Home Blog Pagina 490

Nomisma: il calo dei prezzi non è ancora terminato

Il 2014 per Nomisma dovrebbe chiudersi con un incremento di compravendite di abitazioni del 3,7% su base annua a livello nazionale, del 5,5% nelle 13 grandi città. Ma «solo attraverso una rinnovata iniezione di credito e un’ulteriore revisione dei prezzi si possono prefigurare scenari nuovamente espansivi per il mercato immobiliare». È quanto emerge dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di novembre dell’associazione bolognese. Insomma, per una vera ripresa i prezzi devono scendere ancora. È il quadro che emerge dall’analisi sulle 13 maggiori città italiane, comprende anche il trend seguito fino adesso dal mercato: dal 1971 al 1978 sono stati registrati tre anni di crescita e quattro di calo. Tra il 1978 e il 1987 tre anni di crescita e sei di discesa, mentre tra il 1987 e il 1999 gli anni di crescita sono stati cinque, ma quelli di calo sette. Dal 1999 a oggi sono seguiti nove anni di crescita e, secondo le previsioni, sette anni di calo. Insomma, i prezzi possono ancora assestarsi. «Dopo il raggiungimento dei picchi di espansione del mercato degli scambi si assisteva a un aggiustamento dei prezzi, fenomeno che, in corrispondenza dell’ultima fase negativa del ciclo, tuttora in corso, si è manifestato con una intensità più contenuta e diluita nel tempo». Insomma, immobiliaristi e proprietari devono rassegnarsi.case-roma

Ovaline di La Torre Rubinetteria: la perfezione dell’ellisse

Ovaline-La-Torre-Rubinetteria

Ovaline-Cross

 

La Torre Rubinetteria presenta Ovaline, la nuova collezione bagno in cui protagonista è l’ellisse. Un unico segno in cui vivono sezioni e superfici, forme geometriche dall’armonia perfetta.

La collezione Ovaline è disponibile nella versione cromo e oro in tre varianti: la versione classica a leva minimale, Ovaline Zero, caratterizzata da maniglie semplici ed ellittiche dalle superfici planari ed Ovaline Cross, con il classico disegno a croce nella maniglia tradizionale.

 

 

 

Ovaline-La-Torre-Rubinetteria

 

 

Concorso Fila Trattati da Re : ecco i vincitori

Venaria-Reale_esternoEcco i vincitori della 6°edizione di “Trattati da Re”, il concorso nazionale che premia i migliori interventi realizzati con i sistemi di Fila Surface Care Solutions, riservato ai Maestri Trattatori e Trattatori.

Medaglia d’oro ai fratelli Bergantin per la Reggia di Venaria Reale a Torino, il cantiere di restauro più grande d’Europa.

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997, la reggia dopo un periodo di completo abbandono è stata oggetto di un intenso lavoro di restauro che si è concluso nel 2007 con l’apertura dell’edificio al pubblico. L’intervento dei maestri trattatori fratelli Bergantin, durato circa due anni, serviva a riportare in vita i pavimenti in parquet di legno antico della “Sala delle Arti” (1.500 mq), la cui verniciatura si presentava irrimediabilmente danneggiata dal calpestio. Utilizzando prodotti naturali e reversibili, i fratelli Bergantin hanno prima hanno sgrassato la superficie con il detergente decerante FilaSOLV, poi hanno steso diversi strati di cera pigmentata (FilaPRO130, FilaPARQUET NATURE, FilaNATURWAX) facendo raggiungere ai pavimenti la lucentezza e il colore originali di un tempo. Un procedimento particolarmente apprezzato dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali che ha deciso di valorizzarlo inserendolo come regola nelle normative interne di manutenzione straordinaria.

Il trattamento di restauro ha riguardato anche i pavimenti in cotto fatto a mano nel “Salone di Diana” e nel “Castelvecchio” (3.000 mq) e i pavimenti in cocciopesto nell’anticamera dei Valletti a Piedi detta “Sala dei Fagioli” (800 mq). “Nel nostro lavoro ci sono emozioni che difficilmente si possono dimenticare e che diventano fondamentali nei momenti di stanchezza e difficoltà – hanno dichiarato i fratelli Bergantin al termine del loro intervento. Aver riportato in vita un patrimonio della storia come Venaria Reale è stata un’esperienza straordinaria ed emozionante, siamo orgogliosi di essere stati protagonisti del cantiere di restauro più grande d’Europa”.

Parquet-pre-trattamento-fil
Parquet Venaria Reale prima del trattamento
Parquet-dopo-fila
Parquet Venaria Reale dopo il trattamento

Sul podio al secondo posto si è posizionato Roberto Rossetto per il trattamento di Piazza Candiani a Mestre:  composta da 680.000 tessere e 33 tonalità di colore tra marmi, graniti e smalti veneziani, la piazza è uno degli esempi più originali di public art in Italia, oggi al centro di un grande progetto di riqualificazione urbana. Dopo aver lavato i 1.6000 mq di superficie utilizzando il detergente sgrassante FilaPS87 con una monospazzola e successivamente risciacquato il pavimento con il detergente neutro FilaCLEANER, il maestro trattatore Roberto Rossetto ha poi applicato il protettivo ravvivante FilaSTONE PLUS, steso grazie ad un vello spandicera. Il trattamento è stato premiato per la professionalità tecnica espressa dal trattatore in un intervento di difficile esecuzione, che ha richiesto esperienza e abilità in un contesto di rilevanza urbana e architettonica, valorizzando i colori e i materiali della pavimentazione.

Piazza Candiani dettaglio
Piazza Candiani dettaglio
Piazz-candiani-mestre
Piazza Candiani

Al terzo posto la Cappella di San Severo a Napoli, con il trattamento curato da Vincenzo Casolaro che ha eseguito un intervento per “ridonare vita” ai 250 mq di pavimentazione in cotto di fine ‘700, molto sporca e con incrostazioni di carbonati cristallizzati. La pavimentazionepresentava, inoltre, una greca di cotto smaltato che in alcune parti risultava usurata e sfaldata che ha imposto un trattamento delicato e svolto a mano in 4 notti e un giorno di lavoro. Il lavaggio iniziale è stato eseguito con il detergente sgrassante FilaPS87, a cui è seguito un secondo lavaggio con FilaDEK, necessario per rimuovere lo sporco residuo. Per riprendere le sigillature è stato applicato il protettivo FilaES82. Il pavimento è stato poi finito con un passaggio di cere in pasta color cuoio: FilaMATT e FilaNATUREWAX. Per ultimare il lavoro e riportare la superficie alla sua bellezza originaria, il trattarore Vincenzo Casolaro ha impiegato particolarmente impegnativi per la delicatezza e il prestigio del sito trattato.

Cappella-San-Severo-Napoli
Cappella San Severo prima del trattamento
Cappella-San-Severo_interno
Cappello San Severo interno

Oltre ai tre progetti vincitori, Fila ha assegnato una menzione speciale a Fabrizio Zangara per l’intervento all’Università di Trento. In totale al concorso hanno partecipato 23 progetti situati da tutta Italia ambientati in ogni tipologia di contesto: edilizia residenziale di recente costruzione, contesti storici come castelli, ville, palazzi.

“Anche in questa edizione il concorso Trattàti da Re ha valorizzato edifici italiani che sono conosciuti, per il loro pregio, in tutto il mondo – afferma il Presidente Fila Beniamino Pettenon. Grazie all’elevato livello tecnico delle realizzazioni sono state rivitalizzate opere che appartengono al patrimonio artistico e culturale del nostro Paese e siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte: è un successo che coinvolge tutta l’azienda, perché è il frutto della qualità dei prodotti Fila ma anche dell’impegno coordinato dei nostri trattatori e del laboratorio tecnico”.

Milano sottovalutata del 33%, i prezzi cresceranno

Milano è una delle città del mondo maggiormente sottovalutate in termini di prezzo medio sul prodotto immobiliare (-33%) e con una previsione di crescita dei valori del 14%. È una delle previsioni contenute in un’analisi presentata oggi a Milano, alla Fondazione Riccardo Catella, durante la IV edizione dell’Hines Italia Real Estate Forum, evento annuale dedicato ad approfondire gli scenari economici sia a livello domestico che internazionale. Secondo l’analisi l’Italia ha registrato nel terzo trimestre 2014 investimenti in crescita, rispetto a un anno fa, ma inferiori rispetto a paesi che possiamo considerare, da un punto di vista di economia nazionale, più “deboli” rispetto al nostro Paese. L’analisi dei mercati mondiali, elaborata da Clint Myers, direttore globale della Ricerca di Hines, mostra una economia americana che si è rimessa in moto e, parallelamente, un giudizio di maggiore fiducia rispetto al 2013 (19,8%): «È un momento favorevole per gli investimenti in Italia crediamo infatti che le migliori opportunità immobiliari oggi siano in Irlanda, Spagna e Italia. Le economie di Irlanda e Spagna hanno toccato il fondo, e stanno garantendo dei buoni rendimenti; il pricing in Italia è oggi molto interessante e il capitale è più lento a rispondere, a causa del maggiore scetticismo sulla ripresa economica del Paese. Anche se riteniamo che questo scetticismo sia giustificato, crediamo tuttavia che l’Italia, soprattutto nelle regioni del nord, offra attualmente tra le migliori opportunità di investimento nel mondo. Conta poco lo scenario nel momento di approccio a un investimento, ciò che è determinante è la prospettiva economica nel periodo di mantenimento dell’investimento: qual è quindi l’elemento da analizzare visto che l’outlook non è così importante? Secondo noi la condizione di mercato rispetto al trend storico, analizzando appunto i valori immobiliari rispetto al trend», è l’opinione di Clint Myers. «L’Europa del Sud, in particolare Spagna, Italia e Irlanda, presentano valori con un forte sconto rispetto alla media storica (Milano -33%, Roma -24%), e questo è indice di possibili rendimenti positivi nei prossimi cinque anni.  C’è stato un incremento nel mercato degli NPL, che diventerà in breve tempo ancora più importante: sono già state avviate le prime dismissioni da parte delle banche e anche questo avrà un impatto importante nei prossimi anni».milano

Shade Carpet: il tappeto ceramico dal fascino vintage

Pastorelli shade carpet

Nuove prospettive per l’arredo d’interni con Shade Carpet di Pastorelli, il tappeto ceramico che unisce con il fascino e il calore del vintage con la tecnologia della stampa digitale.

Shade Carpet è sia pavimento che rivestimento ceramico, un mix di varianti da combinare con le piastrelle decorate ad effetto tappeto. Sessanta le diverse tipologie di decoro differenti per colorazione o disegno, che ricordano le Cementine.

Tutta la serie Shade è prodotta in grès porcellanato, in cinque formati quadrati e rettangolari (80×80, 40×80, 60×60, 30×60 e 30×30). La versione Carpet è proposta nel formato 30×30, ma le stesse decorazioni sono inserite anche nel mosaico a forma esagonale previsto per ogni colorazione. Coordinando la decorazione a pavimento con quella della testata, anche in camera da letto è possibile ottenere un ambiente sofisticato ed elegante.

Quattro le colorazioni disponibili per un pavimento adatto sia ad ambienti classici che contemporanei, che abbina il calore della terra cotta all’urban style dei cementi.

Pastorelli shade carpet

Walldoor Massima, la filomuro per tutti gli spessori

Walldoor-Massima-Bertolotto-porte

Walldoor-Massima-Bertolotto-porte

Bertolotto Porte presenta Walldoor Massima, la porta filomuro che si può integrare a muri di diverso spessore tra i più comuni in edilizia (8-10-12-16-18-20 cm), grazie ad una serie di allargamenti di differenti misure che sono parte del telaio e che garantiscono una maggior stabilità.

Walldoor Massima è un sistema porta di tipo complanare/filomuro con telaio perimetrale in alluminio estruso verniciato a finitura porosa di colore bianco, ideale per gli spazi più minimali con soffitti a correre. L’assenza di traversi nel telaio non crea interruzioni tra camere e corridoi, garantendo così un effetto di continuità all’ambiente.

Il nuovo sistema porta telaio di Bertolotto Porte può essere declinato in base alle superfici con pitture murali o laccature opache o/e lucide nella gamma NCS o RAL disponibili. Grazie alla finitura speciale, che funge da primer, è possibile utilizzare anche vernici ad acqua.

Il sistema è disponibile con due sezioni di profilo differenti sia nella versione a spingere che quella a tirare. L’anta Massima è un legno tamburato dallo spessore di 58 mm. Il modello è corredato da una serratura magnetica cromo satinato con chiave, tre cerniere a scomparsa regolabili sui tre assi (4 cerniere per altezze superiori a 2400mm) con finitura cromo satinato. Disponibile anche nella versione a tuttaltezza senza traversi superiori fino a 3000mm.

Sul telaio Walldoor Massima è possibile montare ante delle collezioni design Bertolotto Porte: Fashion laccate, Costellazioni, Natura, Venezia Pantografato e PantoQuadra, 25° by Arnaudo.

walldoor-massima-bertolotto-porte

J. Corradi: le cucine a legna per cucinare e riscaldare la casa

cucina country j. corradi

neos-cucinaJ.Corradi presenta quattro collezioni di cucine a legna, che contemporaneamente permettono di cucinare e riscaldare la casa in modo più ecologico ed economico.

Le cucine a legna J. Corradi permettono nello stesso momento di riscoprire antiche tecniche di cottura e di scaldare l’ambiente, oltre a rappresentare un arredo di elevato impatto estetico. I materiali di alta qualità garantiscono solidità e durata nel tempo ad ogni dettaglio. Tutte le componenti in metallo, sempre in acciaio inossidabile o fusioni di ghisa oppure ottone, cromato o anticato, hanno spessori importanti per la massima resistenza. I focolari, profondi e rivestiti di un refrattario della massima qualità, permettono di controllare al massimo la combustione ed evitare di effettuare continue ricariche di legna (le braci restano accese fino ad oltre 6 ore dall’ultima carica).

Cucine J.Corradi: modelli a legna e combinati

Disponibili sia nei modelli freestanding che ad incasso, le cucine J. Corradi possono essere utilizzate a legna d’inverno, ma anche in modalità gas/elettrico d’estate.

I modelli a legna o combinati legna/gas/elettrico consentono di riscoprire le antiche tecniche di cottura a legna e regalare ad ogni pietanza gusti e sapori impareggiabili. La piastra in ghisa radiante, posizionata direttamente sopra l’ampio braciere, ha uno spessore di 8 millimetri, in modo da mantenere la temperatura più a lungo, perfino quando la fiamma è ormai spenta. Sugli anelli, dove la temperatura è più alta, si possono effettuare le cotture più rapide, mentre sui lati il calore è diffuso, perfetto per le cotture lente, come i risotti, i brasati, le salse. Come optional è possibile aggiungere una vasca per l’acqua calda.forno-countri-j.-corradi

Il forno a legna (da 58 o 45 litri) è rivestito di materiali refrattari di alta qualità, per una temperatura costante ed omogenea, che è possibile controllare attraverso il termometro posto frontalmente (in alcuni modelli è possibile anche regolare l’intensità del fuoco attraverso una manopola che aumenta o diminuisce la quantità d’aria presente nel braciere).

Le cucine combinate e a gas/elettrico includono elettrodomestici progettati appositamente da J.Corradi, dai forni (statico da 45 litri e multifunzione da 84 o 53 litri) ai piani cottura a gas ed elettrici (piano vetroceramico, piano ad induzione, piano barbecue, piano fry-top).

Cucine J.Corradi anche per riscaldare gli ambienti

Le cucine J.Corradi, mentre portano a cottura le pietanze, riscaldano piacevolmente la stanza in cui sono installate e, nella versione Thermo, possono anche produrre acqua calda per i termosifoni di tutta la casa o per l’impianto di riscaldamento a pavimento. Anche i modelli più piccoli da 60 cm possono riscaldare una stanza di circa 70 metri quadri, mentre i più grandi in versione “thermo” arrivano a 200 metri quadri.

Cucine J.Corradi: finiture e rivestimenti

J. Corradi propone quattro diverse famiglie di cucine per ogni esigenza di stile:

Country
: il rivestimento esterno è composto di pannelli di metallo smaltati e porcellanati in diversi colori (avorio, nero, bordeaux, verde), che si ritrovano nelle maniglie, realizzate in porcellana e ideali per un utilizzo anche senza guanto isolante. I profili delle porte e dei cassetti, il tubo corrimano, le finiture delle manopole sono in ottone, ottone anticato o acciaio inox. Caratteristica della cucina Country è l’apertura ad “oblò” sule ante, che rende piacevole la visione del fuoco o il controllo dei cibi durante la cottura.

cucina country j. corradi

Neos: essenziale nelle linee e nelle forme, ideale per gli ambienti più contemporanei, la cucina Neos ha un rivestimento esterno di pannelli in acciaio inox o metallo verniciato in diversi colori (avorio, nero, bordeaux). Per un effetto più retrò, i fianchi sono disponibili anche in maiolica avorio o bordeaux. Le porte sono in acciaio inox oppure verniciate nere.

cucina neos j.corradi

Borgo Antico: il fascino della ceramica combinabile in infinite varianti. Il rivestimento esterno è composto di piastrelle in ceramica in diverse tinte o decorate a mano, fissate con una vite centrale che conferisce un aspetto ancora più rustico. Le maniglie sono anch’esse realizzate in porcellana, in tinta con la finitura, mentre i profili sono in ottone, ottone anticato o acciaio inox. Le ante sono disponibili in tre varianti: a tutto vetro, con apertura parziale circondata da un perimetro piastrellato, o cieche, cioè completamente rivestite in maiolica.

cucina-borgoantico-j.corrad

Rustica
: uno stile sobrio ed elegante, adatto a tutti gli ambienti, con ampie porte vetro e superfici lisce in metallo smaltato (nero o bordeaux). I particolari come profili, tubo corrimano, manopole sono disponibili in ottone o inox.

cucina rustica J. Corradi

Ecco i migliori progetti di domotica KNX d’Italia

domotica KNX

domotica KNX

Assegnati i premi KNX Italia 2014 per i migliori progetti di domotica con tecnologia KNX. Vincitore assoluto a livello nazionale la Fortezza Viscontea, realizzazione unica che coniuga tecnologia e tutela di un edificio storico. Adibita anche ad albergo, la struttura ha richiesto inoltre l’implementazione di tutte le necessarie funzionalità tipiche di una struttura ricettiva, con un livello di integrazione KNX e di funzionalità gestite particolarmente rilevante: oltre 463 i dispositivi KNX implementati : dall’illuminazione, al clima, alla sicurezza, alla distribuzione audio/video, alla supervisione e gestione remota.

KNX è il primo standard di building automation aperto approvato come standard europeo (EN 50090 – EN 13321-1) e mondiale (ISO/IEC 14543), che si sta diffondendo sempre di più anche sul mercato italiano in ambiti applicativi sempre più disparati: dall’illuminazione alla climatizzazione, alla sicurezza al monitoraggio dei consumi, al controllo dei sistemi di produzione dell’energia. L’ampia flessibilità di KNX consente l’integrazione con sistemi già esistenti, senza obbligo di rifacimento o riconfigurazione.

La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 14 novembre nella cornice della Stazione Leopolda di Firenze, nell’ambito del “KNX Day 2014”, vetrina dei migliori progetti KNX realizzati nel nostro Paese.

Cinque le categorie prese in esame. Oltre al premio come miglior progetto a livello nazionale assegnato alla Fortezza, tra le strutture ricettive un prestigioso riconoscimento è andato anche al B&B Atticus e Nuova Opera di Verona, una struttura completamento in legno, per l’ampia integrazione impiantistica delle varie funzionalità realizzate in KNX, ma anche per l’attenzione alla sostenibilità ambientale ed energetica. Tramite l’automazione KNX la struttura è in grado di autogestirsi e autoregolarsi, sia nell’interazione con i clienti, sia nella sua quotidiana operatività.

Il premio come miglior progetto KNX per l’efficienza energetica è stato assegnato invece alla Scuola dell’infanzia S.S. Innocenti di Sandrà di Castelnovo del Garda, in provincia di Verona. Attraverso l’impianto di automazione KNX, la scuola integra illuminazione, termoregolazione, ricambio aria aule, interazione tra sistemi, supervisione dell’intero sistema da pannello touch locale oltre che da remoto tramite accesso web.

Anche l’Acquario di Genova ha ottenuto una menzione speciale per la gestione dell’impianto di illuminazione. La scelta di KNX ha contribuito a migliorare in maniera sostanziale l’efficienza energetica complessiva; gli obiettivi raggiunti sono stati un miglioramento dell’illuminazione all’interno delle vasche e sul percorso, con la possibilità di variare più facilmente colore, intensità della luce a seconda delle esigenze del pubblico e degli animali, e di ridurre notevolmente i consumi energetici del 54% circa.

In ambito pubblico il premio è andato al progetto BEAMS (Buildings Energy Advanced Management System) dell’Università del Salento, finanziato nell’ambito del 7° programma quadro europeo, per l’alto livello di integrazione KNX e l’attenzione al comfort e alla sostenibilità nello sviluppo della realizzazione.

Infine, per la modernità delle tecnologie adottate, si è distinto il progetto KNX della Mediclinic, struttura sanitaria di Pozzonovo, in provincia di Padova. La Giuria ha ritenuto la Mediclinic un esempio di come l’automazione KNX consenta di gestire situazioni complesse: 737 i dispositivi KNX utilizzati su 11 linee che hanno consentito la gestione efficace dell’illuminazione, della sicurezza, degli accessi, garantendo massima qualità e comfort a pazienti, ospiti, operatori, nelle diverse aree dell’edificio.

Effetto Expo sul prezzo degli immobili? Qualcuno è ottimista

Le opinioni sono discordi: mancano poco più di sei mesi all’inaugurazione di Expo 2015, ma non tutti sono convinti che si avvertirà un impatto sul mercato immobiliare. L’evento, che secondo le previsioni attirerà dai 15 ai 25 milioni di visitatori, di cui circa il 27% dall’estero, vede però ottimista il sito Casa.it, secondo cui aziende e gli uomini d’affari si stanno attivando in cerca di alloggi di rappresentanza, contribuendo ad avviare un effetto volano sulle quotazioni non solo nella compravendita di case, ma anche nel settore degli affitti. La portata universale di Expo 2015, secondo, il portale dedicato agli immobili, impatterà sui valori dell’intera area milanese, con il picco in corrispondenza dell’area di Rho, dove saranno realizzati alloggi che daranno ospitalità fino a 700 persone. Parte dell’area di Cascina Merlata sarà trasformata in Expo Village, identificata nel nuovo quartiere QTE15 composto da 160 edifici che ospiteranno 1200 persone in circa 300 appartamenti. Ai singoli Paesi partecipanti verrà destinato un edificio, composto da appartamenti e diversi spazi interni.

Anche in altre aree del Comune di Milano sono in fase di realizzazione residence ed edifici per accogliere l’imponente flusso di visitatori. A Sud del capoluogo, per esempio, è prevista la costruzione di un complesso residenziale che renderà disponibili oltre 400 posti. Inoltre, nelle zone più centrali sono in fase di completamento 15 nuove strutture di lusso che aggiungeranno ulteriori 400 appartamenti distribuiti tra i quartieri di Porta Nuova, Gioia e Isola.expo

È in aumento il numero di abitazioni da riqualificare

La proprietà immobiliare in Italia fa i conti con le «pantere grigie». L’Italia è uno dei Paesi con la popolazione più anziana del mondo, e anche le nostre case lo dimostrano: il 36,6% delle abitazioni del nostro Paese (11,6 milioni di unità immobiliari) ha più di 40 anni di vita, con picchi del 42% in alcune grandi città. Il dato emerge dall’ultima indagine dell’Ufficio Studi di Immobiliare.it, che ha evidenziato la crescita progressiva del numero di abitazioni che necessitano di interventi di manutenzione. L’età avanzata del patrimonio lo rende, oltre che obsoleto, anche particolarmente energivoro: un immobile che supera i 30 anni di età consuma in un anno, mediamente, dai 180 ai 200 Kwh/mq. Un fabbisogno enorme se si considera che un’abitazione in classe B, standard minimo per le nuove costruzioni, arriva a consumare in media tra i 30 e i 40 Kwh/mq all’anno. Al Sud si registra il patrimonio immobiliare più datato: Basilicata, Sicilia, Campania e Abruzzo sono le regioni in cui è più alta la percentuale di abitazioni con oltre 40 anni di età. Le percentuali più basse si registrano in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige.

Effettuare lavori di ristrutturazione permetterebbe di evitare la svalutazione degli immobili: gli immobili ultra-quarantenni non ristrutturati hanno un prezzo al metro quadro mediamente inferiore del 25% rispetto ad abitazioni realizzate a partire dal 2000. casa-43

 

Grandi opere, grandi equivoci, grandi errori

tav
Lavori per la Torino-Lione

Grandi opere, grandi equivoci, grandi errori

 

I costruttori le invocano. Il governo le promette. Il Paese le attende. Ma le grandi opere infrastrutturali non sono sempre e comunque un toccasana. L’esempio di questi giorni dovrebbe fare riflettere. Lo scolmatore del Seveso, presentato per anni come la soluzione giusta per far defluire l’acqua alta, non è servito a evitare che mezza Milano si allagasse. Bisognava fare altro o, perlomeno, qualcosa in più.

Ci sono poi i problemi chiamati eufemisticamente «burocratici» e che sono, in realtà, frutto di un esasperato concetto di libera concorrenza. Spesso, come a Genova, i soldi pubblici stanziati e disponibili non sono spesi perché gli appalti sono bloccati dai ricorsi giudiziari delle aziende che hanno perso (a torto o a ragione) la gara. I tre anni di blocco, nel caso specifico di Genova, sono quelli previsti dalla legge e non la responsabilità degli amministratori locali, in particolare il sindaco, additati al pubblico ludibrio. In fondo, sarebbe bello se le colpe fossero di una sola persona, ma non è così. E nemmeno si tratta dell’odiata burocrazia, cioè di lungaggini nell’ottenere certificati e permessi. Però l’impressione generale (sbagliata) è invece che la colpa sia dei «politici». Casomai, in questo caso, la responsabilità è del tecnico comunale che ha scritto una gara d’appalto magari in modo confuso, che si è prestata meglio a un ricorso. Fare chiarezza serve.

Ci sono poi i localismi. Definirli così è già conferire loro un attributo negativo. Sono quelli che, nelle realtà specifiche, vengono definiti «principi irrinunciabili di democrazia». Cioè la sindrome Nimby (not in my backyard, cioè non nel mio cortile): fate pure i vostri lavori, basta che non siano vicino a casa mia. Umanamente comprensibile, per carità, ma di fatto esiziale per le sorti del territorio. E non solo. Sempre Milano (non la Sicilia) ne è la testimonianza: tutti contenti che affluissero milioni da investire in infrastrutture in vista dell’Expo. Ma poi i cittadini si ribellano quando la strada a tre corsie passa vicino alle case o un canale attraversa il quartiere.

Le infrastrutture sono belle. Altrove, però.

Prendiamo il Tap, il grande gasdotto che deve approdare in Italia dal lontano Azerbaigian. Il punto di arrivo, la costa pugliese, non piace ai cittadini del Comune di Melendugno, che a colpi di ricorsi stanno bloccando i lavori che potrebbero trasformare l’Italia in un hub europeo del gas e, soprattutto, bypassare le minacce dello zar Vladimir Putin. È un’opera che non solo si fa una volta ogni cento anni, ma che garantirebbe all’intero Paese un ruolo centrale sul mercato del gas europeo. Bisogna tenere conto, inoltre, che il tubo (circa un metro e mezzo di diametro), non attraverserà la spiaggia della località pugliese, ma sarà sotterraneo e sbucherà parecchio lontano dalla costa. Insomma, i turisti non lo vedranno neppure: lo scavo sarà tutto realizzato con una cosiddetta talpa meccanica, a qualche metro di profondità. E, infine, il disagio sarà anche ben pagato. Eppure i meledugnesi non ne vogliono sapere.

Attenzione, però: ci sono anche, al contrario, le grandi opere che sono realizzate per motivi politici, o per errori strategici, ma hanno poche fondamenta. Una di queste opere è la cosiddetta Tav, cioè la Torino-Lione ad alta velocità. In questo caso il problema non è di natura politica, di essere pro o contro una causa, antagonisti contro il «partito del fare», e neppure una questione ambientale. È solo una questione di merito. Come fanno rilevare gli economisti bocconiani riuniti nel sito Lavoce.info, saranno spesi un sacco di soldi per una linea ferroviaria che non ha traffico. «Il traffico pesante attraverso i trafori stradali del Fréjus e del Monte Bianco ha raggiunto un massimo di circa 1,4 milioni di veicoli nel 1994, si è quindi stabilizzato e negli ultimi anni si è ridotto di circa il 20% sia a causa della recessione, sia per la diversione di una parte dei flussi su altri itinerari causata da un rilevante aumento dei pedaggi. Le proiezioni derivano dall’applicazione a quella specifica direttrice dei tassi di crescita medi dei flussi di merce registrati degli scorsi decenni lungo l’intero arco alpino. Ma così facendo: a) si ignorano le sostanziali differenze che caratterizzano le varie direttrici e b) non si considera che le tendenze manifestatesi nel corso degli anni Ottanta e Novanta sono in parte riconducibili a condizioni eccezionali, come il completamento del mercato unico e la realizzazione su scala continentale di una capillare rete autostradale con radicale abbattimento dei tempi di trasporto, che non potranno evidentemente riproporsi nei decenni a venire». Insomma, l’Italia investirà tra i 15 e i 20 miliardi (o forse più, come fanno balenare le cronache) per un’opera che rimarrà sostanzialmente poco utilizzata: «Sembra dunque ripetersi l’errore già compiuto negli studi redatti nei primi anni Duemila dalla commissione intergovernativa franco-italiana che stimavano per il 2015 un numero di veicoli medio giornaliero pari a 6.600, cioè esattamente il doppio rispetto a quelli registrati lo scorso anno», concludono Paolo Beria, Raffaele Grimaldi e Francesco Ramella, gli autori dell’analisi.

Se tutti quei soldi fossero stati impiegati per il dissesto idrogeologico forse la pioggia farebbe oggi meno paura.

Con Sanifloor 3 fai la doccia dove vuoi

sanifloor 3 sanitrit

sanifloor 3 sanitrit

Quante volte avete voluto realizzare una doccia in uno spazio inizialmente non destinato al bagno? Con Sanifloor 3 non ci sarà più alcun problema.

Sanifloor 3 è la nuova pompa per lo smaltimento delle acque chiare della gamma Sanitrit, adatta per creare la propria zona doccia dove prima non era possibile, superando i vincoli degli scarichi. Basterà collocare la pompa all’interno di un mobiletto nella stanza e sarà possibile avere una doccia pratica e di design.

Inoltre, grazie all’utilizzo del principio di funzionamento per aspirazione e non per caduta, Sanifloor permette l’installazione di un piatto doccia ultrapiatto/filo pavimento.

Sanifloor 3 può gestire le acque provenienti da un soffione di grandi dimensioni.

sanifloor 3 sanitrit doccia

Scale Colors di Ikona: ne vedrete di tutti i colori

scala colors ikona

scala colors ikona

Ikona presenta Colors, la nuova linea di scale per interni personalizzabili in tutti i colori della gamma RAL.

Le scale, tutte in acciaio, sono caratterizzate dal sistema brevettato Locking Module System, tecnologia d’avanguardia che permette l’accostamento di moduli decorativi e cosciali in acciaio.

La linea Colors di Ikona pemette una doppia opportunità. Il colore scelto per la struttura può infatti rivestire l’intera fiancata della scala, e perciò sia i cosciali sia i moduli decorativi, oppure i soli moduli decorativi. In questo caso, è possibile selezionare un differente colore per i cosciali, creando accattivanti contrasti cromatici.

È possibile per esempio personalizzare la struttura con moduli dello stesso colore, ma di diversa gradazione, o inserire moduli di cromie tutte diverse, alla ricerca di personalità naif, fluo, pastello o color blocking.

Con Ikona, la scala non è più un elemento strutturale ma diventa un vero e proprio complemento d’arredo evoluto, coerente con lo stile della casa e la personalità di chi la abita.

scala Colors-Ikona

Sixinch: il design a pellificazione industriale anche in Italia

sixinch

sixinch

Sixinch arriva in Italia con i suoi prodotti di design e una tecnica produttiva innovativa, destinata a trasformare il mondo della produzione di elementi d’arredo per interni ed esterni.

Sixinch, marchio nato in Belgio nel 2003 da un’idea di Pieter Jamart e Michel Sels, grazie all’utilizzo di macchinari tecnologicamente all’avanguardia, propone un metodo produttivo basato su una “pellificazione industriale”, tecnica che restituisce all’oggetto, qualora usurato, nuova linfa vitale, e che al contempo può dare vita a un oggetto con una destinazione d’uso completamente cambiata. In questo modo, anche una vecchia bicicletta può diventare un originale elemento d’arredo per il salotto.

Sixinch è così in grado di ricoprire oggetti di piccole e grandi dimensioni con strati successivi di materiali poliuretanici diversi, che conferiscono allo stesso tempo resistenza, flessibilità, colorazione vivace e un effetto vellutato al tatto. Il cliente può inoltre collaborare attivamente al design del suo arredo, scegliendo la forma, la dimensione e il colore da conferire all’oggetto desiderato.

L’azienda propone inoltre da catalogo prodotti ideati da designer di fama internazionale. Nati da blocchi di poliuretano espanso, modellati e poi rivestiti, questi oggetti non presentano cuciture, né parti aggiunte, sono impermeabili, antigraffio e resistenti ai raggi UV.

Sixinch Italia sarà presente alla fiera Architect@work, che si svolgerà il 19 e il 20 novembre 2014, dalle 13.00 alle 20.00, presso Fiera Milano Congressi.

Sininch

Il 30% degli investimenti per l’edilizia finisce in tasse

Circa il 30% degli investimenti nell’edilizia residenziale giniscono nelle casse del Fisco. Lo rileva Assimpredil-Ance. «Il prelievo immobiliare è passato da 9 miliardi del 2011 fino a 25 miliardi euro», ovvero in tre anni è quasi triplicato. A sottolinearlo è il presidente di Assimpredil-Ance, Claudio De Albertis che rileva come si tratti di «una patrimoniale sulla ricchezza delle famiglie, che deprime i consumi interni» e colpisce «fortemente un settore già in crisi da alcuni anni». Per cui «serve una riforma della tassazione immobiliare, concentrata sulle rendite e non sul valore». Analizzando un caso specifico, una ricerca DI Assimpredil-Ance evidenzia che a fronte di un investimento di 22.500.000 euro, lo Stato ha comunque un forte guadagno: se l’operazione ha pienamente successo l’Erario arriva a incassare, senza alcun rischio, oltre 7,2 milioni di euro, a fronte di un guadagno per l’imprenditore di 4,3 milioni di euro. Mentre se non si vendesse alcun appartamento, per lo Stato ci sarebbe comunque un gettito di 2,8 milioni di euro, con zero utili per chi ha fatto l’investimento. L’associazione delle imprese edili che opera nelle province di Milano, di Lodi e di Monza e Brianza evidenzia inoltre che l’incidenza elevata della tassazione è tanto più iniqua se si tiene presente la considerevole esposizione economica e finanziaria richiesta alle imprese fin dalla fase di avvio del cantiere, a fronte di un risultato che arriva solo dopo diversi anni. «Bisogna constatare che la casa è finita nel mirino del fisco in quanto il patrimonio immobiliare sfugge con maggiore difficoltà ai controlli fiscali rispetto alla rendita finanziaria, e perché rappresenta la voce più importante della ricchezza delle famiglie italiane», aggiunge De Albertis. «Un investimento che viene ad essere tassato annualmente, non tanto sulla rendita che produce, ma per il suo valore», spiega il presidente di Assimpredil-Ance constatando che «i proprietari di casa si vedono oggi costretti a pagare al fisco una somma che riduce i loro bilanci familiari, perché la tassazione patrimoniale sul valore degli immobili prescinde dalla situazione reddituale e personale del contribuente: questa perdita di ricchezza colpisce la propensione al consumo degli italiani».cantiere564

A Londra e dintorni è boom per le costruzioni

Il settore delle costruzioni a Londra e nel sud dell’Inghilterra ha un futuro positivo. Richard Threlfall, responsabile per Infrastrutture, costruzioni nel supergruppo di consulenza Kpmg, ha osservato che per la «prima volta da molte generazioni il Regno Unito ha una forte pipeline di progetti di costruzione e delle infrastrutture per rinvigorire l’economia e guidare la nostra competitività futura». Boris Johnson, sindaco di Londra, ha messo in evidenza 33 aree chiave di sviluppo nella città. Accoppiato con il miglioramento dei collegamenti di trasporto come Crossrail e Thameslink, il mercato delle costruzioni di Londra è destinato a crescere in modo significativo nei prossimi anni. Il recente annuncio di una proroga della Northern Line a Battersea e Nine Elms è porterà migliaia di nuove case e posti di lavoro per la zona di Wandsworth. Questo servirà anche ad alleviare la pressione sulla rete di trasporto locale, che, data si prevede che essere altri 24mille posti di lavoro che vengono a zona, è una notizia molto gradita. Il costo del progetto è previsto in 1 miliardo di sterline. Ma questo è solo uno dei molti progetti di cui sia di Londra che l’economia del Regno Unito riusciranno a beneficiare nei prossimi anni. londra2