Aumenta la propensione dei consumatori ad acquistare attraverso internet attraverso smartphone e tablet. Secondo gli analisti di Flurry, nel 2014 l’uso di app per fare acquisti da dispositivi mobili è aumentato del 174% rispetto al 2013. Aumento anche per le app dedicate al lavoro e alla produttività (+121%) e per quelle di messaggistica (+103%). In generale, l’utilizzo di di app nell’ultimo anno è aumentato del 76%. Secondo a Flurry (gruppo Yahoo!), una performance superiore alla media è stata realizzata anche dalle applicazioni dedicate ai viaggi e a fitness e salute (entrambe a +89%). L’uso di app che riguardano lo sport è aumentato del 74%, seguito dalle news (+49%). In generale, gli analisti registrano uno spostamento delle attività svolte su smartphone e tablet, sempre più usati per il lavoro e l’organizzazione della vita quotidiana. Accanto al tempo trascorso su app per la produttività e lo shopping, più che raddoppiato, si assiste infatti a un rallentamento delle app di svago. L’uso di applicazioni per la musica e l’intrattenimento è aumentato del 33% contro il 79% del 2013, quello di giochi è cresciuto del 30% a fronte del 61% dell’anno precedente.
In aumento gli acquisti tramite tablet e smartphone
Lo scanner studiato per architetti e cantieri edili
Uno scanner studiato apposta per settori come l’architettura, l’ingegneria e l’edilizia. Lo propone Cam2 (Gruppo Faro Technologies). Il laser scanner portatile Cam2 Freestyle3D, un dispositivo dotato del tablet Surface (di Microsoft). Consente una visualizzazione in tempo reale, consentendo all’operatore di visualizzare i dati della nuvola di punti durante l’acquisizione. Freestyle3D esegue una scansione fino a 3 metri di distanza e acquisisce fino a 88 mila punti al secondo con una precisione di oltre 1,5 millimetri. Il sistema ottico autocompensante con brevetto in corso di registrazione consente inoltre di eseguire la scansione immediatamente senza tempi di riscaldamento. La portabilità di Freestyle3D permette di essere utilizzato e di eseguire scansioni in aree strette e difficili da raggiungere come gli abitacoli delle auto, sotto i tavoli e dietro gli oggetti, rendendolo uno strumento ideale per la raccolta dei dati sulla scena del crimine, per la conservazione architettonica e per il restauro dei beni culturali. Una memoria consente agli utenti di Freestyle3D di mettere in pausa la scansione in qualunque momento e di riprendere la raccolta dati nel punto esatto in cui si era fermata senza utilizzare riferimenti artificiali.
Vasca York di Victoria+Albert per il Waldorf Astoria
Siamo ad Amsterdam in uno degli edifici icona della capitale olandese: il luxury hotel Waldorf Astoria della catena Hilton, situato nella zona dell’Herengracht, area protetta dell’UNESCO e circondata dai tipici canali del 17° secolo. Gli interni, restaurati recentemente dallo studio inglese GA Design Model, si compongono di 93 camere con 17 suites che accolgono le vasche della collezione York di Victoria+Albert.
Le sale da bagno, eleganti ed essenziali, presentano finiture realizzare in marmo pregiato e le vasche freestanding York, grazie alle loro caratteristiche estetiche e funzionali, si abbinano in assoluta sintonia con l’ambiente, in un mix di stile moderno e tradizionale.
La vasca York presenta un bordo ricercato ed elegante, una base lineare ed accogliente, e un’ampia zona retrostante che supporta le spalle e il capo. Come le vasche del catalogo Victoria + Albert, anche York è handfinished, realizzata al 100% in Quarrycast, materiale costituito da roccia calcarea Volcanic Limestone miscelato con resina. Alla vista la vasca risulta come un pezzo unico e continuo, dalla finitura bianca naturamente brillante.
Oltre ad essere duraturo nel tempo (25 anni la garanzia del prodotto), il Quarrycast possiede elevate caratteristiche di isolamento termico che permettono di mantenere costante la temperatura dell’acqua. Il materiale non cigola e non flette, gli eventuali graffi interni si eliminano semplicemente levigando.
Victoria + Albert sarà presente a ISH Francoforte 2015 (Padiglione 3.0 Stand C84).
È Firenze la città più cara per comprare casa
Si può comprare casa con 200mila euro? E dove è più conveniente? Il portale di annunci immobiliari Nuroa, ha condotto un’indagine tra Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Palermo, Firenze, Bologna, Bari e Catania. Risultato: la città più cara, è Firenze, seguita da Roma e Milano, dove si arriva al massimo a sfiorare i 60 metri quadri. La meno cara è+ invece Catania, seguita da Torino, dove a fronte di un investimento di 200 mila euro ci si può permettere una casa da oltre 110 metri quadri. In terza posizione Palermo, con 105 metri quadri. La classifica è stata effettuata analizzando le 5.656.694 proprietà in vendita su Nuroa. Ecco la classifica completa:
1. Catania (1523 euro al m² – 131,31 m²)
2. Torino (1810 euro al m² – 110,49 m²)
3. Palermo (1896 euro al m² – 105,48 m²)
4. Bari (2046 euro al m² – 97,75 m²)
5. Genova (2139 euro al m² – 93,5 m²)
6. Bologna (2569 euro al m² – 77,85 m²)
7. Napoli (3282 euro al m² – 60,93 m²)
8. Milano (3335 euro al m² – 59,97 m²)
9. Roma (3472 euro al m² – 57,6 m²)
10. Firenze (3844 euro al m² – 52,02 m²)
Fir Italia a ISH Francoforte 2015 con nuovi soffioni doccia
Fir Italia conferma la sua presenza a ISH Francoforte 2015 (10-14 marzo 2015, Padiglione 4.1 Stand E94) e presenta in anteprima quattro modelli di soffioni doccia multifunzione per installazione incasso a soffitto, due dal design organico per le collezioni Synergy, due di forma squadrata per le collezioni Playone.
I soffioni funzionano tramite elettrovalvola e sono completi di telecomando impermeabile (waterproof), con il quale poter gestire non soltanto il sistema di cromoterapia, ma anche il passaggio tra le tre tipologie di getti d’acqua disponibili: rain (vigorose gocce d’acqua per una sensazione energizzante e rivitalizzante), nebulisator (rilassante nube di gocce d’acqua) e cascade (rinfrescante cascata e idromassaggio, ideale per la zona cervicale).
I nuovi soffioni doccia di Fir Italia non necessitano di un impianto ad hoc con più tubi, ma semplicemente di uno tradizionale con un solo tubo. La gestione dei getti tramite telecomando comporta vantaggi non solo in termini di funzionalità, ma anche in termini di installazione: in questo modo non è infatti necessario prevedere un impianto con tre tubi (uno per ciascuna funzione di getto d’acqua), ma è sufficiente un solo tubo, in quanto la deviazione avviene all’interno del soffione doccia, grazie al meccanismo dell’elettrovalvola.
Grazie a questa caratteristica, i soffioni doccia Fir Italia sono installabili non solo nelle nuove costruzioni, ma anche nei contesti di ristrutturazione. Disponibile anche l’effetto cromoterapia: è sufficiente la presenza di un comune miscelatore doccia, anche preesistente, con un’unica uscita e una portata da 15 L/m.
Oltre ai nuovi soffioni doccia in anteprima all’ISH di Francoforte 2015, Fir Italia presenta anche quattro modelli multifunzione, sempre per installazione incasso a soffitto, ma di tipologia tradizionale: in questo caso l’impianto da prevedere è a tre tubi, e il passaggio da un getto di acqua all’altro è di tipo “meccanico”, pertanto necessita di un miscelatore doccia incasso con deviatore a tre uscite. Completano la gamma diversi articoli di complementi doccia, dai body jet con funzione pioggia e nebulizzato, alle doccette multifunzione, alle bocche di erogazione a parete con getto a cascata.
Le imprese chiedono più soldi, le banche ne danno meno
Le imprese chiedono più soldi alle banche. Il numero delle domande di finanziamento presentate dalle aziende italiane ha fatto segnare, nel IV trimestre del 2014, un aumento del +0,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dato che porta l’incremento relativo all’intero 2014 ad un +7,4% rispetto all’anno precedente. Secondo Crif, negli ultimi 12 mesi c’è stato un incremento significativo anche nel confronto con le rilevazioni degli anni precedenti: le imprese, insomma, non hanno mai smesso di rivolgersi alle banche per reperire le risorse necessarie a finanziare gli investimenti o, più frequentemente, per sostenere l’attività corrente. Nel corso del 2014 l’andamento aggregato mostra che le imprese individuali hanno fatto segnare un aumento delle domande di finanziamento del 6,6% rispetto all’anno 2013 a fronte del +7,9% delle società di capitale. L’analisi ha però evidenziato un ulteriore ridimensionamento dell’importo medio dei finanziamenti richiesti: nei 12 mesi dell’anno appena concluso, infatti, nell’aggregato di imprese individuali e società, l’importo medio si è attestato a 69.480 euro contro i 70.633 del 2013 (-1,6%). Le imprese individuali hanno fatto registrare un importo medio dei finanziamenti richiesti pari a 34.218 euro (-6,4% rispetto ai 36.563 del 2013), mentre per le società di capitali si è attestato a 93.865 euro (in calo del -0,7% rispetto ai 94.499 euro del 2013).
Ma se la domanda è scarsa, i finanziamenti diminuiscono: secondo la Banca d’Italia le erogazioni al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua dell’1,6% contro il 2,1% di ottobre.
Synua Vela Oikos: la blindata scorrevole anche in ascensore
Synua Vela, la porta blindata scorrevole di Oikos garantisce sicurezza anche in ascensore.
Grazie al solo ingombro laterale, Synua Vela consente di risparmiare spazio, diventando un’installazione ideale per il passaggio fra ambienti, sia esterni che interni, che richiedano una certa dotazione di sicurezza, come abitazioni, gioiellerie, farmacie, negozi di pregio.
Oikos, produttore veneto leader nelle porte di sicurezza, con Synua Vela (Menzione d’Onore Compasso D’Oro 2011) affianca sicurezza, design e pregio estetico.
Homi 2015 Milano: Friul Mosaic e Gumdesign con La Casa di Pietra
Friul Mosaic sarà presente a Homi 2015 Milano (17-20 gennaio; Hall 1 – Stand P11 R14) con “La Casa di Pietra“, nuovo progetto nato in collaborazione con Gumdesign che, grazie a un sapiente gioco di texture e colori, mira a far vivere al visitatore un percorso sensoriale alla riscoperta di antiche emozioni.
Specializzata da oltre 30 anni nel mosaico artistico, Friul Mosaic allestirà uno spazio che si sviluppa lungo un nastro rivestito da tessere di mosaico, realizzate in maniera innovativa. Non solo la classica forma quadrata, ma ciascuna mattonella prenderà vita grazie all’accostamento di piccoli tasselli in marmo colorato di forma rettangolare, pentagonale, triangolare e trapezoidale.
Ogni trama sarà realizzata in un preciso colore e disegno geometrico dato dal particolare assetto delle forme. L’accostamento delle singole piastrelle creerà infine una sfumatura unica.
Al centro i ceppi di lavorazione, case/incudini in acciaio capaci di generare il mosaico artistico.
Premio BigMat International 2015 per architetti: iscrizioni online
Apriranno giovedì 15 gennaio 2015 le iscrizioni on-line per il nuovo premio BigMat International Architecture Award 2015, promosso ogni due anni da BigMat International e dedicato alla valorizzazione delle eccellenze in architettura.
Rivolto agli architetti di Belgio, Francia, Italia, Repubblica Ceca, Spagna e Portogallo, il premio si concentrerà su opere architettoniche di ogni tipologia (residenziale, commerciale, industriale, edilizia pubblica, ecc.) che abbiano contribuito alla cultura architettonica contemporanea in uno dei paesi indicati mantenendo il legame con la storia dell’architettura e una particolare attenzione per il rispetto di un’edilizia sostenibile mirata ad aumentare il comfort abitativo.
Nel 2013 il vincitore è stato il progetto ElishoutKitchen Tower Campus COOVI a Brussels realizzato da Xaveer De Geyter Architects (XDGA). Nella sezione italiana ha vinto invece il progetto Via Padovani Housing a Imola, realizzato da Lelli & Associati Architettura di Faenza.
Gli architetti dovranno risiedere professionalmente in uno dei sei Paesi europei coinvolti, e i progetti candidati dovranno essere stati realizzati nel proprio paese nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2011 e il 1° gennaio 2015 (solo per il Portogallo, alla sua prima partecipazione, sarà possibile presentare opere realizzate tra il 1° gennaio 2007 e il 1° gennaio 2015). Ogni partecipante potrà presentare più progetti registrandoli sul sito dedicato al premio.
I progetti partecipanti saranno selezionati da una giuria internazionale presieduta dall’architetto Jesús Aparicio. Una prestigiosa giuria internazionale, coordinata e selezionerà 18 finalisti, e Tra i 18 finalisti selezionati, saranno poi scelti il vincitore del Gran Premio Internazionale BigMat ’15 e i sei vincitori dei Premi Nazionali BigMat ’15. Sarà inoltre attribuita una Menzione Speciale Giovani Architetti a un’opera di un architetto di età inferiore ai 40 anni al momento della conclusione dei lavori.
Il bando del BigMat ‘15 International Architecture Award è disponibile sul sito www.architectureaward.bigmat.com.
Architetti: no alla pratica del massimo ribasso
Architetti in campo contro il sistema del massimo ribasso negli appalti: «Concordiamo con Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, sulla assoluta pericolosità del sistema del massimo ribasso nel mercato dei Lavori Pubblici, tanto più grave per la peculiarità della situazione italiana che vede questo mercato fortemente a rischio di infiltrazioni mafiose», ha osservato il Consiglio Nazionale degli Architetti. «Il ricorso al massimo ribasso rappresenta un vero e proprio strozzinaggio, relativo a prezzi e tempi della progettazione, incapace di assicurare qualità delle prestazioni e, soprattutto, sicurezza delle costruzioni, oltre ad essere causa, per gli Enti pubblici, di aumento del contenzioso, dei costi complessivi e dei tempi di realizzazione delle opere». Secondo i professionisti, «la delega che il Parlamento sta assegnando al Governo attraverso il Ddl in discussione alla Camera in tema di appalti», deve prevedere «l’eliminazione della procedure impostate sul massimo ribasso del prezzo per le opere di architettura, ingegneria ed urbanistica e la promozione dei concorsi di progettazione che, al contrario, garantiscono maggiore qualità ed allineano il nostro Paese alle normative seguite da tutte le maggiori nazioni europee. A questo proposito i contributi che il viceministro Nencini sta dando all’intera questione sembrano andare nella giusta direzione».
Le tecnologie hanno fatto risparmiare 9 miliardi
La tecnologia aiuta le aziende di tutti i tipi. Ma quanto? Un calcolo è stato tentato dall’Osservatorio Mobile Enterprise della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo una ricerca, grazie all’uso di smartphone, tablet e app, le aziende hanno risparmiato nel 2014 circa 9 miliardi di euro grazie al recupero di produttività e di efficienza e al taglio dei costi operativi. Secondo il Politecnico il 51% delle aziende ha introdotto l’utilizzo di app mentre i dispositivi del futuro saranno gli ultrabook o i notebook già presenti nel 44% delle imprese analizzate. Dalla ricerca si evincono due dati importanti: nel nostro Paese sono 13 milioni i mobile worker. In testa ci sono camerieri e commessi, seguiti da imprenditori, top manager e autisti. Il secondo dato è che nel 2013 il mercato mobile ha raggiunto i 1.860 milioni di euro ed è destinato a crescere del 46% nei prossimi 3 anni, raggiungendo i 2.700 milioni nel 2016, con una crescita media annua tra il 10% e il 17%. Il boom di questa tecnologia era già emerso in studi recenti ma era inimmaginabile fino a poco tempo fa pensare che lo smartphone potesse diventare uno strumento di cui le aziende non possono più fare a meno. In testa agli strumenti utilizzati, non è una sorpresa, si trova lo smartphone, presente nel 91% delle imprese, seguito dai tablet già adottati nel 66%. I phablet, smartphone dagli schermi maxi com l’iPhone 6 Plus, occupano al momento uno spazio ancora minoritario: sono presenti nel 19% delle imprese analizzate.
In aumento il business della manutenzione delle centrali
La domanda di energia elettrica delle economie europee, sia mature che emergenti, e il decommissionamento delle vecchie centrali termoelettriche tradizionali alimentano il mercato dei servizi di manutenzione degli impianti. Lo sostiene una ricerca di Frost & Sullivan, intitolata European Power Plant Services Market. Un mercato in espansione: le ristrutturazioni per aumentare la flessibilità operativa delle centrali elettriche a combustibile fossile danno slancio al settore dei servizi di manutenzione delle centrali elettriche. Nei paesi dell’Europa occidentale, la mancanza di manodopera efficiente e qualificata favorisce l’adozione di questi servizi. Nell’Europa orientale, tuttavia, sono i bassi costi che incoraggiano le utilities ad esternalizzare una gran parte dei propri servizi di manutenzione degli impianti ad aziende indipendenti. Il mercato della manutenzione ha prodotto entrate per 3,59 miliardi di euro nel 2013 e stima che questa cifra raggiungerà quota 4,14 miliardi di euro nel 2020. Lo studio riguarda i servizi relativi a: turbine a vapore, turbine a gas e generatori di vapore e caldaie a recupero di calore. I servizi di manutenzione sono offerti sia dalle case produttrici degli impianti sia da fornitori di servizi indipendenti, e rivolti alle utilities e ai produttori indipendenti di energia elettrica.
I nuovi progetti saranno una combinazione di impianti a carbone altamente efficienti (grazie al calo dei prezzi del carbone) e di moderni impianti con turbine a gas a ciclo combinato. Anche nell’ambito degli impianti termici tradizionali, le centrali elettriche a gas manterranno la quota dominante. Ciò darà slancio alla domanda di manutenzione da parte delle case produttrici, che sono nella posizione migliore per offrire servizi tecnologici per le complesse turbine a gas.
Sfortunatamente, il finanziamento dei progetti continua ad essere al di sotto dei livelli precedenti alla crisi economica. Il relativo calo delle attività industriali e commerciali ha ridotto l’utilizzo energetico in questi settori. Inoltre, le utilities, gli istituti finanziari e gli investitori privati stanno mostrando interesse ad investire in tecnologie efficienti e rinnovabili per la produzione di energia, piuttosto che in soluzioni termiche e a combustibile fossile.
In ripresa le compravendite delle case nuove
Continua la ripresa del mercato immobiliare: secondo l’Istat nel terzo trimestre 2014, le compravendite sono aumentate del 4,1% secondo l’osservatorio del mercato immobiliare dell’agenzia delle entrate per il settore residenziale. L’indice dei prezzi delle abitazioni, invece, è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% su anno, una diminuzione legata ai prezzi delle abitazioni esistenti (-0,7%). Per le abitazioni nuove, infatti, l’aumento dei prezzi rispetto al trimestre precedente è stato dello 0,7%, il primo dopo due anni. In media, nei primi tre trimestri del 2014 i prezzi delle abitazioni sono calai del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sintesi di un calo del 2,4% dei prezzi delle abitazioni nuove e del 5,5% dei prezzi di quelle esistenti.
La Estel di Vicenza per la sede della Apple a Cupertino
Un’azienda della provincia di Vicenza contribuirà alla nuova futuristica sede centrale della Apple, a Cupertino, California. Si tratta della Estel, azienda di Thieme, che ha vinto una commessa da 80 milioni di euro per fornire le pareti divisorie in cristallo che separeranno gli ambienti di lavoro. La nuova sede della Apple è un gigantesco anello progettato da Norman Foster. Estel ha vinto la commessa gareggiando una decina di altre aziende mondiali, tra cui anche alcune americane. La richiesta dello studio di progettazione era di creare muri in cristallo per la suddivisione di alcuni ambienti di lavoro: un’impresa non facile considerando la forma circolare dell’edificio e la necessità di creare una struttura resistente ai terremoti che insidiano la California. Ma le pareti proposte da Estel non solo sono resistenti fino all’ottavo grado della scala Richter, ma strutturalmente sono in grado di far aprire le porte anche con un disassamento di 2 centimetri. La produzione delle pareti è già iniziata. L’headquarters di Apple dovrebbe essere terminato per la fine dell’anno.
Sfratti: Milano, Roma e Napoli contro la fine del blocco
Sugli sfratti si apre un nuovo contenzioso tra governo e Regioni. Tre assessori chiedono al governo di rivalutare la decisione presa, cioè la fine del blocco delle esecuzioni di sfratto. La proroga sarebbe stata la trentunesima. Non solo: anche il presidente dell’Anci, Piero Fassino, è per una nuova proroga, almeno temporanea, del blocco. L’appello per un nuovo stop è arrivato da Roma, Milano e Napoli: al governo hanno scritto Francesca Danese, Daniela Benelli e Alessandro Fucito, assessori alle politiche abitative delle tre città, lamentando «una situazione altrimenti ingestibile da un punto di vista sociale e da quello dell’ordine pubblico». Ma pare che, per il momento, il governo non ci senta: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ha infatti spiegato all’Ansa che «questo governo ha messo in campo diverse misure come il fondo degli affitti e morosità. Ha dato numerosi strumenti ai cittadini ma soprattutto ai sindaci per governare l’emergenza. Gli sfratti vanno valutati caso per caso». Anche il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, sembra intenzionato a non cedere: «Agli assessori di Milano, Roma e Napoli dico che non è drammatizzando un problema che lo si risolve». Secondo le stime degli assessori, le famiglie interessate all’esecuzione degli sfratti sarebbero tra le 30 e le 50mila. Roma ha registrato oltre 10mila sentenze per fine locazione, mentre sono 4.500 a Napoli e 4mila a Milano. Il 70% di queste famiglie avrebbe i requisiti di reddito e sociali (anziani, minori, portatori di handicap) previste dalla legge per la proroga. E ogni giorno sono 140 gli sfratti eseguiti con la forza pubblica.
Portoni Hörmann per Le Cinque Serre di Alassio
Progettato dallo studio di architettura Dotti e Stalla Associati, il nuovo complesso residenziale “Le Cinque Serre” si colloca sul versante della prima collina di Alassio. Per rispettare il delicato equilibrio paesaggistico e contenere al minimo gli scavi, parte dei volumi sono di tipo ipogeo, mentre le parti in elevazione sono sobrie e aggraziate, con masse equilibrate e ampie superfici a terrazza.
Il complesso Le Cinque Serre si caratterizza anche per la qualità delle dotazioni, come i portoni sezionali Hörmann scelti per i garage indipendenti dall’edificio. I portoni installati sono del modello LTE 40 monoparete, con finitura greca S Woodgrain che riproduce la venatura “effetto legno” in colore “bianco traffico” , impreziositi da maniglie in alluminio e dotati di motorizzazione SupraMatic E.
Per consentire il rispetto dei requisiti di aerazione dei box, sopra i portoni sono state installate inoltre cartelle aerate in grigliato metallico, con la medesima finitura esterna, completata da 16 porte Hörmann modello ZK colore RAL 9016, anche queste con maniglie in alluminio, installate per la chiusura delle cantine.
“Abbiamo scelto Hörmann perché ha una storia alle spalle ed è organizzata sul territorio. Tutto questo ci dà tranquillità poiché, per il nostro approccio imprenditoriale, la fiducia e la considerazione del cliente sono importanti oggi quanto in futuro. Se, per ipotesi, fra qualche anno si guastasse uno dei portoni installati, Hörmann sarebbe pronta a intervenire e a porre rimedio al problema: nonostante il disagio tutto si risolverebbe in tempi brevi e certi. Cosa succederebbe, invece, se si guastasse un sezionale “no brand” e il cliente avesse difficoltà a farlo riparare o fosse costretto a sostituirlo? Il suo primo pensiero sarebbe che abbiamo voluto risparmiare a suo svantaggio, fornendo un prodotto scadente, non garantito e sprovvisto di assistenza. Il cliente è un bene prezioso: un cliente contento è la miglior pubblicità che si possa avere. Per queste ragioni scegliamo marchi e prodotti portatori di una filosofia simile alla nostra”, spiega Sergio Orsero, amministratore delegato della società immobiliare Alasia Srl che gestisce il complesso.
L’insediamento de “Le Cinque Serre” si estende per oltre 22.000 metri quadrati, in un’area che dista poco più di due chilometri dal centro urbano e meno di un chilometro dalle spiagge. In totale il nuovo progetto si compone di cinque complessi residenziali, di cui due già ultimati, quasi completamente indipendenti gli uni dagli altri e articolati in appartamenti di metrature che variano dai 60 ai 180 metri quadrati.
“Abbiamo voluto reinterpretare e attualizzare la tradizione costruttiva locale, utilizzando in edifici distinti sia i caratteri linguistici e tipologici dell’architettura più aulica dell’antica Villa Salada, situata a breve distanza, sia quelli delle più diffuse e tipiche ville ipogee a gradoni – continua Orsero -. Gli spazi interni si distinguono invece per l’impronta decisamente contemporanea che, attraverso differenti stili di finiture ispirati ai più famosi musei del mondo, utilizza la tecnologia e il design come strumenti per assicurare un alto livello di benessere e di qualità della vita”.
“La personalizzazione degli ambienti è un altro degli aspetti al quale teniamo molto. L’idea che il cliente possa creare la propria casa secondo le sue esigenze e i suoi gusti – dalla scelta della distribuzione degli spazi alla tipologia delle finiture, fino alla definizione degli arredi – è al centro della proposta immobiliare. La completa integrazione nel paesaggio, il ricorso a soluzioni bioclimatiche e l’impiego di fonti energetiche rinnovabili sono frutto di una sensibilità e di un’attenzione verso tutti i dettagli, compresa ad esempio l’installazione di una stazione di ricarica per le biciclette elettriche in dotazione ad ogni appartamento. Grazie a soluzioni impiantistiche all’avanguardia, governate da un sistema domotico user friendly, comfort abitativo e sostenibilità ambientale ed energetica sono parte integrante di un concept che, per la cura prestata alle esigenze dei nostri clienti, amo definire «sartoriale». La scelta di installare i portoni Hörmann ne è un esempio”.