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Arriva il finanziamento europeo per le tegole anti-caldo

Tegole di copertura
Tegole di copertura

Migliorare il comportamento energetico degli edifici per effetto di una maggiore ventilazione sottotegola. È l’obiettivo di Life Herotile, progetto avviato nello scorso agosto. Non è una scelta da poco, tanto che il progetto, che ha una durata di tre anni, ha ricevuto il finanziamento europeo di 1,5 milioni di euro nell’ambito del Programma Life (Life14Cca/IT/000939), a cui partecipano oltre al dipartimento di Architettura dell’università di Ferrara, Andil (Associazione Nazionale Industriali del Laterizio), tre fra i maggiori produttori di coperture in laterizio europei (Industrie Cotto Possagno, Terreal e Monier) in rappresentanza di tre Paesi europei (Italia, Francia e Germania), due Acer (Azienda Casa) italiana e spagnola e Warrant Group per gli aspetti gestionali.

Il percorso della ricerca, che coinvolge Italia, Francia, Germania, Spagna e Israele, parte dalla considerazione che nell’area mediterranea le radiazioni solari in estate possono provocare un surriscaldamento dell’involucro degli edifici (tetto e pareti) e, conseguentemente degli ambienti interni. Per raffrescare gli edifici si usano di conseguenza i condizionatori, che però sono energivori. Ma una soluzione è favorire pareti e coperture ventilate, che rappresentano ottimi sistemi passivi per limitare il surriscaldamento, in particolare del tetto. In sostanza, la copertura ventilata può essere considerata la migliore soluzione per l’isolamento termico passivo nei climi caldi.

Il progetto è stato descritto al Saie da Antonio Bruzzone, direttore di Bologna Fiere, Mario Cunial, vice presidente di Andil, Industrie Cotto Possagno, Giovanni D’Anna, direttore area tecnica di Andil, Giovanni Zannoni dell’università degli studi di Ferrara, Marco Corradi di Acer Reggio Emilia, Aldo Barbaglia di Braas Monier e Franco Favaro di Terreal SanMarco.

I finanziamenti europei serviranno quindi a realizzare due impianti pilota per produrre due nuove tegole (marsigliese e portoghese), caratterizzate da una maggiore permeabilità all’aria e un migliore rendimento energetico per la dissipazione della radiazione solare attraverso la ventilazione sottotegola. I prototipi saranno testati su due tetti, ognuno con sette diversi tipologie di coperture, in Italia e Israele, e su due edifici in scala reale in Italia e Spagna. Sulla base di dati sperimentali raccolti, sarà realizzato inoltre un software pratico e semplificato (e gratuito) per architetti e tecnici: Sensapiro Software Energy Savings Pitched Roofs. Il software sarà in grado di prevedere l’effetto della configurazione del tetto con le nuove tegole sul rendimento energetico di un edificio. tegole

 

La casa è la tua terza pelle: bioarchitettura a Milano

Tiziana Monterisi_novacivitas[1]Rimarrà in esposizione fino al 18 ottobre 2015 a Milano la nuova installazione dell’architetto Tiziana Monterisi, co-fondatore di novacivitas, studio che si occupa di ricerca, progettazione, costruzione e ristrutturazione di edifici secondo i principi della bioarchitettura.

Esposta in piazza Gae Aulenti nell’ambito del progetto “Natura Donna Impresa” per Expo 2015, “La casa è la tua terza pelle” (questo il nome dell’installazione, pone l’accento su un nuovo modo di abitare che vede l’utilizzo della paglia e di altri materiali naturali o riciclati come materie prime di strutture abitative sostenibili, durature nel tempo e in grado di auto-mantenersi con una minima riserva di energia.

“Il nostro lavoro – afferma Monterisi – si basa su un forte senso di responsabilità nel rapporto tra uomo e ambiente. L’architettura moderna non si mostra solo attraverso opere come quelle dei grattacieli di piazza Gae Aulenti, ma anche tramite proposte concrete che rispondono all’urgenza di rigenerare le nostre città preservando il legame tra l’individuo e la natura. Da qui la necessità di realizzare strutture abitative concepite come ecosistemi sostenibili in termini sia ambientali sia economici e sociali”.

In Piazza Gae Aulenti sarà possibile osservare due telai prefabbricati di legno circondati da alcune balle di paglia e un video in cui viene mostrata la realizzazione di una struttura abitativa in paglia. Il tutto sarà incorniciato da speciali vetrofanie con frasi d’effetto ad attirare l’attenzione dei visitatori sui temi della sostenibilità ambientale.

HI-MACS per la Flatiron House di Londra

flatiron house hi-macs scala 2FORM Design Architecture firma il progetto di ristrutturazione della Flatiron House, edificio adibito a uffici nel West End di Londra, trasformatasi in un appartamento di grande impatto, grazie a un accurato lavoro di ridistribuzione degli spazi e l’utilizzo di materiali innovativi.

Prima dell’intervento, la Flatiron House si presentava abbandonata e poco pratica. Il lavoro di FORM Design Architecture ha trasformato la struttura in pied-à-terre nel cuore di Londra, collocato su su cinque piani. Ed è proprio l’architettonica rampa di scale a fungere da punto focale attorno al quale ruotano tutti gli spazi.

Realizzata in HI-Macs la scala ha assunto dunque il ruolo di ‘spina dorsale’ della casa. “Il diavolo sta nei dettagli – afferma il progettista Mike Neale -. Abbiamo valutato ogni minimo particolare della disposizione e del design di ogni piano, per assicurarci che ogni spazio fosse ottimizzato e che il flusso spaziale verticale tra uno spazio e l’altro, scandito da una scala unica in HI-Macs, risultasse naturale e fluido”.

La casa, caratterizzata da una struttura triangolare come un ferro da stiro (flatiron appunto), ha obbligato i progettisti a disporre una stanza principale su ognuno dei cinque piani. A unire le stanze una scala in pietra acrilica HI-Macs, nella tonalità Alpine White, che incornicia un dislivello di 14 metri dal tetto in vetro al piano seminterrato.

“A causa della forma triangolare dei piani, la balaustra della scala doveva torcersi e salire repentinamente dal bordo interno, per poi fare una curva stretta – spiega Neale -. HI-Macs è stato uno dei pochi materiali a consentire la creazione di questa forma, grazie alla sua capacità di essere piegato con un raggio così stretto. Dal momento che, a causa dello spazio ristretto, non era possibile lavorare direttamente con un unico pezzo, HI-Macs poi ha consentito di assemblare la struttura partendo da sezioni molto piccole e di completare l’assemblaggio in loco, garantendo comunque la creazione di una superficie continua”.flatiron house hi-macs scala 3

Termoformato, questo materiale consente non solo di creare qualunque tipo di forma, ma anche di eliminare alla vista i segni di giunzione e dare l’impressione che la balaustra sia ricavata da un unico grande blocco. Composto da resina acrilica, minerali naturali e pigmenti, che insieme creano una superficie liscia, Hi-Macs è una pietra acrilica naturale non porosa e priva di giunzioni visibili.

Hi-Macs è stato utilizzato anche per la cucina della Flatiron House: caratterizzata da linee curve e pulite e una forma a U, presenta un grande piano di lavoro con piano cottura e lavello incorporati e grandi pensili che le consentono d’integrarsi allo stile ricurvo e accogliente del resto della casa. L’aspetto liscio e uniforme della pietra acrilica facilita la pulizia, e la sua resistenza garantisce un’elevata sicurezza alle fonti di calore e all’uso regolare di disinfettanti.

Al piano terra, l’interno della finestra della cucina è costituito da uno schermo in Hi-Macs Alpine White perforato, che consente il passaggio della luce.

Finestra ad arco Fakro per un sottotetto originale

fakro finestra arco

Per un sottotetto originale Fakro presenta la nuova finestra ad arco, dallo stile unico e dinamico. Adatta per tetti con pendenza da 15° a 90°, può essere installata anche in un abbaino prefabbricato.

Apribile nella modalità a bilico, la nuova finestra si distingue per la parte superiore del battente a forma di arco. Grazie a cerniere situate sopra la metà dell’altezza della finestra, è possibile ruotare il battente e mantenerlo saldo nella posizione aperta.

Dotata di vetrocamera riempito con gas nobile argon, vetro esterno temperato e quattro guarnizioni di tenuta, la finestra ad arco Fakro consente di raggiungere performance energetiche elevate, con valore di trasmittanza termica Uw pari a 1,30 W/m²K.

La finestra è dotata anche di sistema TopSafe, utile a rafforzare la costruzione del serramento, per una maggiore resistenza contro l’effrazione, e di una speciale guarnizione disposta intorno al vetro, che conferisce un’elevata capacità termoisolante, oltre a ridurre le micro-vibrazioni della lamiera in caso di pioggia battente.

Realizzata in legno di pino di alta qualità, incollato a strati e impregnato sottovuoto, la finestra ad arco Fakro è rifinita con due mani di vernice acrilica ecologia trasparente che ne conserva la colorazione naturale.

Nella parte inferiore del battente è posizionata la maniglia Elegant, dotata anche di un livello di microapertura a due scatti, che consente una gestione facile e funzionale della finestra.

Sorpresa: nelle costruzioni in Europa manca la manodopera

Lavori in cantiere

Il recupero del settore delle costruzioni in Europa sta generando una carenza di manodopera. Qualcuno forse si stupirà, ma è quanto emerge dallo studio trimestrale European Architectural Barometer condotto da ArchVision, società specializzata in ricerche di mercato internazionale, su un campione di 1.600 architetti in Germania, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio e Polonia. Nella maggior parte dei paesi europei, il settore delle costruzioni mostra un promettente aumento dei volumi nel settore edile per il prossimo futuro. E sembra che questa favorevole congiuntura stia provocando nell’immediato una carenza quantitativa e qualitativa di manodopera, rispetto agli anni precedenti. Per esempio, nel Regno Unito e in Germania la scarsezza di risorse è riscontrabile negli ultimi 12 mesi, mentre in Italia e in Francia la maggior parte degli architetti lamenta la mancanza di personale qualificato. Le competenze limitate sono un problema anche in Gran Bretagna, Belgio e Polonia. Secondo uno studio commissionato dal Parlamento europeo pubblicato a marzo 2015 c’è una forte correlazione tra crisi economica, che ha influenzato pesantemente il settore delle costruzioni, e forza lavoro insufficiente. Sembrerebbe, in parte, una buona notizia perché secondo gli analisti di ArchVision, la scarsità di manovalanza è un indicatore della ripresa del settore e del mercato del lavoro.

Carenza quantitativa di manodopera nel settore costruzioni secondo la ricerca Architectural Design and Technology trends
Carenza quantitativa di manodopera nel settore costruzioni secondo la ricerca Architectural
Design and Technology trends
Carenza qualitativa di manodopera nel settore costruzioni secondo la ricerca Architectural Design and Technology trends
Carenza qualitativa di manodopera nel settore costruzioni secondo la ricerca Architectural
Design and Technology trends

Confindustria Ceramica promuove i manager a tempo

Con qualche anno di ritardo anche Confindustria Ceramica ha scoperto la figura del Temporary Manager. Il manager a tempo è una figura che da anni è utilizzata dalle aziende come soluzione a scadenza, per un tempo definito, di qualche ruolo. Per esempio, per seguire un nuovo prodotto, sviluppare un nuovo business, o una start up. Su questa tipologia di manager Confindustria Ceramica ha organizzato un convegno in collaborazione con Leading Network, associazione di manager nata nel 2009 e che conta attualmente 130 associati. Da alcuni anni il temporary management è diventata un’opportunità da diverse aziende. Contemporaneamente sono sorte in Italia molte associazioni, società che fanno del temporary management il loro focus e ne promuovono la  conoscenza e diffusione. Nonostante ciò, nel nostro paese la percentuale di utilizzo del temporary management è ancora sotto gli standard (ammesso che ci sia uno standard di questo tipo) europei. L’obiettivo di Confindustria Ceramica è promuovere sempre di più la diffusione di questo importante strumento all’interno delle aziende del comparto. manager

La città come cultura, quattro giorni allo Ied

Lo Ied a MIlano

Esplorazione e analisi della città di oggi: l’Istituto Europeo di Design presenta la terza edizione di Ied Square (dal 19 al 23 ottobre a Milano). Il tema, Tutta mia la città, affronterà  Obiettivo dell’iniziativa è creare un luogo di condivisione e di comunicazione attraverso l’immagine della piazza. È previsto in un ciclo di conferenze, eventi, performance, reading e incontri, i professionisti e le figure di spicco di Ied forniranno ai partecipanti un punto di vista privilegiato sugli orizzonti e le tendenze più attuali, stimolando la riflessione sulla contemporaneità e indicando quali sono le possibilità di affermazione e crescita professionale nel mondo del lavoro.

L’evento si svolgerà dal lunedì al venerdì presso lo Spazio Teatro Ied Moda di Via Pompeo Leoni 3 e nell’Aula Magna Ied Moda in via Pietrasanta 14. L’idea è creare uno Ied Square Village, che possa dar vita a un happening di forte richiamo per gli oltre 500 studenti coinvolti. Il programma – sviluppato in 28 momenti – è rivolto agli studenti del terzo anno di IED Milano dei corsi in Moda, Design, Arti Visive, Comunicazione, ma anche ai giovani provenienti da altre realtà accademiche.

Lo Ied a MIlano
Lo Ied a MIlano

Anche Samsung si colora di verde tra i giganti dell’It

La facciata del nuovo quartier generale di Samsung a San Josè, progettato dallo studio di architettura NBBJ

Silicon Valley è il polo tecnologico in California dove molte società del settore It aprono i loro uffici e dove giganti Apple, Google e Facebook fanno a gara per chi riesce a costruire il campus più avveniristico e sostenibile. Anche Samsung è entrata nella competizione con uno spazio di 102mila metri quadrati appena inaugurato come quartier generale per il Nord America. Commissionato due anni fa allo studio di architettura NBBJ (autore anche della fondazione Bill e Melinda Gate) è un complesso organizzato intorno a un cortile interno all’aperto circondato da due torri di dieci piani con giardini pensili e ponti coperti per collegare i due corpi. Progettato per favorire al massimo la comunicazione tra i dipendenti del reparto vendite e quello della ricerca e sviluppo, ospitati nelle due torri ha un grande atrio con una sorta di strada principale tridimensionale e ogni tre piani ci sono piccoli giardini, in modo che il verde sia facilmente accessibile.

Come in tutte le grandi multinazionali non mancano la palestra, la mensa con degli angoli cottura e luoghi d’incontro per creare un ambiente di lavoro piacevole. Ci sono persino un cortile, un bar e dei negozi al primo piano aperti al pubblico per integrare lo spazio nella comunità. Già, perché l’attenzione all’ambiente circostante sotto il profilo sociale è uno dei requisiti della certificazione Leed, che in questo caso è Gold grazie a diverse caratteristiche sostenibili. Infatti la sede è un edificio ad alta efficienza energetica: il tetto a pannelli solari sul garage per produrre energia da fonti rinnovabili, la facciata progettata per ridurre l’accumulo di calore e quindi per spendere meno di raffrescamento, mentre il vetro trasparente permette alla luce naturale di penetrare in profondità negli interni. Anche il sistema di illuminazione Led contribuisce a un irraggiamento ottimale per ottenere un cospicuo risparmio energetico nelle ore pomeridiane, mentre la qualità dell’aria è affidata a sistemi di ventilazione naturale e controllata e le risorse idriche sono garantite da sistemi di riciclo dell’acqua e rubinetterie a basso flusso.

La facciata del nuovo quartier generale di Samsung a San Josè, progettato dallo studio di architettura NBBJ
La facciata del nuovo quartier generale di Samsung a San Josè, progettato dallo studio di architettura NBBJ
La facciata del nuovo quartier generale di Samsung a San Josè, progettato dallo studio di architettura NBBJ
La facciata del nuovo quartier generale di Samsung a San Josè, progettato dallo studio di architettura NBBJ
Uno dei ponti interni che collegano le due torri in costruzione
Uno dei ponti interni che collegano le due torri in costruzione
Il ponte finito
Il ponte finito
Il cortile interno
Il cortile interno
L'esterno
L’esterno
Uffici e lounge
Uffici e lounge
Il quartier generale di Samsung a San Josè, dall'alto di notte
Il quartier generale di Samsung a San Josè, dall’alto di notte

Un premio Green Building a Officina per l’Ambiente

Lo stabilimento di Officina per l'Ambiente
Lo stabilimento di Officina per l'Ambiente

Officina dell’Ambiente ha vinto il miglior premio nella categoria Leadership d’Impresa e Sostenibilità (Business Leadership in Sustainability) alla prima edizione dei Green Building Council Italia Leadership Awards 2015. L’azienda di Lomello (Pavia), che dal 2001 produce materiali attraverso il recupero delle scorie da incenerimento dei rifiuti solidi urbani, è stata premiata durante il primo evento interamente dedicato ai temi della sostenibilità ambientale nel settore edile per l’Europa e l’area del Mediterraneo. Officina dell’Ambiente ha partecipato a Greenbuild Euromed per illustrare al mercato le sue attività e i prodotti per il Green Building e il Leed con uno stand espositivo aperto al pubblico.

Officina dell’Ambiente, in quanto vincitore del premio, è stata automaticamente ammessa al World Green Building Council – European Regional Network leadership awards 2015, il concorso su scala mondiale che riconosce e premia i soggetti coinvolti in tutto il mondo nel sostegno all’edilizia sostenibile, i cui contributi sono stati particolarmente all’avanguardia e hanno mostrato uno spirito imprenditoriale che ha contribuito a espandere il valore del Green Building.

Lo stabilimento di Officina per l'Ambiente
Lo stabilimento di Officina per l’Ambiente

Bonus e detrazioni: ecco le novità della legge di Stabilità

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Abolizione della Tasi e dell’Imu sulla prima casa (case di lusso incluse), cosi’ come dell’Imu agricola e sui macchinari imbullonati: il governo vara la legge di Stabilità, presentata dal premier, Matteo Renzi, mantenendo la promessa di tagliare le tasse sugli immobili. Per l’edilizia c’è, inoltre, lattesa conferma dell’ecobonus e del bonus mobili. Gli ecobonus saranno al 65% sul risparmio energetico, le detrazioni fiscali del 50% sulle ristrutturazioni edilizie e il bonus mobili del 50%. Secondo Federlegno, nella legge è compresa anche l’introduzione di un nuovo provvedimento pensato ad hoc per le giovani coppie per l’acquisto di arredo senza vincolo della ristrutturazione. La manovra, inoltre, prevede anche un’intervento sul patrimonio edilizio delle case popolari.

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Anche la Baviera spinge la riqualificazione (con bonus)

Monaco di Baviera

È una magra consolazione, ma in Germania circa due terzi delle 15 milioni di case unifamiliari non sono energicamente allo stato dell’arte. Magari sono meglio di quelle in classe G, ma di sicuro non soddisfano gli standard delle nuove costruzioni che sono piuttosto elevati. Se a questo si aggiungono le migliaia di appartamenti non riqualificati nei condomini, la questione è molto seria e preoccupa il Governo perché, nonostante i sussidi, la percentuale dei lavori di ristrutturazione è ferma all’1%. Non solo, sembra che sebbene le stime di crescita del Pil siano state ritoccate al ribasso, con i tassi praticamente allo zero, ci sia una forte propensione all’acquisto di nuove case sotto lo slogan “se non ora quando”? Di certo il problema della moltitudine di abitazioni energivore rimane e allora persino l’amministrazione della ricca Baviera è scesa in campo direttamente per promuovere l’efficienza energetica degli edifici con 10.000 Housing.  Si tratta di un programma di finanziamenti pensato per i costruttori privati ​​e i proprietari di immobili che desiderano investire in edilizia sostenibile. Una sorta di bonus energia, accumulabile con altri incentivi federali, che viene fornito come contributo per un importo che va dai mille ai 18 mila euro, a seconda del tipo di intervento. Per esempio, con la sostituzione della vecchia caldaia con un impianto nuovo a pompa di calore si aggira sui 2.500 euro, mentre per un sistema fotovoltaico si arriva fino ai 9 mila euro. Il totale di stanziamento previsto entro il 2018 è di 80 milioni di euro e la domanda si compila online in un sito che dovrebbe essere preso a modello per chiarezza e ampiezza di contenuti. E secondo quanto affermato dal ministro federale per l’Economia, Telecomunicazioni, Energia e Tecnologia Ilse Aigner, c’è stato un vero e proprio boom di richieste: più di 200 nelle prime due settimane.

Monaco di Baviera
Monaco di Baviera
Il ministro federale Ilse Aigner
Il ministro federale Ilse Aigner

Roberta Vitale è il nuovo presidente dei giovani di Ance

Il gruppo dei giovani costruttori di Napoli festeggia la neo presidente Roberta Vitali (al centro con il vestito azzurro)

Cambio al vertice dei giovani di Ance: Roberta Vitale, che succede a Filippo Delle Piane, è il nuovo presidente e guiderà il gruppo per il prossimo triennio. Appena eletta l’imprenditrice napoletana ha tracciato le linee del suo programma sottolineando tre temi principali: digitalizzazione, formazione e internazionalizzazione. Un esempio è l’attenzione alla grande filiera del mondo delle costruzioni con l’obbiettivo di portare in rete il maggior numero di aziende, sfruttando anche gli open data, ossia quelle informazioni provenienti dal settore pubblico, soprattutto, e privato, messe a disposizione della comunità per creare nuovi servizi. E, poi la volontà di consolidare il metodo di confronto con l’idea che nel prossimo futuro gli imprenditori edili non saranno più solo costruttori ma dovranno diventare veri e propri gestori di un processo che va dalla progettazione alla realizzazione fino alla manutenzione. Intanto è già pronta la nuova squadra: Andrea Bonifacio (Piemonte) con delega per i Rapporti Interni, Regina De Albertis (Lombardia) con delega per l’Edilizia e Territorio, Nicola De Sanctis (Puglia) con delega per il Centro Studi, Gioia Gorgerino (Lazio) con delega per le Opere Pubbliche e Angelo Turco (Sicilia) con delega per i Rapporti Sindacali.

Il gruppo dei giovani costruttori di Napoli festeggia la neo presidente Roberta Vitali (al centro con il vestito azzurro)
Il gruppo dei giovani costruttori di Ance  Napoli festeggia la neo presidente Roberta Vitale (al centro con il vestito azzurro)

I consigli di Bcc Busto Garolfo per scegliere il mutuo

Come valutare il costo effettivo di un mutuo? In occasione della fiera immobiliare Casa in piazza (17 e 18 ottobre al centro Malpensafiere, Varese), la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate offre qualche consiglio per un mutuo prima casa con Taeg inferiore all’1%. Per scegliere il mutuo più adatto, infatti, sono almeno cinque i fattori da considerare: spese accessorie, spese di istruttoria, spese di apertura del conto corrente, offerta assicurativa, Taeg (Tasso annuo effettivo globale). E proprio sul Taeg, che rappresenta il reale costo del prestito (comprensivo di tutte le spese), la Bcca ha puntato per il mutuo Casa giovane, con un’offerta valida nella due giorni di fiera con un tasso a partire dallo 0,978%. case5

Le case italiane piacciono sempre di più ai cinesi

Turiste cinesi a Pisa

Gli immobili italiani piacciono sempre di più ai cinesi. È quanto emerge dal Chinese Residential Purchasing Intent Index, il report che misura l’andamento delle intenzioni di acquisto nel segmento residenziale. Sono 2,6 milioni gli utenti mensili cinesi che navigano nel portale che mette in contatto agenti internazionali e potenziali acquirenti: una piattaforma creata per promuovere gli immobili nella lingua giusta aggirando il firewall cinese (un filtro digitale imposto dallo Stato), che potrebbe bloccare il sito straniero. Che cosa ha rilevato, dunque, Juwai.com? Che con un segno positivo del 223% nel nostro Paese, del 227% in Spagna e addirittura del 451% a Cipro rispetto all’anno precedente, le ricerche nell’aerea del Mediterraneo crescono di più in confronto al 50% della media della zona euro. Le ragioni sono molteplici: alla debolezza di questi mercati e al calo dei prezzi degli immobili si contrappone una maggiore ricchezza degli asiatici che attratti da uno stile di vita sicuramente più piacevole, da un clima migliore e da un costo della vita più basso, decidono di diversificare gli investimenti guardando oltre le destinazioni tradizionalmente più popolari per loro come Stati Uniti, Australia, Canada, Regno Unito e Nuova Zelanda. Non solo, i grandi network hanno promosso iniziative di marketing molto aggressive, dove possibile, promettendo che l’acquisto avrebbe facilitato le procedure per ottenere la cittadinanza e il passaporto dell’Unione Europea. E nella prospettiva di poter offrire ai figli un’educazione occidentale questo conta molto.

Il grafico di Juwai.com che registra le ricerche di case paese per paese
Il grafico di Juwai.com che registra le ricerche di case paese per paese

Nello specifico l’aumento in Italia, che registra anche un segno positivo del 43% nel secondo quadrimestre 2015 rispetto al primo periodo dello stesso anno, sembra sia dovuto al calo dei prezzi. Il valore medio delle quotazioni è diminuito del 19%: da una media di 1 milione 102.876 dollari si è passati a 893.926 dollari richiamando categorie di acquirenti più diversificate oltre ai benestanti a caccia di seconde case di un anno fa. Anche se le prime tre destinazioni sono sempre le stesse: Milano, Roma e Venezia.

Canali a Venezia
Canali a Venezia

Secondo le Nazioni Unite, tra i Paesi del sud Europa la nostra è la nazione con il maggior numeri di cinesi nati sul territorio. E, a differenza di Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro non offre la residenza a chi ha disponibilità economiche, ma compensa con i sempre più forti legami commerciali testimoniati dai 3,84 miliardi di dollari di investimenti delle imprese cinesi. Quasi il triplo della Spagna, che però attira anche il maggior numero di acquirenti del Paese di Mezzo in termini assoluti, nonostante i prezzi invece, siano in crescita. Certo, la Spagna è anche il paese che ha il maggior numero di invenduto immobiliare ed è quello che ha più sofferto della bolla, con le amministrazioni hanno incoraggiato molto gli acquisti residenziali: 38 programmi di investimento negli ultimi dieci anni, pari a 1 miliardo di dollari di investimenti, tra cui l’acquisto per 291 milioni di dollari del grattacielo Edificio España nel centro di Madrid, che il miliardario Wang Jianlin (proprietario al 20% dell’Atletico Madrid) intende convertire in albergo e abitazioni. Barcellona è la prima città d’interesse seguita da Valencia, Madrid e Marbella.E poi c’è il boom di ricerche su Cipro, che non è realistico poiché si parte da un numero di ricerche molto esiguo dell’anno scorso in quanto l’isola è piccola e in più la crisi del settore bancario, lo scandalo titoli di proprietà e le accuse di sovrapprezzo non hanno giovato. Fanalino di coda Grecia e Portogallo, che suscitano minore interesse rispetto agli altri paesi, ma sempre comunque in crescita rispetto alla zona euro.

Turiste cinesi a Pisa
Turiste cinesi a Pisa

Addio Imu, festeggiano i proprietari dei castelli

Il castello di Deruta

Robin Hood, forse, non approverebbe. Ma la legge di Stabilità che abolisce l’Imu sulle prime case sarà approvata dal Parlamento, l’Italia diventerà il luogo ideale per chi possiede un castello, grazie al totale azzeramento di ogni imposta di proprietà. A rilevarlo non è un partito di estrema sinistra, ma LuxuryEstate.com, portale dedicato agli immobili di lusso e partner di Immobiliare.it. Il portale ha analizzato la pressione fiscale che grava sui castelli in alcune delle principali nazioni europee (Spagna, Regno Unito, Francia e Germania) confrontandola con lo scenario che va delineandosi in Italia.

Risultato: in Italia i castelli rientrano nella categoria catastale A9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici) e, stando alla possibile riforma, saranno quelli che più di ogni altro immobile beneficeranno di consistenti tagli fiscali. Se sono registrati come residenza principale del proprietario, in media lo sconto è di circa 1.800 euro l’anno. A oggi la tassa è ancora in vigore e chi acquista un castello come prima casa non può beneficiare degli sgravi fiscali ai fini dell’Iva. Se finora gli alti costi di manutenzione e la pressione fiscale hanno spinto le famiglie proprietarie a valutare seriamente opportunità di vendita ad acquirenti stranieri (al momento i principali interessati), con il taglio delle tasse, questa tendenza potrebbe invertirsi e il numero delle vendite ridursi.

La situazione fiscale è diversa per i castelli del Regno Unito, dove è più comune siano utilizzati come abitazioni. Per i costi di mantenimento, esistono delle società che aiutano i proprietari a sostenere le spese purché aprano al pubblico una parte delle loro dimore di interesse storico. Ma comprare un castello nel Regno Unito non è un’impresa accessibile a tutti, dato che per gli acquirenti stranieri sono previste diverse imposte aggiuntive e la pressione fiscale su questo tipo di immobili non sembra tendere al ribasso, anzi: in Scozia, per esempio, la Land and Buildings Transaction Tax è salita da poco dal 7% al 12%.

Potrebbe essere più fortunato, invece, chi decide di comprare un castello in Spagna: qui, se il comune in cui si trova l’immobile riconosce il suo valore e lo dichiara monumento storico di interesse culturale, scatta l’abolizione della tassa di proprietà. Dall’analisi del portale, però, è risultato che molti dei castelli in vendita sul territorio spagnolo necessitano di importanti interventi di ristrutturazione. Cambia del tutto la situazione in Francia, dove non esiste la categoria immobiliare chateau e, di conseguenza, i castelli sono equiparati a tutti gli altri immobili, portando i proprietari a spendere mediamente tra i 4.500 e gli 8.500 euro l’anno.

La Germania riserva una pressione fiscale più ridotta a chi decide di vivere in uno dei meravigliosi castelli che si trovano sul suo territorio; qui le tasse sulla proprietà oscillano tra il 3,5% e il 5% del valore dell’immobile. Se, però, il castello viene acquistato per uso privato, si applica un’Iva sulla compravendita pari al 19%. L’unico vantaggio, vista l’età dei castelli tedeschi, è l’esenzione dall’obbligo di redigere un certificato sulla prestazione energetica della dimora.

E dire che per acquistare bisogna vantare un reddito elevato. I prezzi dei castelli partono dal milione fino ad arrivare a 15-20 milioni di euro.

Il castello di Deruta
Il castello di Deruta

Mapei, una raffica di novità a Saie 2015

Giorgio Squinzi

Chi vuole avere un’idea di quanto la chimica applicata all’edilizia sia in evoluzione fino al 17 ottobre può andare a visitare l’area Mapei al Saie. La multinazionale lombarda guidata da Giorgio Squinzi presenta una gamma di soluzioni che abbraccia praticamente tutto lo spettro di interventi possibili (Galleria Mapei, Padiglione 25-26). E non mancano le novità.

Mapeflex MS Crystal

È il nuovo arrivato della famiglia sigillanti. Si distingue per la trasparenza cristallina, che lo rende idoneo per la sigillatura e l’incollaggio di materiali in vetro e superfici a specchio senza alterarne l’estetica. Come sigillante può essere applicato in caso di crepe e fessure, giunti di raccordo e dilatazione soggetti a movimenti fino a 20%. Come adesivo Mapeflex MS Crystal può essere utilizzato per tutte le superfici edili e in particolar modo per incollaggio di elementi in vetro e plastica.

Edifici storici

Un altro plus dell’azienda è costituito dalle soluzioni per risanare e valorizzare gli edifici rovinati dal tempo, dai sali e dall’umidità. I prodotti della linea Mape-Antique consentono la riqualificazione dell’edificio attraverso un’offerta ampia di leganti, malte e intonaci. I prodotti della linea Mape-Antique sono esenti da cemento e a base di calce ed Eco-Pozzolana. Presentano le stesse caratteristiche delle malte usate in passato e grazie alla loro formulazione che li rende elastici sono compatibili con qualsiasi tipo di muratura originale. Inoltre, sono eco-sostenibili: rispettano la qualità dell’aria e la salute dell’applicatore grazie alle bassissime emissioni di sostanze organiche volatili in fase di miscelazione. Per il risanamento delle murature portanti e di tamponamento in laterizio, mattone, pietra, tufo e miste di edifici esistenti, anche di pregio Mapei propone la linea Mapewall, a base di calce idraulica naturale e composti reattivi inorganici. Le malte Mapewall sono eco-sostenibili in quanto sono certificate dal Gev Institut come EC1 R Plus, per essere a bassissima emissione di sostanze organiche volatili.

Oltre alle ultime frontiere della ricerca nei laboratori Mapei, l’azienda presenta al Saie propone soluzioni per i diversi tipi di interventi in edilizia: dai prodotti per il rinforzo strutturale ai sistemi per la valorizzazione degli edifici degradati; dai sistemi con tecnologia Fast Track Ready per interventi di costruzione e riqualificazione in tempi rapidi, ai sistemi impermeabilizzanti, dai sottoquota ai tetti. Presso lo Stand Mapei sono presentati inoltre gli additivi per calcestruzzo, disponibili oggi anche presso i rivenditori, il sistema Mapesoil, per l’installazione dei campi in erba, Mapetherm Flex RP, che completa la linea degli isolamenti termici a cappotto e infine soluzioni per pavimentazioni in resina e cementizie.

Tecnologia Fast Track Ready

I prodotti rapidi sono stati pensati per venire incontro alle esigenze dei clienti che, per motivi di contenimento dei costi e di impossibilità di chiusura dell’attività, hanno bisogno di sistemi che riducono i tempi di lavorazione negli edifici privati, commerciali, industriali e di pregio artistico e storico. Il vantaggio di usare prodotti formulati con tecnologia Fast Track Ready sta nel fatto che l’asciugatura rapida consente l’agibilità della struttura in poche ore, riducendo il disagio dovuto all’inabitabilità degli ambienti.

Rinforzo Strutturale

L’alto rischio sismico in Italia impone alle aziende costruttrici di adottare tecnologie e sistemi di rinforzo strutturale nella costruzione di nuovi edifici o ristrutturazione di edifici danneggiati, in muratura e calcestruzzo.

I prodotti proposti da Mapei sono stati studiati per prevenire la caduta degli intonaci e dei muri di tamponamento durante le prime scosse e aumentare così il tempo di evacuazione dagli edifici. La «carta da parati» antisismica MapeWrap EQ Net applicata sulla superficie con l’adesivo MapeWrap EQ Adhesive determina una ripartizione più uniforme delle sollecitazioni dinamiche, sia in ambienti interni che esterni.

Mapei propone a SAIE 2015 anche l’innovativa soluzione per il rinforzo del solaio: Planitop HPC Floor. È una malta cementizia a elevatissime prestazioni che permette con uno spessore di soli 3 centimetri il rinforzo del solaio, senza l’installazione della rete metallica tipica dei sistemi tradizionali. È indicato nel rinforzo di solai in latero-cemento, legno e putrelle in acciaio-laterizio.

Impermeabilizzanti 

Tra i prodotti impermeabilizzanti proposti a Saie 2015, l’azienda evidenzia Mapelastic Turbo e Aquaflex Roof Plus studiati rispettivamente per impermeabilizzare terrazze e balconi, e tetti e strutture in esterno. Mapelastic Turbo, della linea Mapelastic, è una malta cementizia bicomponente elastica formulata con tecnologia Fast Track Ready, indicata per tutte le stagioni, con temperature di applicazione fino a +5°. Inoltre si caratterizza per un’elevata resistenza chimica ai sali disgelanti, solfati, cloruri e anidride carbonica. Il successo di Mapelastic Turbo è dato dalla facilità e rapidità di messa in opera e che consente la pedonalità in pochissime ore.

Aquaflex Roof Plus, è una membrana impermeabilizzante pronta all’uso, elastica, priva di componenti organiche volatili, in accordo con South Coast Air Quality Dept., e resistente ai raggi UV. È indicata nell’impermeabilizzazione di tetti terrazzati e coperture piane nuove o esistenti. La variante Aquaflex Roof Plus HR, si distingue per l’elevata riflettenza ed emissività termica. La copertura Cool Roof che si viene a creare sulla superficie consente una riduzione dell’effetto “isola di calore” e della temperatura di  esercizio della copertura stessa, garantendo un maggior comfort abitativo. La membrana a base di poliurea pura Purtop 1000, che è parte del Sistema Purtop Roof,  è anche  indicata per l’impermeabilizzazione di tetti giardino e tetti rovescio grazie all’eccellente resistenza alla lacerazione e alla riflettenza.

Interior Living

Per l’arredo degli ambienti interni Mapei propone Ultratop Loft, pasta cementizia spatolabile dall’effetto materico e ricercato. Appartengono a questa linea due prodotti: Ultratop Loft F e Ultratop Loft W, il primo a grana grossa e il secondo a grana fine per realizzare i più svariati effetti e soddisfare le richieste del pubblico più sofisticato e i progettisti più creativi. Per un arredo particolarmente di design Ultratop Loft può essere applicato oltre che a pavimento , sulle pareti e sugli elementi d’arredo per dare una continuità uniforme agli ambienti.

Additivi per calcestruzzo

Una grande novità che Mapei propone quest’anno è rendere disponibile la tecnologia Mapei per calcestruzzi, tra cui l’additivo superfludificante tradizionale MapeFluid N200 e l’additivo superfluidificante a base acrilica Dynamon SX, utilizzata finora da centrali di betonaggio e grandi imprese di costruzione, ai piccoli consumatori. Oggi infatti i prodotti per calcestruzzi e massetti sono a disposizione nelle rivendite per tutti colore che vogliono ottenere il massimo anche nei più piccoli interventi.

Giorgio Squinzi
Giorgio Squinzi