Glas Müller Vetri sarà a Klimahouse 2015 con un’ampia gamma di vetri isolanti ad elevato isolamento termico, vetri per isolamento acustico, vetri isolanti a protezione solare e vetri isolanti di sicurezza, tutti a marchio Sanco.
Lavorare il vetro e farne un prodotto di qualità è dal 1909 il core business dell’azienda che propone un’offerta diversificata e numerose novità in tema di isolamento, di benessere ambientale e di sicurezza. In fiera inoltre l’azienda mostrerà come si comportano i diversi vetri di sicurezzaattraverso un Crash Test.
Trovate Glas Müller Vetri allo stand D24/26 del Klimahouse 2015 di Bolzano.
Betafence presenta Picasso, il nuovo sistema di recinzione residenziale che abbina originalità estetica e ridotto impatto visivo, per un design che non rinuncia alla funzionalità.
Grazie ad esclusivi elementi verticali con diverse inclinazioni e distanze tra loro e ad una struttura essenziale, la recinzione crea un’inedita suggestione di luci ed ombre. E per un risultato ancora più di pregio, Picasso si abbina perfettamente a B-LUX, l’innovativo palo di fissaggio con illuminazione integrata di Betafence.
Progettato nello stabilimento italiano di Tortoreto, in provincia di Teramo, Picasso è il risultato della collaborazione tra lo studio Rigo di Scorzè, che ne ha ideato il design, e Alfredina Gloria, Innovation Manager della divisione ingegneria di Betafence. Picasso è ideale in contesti residenziali moderni e può essere inserito in svariati contesti senza costituire una barriera. Personalizzabile in tutti i colori della gamma RAL, il sistema prevede un’installazione rapida e semplice del pannello mediante alette laterali con asole per il fissaggio ai pali tubolari con sezione a “T”.I rivestimenti consentono un’alta resistenza agli agenti atmosferici ed una lunga durata nel tempo.
Con larghezza pari a 2000 mm, il pannello è disponibile in diverse altezze (1000, 1200 1500 mm) ed è costituito da profili verticali (sezione: 30×3 mm) ed orizzontali (sezione: 20×8 mm) elettrosaldati, zincati e successivamente rivestiti in poliestere.
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Il dato non sorprende: nel primo semestre del 2014 le quotazioni delle abitazioni nell’hinterland di Milano sono diminuite del 3,5%. Dividendo la provincia di Milano in microaree si evince che la provincia est è quella che ha perso maggiormente (-4,2%), seguita dalla provincia ovest (-3,9%). L’analisi è di Tecnocasa, secondo cui l’area di Monza Brianza perde il 3,6%, mentre quella a nord scende del 2,5%. Su tutta la provincia di Milano si registrano difficoltà nella vendita delle nuove costruzioni, soprattutto laddove è più difficile attuare una politica di re-pricing. Allo stesso tempo però i costruttori hanno iniziato a cambiare la mentalità: si studia il mercato, la domanda, la disponibilità di spesa dell’acquirente; si pone attenzione alla qualità costruttiva, studiando le tecnologie e i materiali da utilizzare, in modo da edificare immobili in classe B o in classe A che siano però acquistabili a prezzi interessanti. Un altro trend che accomuna le diverse aree dell’hinterland di Milano è un ritorno all’acquisto in città e nell’hinterland di prima cintura. Questo rende più difficile la ripresa del mercato nella seconda cintura dove, in passato, acquistavano coloro che non riuscivano ad accedere al mercato della prima cintura o a quello di Milano dove i prezzi erano più elevati. Il ribasso dei valori, anche nella prima cintura, ha determinato più dinamismo in queste aree che hanno anche il vantaggio di essere vicine a Milano e in alcuni casi ben collegate con la città. Questo sta determinando, nella provincia di Milano, l’esistenza di un mercato prevalentemente interno con pochi spostamenti migratori legati alla ricerca del prezzo più vantaggioso.
144 pagine di novità su YouTrade di gennaio. Un numero da non perdere per iniziare bene il 2015 e viverlo con profitto grazie a tanti articoli, inchieste e speciali. Per esempio, i 10 consigli pratici per trarre vantaggio dalla crisi. Anche con le previsioni più rosee, l’euforia che ogni tanto si impadronisce dei più ottimisti e i mezzi messi in campo dalla Bce, non è facile prevedere un 2015 di vera crescita. Ma se si fanno le scelte giuste, il pronostico negativo può essere superato: scoprite come sulle pagine di YouTrade.
In vista di Klimahouse 2015 (29 gennaio-1 febbraio, Bolzano), il magazine ospita un ricco servizio dedicato ai temi dell’efficienza energetica e sostenibilità ambientale: oltre alle novità presenti in fiera, sono riportati i dati più recenti del settore, le novità normative e le buone prassi per riqualificare gli edifici. Perché alla riqualificazione non c’è alternativa, come spiega a YouTradeGianni Silvestrini, presidente del Gbc Italia, promotore del protocollo di certificazione Leed, uno dei principali sistemi di rating per la sostenibilità ambientale degli edifici.
Su questo numero spazio anche all’inchiesta, con il nostro reportage sull’emergenza amianto: un pericolo invisibile e mortale, che causa 2mila decessi l’anno. La bonifica necessaria ha proporzioni bibliche: 2,5 miliardi di metri quadrati di siti, per un totale di 50mila edifici pubblici e privati.
Porte aperte alla creatività con la rubrica YouTrade Casa. Questo numero è dedicato alle porte, elementi d’arredo e soluzioni tecniche, che contraddistinguono gli spazi e fanno la differenza. Da quelle in legno o in vetro, a battente, scorrevoli o filo muro, le porte oggi firmano le case con estetica e tecnologia rinnovata. Una ragione in più per non lasciare YouTrade fuori dalla porta…
Rec si unisce alla norvegese, ma di proprietà cinese, Elkem Group. L’assemblea straordinaria degli azionisti ha approvato la cessione del primo produttore europeo di pannelli fotovoltaici. Bluestar Elkem Investment acquisterà Rec Solar Holdings e tutti gli attivi e passivi per 4,34 miliardi di corone norvegesi, circa 500 milioni di euro. Dal 2011, Elkem Group, che ha sede in Norvegia, è controllata al 100% da China National Bluestar, che a sua volta è una Joint Venture tra ChemChina e Blackstone.
Elkem si prepara a sviluppare l’attuale organizzazione di Rec e a investire nella sua crescita, come si addice a un leader globale del settore fotovoltaico. Come confermato dallo stesso management, entrambe le aziende si impegnano a conservare gli stessi standard qualitativi dei pannelli solari Rec, che superano abbondantemente i requisiti stabiliti dalle certificazioni più severe, e a mantenere l’attuale livello di garanzie offerte alla clientela. A produrre i pannelli Rec di altissima qualità sarà sempre l’impianto integrato e totalmente automatizzato di Singapore.
Come desiderate che sia il vostro bagno? Pensate a un progetto e moltiplicatelo all’infinito. Questa l’idea alla base delle cellule bagno prefabbricate, prodotto di nicchia in cui si è specializzata l’azienda Sterchele di Isola Vicentina, che da oltre quarant’anni propone al mercato componenti per l’edilizia industrializzata.
«La cellula bagno prefabbricata permette di affidare a terzi la realizzazione della parte più complessa e onerosa di uno stabile, e cioè i bagni – spiega Mauro Sterchele responsabile commerciale della divisione omonima del gruppo Sterchele-SD –. Non c’è nulla di precostituito: ogni cellula bagno è progettata ad hoc sulla base delle esigenze del committente. Anche i materiali utilizzati, e di conseguenza anche il prezzo, possono variare significativamente. Tipicamente si tratta di un prodotto che si rivolge a tipologie di edifici non residenziali (alberghi, case di riposo, ospedali, etc): lo studio del prototipo comporta infatti uno sforzo e un costo che non sarebbe sensato sostenere per una sola realizzazione, ma per un minimo di almeno 15-20 elementi».
L’utilizzo dei bagni prefabbricati diventa una soluzione di sicuro interesse in quanto, oltre a garantire la qualità di un prodotto realizzato su misura grazie a manodopera specializzata e con costi certi fin dalla fase di progettazione, permette anche di ridurre notevolmente i tempi di cantiere. «I nostri referenti principali sono gli architetti e le imprese general contractor – spiega Sterchele –. I primi perché riescono a toccar con mano ed affinare i singoli dettagli del loro progetto con un moke up finale che nessun rendering è in grado di garantire. I secondi perché i tempi di cantiere risultano sicuramente ridotti, ma anche per la ripetitività e qualità industriale e non artigianale del prodotto».
Sterchele realizza in particolare due tipologie di bagni prefabbricati: in calcestruzzo e cellule bagno in cartongesso e acciaio (BLS). La prima tipologia è costituita da una struttura monolitica di pannelli in calcestruzzo armato normale o alleggerito, in spessori variabili da 40 a 120 mm, indicata per qualsiasi ambiente e grado di finitura. La seconda tipologia è invece costituita da una base in calcestruzzo di spessore variabile, mentre soffitto e pareti sono realizzati con una struttura prefabbricata di profili d’acciaio strutturale rivestita con pannelli di cartongesso/Fermacell. Quest’ultima è invece particolarmente adatta a interventi di ristrutturazione, edifici con solai a portata limitata o che si sviluppano in altezza. «La produzione è completamente realizzata in Italia, ma Sterchele opera anche in Europa.
«Inizialmente ci rivolgevamo soprattutto all’estero, dove il mercato era più maturo. Negli ultimi anni, però, anche in Italia i bagni prefabbricati sono diventati un prodotto particolarmente conosciuto e apprezzato, nonostante negli ultimi anni la prefabbricazione sia fisiologicamente cambiata – spiega il responsabile commerciale dell’azienda –. La prefabbricazione si è spostata dal settore industriale a quello commerciale e terziario, che ha maggiori velleità a livello estetico e architettonico. Per questo la prefabbricazione si è particolarmente evoluta a livello tecnologico, architettonico e creativo, ma a causa della crisi, ci troviamo di fronte ad aziende molto evolute che soffrono per una mancanza strutturale di domanda».
Un premio per Mapei da parte della regina Elisabetta. O, meglio da parte del Regno Unito. Nel corso della cerimonia di premiazione degli Uk-Italy Business Awards, l’evento annuale che il governo britannico dedica alle imprese italiane che hanno scelto il Regno Unito come destinazione per l’espansione internazionale delle proprie attività, Mapei ha ricevuto il Long Term Investor Award. Mapei è presente nel Regno Unito sin dal 1989 con Mapei Uk Ltd, che ha oggi raggiunto un fatturato di 42 milioni di sterline, con un aumento del 65% rispetto al 2010 e una crescita media annua negli ultimi 5 anni del 13%. Il personale impiegato in Mapei in Gran Bretagna è di 180 dipendenti, di cui 12 costituiscono un efficiente Technical Service Department, al servizio di oltre 1.200 clienti. La branch dispone di un centro produttivo all’avanguardia ad Halesowen, nell’area di Birmingham, che ha una capacità produttiva annuale di 300mila tonnellate di adesivi, sia cementizi sia in pasta, e di molti altri prodotti per edilizia. Oltre a questo centro e agli uffici situati nel West Midlands, Mapei Uk ha un team dedicato di Specification Manager operante sul territorio britannico; quest’anno inaugurerà uno show room e uno specification center a Clerkenwell, nel cuore di Londra.
Lieve ripresa per il commercio. Secondo l’Istat, a novembre l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è aumentato dello 0,1% rispetto al mese precedente. Nella media del trimestre settembre-novembre 2014, mostra però una flessione dello 0,2% sui tre mesi precedenti. Nel confronto con ottobre 2014, le vendite aumentano dello 0,2% per i prodotti alimentari mentre restano invariate per quelli non alimentari. Rispetto a novembre 2013, l’indice grezzo del valore del totale delle vendite registra una diminuzione del 2,3%. L’indice del valore delle vendite di prodotti alimentari diminuisce del 2,2%, quello dei prodotti non alimentari segna un calo del 2,4%. Le vendite segnano una flessione sia per le imprese della grande distribuzione (-1,0%) sia, in maniera più significativa, per quelle operanti su piccole superfici (-3,4%). Nei primi undici mesi del 2014, le vendite sono diminuite dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Dati definitivi per quanto riguarda la domanda di mutui nel 2014. Secondo l’Osservatorio Crif, nell’arco dei 12 mesi la domanda da parte delle famiglie è aumentata del +15,0%, dopo tre anni caratterizzati dal segno meno. Merito anche, dice Crif, degli stimoli proposti dagli istituti di credito, con offerte focalizzate sulla modularità e flessibilità del prodotto, ma anche dalle richieste di surroga, in virtù della convenienza dell’attuale tasso variabile. L’importo medio dei mutui richiesti nell’anno 2014 è ulteriormente calato a 124.346 euro rispetto ai 127.328 dell’anno precedente. Nell’aggregato dei 12 mesi del 2014 la variazione della domanda ha però mantenuto il segno negativo, con -2,0%, sintomo di un quadro congiunturale che risulta ancora fragile, con il persistere di segnali negativi sul fronte dell’occupazione che ha raggiunto livelli record, penalizzando soprattutto le fasce di popolazione più giovani. A dicembre, però, la domanda di prestiti ha fatto registrare un incremento del 10,6%, dato che va a consolidare la dinamica positiva già rilevata a ottobre e novembre (rispettivamente in crescita del 7,6% e del 5,2%). Infine, rispetto al 2013, l’analisi condotta da Crif mette in evidenza una sostanziale stabilità dell’importo medio dei prestiti richiesti (sempre nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati), attestatosi a 7.422 euro contro i 7.395 euro del 2013 (+0,4%).
Un amore a prima vista: nasce l’abbinamento ideale tra sistemi a cappotto e laterizi con il nuovo Porotherm BIO PLAN ETICS di Wienerberger, il blocco in laterizio porizzato rettificato per involucri edilizi altamente prestazionali e durevoli nel tempo.
Porotherm BIO PLAN ETICS unisce allaprecisione della rettifica la planarità della faccia esterna, per un supporto ancora più omogeneo all’applicazione dei pannelli isolanti. Oltre a facilitare le operazioni di posa, questa soluzione assicura prestazioni termiche del 25% superiori rispetto ad una muratura tradizionale a parità di spessore (30 cm). I fori più piccoli sulla faccia di applicazione del cappotto aumentano la resistenza a strappo e l’adesione del pannello, mentre sulla faccia interna i fori più grandi favoriscono la realizzazione delle tracce per gli impianti. Internamente il blocco presenta il 45% di foratura, ideale per la realizzazione di murature portanti in zona sismica.
Wienerberger non si ferma qui e segna un ulteriore punto sul fronte della sicurezza antisismica con la nuova famiglia di laterizi per muratura armata Porotherm BIO M.A. Evolution. Una vera e propria evoluzione della muratura armata, che sfrutta contemporaneamente i vantaggi delle soluzioni in muratura ordinaria portante e delle strutture intelaiate in cemento armato. Grazie all’incastro verticale, Porotherm BIO M.A. Evolution consente una posa più rapida e precisa, evitando l’extra costo del telaio in cemento armato ed eliminando del 50% i ponti termici, per una maggiore libertà e flessibilità progettuale.
Un 2014 ricco di innovazioni per Wienerberger che con Porotherm BIO PLAN ETICS e a Porotherm BIO M.A. Evolution completa la gamma di soluzioni per l’involucro della famiglia Porotherm, il sistema completo di blocchi porizzati dalle elevate performance meccaniche e termoacustiche.
Il Museo Pecci di Prato amplia la sua collezione e apre nuove aree espositive, riorganizzando parallelamente gli spazi e i percorsi interni del Centro. Il progetto di ampliamento, affidato allo studio NIO Architecten di Rotterdam, vede l’impiego di due soluzioni Laterlite, sviluppate per la realizzazione di sottofondi leggeri e isolanti: LecaPiù e Lecacem Classic.
Una delle principali esigenze progettuali dell’intervento, che prevede la realizzazione di una nuova struttura a pianta semicircolare collegata a quella esistente, costituita da un piano fuori terra e un primo piano, era rappresentata dalla necessità di realizzare dei sottofondi leggeri e ad alta resistenza, oltre alla necessità di utilizzare materiali che, durante la fase di getto, presentassero una quantità d’acqua il più possibile contenuta. Tali esigenze progettuali hanno indotto l’impresa esecutrice a selezionare le soluzioni a base di argilla espansa Lecapiù di Laterlite, nella versione 3-8, e il premiscelato leggero e isolante a rapida asciugatura Lecacem Classic.
Caratterizzato da una massa volumica di circa 350 kg/m3, Lecapiù, grazie alla scorza esterna compatta e indeformabile, offreuna buona resistenza a compressione e, anche con un basso dosaggio di cemento, consente di ottenere betoncini leggeri adatti a sopportare i carichi in uso su sottofondi. LecaPiù consente di realizzare, sia nella versione imboiaccata che in quella impastata direttamente con cemento, strati di alleggerimento dalle elevate proprietà meccaniche con grande rapidità e praticità.
Lecacem Classic è invece il premiscelato leggero e isolante a rapida asciugatura per strati di isolamento e alleggerimento di sottofondi anche ad alto spessore. Il suo basso coefficiente di conducibilità termica certificato (0,134 W/mK) garantisce un elevato potere isolante con conseguenti risparmi energetici, mentre l’elevata resistenza alla compressione (25 kg/cm2) ne consente l’utilizzo anche per gli impieghi più gravosi. La leggerezza e l’eccezionale rapidità di asciugatura (dopo soli 7 giorni il contenuto di umidità residua di uno strato di Lecacem Classic da 5 cm è inferiore al 3% in peso) ne fanno una soluzione di grande praticità anche sotto il profilo esecutivo.
Nel cantiere in esame, l’impresa è stata chiamata a realizzare uno strato dello spessore di circa 8 cm di LecaPiù cementato, pompato in opera in modo da contenere i tempi di posa, nonché uno strato di Lecacem Classic per uno spessore di ulteriori 10 cm. Sugli strati così realizzati si procederà quindi alla posa di un impianto di riscaldamento a pavimento, abbinato a un massetto in calcestruzzo tradizionale.
Negli Stati Uniti continua la crescita del marmo Made in Italy: da gennaio a ottobre 2014 le esportazioni italiane di materiale lavorato, grezzo e semilavorato verso gli Usa sono passate da 298,1 a 303,2 milioni di euro di controvalore, aumentando dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Lo indicano i dati Istat rielaborati dall’Osservatorio Marmomacc. Dati rilanciati in occasione di TISE-StonExpo/Marmomacc Americas, manifestazione di riferimento nel Nord America per il settore marmo-lapideo, pavimentazioni, superfici e ceramica industriale, in programma fino al 23 gennaio a Las Vegas. Veronafiere, grazie alla partnership con l’organizzatore, Hanley Wood, acquisito di recente da Informa Group, e forte del brand internazionale di Marmomacc, il più importante salone mondiale dedicato alla filiera della pietra naturale (Verona, 30 settembre-3ottobre 2015), accompagna a Las Vegas una collettiva di 17 aziende da Italia, India, Portogallo, Turchia e Marocco.
All’interno dei 600 metri quadrati del Veronafiere International Pavilion, realizzato in collaborazione con Confindustria Marmomacchine, sono esposti una selezione di marmi e graniti, macchine per la lavorazione della pietra, prodotti per la protezione e la cura delle superfici, utensili per il taglio, levigatura e lucidatura. Oltre agli incontri business, parte integrante della tre giorni in Nevada restano la formazione e l’aggiornamento professionale di architetti e designer con il corso “Designing with Natural Stone” di Marmomacc Stone Academy, incentrato quest’anno sull’utilizzo sostenibile di pietre e marmi.
Lo split payment introdotto dalla legge di Stabilità 2015 ed in vigore dallo scorso primo gennaio, aggrava ulteriormente l’equilibrio finanziario delle imprese che operano nel settore dei lavori pubblici, togliendo alle imprese del settore dell’edilizia 1,3 miliardi di euro di liquidità all’anno e mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende. È l’allarme lanciato dall’Ance. La misura pone a carico delle pubbliche amministrazioni il versamento dell’Iva relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi. Tale norma, spiega l’associazione, impone un costo più alto alle imprese di costruzioni, che realizzano prodotti sui quali si applica un’aliquota Iva ridotta. In tali casi, l’impresa assume, anche dopo la compensazione tra Iva pagata sugli acquisti ed Iva incassata dalle vendite, una posizione di credito nei confronti dell’erario, che le impone lunghe attese per ottenerne il rimborso. Tra l’altro, in merito alla tempistica dei rimborsi Iva, l’Italia è già incorsa in una procedura d’infrazione europea. Secondo una stima Ance su dati della relazione tecnica di accompagnamento al disegno di legge di stabilità 2015, l’ulteriore perdita di liquidità per le imprese derivante dal versamento dell’Iva direttamente da parte della P.a., risulta pari a circa 1,3 miliardi di euro in un anno. Per l’Ance inoltre si tratta di una misura dagli scarsi effetti di gettito sul settore delle costruzioni, già interessato da strumenti in grado di misurare la compliance fiscale delle imprese.
Un’operazione di rilievo nel settore dell’energia verde. Enerqos, una delle principali Esco (Energy service company) italiane, acquisisce Greenville, azienda comasca specializzata nella gestione e origination dei Tee (Titoli di efficienza energetica), nell’audit energetico, con solide competenze tecniche nei settori dell’engineering, procurement e commissioning. L’operazione finanziaria e societaria conferma la vitalità di Enerqos sotto la guida del presidente Giorgio Pucci e consolida la posizione della Esco sul mercato nazionale grazie al capitale tecnico di Greenville. L’acquisizione, oltre alla sinergia tra le due realtà attive nel settore alla riqualificazione energetica, rafforza il management team di Enerqos con l’ingresso di Massimo Fiscaletti, ad di Greenville, in qualità di partner al fianco di Fausto Zuccarini e Giuseppe Foti. «Le partnership sono strategiche in un mercato molto frammentato e dispersivo. Enerqos conferma oggi la propria leadership nel settore e rilancia con convinzione la propria attività, decisa a crescere» commenta Pucci. Enerqos nella primavera del 2014, è stata protagonista di un importante aumento di capitale realizzato da Climate Change Capital Private Equity, fondo internazionale attivo nel settore della green economy e azionista di riferimento della società. L’azienda ha diversificato la propria offerta su altre fonti energetiche rinnovabili, acquisendo partnership importanti per affermarsi quindi nel settore dell’efficientamento energetico.