Il Gruppo ABK lancia sul mercato le lastre in grès porcellanato Autoleveling, l’ultima novità in fatto di ceramica e pavimenti. Piastrelle flessibili caratterizzate da un minimo grado di convessità che, appoggiate sul massetto, si livellano da sole assicurando un’adeguata planarità oltre a facilitare la messa in posa. Prodotte con materiali resistenti ma allo stesso tempo flessibili, queste lastre, pur essendo di grande formato, sono contraddistinte da un alto grado di versatilità tanto da consentire qualsiasi schema di posa. Inoltre, grazie al nuovo sistema “a secco” Insta-Tile, il meccanismo di rimozione “fai da te” risulta semplice anche senza ricorrere a fughe o collanti. I prodotti Autoleveling sono eco-sostenibili, economici, facili da usare e rappresentano una soluzione rapida e concreta nell’applicare e smontare il pavimento risparmiando sulla mano d’opera.
ISH Frankfurt 2015 quest’anno ospiterà tra i vari stand anche la famosa azienda Vitra del gruppo Eczacıbaşı operante nel mercato turco dell’arredo bagno e della produzione di piastrelle. Per l’occasione Vitra presenterà la nuova linea Memoria progettata da Christophe Pillet. Questa nuova serie, attraverso un design raffinato che unisce estetica e comfort, propone nuove soluzioni originali oltre a prefigurare una nuova concezione dello spazio e del bagno improntata sull’idea di luogo contemplativo. Un concept, dunque, che punta a colpire i sensi e a stimolare piacevoli sensazioni. Non vi resta che testare con i vostri occhi, l’appuntamento è a Messe Frankfurt dal 10 al 15 marzo.
Il prezzo delle case è sceso ancora. Secondo Bankitalia, nel quarto trimestre del 2014 i prezzi degli immobili sono continuati a diminuire, mentre è aumentato il numero delle compravendite. Lo conferma il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotto da Via Nazionale. Gli operatori che segnalano una diminuzione dei prezzi sale dai 66,0 punti del terzo trimestre 2014 ai 67,6 punti del quarto trimestre. Mentre la quota di agenti che hanno venduto almeno un’abitazione nel periodo di riferimento è salito dal 64,4 al 70,0.
Case italiane bocciate in efficienza energetica: il 60% è stata costruita prima del 1976 e spreca risorse. È, infatti, catalogato in classe energetica G, l’ultima. A questo si aggiunge che il 14% delle costruzioni esistenti in zone sensibili al pericolo terremoti è stato realizzato con criteri antisismici, mentre il restante 86% è a rischio terremoto. I dati sono emersi a Veronafiere, al convegno dedicato alle costruzioni in legno, nell’ambito della nuova edizione di Legno&Edilizia. A produrre le cifre è stato Nicola Carlin, responsabile certificazione di Arca, marchio di qualità e sostenibilità delle costruzioni in legno nato su iniziativa della Provincia Autonoma di Trento. Ovvie, quindi le concluasioni: «Per ovviare a questi inconvenienti dovremmo produrre edifici in legno a impatto zero, usando fonti rinnovabili e tecnologie sostenibili».
Ci è voluto un anno di governo, ma la prima grande riforma è fatta: il jobs act, alias legge sui rapporti di lavoro, era una delle promesse e premesse del premier, Matteo Renzi, al momento della sua ascesa a Palazzo Chigi. La seconda grande riforma, quella istituzionale, procede tra la guerriglia interna della maggioranza e quella, trasversale dell’opposizione. Ma, se la sinistra del Pd e le intemperanze di Renato Brunetta non faranno saltare il banco, anche quella potrebbe arrivare in porto: sarà approvata definitivamente l’abolizione del Senato (e dei suoi costi) e nuova legge elettorale. Restano da affrontare gli altri due grandi impegni dell’esecutivo: la riforma fiscale e quella dell’istruzione. Quest’ultima dovrebbe arrivare (o, meglio, essere annunciata questa settimana).
Resta la riforma più importante e difficile, quella del sistema fiscale. E non si tratta di tagliare le tasse: che piaccia o no, le imposte in Italia sono alte, ma non certo le più pesanti tra quelle dei 28 Paesi che compongono l’Unione Europea (https://youtradeweb.com/2015/02/istat-non-siamo-piu-tartassati/). Il problema è il sistema fiscale, con la sua burocrazia e, non da ultimo, la bizantina macchina amministrativa che rende il pagamento delle tasse un’attività che spinge il cittadino più vicino alla santità (anche perché gli accorcia la vita).
A questo si aggiunge il problema della giustizia tributaria. In Italia le controversie tributarie fino alla Cassazione sono spesso decise da giudici quasi per hobby. Cioè non sono magistrati specializzati nella complicata materia, ma dirigenti dello Stato, professori, avvocati, commercialisti, pensionati, ufficiali della Guardia di finanza a riposo. In sostanza, un’azienda si trova a fare i conti con un giudice armato di buona volontà, ma che non ha una competenza fiscale accertata (per esempio da un esame, da un concorso). Non solo: questi giudici nel tempo libero, sono pagati, riferisce LaVoce.info, dai 250 ai 400 euro al mese, più circa 30 euro a sentenza. Quale impegno sia compatibile con una cifra del genere è difficile immaginarlo. È facile che i giudici così sottopagati non passino ore chini sui libri contabili, le dichiarazioni fiscali o i documenti a supporto delle sentenze che devono emettere. Umanamente, non si può pretendere l’entusiasmo. Risultato: le aziende e i professioni si trovano persino a che fare con sentenze diverse per la stessa tipologia di fatto portato in giudizio. Se la contestazione riguarda l’eredità del nonno, è un guaio per i familiari litigiosi. Ma se si tratta, per esempio, delle tasse di una multinazionale o di una grande impresa, il rischio del labirinto fiscale è quello di scoraggiare gli investimenti. A questo si aggiunge una carenza di specialisti nella parte stretta dell’imbuto, la Cassazione. In questo periodo, per esempio, i magistrati sono alle prese con le udienze per i ricorsi presentati alla fine del 2009.
Matteo Renzi
Insomma, il fisco è una palude, in confronto alla quale le invettive di Maurizio Landini, la fronda di Stefano Fassina e le minacce di Raffaele Fitto sembrano zuccherini. Ma, d’altra parte, il boccone amaro lo hanno assaggiato per tutti questi anni i contribuenti.
Passa il Milleproroghe, con molte novità. La Camera ha votato il provvedimento omnibus e il testo passa ora all’esame del Senato dove, visti i tempi strettissimi prima della scadenza, il testo arriverà blindato.
PARTITE IVA: i possessori di partita Iva, con guadagni fino a 30mila euro, per tutto il 2015 potranno optare sia per il nuovo regime dei minimi con l’aliquota forfettaria al 15%, come previsto dalla legge di Stabilità, sia per il vecchio regime al 5% ma con il limite fino a 5 anni o al raggiungimento dei 35 anni d’età.
CONTRIBUTI INPS AUTONOMI: stop per il 2015 all’aumento previsto dalla legge di Stabilità dell’aliquota contributiva per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Il contributo resta al 27% invece di salire al 30% nel 2015. L’aliquota salirà al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017.
MINI PROROGA SFRATTI: arriva una mini proroga di 4 mesi degli sfratti soltanto per alcune categorie di famiglie.
RATE EQUITALIA: vengono riaperti i termini, fino a luglio 2015, per richiedere la concessione di un piano di rateizzazione delle cartelle per chi è decaduto dal beneficio entro lo scorso anno.
NO MODIFICHE FREQUENZE TV: salta lo stop al maxi-sconto sui canoni per le frequenze pagati da Rai e Mediaset. L’emendamento messo in campo dal Mise non è stato approvato ma è passata soltanto una riformulazione tecnica di alcuni emendamenti che non prevede il ritorno dei canoni ai livelli del 2013 e il passaggio delle competenze dall’Agcom al governo. In arrivo quindi sconti per Mediaset e Rai che potrebbero pagare di meno l’affitto delle frequenze.
SISMA EMILIA: viene spostato di un anno, al 30 giugno 2016, l’avvio della restituzione del debito acceso dalle imprese emiliane terremotate per pagare le tasse.
ACCISE ALCOLICI E CARBURANTI RUBATI: fino a tutto il 2017 chi ha subito un furto di prodotti energetici o alcolici non dovrà più pagare le accise su quei prodotti.
CONTRATTI SOLIDARIETA’: torna al 70% per il 2015 l’integrazione della retribuzione ridotta a seguito dei contratti di solidarietà. La misura riguarderà “in via prioritaria” i trattamenti economici dell’anno in corso basati su accordi sottoscritti nel 2014.
FONDO GARANZIA: viene ristretta alle imprese fino a 250 dipendenti la platea delle Pmi che potra’ accedere, per il 2015, al Fondo di garanzia. La legge di stabilità ampliava la platea alle aziende sotto i 500 dipendenti.
ACCERTAMENTO COMUNI: viene prorogata fino al 2017 la norma che prevede di alzare al 100% la quota dei tributi statali riconosciuta ai Comuni per incentivare la loro partecipazione all’ attività di accertamento tributario.
CENTRALE UNICA ACQUISTI COMUNI: slitta dal primo gennaio al primo settembre 2015 l’obbligo per i Comuni di dotarsi di una centrale unica per l’acquisto di beni e servizi.
RIENTRO CERVELLI: proroga per i prossimi due anni degli incentivi per arginare la ‘fuga dei cervelli’ e rendere piu’ invitante la prospettiva di tornare in patria. Inoltre, sale da 4 a 6 anni la durata massima degli assegni di ricerca.
SPLIT PAYMENT E APPALTI: fino al 31 dicembre 2015 viene elevato dal 10 al 20% dell’importo contrattuale l’anticipo del prezzo in favore dell’appaltatore. In questo modo si attenua l’impatto negativo dello split payment introdotto con la legge di stabilità 2015.
FARMACIE: sospensione fino al 31 dicembre 2016 delle disposizioni che disciplinano i requisiti per il trasferimento della titolarità delle farmacie. Fino a quella data per acquisire una farmacia il solo requisito richiesto è l’iscrizione all’albo dei farmacisti.
PRECOMPILATA E CAF: posticipata di un anno l’applicazione dei requisiti minimi richiesti ai Caf.
GIUDICI DI PACE: ritornano in vita gli uffici periferici dei giudici di pace. E’ stato rinviato al 30 luglio 2015 il termine entro cui gli enti locali avranno la possibilità di chiedere il mantenimento degli uffici.
ORDINE NAZIONALE AVVOCATI: slitta al 2017 la riforma dell’esame di abilitazione per l’iscrizione all’ordine nazionale degli avvocati.
VENEZIA E CHIOGGIA: sanzioni ridotte a causa del mancato rispetto del patto di stabilità interno 2014.
È il vincitore del Premio biennale 13 BigMat International Architecture Award, Xaveer De Geyter Architects (Xdga), il protagonista della mostra XDGA_160 Expo. La mostra, aperta al pubblico fino al 17 marzo, è stata curata dal Belgian architecture center Civa, da Federico de Matteis (Sapienza Università di Roma) e dallo studio Xdga. Raccoglie 24 modelli dei più importanti lavori tra progetti, studi urbani e partecipazioni a concorsi. Tra i concept dello studio belga è esposto anche Elishout Kitchen Tower Campus Coovi di Brussels, che si è aggiudicato il primo posto nell’edizione 2013 del Premio promosso da BigMat International.
Anche per questa seconda edizione il Premio biennale 15 BigMat International Architecture Award si propone di scoprire e valorizzare le eccellenze dell’architettura come Xaveer de Geyter. Le iscrizioni proseguiranno fino al primo maggio 2015. Il Premio è rivolto agli architetti di sei Paesi (Belgio, Francia, Italia, Repubblica Ceca, Spagna e per la prima volta anche Portogallo): sul sito www.architectureaward.bigmat.com è possibile consultare il bando e candidarsi con il proprio progetto. Obiettivo di BigMat è valorizzare e premiare le figure professionali della filiera incentivando il ruolo degli architetti nella società contemporanea e favorendo il dialogo per sviluppare un’edilizia di alta qualità.
Per partecipare gli architetti dovranno risiedere professionalmente in uno dei sei Paesi europei in cui BigMat è presente e i progetti candidati dovranno essere stati realizzati nel proprio Paese nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2011 e il 1° gennaio 2015. Ogni partecipante potrà presentare più progetti registrandoli sul sito dedicato al Premio.
La giuria internazionale sarà coordinata e presieduta dall’architetto Jesús Aparicio. Sarà inoltre attribuita una Menzione Speciale Giovani Architetti a un’opera di un architetto di età inferiore ai 40 anni al momento della conclusione dei lavori.
La selezione si concentrerà su opere architettoniche di ogni tipologia (residenziale, commerciale, industriale, edilizia pubblica, ecc.) che abbiano contribuito alla cultura architettonica contemporanea in uno dei paesi indicati mantenendo il legame con la storia dell’architettura e una particolare attenzione per il rispetto di un’edilizia sostenibile mirata ad aumentare il comfort abitativo.
Pagamenti online e in mobilità sempre più in crescita. Così arriva un nuovo strumento per artigiani, negozianti e professionisti, che potranno accettare pagamenti con il Pagobancomat tramite pos mobile a costi ridotti. L’iniziativa si chiama Jusp (www.jusp.com), ed è di un’azienda italiana, che ha lanciato un innovativo sistema di pos mobile abilitato ad accettare carte di debito e di credito. Il dispositivo è pensato esclusivamente per accettare i pagamenti tramite carte Pagobancomat, a costi molto più contenuti rispetto ai pos predisposti anche per le carte di credito. Il pos-bancomat di Jusp è infatti offerto a 49 euro + Iva per l’acquisto, e non prevede nessun costo fisso o canone mensile, ma solo una commissione sulle transazioni di solo 1,5%.
L’offerta, denominata Jusp for Italy è adatta per attività che hanno una clientela italiana. In questo caso, infatti, la penetrazione del bancomat sulle famiglie italiane è praticamente del 100%, mentre quella delle carte di credito è intorno al 35-40%. Rispetto ai pos (point of sale) da tempo già in uso negli esercizi commerciali, il dispositivo sviluppato da Jusp ha la caratteristica di poter essere usato sia in mobilità, fuori dal proprio studio professionale o dal negozio, collegato a uno smartphone, sia in una postazione fissa, collegato a un pc. L’offerta Jusp for Italy è in linea con le norme che prevedono l’obbligo di accettare pagamenti elettronici con carte di debito, con l’obiettivo di ridurre progressivamente l’uso del contante che in Italia ha un costo collettivo annuo di oltre 8 miliardi di euro.
Arriva un nuovo sistema costruttivo, versatile, pratico e performante, composto da una rete porta intonaco e da una specifica malta. Vanta una elevata prestazione ed è indicato per rivestimenti architettonici e conservativi. La soluzione si chiama X Wall System e nasce dalla sinergia tecnologica di Ruredil e Bekaert. Il sistema è composto da una rete porta intonaco e da una specifica malta. È facile da installare e può essere impiegato su tutti i generi di substrato in calcestruzzo e muratura, oltre che su strutture di supporto quali legno o profili del telaio in metallo.
Il sistema X Wall
Visto da vicino
Il sistema X Wall utilizza un pannello costituito da una rete metallica elettrosaldata galvanizzata o in acciaio inossidabile, chiamata Stucanet, in cui è intessuto un foglio di cartone che assicura l’aderenza della malta in fase plastica e l’aggrappo, attraverso i fori, alla rete metallica in fase indurita. X Wall prevede inoltre una finitura con Plasterwall, una malta da intonaco fibrorinforzata a ritiro compensato a base di legante naturale pozzolanico con posa sia a mano che a spruzzo, che può essere utilizzata sia in interno che in esterno. Per il lancio di X Wall System è stato infine realizzato il minisito xwall.it, un utile strumento di informazione in cui è possibile trovare approfondimenti, immagini, istruzioni, applicazioni e schede tecniche.
A un pannello costituito da una rete metallica elettrosaldata galvanizzata o in acciaio inossidabile, chiamata Stucanet, in cui è intessuto un foglio di cartone
A che cosa serve
Tantissime le possibili applicazioni e i vantaggi del prodotto, più corposo e cementizio rispetto al cartongesso ma allo stesso tempo più flessibile e versatile. Due gli scopi principali: scopo architettonico e scopo conservativo. Dal punto di vista architettonico, X Wall System esalta il design creativo e la libertà architettonica, in quanto consente di realizzare volumi intonacati tridimensionali di qualsiasi forma sia in interno che in esterni. È consigliato per l’intonacatura di archi, volte e pareti inclinate, finiture sotto tetti spioventi, controsoffitti, applicazioni tridimensionali decorative in applicazioni residenziali e non (ristoranti, alberghi), in installazioni espositive e per la realizzazione di creazioni inventive in musei o parchi ricreativi. Leggero da movimentare, flessibile, sagomabile, ideale per realizzare superfici curve o volumetrie architettoniche, può essere facilmente piegato, tagliato, sovrapposto e fissato a qualunque tipo di supporto mediante viti, ganci o clip fornite con il prodotto. Dal punto di vista conservativo, invece, X Wall System svolge a pieno la sua funzione di consolidamento e di ripristino strutturale. Il pannello Stucanet può essere montato su travetti di sostegno per realizzare intonaci che risultano distaccati dal supporto originario per motivi di ventilazione (pareti ventilate), isolamento termico (cappotto termico) o per scelta architettonica. I travetti possono anche risultare autoportanti consentendo di realizzare divisori di locali in struttura metallica e rivestimento cementizio.
Il sistema X Wall
Caratteristiche
Il sistema X Wall presenta 5 diverse tipologie di rete metallica, adatte a ogni necessità:
• Stucanet S è il pannello base, il più leggero e flessibile, indicato per carichi modesti e dotato di massima versatilità applicativa, può essere infatti piegato e sagomato in qualsiasi direzione. Prevede un punto di fissaggio al travetto di sostegno ogni 45 cm circa.
• Stucanet 80 è dotato di un rigido inserto piatto per assicurarne un robusto fissaggio al supporto anche con carichi importanti, che lo rende ideale in applicazioni gravose come soffitti, controsoffitti e appendimenti. Risulta più rigido e meno versatile della versione Stucanet S ma consente un maggior intervallo di spaziatura fra i punti di fissaggio che possono arrivare fino a 60 cm circa.
• Stucanet SN: privo del foglio di cartone preforato, è indicato specificatamente per realizzare intonaci armati nel ripristino e consolidamento degli elementi in calcestruzzo e muratura con l’utilizzo di malte strutturali tipo Exocem FP, Exocem G2 o Rurewall T – Strutturale.
• Stucanet BM è infine consigliato per applicazioni in esterni in quanto, in abbinamento al foglio di cartone preforato presenta una membrana permeabile al vapore ma impermeabile all’acqua per evitare penetrazione di umidità preservando la traspirabilità dell’intonaco.
• Stucanet 33 ha la stessa struttura con il doppio filo di Stucanet S ma è in pannelli di formato più stretto (33 centimetri invece di 70 cm) e più lungo (255 cm invece di 240 cm).
Tutte le versioni (escluso Stucanet 33) sono fornite in pannelli formato 70 cm di larghezza e 240 cm di lunghezza pari a 1,68 mq a pannello.
Numeri dell’Istat che mettono in discussione qualche pregiudizio sull’Italia. Cominciamo dalle tasse. In Italia le imposte sono pesanti, ma non siamo i più tartassati d’Europa. Secondo quanto rilevato dall’Istat, in Italia la pressione fiscale è alta, al 43,3% (dato del 2013), ma viene comunque dopo quella francese nell’area euro. Non solo: considerando tutti i 28 paesi dell’Unione Europea siamo solo al sesto posto. L’Italia, invece, è al secondo posto, dopo la Germania, per saldo primario in percentuale del Pil e al decimo posto per l’indebitamento netto, in calo del 2,8% nel 2013, mentre siamo terzi come rapporto debito/Pil (127,9%, peggio di noi solo Grecia e Portogallo). Altro dato interessante: spendiamo tanto per la Pubblica amministrazione, ma non eccessivamente. Il costo è di circa 13,5 mila euro per abitante, un po’ più della media Ue. Altri Paesi considerati con economie di mercato più avanzate spendono più di noi: Francia, Germania e Regno Unito presentano livelli di spesa pubblica più elevati, mentre la Spagna ha uscite inferiori a quelle dell’Italia. Pensioni, sanità e Cassa integrazione superano il 30% del Pil, con un onere per abitante di quasi 8 mila euro l’anno. Ma, in ogni caso, all’interno della Ue l’Italia presenta valori appena superiori alla media, sia in termini pro capite sia di quota sul Pil. Spende molto di più, per esempio, la Danimarca (34,6%). Nel 2013 sono state erogate in Italia 23,3 milioni di pensioni, con una spesa complessiva di poco inferiore a 273 miliardi di euro. Nell’Italia settentrionale si concentra la maggior parte delle prestazioni pensionistiche (47,8%) e della spesa erogata (50,7%).
Il prezzo delle case
Altro aspetto importante: il prezzo delle abitazioni. L’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab, in inglese House price index Hpi). Nonostante un quadro ciclico caratterizzato da un forte calo del reddito disponibile delle famiglie e da una persistente caduta del tasso di investimenti in abitazioni, precisa l’Istat, l’aggiustamento dei prezzi delle abitazioni in Italia inizia soltanto nel 2012, quando si registra un calo del 2,8% (dopo il +0,8% del 2011). Nel 2013 la diminuzione dei prezzi delle abitazioni risulta ancora più marcata (-5,7%) ed è imputabile a un calo del 2,4% dei prezzi delle abitazioni nuove (dopo gli incrementi nel 2011 e nel 2012) e del 7,2% dei prezzi di quelle esistenti (in flessione per il terzo anno consecutivo). Nella prima metà del 2014, pur in presenza di una lieve attenuazione delle flessioni, la dinamica tendenziale resta negativa (-4,9% rispetto al primo semestre 2013).
Knauf lancia su Apple Store e Google Play la nuova App per smartphone e tablet. Un utile strumento di lavoro, informazione, interazione e apprendimento sempre a portata di mano. Oltre alle funzionalità di blocco note, livella e calcolatrice, l’applicazione consente di scoprire tutti i sistemi e i prodotti dell’azienda grazie a un’immersione a 360° nel mondo di Knauf Italia.
Oltre a un continuo aggiornamento su tutte le novità Knauf, sarà possibile visionare video illustrativi sulle tecnologie applicative più innovative, mettersi in contatto con professionisti certificati Knauf Italia inseriti in un apposito elenco suddiviso per regione e provincia e condividere con altri utenti le foto dei propri lavori realizzati con prodotti Knauf.
L’applicazione fornisce inoltre un sistema semplice ed intuitivo per il calcolo delle incidenze per ogni sistema e soluzione e la possibilità di usufruire di un servizio di assistenza immediata dedicato agli applicatori di cartongesso.
La nuova collezione di calzature da lavoro Dike, marchio made in Italy, approda al prossimo Made Expo.
Uno stand colorato e pieno di inventiva ospiterà tutti i sette modelli del noto marchio nostrano, mix equilibrato di ricerca estetica, design, comfort e sicurezza; connubio di eleganza e tecnologia. Ma la vera novità è il debutto in Italia di Lady D, la prima calzatura da lavoro progettata per un pubblico femminile. Dike ha voluto tenere conto delle differenti peculiarità e caratteristiche delle lavoratrici dedicando cura e attenzione alle componenti funzionali ed estetiche di questa innovativa linea che attende solo di essere scoperta dal 18 al 21 marzo presso il padiglione 10 di Fiera MilanoRho.
Secondo il governo bisogna costruire più case, in particolare di tipo social housing. «In Italia ci sono circa 45mila abitazioni di edilizia residenziale pubblica a fronte di un fabbisogno di circa 700mila famiglie, di queste un terzo sono sfitte e il 15% occupate da famiglie che non sono sotto la soglia di povertà: se sommiamo questi dati si evidenzia un problema straordinariamente ampio». Lo ha detto il viceministro alle infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, intervenendo a un convegno dedicato al social housing. «Anche a livello europeo siamo in una posizione di coda, a livello dell’Estonia. In Italia circa il 76,6% sono abitazioni di proprietà, ma che ci sono tra le 140 e le 145mila abitazioni invendute».
Torna a muoversi il mercato della casa, e questa volta sono gli operatori del settore a scommettere sull’uscita del Paese della crisi. Lo indica il «Sentiment del mercato immobiliare», basato sull’indagine qualitativa elaborata dall’Università degli Studi di Parma in collaborazione con Sorgente Group Spa e Federimmobiliare. In particolare, l’indice sul sentiment degli operatori Fiups passa infatti da un timido 17,98 del II quadrimestre 2014 a 19,5, ben oltre la soglia psicologica di 18, della prima rilevazione effettuata nel 2011. Secondol’analisi, «Incidono molto le aspettative del panel degli operatori e dei professionisti, secondo i quali la propria attività migliorerà nei prossimi mesi: lo sostiene il 50,7% degli intervistati contro il 36,7 dello scorso quadrimestre. Solo il 7% pensa invece ad un ridimensionamento, contro il 21,11% dell’anno scorso. Interessante il dato di chi pensa di assumere nuovo personale (32,79%) contro lo scarso 4,92% degli operatori che intende invece effettuare licenziamenti». Anche sulla scia di Expo 2015, le interviste evidenziano come si stima che anche i prezzi potrebbero tornare a crescere o tutt’al più rimanere stabili, superando la caduta degli anni precedenti, soprattutto per alberghi e negozi. Ma «la novità forse più rilevante» è la riduzione dei tempi di compravendita visto che «per una quota superiore al 20%, le risposte sono a favore di una moderata riduzione sia per la vendita di negozi che di alberghi». Inoltre, diminuisce, anche se di poco, lo sconto praticato al momento della vendita.
Asphaltica 2015, dedicata alla gestione e alle tecnologie per pavimentazioni e infrastrutture stradali, e Oil&nonOil-S&TC 2015, manifestazione su distribuzione, stoccaggio, trasporto carburanti e lavaggio auto, si terranno n contemporanea a Roma il 28 e il 29 ottobre 2015 al Palazzo dei Congressi.
«D’accordo con i vertici di Siteb, l’associazione di riferimento per le opere stradali – spiega il presidente di Veronafiere, Ettore Riello –, abbiamo unito Asphaltica World ad Oil&nonOil-S&TC nella città di Roma, sede dell’oil district italiano e delle politiche industriali ed energetiche del Paese. Considerando che il petrolio è materia prima anche nella realizzazione degli asfalti, l’obiettivo è di sviluppare nuove sinergie tra due settori diversi ma contigui, entrambi a servizio della mobilità e caratterizzati da grande attenzione a ricerca, innovazione e sostenibilità».
Il mondo dell’asfalto e quello delle stazioni di servizio si uniscono per la prima volta, per offrire agli addetti ai lavori un panorama completo su due filiere strategiche per il Paese, in continua evoluzione ma ancora gravate dagli effetti delle crisi. L’industria nazionale dell’asfalto ha quasi dimezzato la produzione, pur restando l’urgenza di provvedere alla manutenzione di un patrimonio di oltre 480mila chilometri di rete viaria che si sta deteriorando, mentre le 24mila stazioni di servizio in Italia necessitano di una profonda riorganizzazione, con la chiusura ipotizzata di almeno 5mila impianti.
A febbraio 2017, Asphaltica tornerà a Veronafiere nella formula tradizionale di evento fieristico insieme a Samoter, fiera internazionale per le macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia.
Aumentano il numero di case in affitto. Il dato emerge dal rapporto Gli immobili in Italia della Agenzia delle entrate e del ministero dell’Economia. Risultato: le persone che hanno immobili dati in locazione erano 4,5 milioni nel 2012, l’11,2% in più rispetto ai 4,1 milioni del 2010. Il numero dei contratti è salito del 15,9% a 5,4 milioni, con un incremento del 6,7% dei canoni d’affitto. La rendita da locazione annua più elevata si registra al Centro, con 11.500 euro (+4,3%) segue il Nord con 10mila euro (+9,2%) e il Sud-Isole con una media di 7.500 euro annui (+3%).