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3TI_LAB: ecco come sarà il nuovo centro civico di Villacidro

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3TI_LAB, il laboratorio di architettura della società italiana di ingegneria 3TI Progetti, ha vinto il concorso per la progettazione del centro civico comunale del Comune di Villacidro in Sardegna e per la riqualificazione dell’area urbana circostante.

Il nuovo centro, che reinterpreterà gli aspetti maggiormente caratterizzanti del paesaggio urbano e naturale circostante, costituirà un importante futuro polo di aggregazione per la città. All’interno dello storico giardino del Palazzo Vescovile, il nuovo edificio, adeguandosi alla morfologia del terreno e ricercando un adeguato inserimento nel contesto urbano e in quello naturale, si aprirà alla città e diverrà parco urbano, teatro, forum cittadino, arena, ma anche atelier, laboratorio, spazio espositivo a servizio della comunità e aperto ai visitatori.

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L’edificio sarà in stretta relazione con l’abitato, con gli ambienti e le attività del Palazzo Vescovile e delle ex Carceri, oggetto di restauro e rifunzionalizzate come spazi didattici ed espositivi.

Oltre al Comune di Villacidro, la 3TI Progetti attualmente è impegnata nella realizzazione di importanti progetti in Italia e all’estero: dall’ Autostrada Pedemontana Lombarda all’aeroporto Internazionale di Muscat, dal nodo ferroviario di Torino alle metro di Riad, in Arabia Saudita, e di Istanbul, in Turchia.

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Costruzioni tra crisi e rilancio secondo Ance e Cresme

La crisi dell’edilizia non solo non è finita, ma può ancora peggiorare. A disegnare un ritratto cupo del sistema costruzioni è il direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini. L’occasione è stata il convegno organizzato da Federcostruzioni sul tema Mercati nuovi per nuovi imprenditori. «La nostra indagine sui bilanci delle imprese ci dice che questa è la situazione del sistema dell’offerta in un mercato che dal 2008 ha perso 55 miliardi di investimenti, oltre un terzo del valore complessivo. Un mercato che nel 2014 vale 170 miliardi». Un mercato che oggi è composto per oltre il 70% di manutenzione ordinaria, straordinaria e riqualificazione. Secondo il Cresme, il 2015 sarà l’anno in cui si aprirà il settimo ciclo edilizio dal dopoguerra. I primi segnali vengono dalla crescita del valore delle gare di appalto con un più 50% rispetto al 2013 e del numero delle compravendite immobiliari nel terzo trimestre di quest’anno (+4%). Un ciclo nel quale uno dei driver principali sarà rappresentato dalla capacità di offrire livelli crescenti di qualità, in cui rientrano elementi di sostenibilità, di qualità gestionale, di processo, ovvero un insieme di prestazioni in grado di innovare profondamente il modo stesso di costruire. Se nel nuovo processo di riconfigurazione la qualità è destinata a fare la differenza, secondo il presidente di Federcostruzioni, Rudy Girardi, «il sistema imprenditoriale che si riconosce in Federcostruzioni è pronto a raccogliere la sfida che viene da un diverso modo di costruire anche per contribuire in modo deciso ed efficace allo sviluppo del Paese. Uno sviluppo orientato a soddisfare esigenze di una società evoluta e consapevole dei condizionamenti ambientali in cui devono collocarsi le opere da realizzare. Ma per poter effettivamente rispondere a questo nuovo modo di intendere le costruzioni è necessario che le amministrazioni pubbliche assicurino un quadro compatibile con tale obiettivo attraverso un quadro regolatorio chiaro, univoco e coerente, capace di stimolare la realizzabilità delle opportunità connesse a un più alto livello qualitativo delle costruzioni. La qualità delle costruzioni rappresenta un’opportunità di crescita per tutto il  settore delle costruzioni, con effetti positivi sull’intero sistema Paese».

«I segnali positivi indicati dal Cresme possono diventare fattori stabili di un processo di ripresa delle costruzioni italiane solo se si accompagneranno a una spinta vigorosa sul piano degli investimenti pubblici soprattutto sui fronti della messa in sicurezza del territorio e della manutenzione del patrimonio pubblico ad iniziare dalle scuole e a sostegno di concreti diffusi interventi di riqualificazione urbana», ha concluso il presidente dell’Ance Paolo  Buzzetti. Per il presidente dell’Ance è altresì necessaria una razionalizzazione del sistema impositivo sulla casa verso un’unica local tax in grado di dare certezza al mercato immobiliare, che da sempre costituisce un fattore essenziale di qualunque possibile concreta ripresa economica.cantiere564

Caldaie a condensazione: da settembre diventano obbligatorie

Schema di funzionamento di una caldaia a condensazione

L’Italia è ai primi posti in Europa per numero di caldaie a condensazione prodotte, ma agli ultimi per utilizzo. Eppure le caldaie a condensazione tagliano i consumi fino al 30% e hanno una resa termica elevatissima. Nonostante questo, il 70% dei consumatori preferisce ricorrere a caldaie tradizionali con risparmio immediato senza guardare in prospettiva: ed l’obiettivo della direttiva europea Ecodesign che prevede, tra le altre cose, la promozione della diffusione delle caldaie a condensazione. A partire dal prossimo 26 settembre, infatti, questa sarà l’unica tipologia a poter essere immessa sul mercato.

Le caldaie a condensazione sfruttano generatori di calore in grado di recuperare gran parte del calore latente contenuto nei fumi che, altrimenti, andrebbe disperso. Il calore recuperato sotto forma di energia consente una resa termica che va oltre i vecchi canoni concettuali (andando a raggiungere un valore complessivo che supera il 100%), contro il 92% della caldaia tradizionale e l’84-85% di un vecchio generatore. Le caldaie a condensazione, oltre a essere più ecologiche, comportano anche una riduzione dell’energia necessaria ed una relativa contrazione dei costi tra il 20 e il 30%, ma comportano dei costi di acquisto mediamente più alti del 70% rispetto ad una caldaia tradizionale.

«La legge Stabilità ha confermato anche per il 2015 gli eco bonus edilizi, che comprendono anche l’acquisto di elettrodomestici di nuova generazione, ovvero puliti e ad alto rendimento, ma il recupero del denaro avviene spalmato in 10 anni, e questo non costituisce un incentivo sufficiente a sostenere spese vicine ai mille euro», commenta Marco Narcisi, titolare di G. F. Narcisi, negozio online specializzato nella vendita di prodotti di termoidraulica. «Per quanto

ci riguarda, la vendita delle caldaie a condensazione rispecchia il trend nazionale (circa 70% tradizionale contro 30% condensazione). In particolare, abbiano notato che, chi sceglie di acquistare una caldaia a condensazione usufruendo dell’ecobonus, tende preferire prodotti di fasce più alte, mentre sembra essere un deterrente per la scelta di caldaie a condensazione più economiche».

Schema di funzionamento di una caldaia a condensazione
Schema di funzionamento di una caldaia a condensazione

Il cantiere diventa online e si può osservare su pc e tablet

Cantiere Street View

I cantieri vanno sul web. La mappa dei 133 comuni della Provincia di Milano dove il Gruppo Cap gestisce in house providing il sistema idrico ora si possono visualizzare. La collocazione dei cantieri sul territorio di ogni comune ha anche una scheda ricca di informazioni. Non solo: il sistema consente anche la modalità Street View per vedere direttamente le immagini. «Chi di noi di fronte a un cantiere nella propria città non si è chiesto di che cosa si tratta e soprattutto quando termineranno i lavori e quanto costano alla comunità?», spiega Alessandro Russo, presidente del Gruppo Cap. «Da oggi queste e molte altre informazioni sono disponibili istantaneamente accedendo al sito web del gruppo. Chi come noi gestisce un servizio di pubblica utilità deve garantire la massima trasparenza del proprio lavoro e allo stesso tempo contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e degli utenti serviti. I nostri cantieri hanno l’obiettivo di portare nelle case dei cittadini un’acqua sempre più di qualità e sicura. Certo, quando si apre un cantiere sul territorio possono nascere alcuni disagi, è proprio per questo che è fondamentale rendere subito disponibili le informazioni importanti: perché stiamo rompendo una strada? quando finisce il lavoro? quanto costa e chi sono i responsabili? È un modo per rendere concreto il concetto di smart city: una città in cui le informazioni servono a rendere più semplice la vita dei cittadini». Il servizio online è attivo al link https://cantieri.capholdingtecnologie.it, si basa sulla piattaforma WebGis, un sistema informativo sviluppato dal gruppo che consente di acquisire, estrarre e gestire le informazioni derivanti da dati georiferiti relativi alle reti e a tutte le strutture legate al servizio idrico integrato. Lo sviluppo del sistema, tra i pochi così avanzati in Italia e l’unico accessibile online da tecnici, professionisti e da cittadini, ha richiesto un investimento di 350 mila euro, 250 mila euro nel prossimo futuro e si basa sul lavoro di un ufficio composto di oltre dieci persone.

La mappa dei cantieri
La mappa dei cantieri
Cantiere Street View
Cantiere Street View

 

Il prezzo delle case nuove è troppo alto? Sì, no, forse…

Il costo delle abitazioni si è abbassato, come notano tutti gli analisti, di circa il 15% in pochi anni. Ma gli immobili nuovi hanno perso meno. Perché? Un’analisi di Raffaele Lungarella (che è stato docente di economia applicata nell’università di Modena e Reggio Emilia) sul sito Lavoce.info, è sorprendente per alcuni aspetti. «Il segmento di mercato delle nuove abitazioni è ancora caratterizzato da uno stock di case in cerca di acquirenti. Quante sono esattamente è difficile dirlo: l’istituto di ricerca Nomisma nel 2012 stimava fossero circa 700mila. Certo è che su questo segmento del mercato vi è un eccesso di offerta rispetto alla domanda (che è affievolita dalla debolezza economica dei potenziali acquirenti, ma anche dagli stessi alti prezzi). Lo squilibrio non si traduce, però, in una riduzione dei prezzi», nota lo studioso. Una delle possibili spiegazioni offerte è il ruolo giocato dalle banche: in sostanza,  le imprese che non sono state in grado di far fronte ai debiti con gli istituti di credito finanziatori hanno visti pignorati gli immobili. Ma le banche non li vendono, per evitare il duplice effetto di svalutarne il prezzo e di rendere ancora più difficile riuscire a smaltire l’intero stock. Non solo: a loro volta i costruttori che hanno un forte invenduto mantengono prezzi di vendita a livelli alti perché, se li abbassassero, le banche potrebbero chiedere loro di restituire i prestiti concessi a determinati covenant. Si aprirebbe dunque un processo che rischierebbe di mettere in default anche imprese sane (perlomeno sulla carta). Insomma, le banche e la finanza giocano un ruolo di primo piano.

Al contrario, i prezzi delle abitazioni esistenti è calato: «La ragione può essere individuata», aggiunge Lungarella, «nel fatto che con la crisi anche su questo segmento del mercato la domanda, anziché premere, si è indebolita: in parte perché i potenziali acquirenti rinviano la decisione di investimento, sperando in un ulteriore abbassamento dei prezzi, ma soprattutto perché i loro redditi sono insufficienti a trasformare in effettiva la domanda, anche ai valori correnti delle abitazioni». Tutto vero. Ma all’analisi manca una considerazione aggiuntiva: non ci sarà anche un mutamento della qualità della domanda? Così come oggi sembra necessario a tutti avere in tasca uno smartphone, oggetto sconosciuto ai più fino a cinque anni fa, non contribuirà alla dinamica dei prezzi delle case anche l’obiettivo di acquistare un immobile adeguato ai tempi, grazie a una maggiore consapevolezza diversa da parte di chi acquista?  case00000

Quasi il 31% dei prestiti serve a ristrutturare casa

Gli italiani chiedono soldi alle banche per ristrutturare casa. Secondo l’Osservatorio di PrestitiOnline.it, nel 2014 sono stati il 30,9% i prestiti per la ristrutturazione della casa. Seguono quelli per l’acquisto di un’auto usata (22,5%) e per l’arredamento (14,9%). Sempre men, invece, sono stati chiesti finanziamenti per soddisfare un hobby o per viaggi e vacanze (1,8%). In particolare, nel secondo semestre del 2014 la durata più erogata dei finanziamenti è stata di 60 mesi (il 20%), seguita da quella a 84 mesi (il 17,8%) e da quella a 36 mesi (16,2%). L’importo medio dei prestiti erogati è di 10.938 euro, in calo rispetto a quello del primo semestre del 2014, mentre il 31,7% dei prestiti erogati ha riguardato un importo compreso tra i 5mila e i 10mila euro. Il 39,2% dei prestiti è stato erogato alla fascia d’età 36-45 anni, il 25,4% alla fascia 46-55% e il 20,3% alla fascia 26-35 anni. euro banconote

Sorpresa: nel 2015 torna a crescere l’occupazione

Sorpresa: le imprese prevedono un aumento dell’occupazione. Tra gennaio e marzo 2015, secondo le nuove stime, le aziende  assumeranno 209.700 persone, a fronte però di 201.300 uscite. La differenza positiva è di 8.400 occupati, cioè posti di lavoro aggiuntivi che verranno creati nei primi tre mesi dell’anno. Le previsioni sono tratte dal monitoraggio trimestrale effettuato da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema informativo Excelsior. Non si può parlare di ripresa vera e propria, ma il dato è positivo. La situazione migliore sarà in Lombardia, in particolare Milano, con un saldo attivo previsto di 9.300 posti di lavoro. Excelsior rileva anche un recupero delle entrate in valore assoluto, previste in aumento del 13,4% rispetto al I trimestre 2014 e una risalita delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato (45.600 quelle preventivate entro marzo 2015 a fronte delle 39mila del I trimestre dello scorso anno). Rispetto allo scorso anno, inoltre, i saldi positivi si fanno più robusti in diversi comparti manifatturieri, soprattutto nella meccanica (5.300 i lavoratori in più da assumere) e nel comparto chimico-farmaceutico (+3.200) e, nei servizi, in quelli a maggior tasso di innovazione (servizi avanzati di supporto alle imprese +6.500 e Informativa e tlc +3.500). expo22

Piace la casa sempre più grande, ma anche verde

casa-internoAgli italiani piace pensare in grande. Ma anche «verde». Soprattutto quando si parla di casa: secondo un’indagine condotta dal portale immobiliare.it, la ricerca di immobili residenziali in vendita nel nostro Paese si concentra su tagli large ed extralarge. Il 31% delle ricerche riguarda i quadrilocali, mentre punta ai trilocali solo il 23%, nonostante questo sia, stando ai dati di mercato, il principale taglio oggetto di compravendita. Il bilocale, soluzione tipicamente scelta da single e giovani coppie, è l’opzione cercata solo nel 19% dei casi. La dimensione ideale della casa degli italiani oscilla tra i 110 e i 150 metri quadrati: la vuole così un italiano su quattro (24% del totale), mentre uno su 5 punta a tagli leggermente inferiori, compresi tra i 90 e i 110 metri quadri. Chi cerca casa aspira non solo a immobili grandi, ma anche in ottime condizioni: il 45% di chi è alle prese con la ricerca di un’abitazione vuole che sia in stato ottimo o ristrutturato. Sebbene gli incentivi per riammodernare gli immobili siano stati confermati anche per il 2015, la ricerca di appartamenti da ristrutturare si ferma solo all’11%. Un plebiscito si registra quando si parla di riscaldamento: il 97% di chi dà un’indicazione in merito vorrebbe averlo autonomo. Parlando di bagni, chi esprime una preferenza sull’argomento sogna di averne almeno 2: desiderio piuttosto comune, visto che in questo caso la percentuale arriva addirittura all’80%.

Per quel che concerne il dispendio energetico della casa dei sogni, gli italiani sembrano aver imparato la lezione che una classe energetica migliore garantisce risparmi maggiori sul lungo periodo: il 67% delle ricerche riguarda immobili che hanno una classe energetica verde, compresa cioè tra C ed A+.

Se i sogni alzano l’asticella delle aspettative, quando si parla di denaro si ritorna alla dura realtà: il 32% delle domande pone come budget una cifra che oscilla tra 100.000 e 200.000 euro, dato che diventa ancora più interessante se si guardano le sole richieste con prezzo che varia tra i 100mila e i 150mila euro, che da sole rappresentano oltre una domanda su 5 (22%). Se è pur vero che il 9% delle domande punta ad una spesa media superiore ai 500mila euro, ben il 16% delle richieste ha come budget una cifra inferiore ai 100mila euro.

Milano tra le città dove conviene investire in case

Milano è un affare sotto il profilo immobiliare. Nonostante «una certa dose di scetticismo» per «la debolezza dell’economia e l’incertezza politica», il mercato della casa in Italia, e nel capoluogo lombardo in particolare, torna ad attirare gli investitori internazionali. Lo sostiene  un rapporto di PwC e Urban Land Institute, secondo il quale Milano è tra le migliori città europee dove investire in immobili. Milano sale, infatti, al dodicesimo posto nell’indice di gradimento, appena due gradini sotto Londra. In particolare il mercato degli uffici milanesi è «stabile e non troppo costoso».milano2

Nel terzo trimestre 2014 mutui in aumento del 15,7%

La Banca d’Italia conferma l’aumento dei mutui. Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 5,7 miliardi nel terzo trimestre 2014. Rispetto allo stesso trimestre del 2013 l’ aumento delle erogazioni è pari al 15,7%, per un controvalore di +780 milioni. Per il terzo trimestre consecutivo l’andamento delle erogazioni ha fatto registrare un segno positivo, questa volta con variazioni a due cifre, confermando e accentuando la tendenza al miglioramento iniziata l’anno scorso. Il trend è suffragato anche dalle performance positive riscontrate mensilmente, che vedono incrementi a due cifre a partire da marzo e superiori al 30% da settembre 2014. Le politiche di erogazione rimangono però prudenti. Negli ultimi 12 mesi (settembre 2013-ottobre 2014) sono stati erogati alle famiglie italiane finanziamenti per l’acquisto della casa per 22,9 miliardi. Il saldo annuo, se confrontato con quanto rilevato nei 12 mesi precedenti (settembre 2012-ottobre 2013), segna un aumento dei volumi pari a +4,4%, per un controvalore di +957,1 milioni di euro.

Nel terzo trimestre 2014, in ogni caso, le performance migliori sono state al Sud e nelle Isole (+23,5%), ma l’area Nord-Occidentale è al primo posto per volumi erogati (1,9 miliardi, +12,7%).case67890

Ustica sempre più verde con la riqualificazione

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L’isola di Ustica sempre più verde: prevede, infatti, di superare ampiamente gli obiettivi europei del Patto dei Sindaci del 20% di riduzione di Co2. Un piano di The Green Consulting, (team di consulenti e aziende) infatti, prevede la sostituzione del vecchio sistema di dissalazione a distillazione con uno a osmosi inversa, che consentirebbe una riduzione dei 2/3 dei consumi energetici. Percentuale che sarebbe destinata ulteriormente a ridursi di un altro 50% se si ibridizzasse con il fotovoltaico l’attuale sistema a diesel di generazione elettrica.  Il piano prevede anche la riqualificazione degli edifici, l’illuminazione a Led, l’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici, l’introduzione di veicoli ibridi e stazioni di ricarica di biciclette e auto elettriche. In totale si supererebbe il 30% di riduzione di Co2.L’idea è replicare l’esperienza di successo di Salina, con un workshop sul risparmio energetico e la distribuzione ai cittadini di un vademecum su come diventare «esperto di energia a casa tua», con consigli sull’acquisto e sulla buona gestione degli elettrodomestici. La gestione efficiente dell’energia in casa comporterebbe infatti una riduzione della bolletta di oltre il 15%.

The Green Consulting Group si propone come interlocutore unico per supportare in modo integrato e con la più qualificata competenza e professionalità istituzioni e aziende del comparto.

Ustica
Ustica

Good Design Award 2014 alla cucina Elle di Snaidero

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Monica Armani
Monica Armani

Snaidero vince per l’undicesima volta lo storico riconoscimento del Chicago Atheneaum Museum of Architecture. Il Good Design Award 2014 è infatti stato assegnato alla cucina Elle, ideata dalla designer Monica Armani per Snaidero.

Presentata all’ultima edizione del Salone del Mobile di Milano, la cucina Elle si caratterizza per l’attenzione alle proporzioni e sequenze di piani, e l’inconfondibile cura dei dettagli. Vero protagonista di Elle è il sistema di profili in alluminio, verniciati con una finitura materica, che reinventano il concetto di gola per l’apertura dei vani e dei cassetti, resa ancora più funzionale e facile da pulire, grazie alle ante aggettanti rispetto ai piani top.

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“Siamo orgogliosi di questo nuovo riconoscimento internazionale – commenta Edi Snaidero, presidente del Gruppo -. Per noi rappresenta un’ulteriore conferma che la strada della ricerca e dell’innovazione di prodotto, attraverso la valorizzazione del genius loci e del pensare italiano da un lato e delle competenze manifatturiere dall’altro, siano gli asset vincenti per difendere le peculiarità del Made in Italy e distinguersi con una strategia chiara e capace di guardare al futuro”.

Istituito nel 1950 e organizzato dal Chicago Atheneaum Museum of Architecture, il Good Design Award premia designer e produttori per l’ideazione di concetti innovativi e originali capaci di andare oltre gli standard di prodotto e di design.

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Il governo spinge per la riforma degli appalti

Riccardo Nencini

Appalti, si cambia. Quest’anno l’Italia dovrà adeguarsi alle direttive europee in tema di appalti e concessioni. E si arriverà a una revisione del codice degli appalti, come richiesto dall’Ance. Obiettivo: rimettere al centro delle norme la realizzazione dell’opera e non solo i criteri di scelta delle imprese esecutrici, ridurre il numero degli enti che assegnano le commesse, rivedere i criteri di qualificazione delle aziende che possono partecipare alle gare. Le aspettative di Ance sono state discusse a Milano nel corso di un evento a cui ha partecipato anche il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini. «Abbiamo messo mano al Codice degli appalti non solo perché c’è un input europeo, ma per due motivi: il primo è avere maggiori controlli, il secondo avere la certezza dell’opera quando nasce e quando finisce. Quindi l’input di Ance è condivisibile», ha detto il vicemnistro. Inoltre, le stazioni appaltanti devono essere ridotte. «Non sappiano ancora quante siano. Ci sono numeri che oscillano tra le 30mila e le 36mila. Sì, vanno quindi ridotte. La riduzione significa: meno stazioni hai, più controlli puoi esercitare; e quindi maggiore correttezza», ha aggiunto. Il governo, ha annunciato Nencini, prevede anche la revisione dei criteri di selezione delle aziende, e in particolare del sistema Soa. «Abbiamo un sistema che è quello del Soa, molto contestato. Oscilliamo tra soggetti come il presidente dell’Anticorruzione Cantone che sostiene debba essere del tutto abolito e altri che ritengono che debba essere modificato. Però il tema c’è, e nella legge delega già se ne parla». Certo, tutto dipenderà dal Parlamento: la legge delega è ora all’esame del Senato: «L’obiettivo è averla conclusa entro la fine dell’anno e credo che lo rispetteremo». Positiva la reazione dell’Ance. Secondo il presidente di Assimpredil Ance, Claudio De Albertis, « è un impegno molto arduo, ci sono resistenze anche nel nostro stesso sistema, io penso però che si sia innestata la marcia giusta, e che ce la si possa fare. L’appuntamento è arrivare entro la fine dell’anno con la riforma attuata, sarebbe una gran cosa».

Riccardo Nencini
Riccardo Nencini

Pompe di calore, la sfida è tagliare i costi del 30%

Il sistema con pompa di calore

Una pompa di calore può tagliare i costi della bolletta energetica. Lo sostiene l’Associazione europea pompe di calore con un’indagine secondo cui l’utilizzo di questi sistemi consente di tagliare il consumo di gas del 30%, con conseguenti benefici sia economici che per l’ambiente. I risultati indicano come la necessità di importare combustibile potrebbe essere completamente superata con l’introduzione di 54 milioni di nuovi sistemi in pompa di calore, obiettivo che l’associazione auspica di raggiungere entro i prossimi 15 anni. Secondo l’associazione, la crescita del mercato delle pompe di calore potrà giocare un ruolo chiave per il raggiungimento degli obiettivi energetici della Commissione europea per il 2030, con una potenziale diminuzione della richiesta di energia di 37 Mtoe e una riduzione delle emissioni di 181 Mt, creando inoltre 333.772 nuovi posti di lavoro.

Il sistema con pompa di calore
Il sistema con pompa di calore

Il 2015 del mercato: più affari, ma con prezzi in calo

Il 2015 per il mercato immobiliare sarà di ripresa, ma con prezzi ancora al ribasso. Lo prevede Tecnocasa. La diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e l’offerta sul mercato ancora cospicua fanno ritenere, secondo il network immobiliare, che i prezzi chiuderanno tra -3 e -1%. Il numero di compravendite, invece, aumenterà ulteriormente per chiudere tra 430 e 440 mila. Le grandi città, che hanno già avviato un’interessante inversione di trend sugli scambi, continueranno in questa direzione ma con valori ancora in discesa. Situazione simile potrà esserci anche nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città. La stabilità dei prezzi potrebbe raggiungersi nel 2016 e confermarsi anche per il 2017.

Il segmento della prima casa sarà vivace, meno quello della casa uso investimento e della casa vacanza, che potrebbero avere una più ardua ripresa a causa di una fiscalità che agisce da deterrente. Ciò non toglie che la presenza sul mercato di immobili a prezzi competitivi possa indurre gli investitori a cogliere delle buone opportunità.

vendesi

Stanley si fa in otto con i set giraviti di precisione multilama

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giraviti-stanleyStanley presenta otto nuovi set di giraviti di precisione a multilama, per eseguire lavori di precisione in modo facile e veloce.

Adatti per le riparazioni di prodotti di elettronica come telefoni cellulari, orologi e computers, gli utensili Stanley offrono il massimo comfort e una presa ottimale grazie all’impugnatura morbida che permette una maggiore torsione con il minimo sforzo. Inoltre, all’interno dell’impugnatura è possibile riporre le punte.

Ogni set di giraviti di precisione si compone di un portalame con terminale girevole e lame Torx intercambiabili, ad intaglio, Philips e/o esagonali. È inoltre disponibile il nuovo set porta inserti di precisione composto da un portainserti con terminale girevole e con 32 inserti per qualsiasi tipo di lavorazione.

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Set Giraviti di precisione Multilama – 4 lame Torx – STHT0-62628

  • 1 portalame con terminale girevole
  • 4 Lame Torx intercambiabili: T5 – T6 – T7 – T8

Set Giraviti di precisione Multilama – 8 lame – STHT0-62629

  • 1 portalame con terminale girevole
  • 6 Lame con intaglio mm 1.0 – 1.2 – 1.5 – 1.8 – 2.0 – 2.5 x 40mm
  • 2 Lame Phillips: PH000 – PH00

 Set Giraviti di precisione Multilama – 16 lame- STHT0-62633

  • 1 portalame con terminale girevole
  • 6 Lame con intaglio mm 1.0 – 1.2 – 1.5 – 1.8 – 2.0 – 2.5
  • 2 Lame Phillips: PH000 – PH00
  • 4 Lame esagonali mm 0.9 – 1.3 – 1.5 – 2
  • 4 Lame Torx T5 – T6 – T7 – T8

Set 4 Giraviti di precisione-STHT0-62630

  • Set di 4 giraviti di precisione ad impronta Torx
  • Lame Torx T6 – T7 – T8 – T9

 Set 6 Giraviti di precisione – STHT0-62631

  • Set di 6 giraviti di precisione ad impronta taglio e Phillips
  • Lame con intaglio mm 1 – 1.2 – 1.5 – 1.8
  • Lame Phillips PH000 – PH00

 Set 6 Giraviti di precisione – STHT0-62632

  • Set di 6 giraviti di precisione ad impronta taglio e Phillips
  • Lame con intaglio mm 2 – 2.5 – 3
  • Lame Phillips PH000 – PH00 – PH0

 Set porta inserti di precisione – 33 pezzi – STHT0-62634

  • 1 portainserti con terminale girevole per avvitamento di precisione
  • 7 Inserti con intaglio mm 1.0 – 1.2 – 1.5 – 1.8 – 2.0 – 2.5 – 3
  • 3 Inserti Phillips: PH000 – PH00 – PH0
  • 7 Inserti esagonali mm 0.9 – 1.3 – 1.5 – 2 – 2.5 – 3 – 4
  • 5 Inserti Torx T5 – T6 – T7 – T8 – T9
  • 2 Inserti Pozidriv PZ0 – PZ1
  • 3 Inserti Torx Tamper: TT10 – TT15 – TT20
  • 3 Inserti Triwings: 2 – 3 – 4
  • 2 inserti Quadro: 2 – 3

Set 5 giraviti di precisione-STHT0-62686

  • Set di 5 giraviti di precisione ad impronta con intaglio
  • Lame con intaglio mm 0.8 – 1 – 1.2 – 1.6 – 2