Home Blog Pagina 492

Per la Wikihouse 4.0 scelta la membrana DuPont FireCurb

wikihouse 4.0

wikihouse-4.0

L’innovativa membrana traspirante DuPont Tyvek FireCurb Housewrap è stata scelta per la WikiHouse 4.0, la prima abitazione al mondo su due piani costruita in pochi giorni con sole 50.000 sterline (circa 62.000 euro), grazie a una tecnologia “open source” ispirata a principi di accessibilità e modularità.

Presentata in occasione del London Design Festival 2014, la WikiHouse 4.0 è stata progettata da The Building Centre, Arup e 00 design e intende mostrare le possibili applicazioni di nuove soluzioni creative per la soluzione del problema abitativo. I disegni del progetto saranno scaricabili gratuitamente da internet e potranno essere adattati prima della fase di produzione “digitale”.

“Con questa installazione – spiega Alastair Parvin, co-progettista di WikiHouse 4.0 per lo studio 00 design – stiamo cercando di stimolare l’immaginazione delle persone su come la tecnologia consenta ora a quasi chiunque di costruirsi la propria casa su misura senza la necessità di competenze costruttive convenzionali. Non crediamo che WikiHouse sia l’unica risposta alla crisi degli alloggi, ma vogliamo incoraggiare un dibattito e lanciare una sfida ai proprietari dei terreni, pianificatori urbani e poteri politici per una riflessione diversa sulle barriere quali i costi dei terreni o delle costruzioni”.

La WikiHouse 4.0 prevede l’utilizzo della membrana avanzata traspirante DuPont Tyvek FireCurb per proteggere la struttura, un sistema di costruzione modulare realizzato con pannelli SmartPly OSB tagliati con macchine CNC. La struttura viene assemblata con un sistema a incastro senza l’utilizzo di bulloni e i pannelli finali vengono montati e fissati grazie all’uso di viti comuni. La maggior parte dell’edificio WikiHouse 4.0 è stata costruito in sei giorni e installato in meno di tre ore.

wikihouse 4.0

La costruzione è grande circa 70 metri quadri e dimostra come una semplice struttura in legno facile da assemblare possa essere anche sicura e impermeabile ad aria e acqua. Installata dietro il pannello in fibro cemento della facciata, per sigillare il ‘telaio’ in legno e proteggere la struttura da fuoco, condizioni climatiche e condensa interstiziale, la membrana DuPont Tyvek FireCurb Housewrap possiede elevate prestazioni ritardanti di fiamma, protezione a lungo termine dalle condizioni atmosferiche, efficace diffusione del vapore e maggiore efficienza energetica.

Invece di utilizzare gli alogeni, DuPont Tyvek FireCurb Housewrap impiega un agente contenente fosforo che agevola la formazione di uno strato “carbonizzato” sulla superficie nel momento in cui entra a contatto con una fonte di accensione. Questo sottile strato di polimero carbonizzato altamente ignifugo forma una barriera, rallentando il rilascio di materiali infiammabili nel fuoco. La fiamma si propaga così più lentamente, e qualora la membrana dovesse bruciare, produce meno fumo,a vantaggio della sicurezza umana. Rigorosamente testata, DuPont Tyvek FireCurb Housewrap ha una resistenza al fuoco di classe B-s1, d0 secondo i requisiti EN13501-1.

La WikiHouse 4.0 presenta un involucro ermetico alle condizioni climatiche in grado di aumentare le prestazioni termiche e il comfort degli interni. Le membrane e i nastri DuPont Tyvek, disponibili in formati adatti a ogni tipo di costruzione, permettono di raggiungere elevati standard di isolamento.

LWT, la nuova scala retrattile termoisolante di Fakro

scala per soffitta

scala per soffitta

Fakro amplia la propria gamma di prodotti con la nuova scala retrattile LWT, modello sezionale in legno che si contraddistingue per elevati valori di trasmittanza termica pari a 0,51W/m2K.

LWT è una scala super-termoisolante ideale per gli edifici a basso impatto energetico, volti a ridurre le perdite di calore e a risparmiare sulle spese di riscaldamento. “Questa speciale scala – aggiunge inoltre il direttore di Fakro Italia, Bruno Pernpruner – risulta inoltre particolarmente indicata per tutti quegli edifici in cui ci sia una notevole differenza di temperatura tra il vano riscaldato in mansarda e un solaio non utilizzabile”.

È fondamentale infatti che anche la scala per soffitta, essendo utilizzata a delimitazione di un involucro riscaldato, sia in grado di offrire garanzie in termini di efficienza energetica.

Dotata di robusti piedini antigraffio in grado di conferire maggior stabilità alla struttura, la scala LWTdi Fakro presenta un comodo corrimano che agevola le operazioni di salita e discesa e gradini antiscivolo, ed è in grado di sostenere pesi importanti fino a 160 kg.

La scala presenta inoltre una botola dotata di serratura e caratterizzata da un triplo sistema di guarnizioni in grado di garantire un’elevata ermeticità che conferisce a LWT una classe di tenuta 4,  la più alta ottenibile secondo la norma EN 12207. La botola, realizzata in materiale isolante dello spessore di 8 cm, è di colore bianco e si integra sia a livello cromatico che strutturale col soffitto di qualsiasi abitazione.

Rustico mon amour, scendono i prezzi ma non il fascino

Il calo dei prezzi rende più appetibili gli immobili rustici. Lo sostiene Tecnocasa. Questa tipologia immobiliare, molto in voga nel periodo del boom, negli ultimi tempi hanno registrato una diminuzione della domanda. I rustici suscitano, in ogni caso, fascino sia tra gli acquirenti italiani sia tra gli stranieri che li cercano come prima o seconda casa. Secondo l’analisi, il 42,5% delle richieste riguarda la prima casa, la restante parte la seconda. Tra le regioni più gettonate il Piemonte, in particolare la zona delle Langhe da quando è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco. Piacciono anche il Veneto della Valpolicella, la Lombardia dell’Oltrepo pavese e le campagne umbre. Anche la Puglia, con trulli e pajare, dopo aver attirato la curiosità di vip inglesi in passato, suscita ora l’interesse di tanti acquirenti italiani. In Piemonte la zona che piace maggiormente è quella collinare intorno a Novi, ma l’offerta è molto bassa e un rustico può costare fino a 500-600 mila euro. La domanda di rustici è molto elevata nella zona delle Langhe, soprattutto da quando è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco. Le quotazioni di un rustico oscillano da 200 euro al mq per le tipologie da ristrutturare fino ad arrivare a 2500-3000 per quelle già ristrutturate. In Lombardia un casolare da ristrutturare nell’Oltrepo costa 30-45 mila euro, a cui si aggiungono circa 100 mila per la ristrutturazione, mentre chi cerca una tipologia già abitabile, ma comunque da ammodernare anche solo in parte, deve considerare 90-95 mila euro. In Veneto, alle pendici della zona della Valpolicella, la domanda di cascine o rustici con terreno annesso è in diminuzione a causa del prezzo troppo elevato. Un rustico o cascina di 300-400 mq con annesso un terreno di 10 mila mq (non necessariamente un vigneto) può toccare, se in ottime condizioni, anche 1 milione di euro. Se è completamente da ristrutturare i valori oscillano da 300 a 800 € al mq. In Puglia, nella prima parte del 2014 le quotazioni immobiliari di Locorotondo sono sostanzialmente stabili. Buona parte delle compravendite riguarda la seconda casa e vede protagonisti soprattutto residenti di Bari e in misura minore anche persone provenienti dal Centro-Nord. Chi si rivolge a Locorotondo e alla Valle d’Itria ricerca i tipici trulli o case in pietra, possibilmente con tre-quattro locali e già ristrutturati o con pochi lavori di da effettuare. Si preferisce la campagna circostante ai paesi principali (Locorotondo, Cisternino, Martina Franca), ma si cerca una zona non isolata; si richiedono 1000-2000 mq di giardino per godere di privacy. Sul mercato si muovono anche alcuni investitori che ricercano strutture con 5-10 mila mq di terreno per avviare attività di B&B corredate di servizi attrezzati (piscina e piccole coltivazioni). La prima scelta è il comune di Cisternino, chi non avesse liquidità sufficiente sceglie successivamente Locorotondo. Il budget medio per chi intende acquistare è compreso tra 100 mila euro (per un trilocale) e 150 mila (quadrilocale), ma chi desiderasse soluzioni particolarmente prestigiose, con vista panoramica e ampio giardino con piscina può superare anche 200 mila.

rustico

Lupi: l’Europa affronti il tema delle risorse contro il dissesto

lupi
Maurizio Lupi

Alluvioni e terremoti sono da prevenire. E la manutenzione del territorio «deve essere una preoccupazione del Paese e un obiettivo massimo» ed è un tema da porre in Europa «perché c’è un discorso da fare sulle risorse» che non devono andare in concorrenza con le infrastrutture. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, alla Camera dei Deputati. «I fatti di Liguria ci dicono che anche quella della manutenzione del territorio deve essere una preoccupazione del Paese e un suo obiettivo massimo», ha aggiunto Lupi, anche se c’è «tema sulle risorse e sulla non competizione tra due obiettivi necessari e indispensabili come il territorio e le infrastrutture. La discussione che deve avvenire deve essere non come al solito sulla competitività tra due scelte, ma su un disegno globale in cui governo deve dare il suo indirizzo», ha specificato Lupi. «La manutenzione e il dissesto penso che vadano affrontati anche a livello europeo. Il tema delle risorse per le grandi opere e per la manutenzione straordinaria del territorio in sede europea deve essere posto».

Il programma di Riccardo Casini, nuovo presidente Unicma

Riccardo Casini

Aiutare le imprese a rinunciare all’eterno tentativo di far passare la qualità per legge (che ha finito con l’appiattire gli standard di qualità su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato un’idea di qualità fatta di prodotti, di processi, di impianti normativi, ma anche di contratti, di capitolati, di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualità condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dell’involucro: è il programma del nuovo presidente di Unicmi, Riccardo Casini di Permasteelisa Group. Casini è stato eletto dall’assemblea dei soci e resterà in carica per il prossimo triennio. L’assemblea, che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 aziende delle filiere dell’involucro edilizio e delle costruzioni metalliche, ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo consiglio direttivo composto dai rappresentanti eletti dalle 12 divisioni dell’associazione. Focus anche sulla riforma degli appalti pubblici e l’internazionalizzazione. La riforma degli appalti pubblici ha visto una relazione del direttore generale per la regolazione e i contratti pubblici del Mit Bernadette Veca. «Rivedere senza pregiudizi e senza fideismi, i criteri di aggiudicazione degli appalti pubblici dando peso all’elemento qualitativo», ha detto Veca. «L’Europa deve raccogliere e condividere il progetto italiano di formazione e qualificazione delle stazioni appaltanti, propedeutico all’implementazione di un rating del sistema». Casini sarà affiancato dal nuovo comitato di presidenza composto da Donatella Chiarotto (Fip Industriale) vicepresidente vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e all’attività in Finco e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni metalliche, e dai delegati di presidenza Libero Ravaioli, con delega all’internazionalizzazione, e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia) con delega all’integrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dell’involucro.

Riccardo Casini
Riccardo Casini

 

Mapei sponsor di un volume sui paesaggi manzoniani

squinzi34
Giorgio Squinzi

Quel ramo del lago di Como volge verso Mapei. Il leader mondiale nella produzione di adesivi e prodotti chimici per l’edilizia, infatti, è main sponsor del volume dell’architetto Empio Malara intitolato I Paesaggi dei Promessi Sposi – Le bellezze della Grande Milano svelate da Alessandro Manzoni, edito da Chimera Editore in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani. Il libro rilegge in chiave moderna i luoghi manzoniani della Lombardia tra Seicento e Ottocento «per verificarne lo stato di fatto nel Duemila e per suggerire azioni dirette alla loro riqualificazione e valorizzazione». Giorgio Squinzi, amministratore unico di Mapei, sottolinea il legame con Milano: «È la città dove sono cresciuto e nella quale è nata e si è sviluppata Mapei, l’Azienda fondata oltre 75 anni fa da mio padre Rodolfo». Un amore sottolineato in più occasioni: «Mi domando che cosa si fermerebbe a contemplare oggi Renzo se si trovasse davanti al Duomo di Milano» ha dichiarato Squinzi in un articolo a sua firma pubblicato il 24 aprile 2013 sul Corriere della Sera. «Renzo vedrebbe una splendente Madonnina dominare una città che ha una grandissima voglia di crescere e affermarsi, sia in senso fisico, grazie a importanti progetti che stanno cambiando la città, sia da un punto di vista culturale, esportando le eccellenze del Made in Italy che tutto il mondo ci invidia». Milano è una città in continuo fermento, pronta ad accogliere le nuove sfide che i tempi impongono. Tra queste, nell’immediato futuro, la più impegnativa è Expo 2015. Non a caso, nel volume I Paesaggi dei Promessi Sposi, l’autore ringrazia Adriana Spazzoli, direttore marketing operativo e comunicazione del Gruppo Mapei, per aver suggerito «di affiancare al testo la traduzione inglese», in modo da far conoscere le meraviglie di Milano ai visitatori dell’Esposizione Universale 2015.

 

A Torino l’ultima tappa del tour Edifici 2020 su NZEB

Tour Edifici 2020 convegno torino

Tour Edifici 2020 convegno torino

Si chiude a Torino il tour Edifici 2020 dedicato all’NZEB (Near/Net Zero Energy Building),  che fa il punto sulle nuove direttive europee in tema di efficientamento energetico degli edifici e sugli obiettivi al 2020.

Il  roadshow, la cui organizzazione scientifica è affidata a docenti universitari e membri di ANCE, ENEA e delle Commissioni UNI e CTI impegnati da anni nella produzione di norme su tali tematiche all’interno di comitati normatori nazionali e internazionali (CTI, UNI e CEN), ha visto finora la partecipazione di oltre 3.000 persone.

L’ultima tappa del tour Edifici 2020 si terrà venerdì 28 novembre 2014 presso l’hotel NH Ambasciatori di Corso Vittorio Emanuele II, 104, dalle 9.30 alle 13.30. La partecipazione è gratuita e a numero chiuso.

Al convegno di Torino i partecipanti saranno invitati a considerare uno standard di edificio made in Italy capace di coniugare sicurezza, risparmio e salubrità in area Mediterranea, valutando le reali esigenze di tutte le tipologie di costruttive, per opere di tipo residenziale, scuole, housing sociale, etc. con particolare attenzione all’ambiente, alla qualità del costruito ed al benessere abitativo.

Il Collegio degli Ingegneri della Provincia di Torino riconosce 3 Crediti Formativi Professionali. L’appuntamento è supportato da alcuni produttori di laterizi che consentiranno ai presenti di approfondire le tematiche trattate nel convegno richiedendo informazioni presso i corner aziendali.

Il roadshow riprenderà nel 2015 con un nuovo calendario, presto disponibile sul sito www.edifici2020.it

PROGRAMMA:

Introduce e modera Rosario Gulino, ANDIL

Il concetto di edificio NZEB (NET o NEAR): aspetti normativi e i limiti di consumo energetico in area mediterranea –  Costanzo Di Perna, Università Politecnica delle Marche

Il punto di vista di CECODHAS – ENERGY EXPERT NETWORK – Marco Corradi, Presidente Acer Reggio Emilia, coordinatore delle Acer dell’Emilia Romagna, membro del Board of Directors CECODHAS

Housing Europe EPBD Recast e il quadro normativo nazionale – Vincenzo Corrado, Politecnico di Torino

Coniugare NZEB e salute (problematiche e soluzioni IAQ) – Marco D’Orazio, Università Politecnica delle Marche

Valutazioni costi/benifici delle scelte progettuali – Elisa Di Giuseppe, Università Politecnica delle Marche

I fondi dell’unione europea per l’efficienza energetica – Mauro Cappello, Ministero dello Sviluppo Economico

Dibattito e conclusione dei lavori

Confermate le date dell’edizione di Restauro 2015 a Ferrara

Ferrara Restauro 2015

Ferrara Restauro 2015

Restauro 2015, il Salone del Restauro di Ferrara annuncia le date della sua prossima edizione, la 22°, che si aggiudica inoltre il patrocinio di Expo Milano 2015, l’esposizione universale che si terrà nel capoluogo lombardo il prossimo anno.

Restauro 2015 si terrà dal 6 al 9 maggio 2015, proprio durante il semestre di Expo che ha deciso di concedere il proprio patrocinio considerato il profilo culturale dell’iniziativa.

Restauro rivendica da sempre il ruolo di “mediatore” tra conservazione del passato e innovazione, presentando al pubblico la modernità nel restauro con il meglio dei materiali e delle tecnologie presenti sul mercato, e facendosi portavoce di una sensibilizzazione per il risveglio della predisposizione al mecenatismo, come auspicato e disciplinato nel recente decreto Art Bonus a firma del Ministro Franceschini.

Restauro 2015 porrà l’attenzione soprattutto su due aspetti: la piena integrazione tra cultura e turismo e la formazione di un vero e proprio “sistema museale italiano”. Non si spegnerà inoltre l’attenzione sulle tematiche legate al post sisma emiliano 2012 e aquilano 2009.

I mesi che ci dividono dall’edizione 2015 vedranno Il Salone del Restauro impegnato in qualità in altri eventi collaterali, tra cui la giornata di formazione di martedì 11 novembre a Carpi, presso Palazzo Pio Sala dei Mori, dal titolo “La riqualificazione dello spazio pubblico. La rigenerazione dei tessuti urbani del territorio” (9.30 – 18.00).

Sempre al restauro architettonico si rivolge il IX Ciclo di conferenze ICAR19 “Restauro architettonico e impianti tecnici” che si terranno nelle giornate del 18 novembre, 2 e 9 dicembre 2014.

Riqualificazione di pareti antincendio con Knauf

soluzioni anticendio

L’evolversi della normativa o la semplice ristrutturazione di un immobile comportano spesso anche una riqualificazione delle pareti in chiave antincendio. Knauf Antincendio mette a disposizione una gamma di lastre e componenti testate e certificate per la realizzazione di pareti, contropareti, controsoffitti, rivestimenti, cavedi, protezione strutturale e di condotte di ventilazione che offrono elevata resistenza al fuoco.

Certificate secondo gli standard europei, le lastre in gesso rivestito possiedeno caratteristiche naturali di resistenza al fuoco, amplificate dall’aggiunta di fibre di vetro, vermiculite e perlite. Questi materiali, completamente naturali, consentono di raggiungere livelli di efficienza ancora maggiori. L’efficacia delle soluzioni antincendio di Knauf si uniscono inoltre ai vantaggi dei sistemi a secco: leggerezza, velocità di posa, pulizia, per un utilizzo ideale in tutte le situazioni.

Le lastre Fireboard realizzate in gesso, vermiculate e rivestite con fibra di vetro, hanno una capacità di protezione dal fuoco fino a REI120 a membrana e classe di reazione A1, come anche le Lastre F-Zero e le Lastre in vermiculite Thermax. Le Ignilastra F(GKF) sono invece in classe A2-S1,d0.

Tra le novità Knauf Vermiplaster, il nuovo intonaco antincendio per interni, composto da un legante a base gesso con perlite e vermiculite espansae, incombustibile in classe A1 di reazione al fuoco.

La divisione Knauf Antincendio propone inoltre collari antincendio, manicotti e sacchetti intumescenti, pannelli rivestiti con vernice intumescente, sigillante acrilico e protezione scatole elettriche.

Completano il Sistema di Protezione Passiva Knauf i pannelli per controsoffitti (AMF = A2-S,d0 Sofipan = A1) e le botole d’ispezione con perimetrale in alluminio e coperchio con lastre idonee per pareti, soffitti e setti autoportanti fino a REI 120.

photo credit: Giacomo Carena via photopin cc

Squinzi insiste: via l’Imu per impianti e capannoni

Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, torna a parlare della legge di Stabilita. «L’importanza della eliminazone del costo del lavoro dall’imponibile Irap è assolutamente straordinaria, ma non va dimenticato che resta da intervenire sul prelievo fiscale sui beni strumenti all’attività aziendale, come capannoni e impianti, che noi riteniamo una scelta dannosa alla volontà di intrapresa», ha detto il presidente di Confindustria, nel corso del suo intervento all’assemblea Anima (macchine utensili). «In un paese moderno il sistema fiscale deve incentivare l’espansione del perimetro di impresa, non comportarsi come il suo freno più rigido», ha concluso. fabbrica-interno

Ecco l’identikit di chi compra casa: ha tra i 35 e i 44 anni

Chi compra un immobile? E perché? L’analisi delle compravendite del Gruppo Tecnocasa indica che nel primo semestre del 2014 più di tre acquisti su quattro hanno riguardato l’abitazione principale, il 16,3% un acquisto come investimento e solo il 5,4% la seconda casa per le vacanze. Chi acquista casa è in media un individuo tra 35 e 44 anni (34,1%), coniugato nella metà dei casi e di professione impiegato, categoria che raccoglie il 42,9% del campione. Seguono gli operai e i lavoratori autonomi (liberi professionisti/dirigenti/imprenditori), che rappresentano il 17% ciascuna; i pensionati costituiscono l’11,1% del totale, sono marginali tutte le altre categorie. Dopo la fascia dei 35-44enni, i più attivi sono gli under 35, che rappresentano il 30,5%, mentre le classi di età più grandi hanno un’incidenza via via decrescente. Come facilmente intuibile, l’acquisto dell’abitazione principale assume una rilevanza molto alta tra le fasce più giovani della popolazione, raggiungendo il 92,4% tra gli under 35 per scendere a circa 61% tra gli over 55. L’acquisto a scopo di investimento, invece, cresce nelle fasce d’età intermedie, grazie alla maggiore solidità del capitale a disposizione.

Il 55,2% degli acquirenti ha fatto ricorso al mutuo, il restante 44,8% ha comprato casa usando i propri risparmi. Effettuando un confronto in base all’età, si scopre che sono le fasce più giovani a ricorrere maggiormente al mutuo, mentre le classi di età più grandi comprano più facilmente con i propri risparmi.

Il venditore-tipo è un soggetto di età compresa tra 45 e 54 anni (24,6%), pensionato per il 34,2% e sposato nel 66,2% dei casi. Segmentando il campione per fasce di età, si nota come il 48,9% del campione è rappresentato da soggetti di età intermedia (tra 35 e 54 anni) e nel 43,3% dei casi è costituito da over 55.

Confrontando l’età del venditore con la motivazione di vendita, la fascia compresa tra 45 e 54 anni segue sostanzialmente l’andamento generale. Prevale il bisogno di migliorare la qualità abitativa nella popolazione più giovane; al contrario, gli over 55 manifestano maggiormente il bisogno di reperire liquidità.

casa2222

Chi lavora in proprio rischia di più la soglia di povertà

Chi lavora in proprio, in particolare artigiani e professionisti rischia di più la dèbacle economica. Secondo la Cgia di Mestre, infatti, un lavoratore autonomo su quattro è a rischio povertà. «Le famiglie con fonte principale da lavoro autonomo sono quelle più a rischio povertà. Nel 2013 il 24,9% ha vissuto con un reddito disponibile inferiore a 9.456 euro annui (soglia di povertà calcolata dall’Istat)», si legge in un’analisi dell’ufficio studi. «Praticamente una su quattro si è trovata in seria difficoltà economica. Per quelle con reddito da pensioni, il 20,9 per cento ha percepito entro la fine dell’anno un reddito al di sotto della soglia di povertà, mentre per quelle dei lavoratori dipendenti il tasso si è attestato al 14,4% (quasi la metà rispetto al dato riferito alle famiglie degli autonomi)». «A differenza dei lavoratori dipendenti, quando un autonomo chiude definitivamente bottega non dispone di alcuna misura di sostegno al reddito. A esclusione dei collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, le partite Iva non usufruiscono dell’indennità di disoccupazione e di alcuna forma di cassa integrazione in deroga e/o ordinaria/straordinaria. Una volta chiusa l’attività ci si rimette in gioco e si va alla ricerca di un nuovo lavoro», sostiene il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. L’associazione aggiunge che dal 2008 al primo semestre di quest’anno gli autonomi (ovvero, i piccoli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, i liberi professionisti, i coadiuvanti familiari) che hanno chiuso l’attività sono stati 348.400: sempre in questo periodo la contrazione è stata del 6,3%.artigiano

Salini Impregilo, commessa da 123 milioni negli Usa

Pietro Salini

Affari all’estero per le grandi imprese di costruzioni. Salini Impregilo ha siglato il contratto per la costruzione a Cleveland del Dugway Storage Tunnel per un valore di 153 milioni di dollari, pari a 123 milioni di euro. Il tunnel è lungo 4,5 km e il contratto prevede anche la costruzione di sei pozzi e di una serie di strutture in calcestruzzo per la raccolta e il convogliamento delle acque reflue e piovane.

Pietro Salini
Pietro Salini

Sauna in casa: la nuova proposta di Grandform Project

Sauna_SmartLevel-3Ritagliarsi un momento di relax e benessere oggi è possibile anche a casa. Grandform Project presenta la nuova Sauna Smart Level, dalla struttura essenziale, compatta ed ecologica, che vi permetterà di beneficiare degli effetti salutari del calore della sauna in casa.

La struttura di Sauna Smart Level è interamente realizzata in Abete Nordico naturale che consente una distribuzione del calore ottimale. Le panche sono in legno atermico Abachi a doghe larghe dal bassissimo coefficiente di trasmissione termica, tanto da non scottare al caldo ed essere gradevoli al tatto.

La centralina, racchiusa in un’elegante cornice in legno, permette di impostare i parametri della sauna in modo rapido e intuitivo sfiorando le icone del display. Tra le funzioni ci sono la regolazione della temperatura e la possibilità di accensione ritardata.

All’interno della sauna la stufa elettrica è realizzata in acciaio smaltato con griglia di protezione e completa di pietre che permettono una distribuzione “morbida” del calore e mantengono il calore anche in caso di sbalzi dovuti all’apertura della porta.

Tra gli optional l’haloterapia (con la possibilità di inserire nella sauna speciali pannellature di sale iodato che coniugano proprietà curative e spettacolari), l’aromaterapia con gocciolatoio per essenze, la musicoterapia con coppia di casse acustiche resistenti alle alte temperature, il poggiatesta in legno abachi atermico e idrorepellente.

La Sauna Smart Level è disponibile in sei dimensioni standard: 150x100x208 cm, 180x120x208 cm, 202x150x208 cm, 202x202x208 cm, 250x202x208 cm e 250x250x208 cm.Grandform Project offre comunque soluzioni su misura che consentono di creare anche un progetto personalizzato, adattabile a qualsiasi spazio.

Sauna_SmartLevel-2

ADI Design Index 2014: in concorso Stone Italiana e Alpi

StoneItaliana_Alpi_Confessi

Confessions, collezione di superfici in quarzo ricomposto e legno, è stata selezionata dall’ADI Design Index 2014 nella categoria materiali per concorrere al Compasso d’Oro 2016.

Nata nell’ambito del progetto Stone Circus, Confessions è stata dal designer Lorenzo Palmeri e dalal collaborazione con l’azienda Alpi.

Caratterizzata da linee intrecciate che producono pattern geometrici, Confessione di Stone Italiana e Alpi si compone di una lastra in quarzo ricomposto e legno (Alpilamcvt). Il legno non è intarsiato, bensì affogato nel quarzo in fase di ricomposizione.

Le trame geometriche creano l’illusione dell’effetto ottico di alternanza tra figura-sfondo, e si ispirano a motivi ancestrali che ritroviamo anche negli harem d’oriente o nelle pavimentazioni delle cattedrali d’occidente.

Le lastre Confessions sono disponibili nelle dimensioni 120x60x1,3.

StoneItaliana2

Vernicianti e riqualificazione: AITIVA a Restructura 2014

verniceAITIVA, l’associazione dei tecnici industrie vernici e affini, partecipa a Restructura 2014, il salone del recupero, ristrutturazione er riqualificazione che si terrà a Torino dal 27 al 30 novembre.

L’associazione sarà promotrice del convegno “La tecnologia dei prodotti vernicianti al servizio della riqualificazione, recupero e ristrutturazione“, che si terrà venerdì 28 novembre 2014, alle ore 14.00 presso la Sala Le Corbusier di Lingotto Fiere.

La ristrutturazione e riqualificazione dei centri storici, delle periferie e delle zone dismesse rappresenta una importante opportunità di crescita e la manutenzione degli immobili esistenti resta l’investimento principe degli italiani.

A discuterne i principali esperti del settore che presenteranno i risultati della ricerca dell’industria dei prodotti vernicianti e si faranno protavoce di esperienze esemplari di realizzazioni eseguite con materiali frutto di una costante evoluzione tecnologica che ha tenuto conto delle complesse problematiche presenti nel recupero urbano.

Dopo i saluti del Presidente di AITIVA, Piero Ferretti, il convegno proseguirà con la presentazione dell’architetto Gianni Bozzo della Soprintendenza di Genova (“Genova 1992-2004: una stagione di restauri tra metodo e prassi”), l’intervento di Gianfranco Di Tanna del Gruppo Boero sulle soluzioni di sistemi applicativi sperimentati nel recupero e restauro urbano. A seguire Angelo Locaspi di Innoventions Asahi Glass Chemical Europe illustrerà le resine e i sistemi protettivi per interventi a durabilità ultraventennale, mentre Pier Luigi Bonora dell’Università di Trento mostrerà i risultati di resistenza all’esterno di sistemi applicativi di prodotti vernicianti monitorati negli anni. Infine Maria Pia Pedemonte del Politecnico di Milano parlerà del Titanio in Architettura e dell’effetto dell’ossidazione e dello sporcamento. Chiude la giornata di lavori Flavio Visioli del Gruppo Sestriere Vernici con una relazione sui sistemi innovativi ed ecosostenibili di isolamento e riscaldamento.