Una torre sostenibile, italiana, ha vinto alla grande il premio Mipim Awards 2015. Va a Oxygen Eco-Tower, edificio residenziale del Progetto Cmr, e pensata per essere un simbolo della nuova edilizia ha ricevuto il People’s Choice Award, come migliore tra i 40 progetti in concorso al Mipim di Cannes. Oxygen Eco-Towerha un’architettura inconfondibile, ispirata alla natura, per simboleggiare una costruzione a misura d’uomo.Il progetto Cmr faceva parte della mostra all’Italian Pavilion, con il supporto di Ice e Ance. Oxygen Eco-Tower è composto da residenze verticali per 75 piani, per un’altezza di 277 metri. In tutto, un edificio di lusso 125.800 metri quadri, di cui 61mila a verde. Il progetto prevede 161 ville, ognuna con giardino privato e piscina, in quattro tipologie abitative, in modo da «muovere» architettonicamente il complesso. Oltre a un alto tasso di comfort, l’edificio è ideato prevendendo l’utilizzo di tecnologie per rendere Oxygen Eco-Tower un edificio sostenibile. Il progetto è tutto made in Italy: è stato sviluppato da Progetto Cmr (Idea & Concept Design), con Tecnimont Civil Construction (Engineering & Project Management), Permasteelisa Group (Project Management), Cimolai (Construction Company), Peia Associati (support Interior Design Concept). A cui si sono aggiunte Aermec, Artemide, Bisazza, Ceramica Sant’Agostino, Composit, Fiamm, Fiandre, Giacomini, iGuzzini, Italcementi, Jacuzzi, Listone Giordano, Lualdi, Margraf, Natuzzi, Nidec, Oikos, Olivari, Poltrona Frau, Technogym, Starpool, Vannucci Piante, Vimar.
Al progetto Scuola della sostenibilità il Bando della Creatività
Una nuova Scuola della sostenibilità, che troverà sede nel nuovo Lake Design Lab di Villa Sucota dell’Accademia e nelle altre due sedi Petrarca e Factory. È questo il progetto che ha vinto il «Bando Creatività: eventi e luoghi per l’innovazione nella moda e nel design». L’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – Ied Como è risultata vincitrice con un finanziamento che ammonta a 185mila euro con il progetto Smart Citizen. Il progetto mette al centro il sapere e il saper fare che necessariamente devono crescere insieme nel rispetto delle logiche del mercato, del vivere sostenibile e dei principi della formazione di alto livello. Il premio è stato ritirato da Salvatore Amura, Amministratore Unico e Presidente dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – Ied Como, e dal Direttore Scientifico dello IED Prof. Carlo Forcolini. È stato consegnato da Mauro Parolini Assessore al Commercio, Turismo, Terziari di Regione Lombardia.
La Light Academy per imparare a progettare la luce
Spazio ai nuovi talenti per imparare a progettare la luce. Parte ad aprile la master class ‘IT’s Light Academy‘, progetto di formazione in Project Design and Light Management, organizzato da Reggiani Spa Illuminazione, in collaborazione con DesignLibrary e De Lucchi Workshop che premierà i migliori professionisti con stage in Europa, Asia e Stati Uniti.
Il corso, in programma dal 10 aprile al 16 ottobre 2015, garantisce formazione in aula e sul campo con docenti d’eccellenza. Otto incontri previsti durante i quali i partecipanti affronteranno diversi temi: dalla gestione del progetto alla luce alla sua declinazione tecnica-progettuale in differenti contesti applicativi – residenziale, alberghiero e ristorazione, retail, musei e chiese, uffici e terziario, esterni. Il ciclo di incontri prevede parti teoriche, analisi di case history, esercitazioni pratiche e lo sviluppo di un progetto illuminotecnico, sulla base del quale verranno scelte due risorse a cui verrà offerto uno stage internazionale nel Gruppo Reggiani in Italia, USA, Gran Bretagna e Cina.
“Con il progetto IT’s Light Academy vogliamo dare ai talenti emergenti la possibilità di crescere e sviluppare le proprie intuizioni – afferma Matteo Reggiani, Corporate Strategic Officer di Reggiani Spa – Siamo un’azienda italiana che crede nella cultura come risorsa indispensabile per il futuro, perciò investiamo molto sui giovani e vogliamo essere noi stessi promotori di nuovi progetti a sostegno del talento” conclude Reggiani.
Per IT’s Light Academy Reggiani si avvale della partnership di attori qualificati impegnati nella “cultura dell’illuminazione”, come DesignLibrary, Sharp e Helvar. La docenza è affidata all’architetto Paolo De Lucchi, con interventi anche dell’architetto Roberto Martello (Corporate Development Officer) e dell’ingegnere Massimo Parravicini (Technical and Purchaising Director).
L’iniziativa si affianca alla sponsorizzazione Reggiani di “The Challenge”, la competizione internazionale che si concluderà in ottobre a Roma in occasione di PLDC 2015 che vede sfidarsi a colpi di idee, gli studenti di università specializzate di Stati Uniti, Gran Bretagna, Danimarca, Messico, Germania, Norvegia, Svezia, Spagna, Lituania per premiare i migliori giovani progettisti della luce nel panorama mondiale.
Iscrizioni al sito www.itslight.academy.
Shower Temple di Arcade: il box doccia senza tempo
Regia ci porta indietro nel tempo con Shower Temple di Arcade, il nuovo box doccia in stile belle Èpoque che vuole omaggiare la famosa vasca che il celebre illusionista Houdini usava per le sue strabilianti esibizioni. Il concept, infatti, punta a ricreare atmosfere magiche e prodigiose, un viaggio nel tempo verso epoche lontane ma che, simultaneamente, rimane ancorato a tipici tratti minimalisti di una certa estetica moderna contemporanea. Un sistema freestanding confortevole e unico, contraddistinto da un designe affascinante e dotato di un sistema di “ugelli” che muovono l’aria aumentando il volume di portata dell’acqua per garantire un piacevole effetto tonificante. Oltre all’ampio soffione fisso e la doccetta mobile, Shower Temple vanta, inoltre, un piatto doccia in Natural Stone. Quest’ultimo è l’esclusivo materiale ecosostenibile di Arcade, composto da pietra naturale e tecnologie minerali. Tra le varie particolarità tecniche segnaliamo anche le pareti e la porta a battente in vetro temperato 8 mm rivestite con il trattamento Easy Clean, procedura adatta a contrastare le sedimentazioni di calcare facilitando la pulizia. Il tempio doccia di Regia è compatibile con sistemi ad acqua con pressione compresa tra 3 e 5 bar, mentre una moderna valvola termostatica offre sempre all’utente la possibilità di avere una temperatura idonea alle sue esigenze. Le finiture sono tre volte più robuste e dieci volte più resistenti agli sfregi rispetto a quelle tradizionali, merito della speciale finitura nichel realizzata tramite il processo PVD (Physical Vapour Deposition). Regia, azienda italiana altamente versatile e innovativa, ci propone un box doccia senza età che preannuncia l’intenzione di arricchire il mondo dell’arredo bagno con la sua particolare visione di un lusso senza tempo.
Al Mipim di Cannes imprese italiane in pole position
Costruire in un modo nuovo: a Cannes, fino a venerdì 13, c’è il Mipim. La 26esima edizione resta una delle più importanti fiere immobiliare del mondo, con 21mila partecipanti, 4.500 investitori o società di investimento, 90 Paesi rappresentati, tra cui l’Italia, rappresentata anche dal vice-ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda. Gli italiani registrati al 2 marzo erano pari a 194 società, contro le 186 dell’anno scorso alla stessa data (furono 236 a fine Mipim 2014) e le società espositrici iscritte alla stessa data sono 99 contro le 83 dello scorso anno (furono 101 a fine manifestazione 2014). Il Padiglione italiano ospita anche Ance, Ice, Assoimmobiliare e Federimmobiliare. «Deve essere una svolta per l’edilizia, come dimostrano i primi timidi segnali di ripresa del nostro settore ai quali stiamo assistendo», è il commento di Paolo Buzzetti, presidente Ance. «Bisogna fare squadra in tutto il mondo delle costruzioni e dell’immobiliare, nelle sue diverse forme, per promuovere l’eccellenza e la qualità del Made in Italy». Federimmobiliare, Ance e Assoimmobiliare a Cannes presentano a investitori e operatori internazionali prospettive per investire in Italia: immobili, ma anche opere da realizzare o completare.
Assoimmobiliare: puntare sulla riqualificazione delle città
Bisogna riqualificare al più presto i centri urbani. Una parola d’ordine, di cui YouTrade si è fatta da tempo portavoce, che è ripresa ora da Assoimmobiliare, associazione dell’industria del real estate, «tra le prime esigenze legate all’ammodernamento delle città vi sono gli interventi in materia di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica. È centrale, e continuerà a esserlo, il ruolo dell’industria dei servizi immobiliari, intesa in tutte le sue filiere, dell’asset management, del property, del building & facility, della due diligence, dell’advisory e del project. In questo contesto Assoimmobiliare promuove l’adozione di strumenti contrattuali moderni, quali l’Epc, Energy performance contracts, in cui proprietà gestore e conduttore partecipano dei risparmi generati dalla messa a efficienza degli stabili, invogliando quindi, la proprietà verso strategie di riqualificazione, così come i Green Leasing Contracts, meritori anch’essi di conciliare gli interessi delle due parti». Secondo Assoimmobiliare la sfida legata all’ammodernamento dell’infrastruttura degli edifici non sarà giocata solo in ambito privato, ma anche pubblico. «Assoimmobiliare, in rappresentanza dell’industria dei servizi immobiliari, mette a disposizione dei principali soggetti pubblici coinvolti, tutto il know how delle imprese associate dell’industria dei servizi immobiliari, per perfezionare e accelerare i processi di dismissione e valorizzazione, vedendo i soggetti pubblici in un ruolo di indirizzo e controllo e l’industria immobiliare in un ruolo attuativo. L’Industria privata, infatti, non solo può apportare quella parte necessaria di investimenti, ma può integrare le competenze pubbliche facilitando una spending review perseguita in tempi certi e in un’ottica di valorizzazione e ottimizzazione, partendo dal patrimonio conoscitivo attualmente già in possesso della P.A., senza dover per forza ricorrere a ulteriori iter conoscitivi, onerosi sia in termini economici che di tempistiche».
Nex Rieti, per bonificare l’area ex Snia Viscosa
Next Rieti è il nome assegnato al processo nato per dare una direzione progettuale alla riqualificazione all’area industriale dismessa della Snia Viscosa di Rieti. Che si svolgere con una maratona progettuale dove un gruppo di progettisti scelti si confronterà per disegnare le linee di questa rigenerazione continuando il lavoro svolto fino a questo punto. Fino al 31 marzo è aperta l’open call Next Snia Viscosa, un’opportunità che arriva dopo un lungo percorso di accompagnamento, di inclusione e di creazione di una forte domanda locale di cambiamento per l’area. Un bando promosso da RENA, Comune di Rieti e Mps per raccogliere le manifestazioni di interesse a essere parte di questo percorso. Successivamente, per dieci giorni, dal 7 al 17 Maggio, saranno invitate le dieci persone selezionate dal bando a Rieti, per mettere a frutto le informazioni e le ricerche sin qui svolte e di pensare insieme cosa quel luogo potrebbe diventare.
La maratona progettuale che avrà luogo a Rieti servirà a sbrogliare una matassa ingarbugliata da oltre un decennio, allineando valori e aspettative dei molteplici stakeholder del progetto. Al cuore del progetto infatti l’ascolto delle necessità emergenti dei cittadini che servirà per selezionare uno o più scenari considerati plausibili e di valore, e capire le implicazioni a medio termine di ognuno di essi, in termini di scelte progettuali, economiche e territoriali.
Emergenza acqua per il 70% delle aziende
Emergenza acqua: la gestione delle risorse idriche è un tema che preoccupa a livello personale (73%) e a livello sociale (83%), ma anche in prospettiva di business. Il 70% delle aziende considera infatti le problematiche relative alla gestione dell’acqua rilevanti per le proprie strategie aziendali, con punte dell’85% nel caso di imprese che utilizzano acqua nei processi produttivi. Sono i risultati del nuovo studio presentato oggi online, realizzato lo scorso dicembre dall’ente internazionale di certificazione Dnv GL – Business Assurance in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Unido) e con il supporto dell’istituto internazionale di ricerca Gfk Eurisko. Lo studio ha coinvolto 1.907 professionisti di differenti settori in Europa, Nord America, Centro e Sud America e Asia. «L’acqua è destinata a rappresentare uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in discussione a livello globale», dice LI Yong, Direttore Generale di Unido. «Questa indagine è davvero tempestiva: fornisce informazioni su come le aziende gestiscono l’acqua al giorno d’oggi ma anche sulle opportunità e sulle sfide attese per il futuro. L’indagine, inoltre, rivela differenze a livello geografico inaspettate e molto interessanti».
Dal rapporto risulta che un quinto delle aziende che utilizzano acqua per la produzione non è a conoscenza della legislazione nazionale in materia e solo un terzo del totale mondiale delle aziende si è già dotata di una policy di water management e che la gestione dell’acqua è una questione affrontata principalmente in chiave di efficienza. Tra le preoccupazioni da parte delle aziende, la riduzione dei consumi è in cima alla lista. Spinte da esigenze di misurazione e di ottimizzazione, la metà delle imprese ha intrapreso iniziative di gestione dell’acqua negli ultimi cinque anni. Le tre iniziative più comuni sono il monitoraggio dei consumi, la definizione di obiettivi specifici e l’investimento in dispositivi idrici efficienti.
Febbraio bollente per le richieste di mutuo
Mutuo avanti tutta: a febbraio, secondo il Crif, il numero delle richieste presentate dalle famiglie italiane è cresciuto del 38,7% rispetto allo stesso mese del 2014. Si tratta dell’incremento più consistente dal 2008. Nella sostanza, afferma Crif, il mese scorso le domande sono tornate in termini assoluti su volumi che non si registravano dal 2011, prima del crollo verticale registrato nella seconda metà del 2011 e nel 2012. Ma sebbene da oltre un anno e mezzo si continui a registrare una dinamica positiva del numero di finanziamenti per l’acquisto della casa, resta una cautela di fondo sull’importo medio richiesto, che a febbraio si è attestato a 124.175 euro, sostanzialmente in linea con i 124.088 euro dello stesso mese 2014 ma lontano dai 140.877 euro del 2010 e dai valori medi degli anni precedenti. La classe prevalente in cui si sono maggiormente concentrate le richieste è compresa tra 100 e 150mila euro, con una quota pari al 29,8% sul totale, seguita da quella inferiore ai 75mila euro, con il 26,6%. La riduzione degli importi medi richiesti riflette sia la propensione delle famiglie verso soluzioni in cui il peso della rata incida il meno possibile sul reddito disponibile sia il calo dei prezzi immobiliari. I mutui tra i 15 e i 20 anni e tra i 25 e i 30 hanno concentrato il maggior numero delle richieste, rispettivamente con il 23,5% e il 23,6% del totale.
La bolletta della luce costa in media 503 euro l’anno
Quanto hanno speso, nel 2014, le famiglie italiane per le bollette della luce? A fare qualche calcolo è l’Osservatorio sull’energia elettrica di Facile.it: sulla base dei preventivi calcolati sul portale, ha rilevato che la spesa media annua delle famiglie italiane è stata di 503 euro, a fronte di un consumo di 2.579 KWh. Rispetto al 2013 il costo sostenuto è aumentato leggermente, registrando un incremento medio pari al +0,86%; un anno fa la cifra spesa dalle famiglie ammontava a 499 euro. Variazioni minime, queste, legate ad una generale stabilità dei consumi, che non sono però uniformi a livello regionale. Secondo l’Osservatorio, i consumi sono inferiori al Nord e superiori al Centro sud, con il picco registrato in Sardegna. Questa regione non dispone di una capillare rete di distribuzione del gas e, di conseguenza, il suo consumo di elettricità arriva oltre la media nazionale: in media 3.157 KWh, a cui corrisponde una spesa media annuale di ben 632 euro. Seguono, in seconda e terza posizione, le Marche – con un consumo di 2.805 KWh e una spesa annua media di 545 euro – e il Lazio, in cui si consumano 2.760 KWh e ogni anno si spendono 535 euro.
Di contro, è la Valle d’Aosta la regione che presenta il consumo medio più basso, con 2.065 KWh l’anno, che in soldi diventano 413 euro annuali; molto bassi i consumi anche in Trentino Alto Adige: 2.123 KWh l’anno, a cui corrisponde una spesa media complessiva di 423 euro.
Quello che in molti hanno imparato è che è possibile ridurre le spese approfittando dei margini di risparmio garantiti dal cambio di fornitore energetico. Stando ai calcoli dell’Osservatorio, la bolletta elettrica potrebbe calare mediamente di 57 euro l’anno (che diventano anche 69 euro dove si spende di più, in Sardegna), con un risparmio complessivo dell’11,27%.
Oikos: novità, premiazioni e porte blindate al Made Expo
Quest’anno Oikos porterà al Made Expo 2015 una ventata di novità. Uno stand accattivante aprirà le porte al pubblico con un’accoglienza da primo premio. Infatti, gli architetti dello studio Giordano di Oderzo, vincitori del concorso internazionale “ Progetta la tua Architettura d’ingresso” , illustreranno la loro installazione vincente e, a seguire, verranno premiati ufficialmente dai giudici Paolo Rossi, designer dello studio Adriani & Rossi, Nicola Leonardi, architetto direttore di The Plan, e l’architetto e docente Riccardo Blumer. Tutto questo avverrà precisamente il 18 marzo alle ore 15:00 presso lo stand della famosa azienda veneziana che, oltre alla premiazione, presenterà in esclusiva due nuove e inedite linee. Stiamo parlando di Project, la nuova porta di sicurezza caratterizzata da un’estetica piacevole adatta a strutture domestiche ma anche a strutture ricettive, e di Evolution 3TT, maneggevole porta blindata con isolamento termico certificato U=75 studiata per soddisfare i requisiti richiesti dai certificatori a basso consumo energetico. Oikos vi aspetta al Made Expo 2015 presso il pad. 5 stand H11 – L20, ansiosa di mostrarvi dal vivo tutte queste novità.
Iacp-Ater, un binomio che ha trasformato Venezia
Iacp–Ater Venezia tra la Laguna e la terraferma: è il titolo di una mostra dedicata alla nascita della Grande Venezia tra il 1914 e il 1936, allestita dall’Università Iuav di Venezia con materiali conservati nell’Archivio di Ater Venezia, resi disponibile per la prima volta, e l’Archivio Progetti di Iuav. In cento anni di attività, Iacp/Ater è stato all’origine delle principali trasformazioni urbane e edilizie di Venezia, con la costruzione di interi quartieri, collegati ai nuovi poli industriali della città. La mostra è la seconda tappa di un percorso di ricerca sull’architettura contemporanea a Venezia, avviato nel dicembre 2014 da Iuav, in collaborazione con Ater di Venezia e Federcasa. La mostra è visitabile alla Università Iuav di Venezia (Dorsoduro 2196).
Icmq: corsi per certificare gli energy manager
Gli (Ege) sono soggetti che hanno le conoscenze, l’esperienza e la capacità necessarie per gestire l’uso dell’energia in modo efficiente; le competenze sono più ampie e al tempo stesso più specializzate di un energy manager e quindi un Ege potrebbe svolgere le funzioni di energy manager, ma non viceversa. La figura dell’Ege non è nuova, essendo stata introdotta dalla normativa alcuni anni fa (Dl 115/2008 e norma Uni Cei 11339:2009), ma è tornata di attualità grazie al
Il decreto legislativo 102 del 4/07/2014 recepisce la Direttiva europea sull’efficienza energetica. Il decreto, infatti, stabilisce che le diagnosi energetiche periodiche obbligatorie per le grandi imprese e imprese energivore debbano essere eseguite da Ege (Esperti in gestione dell’energia) certificati secondo la Uni Cei 11339 da parte di organismi accreditati.
La novità è dunque la certificazione, che attualmente è volontaria, ma che dal 19 luglio 2016 sarà obbligatoria per poter continuare a condurre le diagnosi energetiche. Icmq, accreditato da Accredia per la certificazione del personale (Iso/Iec 17024), certifica gli Ege secondo i requisiti indicati dalla norma (Uni 11339), che prevede per questa figura due profili professionali: civile, che ha competenze finalizzate prevalentemente a soddisfare l’esigenza di comfort individuale nei settori civile, terziario e della pubblica amministrazione (edilizia pubblica e privata, insediamenti urbanistici, infrastrutture, trasporti civili); industriale, che ha competenze finalizzate prevalentemente a soddisfare le esigenze di processo nei settori industriali e produttivi (sistemi produttivi, produzione e distribuzione di energia, acqua, gas, trasporti industriali).
La certificazione è rilasciata dopo aver superato con esito positivo un esame al quale possono partecipare coloro che possiedono i seguenti requisiti: diploma di scuola media superiore, formazione specifica di almeno 16 ore, esperienza di lavoro nel settore specifico da 3 a 10 anni in funzione del titolo di studio posseduto. L’esame è composto da tre prove: un test scritto di 30 domande a risposta multipla, un caso studio relativo al settore richiesto e una prova orale. Gli esami vengono svolti sia direttamente da Icmq che da Aicarr, Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione,e Afor, ente di formazione accreditato presso la Regione Lombardia. Il certificato ha una validità di cinque anni, al termine dei quali Icmq effettua un riesame del mantenimento dei requisiti nel quinquennio. Ottenuta la certificazione, ogni Ege deve infatti documentare annualmente le attività svolte nel campo della gestione energetica, le attività relative all’aggiornamento professionale, l’assenza o la corretta gestione di reclami o contenziosi relativi all’attività certificata.
Maxi operazione: Hines compra l’Energy Park per 118 milioni
Maxi operazione nell’immobiliare: Hines Italia SGR, per conto di «primari investitori istituzionali», ha acquistato da Segro l’Energy Park di Milano. Il costo dell’operazione è di 118 milioni. Energy Park genera annualmente un canone affitti lordo di 9,6 milioni dai diversi locatari, tra cui Alcatel Lucent e una serie di altre aziende internazionali innovative e specializzate nell’e-commerce e nell’hi-tech come Dnv, Sap, Nobel Biocare e Stanley Black & Decker. L’Energy Park è un parco suburbano di 61.400 metri quadri a uso uffici sviluppato da Segro con un progetto dello Studio Garretti Associati e completato a metà del 2014. Si trova a Vimercate, a meno di 20 chilometri da Milano, in una posizione strategica, ben collegato sia alle grandi arterie di comunicazione del Nord Italia sia al centro del capoluogo lombardo, e rappresenta oggi un polo tecnologico di eccellenza. Efficienza e sostenibilità contraddistinguono l’Energy Park, i cui edifici hanno ottenuto la pre-certificazione Leed Platinum (uno dei quali ha già ottenuto la certificazione Leed Gold), uno dei riconoscimenti mondiali più autorevoli che premia i progetti di valorizzazione ambientale. Hines ha appena venduto la restante partecipazione dell’area immobiliare di Porta Nuova al fondo sovrano del Qatar.
Gennaio ancora freddo per i prestiti alle imprese
In attesa che il quantitative easing della Bc faccia effetto, va registrato un nuovo calo dei prestiti a famiglie e imprese a gennaio. Lo rileva Bankitalia. I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua dell’1,8% (-1,6% a dicembre). I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,5% sui 12 mesi, come nel mese precedente; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 2,8% (-2,3% a dicembre). I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,06% (3,08% nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,71% (8,10% a dicembre). Ma la gente mette più soldi in banca: a gennaio, infatti, è salita la raccolta bancaria. Stabili invece le sofferenze, comunque sopra al 15%.
Vaciago: ok al quantitative easing se finanzia l’edilizia
Giacomo Vaciago non ha dubbit: «Il giudizio sull’avvio del quantitative easing della Bce è tanto più positivo, quanto più si riuscirà a far ripartire il credito e gli investimenti nell’edilizia. Se invece l’operazione servirà solo a riportare l’euro in parità con il dollaro e a far lievitare le Borse, allora sarà meglio di niente ma non abbastanza». L’economista ha commentato all’Agi il piano da 60 miliardi al mese che la Bce ha predisposto per rafforzare la ripresa dell’Eurozona e far risalire l’inflazione. «Gli americani la chiamano espansione qualitativa, però in italiano, letteralmente dovremmo tradurla monetizzazione del debito». Che sintetizza così l’operazione della Bce: le banche centrali nazionali acquistano titoli e li tengono sui propri libri, con i relativi rischi. Danno liquidità, non la prestano come succede di solito. La Bce compra 60 miliardi di titoli e dà in cambio 60 miliardi di euro. Chi li riceve che cosa ne fa? «Questa è la domanda da farsi. Ecco, ci sono tre canali principali, tre alternative da tenere presenti. La prima è che i soldi siano impiegati fuori dall’area euro, comprando dollari ed altre valute. L’effetto è l’euro debole, cioè qualcosa che è già stata anticipata. L’euro è passato da 1,3 a 1,1 sul dollaro e va verso la parità. Ad avvantaggiarsi di questo canale sono le valute degli altri paesi e chi esporta». Il secondo canale è quello del debito. Con i soldi della Bce si possono comprare altri titoli di debito, o anche azioni. L’effetto è che salgono i prezzi di quei titoli, la Borsa si rafforza, chi ha in portafoglio quei titoli diventa più ricco, le banche si alleggeriscono e possono reinvestire. E il terzo canale è quello del credito bancario. «La liquidità della Bce, le banche la prendono e la girano alle imprese, cioè la immettono nell’economia. Questo è il canale più importante e anche quello che finora si è mosso meno e dunque va più stimolato, specie per quanto riguarda i crediti al settore edilizio».