Vi sembrerà di essere al mare con Blue Agate di Antolini, il nuovo materiale da rivestimento della collezione Precioustone che coniuga la bellezza delle pietre preziose con la creatività e l’originalità. Antolini ha selezionato oltre cento tra le gemme più ricercate, per portare nel mondo del design e della progettazione il valore di un vero e proprio gioiello.
Considerata fin dai tempi antichi come talismano, l’agata è sempre stata utilizzata per creare armonia negli spazi interni, evocando il potere del mare, con i suoi riflessi cristallini.
Blue Agate è caratterizzato da toni che spaziano dal blu al viola, dal cobalto all’azzurro, dal turchese al malva. Dotato di semitrasparenza e texture complessa, la soluzione Antolini presenta diverse potenzialità espressive, favorite anche dall’accostamento con altri materiali.
Le lastre di Blue Agate possono essere retroilluminate, in modo da creare un effetto iridescente e traslucido, esaltando la personalità delle pietre.
Ci sono aziende che immettono sul mercato prodotti non marcati CE, non provati alla resistenza al vento, senza libretto d’uso e manutenzione? Esistono ancora imprenditori che non proteggono la loro professionalità e la loro responsabilità per risparmiare sul costo del prodotto? Sono domande che si pone Abramo Barlassina, segreteria commissione Assotende presso FederlegnoArredo, di fronte ai quesiti posti da molti utenti. I consumatori, spiega Barlassina, si rivolgono ad Assotende per avere informazioni sull’eco bonus e su come gestire la pratica per la detrazione fiscale. A cui si aggiunge la confusione che ancora persiste riguardo la Marcatura Ce, a oltre dieci anni dalla sua entrata in vigore. «Ma allora non posso che fare un invito al senso di responsabilità degli operatori di settore: applicate le norme che la marcatura CE vi chiede. Provate e producete prodotti sicuri e oltre ad avere clienti sereni, il vostro ruolo come imprenditori sarà maggiormente tutelato. Non marcate domani quello che dovete marcare oggi. Prima di tutto per voi e per la vostra sicurezza», invita Barlassina.
In caso di caduta dall’alto, le linee vita normalmente installate sul tetto, una volta utilizzate per salvare l’operatore necessitano di essere interamente ripristinate. Con la nuova linea vita deformabile HB-Evoflex di HBSecurity, no. Il sistema in-out di cui è provvista questa linea vita è infatti in grado, piegandosi ed accompagnando la caduta dell’operatore, di ridurre l’energia in caso di scivolamento o perdita di equilibrio, evitando strattoni e colpi bruschi.
Ideale per edifici storici e di prestigio, l’innovativo sistema anticaduta di HBSecurity è in grado di garantire un elevato livello di integrazione architettonica e paesaggistica, con il vantaggio di un facile ripristino in caso di impiego.
Con HB-Evoflex, infatti, la base rimane saldamente ancorata alla copertura, quindi basterà rimuovere e reinstallare soltanto i componenti del sistema in-out. La facilità di sostituzione e la sicurezza garantita all’operatore si uniscono al ridotto impatto visivo.
HB-Evoflex è garantita per l’utilizzo contemporaneo di massimo quattro operatori ed è certificata UNI EN 795 in classe C.
Componenti della Linea Vita HB–Evoflex: paletto di estremità 40 cm, tenditore in acciaio INOX AISI 304, cavo in acciaio INOX AISI 316 diametro 8 mm, grillo per collegamento, eventuali paletti intermedi. Disponibile con base piana, inclinata e a doppia inclinazione
Il palo, chiave della flessibilità del sistema, è composto dai seguenti elementi: base rettangolare 190 x 150 cm, barra interna con estremità filettate, tubolare di rinforzo esterno, golfare femmina M16 Acciaio INOX A4 verniciato RAL 3002.
Rubner Haus, azienda altoatesina specializzata nel settore dell’edilizia residenziale in legno sbarca a Lainate, in provincia di Milano, con nuovi uffici-laboratorio costruiti in una posizione strategica facilmente raggiungibile da qualsiasi località del nord-ovest Italia.
“Dopo 40 anni di presenza sul territorio con un’esposizione a Pero, i nuovi uffici e il laboratorio di Rubner Haus rappresentano un passo importante per la nostra azienda. Un punto di riferimento per tutta la clientela del Nord-Ovest Italia che desidera conoscere più da vicino gli innumerevoli vantaggi del legno nell’edilizia moderna: dalle nuove tecnologie di sicurezza alle prestazioni strutturali, dall’efficienza energetica al benessere indoor, dalla velocità di realizzazione alla certezza di avere un unico interlocutore di riferimento”, afferma Werner Volgger, direttore vendite e marketing dell’azienda.
Portavoce di una cultura dell’abitare sostenibile, l’azienda ha fortemente voluto questo spazio per rafforzare la propria presenza in Lombardia, in cui si registra un trend in crescita nell’ambito delle case in legno a basso impatto ambientale.
Realizzato su concept dell’architetto Georg Rubner, lo spazio richiama lo stile della sede di Rubner Haus a Chienes, in Val Pusteria, ed è ispirato alle tipiche abitazioni in legno, costruzioni tradizionali e allo stesso tempo fortemente innovative, sicure e a basso impatto ambientale. La sede lombarda di Rubner Haus è uno spazio poliedrico che ha una doppia funzionalità: da un lato commerciale, dall’altro divulgativa per la promozione di una cultura dell’abitare sostenibile. Il nuovo spazio Rubner Haus ospita anche un laboratorio per la scelta dei materiali, dalle finiture alle piastrelle, dai sanitari ai serramenti, per i clienti che desiderano acquistare una casa in legno.
I visitatori potranno scoprire il fascino del legno, un materiale utilizzato nell’edilizia sin dall’età del bronzo e ancora più antico dell’acciaio e del cemento, e i segreti del suo impiego in architettura. Presente anche una mostra sensoriale che invita a scoprire da vicino la filosofia e il percorso alla base della costruzione di un casa in legno: dal bosco all’albero, dal legno alla casa. La mostra, ricreata su ispirazione della mostra permanente “Prospettive Legno” di Chienes, introduce ai profumi del legno e alle sue sensazioni, alle proprietà di questo materiale legate alla sua durabilità e alle sue proprietà fisiche.
In oltre 50 anni di attività, Rubner Haus ha realizzato più di 15.000 edifici residenziali in tutta Italia. Ecologiche e a basso consumo energetico, le case Rubner Haus, mono o bifamiliari, per la particolare tecnica costruttiva impiegata, garantiscono anche sicurezza antisismica. La lavorazione del legno e l’utilizzo di materiali ecologici come sughero, gesso e pannelli in fibra di legno, sottolineano la sensibilità dell’azienda verso la bioarchitettura, il comfort abitativo e l’ecologia.
Fincibec si presenta al Cersaie 2015 con un programma di novità per le pareti ventilate. Lo storico produttore ceramico si presenterà a Bologna con soluzioni tecniche avanzate per il rivestimento delle facciate esterne degli edifici, a partire dalle lastre Monocibec e Century in gres fine porcellanato, da oggi disponibili anche per questa tipologia costruttiva.
Utilizzabili sia per le nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni, le facciate ventilate garantiscono un ottimo comfort abitativo e, grazie all’utilizzo del gres porcellanato , la struttura risulta protetta anche dagli agenti atmosferici. La messa in opera di pareti ventilate Monocibec e Century garantisce, inoltre, la facilità di manutenzione e la possibilità di accedere a importanti agevolazioni fiscali.
Sviluppato dalla divisione tecnica Fincibec Engineering il programma dedicato alle facciate ventilate offre sistemi di fissaggio, a vista e a scomparsa, pensati per adattarsi alle diverse esigenze di prestazioni e budget. Progettisti e clienti possono selezionare tra le ispirazioni materiche legate alla pietra, al legno, al marmo, al cemento o alla resina il mix di formati, colori e finiture per comporre la soluzione più rispondente alle esigenze stilistiche e tecniche.
Fincibec sarà presente a Cersaie 2015 presso il padiglione 20 stand A20-B19, e con i marchi Century (pad. 20-stand A6) e Naxos (pad. 20-stand B8).
Niente di buono per chi ha comprato immobili da mettere a reddito. Per il settore non residenziale, secondo Tecnocasa, il 2015 si prospetta ancora un anno con prezzi e canoni in diminuzione. Anche per le compravendite sarà un anno simile al precedente e la scelta della locazione sarà quella predominante tra gli imprenditori. La novità potrebbe essere una maggiore facilità da parte dei proprietari a ribassare i canoni di locazione, vincendo così le resistenze del passato. Infatti, l’aggravio fiscale che su questo segmento di mercato si è fatto sentire in modo importante, sta portando ad una maggiore flessibilità dei proprietari per garantirsi il pagamento continuo. Anche i grandi marchi, alla ricerca di negozi per nuove aperture, chiedono un ribasso dei canoni e dimostrano il loro interesse per le top location delle grandi città. Sempre secondo l’analisi di Tecnocasa, rimarrà sempre alta l’attenzione per negozi in cui insediare attività legate al food. Le vie non di passaggio soffriranno maggiormente a meno che non siano a ridosso di vie ad alto transito, dove c’è sempre una maggiore richiesta. Anche per gli uffici lo scenario si profila simile sebbene si inizino a vedere maggiori segnali di interesse da parte di aziende, per lo più multinazionali. Le location centrali o posizionate in zone ben servite dalla metropolitana saranno quelle preferite.
Capannone in affitto
Un trend che segue quello del 2014, quando le quotazioni e i canoni di locazione degli immobili non residenziali sono diminuiti su tutti i segmenti: capannoni, negozi e uffici. In particolare, sul mercato dei capannoni il calo dei prezzi nel 2014 c’è stata una diminuzione sia per le nuove costruzioni (-2,3% ) sia per l’usato (circa -2,7%). Per i locali ad uso commerciale la contrazione dei prezzi è stata del 3,5% per le soluzioni posizionate in via di passaggio e del 3,9% per quelle posizionate in via non di passaggio. Sul mercato delle locazioni il ribasso è stato rispettivamente del -3,3% e del -3,0%.
Nuovo standard di igiene per i maniglioni antipanico Savio, che grazie al trattamento con la tecnologica vernica BioCote consentono di proteggere dai batteri.
Nell’attività quotidiana entriamo in contatto con migliaia di superfici: porte, maniglie, corrimano, sedie, tavoli, su cui possono essere presenti batteri e microbi, innocui e non. Certi riescono a sopravvivere anche fino a 30 giorni, senza perdere la loro forza.
Spesso i batteri vengono trasmessi indirettamente fra le persone, semplicemente toccando la stessa superficie. Soprattutto nelle aree a denso passaggio, e in ambienti come ospedali, scuole, asili, case di cura, ambulatori medici, è importante un’accurata e frequente pulizia, e un sistema in grado di contenere al massimo la diffusione di patologie legate a un’igiene insufficiente.
Per questo tutti i maniglioni antipanico delle linee Juvarra e Brunelleschi di Savio sono rivestiti da una particolare vernice antimicrobica agli ioni d’argento. L’intera superficie è così ricoperta e protetta in modo duraturo creando una patina sulla quale i microbi non possono sopravvivere.
La vernice è firmata BioCote, azienda inglese , specializzata nell’industria delle soluzioni antimicrobiche per ogni tipo di superficie.
Mancano poco più di due mesi ma tutto è pronto per la quarta edizione della “Città della Posa”, l’iniziativa che raggruppa tutto il mondo della posa al Cersaie 2015 (28 settemnbre – 2 ottobre 2015) di Bologna.
Suddivisa in tre aree distinte, La Città della Posa vedrà un maggiore coinvolgimento di Assoposa (Associazione nazionale imprese di posa e installatori di piastrellature ceramiche), che con i propri Maestri Piastrellisti organizzerà dimostrazioni di posa in opera di grandi formati, formati sottili, rivestimenti interni ed esterni, aperte a tutti i visitatori di Cersaie. In uno spazio ulteriore, i maestri piastrellisti di Assoposa realizzeranno un manufatto di particolare difficoltà, idoneo per descrivere la molteplice adattabilità del prodotto ceramico ad ogni esigenza edile ed architettonica.
All’evento prenderà parte anche la scuola professionale per giovani piastrellisti di Silandro (Bolzano), l‘unico ente di formazione italiano che prenderà parte a Worldskills 2015, i campionati mondiali dei mestieri, in programma a San Paolo (Brasile) nel mese di agosto. A Cersaie 2015 la scuola sarà presente in collaborazione con l’associazione lvh.apa Confartigianato Imprese di Bolzano. Protagonisti undici giovani apprendisti posatori, accompagnati dai propri docenti, che realizzeranno alcune opere particolarmente complesse, per le quali sono necessarie particolare precisione e cura dell’esecuzione, oltre all’abilità manuale.
Oltre alla pratica, a Cersaie 2015 saranno dati anche i numeri del settore. La fiera ospiterà infatti un incontro di produttori, rivenditori e posatori europei, nel quale si discuteranno le prospettive di mercato nel breve e medio periodo ed affronteranno molti temi di comune interesse, fra i quali la formazione tecnica degli addetti ai lavori e lo stato delle norme internazionali di prodotto e dei metodi di installazione. All’incontro parteciperanno i rappresentanti di CET (Associazione produttori europei di piastrelle di ceramica), EUF (Associazione posatori europei di piastrelle di ceramica) ed associazioni di distributori/rivenditori provenienti da diversi Paesi.
La “Città della Posa” sarà ubicata a Cersaie 2015, all’ingresso principale del Quartiere Fieristico di fianco al Quadriportico (Area 49).
Aumentano i mutui per la casa nei primi cinque mesi del 2015 e migliorano, anche se di poco, i prestiti a famiglie e imprese (che rimangono comunque negativi). È quanto emerge dal Rapporto mensile dell’Abi. Per le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili, si legge nel Rapporto, si è registrato un incremento annuo del +64,4% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno. Nell’analogo periodo, le nuove operazioni di credito al consumo hanno segnato un incremento del +11%. A giugno 2015 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese, sottolinea ancora l’Abi, ha presentato una variazione prossima allo zero (-0,1%) nei confronti di giugno 2014, -0,6% il mese precedente e migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. Questo di giugno 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese, secondo l’Abi, «è il miglior risultato da aprile 2012». Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.833 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.415,5 miliardi di euro. Prestiti a clienti a 1.833 miliardi, aumentano più di raccolta I prestiti alla clientela delle banche italiane crescono più della raccolta, con l’ammontare dei prestiti «nettamente superiore» a quello della raccolta. A giugno 2015, si legge nel bollettino mensile, «l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.833 miliardi di euro è nettamente superiore, di 146,5 miliardi, all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.686,5 miliardi di euro. Segnali positivi emergono per le nuove erogazioni di prestiti bancari, continua l’Abi, sulla base di un campione rappresentativo di banche (78 banche che rappresentano circa l’80% del mercato) i finanziamenti alle imprese hanno segnato nei primi cinque mesi del 2015 un incremento di circa +11,6% sul corrispondente periodo dell’anno precedente (gennaio-maggio 2014)».
Una buona visibilità su cortile ed edificio e più sicurezza per i minori. Il sistema di recinzione anti-impigliamentoNylofor City di Betafence rappresenta non una barriera, ma un sistema sicuro, che consente il dialogo tra spazi interni ed esterni.
La maglia non troppo stretta dei pannelli Nylofor City dona alla rete un effetto trasparenza, garantendo buona visibilità e un rapporto visivo continuo con l’ambiente circostante. L’impatto visivo è ridotto anche per le linee essenziali e pulite, e il colore verde che richiama la vegetazione.
Il sistema di recinzione rispetta le norme di distanza tra gli elementi verticali di 89 mm, stabiliti dalle norme Europee UNI EN 1176 – 1177, che regolamentano la progettazione in sicurezza delle aree da gioco per bambini, fissando le regole per evitare l’impigliamento (intrappolamento della testa e del collo).
Nylofor City si connota inoltre per il corrente superiore, che dona resistenza e robustezza, e protegge i minori contro possibili contusioni con le punte finali dei pannelli. Le punte inferiori difendono invece dalle intrusioni. Il sistema consente quindi di tutelare i bambini impedendo l’ingresso di persone non autorizzate, ostacolare lo scavalcamento e la fuoriuscita ed evitare ferimenti.
Per le scuole e le aree gioco, Betafence propone una gamma di sistemi di recinzione differenziati a seconda del livello di sicurezza, in grado di garantire resistenza, sicurezza e affidabilità nel tempo. Facili da installare e flessibili nell’integrazione con le chiusure, consentono di creare in tempi brevi spazi fruibili per i bambini. Così come gli altri sistemi studiati per l’edilizia scolastica, Nylofor City di Betafence presenta innovativi rivestimenti privi di cadmio e piombo, quindi atossici anche a contatto diretto con il prodotto.
Una storia esemplare per chi si lamenta dei mancati controlli e della burocrazia: sulla carta Sky City nella città cinese di Changsha doveva essere l’edificio più alto del mondo e superare con i suoi 838 metri di altezza il Burj Khalifa di Dubai. Ma i lavori partiti nel 2013 per essere completati in solo nove mesi sono fermi, e la rivoluzione edilizia promessa da Zhang Yue, il miliardario presidente di Broad Group, che ha inventato con il suo team di ingegneri un sistema di blocchi prefabbricati in grado di realizzare tre piani al giorno, si è fermata a metà strada. Colpa dei dubbi sollevati dall’amministrazione sulla sicurezza del grattacielo, sul suo impatto ambientale e sulla capacità del gruppo di finanziarsi. Per smentire alcuni di questi timori l’imprenditore sempre a Changsha ha replicato in piccolo il progetto con un edificio battezzato Mini Sky City (https://youtradeweb.com/2015/03/questo-grattacielo-e-stato-costruito-in-19-giorni-ma-in-cina/). Ma evidentemente non è bastato perché secondo i giornali locali, gli abitanti nelle vicinanze visto il mancato avanzamento del cantiere, hanno iniziato ad allevare pesci nelle sue fondamenta piene d’acqua che si estendono per 2.6 ettari, lungo i fossi crescono angurie e utilizzano la strada costruita per il sito per essiccare il grano. Il tenace imprenditore però non si dà per vinto e afferma che gli esseri umani hanno vissuto le rivoluzioni nel settore industriale, nell’agricoltura, nei trasporti e nelle informazioni, ma non ancora nell’edilizia. La sua visione del futuro contempla un terzo degli edifici del mondo costruiti dal Broad Group, tutti modulari, con la struttura in acciaio, e completamente verdi. Ma ora deve far sloggiare gli agricoltori abusivi.
Si è recentemente concluso l’intervento di ristrutturazione della copertura del complesso monumentale di Brera, a Milano, che ha previsto anche la realizzazione dell’impermeabilizzazione, per la quale è stato scelto il sistema Sottocoppo SC 190 di Onduline.
Rivestite da un manto in coppi, disposti su due filari e talvolta tre con “coppi a ridoppio”, le coperture di Brera si presentavano in uno stato di evidente degrado dovuto alla mancanza di manutenzione, alla disomogeneità della posa del manto sull’estradosso della falda, alle modifiche dell’edificio stratificate nel secoli e agli effetti degli agenti naturali nel tempo.
L’opera di riqualificazione, finalizzata ad assicurare la protezione degli ambienti espositivi della Pinacoteca interessati da infiltrazioni meteoriche e garantire il comfort climatico degli ambienti interni, ha preso le mosse dalla rimozione dei coppi esistenti, accuratamente selezionati. Quelli ancora in buono stato sono infatti stati recuperati e ricollocati a formare l’ordine più esterno della copertura, in modo da assicurare l’uniformità e la coerenza estetica rispetto a quella esistente.
Per lo strato di impermeabilizzazione sono state posate le lastre da sottocopertura Ondiline SC 190, installata su listelli in legno per garantire la massima ventilazione del tetto. Le lastre permettono infatti una circolazione di aria continua sia sopra che sotto le ondulazioni, favorendo la dispersione dell’umidità all’esterno, mantenendo la struttura sana e asciutta. Robuste e resistenti, le lastre da sottocopertura Onduline proteggono gli edifici dalle infiltrazioni e dai danni provocati dall’umidità, anche in caso di rottura o spostamento di una tegola.
Dopo la posa delle lastre da sottocopertura, sul tetto è stato collocato un primo strato di coppi nuovi adagiati nella parte piana delle lastre scelte nell’opportuno passo. Si è poi proceduto con il secondo livello di coppi, scelti fra quelli recuperati. I numerosi compluvi e displuvi e i setti perimetrali rendevano molto complesse le geometrie della copertura, costituita da più di 100 falde segnate da 87 lucernari, 19 abbaini, 74 camini e percorse da un sistema esteso di passerelle in ferro.
Sul tetto di Brera sono state inoltre usate le membrane impermeabili e traspiranti Ondulair di Onduline per la realizzazione dei colmi ventilati. Lo strato di sottocopertura è stato completato con griglie parapasseri in gronda e i ganci fermacoppo in acciaio inox per una migliore garanzia di fissaggio del manto. Dove necessario si è poi proceduto con la sostituzione e il ripristino dei lucernari, dei camini degradati e degli abbaini esistenti, la posa di una linea vita di sicurezza, di nuove passerelle metalliche, delle lattonerie nuove previste dal progetto.
Il progetto di restauro delle coperture del complesso monumentale di Brera a Milano, costituisce la prima fase di un ampio progetto di riqualificazione e riassetto funzionale della Pinacoteca.
Dopo la sospensione da parte del Gse dell’efficacia del Documento Tecnico di Riferimento per il mantenimento degli incentivi in Conto Energia, e in attesa che si concluda il confronto con le principali associazioni del settore, il presidente di Anie Rinnovabili, Emilio Cremona, si dice disposto a studiare una formula di collaborazione con il Gse, che permetta di analizzare tutti gli aspetti tecnico-normativi ed economici legati al comparto delle rinnovabili. L’accordo potrebbe poi avere una ulteriore utilità in relazione all’anagrafica degli impianti. Anie Rinnovabili auspica infatti che siano presto censiti tutti gli impianti installati, anche quelli su cui vengono fatte azioni di revamping. Per questo, potendo contare su un socio autorevole quale Terna, Anie Rinnovabili può mettere a disposizione del Gse i dati elaborati con il sistema Gaudì, in modo da avere rilevazioni il più possibile ufficiali e condivise. Il Gestore dei Servizi Energetici ha sottolineato l’importanza di avere scambi di informazioni con interlocutori di rappresentanza confindustriale e si è detto disponibile a siglare un accordo puntuale.
Gli italiani non sanno come risparmiare sulla bolletta, anche se si rendono conto che è necessario. Secondo l’indagine condotta dall’ente di certificazione Dnv GL – Business Assurance, in collaborazione con l’Istituto Gfk Eurisko su 1.557 professionisti di diversi settori in Europa, America e Asia, l’attenzione degli italiani per questo aspetto è molto alta, soprattutto in materia di riduzione dei costi e dei consumi, ma manca ancora un approccio coerente.
I professionisti intervistati considerano che possa l’efficienza energetica possa avere un impatto sulla propria vita quotidiana (85%; + 8% vs media), sul proprio Paese (89%; +8%) e sulla società nel suo complesso (92%; +13%) in misura superiore alla media. Tuttavia, in linea con quanto avviene nel resto del mondo, anche le aziende italiane stanno impegnando risorse per l’efficienza energetica con un approccio tutt’altro che strutturato. Solo il 43% adotta strategie ad hoc e il 38% si pone obiettivi misurabili (-14% e -17% vs media).
Rispetto ai colleghi degli altri Paesi, inoltre, sono ancora meno gli italiani che affrontano le questioni di efficienza energetica prendendo in considerazione tutti i livelli organizzativi aziendali. Il 31% fissa obiettivi generici (- 6% vs media) mentre sono esigui i numeri di chi si pone obiettivi a livello di funzione (8%; -14%), di area (%; -10%) o di equipaggiamento (2%; -8%).
Risultato: le iniziative intraprese dalle società italiane, in linea con la tendenza globale, sono principalmente finalizzate al contenimento dei costi nel breve periodo. Gli investimenti per dotarsi di dispositivi più efficienti (42%) o per ridurre il consumo e i costi dell’energia (40%) sono le attività più comuni. Ma solo il 14% redige piani di energy management e, nonostante il focus sulla riduzione dei consumi, solo il 9% investe in attività per tracciare il dispendio energetico. Non sorprende che solo 1 azienda su 3 sappia quantificare i risparmi ottenuti dalle iniziative.
In Germania è già previsto nel codice del lavoro: se la temperatura in cantiere o sul luogo di lavoro supera in 35 gradi, l’operaio, il muratore, il dipendente o il collaboratore può smettere di svolgere la propria attività. Una legge attualissima, visto il caldo africano. E che ha convinto un deputato francese del gruppo Sinistra repubblicana e democratica a presentare all’Assemblea Nazionale (il Parlamento francese) una proposta per introdurre dei criteri oggettivi per regolare la questione. Infatti, nel settore delle costruzioni e dei lavori pubblici esistono già delle misure di tutela, battezzate Congés intempéries, letteralmente congedi per intemperie, che l’equivalente francese della Federlegno sta valutando di prendere in considerazione, anche in vista del nuovo disegno di legge in materia di dialogo sociale e occupazione. Mancano però cifre precise, perché da nessuna parte è specificata il tetto massimo della temperatura, e la proposta vuole riempire questo vuoto normativo che ha già generato in passato numerose vertenze giudiziali. Anche in Gran Bretagna una deputata laburista ha presentato un’analoga proposta di legge, ipotizzando però una soglia massima di 30 gradi, scendendo a 27 in caso di lavori usuranti per evitare rischi di incidenti sul lavoro. E in Italia?