Aumentano le compravendite di immobili. Lo conferma l’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia delle Entrate. L’andamento delle compravendite nelle grandi città italiane nel primo semestre del 2014 mostra, infatti, volumi in aumento, a eccezione di Napoli e Bari. La città partenopea vede una contrazione del 16%, mentre il capoluogo pugliese ha subito una diminuzione dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Dalla parte opposta spicca l’andamento di Verona, dove le compravendite sono aumentate del 24,3%. Vanno molto bene anche Bologna e Genova: nel capoluogo emiliano le transazioni registrano +18,8%, mentre all’ombra della Lanterna si è acquistato il 17,5% in più. Come di consueto, la Capitale fa segnare il maggior numero di compravendite (oltre 13.500, quasi il 12% in più), seguita da Milano (con poco più di 8.000 transazioni effettuate). La città meneghina conferma il suo buon andamento, come ormai avviene da quattro trimestri a questa parte, e fa segnare +5,2%. Sul versante dei prezzi, però, si scivola sempre verso il basso: le previsioni sono per una stabilizzazione nel 2015.
Per Marmomacc è l’anno dei record
Il marmo e il settore lapideo non soffrono la crisi. Lo dimostra il nuovo record per la 49esima edizione di Marmomacc, per la prima volta in contemporanea con Abitare il Tempo: oltre 65mila gli operatori tra i padiglioni, in aumento del 15% sul 2013, con il 54% delle presenze dall’estero (4mila in più), da 145 nazioni (erano 143 l’anno precedente). A conclusione di quattro giorni di manifestazione a Veronafiere (24-27 settembre), la top ten dei visitatori stranieri vede al primo posto l’India, seguita da Germania, Turchia, Spagna e Francia. Seguono Cina, Usa, Brasile, Russia ed Egitto. Arrivi importanti anche da Regno Unito, Iran, Portogallo, Corea del Sud e Polonia. «È un’edizione che segna un passaggio fondamentale per Marmomacc, sia sul fronte dello sviluppo internazionale del settore, sia per l’accordo di promozione reciproca stretto con Expo 2015», spiega Ettore Riello, presidente di Veronafiere. «È la riprova che le fiere sono un asset strategico della politica industriale del Paese e Veronafiere gioca un ruolo da protagonista in Italia e all’estero».
Secondo Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «è un risultato molto positivo per le imprese del manifatturiero lapideo e del mobile-arredo, eccellenze del made in Italy. Ciò non nasce casualmente ma è il frutto di una importante promozione che Veronafiere attua attraverso la rete dei propri delegati in 60 paesi e le iniziative di Marmomacc in the World che hanno portato anche quest’anno ad un aumento degli espositori, 1.502 da 58 paesi cui si aggiungono le oltre 80 aziende di Abitare il Tempo, e all’incremento delle delegazioni commerciali ufficiali, provenienti da 45 nazioni».
Italiana Membrane adesso parla russo
Ufficializzata l’acquisizione di Italiana Membrane (Pasiano di Pordenone) da parte di Technonicol Corporation, gruppo russo leader di mercato nella produzione e commercializzazione di membrane bituminose per isolamento. Lo ha annunciato Sergei Kolesnikov, presidente di Technonicol Corporation, durante un evento tenuto nello stabilimento di Pasiano di Pordenone. Italiana Membrane diventa così Technonicol Italia. L’impegno di acquisto da parte del gruppo russo Technonicol era già stato definito nel contratto di affitto del ramo aziendale di Italiana Membrane stipulato nel dicembre 2013. «Abbiamo un programma quinquennale di sviluppo, l’obiettivo è di riportare il sito produttivo agli standard di produzione di 300 mila mq/anno di mebrane bituminosa per operaio, attualmente la produzione si attesta a 150 mila mq/anno e sono in funzione 2 delle 4 linee di produzione», ha commentato il neo presidente di Technonicol Italia, Riccardo Sollin. Sulle aspettative di sviluppo e sugli investimenti futuri nel sito italiano è stato molto chiaro anche il management del gruppo russo presente all’evento, Sergei Kolesnikov, proprietario al 50% della società: «L’obiettivo è mettere in produzione a breve tutte le quattro linee produttive della sede di Pasiano e acquisire in Italia nel 2015 anche altri impianti produttivi nel settore delle mebrane in pvc per edilizia». Il gruppo ha 38 siti produttivi, 14 divisioni di produzione, quartiere generale a Mosca, una rete distributiva sviluppata su 140 filiali e uffici di rappresentanza in 36 paesi.
Tagina vince l’ADI Ceramics Design Award 2014
Esagona, la piastrella tridimensionale di forma esagonale di Tagina Ceramiche d’Arte si è aggiudicata l’ADI Ceramics Design Award 2014. A ritirare il premio, consegnato al Cersaie di Bologna, l’amministratore delegato Mario Moriconi.
Alla sua prima edizione, l’ADI Ceramics Design Award @ Cersaie 2014 è organizzato da ADI Associazione Disegno industriale al fine di valorizzare i prodotti più innovativi del comparto ceramico italiano.
Tagina è stata premiata per un progetto “custom made” per la Chiesa Confraternita di Misericordia, a Terranova Bracciolini, in provincia di Arezzo. Il progetto di costruzione del complesso, che comprende la sede della confraternita e la relativa chiesa, è relativo al rivestimento con una ceramica realizzata ad hoc per le pareti ventilate. L’Esagonetta Prismata è una versione del Pixel Ceramico ideato da Tagina per rivestire in modo funzionale ed estremamente originale gli edifici. Il complesso, ancora in fase di costruzione, ricopre un’area di 1910mq e si sviluppa su due piani fuori terra ed uno interrato.
Queste le motivazioni della giuria che ha assegnato il premio: “Un processo, tipico di Tagina Atelier, particolarmente rispettoso del materiale ceramico, che porta una ingegnerizzazione e customizzazione del prodotto, nella migliore tradizione del problem solving, elemento chiave del design”.
Stanley: tre nuovi utensili per aumentare la produttività
Stanley presenta tre novità di prodotto per aumentare l’efficienza e la produttività dei professionisti. Oltre alla nuova livella Torpedo Pro, l’azienda ha messo a punto nuovi flessometri Autolock e Stanley Grip.
La livella Torpedo Pro FatMax è ccomposta da una struttura scatolata in alluminio estruso per assicurare massima robustezza e leggerezza. Grazie anche alla sua base magnetica, può essere posizionata in tutti quei luoghi dove le livelle tradizionali non possono essere utilizzate. Fornita di 3 bolle, di cui una a piombo regolabile a 360° e una centrale extra large e antichoc che garantisce una maggiore durata e precisione (± 0,5 mm/m), la nuova livella Torpedo Pro ha inoltre terminali in gomma per resistere agli urti e non graffiare le superfici. Estremamente compatta, può essere trasportata sia in nella tasca posteriore sia in un fodero.
Il Flessometro FatMax Autolock, disponibile nella versione da 5 e 8 m, può essere utilizzato con una sola mano grazie al nuovo meccanismo del pulsante di blocco brevettato che innesca un auto-blocco, con rientro controllato, e all’eccezionale rigidità del nastro rivestito in Mylar. Un’ulteriore rivestimento dei primi 7 cm con la pellicola Blade Armor raddoppia la resistenza contro l’abrasione, raggiungendo una rigidità fino a 3,3 m. La precisione è garantita dai due ganci magnetico ed extra large, che fissano con sicurezza il flessometro ai materiali. La cassa del flessometro è realizzata in gomma e materiale sintetico per assicurare sempre il massimo comfort.
Infine, i nuovi Flessometri Stanley Grip, disponibili nelle versioni da 8,5 e 3 metri, sono gli unici in grado di non scivolare su superfici con pendenza fino a 42° grazie al rivestimento in gomma. La gomma di cui è rivestita l’intera cassa fa anche da sistema shock-assorbente, così il flessometro resiste anche agli impatti più forti. Il flessometro presenta inoltre un pulsante di bloccaggio e nastro rivestito in nylon che ne assicura la durata nel tempo.
Sblocca Italia, Buzzetti all’attacco
Il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, attacca ancora: «Ci aspettavamo molto di più da questo provvedimento che doveva creare le condizioni per la crescita economica e invece si infrange sul muro dell’austerità». Nel corso dell’audizione alla Camera sul decreto Sblocca Italia, Buzzetti è andato pesante: «Nonostante alcuni buoni interventi normativi, come quelli sugli affitti, la cura non è proporzionata alla gravità della malattia, anche sul mercato della casa». «Tutti i dati più recenti parlano chiaro: la situazione è disperata. Il mercato interno è fermo perché la filiera dell’edilizia è ferma». Troppi i punti dolenti: «Nessuna risorsa aggiuntiva, ma solo riprogrammazione di quelle esistenti destinate alle grandi opere, ancora troppo poca la concorrenza nelle gare soprattutto quelle che riguardano i concessionari». Quando invece, ha proseguito il presidente dei costruttori, si doveva puntare principalmente «sulla manutenzione del territorio, sulle scuole e la riqualificazione delle città per fare cose urgenti e immediatamente tangibili sia in termini di occupazione che di fiducia nel futuro». La speranza ora è tutta riposta nella legge di stabilità, che Buzzetti definisce «l’ultima chiamata per l’Italia». «Cominciamo subito a tirare fuori dal Patto di stabilità tutte le spese per la manutenzione, la messa in sicurezza e le grandi opere di collegamento europeo e facciamo le gare con meccanismi di trasparenza e di tutela della concorrenza», ha concluso.
Fiaip: troppe tasse, ma qualcosa si muove
4: «Il mercato immobiliare non riparte per colpa di un’alta tassazione che ormai dagli ultimi tre, quattro governi è aumentata più del 150%, perché da 10 miliardi di euro si è passati a 30 miliardi di imposizione fiscale». Secondo Righi «c’e’ molta incertezza a livello fiscale: oggi un proprietario di casa non sa ancora quanto e come dovrà pagare la Tasi. Abbiamo un impasse generale e soprattutto abbiamo bisogno di dare credito alle famiglie e alle imprese. Il nostro è un sistema in grande difficolta». Ma ci sono dati che danno un segnale di speranza sulla ripartenza di questo comparto… «Dai nostri dati il 5% in più di richieste delle agenzie immobiliari da parte dei cittadini si è verificato nell’ultimo semestre», ammette. Per quanto riguarda il credito bancario, Righi testimonia che alcune banche hanno cominciato ad aprire i rubinetti, la maggior parte no, per cui il presidente Fiaip ha rivolto loro un appello: «Pensino meno alla finanza e a vendere motorini e biciclette, come ho visto fare di recente e, invece, a finanziare le imprese e le famiglie».
Anfit: etichetta energetica per finestre made in Italy
Nasce l’etichetta energetica per gli infissi made in Italy. L’idea è di Anfit, associazione nazionale per la tutela della Finestra Made in Italy, che per i propri soci in possesso del Marchio Quality Anfit ha messo a punto uno strumento che permette di informare i consumatori sulle prestazioni energetiche dei prodotti, assicurando inoltre la certezza della provenienza grazie a un Certificato di Origine.
L’iniziativa anticipa le disposizioni europee della direttiva 2010/30/UE che prevede l’applicazione dell’etichetta sui prodotti che consumano energia, come già avviene per gli elettrodomestici. Il metodo di calcolo della classificazione energetica prende in considerazione le disposizioni di specifiche leggi italiani in materia di risparmio energetico come il DPR 412/93, il DM 28/12/2012 “Conto termico” per la determinazione dei limiti per il bilancio energetico invernale e il D.Lgs 311/2006 per i limiti di soglia del bilancio estivo.
Attraverso pittogrammi colorati e classi energetiche ben evidenziate, i consumatori potranno in questo modo conoscere il livello di isolamento termico assicurato dalla finestra, fattore indispensabile per ridurre le spese di riscaldamento in inverno, e le prestazioni estive, essenziali per evitare i fenomeni di surriscaldamento e contenere le spese degli impianti di condizionamento.
Sull’etichetta energetica i consumatori troveranno, inoltre, i dati identificativi dell’infisso, compreso il lotto di produzione, e l’indicazione della provenienza Made in Italy.
FederlegnoArredo: stop sanzioni alla Russia
Da FederlegnoArredo un assisti a Vladimir Putin: «Ci sentiamo in piena sintonia con l’auspicio espresso ieri a New York dal premier Matteo Renzi per una rapida revoca delle sanzioni contro la Russia», fa sapere il presidente dell’associazione, Roberto Snaidero. «Non mi permetto di entrare nel dibattito politico relativo alla crisi ucraina. Voglio però sottolineare, come lo stesso premier ha fatto, l’esigenza che tutti abbiamo di una rapida e pacifica soluzione della controversia. Il nostro settore oggi non è coinvolto direttamente dalle sanzioni. Ma vediamo arrivare giorno dopo giorno segnali preoccupanti che, se confermati e reiterati nel tempo, potrebbero mettere in seria difficoltà migliaia di imprese che hanno nel mercato russo un punto di riferimento forte. Il problema non riguarda poi solo il presente. Procrastinare questa situazione in Russia rischia di rovinare definitivamente un mercato che oggi, solo per l’arredamento italiano, vale più di 1 miliardo di euro. Mi auguro che, come il premier Renzi, anche gli altri governanti raccolgano la sfida di una nuova e più costruttiva strada per la soluzione della crisi».
Saie 2014: Bologna prepara la 50° edizione
Torna dal 22 al 25 ottobre 2014 l’appuntamento con Saie 2014, il Salone Internazionale dell’industrializzazione edilizia, che compie il suo cinquantesimo anniversario. Quest’anno l’esposizione sarà affiancata da un ventaglio di manifestazioni collegate, con l’obiettivo di creare una grande piattaforma espositiva dedicata al mondo delle costruzioni.
Insieme al Saie 2014, Bologna Fiere ospiterà infatti anche ExpoTunnel (Salone professionale delle tecnologie per il sottosuolo e delle grandi opere), Smart City Exhibition dedicata ai temi della comunicazione, qualità e sviluppo nelle città intelligenti, Abiente Lavoro (Salone della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro), Accadueo (mostra-convegno dedicata al trattamento delle acque potabili e reflue) e infine una versione minore di Saie3, il Salone della serramento e delle finiture d’interni ed esterni.
All’interno di Saie 2014 troveranno spazio sei cluster tematici dedicati al cantiere (Saie Cantiere), ai software e innovazioni tecnologico-informatiche (Saie Project), alle politiche di riqualificazione urbana (Urban Space), alla sostenibilità ed efficienza energetica (Saie Costruire Sostenibile), alle tecnologe eco-performanti (Saie Tecnologie) e alle strutture e sistemi per gli impainti sportivi (Saie Sport & Technologies). Novità di quest’anno l’Area della Ricerca, con numerosi mock-up di istituti di ricerca, università e aziende.
Numerose le iniziative in calendario durante i giorni della manifestazione, tra cui il Forum del 50°, dal titolo “Costruiamo le città del futuro. L’Italia che vuole ripartire, l’Italia che sa ripartire!”, che vedrà l’intervento di politici, amministratori, imprenditori e ricercatori, coinvolti in una riflessione comune su soluzioni e idee innovative per incrementare la qualità della vita dei cittadini, coinvolgendo l’intera filiera del mondo delle costruzioni.Sette le sessioni tematiche previste durante il Forum, a cui è stato invitato a partecipare anche il premier Matteo Renzi. Qui il programma.
Comprare casa ora è meno un investimento
La casa non è più un bene d’investimento, ma soprattutto destinato al proprio utilizzo. La pensa così il 74,5% degli italiani, secondo cui l’investimento nel mattone è finalizzato alla soddisfazione di un bisogno personale e diretto. Un sondaggio realizzato da Casa.it ha indagato se il mattone rappresenta ancora un investimento sicuro o se, con i tempi che corrono, gli italiani preferiscono tenere i soldi da parte o ricorrere a investimenti più redditizi e pagare un affitto. Ed è giunto a una conclusione: il 73,7% vede (erroneamente) il mattone come un investimento sicuro. Alla richiesta di motivare il sì al mattone, il 63% degli intervistati ha scelto la risposta più scontata, ovverosia la non convenienza dell’affitto nel lungo periodo. Il 17,5% di preferenze va invece alla motivazione «resta un bene che non si svaluta nel tempo». Se ne deduce che il mattone ha conservato la reputazione di bene rifugio malgrado i consistenti ribassi nelle quotazioni immobiliari succedutisi dal 2007 in poi. Altrettanto meritevole di riflessione è la posizione di quel 15,8% per cui essere proprietari di casa è rassicurante. La minoranza (23,7%) che nega fiducia al mattone ha addotto come motivazioni l’eccessiva tassazione e i costi di manutenzione (40%), l’incognita sull’effettivo aumento del valore (25%) e la difficoltà di smobilizzare in tempi brevi (25%). Appena il 10% ha menzionato la preferenza verso strumenti finanziari più flessibili e redditizi.
Avendo a disposizione un campione composto per il 56% da proprietari di casa e per il 44% da non proprietari, in larga misura giovani (18-25 anni) e giovani adulti (25-35 anni) ascrivibili per attività lavorativa al ceto medio, il sondaggio è andato a investigare sulle motivazioni che inducono gli italiani all’acquisto di un immobile o ad astenersi.
A favore del grande passo figura, innanzitutto, la preferenza per il mutuo rispetto all’affitto (50%), ma hanno un peso anche il disagio della condizione di inquilino (11,8%) e il sentirsi pronti a fare un investimento a lungo termine (11,8%).
Sull’altro versante, la più importante tra le ragioni ostative è senza dubbio la mancanza di disponibilità economica o di una sicurezza lavorativa (62%), seguita dalla difficoltà di accedere a un mutuo (19%) e dai costi esorbitanti di una casa di proprietà (19%).
A metà strada tra i due opposti c’è la situazione di quel 23% di intervistati che hanno ottenuto l’intestazione di una proprietà di famiglia e la disarmante sincerità dell’8% che ammette di trovare più comodo stare ancora con i genitori.
Marmomacc si gemella con Expo 2015
Marmomacc a Expo 2015: la collaborazione con Verona Fiere, già in atto con Vino-A Taste of Italy, è stata annunciata nell’ambito dell’evento dedicato a pietra naturale, macchinari e prodotti lavorati. «In una logica di sistema Paese, l’accordo è stato una naturale conseguenza del riconoscimento di due eccellenze come l’Expo Universale 2015 a Milano e Marmomacc. La rassegna rappresenta a livello planetario il settore della pietra naturale e raggiunge, sia nei giorni di manifestazione, sia durante le iniziative promosse durante l’anno in Sud America, Nord America, Nord Africa e Penisola Arabica un panel mirato ed estremamente qualificato di professionisti di sicuro interesse per Expo 2015. Dall’altra parte, il richiamo dell’Esposizione Universale e la sua promozione worldwide consentiranno di veicolare ancor più il brand Marmomacc verso i 20 milioni di potenziali visitatori ed agganciare in vista della 50^ edizione i flussi di maggior interesse per la rassegna, che si svolgerà in pieno Expo», ha commentato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello.
Le compravendite tornano in calo: -3,6%
Sul mercato immobiliare torna il segno meno. Dopo il risultato positivo dei primi tre mesi dell’anno, dovuto agli effetti del nuovo regime fiscale in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale, le compravendite di case segnano, nel secondo trimestre, un nuovo calo pari al 3,6% rispetto all’analogo periodo del 2013. In controtendenza, invece, risalgono dell’1,8%, le compravendite di abitazioni nelle città capoluogo e del 10,3% quelle degli immobili industriali. Lo riferisce l’Agenzia delle Entrate. In generale, la flessione è contenuta nel settore residenziale, che perde solo l’1% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente, mentre si registrano cali superiori al 5% nel settore commerciale (-5,1%), nel terziario (-6,9%) e nelle pertinenze (-5,1%). La flessione delle compravendite di case è più marcata al Sud, dove il calo è pari a -4,3% e più contenuta al Nord, -0,3%, con un’inversione di tendenza al Centro, dove le compravendite sono in crescita dell’1,7%, rispetto al secondo trimestre del 2013. Per il settore terziario, invece, la contrazione maggiore si registra al Centro (-22,3%), seguito dal Sud (-4,3%), e in coda il Nord (-2,2%). Calo generalizzato di vendite degli immobili commerciali in tutta la penisola, con il Sud in testa (-9%) e a breve distanza il Centro (-8,8%), in chiusura il Nord (-0,7%). Il comparto produttivo dà segnali di ripartenza al Nord e al Centro, con volumi di vendite che salgono rispettivamente del +16,2% e del +9,1%; il Sud invece perde l’8,5%. Complessivamente, nel secondo trimestre dell’anno, aumentano del 3,8% le compravendite di abitazioni nelle otto maggiori città italiane, mentre i comuni delle rispettive province perdono l’1,2%. Spiccano i rialzi di Firenze (+12,6%), Bologna (+10,8%) e Genova (+10,3%), seguiti da quelli di Palermo (+7%), Milano (+6,9%) e Roma (+3,9%). Di contro, a Torino e a Napoli le vendite di case sono in discesa, rispettivamente del -5,5% e del -6,3%. Nelle province delle principali città le perdite più elevate si registrano in quella di Bologna (-6,7%) e di Genova (-4,8%). Più contenute invece sono le flessioni nell’hinterland di Milano (-2,9%), Torino (-2%) e Palermo (-1,7%). Positivo il mercato nelle province di Napoli (+2%) e Roma (+0,9%), ma il primato spetta a quella di Firenze che raggiunge il +9,7% rispetto al secondo trimestre 2013.
Il testo del decreto sulla formazione
Il nuovo amministratore di condominio dovrà possedere un titolo di formazione specifico. È la novità più importante del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il titolo deve essere acquisito presso enti o associazioni che sono tenute a seguire le norme contenute nel decreto del ministero della Giustizia. In allegato, cliccando qui, potete scaricare il testo del decreto.
Più prestiti per ristrutturare casa
Sempre più prestiti per ristrutturare la casa: questo genere di finanziamento, secondo l’analisi condotta da Facile.it in collaborazione con Prestiti.it, ha rappresentato il 16,1% di quelli presentati negli ultimi tre mesi, incrementando di quasi due punti percentuali il proprio peso sul totale dei finanziamenti richiesti. Anche grazie ai bonus per la riqualificazione e alla semplificazione delle procedure per la ristrutturazione, gli italiani progettano sempre più spesso i lavori in casa e chiedono, in media, poco più di 13mila euro (cifra che, in due anni, si è ridotta del 28%), da restituire in circa sei anni. La rata media con cui si rimborsa il prestito ammonta a circa 220 euro mensili, da ripagare con uno stipendio medio dichiarato di 1.700 euro al mese.