Quali sono gli edifici più costosi del mondo? Ha tentato una classifica il portale Casa.it. Al primo posto c’è il One World Trade Center di New York, valutato 3.9 miliardi di dollari. Un po’ a sorpresa, il secondo edificio più caro è a Bucarest, il Palazzo del Parlamento ex reggia del deposto dittatore Nicolau Ceausescu, stimato 3 miliardi. Altra sorpresa: il terzo posto è stato assegnato a un ospedale, il Royal Adelaide Hospital di Adelaide (2.1 miliardi). L’ospedale, con 800 posti letto, non è ancora attivo: sarà terminato nell’aprile 2016 e riuscirà a soddisfare le esigenze sanitarie dell’intera comunità australiana.
A Bucarest il secondo edificio più caro del mondo
Crisi finita: i numeri indicano la ripresa delle compravendite
Nuovi numeri relativi al mercato immobiliare, ormai in generale ripresa secondo gli osservatori. Secondo Tecnocasa, il settore nell’ultimo anno ha dato segnali concreti di ripresa, soprattutto dal lato delle transazioni. Erano anni che non vedevamo un segno positivo davanti alle compravendite e questo trend, generalmente, anticipa l’avvicinarsi della fine di un lungo periodo depressivo. I prezzi sono ancora in ribasso ma questo, unito alla ripresa dell’erogazione dei mutui, sta riavvicinando al mattone non solo tante famiglie, ma anche tanti giovani in procinto di creare il proprio nucleo familiare. Anche gli investitori, per quanto gravati e anche scoraggiati dalla pressione fiscale, sembrano volere cogliere le opportunità che questo mercato può offrire loro. Non dimentichiamo che dal 2007, anno in cui è iniziato il ribasso dei prezzi gli immobili, secondo Tecnocasa, i valori hanno perso il 36%. Il 2006 è stato un anno caratterizzato dal boom delle compravendite, per poi lasciare il passo alla contrazione dei volumi e dei prezzi. Nel 2013 si è registrato il picco minimo delle compravendite, mentre nel 2014 sembrerebbe iniziato il trend di ripresa del mercato.
Insomma, sembra una lenta fine della crisi. Nel 2015, secondo le previsioni, le compravendite aumenteranno ulteriormente per chiudere tra 430 e 440 mila. Le grandi città, che hanno già avviato un’interessante inversione di trend sugli scambi, continueranno in questa direzione ma con valori ancora in discesa. Situazione simile potrà esserci anche nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città.
COMPRAVENDITE NAZIONALI – RESIDENZIALI
2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 |
806.225 | 686.587 | 609.145 | 611.878 | 598.224 | 444.018 | 403.124 | 417.524 |
(Fonte: elaborazione Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate)
VARIAZIONE PERCENTUALE DELLE COMPRAVENDITE NAZIONALI – RESIDENZIALI
2007/2006 | 2008/2007 | 2009/2008 | 2010/2009 | 2011/2010 | 2012/2011 | 2013/2012 | 2014/2013 |
-4,6% | -14,8% | -11,3% | 0,4% | -2,20% | -25,8% | -9,2% | 3,6% |
(Fonte: elaborazione Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate
Cambia il numero uno di Haier Europe
Yannick Fierling è il nuovo amministratore delegato di Haier Europe. Il gruppo cinese è il numero uno nel mondo nel settore dei grandi elettrodomestici da sei anni consecutivi. Fierling guiderà la sede centrale ed operativa di Haier Europe a Parigi. Haier Europe, un marchio globale con oltre 143.330 distributori, è presente in cento paesi e in Europa ha otto uffici nazionali: in Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito, Russia, Benelux e Polonia. Dalla sede centrale europea R & D di Norimberga, in Germania, fino alle filiere di produzione d’Italia (Campodoro), Russia (Tatrstan), Cina, Tailandia, India (presente su varie sedi), Haier offre prodotti e soluzioni su misura per i consumatori europei. Fierling, francese, succede a René Aubertine e sarà il secondo europeo a cui verrà affidata la gestione complessiva di Haier Europe, la guida europea di Haier Group.
Ok del Senato, via al prestito vitalizio ipotecario
Arriva una nuova forma di finanziamento, ma per chi ha già compiuto i 60 anni ed è proprietario di un immobile. Il Senato, infatti, ha dato l’ok al prestito vitalizio ipotecario, che si pone come alternativa alla nuda proprietà. Il prestito vitalizio ipotecario consente di ottenere liquidità, ma senza perdere la proprietà dell’immobile. Chi ha oltre 60 anni può ora rivolgersi a una banca o a una finanziaria per convertire parte del valore del bene in contanti, senza essere obbligato a lasciare la proprietà. La casa viene però ipotecata a garanzia del finanziamento. Si possono concordare modalità di rimborso graduale di interessi e spese, anziché corrisponderle contestualmente alla scadenza del finanziamento. Gli eredi del beneficiario, nel caso il proprietario sia deceduto o non possa rimborsare il finanziamento, possono sostituirsi per estinguere il debito, oppure decidere di vendere l’immobile ipotecato entro 12. Infine, possono scegliere l’affidamento della vendita alla banca mutuataria per rimborsare il credito.
Torna a salire l’indice delle costruzioni nell’Eurozona
In Europa l’edilizia sembra aver dimenticato la crisi degli anni passati: nel gennaio scorso la produzione delle costruzioni dell’eurozona è cresciuta dell’1,9% rispetto a dicembre e, soprattutto, del 3% rispetto a un anno prima. Secondo la statistica di Eurostat, in media nei 28 Paesi che fanno parte della Comunità l’aumento è stato dell’1% su mese e dell’1,4% su anno. L’Italia ha segnato un aumento dell’indice dell’1% a gennaio, anche se rispetto a gennaio 2014, l’indice segna una discesa del 2,4%. Nell’eurozona l’aumento della produzione è dovuto principalmente alla crescita delle costruzioni (+2,3%) e dell’ingegneria civile (+0,2%).
Saint-Gobain parte con una mostra itinerante
Una mostra itinerante di soluzioni per l’edilizia: al Made Expo (padiglione 6) parte il nuovo Tour della sostenibilità e dell’innovazione di Saint-Gobain. Obiettivo: attraversare l’Italia per raccontare e far conoscere agli operatori di settore e al grande pubblico una visione moderna dell’edilizia e del costruire. Saint-Gobain ha messo a disposizione un grande camion, o meglio, uno showroom itinerante, che ospita al suo interno un’area espositiva di oltre 70 metri quadri, dove i visitatori trovano percorsi sensoriali e visivi per conoscere le soluzioni e i materiali innovativi sviluppati dal gruppo francese. L’iniziativa, che arriva nell’anniversario dei 350 anni di vita dell’azienda, unisce tutti i brand Saint-Gobain per costruire sostenibile: Saint-Gobain Glass, Gyproc, Isover, Weber, Pam, Ecophon, Eurocoustic e Norton.
Il Truck Saint-Gobain percorrerà circa 50mila chilometri, attraverso 20 regioni, per un totale di circa 100 eventi in piazze, rivendite, luoghi di interazione con gli operatori della casa e gli appassionati del fai-da-te. A maggio sarà protagonista anche delle tappe del Giro d’Italia 2015, portando materiali e innovazioni a diretto contatto con la grande comunità degli appassionati di ciclismo, in una delle kermesse sportive nazionali più rappresentative ed apprezzate nel mondo. In mostra ci saranno i prodotti di punta delle varie realtà Saint-Gobain, dai sistemi a secco con tecnologia Activ’Air alla lana di vetro Isover 4+, l’ultimo ritrovato nel campo dell’isolamento messo a punto nello stabilimento italiano di Vidalengo, dalla nuova gamma di colle Weber fino a novità assolute per il mercato, come il vetro senza tempo SGG Timeless, presentato in anteprima al Made Expo.
Fil-rouge del percorso espositivo sarà ancora una volta il modello “multi-comfort” ideato e promosso dal Gruppo, già adottato in numerose realizzazioni nel mondo e nell’edificio-laboratorio Habitat Lab Saint-Gobain di Corsico, alle porte di Milano. Secondo questo programma, gli edifici sono progettati a misura delle persone che li occupano, nel totale rispetto dell’ambiente nel quale sono inseriti e nella consapevolezza che isolamento termico, qualità dell’aria, illuminazione ottimale e buona acustica contribuiscono a migliorare il benessere e la produttività degli individui.
«L’intento è di offrire al mercato un segnale chiaro, positivo, di ottimismo», commenta Gianni Scotti, presidente di Saint-Gobain in Italia. «Ci muoviamo forti di un passato glorioso alle spalle, con tante esperienze da condividere e su cui costruire, ma soprattutto con un’idea semplice di futuro e per il futuro, dove qualità, innovazione continua e attenzione alle persone, anche e soprattutto nel settore delle costruzioni, potranno determinare il nostro successo sul mercato e un driver di ripartenza e crescita
per l’intero comparto italiano. Questo vogliamo raccontare nelle piazze italiane con il Truck; per questo celebriamo orgogliosi 350 anni di storia, riaffermando il legame forte con il territorio, la nostra presenza industriale e produttiva, e ancora la fiducia nell’Italia di oggi e che verrà».
Made Expo con molte speranze (e qualche polemica)
Made Expo al via, tra qualche polemica che ha coinvolto il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e speranze di ripresa. La rassegna dell’architettura, del design e dell’edilizia nei padiglioni di Rho-Pero per la prima volta apre le porte al pubblico (l’ultimo giorno, sabato 21 marzo). «Si comincia a percepire un momento di ripresa. Le fiere sono il primo sentore, questo Made Expo è molto importante», ha detto Lupi. «La congiuntura internazionale», ha aggiunto Squinzi, è favorevole grazie al calo del prezzo del petrolio e del dollaro. Inoltre, il quantitative easing voluto da Draghi sta influendo in positivo sulle economie europee. L’azione del governo, ha detto, deve andare avanti fino in fondo sulle riforme, necessarie per ripartire, le aziende devono investire in ricerca e innovazione. «Senza riforme non si ripartirà in modo stabile e duraturo. Della crescita abbiamo tutti un disperato bisogno perché sappiamo che i conti stanno in equilibrio con la crescita intorno al 2%», ha chiarito il presidente di Confindustria. Per Giovanni De Ponti, ad di Made Expo, la manifestazione è un’occasione per il mondo imprenditoriale, ma anche per sensibilizzare politica ed istituzioni a sostenere il settore delle costruzioni. «C’è una grande crescita dell’erogazione dei mutui, le ristrutturazioni crescono del 30%: questi sono fattori molto positivi». Tra i motivi di interesse c’è la sfida dell’innovazione del progetto di Padiglione Italia, che è stata protagonista nella prima giornata di Made Expo. I progettisti dell’edificio hanno inaugurato il ciclo di incontri che si tiene a margine di Building the Expo, la mostra dedicata a oltre 30 progetti dei padiglioni dell’esposizione universale. Padiglione Italia «e’ stato scelto oltre un anno fa da Made Expo», ha spiegato l’architetto Michele Molè dello studio Nemesi&Partners, «perché fosse immagine di questo evento dedicato alla progettazione dei padiglioni». A raccontare Padiglione Italia ai professionisti presenti, anche Italcementi, che ha realizzato uno speciale cemento biodinamico, frutto di ricerca e innovazione. Il progetto di Padiglione Italia è stato descritto da chi l’ha pensato e disegnato come una utopia concreta che ha spinto al massimo la capacità e la possibilità delle aziende di sperimentare».
Antincendio Comelit: più sicuri con SimpleFire
Arriva sul mercato SimpleFire , la nuova gamma di dispositivi antincendio Comelit dedicati alla prevenzione dei rischi e alla tutela della sicurezza delle persone e dei loro beni.
SimpleFire si compone di un sistema completo di rivelazione e segnalazione incendio, corredato da un’ampia linea di soluzioni, dalle centrali ai dispositivi di rivelazione automatica di fumo e calore puntiformi e lineari, dai dispositivi di allarme manuali ai segnali d’allarme acustico e luminoso e complementi d’impianto (fermi elettromagnetici, alimentatori, batterie).
“L’offerta di Comelit per il comparto della sicurezza è ora davvero ricca e diversificata – spiega Bruno Pellegrini, direttore marketing di Comelit Group –. Con questo nuovo importante tassello l’azienda dà piena attuazione alla propria mission, costruita attorno all’obiettivo di garantire a ogni individuo una protezione totale ed una gestione sicura dei suoi spazi di vita: dalla videocitofonia alla domotica, dall’antintrusione al controllo accessi, dalla videosorveglianza fino all’antincendio. Il tutto è reso possibile da una tecnologia all’avanguardia, abbinata ad una ricerca estetica costante, ma anche da una perfetta integrabilità dei sistemi che dialogano tra loro in modo semplice, migliorando il comfort dell’utente”.
SimpleFire sfrutta due tipi di tecnologia: convenzionale o indirizzata. I sistemi convenzionali, adatti alla rivelazione di incendi in strutture di dimensioni limitate o caratterizzate da un layout semplice, prevedono che alla centrale siano collegati, su più linee bifilari separate, rivelatori e pulsanti non eccedenti 32 punti su ciascuna linea. I sistemi indirizzati, invece, permettono la localizzazione puntuale del principio di incendio, e sono idonei invece ad ogni tipo di struttura. Entrambe le soluzioni possono essere espanse con una gamma completa di dispositivi via radio, che permettono di eseguire installazioni in ambienti particolari quali musei, grandi hotel e cantieri mobili.
L’installazione e la programmazione sono molto semplici, anche con l’ausilio di software dedicati. La configurazione è totalmente flessibile, potendo collegare fra loro più centrali in rete Ethernet o in rete seriale ridondante. Le segnalazioni relative allo stato dell’impianto sono disponibili, oltre che direttamente in centrale, anche su pannelli remoti e PC dotati del software di supervisione dedicato.
Facciate su misura con i rivestimenti Etalbond
I colori dell’Ellade uniti alla moderna tecnologia chimica e un’adattabilità ad hoc: al Made Expo arriva Etalbond, pannello composito di Elval Colour, appositamente progettato per i rivestimenti esterni di facciata (Stand D10, Pad. 1).
Il pannello è costituito da un cuore di polietilene o minerale contenuto tra due strati di alluminio. Ha una superficie molto resistente, ma anche particolarmente flessibile e può adattarsi a tutte le forme desiderate con l’utilizzo di tecniche di lavorazione standard, quali curvatura, fresatura e piegatura. L’azienda, infatti, realizza i pannelli con lunghezze e spessori su misura, secondo le necessità del progetto. La soluzione Etalbond offre una gamma molto ampia di colori: solidi, metallici o speciali, come l’effetto legno, i colori cangianti, i colori strutturati, le superfici anodizzate. Caratteristiche principali di Etalbond sono la planarità, che risulta superiore rispetto ai fogli in alluminio solido, la rigidità e la leggerezza: i pannelli compositi superano gli altri materiali per possibilità di progettazione, adattabilità e facilità di lavorazione. Inoltre, un aspetto non trascurabile è quello sostenibile, poiché sia gli strati di alluminio che il cuore interno del pannello sono riciclabili al 100%.
Elval Colour è specializzata nel settore dell’alluminio verniciato, che garantisce direttamente l’intero processo dalla produzione alla lavorazione, dalla verniciatura alla distribuzione in una logica ecosostenibile. Fondata nel 1981 come società controllata da Elval, divisione del Gruppo Viohalco, ha una capacità di produzione superiore a 30 milioni di metri quadri all’anno. Oltre all’alluminio verniciato, Elval Colour propone una nutrita gamma di prodotti per l’involucro edilizio: coil e lamiere in alluminio verniciato per coperture tetti, grondaie Ydoral, scossaline, avvolgibili, lamiere grecate Elval Enf Corrugated, nastri e lamiere perforate Elval enf Perforated, rivestimenti di facciata Elval Enf e pannelli compositi Etalbond.
L’azienda ha sede in Grecia, dove si trovano anche i tre stabilimenti produttivi di Thiva, St. Thomas e Inofyta. In Italia l’azienda è presente tramite la controllata Alurame, con sede a Milano, che dispone di un magazzino e di un centro servizi in grado di fornire lastre in alluminio piegate e tagliate ad hoc a seconda delle specifiche esigenze del cliente garantendo un servizio di livello.
Accel ThyssenKrupp Elevator, avanguardia per il trasporto
Nasce Accel ThyssenKrupp Elevator. A metà tra un tappeto mobile e un people mover, Accel è un prodotto ingegneristico d’avanguardia che viaggia a oltre sette chilometri orari ed è in grado di trasportare per circa mezzo chilometro 7.300 passeggeri all’ora.
Tre volte più veloce rispetto ai predecessori e utilizzabile anche per il trasporto locale, è ideale per brevi tragitti, su binari e di norma automatici, utilizzati per lo più in aeroporti, stazioni ferroviarie di grandi dimensioni, parcheggi multipiano o in occasione di fiere.
La velocità di Accel, In fase di partenza o di arresto, è paragonabile a quella dei tappeti mobili più comuni (circa 0,65 metri al secondo, ovvero 2,35 km/h), mentre a metà tragitto il sistema può superare anche i 7 km/h, che possono diventare 12 km/h se i passeggeri si spostano sul nastro, anziché sostare in piedi. A favorire questa rapidità è il nuovissimo nastro a pallet, i cui segmenti di alluminio si sovrappongono saldamente in fase di partenza, disgiungendosi gradualmente all’aumentare della velocità per poi tornare a sovrapporsi all’avvicinarsi della meta.
“ThyssenKrupp Elevator ha trasformato il modo di trasportare le persone realizzando prodotti sempre più innovativi, come iWalk e TurboTrack – ha commentato Luigi Maggioni, direttore generale di ThyssenKrupp Elevator Italia -. Soluzioni che hanno rivoluzionato il mercato dei tappeti mobili offrendo prestazioni e sicurezza mai viste prima”.
Attualmente un prototipo Accel è in fase di test nel laboratorio di ricerca e sviluppo di ThyssenKrupp Elevator.
Climatizzatore Daikin Emura vince l’IF Design Award 2015
Il climatizzatore Daikin Emura si aggiudica l’IF Design Award 2015, uno dei premi di design industriale più importanti del mondo, in qualità di migliore espressione di design nella climatizzazione, perfetta fusione tra estetica e tecnologia.
Progettato in Europa, Daikin Emura è caratterizzato da un profilo slanciato e sottile, che ne fa un moderno elemento di arredo, disponibile nelle varianti argento-antracite o nel tradizionale bianco assoluto opaco. L’efficienza e il risparmio nei consumi sono garantiti da prestazioni in classe A+++ e i suoi 19 dB(A) di pressione sonora, pari al suono impercettibile del fruscio delle foglie, lo rendono una presenza quasi impercettibile.
Grazie al sensore multi-funzione Intelligent Eye, Daikin Emura è inoltre in grado di individuare l’assenza di persone nell’ambiente nell’arco di 20 minuti, così da regolare autonomamente la temperatura e non incorrere in inutili sprechi (i consumi energetici si riducono dell’80% in modalità standby). Qualora invece fossero presenti delle persone, il sensore direziona il flusso d’aria altrove, evitando fastidiose correnti dirette, sia in modalità raffrescamento che riscaldamento. Il flusso d’aria è caratterizzato da un’oscillazione verticale e orizzontale per una distribuzione omogenea dell’aria in tutto il locale.
Daikin Emura può essere controllato tramite Wi-Fi, tramite il dispositivo Plug-and-Play, e programmato settimanalmente, grazie all’applicazione App Daikin 3D, disponibile per iOS e Android.
E per tutti colore che acquistano un climatizzatore della linea residenziale Daikin (mono e multisplit) entro il 31 maggio 2015, è prevista un’estensione gratuita della garanzia da 2 a 4 anni. Basta andare sul sito Daikin.it e registrare, entro 30 giorni dalla data riportata sul documento fiscale di acquisto, i propri dati, le matricole delle unità interne ed esterne del climatizzatore e inserire scontrino o fattura d’acquisto.
Istat: l’indice delle costruzioni segna una ripartenza
Riparte l’edilizia? Un po’ a sorpresa a gennaio, secondo l’Istat, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è aumentato dell’1% rispetto a dicembre 2014. È una differenza notevole rispetto all’andamento del 2014, che conferma le previsioni di recupero annunciate per la prima volta durante il convegno di YouTrade nel settembre scorso. Se si considera la media del trimestre novembre 2014-gennaio 2015 l’indice è, in ogni caso, diminuito dell’1,6% rispetto ai tre mesi precedenti. E l’indice corretto per gli effetti di calendario a gennaio 2015 risulta in calo in termini tendenziali del 2,4% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di gennaio 2014). Infine, a indicare che i problemi non sono ancora risolti, a gennaio l’indice grezzo ha segnato un calo tendenziale del 5,6% rispetto allo stesso mese del 2014.
Il monolocale si fa in tre con il «prêt-à-habiter»
Tra sformare un monolocale in un (quasi) trilocale: lo propone Martina Margaria, architetto milanese specializzato in recupero e valorizzazione di piccoli immobili. La creazione personalizzata di mini appartamenti completamente arredati e rifiniti con inserti e dettagli lussuosi è un fenomeno nato e cresciuto tra Parigi e New York e solo da pochi anni approdato in Italia. Margaria con una sorta di «prêt-à-habiter» realizza in cinque settimane appartamenti dai 7 ai 25 metri quadri ragionati nell’utilizzo dei volumi e ricercati nella cura dei dettagli e nella scelta dei materiali. Tra i target che maggiormente scelgono questo tipo di soluzione spiccano gli studenti fuori sede e i professionisti tra i 30 e i 50 anni che si recano spesso a Milano per lavoro. Margaria acquista immobili con capitale proprio, li riporta alla luce rinnovandoli completamente e li rivende senza commissioni di agenzia. I servizi comprendono: progettazione, project management, design, perizie, pratiche catastali e certificazioni energetiche. Le realizzazioni vengono realizzate nella città di Milano, dove troviamo anche il monolocale di 7 metri quadri: uno dei più piccoli al mondo, il più piccolo in Italia, unico nel suo genere.
La crisi di finestre e serramenti scatena la guerra dei prezzi
La crisi dell’edilizia si riverbera sul comparto dei serramenti metallici e delle facciate. Secondo l’ufficio studi di Unicmi la perdita di fatturato del settore è stata di circa il 35% dal 2009 a oggi, e ha fatto sentire i suoi effetti anche nel 2014. Nel mercato delle finestre si registra una contrazione delle vendite, in valore, stimabile in circa il 7%. Si tratta di un dato particolarmente allarmante, determinato dalla guerra dei prezzi in corso nel settore dei serramenti, sia nel segmento delle nuove costruzioni sia nel segmento della sostituzione. Le nostre rilevazioni evidenziano una caduta dei prezzi medi tra l’8% e il 10% per i serramenti metallici dal 2013 al 2014. Tale caduta è stata determinata sia da un’aggressiva scontistica praticata dai costruttori di serramenti sia dallo spostamento dell’offerta su prodotti “budget” caratterizzati da prezzi medi inferiori e soluzioni costruttive semplificate, soprattutto se rapportate a quelle proposte sul mercato nel recente passato. Lo spostamento del mercato verso il basso è stato inizialmente propiziato dall’introduzione di prodotti in PVC a basso prezzo di produzione estera (Est Europa), a cui hanno fatto seguito le reazioni dei serramentisti nazionali (indipendentemente dal materiale proposto) che hanno quindi ingenerato una pericolosa guerra di prezzo. La guerra di prezzo ha subito un’ulteriore accelerazione per via dei fornitori strategici dei costruttori di serramenti in alluminio (produttori di sistemi e accessori per serramenti) che, per mettere i propri clienti in condizioni di competere con i serramenti di PVC a basso costo, hanno tagliato i prezzi dei componenti e dei semilavorati e inserito prodotti caratterizzati da prezzi inferiori.
Si segnala tuttavia un forte attivismo commerciale di alcuni costruttori di serramenti metallici finalizzato allo sviluppo del canale di vendita diretto verso i clienti finali-utilizzatori. E evidente che in termini di volumi la penetrazione del serramento in alluminio nel mercato della sostituzione resterà relativamente limitata, anche se ad oggi circa il 40% del fatturato di questi serramentisti è realizzato grazie agli incentivi nella sostituzione dei serramenti. Occorre osservare con attenzione se nell’anno in corso, i costruttori di serramenti in alluminio riusciranno a spingere prodotti maggiormente performanti o prodotti cosiddetti speciali (quali, ad esempio gli scorrevoli minimali e le finestre di design) che sono caratterizzati da prezzi medi più elevati e che quindi potrebbero contribuire al recupero di fatturato.
Sul fronte delle facciate continue, lo scenario del mercato è caratterizzato da una situazione di sostanziale stabilità, tuttavia i dati rilevati dai costruttori di facciate segnalano un andamento positivo del fatturato principalmente ascrivibile ai lavori realizzati da aziende italiane sui mercati esteri. La quota di export sul fatturato dei costruttori di facciate continue si attesta stabilmente tra il 35% e il 40%. Si tratta di un processo di internazionalizzazione relativamente recente, iniziato circa 4 anni fa, che le aziende hanno condotto in modo veloce “a tappe forzate” per reagire alla crisi della domanda sul mercato interno e collocarsi su mercati caratterizzati da maggiori volumi ed elevata marginalità, quali quello francese ed inglese.
Ancora prezzi in calo, ma più acquisti di case nel 2015
Per gli immobili il 2014 potrebbe aver segnato la fine della crisi. Nel 2015, la diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, l’offerta sul mercato ancora cospicua e il sentiment espresso dagli operatori fanno ritenere che i prezzi potranno chiudere tra -4% e -2%. Sono le previsioni del network Tecnocasa, secondo cui le compravendite, invece, aumenteranno ulteriormente per chiudere tra 430 e 440 mila. Le grandi città, che hanno già avviato un’interessante inversione di trend sugli scambi, continueranno in questa direzione ma con valori ancora in discesa. Situazione simile potrà esserci anche nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città.
La stabilità dei prezzi potrebbe raggiungersi nel 2016 e confermarsi anche per il 2017. In questo quadro non si deve dimenticare l’andamento generale dell’economia e dell’occupazione. Gli ultimi dati parlano di deflazione ma anche di previsioni di lieve crescita del PIL per il 2015 e per il 2016 e dati positivi arrivano anche dal comparto industriale. Tutto questo potrebbe incidere sulla fiducia dei potenziali acquirenti ridefinendo un mercato che, ormai da alcuni mesi, ha voglia di ripartire al di là delle incertezze (tra cui la riforma del catasto) e i cui sforzi sarebbe ora di incentivare attraverso il credito, la proroga delle agevolazioni fiscali già esistenti e soprattutto una tassazione meno gravosa e più certa.
Guardando indietro, il secondo semestre del 2014 ha registrato prezzi immobiliari ancora in discesa che determinano, per l’intero 2014, una contrazione complessiva dei valori del 7,2%. Nelle grandi città la diminuzione è stata del 4,2%, nei capoluoghi di provincia è stata del 4,6% e nell’hinterland delle grandi città i prezzi sono diminuiti del 3,4%. Genova, con una diminuzione dei prezzi del 9,2%, è la città in cui gli immobili perdono più valore; segue Napoli con -6,8%. In tutte le metropoli notiamo una calo rispetto alla prima parte dell’anno ad eccezione di Milano e Bologna che chiudono il semestre rispettivamente con -2,6% e -2,3%. Bene anche Firenze e Palermo, rispettivamente con -2,4% e -2,5%. Le zone semicentrali hanno sofferto leggermente di più rispetto a quelle periferiche, anch’esse in ribasso. La migliore performance, ancora una volta, spetta alle zone centrali.
L’analisi per aree geografiche evidenzia una riduzione dei valori del 4,7% nelle città del Nord Italia, del 5,0% nel Centro e del 4,2% nel Sud.
Per quanto riguarda le caratteristiche dell’immobile continua la tendenza dei potenziali acquirenti ad orientarsi su tipologie in buono stato. Le soluzioni da ristrutturare incontrano un maggior favore tra chi ha intenzione di personalizzare l’abitazione e ha comunque una buona disponibilità di spesa. Ciò non toglie che queste soluzioni, se immesse sul mercato a prezzi particolarmente vantaggiosi, incontrino comunque il favore dei potenziali acquirenti. Le nuove costruzioni subiscono ancora un’ attività di repricing, soprattutto nell’hinterland delle grandi città. Le spese condominiali e lo stato del contesto condominiale continuano ad avere un peso importante nella scelta dell’immobile da acquistare, dal momento che l’obiettivo è quello di ridurre al minimo i costi legati alla proprietà.
L’analisi della domanda registra un aumento della concentrazione su trilocali e quattro locali confermando così una tendenza in atto da alcuni anni: il ribasso dei prezzi spinge, quando possibile, verso l’acquisto della casa definitiva soprattutto quando parliamo di abitazione principale. La tipologia più richiesta a livello nazionale è il trilocale, si conferma invece il bilocale l’abitazione più domandata a Milano, Roma e Napoli. La disponibilità di spesa si concentra nella fascia di spesa più bassa, ovvero inferiore a 119 mila €.
L’analisi dell’offerta nelle grandi città evidenzia una maggiore concentrazione tra i trilocali (33,8%); in aumento la percentuale su monolocali e cinque locali.
I tempi di vendita nelle grandi città si aggirano intorno a 173 gg , nell’hinterland intorno a 196 gg e nei capoluoghi di provincia 184 gg. Si riscontra una sostanziale stabilità rispetto a luglio 2014. I tempi di vendita più lunghi si registrano a Genova (190 gg) e a Torino (191 gg). A Napoli i tempi di vendita più brevi 139 gg.
Nel secondo semestre del 2014 i canoni di locazione nelle grandi città hanno segnalato una contrazione dei valori dell’1,5% per i bilocali e dell’1,7% per i trilocali. Nei capoluoghi di provincia la diminuzione è stata rispettivamente dello 0,8% e dell’1,0%. Continua la preferenza per le abitazioni in buono stato e ben arredate. Chi ha cercato una casa in affitto lo ha fatto nella maggioranza dei casi per scelta abitativa (58%), il 35,5% per motivi legati a trasferimento lavorativo e la restante parte è rappresentata da studenti. Il contratto maggiormente stipulato è quello a canone libero (72,8%), seguito da quello a canone concordato (15,2%) e poi da quello transitorio (12%). In aumento, rispetto al semestre precedente, la percentuale di chi stipula un contratto di tipo concordato, sempre più apprezzato per la cedolare secca agevolata.
Accelera l’utilizzo di materiali a cambiamento di fase (mPcm)
Materiali per l’edilizia e le costruzioni, tra cui cartongesso, pannelli isolanti, wallboard e altri materiali edili capaci di regolare la temperatura. Sono i materiali a cambiamento di fase microincapsulati (mPcm), il cui utilizzo nel settore globale dell’edilizia e delle costruzioni sta accelerando, a causa dell’applicazione di normative sull’efficienza energetica a livello globale. Gli mPcm possono aiutare a regolare la temperatura nelle stanze senza usare carburante né elettricità, uno dei motivi principali per cui questa tecnologia sta guadagnando rapidamente popolarità.
Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata Microencapsulated Phase Change Materials (mPCM) Market in Building and Construction—Outlook and Trends, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 56,0 milioni di dollari nel 2013 e stima che questa cifra raggiungerà quota 111,4 milioni di dollari nel 2018.
«I materiali a cambiamento di fase microincapsulati possono fornire una massa termica negli edifici caratterizzati da una massa materiale e un peso ridotti, regolando la temperatura, rendendoli adatti agli edifici compatti e leggeri», afferma Raghu Tantry, analista di Frost & Sullivan. «L’attenzione agli edifici green ha anche aumentato i prodotti utilizzati nell’ambito delle costruzioni che incorporano gli mPcm». La crescita del mercato dipenderà primariamente da quanto le nuove tecnologie mPcm saranno adatte alla commercializzazione. Gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&D) saranno cruciali, e la risoluzione di eventuali blocchi dello sviluppo rallenterà i tempi di commercializzazione.
Le carenze degli standard impiegati e delle misure di controllo rappresenteranno un’ulteriore sfida. L’integrazione dei materiali a cambiamento di fase (PCM) nei prodotti per l’edilizia e le costruzioni ha fatto sorgere l’esigenza di nuovi standard e misure di controllo. Si prevede inoltre che lo sviluppo di metodi di test migliori richiederà del tempo.
Gli mPcm organici costano molto di più dei Pcm inorganici, fatto che scoraggia gli utenti dall’incorporare i materiali a cambiamento di fase microincapsulati nei propri prodotti. Altri fattori che influenzano l’adozione sono le preoccupazioni relative alla sicurezza in caso di incendio, per l’uso di paraffina come Pcm, e gli stringenti controlli normativi e ambientali sui materiali per l’edilizia. «Formare alleanze con fornitori di tecnologia e architetti potrebbe aiutare a sviluppare rapidamente un portfolio di mPcm per i progetti completati, e a favorire una più profonda comprensione delle esigenze dei clienti in mercati specifici, – raccomanda Tantry. – Anche offrire un servizio di supporto tecnico e di assistenza al cliente sarà fondamentale per il successo dei fornitori di mPcm in questo mercato».