiani. Ma sempre di più oltrefrontiera. Lo sostiene il portale Immobiliare.it, secondo il quoale le ricerche e compravendite sono cresciute dell’11% in due anni. Londra, Costa del Sol, Portogallo e Germania sono le località preferite per gli acquisti immobiliari degli italiani in Europa. Al di fuori dal Vecchio Continente l’attenzione è per Messico, Turchia e New York. I motivi che spingono gli italiani ad acquistare casa fuori dai confini dell’Italia vanno dal desiderio di investire, a quella di assicurare un’abitazione ai figli, che per motivi di lavoro sono spesso portati a emigrare. Infine, rimane la voglia degli over 60 di comprare quella che sarà la sede del loro buen retiro, possibilmente in un posto caldo come le Canarie, altra meta prediletta dagli investimenti immobiliari che partono dall’Italia.
Febbre del mattone. Ma per l’estero
Saie: ristrutturazioni in crescita del 60%
Ristrutturare casa diventa un business da 35 miliardi. La stima è del Saie, fiera dedicata all’edilizia (21-25 ottobre), su dati Ance. Gli incentivi per la riqualificazione e l’efficientamento energetico, sempre secondo queste previsioni, dovrebbero avere una crescita di quasi 60% rispetto rispetto al 2013. Secondo il presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli, «il mercato delle costruzioni italiano sta registrando cambiamenti fondamentali e grazie ad alcune politiche di sostegno verso un più sostenibile modo di costruire e di operare sul territorio si registrano segnali importanti. Queste risorse costituiscono un valore importante ma non sufficiente sia sul piano quantitativo che qualitativo. Bisogna passare dalla dimensione dell’edificio alla dimensione urbana in un’ottica di sistema di territori. Fondamentale è saper utilizzare al meglio valorizzandoli i finanziamenti europei, che in sette anni ammonteranno a 25 miliardi». In occasione della presentazione alla Camera del Saie, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, ha sottolineato come «il titolo del Forum che caratterizzerà la prossima edizione di Saie e di Smart City Exhibition, Costruiamo le città del futuro! L’Italia che vuole ripartire, l’Italia che sa ripartire, coglie l’impegno del Governo teso a mettere in campo azioni concrete che aiutino le imprese e l’occupazione.
Laterlite per la Casa Capriata di Carlo Mollino
Firmata da Carlo Mollino, uno dei maestri dell’architettura del ‘900, Casa Capriata ha offerto l’occasione di sperimentare le soluzioni Laterlite per la realizzazione dell’impianto di fitodepurazione per il trattamento delle acque a servizio dell’edificio.
Progetto incompiuto di Mollino, l’edificio è stato riproposto a distanza di cinquant’anni dal Politecnico di Torino e reinterpretato all’insegna della sostenibilità ambientale. Per il trattamento delle acque è stata scelta di utilizzare la metodologia della fitodepurazione, un sistema di depurazione naturale delle acque reflue che utilizza piante acquatiche in grado di degradare gli inquinanti e fissare i metalli pesanti
Le peculiarità di questa tipologia di impianto hanno indotto il gruppo di lavoro ad adottare la soluzione basata sull’utilizzo di argilla espansa Leca 8/20 che, grazie alla struttura porosa, all’elevata conducibilità idraulica e potere drenante, e alla sua granulometria uniforme risulta particolarmente idonea per la costituzione del substrato di supporto in cui si sviluppano le radici delle piante e come letto filtrante entro cui vengono immessi i reflui.
Caratterizza da un’elevata leggerezza, Leca 8/20 assicura una facile gestione e manutenzione dell’impianto, resistendo efficacemente ai cicli gelo e disgelo e assorbendo efficacemente i cattivi odori derivanti dal trattamento dei reflui.
Grazie alle sue caratteristiche di ecocompatibilità (l’argilla espansa è certificata ANAB-ICEA per applicazioni in Bioedilizia), alla facilità di gestione dell’argilla espansa Leca sistema e all’efficacia dell’azione depurante, questa soluzione si presta in maniera particolarmente funzionale ad applicazioni in abitazioni private situate in contesti ambientali delicate, strutture ricettive come agriturismi, alberghi, rifugi, aziende agricole, strutture sportive e, più in generale in interventi di riqualificazione ambientale all’interno di parchi, riserve naturali e aree protette.
Mattoni d’oro per i conti di Re/Max
Crescita del 45,8% nel 2013 per Re/Max Corporate, società specializzata in servizi di intermediazione immobiliare per grandi clienti, istituzioni e mondo imprenditoriale. Il gruppo americano ha in Italia un portfolio di oltre 150 immobili in vendita, per un controvalore totale pari a 125 milioni di euro. Nel 2013 sono state più di 250 le transazioni concluse per un controvalore immobiliare di circa 25 milioni di euro. Re/Max Corporate è guidata da Riccardo Bernardi (foto), amministratore delegato, è specializzata nel soddisfare le necessità immobiliari di grandi clienti, istituzioni e mondo imprenditoriale, con esigenze particolari di acquisto, vendita e locazione a livello nazionale e internazionale, con particolare attenzione alle dismissioni di patrimoni immobiliari ad uso residenziale, commerciale, industriale e terziario. Ha lavorato con alcuni dei più grandi gruppi bancari in Italia, come Intesa San Paolo, Bnl-Bnp Paribas, Banco Desio, Unicredit Leasing e Credem, e grandi aziende come Grandi Stazioni, S. Pellegrino, Gruppo Nestlé, Tamoil e Condotte. A livello internazionale è presente in 90 Paesi in cui operano oltre 93mila agenti immobiliari e oltre 6.200 agenzie.
Per gli anziani le case sono troppo grandi
Gli immobili sono inadeguati per la maggior parte degli anziani, secondo i risultati di due ricerche realizzate dall’Osservatorio della Fondazione Cariplo. Il 75% degli anziani vive da solo, in abitazioni che nell’80% dei casi sono esageratamente grandi. Persone che con un reddito di 7mila euro vivono in case che valgono anche 400 mila euro, 20mila persone vivono in un nucleo con una persona in condizione di fragilità (principalmente disabile). Aumenta dunque l’interesse per strumenti come la nuda proprietà (o il prestito vitalizio ipotecario) che consentono di dotare le famiglie di una parte della ricchezza continuando a vivere nella stessa casa.
Allarme Censis: 24mila scuole da rifare
L’allarme del Censis servirà ad accelerare il Piano scuola? I dati presentati dall’istituto di ricerca sono allarmanti: negli oltre 41mila edifici scolastici statali, 24mila impianti (elettrici, idraulici, termici) non funzionano, sono insufficienti o non sono a norma. E 9mila strutture hanno gli intonaci a pezzi. In 7.200 edifici occorrerebbe rifare tetti e coperture. Sono 3.600 le sedi che necessitano di interventi sulle strutture portanti (tra queste mura 580mila ragazzi trascorrono ogni giorno parecchie ore) e 2mila le scuole che espongono i loro 342mila alunni e studenti al rischio amianto. Più del 15% è stato costruito prima del 1945, altrettanti datano tra il ’45 e il ’60, il 44% risale all’epoca 1961-1980, e solo un quarto degli stabili è stato costruito dopo il 1980. Secondo i 2.600 dirigenti scolastici consultati nell’ambito di una indagine del Censis, per il 36% degli edifici è prioritario avviare lavori di manutenzione straordinaria. Ma nella maggioranza dei casi (il 57%) l’esigenza è dare continuità agli interventi di manutenzione ordinaria. Nonostante il patrimonio immobiliare scolastico sia vetusto, e benché si tratti generalmente di strutture che corrispondono a modelli oggi non più funzionali, anche quando sono state progettate dal principio come scuole e non ricavate da caserme o conventi, solo nel 7% dei casi si ritiene fondamentale la costruzione di un edificio più adeguato o il trasferimento della scuola in un’altra sede.
Non solo: il giudizio è negativo anche sugli interventi realizzati. Di lavori se ne fanno pochi, e quando si fanno sono fatti male. Secondo le valutazioni dei dirigenti scolastici, che hanno considerato la qualità degli interventi realizzati in più di 10mila edifici scolastici pubblici negli ultimi tre anni, sono più di un quarto le strutture in cui sono stati effettuati lavori ritenuti scadenti o inadeguati. Si tratta del 20,5% delle scuole in cui gli interventi hanno riguardato l’abbattimento delle barriere architettoniche, del 22,5% degli edifici in cui sono stati realizzati lavori di manutenzione ordinaria, del 32,8% delle opere di manutenzione straordinaria, del 33,7% delle strutture in cui sono state realizzate reti o introdotti servizi per la didattica digitale.
Spese insufficienti e tempi biblici. La recente assegnazione del 95,7% dei 150 milioni di euro stanziati con il Decreto del fare per l’avvio immediato di 603 progetti di edilizia scolastica rappresenta sicuramente un cambio di passo rispetto alle lunghe e farraginose procedure degli anni passati. Sulla base delle risorse stanziate e dei ritardi di spesa accumulati, alla fine del 2013 il Ministero delle infrastrutture stimava in 110 anni il tempo necessario per mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici italiani. Gli interventi straordinari che via via sono stati programmati dopo il tragico crollo della scuola di San Giuliano hanno mobilitato poco meno di 2 miliardi di euro rispetto a un fabbisogno stimato di 13 miliardi. Notevoli i ritardi nell’attuazione. Dei 500 milioni di euro attivati con le delibere Cipe del 2004 e del 2006, a metà del 2013 ne erano stati utilizzati 143 milioni, relativi a 527 interventi sui 1.659 previsti. Per gli stanziamenti successivi, tutti i progetti sono ancora in attuazione o addirittura in fase di istruttoria. Va meglio l’impiego dei fondi strutturali. Il Programma operativo 2007-2013 gestito dal Miur e relativo al Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), attivo nelle regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, ha assegnato più di 220 milioni di euro a 541 scuole per interventi nell’ambito della sicurezza degli edifici, del risparmio energetico, per l’accessibilità delle strutture e le attività sportive. Nel frattempo è scattata l’«Operazione edilizia scolastica» del Governo, per censire le priorità d’intervento e le risorse necessarie, cui per ora hanno aderito 4.400 Comuni.
Condominio Expo: i contenuti tra gli stand
Si delinea il programma di Condominio Expo (11-13 settembre), il primo evento dedicato interamente alla gestione degli immobili. Sarà una tre giorni che vedrà riuniti, alla Fiera di Bergamo, imprese, amministratori condominiali e semplici proprietari di casa. Obiettivo: offrire soluzioni, materiali e dispositivi che possono migliorare l’amministrazione dei condomini e risolvere i problemi che si incontrano nella vita degli stabili. Accanto al layout di una piccola città riprodotta negli spazi della Fiera di Bergamo, che accoglierà visitatori ed espositori, Condominio Expo sarà anche un momento di confronto e di approfondimento dei temi più caldi. Gli organizzatori hanno già focalizzato gli argomenti discussi nei convegni che, a ritmo serrato, vedranno la partecipazione di esperti, imprenditori e amministratori condominiali. Ai temi attorno a cui sono programmate le convention si aggiungono, inoltre, quelli di seminari e workshop, cioè incontri su soluzioni o prodotti specifici, per offrire un quadro informativo pratico e utilizzabile subito.
Aspetto importante: queste occasioni formative concedono crediti formativi ai professionisti che vi partecipano.
Gli argomenti attorno a cui ruoteranno i convegni sono cinque:
1 Rinnovamento, riqualificazione e ristrutturazione degli edifici condominiali sotto gli aspetti tecnico-operativi che l’amministratore condominiale si trova a gestire.
2 La riforma del condomino e i nuovi obblighi per professionisti e condòmini.
3 L’efficienza, con la contabilizzazione del calore e la gestione termica dei condomini, che consente di tagliare le spese e produrre risparmio per le famiglie.
4 La sicurezza negli edifici a partire da quella antisismica, fino alla gestione ordinaria delle attività condominiali.
5 Il risparmio possibile attraverso gli incentivi e alle soluzioni tecnologiche: oggi ristrutturare fa risparmiare e gli incentivi permettono di recuperare in breve tempo gli investimenti, con un guadagno netto per i condomini.
Gli approfondimenti tematici, invece, offriranno ai partecipanti un quadro informativo su specifiche problematiche, soluzioni o misure di intervento che possono rappresentare elementi di qualificazione del settore e della gestione. Saranno trattati argomenti come la certificazione energetica dei condomini e degli edifici, le nuove tecnologie ed interventi per migliorare la qualità della vita in condominio, i sistemi di insonorizzazione, i finanziamenti e i prodotti finanziari ad hoc per la ristrutturazione del condominio.
In sintesi: una tre giorni che non sarà percepita solo come Fiera, ma anche come momento formativo e di utilità immediata per addetti ai lavori e cittadini.
Per info: 340 1761951 – condominio@vgambinoeditore.it
Gruppo Made: quando la rivendita entra in Accademia
Completato il programma del Gruppo Made “Made Academy 2013-2014”, il ciclo di incontri formativi e di aggiornamento professionale dedicato ai rivenditori soci e aderenti.
Oltre un centinaio le presenze registrate per un anno di incontri e seminari, volti a migliorare la qualità generale dell’offerta e della competenza tecnica o professionale, conoscere il valore dell’innovazione di prodotto e di sistema, approfondire le nuove esigenze del mercato.
L’obiettivo è quello di contribuire all’affinamento della qualità della gestione d’impresa della distribuzione edile, attualmente in fase di ridefinzione. Il magazzino edile tradizionale non è più in grado di rispondere alle attese dei nuovi clienti che si affacciano ai punti vendita in cerca di competenza, innovazione, risposte rapide e certe.
In particolare è stato apprfondito il nuovo ruolo del cliente privato, attorno al quale si stanno delinenado una serie di competenze specifiche. a questo proposito il Gruppo Made ha messo a punto il progetto “Livingmade” e un sito Internet dedicato (www.livingmade.it), dedicati al mondo delle finiture, e “gestione Ecobonus”, servizio che permette al rivenditore di supportare il privato nel disbrigo delle pratiche burocratiche e tecniche per l’ottenimento delle agevolazioni fiscali.
Made Academy, partendo dal “Check Up” dei punti vendita e delle aree critiche, verifica l’andamento finanziario e i vari aspetti della gestione aziendale, anche con alcuni docenti universitari del Politecnico di Milano e professionisti del settore.
Confartigianato spiega Condominio Expo
Il conto alla rovescia è già iniziato. E già sono intraprese le prime iniziative che porteranno al debutto del primo Condominio Expo, il grande evento in programma a settembre (11, 12 e 13), organizzato dalla rivista YouTrade e dalla Fiera di Bergamo, città in cui è previsto l’appuntamento (https://youtradeweb.com/2014/03/bergamo-le-novita-di-condominio-expo/). Per spiegare le novità che aspettano amministratori, aziende e cittadini che abitano in condominio. Confartigianato Bergamo ha organizzato per giovedì 5 giugno alle 18.00, nella sede di via Torretta 12, un incontro di presentazione della manifestazione. Durante l’incontro saranno forniti chiarimenti sulle possibilità che questa nuova formula espositiva rappresenta per gli operatori del sistema Casa, che comprende anche le aziende che operano nelle costruzioni e nell’edilizia, tra le quali nuove opportunità per affrontare il mercato. L’incontro è gratuito e aperto a tutte le imprese interessate. Per informazioni: ufficio Aree di Mestiere (tel. 035.274.267, e-mail: roberta.tarchini@artigianibg.com).
Bertolotto Porte: nuova apertura nel centro di Torino
Nuovo punto vendita per Bertolotto Porte nel cuore della città di Torino. Recentemente inaugurato in Piazza Statuto 24, il punto vendita “Bertolotto Point – Monginevro Porte” presenta un’ampia un’ampia metratura espositiva dove è possibile trovare le ultime novità e un’accurata selezione di porte dell’azienda, dalle soluzioni in essenza naturale ai laccati, con pannelli lisci o decorati, in stile classico, moderno e di design.
Una collezione vastissima, parte della ricca proposta di Bertolotto Porte, composta da 16 collezioni per oltre 38mila modelli di porte, 35 essenze e 78 colori di serie.
All’attivo con una produzione giornaliera che si aggira intorno ai 1000 pezzi per circa 250mila porte all’anno, Bertolotto Porte continua a investire in nuove aperture per accrescere la propria visibilità e la propria presenza in Italia e nel mondo.
RollMatic Hörmann: serranda salva spazio
Stabile, resistente, coibentata e silenziosa, RollMatic di Hörmann è una serranda avvolgibile automatica in alluminio che consente il massimo utilizzo dello spazio interno del garage e della zona antistante l’ingresso.
Disponibile in diverse dimensioni, che vanno da 1950 a 5000 mm in larghezza e da 1900 a 3.000 mm in altezza, Rollmatic è dotata di dispositivi specifici per un’elevata sicurezza e protezione anti-effrazione.
Dotata di serie di motorizzazione, perquesta serranda assicura il massimo comfort dell’utilizzatore, anche grazie all’integrazione di differenti tipologie di telecomandi dal design esclusivo.
Ideale per tutti i tipi di facciata, RollMatic è altamente personalizzabile. Di serie è disponibile nella tonalità bianco traffico; su richiesta, in nove colori preferenziali e in molteplici finiture, dalla moderna superficie liscia alle finiture Decograin pellicolate “effetto legno” presenti nelle due tonalità Golden Oak (rovere) o RoseWood (mogano) o con raffinate finestrature.
Grazie alla verniciatura all’interno ed all’esterno della serranda, il colore dura di più e ha un’ottima resistenza alla corrosione degli agenti atmosferici.
Per garage con architrave ridotto o battute laterali, RollMatic è disponibile anche nella nuova versione con cassonetto esterno da montare davanti all’apertura del garage, che permette di salvare ancora più spazio.
Ville, a schiera si vendono di più
Locazioni, il lusso fuori città non è in crisi
La crisi del mercato immobiliare non tocca gli immobili di lusso, per la precisione le seconde e terze case date in locazione. Il portale Casevacanza.it segnala l’aumento tanto dell’offerta quanto della domanda di affitti di lusso (+50% in due anni). Ma dove si concentrano le case vacanza più lussuose del Paese? È la Toscana a detenere il maggior numero di case vacanza di lusso, oltre un terzo tra le 20 più care presenti su www.casevacanza.it. In Toscana si può affittare un monastero del Duecento, a Monteroni d’Arbia (Siena), che oggi è una raffinata villa di campagna (con campo da tennis e da calcetto, pianoforte e Jacuzzi) a 8.750 euro al giorno. Per gli amanti della tradizione, poi, c’è Forte dei Marmi (Lucca), dove per le ville di lusso i prezzi che arrivano anche, in alta stagione, a 3mila euro al giorno. Di meno ne servono per alloggiare in un antico mulino sito a Radicondoli (Siena): 900 euro al giorno per un immobile completamente ristrutturato, con piscina naturale (salina), bagno turco, sauna e docce all’aperto. Per chi lo volesse, poi, si mettono a disposizione chef a domicilio, colf e maggiordomo, degustazioni di vini e formaggi, lezioni di cucina, gite in barca ed escursioni, yoga, massaggi. In Sardegnail lusso è concentrato a Porto Cervo (nella foto), San Teodoro e Porto Rotondo con prezzi fino a 4.075 euro al giorno. Ben posizionate anche Capri e Costiera Amalfitana, con ville come quella con vista sui Faraglioni e decorata con ceramiche di Vietri (1.500 euro al giorno per tre camere da letto).
Cappotto chiavi in mano con RedArt
Rockwool lancia RedArt, un nuovo sistema di isolamento termico a cappotto che unisce due aspetti importanti per la capacità isolante: la lana di roccia e l’estetica. Il cappotto, infatti, non è solo un elemento tecnico da aggiungere all’edifico. RedArt, d’altra parte, si propone come sistema completo, che supera il semplice concetto di pannello e permette di affidarsi per la messa in opera a un unico partner. Oltre alla lana di roccia, infatti, la tecnica del cappotto ha necessità di malte adesive e rasanti, rete di armatura, finiture ai silicati e siliconiche, fissativi per le finiture, profili di partenza, tasselli e accessori. Ma RedArt comprende tutto il necessario per realizzare un sistema di isolamento termico in cantiere. L’attenzione all’aspetto estetico è testimoniato nella suite di oltre 200 colori e la possibilità di scegliere tra finiture ai silicati o siliconiche, in tre diversi tipi di granulometrie (1.0, 1.5 e 2.0 mm). All’interno del sistema c’è, invece, il pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità Rockwool Frontrock Max E, che garantisce isolamento termico e acustico. Assieme al nuovo sistema RedArt, Rockwool fornirà informazioni e supporto tecnico a chiunque necessiti di chiarimenti nell’utilizzo di questa grande novità. Oltre al catalogo è comunque disponibile un manuale di installazione, per garantire e facilitare la posa corretta di RedArt.
La presentazione del prodotto, avvenuta a Milano, ha dato modo a Paolo Migliavacca, unit director di Rockwool per Italia e Grecia, di allargare il discorso alle strategie del gruppo: «Abbiamo visto una crescita costante e lineare del business, anche in un contesto di mercato difficile», ha raccontato il manager. «In questi anni Rockwool è andata in controtendenza: ha una grande quota di ricavi in Europa, e una quota piccola, ma con una alto potenziale, negli Stati Uniti e in Asia. Nei prossimi anni, infatti, contiamo molto di svilupparci di più al di fuori dell’Europa». Migliavacca ha ricordato poi la serie di acquisizioni che hanno visto protagonista Rockwoool: Fast, presente nel mercato in Polonia, e poi Chicago Metallic, con il focus sui controsoffitti e una presenza particolarmente significativa negli Stati Uniti e in Cina. Infine, il recente acquisto di Heck, azienda che ha una quota significativa in Germania.
In Italia biomasse a due velocità
Le rinnovabili non sono tutte uguali, tanto che nel 2013 il mercato italiano delle bioenergie ha mostrato due andamenti profondamente diversi: una crescita positiva per biogas agricolo e biomasse agroforestali, uno stallo sostanziale per inceneritori ed impianti a oli vegetali. Le prime, in particolare, hanno fatto registrare numerose nuove installazioni, soprattutto grazie agli impianti di piccole dimensioni, sotto ai 2 MW, e alcuni interventi di rifacimento su impianti di grandi dimensioni. È quanto emerge dall’ultima edizione del report Rinnovabili Elettriche Non Fotovoltaiche dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano. Al tema a Milano è stato dedicato il convegno Biomasse: superamento degli ostacoli e generazione di opportunità per l’evoluzione di un business sostenibile, in Italia e all’estero, promosso da Tractebel Engineering Italia (gruppo Gdf Suez) che fornisce soluzioni tecniche innovative e di alta qualità per i settori Power, Industry e Oil & Gas – con il patrocinio di Assorinnovabili e Asla. Secondo Eugenio Ferro, amministratore delegato di Tractebel Engineering Italia, «se nel nostro Paese gli investimenti nel settore delle rinnovabili si sono ridimensionati negli ultimi anni, ciò non vuol dire che non esistano interessanti opportunità, anche al di fuori dei confini nazionali. Grazie alla profonda conoscenza dei mercati internazionali e alle competenze tecniche maturate nel settore, Tractebel Engineering è in grado di fornire una consulenza mirata alle aziende che intendono investire nelle biomasse, sia in Italia che all’estero».
iCasco e Andil insieme per la Co2
Una migliore gestione del portafoglio dei diritti di emissione di Co2. È l’obiettivo dell’accordo siglato da iCasco, prima carbon service company italiana per i crediti ambientali, e Andil, l’Associazione nazionale degli industriali dei laterizi. La partnership comporterà la fornitura da parte di iCasco, dell’insieme dei servizi per la gestione del portafoglio crediti di Co2 con prodotti a «rischio zero» di ottimizzazione e rendimento garantito e altri che sfruttano gli strumenti disponibili sul mercato europeo delle emissioni di anidride carbonica all’interno e all’esterno dei circuiti di mercato per ottenere un ritorno economico e/o in quote (es. compravendita, ottimizzazione, handling, accordi di repurchase, ecc.). Secondo Pietro Valaguzza, amministratore delegato di iCasco, «questa collaborazione rappresenta un altro passo avanti per la società che, in questo modo, amplia ulteriormente il suo raggio d’azione ad un settore, quale quello dei laterifici, che da poco è stato coinvolto nel complesso universo dei carbon markets. La nostra società dal 2009 è partner di oltre 250 impianti sottoposti alla direttiva Eu Ets e siamo onorati di essere stati scelti da questa importante associazione di categoria come partner esclusivi». «L’accordo, oltre a garantire la gestione ottimale delle quote di emissioni, porterà senz’altro una maggiore consapevolezza da parte dei produttori di laterizi, una realtà industriale fatta da numerose Pmi, degli strumenti di gestione delle quote e delle relative opportunità in un mercato, quello delle quote di emissione, fortemente volatile», commenta Luigi Di Carlantonio, presidente di Andil.