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Investire sul «verde» fa crescere imprese e lavoro

L’economia verde non conosce crisi: la sostenibilità fa crescere il fatturato di un’impresa manifatturiera su quattro (25,8%) e contribuisce ad aumentare l’occupazione. Nel 2014 si stimano in 234mila le assunzioni legate a competenze green, pari al 61% della domanda di lavoro. Lo indica GreenItaly 2014, il rapporto annuale di Unioncamere e fondazione Symbola. Lo studio evidenzia che più di un’azienda su cinque, il 22% del totale pari a circa 340mila imprese, dall’inizio della crisi ha puntato sulla green economy, su innovazione, ricerca, conoscenza, qualità e bellezza. Dal 2008 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di Co2. Un dato che sale al 33% nell’industria manifatturiera. Un orientamento che si rivela strategico. Infatti, alla green economy italiana si devono 101 miliardi di euro di valore aggiunto pari al 10,2% dell’economia nazionale, esclusa la componente imputabile al sommerso. Oltre alla ricchezza l’economia verde, che è sempre più apprezzata dai consumatori (il 78% è disposto a spendere di più per prodotti e servizi eco-sostenibili), produce anche lavoro: già oggi in Italia ci sono 3 milioni di green jobs, occupati che applicano competenze verdi. casa-verde

Armstrong Perla OP 0.95 in mostra ad Architect@Work

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Armstrong Building Products sarà dal 19 al 20 novembre 2014 ad Architect@Work, la prima edizione italiana della fiera dedicata esclusivamente ad architetti, architetti d’interni, urbanisti, paesaggisti, designer, ingegneri ed altri consulenti del settore, che “premia” prodotti, materiali e servizi per l’edilizia innovativi.

Gli espositori, per poter essere ammessi devono superare una rigida selezione. Come Armstrong, che farà parte della manifestazione con Perla OP 0.95, il primo pannello per controssoffitti, in Europa, ad aver ottenuto la certificazione Cradle to Cradle Silver.

“Abbiamo deciso di partecipare a questa prima edizione italiana di Architect@Work, in virtù del grande successo che tale format, ha riscontrato in altri Paesi, quali Belgio, Paesi Bassi, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito e Lussemburgo – dichiara Alessandro Buldrini, Country Sales Manager di Armstrong Building Products -. Essere presenti ci permetterà di entrare in contatto con i professionisti del settore, con cui poter condividere esperienze, obiettivi e prospettive future”

Perla OP 0.95 di Armstrong Building Products, grazie alla superficie liscia e compatta, assicura massime prestazioni in termini di assorbimento acustico, pari a αw 0.95 e di riflessione della luce, circa l’85%, a vantaggio di un maggior risparmio energetico. Realizzato in fibra minerale, il pannello Perla OP 0.95 utilizza circa il 53% di materiali recuperati e reimmessi all’interno del processo produttivo e, al termine del suo ciclo di vita, può essere riciclato al 100%.

Un approccio sostenibile sostenuto da Armstrong Building Products anche con il programma “Ceiling-to-ceiling” ovvero “dal Controsoffitto al Controsoffitto”, che prevede il ritiro, direttamente in cantiere, dei pannelli giunti a fine vita ed il loro riutilizzo all’interno del processo produttivo per la realizzazione di nuovi soffitti.

Architect@Work si terrà presso la Fiera Milano Congressi (Piazzale Carlo Magno 17).

Immobili commerciali in flessione, ma c’è l’effetto Expo

 

Il calo dei consumi deprime il prezzo degli immobili commerciali. Nei primi sei mesi del 2014 i locali a uso commerciale hanno registrato una contrazione dei prezzi del 3,6% per le soluzioni posizionate in via di passaggio e del 3,9% per quelle posizionate in via non di passaggio. Lo rileva Tecnocasa. Sul mercato delle locazioni il ribasso è stato rispettivamente del 4,7% e del 5,2%.  Su questo segmento di mercato si segnala ancora la domanda da parte di investitori seppure più riflessivi, che mirano a rendimenti che possono andare dall’8 al 10% a seconda della rischiosità dell’investimento. Tengono le attività legate al mondo della ristorazione, anche se l’offerta sul mercato non sempre riesce a soddisfarla per carenza di immobili dotati di canna fumaria. La domanda è sempre alta per le soluzioni posizionate in via di passaggio anche se si riscontrano casi di locali vuoti anche su queste strade. Fanno eccezione le high street delle grandi città dove la domanda è sempre molto alta e vede in prima fila i grandi marchi, soprattutto della moda. Nelle grandi città si segnala in crescita la richiesta di spazi medi per l’apertura di supermercati di vicinato. Sulle strade non di passaggio si nota un più alto livello di vacancy e gli immobili presenti sono destinati all’insediamento di attività di servizi. Su questo segmento di mercato è la locazione il contratto più stipulato (81,5%) e le metrature più richieste sono inferiori a 50 metri quadri.

In qualche misura diversa la situazione a Milano, dove l’Expo fa prevedere un aumento dei volumi di vendita per tutte le attività che gravitano nell’area dell’esposizione. C’è un forte interesse per il settore della ristorazione nelle zone più centrali di Milano (Quadrilatero, Cordusio, Cairoli e Brera) dove, tra l’altro, si segnala sempre l’interesse dei marchi più importanti, soprattutto del fashion. Ultimamente aumenta l’interesse anche per le vie limitrofe dove si insediano flagship di importanti marchi. In crescita anche l’interesse degli  investitori stranieri per l’acquisto di alberghi.

La ristorazione continua ad attrarre interesse: la richiesta più elevata è per le soluzioni con canna fumaria (o con la possibilità di installarne una) posizionate sulle vie commerciali e non necessariamente centrali. La metratura richiesta per chi vuole operare nel settore della ristorazione va da un minimo di 50 metri quadri (per take away) fino a 200-300 metri quadri.

Da segnalare anche una discreta domanda, in previsione dell’Expo, per soluzioni da utilizzare come B&B. Gli investitori sono quasi esclusivamente italiani, che ricercano piccole palazzine, soluzioni semindipendenti o uffici di grandi dimensioni da convertire in soluzioni alberghiere. Si richiedono prevalentemente tagli di 250 metri quadri.

Skyline di Milano
Skyline di Milano

 

Mercato della casa fermo, ma i mutui sono in aumento

Mercato immobiliare fermo, ma aumento dei mutui. È la fotografia della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale di Crif per MutuiSupermarket.it sull’universo dei mutui. La apparente contraddizione si spiega con i migliori spread: per un mutuo a tasso variabile di 140mila euro a 20 anni superano al ribasso il 2% arrivando a fine terzo trimestre 2014 all’1,95%, segnando una riduzione dello 0,65% da inizio anno (‐25%). Parallelamente il differenziale di spread di offerta fra mutui con finalità acquisto casa e mutui con finalità surroga si riduce a valori prossimi allo zero, rilanciando l’appeal del prodotto surroga che nel terzo trimestre 2014 arriva a spiegare il 25% delle richieste di nuovi mutui e il 21% delle nuove erogazioni. Ma il mercato immobiliare è in stallo: gli ultimi dati Agenzia delle Entrate mostrano di nuovo sul secondo trimestre 2014 il segno negativo, con il numero di compravendite residenziali in contrazione del ‐1,0% rispetto al secondo trimestre 2013. Sul primo semestre 2014 il numero delle compravendite cresce solo dell’1,4%, dalle 203.238 della prima metà del 2013 alle 205.998 della prima metà 2014. È quindi il mercato immobiliare a tenere a freno la ripartenza del mercato dei mutui che nel primo semestre 2014 cresce solo del +3,4%, portando i nuovi flussi di mutui erogati a fine giugno a 11,12 miliardi di euro (il 38% dei flussi registrati nel primo semestre 2008, pari a 29,26 miliardi di euro). Il rapporto fra numero di compravendite e stock immobiliare si assesta ai minimi storici dell’1,2% (1,88% nel 2010). Nonostante il prezzo/mq degli immobili nel terzo trimestre 2014 registri una nuova contrazione pari al ‐4,7% (contrazione che per altro va a sommarsi al ‐5,0% del terzo trimestre 2013 e al ‐5,7% del terzo trimestre 2012), la scarsa fiducia dei privati e famiglie sulle proprie prospettive reddituali future spinge a rinviare il progetto casa e con esso l’avvio di un ciclo di ripresa del mercato immobiliare.casa-euro

 

Abitazioni troppo energivore, Renovate Europe all’attacco

La riqualificazione energetica come motore dello sviluppo economico ed elemento strategico per la salvaguardia dell’ambiente: è il RIDay2014. Abbinare i due obiettivi si può, secondo Renovate Europe, l’iniziativa europea che mira a sensibilizzare istituzioni e cittadini dei 28 paesi dell’Unione Europea sui temi della riqualificazione energetica. A Milano, un momento di confronto tenuto nella sala Alessi di Palazzo Marino ha precisato meglio i termini del traguardo: abbattere le emissioni del 40% entro il 2030 e dell’80% da qui al 2050, risparmiare 240 miliardi di euro all’anno, creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro in tutta Europa. Per raggiungere il target occorre però sensibilizzare le istituzioni e i cittadini europei sugli effetti positivi di un’azione strategica di riqualificazione del patrimonio immobiliare del vecchio continente, per far ripartire l’economia e migliorare l’ambiente in cui viviamo.

A lanciare in Italia il RIDay è Rete Irene, il primo network di imprese italiane specializzato in riqualificazione energetica e supporter nazionale di Renovate Europe, in collaborazione con Legambiente e con il patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia.

«La deep renovation in Italia è una pratica quasi sconosciuta», sostiene Virginio Trivella, coordinatore del Comitato scientifico di Rete Irene. «Anche gli incentivi fiscali per l’efficienza energetica, che dal 2007 al 2014 hanno mosso investimenti per 27 miliardi di euro, avrebbero potuto essere molto più efficaci: solo un decimo degli investimenti è stato destinato alla riqualificazione dell’involucro degli edifici, con cui si possono dimezzare i consumi. La metà è stata spesa per sostituire serramenti e un terzo per le caldaie, interventi utili ma che consentono di conseguire risultati più modesti. Gli interventi integrati, che sono i più efficaci, sono stati quasi del tutto ignorati».

Se si considerano anche gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, gli investimenti complessivi delle famiglie italiane dal 1998 a oggi sono stati di 190 miliardi. Se tutti questi investimenti che le famiglie hanno fatto fossero stati dedicati all’efficienza energetica, oggi avremmo già superato l’obiettivo di riduzione dei consumi fissato per il 2020. E invece continuiamo ad assistere a interventi di manutenzione degli edifici fatti con pratiche obsolete, senza alcun riguardo per l’efficienza e per l’ambiente, e per giunta incentivati dallo Stato al 50%”. In questo senso, un ruolo essenziale dovrebbe giocarlo soprattutto la pubblica amministrazione. Uffici pubblici, biblioteche, palestre e centri sportivi, persino municipi: per la gran parte si tratta di edifici vetusti, che spesso non rispondo alla normativa vigente. Basti pensare ai soli edifici scolastici: oggi, solo una scuola su 50 è in classe A, mentre una su due è in classe G (la peggiore).

Ma qual è la situazione, oggi, nei Paesi della Ue? I nostri edifici sono attualmente responsabili del 40% del totale del nostro consumo energetico e del 36% delle emissioni di biossido di carbonio nell’atmosfera. Questa realtà non cambierà a meno che il nostro patrimonio edilizio non venga riqualificato drasticamente. Recenti studi del Fraunhofer Institute hanno dimostrato che l’Unione Europea ha un alto potenziale di risparmio economico ed energetico, pari al 41% da qui al 2030. Questo potenziale potrebbe fornire all’Unione Europea una quantità considerevole di benefici economici e sociali, a partire dall’abbassamento dei costi energetici, al miglioramento della competitività dell’Europa nei mercati globali, alla riduzione dell’elevato grado di dipendenza energetica dell’Europa dal resto del mondo.casa-43

I proprietari di abitazioni e di industrie potrebbero risparmiare oltre 239 miliardi di euro ogni anno, incrementando l’occupazione di 2 milioni di nuovi posti entro il 2020. Per quanto riguarda l’ambito residenziale, il potenziale di risparmio è pari al 61% mentre per il settore terziario è pari al 36%. Questo infatti significa che, da solo, l’ambizioso progetto di riqualificazione energetica degli edifici europei può ridurre il consumo di energia primaria dell’intera Europa del 22% al 2030.

Insomma, le tecnologie e gli approcci innovativi disponibili oggi sono in grado di ridurre dell’80% la domanda di energia degli edifici; quel che manca è una forte sensibilizzazione dei cittadini sui vantaggi della riqualificazione e un quadro regolamentare che favorisca gli investimenti necessari.

 

Italcementi, con Renzi il taglio del nastro a Rezzato

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Il rendering dell’impianto di Rezzato

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha avviato ufficialmente il nuovo forno della Italcementi a Rezzato, nel Bresciano. «Un investimento di oltre 150 milioni, che giunge a compimento proprio nel 150esimo anniversario di fondazione della nostra societa», ha spiegato il consigliere delegato di Italcementi, Carlo Pesenti. «Il nuovo impianto di Rezzato è la rappresentazione migliore della strategia del gruppo: uno sviluppo industriale intrecciato con un forte impegno nell’innovazione e nelle performance ambientali. Il revamping dell’impianto fa parte del Patto per l’Ambiente firmato da Italcementi con il ministero nel luglio del 2009, un accordo che prevede un percorso programmatico di investimenti finalizzati al rinnovo della nostra rete industriale con target ambientali ambiziosi. Un impegno che coinvolge anche Italgen, la società del gruppo Italcementi impegnata nella produzione di energia totalmente da fonti rinnovabili». Tra i prodotti di Rezzato c’è il cemento bianco, particolarmente apprezzato dal mondo dell’architettura per le sue qualità estetiche. Sempre da Rezzato esce il prodotto che è alla base del nuovo cemento biodinamico che sarà utilizzato per la realizzazione della struttura esterna di Palazzo Italia a Expo 2015. Il complesso produttivo di Rezzato dà lavoro complessivamente a 118 persone, alle quali si aggiungono altre 160 persone impegnate nelle attività.

Elax, il primo piatto doccia flessibile di Fiora

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Fiora presenta Elax, il primo piatto doccia flessibile,  adattabile a qualsiasi spazio, anche curvo o irregolare, grazie al carattere totalmente malleabile.

Trave o colonne non sono più un impedimento: Elax può essere infatti adattato a qualsiasi spazio architettonico. Ideato e sviluppato tecnologicamente all’interno dell’azienda, grazie alla composizione del materiale, Elax può essere tagliato direttamente con un cutter.

Facilmente arrotolabile, può essere facilmente trasportato e stoccato. Elax è confortevole al tatto, resistente ai colpi e antiscivolo in Classe 2.

Elax è disponibile in 10 colori: nero, crema, bianco sporco, tutto bianco, wengé, grigio, titanio, pietra pirenei, oro, arenaria. È inoltre possibile  integrare la finitura della canalina nelle stesse texture e colori del piatto doccia.

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Stahlbau Pichler per l’Acquapark di Sinsheim

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Stahlbau Pichler firma le strutture in acciaio, le facciate e il tetto scorrevole dell’Acquapark di Sinsheim, di proprietà del gruppo Wund. La struttura è realizzata in acciaio e vetro ed è stata creata attraverso l’impiego di tecnologie avanzate.

Inaugurato il prossimo dicembre, l’Acquapark ha una struttura leggera e trasparente, che, per garantire agli ospiti l’opzione “all’aperto”, presenta un tetto di 360 tonnellate scorrevole su tutta la larghezza. Montato a terra e sollevato in cantiere, il tetto occupa un’area di 2200 mq.

Stahlbau Pichler ha sviluppato travi orizzontali a forma di arco, capaci di garantire la compresenza di una luce molto ampia e una snellezza di struttura. A sostegno dell’effetto arco delle travi orizzontali sono stati immessi dei cuscinetti rigidi nel lato sud della facciata. Alcune parte della struttura sono inoltre state saldate in cantiere per poter ottenere nodi puliti senza bullonature a vista.

Tutta la progettazione della struttura e delle facciate è stata realizzata in 3D.

Squinzi: per l’economia ci vuole una scossa infrastrutturale

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Giorgio Squinzi

Il presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi, torna a invocare investimenti nelle grandi opere. «La scossa infrastrutturale, se accompagnata da un drastico miglioramento delle condizioni del fare impresa, può invertire in tempi brevi la tendenza negativa e una pericolosa deriva rinunciataria», ha detto a Brescia, durante l’assemblea generale degli industriali locali. «I primi promettenti passi di alcune riforme, se troveranno un rapido approdo, saranno un passo importante di avvicinamento alla fiducia», ha aggiunto Squinzi. «L’attuazione della delega fiscale, l’approvazione e l’applicazione rapida del Jobs Act, la finalizzazione delle riforme istituzionali, della pubblica amministrazione come della giustizia, sono un palinsesto ampio e sufficiente a dimostrare il cambio di passo di questo esecutivo».

Istat: nel 2015 fine della recessione, ma senza exploit

La buona notizia che è il prossimo anno andrà meglio. La cattiva notizia è che il miglioramento sarà piuttosto ridotto. Le previsioni sono dell’Istat, secondo cui l’uscita dell’economia italiana dalla fase recessiva sarà graduale e la ripresa, attesa nel 2015, risulterà debole. Le indicazioni sono contenute nelle Prospettive per l’economia italiana. Nel 2015, la variazione del Pil tornerà debolmente positiva (+0,5%), chiudendo «la lunga recessione del triennio precedente». Per il 2016 è previsto un consolidamento della crescita economica (+1%), che però si dispiegherà «a ritmi inferiori a quelli dei più dinamici concorrenti europei ed internazionali». fabbrica2

YouTrade Casa: nuovi trend cucina

Cambiano gli stili di vita e la casa si adegua. Così anche la cucina, che da locale a sé stante diventa sempre più uno spazio da vivere. YouTrade Casa esplora le nuove tendenze dell’ambiente cucina, presentando le principale aziende del settore e le soluzioni più innovative, anche sul piano estetico e funzionale.

Le abitazioni si sono ridotte, e non vale più la pena sprecare un ambiente per destinarlo solo alla preparazione dei pasti. E così nascono soluzioni che progettano living e spazio cottura insieme, strutturandoli in un open space.

Nell’ottica del sempre più living e meno kitchen, le proposte per la cucina si differenziano con soluzioni che vedono mobili contenitori belli da vedere, quasi più da  zona giorno, come la linea Atelier
di Whirlpool, che ingloba frigorifero e congelatore in un unico mobile personalizzato con texture prese in prestito dal mondo wallpaper. O i Solitari di Bulthaup, elementi singoli attrezzati per contenere oggetti, dislocabili a piacere. O, ancora, le soluzioni di Valcucine, con schienali attrezzati che nascondono tutta l’attrezzatura.

Anche le maniglie scompaiono a favore di soluzione a gola o con apertura premi-apri più adatte a integrarsi nel living, e gli spessori dei top diventano millimetrici grazie all’utilizzo di materiali che permettono lavorazioni sottili, come il Corian. Ricompaiono però anche soluzioni che giocano con materiali dalle finiture tattili come legni grezzi a taglio sega o pietre a spacco e vetri impreziositi da molature.

Mentre la parola d’ordine per gli elettrodomestici, sempre più smart, è connettività per rendere più facile vivere la casa.

Appuntamento nel 2015 con la fiera Progetto Comfort

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Appuntamento ad aprile 2015 con la fiera “Progetto Comfort”,  manifestazione nazionale del Sud Italia dedicata alle costruzioni ecosostenibili e a tutti i settori merceologici ad esse correlati.

Materiali eco compatibili, impiantistica avanzata, sistemi di generazione dell’energia da fonte rinnovabile, controllo intelligente dei sistemi gestionali del fabbisogno energetico, tutto questo e non solo sarà presente dal 16 al 18 aprile 2015 al centro espositivo Le Ciminiere di Catania. Tra le novità del prossimo anno anche un’esposizione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (auto elettriche, ibride, a gas).

L’iniziativa mira a sfidare la difficile situazione economico-finanziaria in atto, puntando sul comparto dell’edilizia, uno dei principali motori dell’economia, e sul futuro dei trasporti e della mobilità.

Quattro le sezioni della fiera “Progetto Comfort”: Energia, Ambiente, Eco Costruzioni, Clima, a cui parteciperanno le più importanti aziende dei settori di riferimento. Confermate anche le aree Giasol, mostra dedicata alle fonti di energia rinnovabile e Show Living Contract, soluzioni “chiavi in mano” per ogni esigenza merceologica.

Nuovo cappotto in lana di vetro Isover Clima34 G3

Isover-Clima34-(2)Clima34 G3 di Isover Saint-Gobain è il primo pannello da cappotto in lana minerale con λ 0,034, che abbina all’isolamento termico le caratteristiche della lana di vetro. Caratterizzato da traspirabilità, comfort acustico, protezione dal fuoco e stabilità dimensionale, rappresenta un’alternativa innovativa ai cappotti in natura plastica.

Impiegata come isolante in una casa su tre in Europa, la lana di vetro Isover presenta una struttura a celle aperte. L’intreccio delle fibre crea una moltitudine di pori che imprigiona l’aria, impedendo così al calore di fluire attraverso il muro. Inoltre, la resistenza al passaggio del vapore acqueo pari a quella dell’aria, permette all’umidità in eccesso presente nell’edificio di fuoriuscire, evitando la formazione di muffe e condense all’interno.

Studiato e prodotto presso lo stabilimento di Vidalengo di Caravaggio (BG), Isover Clima34 G3 garantisce elevate performance di isolamento termico e acustico. Il sistema presenta un’elevata durabilità grazie al minor rischio di fessurazione dovuti a sbalzi termici giornalieri e stagionali, garantito dalla stabilità dimensionale del pannello e da una maggiore resistenza agli urti occasionali, risultato della struttura elastica della lana di vetro. La natura minerale del prodotto inoltre garantisce l’incombustibilità del materiale, caratteristica fondamentale per l’utilizzo di prodotti in facciata, come nel caso delle applicazioni a cappotto.

La lana di vetro con cui è prodotto Isover Clima34 G3 proviene da materiale naturale per oltre il 95% (più dell’80% di vetro riciclato e silice): una scelta ecosostenibile, che si prende cura dell’ambiente dall’inizio alla fine del ciclo di vita del prodotto.

I nuovi pannelli Isover Clima34 G3 sono già disponibili nelle rivendite e nei punti vendita specializzati.

A settembre più disoccupati, ma anche più posti di lavoro

A sorpresa è aumentato, a settembre, il numero di occupati in Italia. Secondo le stime provvisorie dell’Istat, lo scorso mese, gli occupati sono 22 milioni 457mila, in aumento di 82mila unità (+0,4%) su base mensile e di 130mila (+0,6) su base annua. Il tasso di occupazione, dopo quattro mesi di stasi, torna a salire attestandosi al 55,9%. Secondo i tecnici dell’Istat, l’aumento del numero di occupati «è un primo segnale positivo dopo mesi in cui l’occupazione aveva raggiunto livelli minimi». Il tasso di occupazione, pari al 55,9%, è cresciuto di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,5 punti rispetto a 12 mesi prima. La cattiva notizia è che il tasso di disoccupazione è salito al 12,6% dal 12,5% di agosto, in aumento di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia su base annua. cantiere44

Serramenti, Puccinelli nuovo vice presidente dell’Anfit

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Guido Puccinelli

È Guido Puccinelli il nuovo vice presidente dell’Associazione nazionale per la tutela della finestra Made in Italy. Il consiglio direttivo di Anfit lo ha infatti eletto al posto di Roberto Dolcetti, che aveva rassegnato le dimissioni a seguito alla decisione della società da lui presieduta, la Dolcetti, di delocalizzare parte della propria produzione all’estero. Questa scelta ha portato, come prevede lo Statuto Anfit, l’azienda bolognese a revocare la propria presenza in Associazione e alle dimissioni del suo titolare.

Il fatto che un imprenditore debba operare una tale scelta «per poter proseguire l’attività aziendale in maniera competitiva» sul territorio nazionale, rafforza la determinazione dell’Associazione a proseguire in maniera sempre più decisa sulla strada intrapresa per la tutela e la promozione del prodotto Made in Italy, è il parere dell’Anfit. Puccinelli, 47 anni, cresce nell’azienda di famiglia, la Infall 1961, che produce serramenti fin dal 1961 a Camaiore (Lucca). Nel 1987 ne prende le redini diventandone, nel 2004, amministratore. Infall 1961 srl, produce serramenti in alluminio e in pvc.

Un drone su Milano a caccia dei condomini inefficienti

Un drone che vola su Milano per rilevare le patologie di un edificio cioè individuare le dispersioni termiche che sono alla base dell’inefficienza di un edificio e che comportano un costo rilevante nelle bollette energetiche di ogni cittadino. L’iniziativa è di Habitami, la campagna pubblica di riqualificazione energetica dei Condomìni di Milano. Con la termografia effettuata con l’ausilio dei Droni è possibile effettuare un’analisi scientifica non distruttiva che si basa sull’acquisizione di immagini nell’infrarosso. La termocamera rileva le radiazioni nel campo dell’infrarosso dello spettro elettromagnetico e compie misure correlate con l’emissione di queste radiazioni.

Un potente strumento per diagnosticare ed identificare tutta una serie di problematiche che si verificano nelle abitazioni. Le anomalie nelle proprietà termiche dei componenti che costituiscono l’involucro esterno di una costruzione, si manifesta con una variazione di temperatura sulle superfici dell’edificio stesso e quindi attraverso la distribuzione delle temperature superficiali, conseguentemente con la termografia, si rilevano irregolarità termiche che possono essere dovute a dispersioni termiche, infiltrazione nel tetto piano,  perdite o infiltrazioni di aria, umidità di infiltrazione, umidità di risalita capillare, perdita acqua o perdite negli impianti tradizionali e riscaldamento a pavimento, muffa e condensa a seguito di un inefficace isolamento termico.  HABITAMI-DrONE

Il drone può anche individuare distacco di intonaco, imperfezioni di montaggio o carenze nel cappotto termico e isolamento, individuazione dei ponti termici, anomalie e malfunzionamenti negli impianti fotovoltaici e parchi fotovoltaici, controllo e manutenzione degli impianti HVAC.

Habitami su richiesta dei cittadini effettua il servizio di diagnosi energetica gratuitamente, attraverso i professionisti aderenti alla campagna pubblica. Il primo volo dei droni è stato programmato sul condominio di via Eugenio Torelli Vollier 9.

Habitami è promossa da: Comune di Milano (Assessorato Ambiente), Regione Lombardia (Ass. Ambiente Energia, Sviluppo Sostenibile), Cened, Curit, Arpa Lombardia, Sacert, Assimpredil Ance, CasaClima, Legambiente, Wwf Lombardia, Confabitare Milano.