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Connettività intelligente per Bosch che amplia il business

boschAumentare il comfort e la sicurezza negli edifici, risparmiare energia e ridurre i costi: queste le principali esigenze degli utenti, alla ricerca di soluzioni sempre più tecnologiche e intuitive, senza rinunciare all’estetica. Bosch propone una serie di servizi e soluzioni integrate con connettività intelligente, inerenti soprattutto il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione, il condizionamento, i sistemi antintrusione e antincendio, la gestione degli edifici, la generazione e lo stoccaggio di energia.

“Quando parliamo di connettività ci riferiamo a standard e piattaforme aperte. Le nostre soluzioni ci consentono di rendere gli edifici intelligenti e di avere sistemi energetici all’avanguardia. Ma la connettività non è fine a se stessa. Gli utenti vogliono vederne concretamente il valore aggiunto: per esempio, essere sollevati dal peso di compiti di routine lunghi e stancanti o poter tagliare i costi di gestione” ha dichiarato Stefan Hartung, membro del Board di Bosch e responsabile del settore di business Energy and Building Technology.

Tali sviluppi portano alla richiesta di soluzioni capaci di automatizzare le procedure standard e gli impianti di edifici e sistemi energetici. Ad esempio, con sistemi di illuminazione, riscaldamento, condizionamento e sistemi di allarme che si attivano o disattivano automaticamente entrando o uscendo dall’edificio, sempre però con modalità di gestione semplici (magari tramite touchscreen simili a quelli utilizzati per smartphone e tablet) e in condivisione con altri dispositivi attraverso l’Internet delle cose. Le soluzioni Bosch, che ha anche un centre of competence che definisce standard uniformi per la sicurezza dei prodotti, permettono all’utente di scegliere personalmente in che modo siano utilizzati i propri dati connessi.

Tra le strategie di sviluppo dell’azienda tedesca, a partire dal 10 gennaio 2016 verrà costituita la Bosch Global Service Solutions per la gestione e ampliamento della propria gamma di servizi, come quelli per la sorveglianza e la manutenzione a distanza degli edifici, dei sistemi energetici e degli impianti industriali, e quelli telematici.Bosch sta espandendo l’offerta di prodotti e la presenza sul mercato anche nel settore Energy and Building Technology, che ha registrato per il 2014 4,6 miliardi di euro, pari a circa il 9 per cento del totale del fatturato del Gruppo.

Le attività Bosch in diverse aree di business forniscono all’azienda un punto di forza unico nell’ambito della connettività. Numerose le soluzioni per gli edifici, come per esempio il building integration system (BIS) che standardizza il monitoraggio e controllo centralizzati dei sistemi di sicurezza e antincendio, l’EffiLink, piattaforma di gestione a distanza degli impianti che consente di risolvere fino al 60% delle anomalie senza richiedere l’intervento di un tecnico in loco.

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Bosch utilizza la propria competenza anche per le smart home: l’azienda sta infatti sviluppando nuove tecniche e prodotti. Dopo la joint venture con ABB e Cisco mozaiq operations, Bosch sta mettendo a punto una piattaforma software per smart home, e ha recentemente presentato forni e lavastoviglie, frigoriferi, lavatrici, asciugatrici e macchine per caffè completamente comandabili da smartphone. In primavera l’azienda ha inoltre presentato una nuova generazione di caldaie interconnesse per le abitazioni, dal design all’avanguardia che permette un facile accesso a tutti i componenti, semplificando così montaggio e manutenzione.

Per ottimizzare l’utilizzo domestico di energia solare, Bosch offre poi un sistema completo di inverter, pompa di calore e unità di controllo intelligente. La corrente in eccedenza può essere utilizzata per far funzionare la pompa di calore, che trasforma il calore in energia per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. Una scheda dati permette di installare con tecnologia contactless l’inverter Bosch, semplificando e velocizzando l’attivazione dell’impianto solare. Con gli strumenti di sorveglianza, gli utenti possono collegarsi e verificare online il funzionamento del sistema in qualsiasi momento. L’offerta di Bosch comprende anche la nuova famiglia di prodotti per il controllo di grandi sistemi Master Energy Control (MEC System), che fornisce ai clienti industriali la possibilità di integrare le caldaie, gli impianti di cogenerazione e lo stoccaggio in un sistema energetico efficiente, nonché di controllarli tramite un’interfaccia intuitiva da tablet o smartphone.

Marmomacc 2015: l’originale libreria in marmo di Henraux

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Una libreria in marmo per Henraux, che a Marmomacc 2015 presenta Marmeria. Disegnata da Archea Associati di Firenze, la libreria è esposta a Verona in una versione di ventiquattro metri lineari e rappresenta un ulteriore tassello del percorso intrapreso dall’azienda con il brand Luce di Carrara dedicato al design indoor e outdoor .

Marmeria è composta da elementi in marmo bianco dell’Altissimo, da comporre in infinite configurazioni. Realizzati in quattro diverse configurazioni geometriche, i moduli si possono combinare a seconda della diversità del marmo e la lucentezza della finitura. Gli elementi hanno una profondità di 30,5 cm, una larghezza variabile dai 17 ai 29 cm, e un’altezza di 40 cm. L’altezza massima per ottenere una libreria autoportante senza ancoraggi al muro è di 2 metri, mentre la larghezza è libera. Il peso di ogni singolo elemento è variabile fra i 18 e i 22 kg (il peso di ciascuna fila della libreria è, quindi, di circa 80 kg a metro lineare).

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Marmeria è l’ultimo progetto del brand Luce di Carrara presentato insieme a FiloMena di Baldessari&Baldessari. Con questo marchio l’azienda ha ricevuto al Marmomacc la menzione speciale della giuria: “A Henraux menzione speciale per il design per un intelligente progetto capace di trasformare una serie di elementi auto portanti, leggeri, riuniti in una composizione spettacolare”.

Henraux è presente anche agli eventi collaterali di Marmomacc 2015 con il progetto “Cacto” del designer Raffaello Galiotto all’interno della mostra Digital Lithic Design, e con “Psiche”, opera del Maestro Giovanni Maria Manganelli installata nella mostra “Marmomacc & the city” in Piazza Dante, a Verona.

Al Cersaie 2015 GA by Giugiaro, la nuova collezione di Del Conca

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Giugiaro Architettura firma la nuova collezione GA di Del Conca, in mostra in anteprima al Cersaie 2015. La linea, ispirata al mondo dell’automobile, è realizzata in gres porcellanato con texture in fibra di carbonio e gioca sull’alternanza di superfici lisce e in rilievo realizzate con gradazioni di neri e grigi. 

GA by Giugiaro Architettura è presentata al Salone Internazionale della Ceramica e dell’Architettura, fino al 2 ottobre 2015 a Bologna, in uno spazio di 900 metri quadrati, interamente progettati dallo studio torinese. All’interno la riproduzione di tre ambienti domestici (living room, studio e cucina) e Parcour, l’innovativa concept car realizzata da Italdesign -Giugiaro che ha ispirato anche la collezione di piastrelle e rivestimenti ceramici.

Destinata a tutti gli ambienti della casa, GA si adatta bene anche per gli spazi commerciali. Realizzata in gres porcellanato colorato nella massa, la collezione è resistente all’usura e al graffio, agli acidi e alle basi e alle condizioni termiche estreme. “Il gres porcellanato offre delle possibilità incredibili a noi architetti, sia per la varietà di composizioni possibili che per i vantaggi tecnici che offre rispetto ad altri prodotti– racconta Fabrizio Giugiaro –. La nostra esperienza dall’auto al disegno industriale si concretizza oggi in un prodotto molto particolare che soddisfa anche l’estetica, abbiamo creato colori e superfici forse inedite in questo mondo”.

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La partnership tra il Gruppo Del Conca e Giugiaro Architettura si è già concretizzata nella realizzazione della pavimentazione delle boutique all’interno della Galleria delle Carrozze, nella Stazione Centrale di Milano, con la posa di piastrelle in gres porcellanato di formato 60×60 della collezione Dogma di Del Conca.

Con Giugiaro, Del Conca condivide anche la vocazione per la tecnologia e la passione per i motori. L’azienda ceramica è attualmente sponsor del pilota britannico Sam Lowes e del Team Speed Up e possiede il titolo di official supplier di MacLaren e Toro Rosso.

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Grande attenzione anche all’eco-sostenibilità: il gruppo è infatti socio del Green Building Council Italia, l’associazione che dal 2008 ha introdotto in Italia il sistema di certificazione LEED per la progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e ad impatto ambientale contenuto.

Del Conca è al Cersaie, Pad. 36 – Stand A16-B19

In aumento la domanda di marmi e pietra nel mondo

Numeri e dati che arrivano da Marmomacc. Secondo il 26° Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo, curato da Carlo Montani, il settore marmo-lapideo mondiale ha continuato anche nel 2014 il trend di crescita (+3,8% sull’anno precedente), registrando il quinto incremento consecutivo dalla crisi del 2009, grazie ad una produzione globale di materiali che ha superato i 100 milioni di metri cubi lordi, pari a 80 milioni di tonnellate (al netto degli scarti di cava) e ad 1,5 miliardi di metri quadrati di manufatti, equivalenti allo spessore convenzionale di una lastra di marmo di 2 centimetri.

La destinazione d’impiego prevalente di marmi e graniti è sempre quella dei pavimenti e dell’arredo d’interni. La quantità di prodotti lavorati sul mercato è aumentata di oltre tre volte negli ultimi 20 anni: oggi il consumo pro-capite di marmo a livello mondiale è pari a 237 metri quadrati ogni mille abitanti; solamente Svizzera, Belgio, Arabia Saudita e Taiwan possono vantare un rapporto di un metro quadrato a persona.

«Nonostante ci sia una esplosione significativa dell’industria lapidea anche in paesi come Giordania, Oman, Mongolia e Vietnam», spiega Montani, «in futuro si assisterà sempre più a una concentrazione produttiva in pochi nazioni che già oggi, vede la Cina al primo posto, seguita da India, Turchia, Brasile, Italia e Spagna che insieme totalizzano più del 70% dei traffici».

Negli scambi internazionali, i volumi complessivi di export hanno toccato 56,9 milioni di tonnellate (+6,7%), di cui 29,5 tonnellate di materiali grezzi (+5%) e 27,4 tonnellate relative ai lavorati (+8,7%). Nell’ultimo ventennio, il flusso di esportazioni mondiali è quasi quadruplicato. Il giro d’affari dell’interscambio lapideo globale, nel 2014, ha raggiunto i 23 miliardi di dollari, dei quali il 75% derivati dall’apporto del prodotto lavorato. A livello di fatturato derivante dall’export, i primi quattro paesi sono, nell’ordine: Cina, Italia, Turchia e India, seguiti da Brasile, Spagna e Portogallo. marmo-5

Per quanto riguarda l’import, la Cina resta sempre al primo posto per acquisti di materiale grezzo, seguita da Taiwan, mentre il prodotto finito prende la destinazione soprattutto dei mercati di Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Belgio, Corea del Sud e Arabia Saudita.

I mutui ripartono, ma non per i giovani

I mutui ripartono? Forse, ma non per i giovani. Secondo l’indagine dei portali Facile.it e Mutui.it, le richieste di mutui da parte degli under 30 sono calate dal 17% dello scorso anno al 9,7%. Gli unici segnali positivi provengono dal fronte delle erogazioni, che sono passate dal 5% al 6,5% sul totale. In termini di importo i più giovani puntano a cifre molto vicine alla media dei finanziamenti richiesti in Italia (114mila euro), con cui coprire il 67% del valore dell’immobile da acquistare. Quando si sottoscrive, però, il mutuo si fa più piccolo: diminuisce sia l’importo erogato (si scende a 107mila euro), sia il loan to value (63%), dati che rivelano come gli immobili acquistati siano di valore medio-basso. Significativo che ben il 29% dei finanziamenti erogati sia una surroga.casa1

A Napoli nessun segnale di ripresa del mercato

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A Napoli nessun segnale di ripresa del mercato immobiliare. Nella prima metà del 2015 a Napoli si registra un calo dei valori del 3,4% rispetto al semestre precedente. In controtendenza le zone centrali e la macroarea Flegrea-Fuorigrotta, che vedono un leggero incremento dei prezzi (+0,3%). Ma secondo i dati di Tecnocasa, la Collina cede il 9,7%. Il ribasso è consistente anche nella macroarea Posillipo-Chiaia-San Ferdinando (-7,3%), mentre è più contenuto nelle macroaree Vomero-Arenella e Centro Direzionale (-3,1% e -3,3%). Da segnalare alcune nuove iniziative: su via Duomo è in progetto il rifacimento del manto stradale, e il conseguente allargamento dei marciapiedi, perché dovrebbe diventare Ztl a tutti gli effetti. A breve aprirà la fermata della metropolitana (linea 1). Per attirare sempre più turisti il Comune sta riqualificando e restaurando diverse chiese nel centro storico, tutta la Napoli Sotterranea e anche il Cristo Velato. In zona Ponticelli è stato recuperato qualche vecchio capannone in disuso, al cui posto sono stati realizzati appartamenti in classe B che si valutano 2000-2100 euro al metro quadro.

Napoli
Napoli

Al Cersaie i consigli per la ceramica nei locali pubblici

Il Cersaie è anche un luogo di eventi: l’architetto Andrea Langhi, per esempio, ha tenuto un seminario su come utilizzare l’architettura e la ceramica come strumento di marketing all’interno di bar, ristoranti e lounge. «Il locale pubblico è frequentato da molte persone, quindi i materiali che sono adatti alle case private non sempre sono adatti a questi spazi», ha spiegato Langhi a margine del seminario, «la ceramica invece è perfetta da questo punto di vista perché è economica, resistente e facile da mantenere, in più in questi anni i produttori hanno sviluppato una ricerca sull’estetica dei materiali che fornisce tantissimi spunti decorativi per valorizzare il nostro lavoro che è pur sempre estetico».

Se si intende la ceramica come elemento di marketing, bisogna tenere presente che, ha continuato l’architetto, «ogni materiale ha un linguaggio e ha quindi il potere di comunicare». «Io scelgo i materiali dal punto di vista emozionale», ha aggiunto «e dal locale elegante a quello più informale, la ceramica offre una vastissima scelta che permette di interpretare al meglio, l’ispirazione del locale, rendendolo riconoscibile e non banale». Specchi, oro, finiture lucide, dunque, per chi vuole orientarsi verso il lusso, ceramica che imita il legno o cementine, invece, per chi vuole un ambiente più casual.

Per orientarsi tra le tantissime soluzioni, Langhi dà alcuni consigli. «I materiali vanno scelti in funzione di ciò che possono comunicare al pubblico». Non solo. «Devono essere effettivamente gestibili da parte di locali pubblici che hanno grandi dimensioni: voglio dire che ci sono dei materiali bellissimi, fantastici, che ho visto anche qui al Cersaie, ma che hanno dei prezzi un po’ inaccessibili», ha spiegato l’architetto. ceramica-bar

Riforma degli appalti, Anie in campo contro i rinvii

Maria Antonietta Portaluri

«Il cambio di rotta sulla Legge Delega degli Appalti, che fino a pochi giorni fa prevedeva l’emanazione di un unico decreto di modifica dell’attuale Codice degli Appalti, oggi sostituito, tramite un emendamento, dalla previsione di due diversi provvedimenti da adottarsi in due momenti diversi, ci lascia perplessi». È il commento di Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di Anie. «La modifica procedurale non deve rappresentare un ostacolo alla riscrittura dell’intera disciplina del sistema degli appalti, riforma di cui il nostro sistema necessita ormai da molti anni. In particolare, recepire in un primo momento soltanto le direttive, senza operare una riforma completa ed organica del Codice, potrebbe comportare il fatto di non intervenire in tempi brevi e in maniera puntuale su istituti rilevanti quali il sistema di qualificazione degli esecutori dei lavori pubblici». Secondo l’esponente di Anie, «le numerose modifiche intervenute di recente su quest’ultimo tema hanno messo in risalto la necessità di una revisione del sistema di qualificazione degli operatori economici che tenga conto del ruolo sempre crescente dell’innovazione tecnologica nelle costruzioni», prosegue Portaluri. «Le tecnologie oggi, in particolare quelle elettrotecniche ed elettroniche, costituiscono il driver di crescita principale nei processi di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico. Oggi l’edificio non può più essere visto come solo e semplice involucro, perché l’evoluzione ci porta verso un sistema in cui i diversi impianti tecnologici evolvono e si integrano tra loro e con lo spazio in cui sono inseriti. ‎Senza un’adeguata infrastruttura tecnologica non è possibile né progettare né realizzare gli edifici e le città del futuro».

Maria Antonietta Portaluri
Maria Antonietta Portaluri

«Ripensare gli appalti in chiave moderna significa quindi creare una domanda pubblica qualificata, innovativa e sostenibile. Ciò può avvenire solo riconoscendo il valore delle lavorazioni specialistiche, in particolare nell’ambito della revisione del sistema di qualificazione (Soa)», conclude Portaluri. «Se, come pare, si vuole percorrere la strada del Decreto di recepimento delle Direttive per rispettare i tempi imposti dalla Commissione, sarebbe auspicabile prevedere due provvedimenti distinti, uno per i settori ordinari e uno per i settori speciali, da recepire in modo autonomo e autosufficiente, evitando la tecnica del rinvio. L’attuale parte III del Codice degli appalti infatti, attraverso la tecnica del rinvio alle norme contenute nella parte II sui settori ordinari, richiama l’applicazione di norme che difficilmente si adattano alle attività specialistiche dei settori speciali, con assimilazioni che, lungi dall’agevolare gli operatori, hanno finito per gravare sulle imprese con formalismi e vincoli ulteriori rispetto a quanto disposto dal diritto comunitario, incidendo negativamente sulla competitività delle imprese stesse nell’ambito del mercato europeo».

Cambielli Edilfriuli si allarga con uno showroom a Collecchio

Lo showroom di Collecchio

Il Gruppo Cambielli Edilfriuli inaugura a Collecchio (Parma) in via Prampolini n.1/P il suo 82esimo showroom. Lo spazio espositivo segna un nuovo inizio per quanto riguarda l’allestimento delle sale mostra del Gruppo. Grazie a un’accurata progettazione architettonica e all’utilizzo di materiali e prodotti della più recente realizzazione, lo showroom offre al visitatore un percorso attentamente studiato in cui, passo dopo passo, è possibile trovare in ordine di utilizzo tutti i materiali e i prodotti per l’allestimento della zona bagno, dai rivestimenti fino agli accessori.

Il nuovo showroom di prodotti per l’arredo bagno, rivestimenti e ceramiche del Gruppo Cambielli Edilfriuli, storica realtà leader in Italia nel mercato della distribuzione di materiale idrotermosanitario si aggiunge alle 196 filiali sparse in 14 regioni italiane. Il nuovo showroom Cambielli Edilfriuli di Collecchio si estende su una superficie di 450 metri quadri allestita per accogliere sia il professionista che il cliente privato. Grazie all’utilizzo di materiali e prodotti della più recente realizzazione, l’ambiente assume un aspetto ricercato e di grande impatto. Fin dall’ingresso, infatti, il visitatore è guidato in un percorso appositamente studiato, dove passo dopo passo scopre tutti i materiali ed i prodotti per l’allestimento e l’arredo del bagno in ordine di utilizzo, dai rivestimenti ai complementi, fino agli accessori. «Il nuovo spazio espositivo di Collecchio si differenzia da tutti gli altri showroom del Gruppo per lo stile contemporaneo e perfettamente inserito nel contesto industriale dell’edificio che lo ospita», commenta Raffaele Sbarlati, responsabile Macroarea Dorsale Adriatica del Gruppo Cambielli Edilfriuli. «Con questo stile completamente rivisitato, che si aggiunge all’elevata qualità ed affidabilità dei prodotti e dei servizi che da sempre offriamo ai nostri clienti, l’obiettivo per il futuro è di fare di questa esposizione un punto di riferimento importante per le nostre nuove aperture».

Lo showroom di Collecchio si inserisce all’interno di uno stabilimento industriale in una zona artigianale e, in un’ala dedicata, trova spazio anche il magazzino dove sono stipati e pronti per la vendita i prodotti dedicati alle diverse professionalità del settore termoidraulico . Questa nuova apertura si inserisce in un più ampio processo di espansione del Gruppo Cambielli Edilfriuli, che nel 2015 ha già aperto sei nuovi punti vendita in Italia a Portoferraio (Livorno), Bibbiena (Arezzo), Gruaro (Venezia), Selvazzano Dentro (Padova), Jesolo (Venezia), Ariccia (Rimini).

Lo showroom di Collecchio
Lo showroom di Collecchio
Lo showroom di Collecchio di Cambielli Edilfriuli
Lo showroom di Collecchio di Cambielli Edilfriuli
Lo showroom di Collecchio di Cambielli Edilfriuli
Lo showroom di Collecchio di Cambielli Edilfriuli

Le otto richieste di Unicmi a Delrio

Unicmi (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’ Involucro e dei serramenti) ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. L’associazione apprezza l’impegno per la conferma e l’ampliamento delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, e sottolineando le otto richieste espresse dalle divisioni delle filiere industriali del serramento, delle schermature solari e dei pannelli grecati. Ecco le richieste.

1. Singoli interventi di sostituzione di componenti. Una maggiore attenzione alla riqualificazione energetica complessiva delle unità immobiliari dovrà essere sviluppata attraverso una maggiore premialità a queste tipologie di lavori rispetto ai singoli interventi di sostituzione di componenti, ma questi ultimi non dovranno essere esclusi dall’accesso alle detrazioni. Non solo perché il 65% è uno strumento fondamentale per il sostegno ad un comparto industriale in crisi, ma perché gran parte del successo del bonus e della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano nei suoi primi dieci anni di vita è stato fondamentalmente determinato da questa tipologia di interventi e dalla loro facile praticabilità da parte dei consumatori.

2. Incentivi fra 5 e 10 anni. Inserire la possibilità di scelta di modulazione delle annualità di detrazione degli incentivi fra 5 e 10 anni, con un criterio di proporzionalità dell’aliquota di detrazione.

3. Trasmissione luminosa degli infissi. Relativamente agli incentivi per le superfici trasparenti, riteniamo fondamentale l’inserimento della trasmissione luminosa degli infissi, evidenziando come una maggiore trasmissione luminosa delle chiusure trasparenti comporti un risparmio energetico in termini di minore utilizzo di energia elettrica per illuminazione.

4. Aumenti di volumetria. Estensione delle detrazioni agli aumenti di volumetria realizzati con componenti in grado di migliorare il bilancio termico dell’unità immobiliare.

5. Estensione delle detrazioni ai beni non strumentali. Una recente sentenza della sezione staccata di Brescia della Commissione Tributaria della Lombardia ha peraltro riconosciuto la legittimità dell’accesso alle detrazioni ai beni non strumentali, fino ad ora escluse per una arbitraria interpretazione dell’Agenzia delle Entrate.

6. Capannoni industriali e pannelli metallici coibentati. Estensione delle detrazioni alla riqualificazione energetica dei capannoni industriali con inserimento dei pannelli metallici coibentati come elementi in grado di migliorare il bilancio termico dei capannoni industriali.

7. Conferma delle detrazioni per le schermature solari e le chiusure oscuranti. Il 2015 è stato il primo anno in cui questi prodotti sono stati inseriti nell’impianto legislativo del 65%. E’ dunque fondamentale garantire un tempo congruo al mercato per attuare un’azione informativa diretta ai consumatori riguardo ai benefici in termini energetici assicurati da questi prodotti.

8. Maggiore premialità e Iva agevolata forfettaria per gli interventi che accedono alle detrazioni che prevedono produzione e installazione da parte di azienda italiana. Questo provvedimento consentirebbe una difesa del prodotto italiano, non correndo il rischio di incorrere in alcuna possibile infrazione comunitaria.veneziane

Una torre di sette metri aspira lo smog e rilascia bolle d’aria

La torre aspra smog progettata da Daan Roosegaarde

Una torre alta sette metri progettata da Daan Roosegaarde che filtra lo smog e rilascia bolle d’aria pulita attraverso le sei prese d’aria: si trova a Rotterdam e funziona come un’aspirapolvere gigante in grado di trattare 30 mila metri cubi di aria all’ora grazie a una tecnologia brevettata agli ioni. Il funzionamento è spiegato su Kickstarter, la piattaforma di crowdfunding dove sono stati raccolti i finanziamenti per edificare la torre: si genera nella struttura una piccola quantità di carica positiva, in modo che un elettrodo emetta ioni positivi nell’aria. Questi ioni frantumano le particelle di polvere e si attaccano l’uno all’altro diventando un tutt’uno. A questo punto una superficie negativa, ossia un contro-elettrodo, attira gli ioni e le particelle di smog e le immagazzina all’interno della torre, riuscendo a essere molto più efficiente dei tradizionali filtri. Dietro al progetto, durato tre anni di sviluppo, c’è anche Bob Ursem, un esperto di nanoparticelle della Delft University of Technology, che ha contribuito alla sperimentazione del processo: i test all’aperto hanno evidenziato una quota di nanoparticelle inquinanti rimosse dall’aria pari al 60%, mentre la riduzione in unambiente chiuso si attesta sul 70%. Un ottimo risultato che però non è ipotizzabile per risolvere il problema dello smog: infatti, sebbene Roosegaarde e Ursem si siano rifiutati di svelare il costo della torre, hanno ammesso che il prezzo dei filtri va dai 1.600 ai 118 mila euro. Ma assicurano che potrebbe portare un beneficio persino in una città come Pechino. In realtà è presto per valutare se questo enorme purificatore sia scalabile o no, dipende anche dalla fattibilità tecnica, però l’obiettivo è quello di portare la torre nel maggior numero di città e sono in trattativa con Mumbai, Parigi, Beijing, Mexico City e Los Angeles. Intanto, ha già creato un potenziale indotto: le fini particelle di carbonio raccolte dalla torre possono essere condensate in piccole gemme da incorporare in anelli e gemelli. Ognuna di queste pietre è l’equivalente di mille metri cubi di aria.

La torre aspra smog progettata da Daan Roosegaarde
La torre aspra smog progettata da Daan Roosegaarde
La torre nella fase di rilascio delle bolle d'aria pulita.
La torre nella fase di rilascio delle bolle d’aria pulita.
La torre dall'alto
La torre dall’alto

Fakro per la casa modello di Pszczyna, in Polonia

House Pszczyna

Situata a Pszczyna nel sud della Polonia, la casa modello “Casa Nuova Dimensione”, ideata dall’architetto Robert Konieczny della KWK Promes Architetti, unisce tradizione, tecnologia e sostenibilità. Fakro ha contribuito alla sua realizzazione, proponendo il serramento di nuova generazione FPP-V preSelect, in grado di garantire la stabilità del battente, sia nella funzione a vasistas che in quella a bilico.

Sponsor del Programma Nazionale Educativo Polacco «Casa Nuova Dimensione», Fakro ha scelto i serramenti FPP-V preSelect per permettere una ventilazione maggiore all’interno della casa, una visuale migliore sull’orizzonte e un più libero accesso ai singoli punti della finestra.

In questo modello, il cambio di apertura da una versione all’altra è reso possibile dal pulsante preSelect, montato nella parte laterale del telaio ed accessibile a finestra aperta. Il battente della finestra inoltre, può ruotare di 180° e ha un sistema di bloccaggio facilita le operazioni di pulizia. Inoltre, questa finestra è caratterizzata dall’innovativo sistema topSafe per una maggiore resistenza contro l’effrazione.

Skeleton FPP (HD)Posta nella parte inferiore del battente, la maniglia di apertura Elegant consente una microapertura a due scatti, mentre il sistema di ventilazione V40 permette il ricambio d’aria anche a finestra chiusa, conferendo maggior salubrità agli ambienti interni anche durante la stagione invernale o in caso di mal tempo.

Differenti le dimensioni disponibili: la più piccola misura 55×98 cm, la più ampia di 114×140 cm. La finestra FPP-V preSelect è caratterizzata da un coefficiente Uw di 1,3 W/m²K nella versione con vetrocamera U3 e di 0,97 W/m²K nella versione con vetrocamera U5 per necessità più elevate in termini di efficienza energetica.

Questo modello è infine realizzato, come tutte le chiusure Fakro, in legno di pino selezionato, impregnato sottovuoto e rifinito con tre mani di vernice acrilica.

A Milano tre progetti in Galleria con Laterlite

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La Galleria Vittorio Emanuele di Milano ospiterà nuovi spazi commerciali che stanno prendendo vita anche grazie alle soluzioni Laterlite per massetti resistenti, leggeri e isolanti.

Tre, in particolare, sono i cantieri in corso di realizzazione. Il primo è il nuovo “Store Autogrill”, situato sul fronte della Galleria Vittorio Emanuele, per il quale sono stati utilizzati circa 300 metri cubi di Leca CLS 1600 un calcestruzzo strutturale premiscelato leggero, a base di argilla espansa Leca, ad alta resistenza (350 kg/cm2), più leggero dei calcestruzzi ordinari, adatto all’utilizzo nel risanamento di edifici storici. I calcestruzzi strutturale Leca possiedono inoltre buone proprietà isolanti con bassi valori di conducibilità termica. Il prodotto utilizzato per la realizzazione dei solai monostrato, è stato posto in opera con un pompaggio massivo, in spessori variabili per colmare le varie compensazioni dei solai rimessi a nuovo e consolidati.

Nuovo store Autogrill
Nuovo store Autogrill

Leca CLS 1600 è stato utilizzato anche per l’intervento di riqualificazione dell’hotel “Seven Stars Galleria” di via Silvio Pellico, situato al piano nobile della Galleria Vittorio Emanuele II. Le sette suite in stile contemporaneo e la Penthouse Galleria hanno utilizzato Leca CLS 1600 per il consolidamento dei solai in legno, in alternanza a Massettomix nelle versioni Pronto, Fast e Paris 2.0.

Il terzo intervento ha invece riguardato la nuova pizzeria I Dodici Gatti, posizionata nella zona della Galleria adiacente l’hotel Seven Stars. Qui le priorità progettuali e operative
si sono focalizzate sulla leggerezza, in modo da non gravare eccessivamente sui solai esistenti, non consolidati. Per rispondere a questa esigenza Laterlite ha proposto un pacchetto bistrato
composto da Lecacem Classic, premiscelato caratterizzato da leggerezza, buon potere isolante e rapida asciugatura, e Lecamix Forte, prodotto idoneo alla realizzazione di massetti allegeriti e massetti isolanti a ritiro e asciugatura controllati adatti a ricevere qualsiasi tipologia di pavimentazione. Le proprietà tecnologiche delle due soluzioni hanno consentito di risolvere anche alcune complessità esecutive, fra cui la necessità di pompare il materiale per 150 metri lungo un percorso articolato e a un’altezza considerevole.

I Dodici Gatti
I Dodici Gatti

Il pannello solare? Adesso è un aquilone

Zephyr

Si chiama Zephyr, e non caso, l’oggetto volante fotovoltaico progettato da tre studenti del Telecom ParisTech e dell’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs, per fornire energia alle case situate in aree remote, oppure a quelle dove il tetto non può reggere il peso dei pannelli solari tradizionali o, ancora, agli edifici in zone colpite da calamità. Addio a pesanti generatori che richiedono olio combustibile inquinante e costoso. Si tratta di un kit a basso costo fatto da una scatola delle dimensioni di un metro cubo, contente un trasformatore elettrico e di una vela di 3,8 metri di diametro, coperta con 15 metri quadrati di pannelli solari. Funziona così: basta stendere la vela e aspettare che il pallone si gonfi in cielo dove raccoglie l’energia solare e la trasporta a terra tramite un cavo. Il surplus di viene immagazzinato nelle batterie e sfruttato durante per la notte. C’è un elettrolizzatore che utilizza nove litri di acqua più l’energia solare raccolta, che insieme alle batterie all’interno dell’alloggiamento produce il gas necessario per gonfiare Zephyr in mezza giornata. A metà strada tra un palloncino e un aquilone, questo dispositivo ibrido ha un rendimento di fino a 3 choliwattora (kWh), paragonabile a quello di un generatore tradizionale. Sufficiente per fornire illuminazione e riscaldamento a circa cinquanta persone. Il progetto che ha vinto numerosi premi dopo uno studio di fattibilità tecnica e diventerà un prototipo nel 2017.

Zephyr
Zephyr

Bertolotto Porte: decori ispirati alla natura e alle costellazioni

Natura decoro ACERO BERTOLOTTO PORTE

Bertolotto Porte amplia i modelli delle collezioni Natura e Costellazioni con raffinate laccature e decorazioni, che trasformano le porte in elemento d’arredo.

Natura si ispira agli elementi naturali: intrecci di rami, steli di fiori o foglie decorano le porte, personalizzabili ad hoc a seconda dei gusti e delle esigenze abitative. La collezione Costellazioni, disegnata dall’artista Elio Garis, si ispira invece agli elementi “astrali” attraverso linee, cerchi e disegni geometrici. I nomi dei vari modelli ricordano Altair, Cassiopea, Auriga, Pegaso, Andromeda, Vega. Una linea che si racconta “in movimento”  che rendono unica ogni porta.

Le superfici vengono incise al pantografo su uno spesso strato di MDF, per poi essere laccate (opache o lucide) in un’ampia gamma di colori RAL o NCS. La varietà di finiture disponibili permette di scegliere la soluzione più adatta all’arredamento e allo stile della casa.

Costellazioni 2015 decoro AURIGA BERTOLOTTO PORTE 1[3]

Il domani dell’edilizia con Finco e YouTrade

Invito al Convegno

Crisi dell’edilizia, modello produttivo, nuovi mercati. E, soprattutto, le aspettative per i prossimi anni: l’appuntamento del 6 ottobre all’Hotel Principe di Savoia, a Milano, è utile anche per saperne di più. Il compleanno per i 20 anni di Finco, che si celebra assieme al Convegno di YouTrade, è l’occasione per guardare un po’ avanti. Insomma, con l’ausilio di dati, numeri e analisi, si alza un velo sul futuro dell’edilizia grazie alla ricerca condotta dal Centro Studi YouTrade, che sarà analizzato da Federico Della Puppa, docente allo Iuav. È interessante, infatti, capire la consistenza dei primi timidi segnali di inversione di tendenza. Lo confermano i dati sull’occupazione riferiti al secondo trimestre, che indicano in 1 milione e 503 mila gli occupati nelle costruzioni. Rispetto allo stesso periodo del 2014 significa una crescita tendenziale (+1,6%), che interrompe il trend negativo in atto da anni senza sosta. Aumenta anche il clima di fiducia. Ma ci sono ancora molti nodi da risolvere, in primo luogo l’andamento della nuova costruzione, che ha perso tra il 2005 e il 2013 l’80% di permessi di costruire. Al contrario, è in continua e costante crescita il settore delle ristrutturazioni, con una media annua del 2%.

 

Ma, oltre a conoscere i trend del mercato delle costruzioni, i motivi di interesse per l’evento sono molti. Dopo l’introduzione della presidente di Finco, Carla Tomasi, infatti, è in agenda un talk show che si preannuncia frizzante, con il dialogo su fronti opposti tra Paolo Agnelli (Presidente Confimi), PierPaolo Baretta (Sottosegretario Mef), Sergio Fabio Brivio (Vice Presidente Finco e Vice Presidente Uni), Innocenzo Cipolletta (Presidente Fondo Strategico), Riccardo Nencini (Vice Ministro delle Infrastruture e dei Trasporti), Giorgio Spaziani Testa (Presidente Confedilizia), Federico Testa (Commissario Enea), Armando Zambrano (Presidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Coordinatore Reti Professioni Tecniche). Sul tavolo ci sono i temi della manutenzione, della riqualificazione, degli investimenti.

Dopo il light lunch offerto dagli organizzatori, la giornata prosegue con la sezione dedicata alle imprese. Il Convegno YouTrade: Il domani è già qui, comprende un reportage video sui temi della gestione finanziaria, dei servizi ai clienti, dell’utilizzo delle informazioni e della multicanalità, tra Francia, Germania, Svizzera e Italia. L’utilizzo della tecnologia nelle imprese della distribuzione è il tema di Umberto Bramani (direzione Commerciale gruppo Nav-lab), mentre suggerire come fare affari con un clic e migliorare la gestione digitale dell’impresa sono gli argomenti nel programma di Riccardo Sponza, Microsoft Dynamics Marketing Director di Microsoft. E la gestione della finanza è invece l’argomento dell’intervento di Alberto Bubbio, senior professor Planning & Control, Università Liuc. Infine, last but non least, lo sguardo finale, con l’ausilio di numeri e dati, sul settore delle costruzioni, con le attese previsioni 2015-1017 elaborate dal Centro Studi YouTrade e illustrate da Federico Della Puppa. La partecipazione al convegno è valida per tre crediti formativi per l’Ordine degli Ingegneri. Ma ci sono ancora solo pochi posti, occorre iscriversi al più presto sul sito www.constructionb2b.it/iscriviti/ .

Invito al Convegno
Invito al Convegno