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Bertolotto Porte: nuovo showroom a Milano

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Fashion

Bertolotto Porte ha aperto a Milano uno showroom monomarca, in Via Santa Sofia 21. Inaugurato in occasione del Made Expo 2015, lo spazio si compone di oltre 300mq posti su due livelli e con cinque vetrine su strada. Completamente ristrutturato, dalle superfici alla divisione interna, lo showroom presenta uno stile contemporaneo ed essenziale per mettere in risalto le vere protagoniste: le porte, esposte in numerosi modelli e finiture.

Non un punto vendita diretto, ma un punto espositivo e un luogo per incontri con il pubblico italiano e straniero. Lo showroom milanese ospita al suo interno anche “Bertolotto Lab”, una zona destinata agli architetti: una sorta di laboratorio dove i professionisti possono sviluppare i propri progetti con un consulente esperto dell’azienda.

In esposizione porte da interni (scorrevoli, scomparsa e battenti), REI e blindate in stile classico, moderno e di design, e tutte le ultime novità dell’azienda. Ad esempio la collezione Natura, proposta con venti nuovi decori incisi o pantografati per le porte in legno laccato e ventitre nuovi disegni sabbiati su vetro temperato, nella versione trasparente o satinata in quattro diverse colorazioni, per le porte con pannello in vetro.

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Natura 3d Orchidea

Novità esclusiva 2015 la porta Natura 3D, declinata in sei diversi modelli: Margherita, Edera, Ninfea, Ramo, Bocciolo e Orchidea. La tecnologia adottata permette di creare un effetto ottico e materico tridimensionale. Decoro e pannello possono essere tono su tono oppure a contrasto, lucido o opaco. La versatilità del modello permette una personalizzazione ad hoc a seconda dei propri gusti ed esigenze abitative.

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Materik

Per chi ricerca la lavorazione artigianale e ama lo stile classico, Bertolotto propone la collezione Venezia Gold e la linea Materik con dieci inedite colorazioni e un nuovo telaio TA, versatile e telescopico per adattarsi a diversi spessori di parete. Alle novità si aggiungono la nuova versione della linea Venezia con il modello Venezia Pantominima, con una riproduzione del disegno a pantografo più leggera e discreta, e le nuove porte della collezione Fashion dal gusto contemporaneo, in quattro diversi modelli: intagliate S3 e S5, incise BP1039 e BP1040.

Istat: in quattro anni prezzo degli immobili sceso dell’11,5%

Arriva una nuova conferma, questa volta con l’ufficialità dell’Istat, sui prezzi del settore immobiliare. Nel 2014 il costo al metro quadro delle abitazioni sono scesi del 4,2% rispetto al 2013, quando la variazione media annua era stata del -5,7%. Secondo l’Istituto di statistica, il calo è stato causato a una riduzione del 5% dei prezzi delle abitazioni esistenti (dopo il -7,2% del 2013) e del 2,2% dei prezzi di quelle nuove (-2,4% nel 2013).

In quattro anni il prezzo degli immobili abitativi si è ridotto dell’11,5%. Ma sempre l’Istat conferma che la discesa sta rallentando, con la ripresa dei volumi compravenduti (in crescita del 3,6% secondo l’Agenzia delle Entrate). Nell’ultimo trimestre del 2014, infatti, sulla base delle stime preliminari, i prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, sono scesi dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e del 2,9% nei confronti dello stesso periodo del 2013.case-2

Expo: Italia del vino salvata dalla puntualità Svizzera

Il padiglione del vino all'Expo

Almeno il vino è salvo: l’Italia perderà la faccia con il padiglione per l’Expo ancora da terminare, ma almeno Vino, A Taste of Italy, il primo padiglione interamente dedicato al vino mai concepito nella storia dell’Esposizione Universale, sarà terminato in tempo. Lo comunica il Gruppo Nussli, impegnata in numerose commesse per Expo Milano 2015 e che ha vinto l’incarico conferito da VeronaFiere–Vinitaly a inizio febbraio. Il general contractor svizzero sarà puntuale: ha diretto il cantiere per l’allestimento dei 4mila metri quadri di spazi interni del padiglione, che comprendono la Domus Vinii, il percorso didattico multisensoriale per bambini, la Biblioteca del Vino con la Terrazza Lounge al primo piano e l’Hortus esterno. Il Padiglione del Vino è parte del complesso di edifici che costituiscono il Padiglione Italia ed è posizionato lungo il lato nord-est del Cardo, all’incrocio con il Decumano. Il progetto architettonico dell’allestimento porta la firma di Italo Rota, impegnato insieme a Nussli per Expo Milano 2015 anche nella realizzazione del Padiglione del Kuwait.

«Nonostante la consegna iniziale del cantiere con i volumi costruiti ancora da allestire sia slittata rispetto al calendario previsto, siamo in grado di recuperare il tempo perduto e completare il Padiglione del Vino entro la scadenza concordata, lavorando ininterrottamente ventiquattr’ore al giorno, grazie ad un sistema di tripli turni, senza alcun aggravio di spesa. Offrire fin dal primo momento al visitatore questo spazio, dedicato al racconto di una delle eccellenze del Paese, rappresenta un obbligo nei confronti dell’Esposizione universale e di tutte le persone che ogni giorno lavorano per rendere il vino italiano un prodotto unico e di qualità», commenta Dietmar Kautschitz, Direttore generale del gruppo per i lavori Expo 2015.

Il padiglione del vino all'Expo
Il padiglione del vino all’Expo

Con la geotermia ci sarebbero 30mila occupati in più

Con l’energia prodotta dal suolo, la geotermia, si potrebbero occupare 30mila persone in più, oltre ai 3mila addetti attuali. Lo sostengono Legambiente e Kyoto Club: in Italia, secondo le due organizzazioni, si producono 6mila GWh da fonte geotermica attraverso gli impianti ad alta entalpia (quantità di energia interna che un sistema termodinamico può scambiare con l’ambiente) della Toscana, ma ormai inadeguati. In Europa, invece, sono già installati 1,2 milioni di dispositivi con una potenza installata di 15mila MW. E il geotermico soddisfa appena l’1% della domanda energetica. Ma secondo Legambiente si può fare di più, anche perché in Italia esistono condizioni geotermiche che potrebbero essere sfruttate con maggiore efficienza.geotermia

Più fatturato e margini stabili per TÜV Rheinland

Il gruppo tedesco TÜV Rheinland ha aumentato il fatturato del 10% nel corso del 2014. Il risultato, infatti, è stato di 1,73 miliardi di euro, con un aumento dell’8,2% (10% corretto per i tassi di cambio). Rimane invariato, invece, il margine lordo (Ebit) a 110,2 milioni, mentre il margine di profitto scende dal 7,3% del 2013 al 6,4% nel 2014. Un calo è dovuto principalmente al clima economico stagnante in Brasile e alla minore crescita della Cina, oltre che per l’offerta dei competitor per una parte dei test di prodotto e per l’industria solare: due segmenti di business critici per TÜV Rheinland.

«L’anno scorso abbiamo aumentato significativamente i ricavi, mantenendo così la nostra solida posizione di azienda leader nell’effettuare test; purtroppo, anche a causa della forte concorrenza e di alcune condizioni di mercato difficili non abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi di reddito che ci eravamo prefissati. Nel 2015 puntiamo a migliorare le nostre performance e concentreremo i nostri sforzi per raggiungere il giusto equilibrio tra le entrate e il profitto – con particolare attenzione sulla crescita che produce», osserva il ceo di TÜV Rheinland, Michael Fubi.TUV-

Bacco si allarga da Nord Est a Nord Ovest

Bacco, azienda italiana specializzata nella distribuzione di materiale edile, presente principalmente a Nord Est, apre la sua diciottesima filiale d’Italia ad Alessandria, in Piemonte, la prima del Nord Ovest. Con l’obiettivo di fidelizzare maggiormente la propria clientela e supportare anche i piccoli artigiani, contestualmente Bacco Spa lancia l’operazione Traguardi Ambiziosi, che premia i clienti professionisti per i loro acquisti. «Siamo orgogliosi di questo nostro passo che riteniamo sia solo il primo di una lunga serie», afferma Massimo Ori, direttore vendite di Bacco. «Grazie alla nostra esperienza e ai vantaggi offerti da una politica centralizzata degli acquisti, siamo sicuri di poter rispondere con la nostra professionalità anche alle esigenze della clientela di questo territorio, che può trovare in noi un partner affidabile e puntuale». Bacco, con 18 punti vendita, una unità produttiva di ferro lavorato e uno stabilimento per la lavorazione del legno, vanta una rete commerciale composta da 40 agenti ed oltre 200 dipendenti e, attraverso le proprie filiali, copre in modo capillare il territorio in cui opera, offrendo ai diversi professionisti del settore il massimo sostegno grazie ad interlocutori affidabili e qualificati, costantemente aggiornati sulle diverse normative vigenti in campo edilizio. Bacco1

La sesta edizione di Traguardi Ambiziosi è la grande promozione dedicata ai clienti professionisti del settore edile, dai piccoli artigiani fino alle grandi imprese, che possono trasformare in premi speciali il proprio volume d’acquisto. Sulla base di obiettivi commerciali definiti a seconda del proprio fatturato, tutti i clienti professionisti di Bacco aderenti all’iniziativa accumuleranno dei «crediti Bacco» per ogni acquisto. Una volta raggiunto l’obiettivo, riceveranno premi che potranno scegliere tra quelli presenti nel catalogo che conta oltre 400 articoli di diverso valore, come viaggi, prodotti tecnologici, veicoli. «Nell’edizione 2014 di Traguardi Ambiziosi, abbiamo registrato l’adesione di oltre 2.800 partite Iva», commenta Ori. «Sulla base di questo successo, abbiamo fortemente voluto riproporre l’iniziativa anche per il 2015, perché la riteniamo un’ottima iniziativa con cui supportare maggiormente i nostri clienti, specialmente quelli più piccoli, e far sentire loro la nostra vicinanza, indispensabile in un momento delicato come quello che sta vivendo il settore edile».Bacco3

Con la crisi si allargano gli spazi

Come sono cambiati i prezzi degli immobili rispetto agli spazi negli ultimi dieci anni? Rispetto al 2005, con la stessa cifra c’è un guadagno di  spazio che va dal 25% al 53%. Il calcolo, approssimativo, l’ha fatto Casa.it. Secondo il portale specializzato nella vendita di immobili, con il medesimo investimento oggi si può arrivare a comprare un appartamento circa un quarto più grande di quello che ci si poteva permettere nel 2005. Il guadagno in termini di spazio per chi acquista è tanto più vistoso quanto maggiore è la disponibilità di spesa. Per esempio, nel caso in cui si abbiano 500mila euro da investire si va dai 23 metri quadri in più acquistabili a Firenze ai 45 in più a disposizione a Napoli. A un budget intermedio (300mila euro) corrisponde, ovviamente, una riduzione degli spazi. Tuttavia a Napoli si possono acquistare 27 metri quadri in più rispetto al 2005, mentre a Milano il guadagno si riduce a circa la metà (15). Infine, con una disponibilità di spesa di 200mila euro a Venezia è possibile ottenere 10 metri quadri in più rispetto al 2005, mentre a Genova i metri quadri diventano 14. interno

Istat: è tornata la fiducia nel settore delle costruzioni

Le speranze stanno diventando realtà: anche per il settore delle costruzioni la crisi sembra essere alle spalle. Lo indicano i dati Istat sul clima di fiducia. Quello relativo alle imprese di costruzione a marzo è salito a 116,0 da 108,5 di febbraio, contando che il valore del 2010 che rappresenta il 100. Insomma, non un boom, ma un’inversione di tendenza. Migliorati anche le aspettative sugli ordini e/o piani di costruzione e quelle sull’occupazione (a -36 da -45 e a -11 da -12, rispettivamente). Non solo: l’indice del clima di fiducia è aumentato anche per quanto riguarda la costruzione di edifici, ed è salito ugualmente nell’ingegneria civile e nei lavori di costruzione specializzati. Anche sugli ordini l’ottimismo è generalizzato in tutti i settori: nella costruzione di edifici, il saldo aumenta a -52 da -65, nell’ingegneria civile a -15 da -23 e nei lavori di costruzione specializzati a -31 da -39. Per quello che riguarda l’occupazione, invece, migliorano nella costruzione di edifici (a -18 da -28) ma peggiorano nei lavori di costruzione specializzati (a -9 da -4) e rimangono stabili nell’ingegneria civile (a -5).costruzioni333

Commercio, arriva l’orario flessibile per i dipendenti

Un aumento a regime di 85 euro (in cinque tranche): Confcommercio e sindacati hanno firmato l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del terziario, della distribuzione e dei servizi. Il nuovo contratto durerà fino al 2017. Oltre all’aumento per i dipendenti, introduce il contratto a tempo determinato per il sostegno all’occupazione e una semplificazione nella flessibilità della distribuzione dell’orario. Il contratto stabilisce, infatti, fino a 44 ore settimanali senza che scatti lo straordinario per un massimo di 16 settimane con il surplus di lavoro da recuperare entro i 12 mesi. Il negoziante ora potrebbe chiedere al dipendente nei periodi di picchi di lavoro, con un preavviso di almeno 15 giorni, di lavorare 44 ore invece di 40, programmando successivamente il recupero dell’orario supplementare nei 12 mesi successivi. OLYMPUS DIGITAL CAMERA

È Roma la città meno smart d’Italia (per il traffico)

Traffico a Roma

Si vive peggio nella città più bella (o quasi) del mondo: Roma sul podio di metropoli più trafficata d’Italia, seguita da Milano (causa Expo) e Napoli. Nel Mondo, invece, è a Istanbul dove gli ingorghi sono più frequenti, assieme a Mexico City e Rio de Janeiro. Lo ha stabilito il TomTom Traffic Index, indice del traffico nelle aree urbane. Lo studio si riferisce al 2014 e si basa sul rilevamento dei dati di percorrenza reali misurati sull’intero network stradale di 146 città del globo con una popolazione superiore a 800 mila abitanti. Risultato: con un indice di congestionamento del 38%, Roma risulta la città più trafficata d’Italia e, inoltre, sale al 13esimo posto nella classifica mondiale. Ogni ora, nella capitale d’Italia, si perdono 24 minuti tra gli ingorghi, dal Raccordo anulare alla Tiburtina. In un solo anno un automobilista romano spende ben 93 ore della sua vita in coda. Per la cronaca: il giorno peggiore del 2014 è stato il 19 dicembre, ultimo venerdì prima del Natale.

 

Traffico a Roma
Traffico a Roma

Home automation, arriva il «traduttore» universale

L’internet delle cose è la nuova frontiera: per questo Alyt ha sviluppato una piattaforma open as a service in grado di ospitare applicazioni e servizi di terze parti, e un gateway con sistema operativo basato su Android, in grado di comunicare e far comunicare tra loro ogni tipo di elettrodomestico o dispositivo intelligente presente in abitazioni o uffici, grazie ai più diffusi protocolli di comunicazione standard come Bluetooth Low Energy, 3.5G cellulare, IR, NFC, DLNA, Wifi, Z-Wave, ZigBee ed un protocollo radio dedicato per la gestione professionale dei device di sicurezza. Obiettivo: permettere l’integrazione di tutti i più importanti device ed elettrodomestici intelligenti presenti sul mercato e creare una «lingua franca» per l’internet of things, che superi il concetto di standard. Insomma, facilitare lo scambio di dati tra dispositivi diversi. L’interazione con i dati presenti in cloud (big data disponibili in rete) e l’impiego di attuatori wireless, potrebbero permettere di controllare e gestire tutti gli oggetti di uso comune in modo semplice ed intuitivo per soluzioni di home automation, compreso l’efficentamento energetico. Tutto racchiuso in un unico oggetto di design e nella sua piattaforma.Diapositiva08

Peri Up Rosett Flex per il Pegaso del Gulfstream Park

pegasus-miamiAl centro del Gulfstream Park di Hallandale Beach si erge una statua di Pegaso, alta 33 metri e lungo oltre 60. Per poter realizzare la scultura di bronzo in tutta sicurezza e nei tempi previsti, l’impresa Scafform di Miami ha utilizzato il sistema di impalcatura modulare Peri Up Rosett Flex.

Situato tra Miami e Fort Lauderdale,  il Gulfstream Park ospita uno dei più famosi ippodromi al mondo. Al centro del parco è situata la gigantesca statua di Pegaso, raffigurato accanto ad un drago, come simbolo della forza positiva e della vittoria del bene sul male. Un puzzle in 3D composto da 1.250 pezzi di bronzo attorno a una struttura di acciaio di sostegno.

Le fonderie d’arte Strassacker, in collaborazione con la società di consulenza ingegneristica Stark di Ludwigsburg, hanno messo a punto una procedura di implementazione che ha permesso di forgiare 250 tonnellate di bronzo e 400 di acciaio in soli due anni. Ogni elemento, di circa 3 mq e dal peso di 200 kg, è stato realizzato da una partner company in Cina secondo le specifiche Strassacker e quindi spedito via nave in Florida.

Il reticolo metrico del sistema di impalcatura modulare Peri Up Rosett Flex, con interassi dei montanti fino a 25 cm, ha  garantito un elevato livello di flessibilità  in funzione della complessa forma dell’opera e del progressivo sviluppo in altezza.

È stato inoltre necessario tenere conto simultaneamente di ulteriori elementi strutturali che avrebbero dovuto essere uniti alla scultura. Per ottenere ciò, Peri Up  poteva essere combinata a componenti standard del sistema modulare Variokit, in particolare per la realizzazione degli elementi a ponte a lunga campata. Entrambi i sistemi si basano su griglie metriche adattabili, possono essere rapidamente assemblati per mezzo di elementi di connessione compatibili e sono inoltre disponibili in tempi brevi dall’ampio parco noleggio di Peri.

Resistenza al fuoco Ytong e Multipor di Xella

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I sistemi in calcestruzzo cellulare Ytong e il pannello minerale Multipor di Xella garantiscono efficienza energetica e un’elevata resistenza al fuoco, grazie alle materie prime inorganiche e naturali utilizzate che ne assicurano l’incombustibilità. La proprietà ignifuga dei sistemi Ytong (Euroclasse A1 di reazione al fuoco) assume rilevanza primaria sia nelle realizzazioni civili che in quelle industriali e commerciali, limitando i danni a strutture, merci e sistemi produttivi in caso di incendio.

Il calcestruzzo cellulare infatti non brucia e non gocciola, evitando a propagazione del fuoco causato della caduta dall’alto di materiale in fiamme o in fusione. Inoltre non produce fumi né sprigiona gas tossici.

Anche in caso di incendi attivi da molte ore, la penetrazione del calore attraverso il calcestruzzo cellulare rimane bassa e la temperatura sul lato non esposto alle fiamme supera di poco i 60°C, salvaguardando quindi l’incolumità di persone e cose, mentre eventuali materiali esplosivi vengono protetti dall’esposizione a temperature troppo elevate e dunque pericolose. Inoltre, anche in presenza di temperature elevate, l’integrità e l’ermeticità di tetti e pareti contro la diffusione di fumo e gas è preservata dall’assenza di formazione di crepe.

A parità di spessore, le pareti realizzate con i sistemi Ytong e Multipor proteggono più a lungo dal fuoco e dal calore rispetto alle murature in calcestruzzo armato o in blocchi di calcestruzzo, grazie alla loro elevata capacità isolante e impediscono la propagazione del fuoco in altre parti dell’edificio, o dall’esterno verso l’interno lungo le pareti perimetrali.

Secondo le prove di resistenza al fuoco realizzate presso il centro Prove di Sicurezza di Gelnhausen, in Germania, i sistemi Ytong hanno dimostrato performance superiori rispetto a pannelli sandwich metallici. I rapporti di prova attuali e i dati tabellari attestano per le pareti in blocchi Ytong non intonacate la classificazione EI 180 a partire dallo spessore 10 cm e EI REI 240 per spessore ≥ 30 cm.

Multipor

Anche il pannello isolante minerale Multipor è in grado di assicurare sicurezza contro il fuoco, rendendo il prodotto ideale in tutte le applicazioni, in particolare per l’isolamento di solai e garage sotterranei. Effettuata recentemente dall’Istituto Giordano, la prova di resistenza al fuoco del pannello Multipor ha ottenuto  una prestazione di tutto rilievo certificabile REI 180. Con un incendio che sprigionava una temperatura di oltre 1000° C i pannelli Multipor hanno garantito che a estradosso del solaio la temperatura fosse solo 10° C circa superiore rispetto alla temperatura ambiente, che il solaio non perdesse la capacità portante e che non ci fosse passaggio di fumi e vapori caldi.

Le garanzie offerte da Ytong e Multipor in materia di sicurezza al fuoco si uniscono alle proprietà di isolamento, traspirabilità, assorbimento acustico, leggerezza, resistenza meccanica e sostenibilità, per costruzioni efficienti, durature e sicure.

Censis: l’irresistibile corsa dell’e-commerce

I commercianti si rassegnino o si trasformino: 15 milioni gli italiani fanno acquisti via internet. L’ennesima conferma arriva dal Censis con il dodicesimo rapporto sulla comunicazione. Il motivo del successo è semplice: per il 37% degli italiani a comprare online si risparmia rispetto ai negozi tradizionali, mentre per il 33% è semplicemente comodo. Con qualche incertezza, però: solo il 10% si fida pienamente dei pagamenti online, mentre il 65% si mette al riparo da eventuali rischi usando una carta pre-pagata. Ancora: il web è una comodità (non c’è orario, la consegna è a domicilio) e rappresenta un vantaggio per il 32,8%. Altro aspetto positivo: è facile. L’e-shopping a portata di mouse o di smartphone è senza problemi per il 19,8%, e secondo il 12,8% è meglio di un negozio tradizionale.

Veniamo ai lati negativi, che ci sono: la sicurezza, innanzitutto. È sentito il rischio di truffe per il 28,7%, specie dagli over 65 anni (34,6%) e dalle persone meno istruite (32,6%). Molti rimpiangono il contatto umano con il negoziante (23,2%).E il 21,8% teme che la consegna venga fatta in ritardo o con prodotti sbagliati o difettosi. A proposito di sicurezza: sono pochi (10,3%) quelli che si fidano ciecamente dei pagamenti online.e-commerce2

Per l’edilizia scolastica previsti 3,9 miliardi

Interno di un istituto scolastico
Interno di un istituto scolastico

Gli effetti non si sono ancora visti, però, fino a prova contraria, almeno sulla carta l’impegno c’è: per rinnovare le scuole il governo ha stanziato 3,9 miliardi di euro, per oltre 17mila interventi tra il 2014 e il 2016. Lo assicura il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. Parlando nella sede del Miur, il rappresentate del governo ha annunciato per il 22 aprile la presentazione dell’Anagrafe scolastica che dovrebbe fornire una radiografia degli edifici scolastici italiani. «L’investimento sulla scuola è grosso se si considerano anche i 3 miliardi della Buona Scuola. E l’impegno del Governo non si ferma qui. Vogliamo continuare sempre, anche nelle leggi di stabilità, a mettere il segno più davanti alle risorse destinate alla scuola», ha detto Faraone.scuola444

La via varesina per superare la crisi degli alloggi

Luca Barni

Banca e impresa per superare la crisi delle costruzioni: è il risultato del progetto Merito casa, frutto dell’accordo tra banca Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (Varese) con Ance Varese.

«Il settore immobiliare era in crisi ben prima che arrivasse la crisi», spiega direttore generale della banca, Luca Barni. «Quindi, come banca del territorio, ci siamo chiesti cosa fare concretamente per fare incontrare domanda e offerta. La soluzione migliore ci è parsa dialogare con un’associazione del territorio, Ance Varese, ossia con chi opera nel settore. Nell’immediato, non si era mosso molto, per le resistenze culturali di alcuni costruttori, ma con il passare del tempo i risultati hanno cominciato a vedersi, nei numeri che facciamo e sulla base di una semplice constatazione:oggi la formula del rent to buy è tanto diffusa nel settore da convincerci del fatto di aver focalizzato in modo puntuale il bisogno».

Luca Barni
Luca Barni

Questo il meccanismo di Merito Casa: l’acquirente sceglie una casa da un costruttore associato Ance e/o associato Bcc e concorda il prezzo bloccandolo. Quindi, si rivolge alla filiale Bcc di riferimento per accedere a Merito Casa e scegliere la formula temporale di affitto (da 2 a 4 anni). Per questo periodo l’acquirente vive nella sua casa pagando al costruttore un affitto comprensivo dell’anticipo che formerà l’acconto per accedere al mutuo. Al termine dei 2-4 anni potrà procedere all’acquisto della casa con il rogito. Merito Casa, oltre al recupero totale delle spese di affitto, prevede la copertura assicurativa gratuita offerta dalla Bcc (principalmente per perdita del posto di lavoro) per il primo periodo contrattuale.

«Intorno a Merito Casa è andata nel tempo sviluppandosi un interesse mediatico che ha portato la nostra Bcc in trasmissioni come Ballarò e su pagine di quotidiani nazionali, il che ci ha confortato: da sempre il nostro metodo è quello sartoriale, dell’abito confezionato su misura. Quando dal basso arriva una richiesta, cerchiamo un partner qualificato per contribuire a esaudirla, nasce così una collaborazione che rappresenta un importantevalore aggiunto per il territorio in cui operiamo. È la prova che il territorio stesso rappresenta un humus eccezionale per seminare idee e progetti a favore dell’economia della comunità locale», conclude Barni.