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Giardino verticale anche in interno? Le soluzioni Sundar

Sundar Italia_giardino verticaleAvere un giardino verticale in casa è possibile con Sundar Italia, azienda di Lovigo, in provincia di Vicenza, che dal 2007 si occupa della progettazione e realizzazione di giardini verticali e quadri vegetali.

Due soluzioni che permettono di godere anche in inverno del benessere della natura e arredare con stile ed eleganza. Oltre all’effetto estetico, contribuiscono al miglioramento dell’ambiente grazie alla naturale fonoassorbenza e stabilità del tasso di umidità.

Le pareti verdi possono essere inserite come sia come ‘quinte’ tra la zona living e la sala da pranzo, sia all’ingresso per accogliere gli ospiti oppure su porzioni di pareti per personalizzare la stanza. Realizzati in dimensioni personalizzate, i quadri vegetali si possono installare come un vero e proprio quadro sia nella zona giorno che, ad esempio, in camera sopra la testata del letto.

L’installazione avviene dopo un’analisi accurata dello spazio e delle necessità del cliente, ed è realizzata con sistemi altamente impermeabilizzati e drenanti. Le piante utilizzate vengono scelte insieme ad esperti botanici verificando le condizioni progettuali ed ambientali, oltre all’effetto desiderato.

Sundar Italia_giardino verticale 2

Il sistema di irrigazione con riserva d’acqua o a circuito automatizzato garantisce il mantenimento del giardino verticale e una bassa manutenzione. Anche i quadri vegetali dispongono di un sistema automatico di ferti-irrigazione.

In calo il numero dei commercianti che chiude

La crisi del commercio si attenua. Anzi: il saldo tra aperture e chiusure di imprese nei primi 9 mesi del 2015 e lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia una riduzione generalizzata del fenomeno, rileva l’ufficio studi di Confcommercio. Secondo l’associazione dei commercianti, «l’aspetto positivo è costituito dalla crescita delle nuove iscrizioni. Rispetto al totale economia, che cresce dello 0,5%, le nuove iscrizioni dell’area Confcommercio crescono dell’1,6% e quelle del commercio al dettaglio, uno dei settori più colpiti dalla crisi, mostra nuove iscrizioni crescenti dell’1,7%». Anche se il numero di cancellazioni continua a essere superiore a quello delle iscrizioni «confermando che i ritmi di sviluppo dell’economia non sono particolarmente brillanti e che gli effetti della pesante crisi economica che ci siamo appena lasciati alle spalle agiscono ancora pesantemente sulle performance e sulla stessa possibilità di sopravvivenza delle imprese meno solide, le quali, spesso, non hanno avuto i mezzi e le capacita’ di riposizionarsi nel mutato contesto competitivo». Nei primi nove mesi dell’anno il saldo complessivo dell’area Confcommercio (commercio, turismo, servizi alle imprese e alle persone, trasporti e logistica) è stato negativo per 41mila 300 imprese, mentre nello stesso periodo del 2014 è stato negativo per circa 49mila imprese, evidenziando un miglioramento pari a 7.656 unità (i dati includono le cancellazioni d’ufficio e sono soggetti a revisione a causa del fenomeno di assegnazione dei codici di settore alle imprese in un primo tempo registrate come «non classificate». supermerrcato

Seminario Tecnico sui sistemi a secco con Fassa Bortolo

fassa-bortolo-facciate

fassa-bortolo-facciateNuova occasione di formazione con Fassa Bortolo che mercoledì 4 novembre 2015 organizza il seminario tecnico dal titolo “Il sistema integrato per una progettazione coordinata – Soluzioni Costruttive e Caratteristiche Prestazionali dei Sistemi a Secco“.

Organizzato dall’Ordine degli Architetti e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trieste, con la sponsorizzazione di Fassa Bortolo, il seminario si terrà a partire dalle ore 14, presso il MIB, School of Management di Trieste, in Largo Caduti di Nassirya 1 (Conference Hall Ferdinando).

Dopo la registrazione dei partecipanti, si parte alle ore 14.15 con l’introduzione ai lavori di Pierfilippo Colombera, Area Manager di Fassa Bortolo, e i saluti dell’architetto Paolo Vrabec, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trieste e dell’ingegnere Salvatore Noè, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trieste.

Alle ore 14.30, gli architetti Marco De Pieri e Andrea Vincenzi, specialisti dell’Assistenza Tecnica e Direzione Assistenza Tecnica di Fassa illustreranno
i sistemi a secco a base gesso, i loro componenti, le diverse tipologie e i campi applicativi.

Dopo la paura caffè alle 16, si riparte con Vincenzo De Astis, Responsabile Tecnico Linea Cartongesso e Direzione Ricerca e Sviluppo e Sistema Qualità dell’azienda, che parlerà delle peculiarità e prestazioni del sistema a secco, in particolare in tema di protezione passiva dal fuoco e isolamento termo-acustico.

Alle 17.45 il seminario prevede un dibattito con i partecipanti, per finire alle ore 18.

La partecipazione al seminario darà diritto all’accreditamento di 3 crediti formativi per architetti e 3 crediti per gli ingegneri.

Per informazioni tecniche: Stefano Meriani 335/5996450 o congressi@fassabortolo.it.

Effetto Angela (Merkel): boom di ristrutturazioni

Angela Merkel

Sorpresa: c’è un paese, la Germania, dove i tassi d’interesse bassi e l’aumento dei redditi sono una forte motivazione per milioni di famiglie a investire nelle proprie abitazioni. Insomma, il denaro a buon mercato nel Paese guidato da Angela Merkel sembra incoraggiare molti consumatori non solo a comprare casa, ma a ristrutturarla. È quanto emerge dalla ricerca sull’indice del credito al consumo condotta da Gfk per Bankenfachverband, l’associazione bancaria tedesca. Il sondaggio sugli acquisti fatti nei 12 mesi precedenti e le intenzioni di acquisto e richiesta finanziamenti per l’anno successivo è stato effettuato nel mese di luglio del 2015 su un campione di 1835 persone. Nel barometro Gfk l’indice del credito al consumo per il 2015-2016 segna un leggero incremento dovuto alla propensione del campione ad avviare progetti di riqualificazione di piccole e grandi dimensioni, visti i tassi prossimi allo zero. Dall’inizio dell’anno la percentuale dei lavori di ammodernamento degli edifici privati è uguale al volume di tutto il 2014, che indica la volontà di investire dei tedeschi nel migliorare il proprio patrimonio immobiliare. Tanto da spingere osservatori del mercato come USP Marketing Consultancy, una società di ricerca olandese specializzata nel settore delle costruzioni, a proclamare il 2015 come l’anno della riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente (in Germania). La richiesta di finanziamenti interessa sopratutto il rifacimento dei tetti, delle facciate e l’imbiancatura.

Il grafico elaborato da Gfk dell'indice di credito al consumo. In verticale sono indicate le categorie: Automobili, Mobili e cucine, Elettrodomestici, Elettronica di consumo, Ristrutturazioni e traslochi, Vacanze. In orizzontale la propensione: Fortemente in calo, Decrescente, Stabile, Crescente; In forte aumento
Il grafico elaborato da Gfk dell’indice di credito al consumo. In verticale sono indicate le categorie: Automobili, Mobili e cucine, Elettrodomestici, Elettronica di consumo, Ristrutturazioni e traslochi, Vacanze.
In orizzontale la propensione: Fortemente in calo; Decrescente; Stabile; Crescente; In forte aumento

La scuola in alluminio si illumina con Prefa

La finitura opaca delle doghe Prefa p.10 in contrasto con le superfici trasparenti

Carenze tecniche e struttura obsoleta: sono spesso queste le caratteristiche degli edifici moderni costruiti intorno agli anni Sessanta-Settanta, che rendono necessario un intervento di riqualificazione. Nel caso del Centro di formazione AZW di Innsbruck, l’accademia per infermieri e apprendistato medico del Tirolo, il recupero era diventato non procrastinabile per la mancanza di spazio e per oltre 40 anni di utilizzo intenso. Il progetto di ampliamento, firmato dagli architetti Fügenschuh e Hrdlovics, ha trasformato ambienti cupi e chiusi in nuovi locali riorganizzati in modo tale da godere di un’esposizione ottimale e beneficiare dell’illuminazione naturale e della opportuna ventilazione.

Un risultato ottenuto grazie alla stratificazione dei volumi, alleggeriti da altezze variabili e trasparenze. Alla progettazione architettonica è stata affiancata la competenza nella scelta dei materiali, con una logica costruttiva molto precisa: evitare di trasformare completamente l’edificio, ma riconoscere le sue qualità e lavorare per adattarlo alle esigenze attuali. Perché, come sostiene l’architetto Fügenschuh, l’effetto di solito è più accattivante rispetto a una nuova costruzione.

L'ampia vetrata del Centro di formazione AZW di Innsbruck, rivestito con le doghe Prefa P10
L’ampia vetrata del Centro di formazione AZW di Innsbruck, rivestito con le doghe Prefa P10
Il Centro di formazione AZW di Innsbruck, rivestito con le doghe Prefa P10
Il Centro di formazione AZW di Innsbruck, rivestito con le doghe Prefa P10
Il Centro di formazione AZW di Innsbruck, rivestito con le doghe Prefa P10
Il Centro di formazione AZW di Innsbruck, rivestito con le doghe Prefa P10

Durante i lavori, effettuati senza interrompere il ciclo di insegnamento e con costi molto contenuti, è stata rivestita la complessa facciata della struttura con doghe di alluminio Prefa P.10 di colore grigio chiaro. La finitura opaca e diversi formati valorizzano le nuove forme della struttura e creano un ricercato effetto di alternanze tra grandi superfici opache e le ampie vetrate. Non solo, il colore scelto risulta ancora più resistente ai graffi, alle scheggiature, alle sollecitazioni esterne e ai raggi UV, assicurando la durata e stabilità nel tempo. Vantaggi che si aggiungono al fatto che si tratta di un prodotto con un’elevatissima resistenza al gelo, agli sbalzi termici e alla rottura ed estremamente leggero. Caratteristica che agevola la posa in opera delle doghe, provviste di un sistema fatto di raccordi e chiusure per una sicurezza ottimale su ogni elemento messo in verticale, orizzontale e diagonale. Inoltre, sono inattaccabili dalla ruggine e resistono perfettamente alle aggressioni chimiche e alla corrosione. Non sarebbe una corretta ristrutturazione senza benefici per il bilancio energetico, e infatti la costruzione di facciata a cortina retroventilata fornisce una protezione ottimale dalle intemperie, un isolamento efficace e la perfetta regolazione igrometrica per un comfort abitativo ideale in ogni stagione. Insomma, un’opera funzionale e sostenibile, anche perché con Prefa per i suoi prodotti utilizzata circa il 10% di alluminio primario e un’alta percentuale di alluminio secondario, ciò significa che l’alluminio è riciclabile al 100% senza perdita rilevante della qualità.

L'alternanza dei diversi formati delle doghe Prefa P10
L’alternanza dei diversi formati delle doghe Prefa P10
La doga in alluminio Prefa P.10
La doga in alluminio Prefa P.10
Il sistema di posa delle Doghe Prefaprovvisto di raccordi e chiusure
Il sistema di posa delle Doghe Prefaprovvisto di raccordi e chiusure
La finitura opaca delle doghe Prefa p.10 in contrasto con le superfici trasparenti
La finitura opaca delle doghe Prefa p.10 in contrasto con le superfici trasparenti

Nuova adesioni a Marca 2016 in programma a gennaio

L'interno di un Carrefour

Auchan, Carrefour, Conad, Coop, Coralis, Consorzio Distribuzione, Crai, Despar, Dico, Iper, Italy Discount, Marr, Metro, Selex, Sigma, Simply, Sisa, Risparmio Casa, TuoDì, Unes, Vègè: sono le insegne della grande distribuzione che saranno presenti alla Fiera di Bologna per Marca 2016, in programma dal 13 al 14 gennaio prossimi. L’edizione 2015 ha visto la presenza di 481 espositori e di quasi 7mila operatori professionali, mentre 564 erano stati gli incontri b2b con i buyer di grandi catene internazionali. Saranno 21 quindi le grandi insegne presenti all’evento bolognese. Prevista anche la crescita della partecipazione delle aziende produttrici. Adem Lab dell’Università di Parma stima che le imprese copacker attive in Italia siano circa 1.400, per la gran parte costituite da PMI: il 90% evidenzia, infatti, un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro. I prodotti a marca del distributore attualmente raggiungono il 18,2% del mercato nazionale del largo consumo confezionato, in linea con i valori espressi lo scorso anno.  Ma si prevede un nuovo slancio  a partire proprio dal 2016.

L'interno di un Carrefour
L’interno di un Carrefour

Al via la scissione di Tyrolit Vincent

Il 15 ottobre Tyrolit Vincent, azienda che produce utensili diamantati con sede legale a Thiene (Vicenza) ha formalizzato la propria scissione a favore della società di nuova costituzione Tyrolit, che ha sede legale allo stesso indirizzo della società di origine. Alla nuova realtà saranno attribuiti i rami d’azienda nei settori Metal Industry e Construction. Per effetto della scissione, quindi, da novembre, i contratti in essere relativi ai settori conferiti faranno capo alla nuova società. Tyrolit Vincent, invece, continuerà a operare nel settore Stone & Glass.tyrolittyrolit

Forrester Research: i vantaggi di vendere via smartphone

Le app dei retailer più diffusi negli Usa

Convenienza, velocità, personalizzazione: sono questi i motivi per cui chi acquista on line preferisce farlo con una Mobile App. È quanto emerge da un’indagine di Forrester Research condotta negli Stati Uniti su un campione di 511 utenti che negli ultimi tre mesi hanno fatto acquisti da smartphone, e cinque rivenditori che hanno lanciato un versione app della loro piattaforma e-commerce. La metà degli intervistati ha dichiarato di preferire questo canale, che nelle intenzioni dei retailers dovrebbe essere complementare al sito web. Quali vantaggi ha percepito il 50% del campione nel fare acquisti dal cellulare? Facilità d’uso, possibilità di memorizzare le impostazioni e soprattutto la capacità di ottenere le informazioni desiderate con meno passaggi e quindi più velocemente. Infatti, se i dispositivi mobili sono ormai i principali strumenti di connessione a internet, avendo superato il Pc, la strategia di marketing più consolidata è quella di usare il sito Web come mezzo per acquisire i clienti e la reail app per fidelizzarlo tramite la possibilità di creare esperienze personalizzate. Insomma, il mobile è diventato parte integrante della multicanalità. Ed è proprio questo il punto dolente: le app sono utili solo se danno qualcosa in più dell’accesso da computer al sito.

Le app dei retailer più diffiusi mnegli Usa
Le app dei retailer più diffusi negli Usa

La ricerca evidenzia che il 39% degli utenti mobile intervistati possiede su smartphone da una a due Retail App. Il 27% ne ha dalle tre alle cinque, mentre solo il 10% ne ha scaricate dalle sei alle 10. Infine, per un 3% che supera le dieci App, un notevole 21% dichiara di non averne nessuna. Infatti, se nella pratica manca la complementarietà, ossia non si aggiunge nulla ai servizi già presenti nel sito, i consumatori continuano a servirsi del Web site, che rappresenta quindi molto di più di un semplice canale per attirare potenziali clienti al fine di far scaricare un’applicazione. E non a caso, su 436 persone che negli ultimi tre mesi hanno cercato la posizione di un negozio o ne hanno controllato gli orari d’apertura, il 45% ha usato l’app, mentre il 66% è rimasto fedele al sito. Tra l’altro solo 21% ha invece scelto l’applicazione per la possibilità di adattarne i contenuti a su misura. La conclusione è che in base a questa percentuale il potenziale di sviluppo in questo senso è enorme. Ma c’è un ostacolo: la riluttanza degli utenti a condividere dati personali, come la posizione, senza i quali la personalizzazione non può esistere. È anche vero che buona parte delle informazioni sono già contenute nelle carte di fidelizzazione quindi si tratta di perfezionare il trasferimento dei dati e di magari la spinta decisiva potrebbe essere quella di definire accordi di partnership con le applicazioni che i potenziali clienti usano più spesso nel corso della giornata.

Catellani & Smith risplendono nell’Hotel di Rougemont

La sala da pranzo con la lampada Luna Piena di Catellani & Smith

Luce, oro e design alpino per gli interni dell’Hotel di Rougemont. Il progetto di ristrutturazione firmato dagli architetti Claudia Sigismondi e Andrea Proto di Plusdesign ha trasformato cinque chalet nel comprensorio di Gstaad un boutique hotel contemporaneo. Lo spirito e le tradizioni del luogo sono mantenute, ma abbinate a un lusso discreto in una combinazione di nuovo e di antico che crea una calda e familiare atmosfera. Gli ambienti, reinterpretati secondo i limiti imposti dai volumi pre-esistenti, sono dominati da ampie superfici vetrate per accogliere, riflettere e amplificare la luce naturale, mentre l’illuminazione integrata a soffitto o a sospensione contribuisce ad articolare gli spazi: lampade che rompono l’omogeneità grazie a tocchi metallici e texture raffinate. Anche nelle camere da letto, ciascuna diversa, i riquadri dei plafoni a soffitto e il sistema di luce indiretta integrata, articolano lo spazio in altezza e permettono di dilatarne la dimensione percepita.

L'Hotel di Rougemont a Gstaad
L’Hotel di Rougemont a Gstaad

Le lampade sono quelle della collezione Luce d’Oro, prodotte dall’azienda di Bergamo Catellani & Smith in metallo ricoperto da foglia d’oro: Luna Piena, Malagola, Macchina della Luce e di altre collezioni come PostKrisi in giallo, Stchu-Moon, Disco e Lucenera. Ovunque legno e pietra, i materiali tipici locali, reinterpretati nella finitura e nella posa, con un disegno rigoroso: larghe porzioni di pareti e soffitti sono rivestite in tavole di legno recuperato da antichi chalet, ma le linee pulite e la posa complanare degli elementi bilanciano la rustica irregolarità del materiale, dando al rivestimento un effetto insieme naturale e sofisticato.

La sala da pranzo con la lampada Luna Piena di Catellani & Smith
La sala da pranzo con la lampada Luna Piena di Catellani & Smith
La sala da pranzo con la lampada Luna Piena di Catellani & Smith
La sala da pranzo con la lampada Luna Piena di Catellani & Smith
La sala da pranzo con la lampada Macchina della luce di Catellani & Smith
La sala da pranzo con la lampada Macchina della luce di Catellani & Smith
Il bar con le lampade sospese Malagola di Catellani & Smith
Il bar con le lampade sospese Malagola di Catellani & Smith
La wineroom con la lampada Malagola di Catellani & Smith
La wineroom con la lampada Malagola di Catellani & Smith

Mosaici Sicis: ora si possono acquistare anche online

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I mosaici Sicis da ora sono ancora disponibili anche on-line, grazie al lancio del servizio e-commerce, disponibile al momento per i mercati di Italia, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Olanda, Polonia e Austria.

Con il nuovo sito Sicis integrato e multicanale, l’azienda offre ai propri clienti la possibilità di acquistare direttamente on line le collezioni di mosaico in pasta vetrosa, presentate con un elevato assortimento di colori.

Il servizio di e-commerce mira ad avvicinarsi sempre di più agli utenti, che possono inoltre ricevere informazioni personalizzate sui tipi di materiale da utilizzare. Una scelta strategica che offre anche nuovi stimoli per conoscere il mosaico, la sua storia, i progetti futuri e le sue opportunità di utilizzo.

Raffinati ed eleganti, i mosaici Sicis sono  100% made in Italy.

A Lignano facciata ventilata in hotel con Siferite Fire B

Hotel Beach International di Lignano Sabbiadoro

Anche le strutture turistiche hanno bisogno di una riqualificazione, per consumare meno ma soprattutto per migliorare l’offerta e attrarre un target di visitatori sempre più selezionato. Ne è assolutamente convinto Federico Clementi, responsabile del Clementi Hotels Group, che in questa ottica ha deciso l’ammodernamento dell’Hotel Beach International di Lignano Sabbiadoro, un albergo di categoria 4 stelle situato sul lungomare. Un intervento migliorativo non solo sotto il profilo estetico ed energetico, ma anche ambientale e infatti, questa è una delle poche strutture ricettive che ha aderito al protocollo internazionale eco-green hotel dell’Alto Adriatico. Le pareti perimetrali della struttura sono state interamente rivestite da un sistema a facciata ventilata con elementi di finitura costituiti da lastre in alluminio e una verniciatura bianca particolarmente resistente all’azione aggressiva della salsedine. Queste lastre, costruite in gran parte su misura, sono state dimensionate per ottenere superfici pulite, scandite dalle linee di giunzione e valorizzate dall’illuminazione a led delle facciate. Il fissaggio al telaio metallico è stato realizzato dall’impresa applicatrice, Atena di Gruaro nei pressi di Venezia utilizzando, in funzione dei diversi punti della facciata, sistemi a baionetta e a incastro in grado di garantire la continuità della superficie e il migliore risultato estetico.

Hotel Beach International di Lignano Sabbiadoro
Hotel Beach International di Lignano Sabbiadoro

Estetica, efficienza e sostenibilità

Lo strato isolante del sistema a facciata ventilata è costituito da pannelli STIFERITE FIRE B in schiuma polyiso rivestita su una faccia da velo vetro mineralizzato e sull’altra, da posizionare sul lato maggiormente esposto al rischio incendi, da un velo vetro addizionato da fibre minerali denominato STIFERITE FIRE B facer®. La capacità isolante dei pannelli STIFERITE FIRE B ha permesso, utilizzando spessori significativamente ridotti rispetto a quelli di materiali alternativi, il raggiungimento della trasmittanza termica limite, 0,27 W/m2K per la zona climatica E, stabilita per il riconoscimento della detraibilità fiscale dell’opera. Il solo pannello isolante STIFERITE FIRE B, installato nello spessore di 90 mm, garantisce infatti, una trasmittanza termica pari a 0,29 W/m2K. Efficienza dunque, ma non solo: il prodotto garantisce leggerezza e lavorabilità, resistenza meccanica all’azione dei fissaggi, stabilità dimensionale, resistenza agli shock termici e alle temperature di esercizio elevate determinate dall’irraggiamento, compattezza e la durabilità che caratterizza la schiuma poliuretanica, l’assenza di rilascio di fibre o polveri all’interno della camera di ventilazione. Inoltre, il produttore fornisce, dettaglio non da poco, i dati relativi agli impatti ambientali del materiale.

La fase di cantiere
La fase di cantiere
I l lavoro finito
Il lavoro finito

Prevenzione incendi

Sebbene manchi una normativa tecnica per la sicurezza delle facciate in genere, esiste una regola volontaria per gli edifici con un’altezza antincendio superiore ai 12 metri, la Guida per la determinazione dei “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili” emanata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco nel 2013. E indica per gli isolanti termici applicati in facciate ventilate e in altre tipologie di pareti isolate dall’esterno che non comportino la presenza di protezioni superficiali, la classificazione B s3 d0.

Il pannello STIFERITE FIRE B, progettato per rispondere alle esigenze di sicurezza delle facciate ventilate e di tutte le altre applicazioni che richiedono elevate prestazioni di reazione al fuoco, grazie alle caratteristiche della schiuma che lo compone ed all’esclusivo rivestimento, STIFERITE FIRE B facer®, ottiene la migliore classificazione attribuibile a materiali organici, la Euroclasse di reazione al fuoco B s1 d0.

Il pannello STIFERITE FIRE B
Il pannello STIFERITE FIRE B

 

Marco Terruzzin porta l’idrogeno di Electro Power Systems in Usa

Marco Terruzzin
Marco Terruzzin

In Electro Power Systems, società fondata nel 2005 da uno spin-off del Politecnico di Torino e pioniere delle tecnologie a idrogeno, Marco Terruzzin è il nuovo managing director per il Nord America e America Latina. Oltre all’organizzazione e alla gestione della nuova sede americana a San Francisco, Terruzzin si occuperà della direzione strategica con responsabilità per lo sviluppo del business e della rete commerciale. Terruzzin, padovano, 42 anni, laureato in ingegneria meccanica, con un dottorato in Energy Economics e un Mba alla University of Virginia, ha maturato una significativa esperienza nei settori energetico ed ambientale, con una profonda conoscenza delle complesse dinamiche dei mercati statunitensi e asiatici. «Il mercato elettrico Nord Americano è nel mezzo di una profonda trasformazione e rappresenta una grande opportunità di crescita per l’azienda grazie al contesto normativo estremamente favorevole e la massiccia crescita delle energie rinnovabili, che necessita di soluzioni innovative di energy storage» afferma  Terruzzin. «Questa è un’opportunità unica per posizionare HyESS, Hybrid Energy Storage System, il prodotto sviluppato da EPS, nel più importante mercato mondiale per applicazioni storage behind and in-front of meter. Con un prezzo già al di sotto dei 250$/kWh, EPS possiede la soluzione tecnologica più conveniente, sostenibile e flessibile in grado di fornire tutti i servizi di cui le moderne reti elettriche hanno bisogno».

Marco Terruzzin
Marco Terruzzin

A Milano la casa delle innovazioni, ma non è solo domotica

Le aziende hanno necessità di capire cosa le tecnologie digitali permettono di fare con l’obiettivo di incrementare il business? A Milano è stata inaugurata Casa Microsoft powered by Intel, uno spazio in corso Vercelli aperto a tutti, che ospiterà fino a Natale eventi e workshop su diversi temi, da Windows a Office, dalla programmazione alla grafica e al design. Attenzione, non si tratta di un progetto pensato per il target business, ma è aperto a tutti (sono incluse delle attività ricreative per i più piccoli), con l’obiettivo di offrire alla città un punto di riferimento per chi ha idee e vuole scoprire come realizzarle o per chi semplicemente vuole imparare ad usare meglio la tecnologia. Un primo passo per poi approfondire soluzioni specifiche per la propria attività, perché se mancano le basi poi è difficile saper scegliere. Nel calendario del programma è prevista la partecipazione di specialista dalle 18.00 alle 19.00 per fornire supporto e indicazioni sul nuovo sistema operativo targato Microsoft Windows 10, ma verranno organizzati anche workshop su Office, coding, grafica, design e altri ambiti grazie al supporto di partner come Lenovo, Easydom, Edra, Hp e Acer. Insomma, la speranza dei promotori è che la casa delle innovazioni come è stata ribattezzata l’iniziativa, possa diventare uno strumento concreto per guidare in maniera consapevole gli utenti verso la nuova era del computing.

Casa Microsoft powered by Intel

Corso Vercelli 24, Milano 

20 Ottobre – 24 Dicembre, tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00Casa_Microsoft

C’è un albero in mezzo al marmo di Margraf

La grande scalinata della hall con la struttura Albero climb

Uno dei simboli dell’eccellenza del made in Italy nel mondo, Margraf, amplia la sua sede e rinnova il legame con il territorio grazie anche all’architettura. Infatti, l’azienda specializzata in marmi, nonostante la sua spiccata capacità di internazionalizzazione, è una realtà storica della Valle del Chiampo, in provincia di Vicenza, e questa ristrutturazione incentrata sul concetto di continuità tra esterno interno vuole rimarcare il profondo attaccamento al territorio. Infatti, nel progetto di Asa Studio Albanese, la grande facciata vetrata, con la sua funzione regolatrice microclimatica e irradiante, mette in mostra lo showroom anche all’esterno, lungo la strada, con un gioco su più livelli di trasparenze ed opacità.

La sede di Margraf vista dall'esterno
La sede di Margraf vista dall’esterno

La hall concepita come spazio trasparente di tipo semi-pubblico, è una sorta di piazza interna che si schiude verso l’esterno mentre, sull’asse verticale, collega tutti i livelli, dal lucernario all’interrato. Sempre nell’ingresso una grande parete marmorea inclinata e conficcata nel terreno come uno scavo, da cui affiorano superfici litiche, scabre, materiche, inumidite da rivoli d’acqua, che rievocano la condizione della cava. L’apertura sul pavimento ospita, una struttura-giardino ipogeo, battezzata Albero Climb, opera del designer Luigi Siard, alta 18 metri e costituita da 380 piante, che emerge dal suolo dell’interrato attraversando scenograficamente lo spazio a tutta altezza. La scala interna incrociata costituisce un elemento di grande impatto percettivo, e si ispira alle architetture visive dell’artista astratto americano Ellsworth Kelly e anche nello showroom, schermato una quinta scenica che lo separa dalla hall, c’è l’effetto wow con la sequenza prospettica e imponente delle lastre di marmo a vista.Insomma, il marmo è ovviamente ovunque nei rivestimenti: delle pareti interne ed esterne, e nei pavimenti con complesse decorazioni, a testimoniare le grandi capacità creative e artigianali di Margraf.

La grande scalinata della hall con la struttura Albero climb
La grande scalinata della hall con la struttura Albero climb
Lo showroom
Lo showroom

Condominio Ok a Napoli, il menu è davvero ricco

Napoli, capitale del Sud, è anche capitale dell’ospitalità. E per rispettare la tradizione il roadshow di Condominio OK, che arriva nel capoluogo campano, accoglierà i partecipanti offrendo un pranzo di benvenuto.

Chi ci sarà a Napoli il prossimo 29 ottobre? Ad aprire il convegno il presidente dell’Ordine degli architetti di Napoli, Salvatore Visone. Condominio OK darà poi un’occhiata al futuro, per capire quale sarà l’impatto della nuova tecnologia sugli edifici abitativi. Sarà questo il focus dell’intervento di Roberto Di Lellis, giornalista Rcs. Poi, come negli analoghi appuntamenti precedenti, il roadshow riserverà un’approfondita analisi dello stato del sistema condominio a Napoli e provincia, con i dati raccolti dal Centro Studi YouTrade. Numeri che saranno presentati in anteprima e commentati da Federico Della Puppa, docente di economia allo Iuav.

Peter Erlacher, esperto di fisica edile e di edilizia sostenibile spiegherà come risparmiare in condominio, Cristiano Vassanelli di Index parlerà dell’impermeabilizzazione dei terrazzi, mentre la contabilizzazione del calore nel condominio sarà il tema dell’intervento di Luciano Consorti, ingegnere membro del Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile e membro del comitato Tecnico Scientifico Confamministratori.banner-napoli

Condominio OK – Roadshow

Napoli 29 Ottobre 2015 ore 14.00

Sesta tappa – Accademia della Moda

Corso Arnaldo Lucci, 156

Per informazioni telefonare al n. 02/47761275

Per iscriversi:

https://www.casacondominio.net/iscrizione-roadshow-napoli/