Boccata d’ossigeno per il commercio: ad aprile le vendite al dettaglio rilevate dall’Istat sono aumentate dello 0,4% su marzo e del 2,6% nel confronto annuo, segnando il rialzo tendenziale più forte dall’aprile del 2011, ovvero da tre anni. La Pasqua ha aiutato l’inversione di tendenza, come testimoniano le vendite di prodotti alimentari (+6,7%), al top da 11 anni. Bene soprattutto nella grande distribuzione, che segna un rialzo del 5% su base annua. In particolare, l’Istat sottolinea le performance dei discount alimentari, che vedono lievitare gli affari dell’8,5%, e dei supermercati, dove l’aumento è del 5,7%. Seguono, a forte distanza, i piccoli negozi (+0,4%).
Commercio, ad aprile è tornato in positivo
A Empoli new look per BigMat Fiorini
Spazi ridisegnati, offerta merceologica ampliata e settorializzata, ripensamento dei percorsi espositivi e attenzione anche verso una clientela differente: è così che BigMat Fiorini Edilizia di Empoli (FI) ha ridisegnato il suo Punto Vendita. «Il mondo dell’edilizia è cambiato», analizza Andrea Fiorini, titolare della realtà empolese. «I grandi volumi della merceologia tradizionale, registrati dal 2001 al 2008, hanno lasciato il passo ad altro. Ora si parla di ristrutturazione e manutenzione e alle imprese si è affiancato il mercato dei privati: sempre più attivo, preparato e direttamente coinvolto». Così con l’ottobre del 2013 sono partiti i lavori che hanno interessato i 2mila mq di area coperta dello stabile, sviluppato su due piani, presente nel Punto Vendita di via Gian Battista Vico. «Abbiamo suddiviso gli spazi esistenti in vari settori: 300 mq per il libero servizio, 500 mq per la zona outlet e 300 mq per il cartongesso, mentre l’area rimanente ospita il colore con il servizio tintometrico. Altra novità è lo showroom habiMat per le finiture e l’arredobagno di 200 mq con il meglio del mercato. Al primo piano dell’edificio si trovano una nuova area tecnica con una esposizione di sistemi costruttivi dedicati all’involucro edilizio di 80 mq, gli uffici amministrativi e una sala riunioni da 30 posti per gli aggiornamenti dello staff e per i corsi di formazione rivolti a imprese, progettisti e professionisti della filiera edile». Ma i cambiamenti non sono finiti: anche l’area esterna è stata ridisegnata realizzando «un’area tecnica con esposte una serie di soluzioni innovative per il giardino: pavimenti, casette in legno, gazebo e barbecue. Finalmente – prosegue Fiorini – possiamo seguire il cliente dalle fondamenta all’antenna. Nel ripensare gli spazi, inoltre, abbiamo migliorato i percorsi interni, inserito opportune indicazioni e cartellonistiche segnaletiche, facilitando così i movimenti dei clienti».
Una ristrutturazione importante: «con questo importante investimento – dichiara Fiorini – possiamo aprirci in maniera forte e decisa al mondo del privato con un’offerta più generalista che non mette da parte l’edilizia tradizionale bensì amplia il target a cui ci rivolgiamo. Crediamo che quest’offerta, abbinata al nostro servizio professionale, ci permetterà di incuriosire una clientela differente e potenzialmente utile per ampliare il nostro mercato in termini numerici».
Incontriamoci per parlare del futuro
Sono partite le iscrizioni al VII Convegno Nazionale di YouTrade, che si terrà mercoledì 10 settembre 2014 nella Sala Caravaggio della Fiera di Bergamo.
Il convegno quest’anno prenderà in esame i nuovi modelli di business in Italia e all’estero, e affronterà la possibilità di estendere il business oltre frontiera. Una strada necessaria per molte aziende, che in Italia sono alle prese con un mercato in contrazione da anni. L’export è non solo una possibilità, ma sempre più spesso è la strategia principale che le aziende italiane dovranno intraprendere per i prossimi anni.
A testimonianza che le possibilità di concludere affari al di fuori dei confini ci sono, il VII Convegno di YouTrade ospiterà una delegazione di 20 operatori russi del settore delle costruzioni, interessati alle proposte delle aziende italiane.
Per l’occasione abbiamo realizzato il sito dedicato Constructionb2b.it, declinato in sei lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, russo e spagnolo) dove è possibile ISCRIVERSI AL CONVEGNO e fissare gli appuntamenti per incontrare le aziende sponsor.
Per maggiori informazioni:
www.constructionb2b.it; info@vgambinoeditore.it
02 47761275 – 340 1761951
Architetti all’attacco: niente semplificazione
Architetti all’attacco: «Nonostante gli annunci e i testi entrati in Consiglio dei ministri le riforme annunciate sono scomparse nel DL 90: un settore fondamentale per l’economia del Paese come quello dell’edilizia, infatti, è stato tout court tagliato fuori dagli annunciati intenti riformisti del governo, se si eccettua l’unificazione su tutto il territorio nazionale dei moduli Scia e per il permesso di costruire. Non solo, si è volutamente evitata l’apertura del mercato dei lavori pubblici, che rimane accessibile a pochi eletti». È la presa di posizione del Consiglio nazionale degli architetti sul testo del decreto legge sulla pubblica amministrazione appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. «Avevamo ingenuamente creduto, confortati anche dalle diverse versione del testo circolate nei giorni scorsi, che il Governo Renzi procedesse davvero a una reale semplificazione delle norme, mantenendo saldi i principi di tutela del territorio, alla effettiva promozione di Riuso, la rigenerazione urbana sostenibile e che venissero finalmente adottati provvedimenti per favorire, all’insegna della trasparenza, il mercato dei lavori pubblici. Ma evidentemente manca il coraggio per fare riforme vere e si rimane ostaggio di quella burocrazia che sta affondando lentamente e inesorabilmente l’Italia». «Non aver reso maggiormente accessibile il mercato dei lavori pubblici riducendo, sempre come si leggeva nelle diverse versioni del testo, i requisiti richiesti ai professionisti per la partecipazione alle gare di progettazione, santifica l’esistenza di quelle vecchie regole discriminatorie che hanno finora impedito alla pressoché totalità dei giovani architetti, oltre che alla grande maggioranza degli studi professionali di piccole e medie dimensioni, di partecipare alle gare per l’affidamento di servizi di architettura e di ingegneria. Ciò in violazione ai principi della libera concorrenza a cui si ispirano le più recenti direttive europee in materia di appalti».
Un concorso per la home automation
Un premio centrato sulla home automation. Lo lancia Somfy ed è la prima edizione del concorso Home Motion Specialist Award. Obiettivo: valorizzare il ruolo della rete di installatori qualificati Expert, specializzati nell’automazione intelligente della casa. Al concorso saranno segnalate le realizzazioni più significative per far emergere le applicazioni di valore sul mercato e divulgare così, presso un pubblico più vasto, le offerte di Somfy. Verranno assegnati un tre premi per la categoria «La casa Somfy: Home Automation di massa», per le migliori installazioni di gestione e controllo completo della casa (Tahoma, allarmi, motorizzazione di vari elementi). Altre categorie in concorso sono Benessere & sicurezza (tapparelle, allarmi, videocitofoni, persiane, climatizzazione, controllo luci), Outdoor living (tende da sole, pergole, frangisole, screen, controllo luci esterne), Accessi (automazione cancelli e porte garage) e Interior living (tende da interni, luci).
A Milano impianto geotermico in museo
Aria calda e fredda per uno spazio pubblico grazie a un sistema geotarmico: Siram azienda specializzata nella gestione integrata dell’energia di edifici complessi pubblici e privati, ha concluso i lavori di installazione di un impiantoper la Rotonda della Besana di Milano, sede della Fondazione Muba, Museo dei Bambini. L’intervento nasce dell’esigenza di diminuire l’incidenza dei costi energetici di riscaldamento. Il sistema geotermico installato attinge l’acqua dalla falda e non dalla rete idrica comunale, inoltre un ulteriore risparmio è derivato dalla creazione di un pozzo di resa in falda per l’acqua utilizzata per la condensazione. L’impianto del Muba ha inoltre il vantaggio di utilizzare acque a temperature quasi costanti durante tutto l’anno e particolarmente favorevoli al funzionamento delle pompe di calore, consentendo di ottenere i migliori valori di efficienza energetica.
La soluzione consiste in un sistema geotermico a bassa temperatura che sfrutta la condizione termica costante del terreno negli strati più superficiali fino a una profondità di circa 100 metri. Questa proprietà del sottosuolo consente di trasformare il calore e utilizzarlo come sorgente di riscaldamento in inverno e condizionamento in estate attraverso lo scambio termico. Il vecchio pozzo pre-esistente, rivitalizzato con una spazzolatura e pulizia con aria compressa ad alta pressione, alimenta attraverso l’acqua di falda un gruppo a pompa di calore che riscalda e raffredda gli ambienti alla temperatura desiderata a seconda della stagione.
Risparmio energetico a Riva del Garda
Il Quartiere Fieristico di Riva del Garda taglia i consumi energetici del 23,8%. E il calore prodotto dalla locale centrale di cogenerazione potrà essere, inoltre, sfruttato nel periodo estivo per scopi idro-sanitari ed è stato, grazie ai due gruppi frigoriferi ad assorbimento installati, ridotto l’impegno di potenza elettrica per il condizionamento dello stabile, liberando in questo modo disponibilità di potenza elettrica per l’espositiva, migliorando allo stesso tempo il comfort degli utenti. È il risultato dell’intervento relativo alla nuova centrale di refrigerazione con gruppi frigoriferi ad assorbimento. Le strutture fieristiche erano state tra le prime a convertire l’utilizzo del gasolio con il metano e, successivamente, a collegarsi alla rete di teleriscaldamento cittadina. È proprio la rete ha offerto la possibilità di continuare l’opera, integrando, e in alcune casi sostituendo, gli impianti frigoriferi per il condizionamento dell’aria installati nel Quartiere Fieristico con dei gruppi ad assorbimento che, attraverso particolari procedimenti utilizzano acqua di falda e acqua della rete di teleriscaldamento per alimentare l’impianto di trattamento aria. L’allaccio alla rete di teleriscaldamento è stato curato integralmente dalla società di servizi che si occupa della realizzazione della rete di teleriscaldamento, Ags Alto Garda Servizi. La centrale frigorifera ad assorbimento è realizzata da Ibt Group.
Enerqos, sfida sulle rinnovabili
Parola d’ordine: efficienza energetica. Più facile a dirsi che a farsi: occorre sapere bene che cosa si fa e fare le scelte giuste. Un contributo è arrivato dall’incontro promosso da Enerqos, società di servizi energetici (Esco) per clienti industriali e commerciali, organizzato al Circolo della stampa di Milano. La domanda di partenza è stata: «Può l’efficienza energetica in Italia attrarre capitali esteri? Il caso Enerqos». L’azienda, nata nel 2006 a Monza e specializzata fino allo scorso anno nella costruzione di impianti fotovoltaici (con oltre 130 MW di impianti progettati e realizzati), ha registrato un investimento da parte di Climate Change Capital, un fondo di private equity che investe in Pmi con prospettiva di crescita nel settore della green economy in Europa. L’investimento consentirà alla società di accelerare l’implementazione della propria pipeline di progetti di efficientamento energetico.
La case history di Enerqos può essere un esempio anche per altre aziende? La risposta dei relatori (Giorgio Pucci, presidente Enerqos, Franco Hauri, direttore di Climate Change Capital Private Equity, Vittorio Chiesa, docente di Business administration al Politecnico di Milano, Enrico Borghi, deputato della VIII Commissione Ambiente, Edoardo Fanucci, deputato della V Commissione Bilancio e Bruno Pavesi, consigliere delegato all’Università Bocconi), è stata affermativa.
Enerqos propone soluzioni energetiche su misura, che riducono con effetto immediato i costi energetici senza richiedere un investimento iniziale da parte del cliente a fronte di una condivisione del risparmio futuro, grazie all’attenta selezione, progettazione, finanziamento e realizzazione di opere impiantistiche a forte contenuto tecnologico. E il vantaggio, ha spiegato Pucci, è sensibile. Anche in vista dello spalma-incentivi. Di recente l’azienda ha lanciato un’innovativa offerta per il comparto florovivaistico, ortofrutticolo e della serricoltura, finanziando direttamente fino al 100% l’intervento di riqualificazione energetica.
Curare il giardino con Gardena e McCulloch
Volete alberi e piante sempre in ordine? Gardena propone due nuovi modelli per i lavori di taglio e potatura: i tagliasiepi a Batteria EasyCut Li-18/50 e telescopica THS Li-18/42, e il potatore telescopico a batteria TCS Li-18/20.
Pensata per lavorare in maniera confortevole e sicura, la Tagliasiepi a batteria EasyCut Li-18/50 è leggera, munita di impugnatura ergonomica con pulsante d’avviamento e di protezione antiurto in testa. Le lame, di 50 cm, sono di lunga durata con speciale geometria e consentono un taglio rapido, netto e pulito di rami con un diametro fino a 16 mm.
In grado di tagliare da terra anche le siepi più alte (fino a circa 3 metri), la tagliasiepi a batteria telescopica THS Li-18/42 è comoda e leggera. Dotata di testa ad angolazione variabile, questa tagliasiepi ha lame di 42 cm per tagliare le siepi in ogni loro punto, del terreno alla sommità.
Il potatore telescopico a batteria TCS Li-18/20 è invece ideale per sfoltire e potare da terra alberi e cespugli difficili da raggiungere. Dotato di testa ad angolazione variabile, il potatore consente di tagliare sia i rami più alti sia quelli a livello del terreno. Munito inoltre di regolazione telescopica fino a 2,5 metri, per raggiungere rami fino a circa 4 metri in tutta sicurezza. Il potatore telescopico a batteria TCS Li-18/20 consente di lavorare anche negli alberi più folti, con rami fino a un diametro di circa 8 cm, e la testa di taglio può essere angolata di 90° per tagliare comodamente i rami caduti a terra durante la potatura.
Tutti i modelli sono dotati dell’innovativa batteria agli ioni di litio BLi-18, sostituibile e ricaricabile, ha un’autonomia maggiore rispetto alle precedenti batterie (75 minuti) e può essere utilizzata anche con altri prodotti Gardena. Per il potatore telescopico a batteria TCS Li-18/20, Gardena propone inoltre il set barra + catena e la catena per potatore (catena da 8” con un passo da 3/8” e uno spessore di .043”/1,1 mm).
Per tagliare il prato, entra in gioco McCulloch con i suoi tagliabordi e decespugliatori di design, potenti e facili da usare (tagliabordi TRIMMAC e T26CS e dai decespugliatori B26PS/B26PS Toolkit H, B28PS, B28P, B40 P Elite, B40 B Elite9. Estremamente silenziosi e dotati di un sistema antivibrante, tutti i modelli hanno un’impugnatura studiata per mantenere una posizione naturale durante il lavoro, che rende l’operazione di rifilatura molto più leggera e ne riduce addirittura lo sforzo fisico del 40%. Il sistema Softstart di cui sono muniti tutti i decespugliatori McCulloch, inoltre, ne facilita l’avviamento.
Andil: ricostruire subito l’esistente
In Europa il 60,1% delle famiglie è proprietario della casa in cui vive e il 23,1% anche di una seconda abitazione. In Italia i proprietari raggiungono il 68,7% della popolazione complessiva. Il 55% degli edifici ha però più di 40 anni e consuma, di media, il triplo di quelli di recente costruzione. Per questo è necessario far acquisire nuovo valore al patrimonio residenziale attraverso un piano di riqualificazione, incoraggiato e sostenuto dallo Stato. Sono alcune delle considerazioni giunte dall’assemblea dell’Andil, l’associazione che rappresenta, in Italia, l’intero settore dei laterizi e Tbe, Tiles and Bricks of Europe, la federazione europea dei laterizi, che si è tenuta a Napoli. Per far riacquistare valore agli immobili, è necessario avviare immediatamente un piano di riqualificazione e ricostruzione dell’esistente, stimolato e sostenuto da considerevoli interventi dello Stato. L’industria dei laterizi, insieme a tutta l’industria delle costruzioni, è pronta con nuove soluzioni progettuali e tecnologiche. Il patrimonio immobiliare residenziale, il maggiore investimento delle famiglie italiane per diffusione e capitale impegnato, sta costantemente perdendo valore, a una media del 4% l’anno. Oltre alla contrazione della domanda, la perdita di valore è dovuta, soprattutto, alla vetustà degli edifici e alla mancanza di significativi interventi di manutenzione nel corso degli anni, che, tra le altre criticità, mette spesso a repentaglio la sicurezza.
Alla discussione hanno partecipato Innocenzo Cipolletta, presidente del Fondo Italiano d’investimento e di Aifi, Costanza Pera, direttore generale per le politiche abitative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Vincenzo Boccia, presidente del Comitato tecnico Credito e Finanza di Confindustria; Gabriele Morgante della Commissione Europea, direzione generale industria e imprenditoria; oltre a rappresentanti come Luigi Di Carlantonio, Presidente Andil, Rodolfo Girardi, presidente Federcostruzioni, Heimo Scheuch, presidente Tbe e Lorenzo Bellicini, direttore Cresme.
In Italia, su un totale di sette milioni di edifici, il 55% ha più di quarant’anni. Questi fabbricati sono spesso poco sicuri e soggetti a una notevole dispersione energetica: consumano di media il triplo rispetto alle nuove costruzioni efficienti, sia per il tipo di materiali utilizzati che per ragioni progettuali. «È il momento di intervenire per dare nuovo valore al nostro patrimonio immobiliare, la maggiore ricchezza degli italiani e dell’Italia, ma anche di numerosi altri Paesi europei, Slovacchia, Spagna e Slovenia, in primis», ha affermato il Presidente di Andil, Luigi Di Carlantonio. La soluzione che proponiamo è ricostruire l’esistente. Si tratta di riqualificare quanto esiste, se necessario abbattendo per ricostruire ex novo, all’insegna della sostenibilità e della sicurezza, ovvero, della durabilità dei sistemi edilizi e delle loro prestazioni, in particolare sia quelle ‘antisismiche’ che di maggiore efficienza energetica. In questo modo, oltre a dare nuovo valore agli immobili, si avrebbero ricadute positive per l’ambiente, sottraendolo al degrado e non consumando ulteriormente il territorio. La diffusione di questa pratica riattiverebbe, inoltre, l’industria delle costruzioni, traino per l’intera economia». Stessa linea per Heimo Scheuch, Presidente TBE: «In Italia, a differenza di Paesi come Germania e Regno Unito, non si costruisce in quantità sufficiente per rispondere ai bisogni di ammodernamento dell’edilizia residenziale e pubblica. Nel progetto più ampio di ricostruire l’esistente, è importante che il governo italiano, così come quelli degli altri paesi dell’Unione, si concentri anche su un rilevante intervento a supporto di un vasto piano di edilizia sociale, per sostenere le categorie meno abbienti e dare, così, nuova spinta alla ripresa economica generale. Ogni euro pubblico investito nell’edilizia, infatti, genera un immediato effetto leva, stimolando ulteriori investimenti, pubblici e privati, per più di 60 centesimi, con conseguente rilevante incremento dell’occupazione. L’Europa ha bisogno di ripartire proprio dal mercato interno, per coniugare le esigenze di sviluppo e di occupazione con il rinnovamento del nostro patrimonio immobiliare: maggiore sicurezza, qualità, salubrità e comfort abitativo, nel rispetto delle risorse e dell’ambiente».
Secondo, Vincenzo Boccia, Presidente del Comitato tecnico Credito e Finanza di Confindustria, è però «importante porre l’accento sulla perdurante difficoltà di accesso al credito. È necessario stimolare il Governo verso politiche che favoriscano il superamento in breve tempo di tale ostacolo. Un ulteriore capitolo su cui intervenire è quello relativo ai mutui per l’acquisto delle case, mercato che ha subito una forte contrazione negli ultimi anni, sia come numero di erogazioni che come importo medio».
Gruppo Toscano: compravendite +5%
«Riteniamo il 2014 avrà un numero di compravendite in crescita, mentre le quotazioni tenderanno lentamente alla stabilità». Le previsioni sono di Ilario Toscano, presidente dell’omonimo gruppo immobiliare. «In questo contesto, se continuerà il trend positivo sul numero di concessioni di mutuo e vi sarà un miglioramento sull’occupazione, il mercato immobiliare potrà raggiungere più velocemente il proprio punto di equilibrio e fermare la discesa delle quotazioni, soprattutto al Sud, che sta ancora faticando ad uscire dalla crisi», spiega l’immobiliarista. Il gruppo, intanto, ha rilevato come nel secondo trimestre consecutivo il mercato abbia terminato con il segno positivo. E il centro studi del Gruppo Toscano prevede anche il secondo trimestre del 2014 in crescita del 5.0% per le compravendite residenziali. Nei comuni capoluogo la crescita prevista è ancora maggiore, complessivamente del +7.2%. Sono però calate ulteriormente le quotazioni, con una flessione nei comuni capoluogo del -4.3% nel primo semestre 2014 rispetto al semestre precedente. Tra le grandi città Roma ha visto un calo del 2.1% e Milano del -4.9%. Il tipo maggiormente venduto nel 2014 si conferma il trilocale. Aumentano anche le preferenze per i tagli grandi, grazie alla diminuzione delle quotazioni, che li rende più accessibili. Le scelte per le metrature comprese tra i 120 e i 160 mq è aumentato del +0.7%, mentre per le superfici di oltre 160mq l’incremento è del +1.7%.
Crif conferma: mutui in positivo nel 2014
Un’altra conferma che il mercato dei mutui immobiliari torna a crescere: aveva chiuso il 2013 ancora in flessione, sebbene più contenuta rispetto a quella del 2012, quando i volumi si erano ridotti di oltre la metà. Ma nel primo trimestre del 2014 le erogazioni di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici sono invece tornate a crescere, sia nella componente dei mutui d’acquisto (+6.2% rispetto allo stesso periodo del 2013), sia soprattutto in quella degli altri mutui (+12.4%). Lo rivela l’osservatorio sul credito di Crif. Uno dei motivi dell’inversione di tendenza è che nel corso del 2013 e nel primo trimestre 2014 si è assistito a una stabilizzazione del rischio di credito, grazie alla selettività dell’offerta e alla prudenza delle famiglie nelle decisioni di acquisto/investimento.
Le prospettive indicano che nel triennio 2014-2016 la ripresa del mercato del credito alle famiglie si dovrebbe consolidare gradualmente, sebbene la cautela dell’offerta e l’incertezza da parte delle famiglie manterranno modesti i ritmi di crescita. Secondo lo studio, nel corso del 2013 il credito alle famiglie ha continuato a contrarsi proseguendo il trend in atto ormai da metà 2012. Tuttavia, nel primo trimestre del 2014 i flussi di nuovi crediti sono tornati a crescere rispetto allo stesso periodo del 2013, in particolare quelli dei prestiti per acquisto abitazioni e altri mutui, grazie a un miglioramento del clima di fiducia delle famiglie in seguito ai primi segnali della possibile fine della fase recessiva e a condizioni di offerta più distese. In particolare, l’attività di erogazione di credito al consumo, dopo la chiusura in negativo del 2013 (-5.3%), nel primo trimestre del 2014 rimane stabile (-0.2%). Tale trend è sostenuto dal buon andamento dei flussi veicolati dalle carte rateali/opzione e dalla ripresa dei finanziamenti finalizzati per auto/moto, mentre segnano ancora il passo le erogazioni delle altre tipologie di prodotti.
Italcementi, euroricerca sul grafene
Saranno coordinate a i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi a Bergamo, il progetto e le attività di ricerca sul grafene. Le prove sul materiale saranno condotte nel laboratorio Italcementi di Brindisi e vedranno impegnati il dipartimento di chimica dell’Università di Bologna, centro di eccellenza in Europa con oltre 200 pubblicazioni scientifiche ogni anno sulle più prestigiose riviste del settore, il Technion-Israel Institute of Technology, dipartimento di scienza dei materiali e ingegneria, riconosciuto tra le università tecnologiche all’avanguardia e dotato di un centro di microscopia elettronica di valore mondiale, l’Eindhoven University of Technology, Laboratorio materiali e delle interfacce chimiche, eccellenza nello studio di materiali ibridi e nanocompositi con indagini 2D e 3D di assoluto valore. Italcementi è stata infatti selezionata per entrare a far parte del Consorzio Graphene (Graphene Flagship Project), una delle più importanti iniziative di ricerca mai avviate in Europa sullo sviluppo di nuove tecnologie legate ai materiali: un progetto di innovazione senza precedenti, che prevede dieci anni di ricerca e un finanziamento complessivo di un miliardo di euro. L’obiettivo è sviluppare appieno le potenzialità del grafene e di altri materiali bidimensionali di recente scoperta, favorendo la crescita di nuove tecnologie in grado di rivoluzionare molteplici settori industriali e generare sviluppo economico con la creazione di nuovi posti di lavoro in Europa. In particolare, Italcementi sarà capofila e coordinatore del progetto Cemphene, che mira a sviluppare ulteriormente i cementi fotocatalitici mangiasmog di cui detiene il brevetto, commercialmente noti con il brand i.active. Con il grafene si punta ad aumentare l’efficacia del principio fotocatalitico e a estenderne la sensibilità in condizioni di scarsa illuminazione.
Gli utilizzi possibili del grafene sono molteplici e non a caso i temi di sviluppo della ricerca europea coprono 11 aree scientifico-tecnologiche che spaziano dall’elettronica all’energia, dai materiali ai nanocompositi, dalla sensoristica all’optoelettronica ai materiali per le costruzioni, come il cemento.
Concorso ‘Il rame e la casa 2014’
L’Istituto Italiano del Rame (IIR) in collaborazione con l’European Copper Institute (ECI) ha lanciato la quinta edizione del concorso internazionale “Il Rame e la Casa”.
Il concorso è riservato a designer, architetti professionisti e studenti regolarmente iscritti presso scuole superiori di grafica, arredamento, design, facoltà di architettura o design, dottorati e master. I partecipanti, con età inferiore a 40 anni, dovranno progettare un oggetto per l’arredo la cui realizzazione preveda l’impiego del rame o delle leghe da esso derivate (ottoni, bronzi, cupronickel).
L’oggetto potrà essere destinato ad un uso domestico, per uffici, edifici commerciali, scuole, ospedali ed altri edifici di pubblico utilizzo. I progetti saranno esaminati da una giuria composta da tre professionisti nel settore dell’architettura e del design: Marco Ferreri, architetto, Roberto Paoli, architetto e designer e Marco Romanelli, architetto e critico del design.
La scadenza per la consegna degli elaborati è il 30 Settembre 2014.
Clicca qui per ulteriori informazioni.
Nella foto: FLORA – Decoro in lastra di rame a parete; Design: Tord Boontje; Produzione: Artecnica
Blocco Ytong Climagold per pareti esterne
Ytong Climagold è il blocco in calcestruzzo cellulare di Xella Italia, ideale per pareti di tamponamento esterno leggere, sostenibili e isolate (U=0,18 W/m2K).
Destinati alla realizzazione di tamponamenti esterni di edifici con struttura portante intelaiata (in acciaio, calcestruzzo armato o legno), i blocchi Ytong Climagold sono caratterizzati da elevate performance isolanti che consentono, con opportuna progettazione, di conseguire le più prestigiose certificazioni come CasaClima in Classe A+, LEED, ITACA e certificazione per edifici passivi.
Composti da materie prime completamente naturali come sabbia, calce, cemento e acqua, maturate tramite vapore, i blocchi Ytong possiedono un’elevata traspirabilità che consente di evitare tutte le problematiche connesse alla formazione di muffe. Offrono inoltre un’elevata sicurezza in caso di incendio (Euroclasse A1) e in caso di sisma, grazie al basso peso specifico e al basso modulo elastico.
I blocchi Ytong Climagold sono disponibili nel formato 20×62,5 cm e spessori variabili da 36 a 48 cm. I blocchi sono dotati di maniglie di sollevamento e di profilatura maschio-femmina sulla faccia verticale che ne facilitano la posa.
I blocchi Climagold si inseriscono nella gamma Ytong che comprende tantissimi elementi, dai blocchi alle lastre armate, dagli architravi ai blocchi sottili per tramezze, dai blocchi portanti fino ai pannelli isolanti minerali Multipor. Un sistema completo con soluzioni specifiche per ogni applicazione realizzativa.