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A Tarvisio il legno è firmato Woodco

L'interno della casa a Tarvisio rivestita con il parquet Ankur della collezione Impression di Woodco

Legno per i pavimenti, per le pareti e per tutte le superfici degli arredi: un piccolo appartamento a Tarvisio, vicino a Udine e al confine con Austria e Slovenia, è stato ristrutturato come uno chalet di montagna, ma in realtà è progettato dall’architetto Claudio Beltrame come un appartamento ultra moderno. La casa di 110 metri quadrati immersi nel verde si sviluppa su due livelli, di cui uno ipogeo dedicato al relax con sauna e taverna. Al piano terra invece, il comfort abitativo è abbinato al design grazie a un materiale caldo, ma caratterizzato da linee essenziali, squadrate e pulite.

L'interno della casa a Tarvisio rivestita con il parquet Ankur della collezione Impression di Woodco
L’interno della casa a Tarvisio rivestita con il parquet Ankur della collezione Impression di Woodco

Infatti, sono le venature, i nodi e le spaccature delle grandi lastre del parquet Ankur della collezione Impression di Woodco utilizzate come rivestimento di pareti e superfici a definire la volumetria degli spazi e a contribuire all’isolamento termico dell’abitazione. Dal tavolo da pranzo alle ante della cucina, dai davanzali delle finestre alle porte, ovunque c’è rovere piallato e anticato a tre strati con una finitura di olio cera Osmo, che nutre e protegge la fibra del legno garantendo un residuo secco composto esclusivamente da oli naturali. La componente cerosa dell’olio garantisce un’ulteriore protezione all’azione impregnante, mantenendo inalterata l’originale bellezza del parquet e facilitandone la manutenzione. Si potrebbe pensare che uno spazio così piccolo rivestito in legno possa diventare angusto, e invece il tutto è alleggerito da elementi e complementi bianchi.

Un dettaglio del progetto dell'architetto Claudio Beltrame
Un dettaglio del progetto dell’architetto Claudio Beltrame
La cassettiera realizzata con le lastre in legno di rovere
La cassettiera realizzata con le lastre in legno di rovere

Unicmi, all’assemblea le sfide per il futuro

L'assemblea Unicmi
L'assemblea Unicmi

Oltre 150 aziende, delle 13 divisioni di Unicmi (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti), si sono trovate a Milano per un’assemblea generale in cui è stato fatto il punto del settore. Al centro della discussione, ricerca, innovazione, digitalizzazione dei processi, riqualificazione urbana, ripartenza degli investimenti pubblici in infrastrutture e sinergia con le imprese edili. L’Associazione è nata dalla fusione di Uncsaal e Acai e dall’aggregazione di altri importanti settori produttivi come le vetrazioni e i pannelli grecati e che ha tracciato le linee strategiche attorno alle quali Unicmi e i propri Soci praticheranno le sfide possibili nel biennio 2016-2017.

Secondo il presidente, Riccardo Casini, «è giunto il momento di smettere di guardare al passato, di confrontare i fatturati con quelli del 2007, di attendere rivoluzioni copernicane o miracoli. Questo è il momento di fare quadrato, di analizzare per bene gli spazi di un mercato possibile in Italia e nel mondo, di migliorare le nostre performance, le nostre strategie e i nostri prodotti e di credere fino in fondo nel mestiere che facciamo e nelle nostre capacità competitive ma anche e soprattutto è il momento di cambiare i nostri comportamenti e le nostre strategie, smettendola di limitarsi a constatare che è il mondo che è cambiato». Unicmi ha presentato le sfide possibili attorno alle quali le più rappresentative aziende italiane dei comparti industriali delle costruzioni metalliche (dalle grandi carpenterie alle barriere stradali, dai dispositivi antisismici alle macchine per il cantiere) e dell’involucro edilizio (dalle facciate continue ai serramenti, dai pannelli grecati alle vetrazioni) potranno operare sul mercato, mettendo in campo nuove strategie, massicci investimenti per l’innovazione di prodotto e la digitalizzazione di tutti i processi progettuali e costruttivi e una nuova filosofia operativa che non potrà prescindere dalla necessità di creare un sistema «building Italia» dove tutti gli attori (dai progettisti, alle imprese di costruzione, alle aziende produttrici di impianti e soluzioni per l’edilizia) possano competere sul mercato interno e sui mercati internazionali.

L'assemblea Unicmi
L’assemblea Unicmi

Samoter: macchine a tutto gas e ripresa nel 2016

Esterno del Samoter 2014

Addio crisi: le macchine movimento terra vedono una netta riprese per il 2016. Un trend che preseguirà ne 2017. Le previsioni sono contenute nell’Outlook SaMoTer-Veronafiere, realizzato in collaborazione con Prometeia. Secondo gli analisti, il 2016 si chiuderà con 880mila macchine vendute, in crescita del 33% rispetto al consuntivo 2015. Trend positivo nel prossimo biennio anche per il comparto italiano che, dopo il crollo del 2007 (-72%), punta a chiudere il 2017 con 12.400 unità, in aumento del 44,8% sul risultato 2015.

I risultati dell’osservatorio sono stati resi noti a Verona nel corso del primo SaMoTer Day, evento di formazione ed orientamento sulle opportunità e tendenze del mercato dell’edilizia, in vista della 30ª edizione di SaMoTer (22-25 febbraio 2017).

Escavatori, impianti per il calcestruzzo, macchine per perforazione. Il mercato globale sconta ancora il crollo (-48%) del biennio 2008-2009. Il 2015 resta comunque un anno difficile a livello mondiale: nei primi nove mesi sono state vendute 61mila macchine movimento terra in meno (-11%) rispetto allo stesso periodo del 2014. A livello di macro-aree crescono soltanto India (con 63mila unità) e Nord America (148mila unità). A pesare ancora lo scoppio della “bolla” cinese (-37%) che nel 2011 assorbiva un terzo di tutte le vendite internazionali e la situazione in Russia (-70%). Nonostante l’evoluzione positiva dell’attività edilizia, il Centro studi Prometeia stima una chiusura d’anno in perdita del 9 per cento.

Le buone notizie per il comparto – sempre secondo le elaborazioni dell’Outlook SaMoTer-Veronafiere – arriveranno con il nuovo anno, per continuare nel 2017 con un lento ri-allineamento alla crescita dell’edilizia (880mila unità vendute; +33% sul 2015). Oltre ai mercati maturi di Nord America e Giappone, in Europa i maggiori contributi alla giungeranno, nell’ordine, da Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna. Tra gli emergenti, al primo posto l’India, seguita da America Latina. Per quanto riguarda l’Italia, dopo una continua accelerazione negli ultimi cinque trimestri, Prometeia valuta un consuntivo 2015 pari a 8.500 nuove macchine vendute (+27%) che saliranno a oltre 12mila nel 2017 (+44,8% rispetto al 2015).

Costruzioni nel mondo. Secondo le proiezioni, l’India dovrebbe chiudere il 2015 a +5,6% degli investimenti, per salire ulteriormente a +6,9% nel 2016 e a +7,4% nel 2017. Si consolida la ripresa nel Nord America, con un aumento del 5% previsto sia per il 2016 che per il 2017.  La Cina nel prossimo biennio dovrebbe, invece, stabilizzarsi intorno ad una crescita media del 4%, mentre l’America Latina vedrà il segno positivo (+4,1%) soltanto a fine 2017, pur tra luci ed ombre: se Brasile e Venezuela sono in calo, migliora la situazione in Messico, Argentina e Colombia. Stime più caute per l’Europa occidentale: +2,2% nel 2016 e +3% nel 2017. Scendendo nel dettaglio del Vecchio continente, in Germania, nel 2016, farà da traino l’edilizia non residenziale, grazie ad un piano triennale di investimenti pari a 15 miliardi di euro. Il Regno Unito, invece, è pronto a varare un piano nazionale delle infrastrutture da 120 miliardi di euro nel biennio 2016-2017. Spostandosi a Est, in Russia continua la scia negativa, con investimenti ridotti in tutti i comparti delle costruzioni: solo a partire dal 2017 si potranno vedere i primi segnali di crescita, soprattutto grazie all’avvio dei lavori per 17 miliardi di euro previsti per i Mondiali di calcio 2018. In Nord Africa e Medio oriente, infine, spiccano le opportunità di business in Arabia Saudita, Emirati Arabi, Egitto ed Iran.

Costuzioni in Italia.  Sul fronte italiano, dopo la chiusura ancora in negativo prevista per il 2015 (-1,5%), si tornerà al segno positivo nel 2016 (+1,2%) e nel 2017 (+2,3%). Merito anche, nel 2016, della nuova Legge di stabilità che darà nuovo impulso agli investimenti nel mercato delle opere pubbliche grazie allo sblocco di 1 miliardo di euro nel Patto di stabilità dei comuni, cui si sommano i 500 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica e 8 miliardi di euro aggiuntivi del Piano di investimenti europeo per l’Italia.

Esterno del Samoter 2014
Esterno del Samoter 2014

Edilteco per la nuova sede Bnl-Bnp Paribas a Roma Tiburtina

BNL-BNP-Paribas-roma-tiburtina-edilteco
BNL-BNP-Paribas-roma-tiburtina-edilteco
© studio 5+1 AA

La nuova sede di Bnl-Bnp Paribas a Roma Tiburtina è un esempio virtuoso di edilizia sostenibile a cui ha contribuito Edilteco grazie ai suoi prodotti all’avanguardia in materia di tutela dal fuoco.

Progettato dagli architetti Alfonso Femia e Gianluca Peluffo (studio 5+1 AA) e realizzato da Parsitalia General Contractor, il quartier generale BNL-BNP Paribas utilizza infatti Monokote MK-6HY, intonaco pronto all’uso a base di gesso e senza fibre minerali che, grazie ad una percentuale di legante superiore all’80%, presenta  proprietà meccaniche superiori rispetto agli intonaci tradizionali applicati a spruzzo. Caratterizzato da una presa molto rapida, che consente la realizzazione di spessori elevati in tempi ridotti, Monokote MK-6HY ha una durabilità garantita di 25 anni, ed è certificato secondo le normative europee EN 13381 ed ETAG (Guideline for European Technical Approval)

Con una superficie di oltre 70mila metri quadrati, la nuova sede Bnl-Bnp Paribas sarà a regime a luglio 2016. Reso unico dal recupero di una cisterna preesistente e da una scala nera “di rottura” in contrasto con le trasparenze dell’edificio, la struttura alterna ampie vetrate e superfici in ceramica diamantata. All’interno 3.800 postazioni di lavoro, sale meeting, una palestra, un ristorante e l’asilo nido aziendale.

BNL-BNP-Paribas-roma-tiburtina-edilteco
© studio 5+1 AA

Nata  agli inizi degli anni Ottanta, Edilteco è oggi strutturata in quattro differenti divisioni: Thermal Insulation & Chemicals che si occupa di isolamento termico, risanamento e deumidificazione, dBred Noise Reduction reparto all’avanguardia in materia di correzione acustica e soluzioni antivibranti, E&MP Engineering Machines Plants volta a promuovere speciali attrezzature da cantiere nonché impianti di produzione industriale e Protherm Fireproofing, nata per tutelare gli edifici dall’effetto devastante degli incendi.

La Toscana finanzia l’efficientamento con i soldi europei

Firenze

Progetti efficentamento finanziati dalla Regione Toscana, in realtà grazie a fondi europei. Il bando, da 3 milioni di euro, è destinato alla promozione di progetti tesi a rendere piú efficienti dal punto di vista del risparmio di energia gli immobili sedi di attivitá economica. Gli interventi per i quali è possibile richiedere un finanziamento dovranno prevedere una quota di risparmio almeno del 10% e riguarderanno isolamento termico di strutture orizzontali e verticali, sostituzione di serramenti e infissi, sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti alimentati da caldaie a gas a condensazione o impianti alimentati da pompe di calore ad alta efficienza, sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore o a collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria, integrati o meno nel sistema di riscaldamento dell’immobile, sistemi intelligenti di automazione e controllo per l’illuminazione e la climatizzazione interna sistemi di climatizzazione passiva impianti di cogenerazione-trigenerazione ad alto rendimento. A completamento degli interventi precedenti potranno essere attivabili anche interventi per la produzione di energia termica da fonti energetiche rinnovabili quali solare, aerotermica, geotermica, idrotermica senza eccedere i limiti dell’autoconsumo.

Potranno fare richiesta micro, piccole, medie e grandi imprese che rientrino nei raggruppamenti di industria, artigianato, cooperazione, turismo, commercio e cultura. Ciascuna impresa potrá presentare al massimo tre domande che dovranno essere corredate da relazione tecnica e preventivi. L’avvio dei lavori del progetto per il quale si richiede il contributo dovrá essere successivo alla presentazione della domanda, mentre per le imprese colpite da calamitá l’avvio dovrá essere successivo alla data dell’evento calamitoso.

Il bando sará pubblicato entro dicembre 2015. Si potranno presentare domande entro febbraio 2016. La graduatoria delle domande ammesse sará approvata entro maggio 2016.

Firenze
Firenze

B+B uguale rivestimento di Ideal Work

L'ingresso dello studio Boffa dopo l'intervento di ristrutturazione progettato da B+B Associati

Da ufficio commerciale a studio di commercialisti: la ristrutturazione dello Studio Boffa al primo piano di un palazzo anni Sessanta a Treviso comunica con l’architettura dello stabile e l’area urbana in cui è collocato. Uno spazio di 800 metri quadrati in cui le superfici si prolungano verso le facciate esterne con delle ampie vetrate da cui si ammirano Piazza Borsa e via XX Settembre. E che grazie a linee geometriche e prospettive allungate assicura una continuità tra interno ed esterno. L’intervento firmato dagli architetti Renato Bredariol e Marco Bonariol, titolari dello studio B+B Associati, aveva anche un altro obiettivo: riorganizzare gli spazi con una pianta articolata in più direzioni. Da qui la necessità di individuare un materiale da utilizzare in tutti gli ambienti per dare una sorta di uniformità che però riuscisse a esaltare le linee frammentate progettate per definire i percorsi e gli uffici.

L'ingresso dello studio Boffa dopo l'intervento di ristrutturazione progettato da B+B Associati
L’ingresso dello studio Boffa dopo l’intervento di ristrutturazione progettato da B+B Associati

La scelta è caduta su Microtopping per la sua matericità visiva e tattile, capace di creare un gioco ottico di ampliamento dimensionale. Quindi sono stati realizzati una ventina di campioni con gradazioni cromatiche, sfumature e lavorazioni diverse per raggiungere la tonalità perfetta che potesse dare risalto alle superfici nelle ore diurne con la luce naturale diretta e indiretta, e con l’illuminazione artificiale. Così è stata prodotta una variante di Silver Grey che si integra armoniosamente con gli arredi e le finiture in acciaio, vetro e pelle. Inoltre, il rivestimento brevettato da Ideal Work si applica con uno spessore di 3 millimetri senza limiti né interruzioni su ogni tipo di superficie.

Le superfici rivestite con Microtopping di Ideal Work nella variante colore Silver Gray personalizzata
Le superfici rivestite con Microtopping di Ideal Work nella variante colore Silver Gray personalizzata
Il corrodoio Microtopping di Ideal Work
Il corrodoio Microtopping di Ideal Work
La reception
La reception
Dettaglio degli spazi
La suddivisione degli spazi

Stiferite diventa partner di ANFAPA

stiferite-Anfapa

stiferite-Anfapa

L’azienda Stiferite, specializzata nella produzione di isolanti termici in poliuretano espanso rigido e schiuma polyiso, diventa partner di ANFAPA – Associazione Nazionale Spagnola per l’isolamento termico a cappotto dal 1987.

Con questo accordo Stiferite vuole sottolineare il suo impegno per la diffusione della conoscenza del sistema di isolamento termico “a cappotto per la riqualificazione di edifici esistenti e la realizzazione di nuovi edifici ad alto risparmio energetico, offrendo le proprie competenze anche all’estero. Attiva da oltre 15 anni di attività nel settore specifico delle applicazioni con sistema a cappotto, dal 2000 Stiferite ha messo a punto una nuova linea di laminazione in grado di produrre nuovi pannelli con schiuma polyiso con elevate caratteristiche fisico meccaniche.

Alla cerimonia di firma dell’accordo tra Stiferite e ANFAPA erano presenti Massimiliano Stimamiglio, general manager dell’azienda, e Ivan Ledda, export manager in Spagna. Per ANFAPA, erano invece presenti il vicepresidente Francesc Busquets e il direttore dell’Associazione Robert Benede.

I prodotti Stiferite permettono di soddisfare le diverse esigenze applicative per il miglioramento energetico in edilizia. Nello specifico il pannello Stiferite Class SK, sviluppato appositamente per l’isolamento a cappotto, viene utilizzato in diversi sistemi ETICS (External Thermal Insulation Composite System) che hanno ottenuto il Benestare Tecnico Europeo (European Technical Approval).

Nella foto: Massimiliano Stimamiglio (General Manager Stiferite) e Francesc Busquets (Vicepresidente ANFAPA)

Parquet Listone Giordano: nasce Heritage Spina

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Parquet classico reinterpretato in chiave contemporanea per Listone Giordano che propone Heritage Spina, pavimento in legno dalla posa elegante e raffinata ispirata alla tradizione francese “baton rompu”(bastone rotto).

Nella collezione Heritage Spina i valori della tradizione artigianale italiana incontrano la tecnologia brevettata multilayer, che grazie a incisioni trasversali, incastri micrometrici ed incollaggi marini ecologici garantisce una perfetta stabilità.

Un contorno in bisellatura sottolinea ogni lista del rovere certificato francese viene piallata in superficie con tecniche tradizionali, per poi essere finita con oli ad essiccazione naturale che donano al legno differenti tonalità di colore.

Grazie alla sua duttilità d’impiego, Heritage Spina può essere collocato in ogni ambientazione, tradizionale e moderna, esaltandone le specificità.

DETTAGLI
Lunghezza: 540 mm x 600 mm
Spessore Totale: 12,5 mm
Spessore legno nobile: 3,5 mm
Supporto in multistrato di betulla: 9 mm
Specie: Rovere di Fontaines / Oak / Eiche / Chêne / Roble
Denominazione: Fiesole 1455 / Civita 1140 /Alberobello 1644 / Pienza 1462 / Taormina 1078
Finitura: Oleonature / Invisible Tuch/

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Anche Palazzetti tra le 100 eccellenze italiane

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PALAZZETTI_Premiazione100Eccellenze (1)[1]C’è anche Palazzetti tra le 100 eccellenze italiane inserite nell’omonimo volume, ufficialmente presentato a Palazzo Montecitorio a Roma.

Specializzata in Italia ed Europa nel comparto caminetti, stufe e caldaie, l’azienda è stata riconosciuta rappresentativa di una storia di successo del made in Italy.

Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dello Sviluppo Economico, oltre che di altre prestigiose istituzioni e associazioni italiane, il volume “100 Eccellenze Italiane” racconta le storie di successo dell’Italia contemporanea, divise per settore e categorie che compongono il Sistema Paese. Un tessuto ricchissimo di rappresentanti del Made in Italy, che portano con sé un patrimonio immateriale, traino di interi comparti. Da tre generazioni la famiglia Palazzetti mette in campo energia, volontà e la capacità di creare, di innovare, di realizzare una visione, traducendola via via in nuovi progetti.

Il Premio è stato ritirato da Ruben Palazzetti, amministratore delegato dell’azienda.

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Cambiare soffione doccia senza opere murarie con Frattini

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Slim

Per ristrutturare la doccia in modo semplice e veloce, Fratelli Frattini propone due nuove soluzioni per cambiare soffione doccia senza opere murarie. Si chiamano Slim e Tennis, e sono installabili a muro senza la necessità di corpi da incassare.

Slim e Tennis di Rubinetterie Fratelli Frattini si caratterizzano per linee moderne e minimali: Slim ha una forma sottile e rettangolare, mentre Tennis ricorda il profilo di una racchetta.

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Tennis

Pensati per venire incontro alle esigenze dei consumatori che ricercano praticità e alta qualità, entrambi si allacciano all’impianto pre-esistente senza dover intervenire con opere murarie: basta avere un attacco da mezzo pollice per poterli inserire nell’ambiente doccia. Inoltre, la mancanza del braccio doccia, che normalmente sorregge i soffioni, garantisce una maggiore durata nel tempo, oltre che un’ottimale resa estetica.

Specializzata da più di 50 anni in rubinetti di alta qualità, Fratelli Frattini ha saputo innovarsi, offrendo al mercato prodotti sempre nuovi, garantiti, resistenti e di design. Tre le collezioni principali dell’azienda: i rubinetti classici Living, la serie Constellation che raccoglie i prodotti di alto design e Pura, la linea ecologica.

Casa passiva prefabbricata per i rifugiati in Germania

La casa passiva prefabbricata Green Flex Studio

All’alba di un giorno di settembre, una coppia di americani in viaggio per l’Europa sono stati svegliati da un poliziotto. Avevano piantato la loro tenda in un parco nazionale nei pressi di Sundholmen, senza rendersi conto che si trovavano accanto a un accampamento di rifugiati. Quello che una volta era un camping libero era diventato un campo profughi. L’emergenza umanitaria è tale da spingere non solo i governi e le amministrazioni locali, ma anche gli architetti e il mondo accademico a cimentarsi nel compito di creare degli alloggi un po’ più stabili e umani. E il concetto di casa passiva sta attirando l’interesse di diverse città europee, tra cui Monaco e Hannover, come soluzioni abitative a lungo termine per affrontare la portata della crisi. Il Green Flex Studio, progettato da Lang Passive House Consulting e lo studio austriaco F2 Architects, è un prefabbricato indipendente di 245 metri quadrati, con alloggi da 75 metri quadrati,  che richiede fondamenta con sei travi, acqua, rifiuti e collegamenti elettrici. Con costi di edificazione bassi perché ammontano a 142 euro a metro quadro, sebbene comprendano pareti da 45 centimetri, soffitti e pavimenti isolati, finestre a triplo vetro e un sistema di ventilazione meccanica con recupero di calore. Per realizzare un progetto pilota di 10 unità in Aspern, in Austria ci sono sono voluti due mesi di fabbricazione e poche settimane per l’installazione. A lungo termine, molti economisti prevedono l’afflusso di migranti come una manna per l’economia europea, aggiungendo di posti di lavoro in settori come l’edilizia e invertire il calo demografico. Intanto però bisogna trovare delle strategie per affrontare la crisi umanitaria.

La casa passiva prefabbricata Green Flex Studio
La casa passiva prefabbricata Green Flex Studio

Usa, il mercato a ottobre tira il freno

Secondo i dati raccolti dal network Re/Max, il mercato immobiliare Usa frena. A ottobre c’è stata una diminuzione del 7,7% rispetto a settembre, e dello 0,8% rispetto a ottobre 2014. Ma ottobre e gennaio sono stati gli unici due mesi dell’anno ad aver registrato una diminuzione di vendite rispetto al mese corrispondente dello scorso anno. Basato sui dati MLS delle 53 aree metropolitane, il prezzo Mediano di tutti gli immobili venduti ad ottobre è stato di 205.000 dollari, del 6,5% maggiore rispetto a quello dello scorso anno. L’offerta di case in vendita continua a sfidare il mercato con il 13,1% di perdita rispetto allo scorso anno. Con l’attuale tasso di vendita, i mesi corrispondenti per la vendita sono 4,5, quasi uguale alla media del 4,7 dello scorso ottobre. «Abbiamo visto una forte domanda per gli immobili nel 2015 nonostante le continue difficoltà rispetto alla scarsa offerta di case in vendita. La richiesta è causata per la maggior parte dalla lenta ripresa dell’economia e da una situazione lavorativa più favorevole. L’aumento dei prezzi moderato di ottobre è tipico per questo periodo dell’anno e in realtà offre agli acquirenti un po’ più di convenienza», è il commento di Dave Liniger, ad e fondatore di Re/Max.chicago

Negli Usa l’edificio Leed Platinum va in banca

I panelli verticali della facciata aperti

La certificazione Leed Platinum come conferma piuttosto che obiettivo? Sì se si tratta di una torre di 33 piani del Pnc Financial Services Group, la sesta banca più grande degli Stati Uniti convinta sostenitrice del design sostenibile con una rete di uffici e filiali dislocati in oltre cento edifici verdi. Così, l’ultimo costruito, un grattacielo di 33 piani nel quartier generale del gruppo a Pittsburgh, battezzato the Pnc Tower, sfrutta la sua posizione e il contesto per diminuire il consumo di energia e di acqua e stabilire nuovi parametri di riferimento per il risparmio energetico e idrico. Infatti, se la maggior parte degli edifici in costruzione punta per gli ambienti interni alla maggiore esposizione possibile di luce naturale, l’obiettivo degli architetti dello studio Gensler di San Francisco, in questo caso era avere la maggiore ventilazione naturale per dare ai lavoratori la sensazione di stare all’aria aperta.

La torre progettata dal studio Gensler in Pnc Plaza a Pittsburgh
La torre progettata dallo studio Gensler in Pnc Plaza a Pittsburgh
La facciata senza pannelli
La facciata con il doppio involucro in vetro

Come? Grazie a una doppia facciata in vetro, che rende la torre capace di respirare per una parte considerevole dell’anno senza ventilazione meccanica controllata, circa il 42% delle ore di lavoro. Ma attenzione, quando di tratta di grattacieli e questo misura circa 160 metri, la fisica vuole che a finestre aperte l’aria esca dal fabbricato invece di entrare. La strategia dunque è stata quella di invertire il paradigma e consentire la circolazione verso l’interno ogni volta che persone aprono le finestre. Il doppio involucro è stato studiato per avere quindi caratteristiche uniche: dall’esterno si vedono sottili pannelli verticali di vetro stratificato traslucido e trasparente all’87%, collocati in modo tale da formare delle diagonali sulle facciate a nord e sud. L’ispirazione viene delle vele di una barca, sono posizionati con la stessa sequenza di trama e ordito del tessuto, e i pannelli aperti hanno la funzione di imitarne le caratteristiche aerodinamiche per catturare il vento.

I panelli verticali della facciata aperti
I panelli verticali della facciata aperti
Il doppio involucro in vetro con la parte interna con le porte scorrevoli e gli infissi in legno
Il doppio involucro in vetro con la parte interna con le porte scorrevoli e gli infissi in legno

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L’appello del Global Solar Council per sviluppare il solare

Pannello fotovoltaico
Pannello fotovoltaico

Al summit di Parigi sull’ambiente (Cop21) i produttori di pannelli fotovoltaici e tecnologia per solare hanno fondato il Global Solar Council. Obiettivo: accelerare lo sviluppo del mercato a livello globale. Secondo l’associazione, l’energia solare è diventata una delle forme di energia elettrica più economiche a livello globale e i prezzi continuano a scendere rapidamente. I costi livellati dell’energia solare sono oggi l’80% più bassi rispetto a quelli del 2009, quando si è tenuta la Cop15.

«Oggi il settore del solare si è unito per combattere il cambiamento climatico. C’è accordo sul fatto che il solare possa diventare la principale fonte per la generazione elettrica. È estremamente importante il ruolo che è chiamato a giocare negli sforzi messi in atto a livello internazionale per eliminare definitivamente le emissioni di carbonio dal settore energetico, ha detto Bruce Douglas, presidente del Global Solar Council.

«La nascita del Global Solar Council, che è un progetto avviato proprio in Italia in occasione del PV SEC di Milano del 2007 con la fondazione del Network delle National PV Association per il quale ho avuto l’onore di organizzare la prima riunione, indica che i tempi sono maturi perché l’enorme potenziale del solare emerga. L’Italia ha sempre giocato una posizione di primo piano nel mercato internazionale. Nel ruolo di guida che ci è stato assegnato mi impegnerò a raccogliere e rappresentare le istanze di tutti, organizzazioni e operatori, nell’interesse unico dell’energia solare», ha aggiunto Gianni Chianetta, co-chairman del Global Solar Council.

Per evitare di oltrepassare i 2 gradi nell’aumento delle temperature globali, secondo il Global Solar Council, è necessario accelerare in modo deciso lo sviluppo dell’energia solare. È sicuramente possibile raggiungere una media del 10% sul totale dell’energia prodotta nel 2030, rispetto a meno dell’1% di oggi, se si creano le giuste condizioni di mercato.

I principali membri del GSC sono le associazioni internazionali e nazionali del solare sia dei mercati consolidati sia emergenti, inclusi i maggiori mercati mondiali quali Australia, Cina, Europa, India e altri paesi asiatici, Medio Oriente, Sud America e Stati Uniti.fotovoltaico-2

Tra Saint-Gobain e Sika cade l’ostacolo degli antitrust

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Via libera anche dal Brasile. Nessun altolà da parte dell’antitrust locale (il Cade): Saint-Gobain ha avuto l’ok di tutte le autorità antitrust e può procedere all’acquisizione del controllo di Sika. Ora il gruppo deve però superare le obiezioni poste dal vertice dell’azienda elvetica. Nel dicembre 2014 Saint-Gobain aveva annunciato l’accordo per rilevare il 16,1% (con il 52,4% dei diritti di voto) del capitale di Sika, quota detenuta dagli eredi del fondatore Kaspar Winkler attraverso Schenker Winkler Holding (Swh). L’offerta di Saint-Gobain era di 2,75 miliardi di franchi (2,63 miliardi di euro al cambio attuale). Ma il management aveva detto «no» e da allora la guerra è passata nelle aule dei tribunali. Il colosso francese ha comunque già ricevuto il via libera degli antitrust di Svizzera e Commissione Europea: «Nonostante Weber produca alcuni tipi di malta speciali, questi non vengono percepiti dai clienti come sostituti della malta Sika», aveva anticipato la Ue. «Sika e Saint-Gobain non vengono generalmente considerate come concorrenti diretti, in quanto le loro offerte sono piuttosto complementari in termini di qualità e di percezione di marca».

L’emissione incondizionata di tutte le pre-approvazioni antitrust rende, secondo i francesi, ancora più infondate le obiezioni portate dal consiglio di Sika per ritardare la conclusione della transazione: Tob (Commissione delle Offerte Pubbliche d’Acquisto) e Finma (l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari svizzeri) hanno ripetutamente confermato di non avere alcuna riserva verso l’applicazione delle clausole opt-out, evidenziando che Saint-Gobain ha completamente rispettato la legge svizzera. Finma ha anche confermato che Saint-Gobain e la famiglia Burkard non formano un gruppo. Sfortunatamente, «i consiglieri di amministrazione di Sika continuano a opporsi saldamente alla transazione ben oltre quanto concesso dai loro poteri regolamentari e nonostante i continui tentativi di Saint-Gobain di trovare un accordo». Saint-Gobain, fa sapere comunque di aspettare «rispettosamente e con fiducia» che la Corte svizzera permetta alla holding Schenker-Winkler (Swh) di riottenere i suoi diritti di proprietà e di concludere l’affare. Saint-Gobain ha ampliato il suo accordo con la famiglia e i suoi contratti di copertura ed è determinata a concludere questa transazione che porterà valore ad entrambi i gruppi.saint-gobain

Samoter Day a Verona: ecco come partecipare

A Verona domani va di scena il SaMoTer Day, giornata dedicata alle aziende e ai professionisti del settore del construction equipment e dell’edilizia. Si tratta di un momento di formazione e orientamento per addetti ai lavori che fa parte del percorso di avvicinamento alla prossima edizione di SaMoTer, salone internazionale triennale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, in programma a Veronafiere dal 22 al 25 febbraio 2017 (www.samoter.it). Giovedì al Centro congressi di Veronafiere, ad aprire il lavori dell’evento dalle 9.30, è la presentazione del report sullo scenario di mercato nazionale e globale, con i dati sui primi nove mesi del 2015 e le stime di chiusura dell’anno in corso.

Ma l’Osservatorio SaMoTer-Veronafiere – realizzato in collaborazione con Prometeia, società leader in consulenza e ricerca economica – vuole essere anche uno strumento per analizzare le tendenze future per l’edilizia nel biennio 2016-2017, partendo da fenomeni come lo scoppio della bolla cinese alle prospettive per i mercati storici, i Brics e i paesi emergenti. A seguire e chiudere la mattinata, dalle 11.45, Assodimi – Assonolo, Associazione distributori e noleggiatori di macchine attrezzature e beni strumentali per l’edilizia e Rental Blog, il primo blog multiservizi in Italia sul noleggio, illustrano il quadro della situazione per quanto riguarda lo sviluppo del noleggio delle macchine da cantiere.

Nel pomeriggio, dalle 14.30, si parla di sicurezza nella produzione di calcestruzzo in ambienti confinati con Atecap, Associazione tecnico economica del calcestruzzo preconfezionato, e Inail, Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. In contemporanea si tiene, inoltre, un workshop sull’internazionalizzazione del business delle aziende italiane che esplora le opportunità commerciali della regione Alpe-Adria e dell’Iran. Per partecipare al primo SaMoter Day basta registrarsi gratuitamente online basta cliccare qui. samoter day