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Porcellana ondulata per il primo Leed Platinum spagnolo

I grandi pannelli in ceramica color terracotta di Porcellanosa con nervature, disposti ad angolo a formare anse e a nascondere i pilastri di sostegno

L’ampliamento dell’Università Carlos III di Madrid è il primo edificio della sua categoria ad aver ricevuto in Spagna la certificazione Leed Platinum per l’innovazione la sostenibilità costruttiva. Il progetto di Estudio Beldarrain guidato dall’architetto spagnolo Juan Beldarrain è caratterizzato dal movimento e dalla ripetizione: la sua sorprendente facciata è fatta di pannelli in porcellana ondulata, color terracotta, sistemicamente replicati lungo tutto l’edificio con un effetto visivo studiato per risolvere con efficacia la divisione degli spazi interni. Infatti, si alternano con le vetrate e le aperture di ventilazione a lamelle.

l'edificio di ampliamento dell'Università Carlos III di Madrid
L’edificio di ampliamento dell’Università Carlos III di Madrid

La struttura in pratica è un sistema di costruzione modulare per rendere l’edificio sufficientemente flessibile per soddisfare le mutevoli esigenze del personale e degli studenti. Ci sono sezioni di ceramica angolate per formare delle file di rientranze che nascondono i pilastri di sostegno in cemento posti a una distanza di 2,20 metri l’uno dall’altro, le anse da 11.40 metri sono delimitate da sottili lastre post tensionate lasciate a vista. Così i pilastri scompaiono dietro le pieghe della facciata ventilata in ceramica Porcellanosa al punto che in alcuni luoghi, per esempio l’entrata principale, le grandi piastrelle sembrano galleggiare senza peso, e tra i pannelli si creano strisce orizzontali.

I grandi pannelli in ceramica color terracotta di Porcellanosa con nervature, disposti ad angolo a formare anse e a nascondere i pilastri di sostegno
I grandi pannelli in ceramica color terracotta di Porcellanosa con nervature, disposti ad angolo a formare anse e a nascondere i pilastri di sostegno

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Le finestre sembrano collocate in modo apparentemente disordinato, eppure sono pensate per far entrar la luce all’interno secondo la destinazione d’uso delle sale. Tutti i materiali scelti sono stati sfruttati per le loro capacità, come i prodotti utilizzati per fornire un isolamento termico e acustico adeguato: nella facciata ventilata sono stati usati 4 mila metri quadrati di pannelli Plus Kraft TP 238 dallo spessore di 50 millimetri in lana minerale naturale, 9.800 metri quadrati di pannelli Ultracoustic R da 45 millimetri e 2500 metri quadrati di pannelli Ultracoustic R da 70 millimetri, materiali ignifughi e idrorepellenti prodotti da Knauf Insulation. La bassa conducibilità termica del pannello Plus Kraft TP 238 ha permesso di ridurre lo spessore pur ottemperando ai requisiti richiesti dalla normativa iberica per l’efficientamento energetico delle costruzioni. Invece, con i prodotti in formato rotolo Ultracoustic R sono stati ridotti gli sprechi durante il montaggio delle placche di gesso laminato (Pyl) e della struttura intermedia in metallo, ed eliminati i giunti minimizzando i ponti termici.Estudio-Beldarrain_1CarlosIII

Delrio: lo smog si combatte riqualificando gli edifici

Graziano Delrio

«Una delle maggiori fonti di inquinamento è quella dei condomini». A parlare è il ministro Graziano Delrio, intervistato dal Corriere della Sera a proposito dell’emergenza smog. Secondo il titolare alle Infrastrutture, gli impianti di riscaldamento degli edifici sono la principale fonte dello smog: «Gli impianti sono altamente inefficienti. Il tema della loro riqualificazione energetica sta diventando centrale nei grandi centri urbani», ha spiegato Delrio. «Gli incentivi ci sono, ma non vengono usati. Pochi hanno colto la novità, ma con la legge di Stabilità li abbiamo resi fruibili anche per le parti comuni, prevedendo che possano essere ceduti in conto lavori». Il ministro è tornato anche a parlare delle Esc: «Si può pagare il lavoro cedendo oltre all’incentivo, che è il 65%, una parte del risparmio energetico in bolletta. Il piano funziona, garantisco. Aggiungo che questo potrebbe creare un perlato di quelle che in gergo anglosassone si chiamano energy saving company», ha aggiunto Delrio.

Graziano Delrio
Graziano Delrio

Casa: tutti i bonus della legge di Stabilità 2016

Gli sconti fiscali contenuti nella legge di Stabilità 2016 riguardano la casa e Confedilizia li ha raggruppati in un dossier. Ecco la lista delle detrazioni Irpes e Ires nel dettaglio: si spazia dalla ristrutturazione all’acquisto di mobili e frigoriferi, agli interventi di risparmio energetico e antisismico.BonusFiscale

Bonus Irpef ristrutturazioni edilizie

Sarà possibile detrarre dall’Irpef le spese effettuate per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia delle singole case. Per le parti comuni di edifici residenziali lo sconto si applicherà a interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Inoltre sarà possibile portare in detrazione anche le spese per la realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, eliminazione di barriere architettoniche, bonifica dall’amianto, opere per evitare infortuni domestici, interventi per prevenire atti illeciti, cablatura edifici ecc. Il tetto di spesa è di 96mila euro per gli interventi effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2016 su cui sarà possibile calcolare una detrazione al 50% e di 48mila euro dall’1 gennaio 2017 con una detrazione al 36%.

Acquisto mobili e grandi elettrodomestici

Si potranno detrarre oltre alle spese documentate per i lavori di casa anche quelle per l’acquisto di mobili d’arredo e di grandi elettrodomestici, come ad esempio frigoriferi e lavastoviglie, di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), per i quali sia prevista l’etichetta energetica. Il tetto di spesa per la detrazione al 50%, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016 è di 10 mila euro. Per le giovani coppie che comprano casa (a patto che uno dei due non abbia superato i 35 anni) sia sposate che conviventi, da almeno tre anni, per tutto il 2016 sarà possibile detrarre dall’Irpef al 50% le spese documentate per l’acquisto di mobili e arredo nel limite di 16 mila euro.

Interventi per il risparmio energetico

Anche in questo caso è prevista la detrazione Irpef e Ires dalle spese per i lavori finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici. Nel dettaglio, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre la detrazione sarà al 65% e il tetto di spesa per gli interventi per la riduzione del fabbisogno energetico di edifici esistenti sarà di 100 mila euro; per gli interventi riguardanti pareti, finestre (compresi gli infissi) su edifici esistenti sarà di 60 mila euro così come per l’installazione di pannelli solari; e infine per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale il limite massimo di spesa sarà di 30 mila euro. Dall’1 gennaio 2017 il bonus sarà al 36% e si applicheranno le regole e i limiti sugli interventi relativi alle ristrutturazioni edilizie. Per gli interventi più rilevanti, riguardanti i condomini, il tetto di spesa, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016, è di 100 mila euro in caso di riduzione del fabbisogno energetico di edifici esistenti e di 60 mila euro per opere riguardanti pareti, finestre (compresi gli infissi) su edifici esistenti, così come per l’installazione di pannelli solari. Il limite massimo di spesa per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale è invece di 30 mila euro. Dal 2017 si applicano le regole ed i limiti sugli interventi relativi alle ristrutturazioni edilizie.

Cessione crediti ai fornitori

Per le spese sostenute per tutto il 2016 per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, i soggetti che si trovano nella no tax area (pensionati, dipendenti e autonomi), in luogo della detrazione dall’imposta lorda, possono optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato i predetti interventi, con modalità da definire con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di stabilità 2016.

Interventi antisismici

Sarà possibile detrarre dall’Irpef le spese per specifici interventi su edifici (adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive) ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità. Il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione fino al 31 dicembre 2016 (al 50%) è di 96mila euro e dal 2017 (al 36%) di 48mila euro.

Bdr Thermea compra Ecr e punta sul mercato Usa

Un impianto di Bdr Thermea
Un impianto di Bdr Thermea

Negli Usa nasce il terzo gruppo sul mercato del riscaldamento. Il player è il frutto dell’acquisizione della statunitense Ecr International da parte della olandese Bdr Thermea. L’azienda, che sede ad Apeldoorn, ha da tempo annunciato una strategia che prevede l’espansione globale extra europea. Bdr Thermea acquisirà il 100% di Ecr, che fornisce prodotti per la climatizzazione negli Usa. L’acquisizione comprende gli stabilimenti produttivi che hanno sede negli Stati Uniti, portfolio marchi e canali distributivi. Da parte sua, Ecr potrà avere accesso alla piattaforma tecnologica dei sistemi idronici di Bdr Thermea. Le due aziende sono attive da quasi novant’anni negli Stati Uniti e da più di 300 in Europa. Secondo quanto rende noto l’azienda olandese, l’acquisizione «rappresenta per Bdr Thermea un’ulteriore fase del processo di espansione internazionale avvenuta negli ultimi dieci anni». Bdr Thermea è nata nel 2009 dalla fusione del gruppo olandese Remeha (formato nel 2004 dopo l’acquisizione della francese De Dietrich Thermique da parte di Remeha) e del leader britannico Baxi Group. Nel 2011 BDR Thermea ha poi acquisito Baymak, la terza più grande realtà del mercato del riscaldamento in Turchia. Secondo Alberto Favero, direttore generale di Baxi, l’operazione «conferma la sua strategia verso l’internazionalizzazione e dimostra la sua volontà di crescita e di continuare ad investire in nuovi progetti. È una chiara affermazione della sua posizione di leader di mercato. L’appartenenza a questo grande gruppo aumenta il nostro prestigio e ci consente di mantenere una leadership competitiva nel mercato domestico e internazionale».

Un impianto di Bdr Thermea
Un impianto di Bdr Thermea

Impianto solare più efficiente con i nanotubi

Pannelli fotovoltaici
Pannelli fotovoltaici

Quando si decide di installare un impianto solare, la prima considerazione è la collocazione: così ci si rivolge a un tecnico per individuare l’angolazione in grado di ottenere la maggiore efficienza. Non a caso uno dei più recenti progetti di Google è il sito web Solar Project, un servizio web disponibile in nove regioni degli Stati Uniti, che analizza dove è meglio installare l’impianto e con quali costi e i benefici. La maggior parte dei dati raccolti finora evidenzia come quasi sempre sia il tetto il luogo più adatto per lo sfruttamento dell’irraggiamento. Inoltre, l’industria di settore non è concorde sull’assetto ideale: ovest o sud? Il dibattito ha stimolato i ricercatori.fotovoltaico

E alla King Abdullah University of Science & Technology (Kaust) in Arabia Saudita in collaborazione con la National Central University di Taiwan hanno sviluppato uno speciale rivestimento in vetro che potrebbe consentire ai pannelli di assorbire la luce da più direzioni e aumentare la quantità di calore trasformato in energia in uscita. Questo nuovo rivestimento di vetro contenente silice fusa è composto da nanotubi ultrasottili e muri in nanoscala a nido d’ape che abilitano le celle solari a catturare i raggi del sole da più parti. Secondo l’American Chemical Society l’efficienza della cella può essere incrementata dal 5,2% al 27,7% in più a seconda dell’angolo di luce, e la resa, ossia la conversione in energia, aumentare fino al 46% durante il ciclo di vita del prodotto. Il rivestimento ha anche un’altra funzione: mantiene i pannelli puliti. Si tratta di un dettaglio molto importante perché lo sporco incide sul rendimento. I test in laboratorio hanno calcolato un’efficienza del 98,8% mantenuta anche dopo sei settimane di uso all’esterno. La maggior parte dei pannelli solari invece devono essere puliti regolarmente per togliere la povere che potrebbe influenzare negativamente.

Le caldaie Riello agli americani di Utc Climate

Ettore Riello

Le caldaie Riello diventano americane al 70%. A Ettore Riello e alla sorella Lucia rimane una partecipazione di minoranza. Ad acquistare è il colosso americano Utc Climate, Controls & Security. «È un momento storico», commenta Ettore Riello, che nel 2004 era riuscito a riportare l’azienda sotto il controllo della famiglia fondata nel 1922 da Pilade. «Crediamo che il gruppo Riello, con i suoi marchi ormai affermati e la sua offerta di prodotti, costituisca una piattaforma eccellente per l’espansione di Utc Climate, Controls & Security nel campo del riscaldamento in Europa», è il commento di Ross Shuster, presidente delle Operazioni Internazionali di Utc Climate, Controls & Security. «Siamo già un fornitore leader di soluzioni per il riscaldamento in Nord America attraverso diversi marchi. Crediamo che utilizzando il know-how dell’ingegneristica del Gruppo Riello, le sue capacità industriali e la professionalità altamente qualificata dei suoi dipendenti, vi sia un altissimo potenziale per aumentare la nostra presenza nel segmento a livello globale e per incrementare le sinergie con le attività già esistenti».

L’avventura era iniziata sotto il nome di Officine Fratelli Riello (con Pilade anche Giuseppe e Raffaello) e puntando su un prodotto diventato un simbolo, il bruciatore. L’azienda cresce e negli anni ’80 inizia lo sviluppo sui mercati internazionali con uno stabilimento in Nord America. Arrivano le acquisizioni negli anni 90′ con Beretta, Thermital, Vokéra, Chauffage Français e Sylber. Nel 2000 Pilade vende al fondo Carlyle il suo 50% ma nel 2004 il figlio Ettore e le sorelle riacquistano la totale proprietà del gruppo di Legnago. Ettore fu finanziato da un pool di 7 banche (UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Bpm, Veneto Banca e Bnp Paribas) che oggi sarebbero esposte per circa 420 milioni. La transazione dovrebbe chiudersi agli inizi del 2016, dopo l’espletamento dei passi necessari incluse le approvazioni normative.

United Technologies Corporation è una multinazionale conglomerata con sede a Farmington, nel Connecticut. Le sue attività spaziano dall’aeronautica alle costruzioni, e ha un fatturato di circa 62,6 miliardi di dollari e un utile netto di 5,7 miliardi.

Ettore Riello
Ettore Riello

Istat: il 22% delle famiglie italiane ha investito sul risparmio energetico

Il 22% delle famiglie nel corso degli ultimi cinque anni ha scelto il risparmio energetico, per esempio con la sostituzione di apparecchi ed elettrodomestici in modelli più efficienti, o con interventi di isolamento termico dell’abitazione. Lo rileva il report Istat Popolazione e ambiente: preoccupazioni e comportamenti dei cittadini in campo ambientale. Il maggior contributo sul fronte dell’efficientamento del settore residenziale proviene dal Nord-ovest e dal Nord-est (rispettivamente, 25 e 24 famiglie su 100); il minore dal Meridione (18,2%). Le regioni che mostrano la maggiore propensione ad allocare risorse in questo ambito sono Liguria (circa 34%), provincia di Trento (33,5%), Valle d’Aosta Lombardia e Piemonte (tutte 32%) ed Emilia Romagna (31%). Più contenuti invece, in Sicilia (17,3%), Abruzzo (23%) e Puglia (23%)». Che tipologie di lavori sono stati effettuati? Il 54% delle famiglie ha speso per ridurre i costi di energia elettrica, il 20% per il riscaldamento dell’abitazione, il 15% per il riscaldamento dell’acqua e il 10% per il condizionamento. Non solo, sebbene il tema del risparmio energetico sia di grande attualità, l’istituto di statistica identifica nel recente peggioramento delle condizioni economiche una correlazione con questi dati.isolamento_termico

 

Calce di ciottoli di fiume, ritorno all’intonaco naturale

Pietra, acqua, fuoco e tempo: dall’Impero Romano fino al Rinascimento la calce, ottenuta con ciottoli di fiume, era usata per intonaci resistenti, in grado di garantire ambienti sani e naturalmente privi di umidità. Questa tradizione edilizia e decorativa, che risale alle prime abitazioni note all’umanità costruite in argilla, rivive nell’industria e rappresenta sempre di più il futuro. Infatti, Harpo con la divisione Sandtex ha deciso di puntare su questo materiale naturale, che applicato sui muri esterni o interni, riesce con il tempo ad assorbire la CO₂ emessa nella fase di cottura dei ciottoli da cui ha avvio il processo di lavorazione. Insomma, una reazione chimica naturale che compensa i lati meno sostenibili. harpo-sandtex-calce

Ma come si ottiene il grassello di calce, base di tutti gli stucchi, intonaci e pitture detti comunemente «alla calce»? Con una lavorazione lunga e complessa: i ciottoli di fiume vengono cotti lentamente in altoforno per circa una settimana. Durante questa fase, il carbonato di calcio e il carbonato di magnesio si liberano dell’anidride carbonica contenuta nella pietra che perde fino a un terzo del suo peso. La calce viva così ottenuta viene poi spenta con acqua e lasciata a stagionare in buche a cielo aperto fino a 24 mesi. Il risultato? Una base per prodotti caratterizzati nell’applicazione da una tonalità non uniforme, piacevolmente vellutata, simile alle superfici antiche, e allo stesso tempo permeabile al vapore, lucente e estremamente resistente nel tempo, completamente priva di agenti chimici.

Expo 2015 va in pezzi (a scopo benefico)

Le vele del padiglione Kuwait a Expo 2015

Smantellamento sostenibile e ispirato al riuso quello che Nussli, fornitore di costruzioni per eventi e fiere, sta realizzando con il padiglione del Kuwait a Expo 2015. Infatti, molti dei materiali e dei componenti sono destinati a comuni e associazioni che li riutilizzeranno per altri scopi. Per esempio, gli arredi del ristorante, sedie e tavolini sono stati consegnati al Comune di Torino, che li poi donati alla ludoteca Il Paguro. Il gioco pearl divers, simile a un flipper interattivo con le perle, invece è stato invece donato alla Fondazione Triulza, che realizzerà il museo dedicato a Expo 2015. Tra i progetti ancora sotto esame, anche la possibilità di riutilizzare, le «vele» antistanti l’ingresso, che simboleggiavano le caratteristiche imbarcazioni kuwaitiane, sicuramente l’elemento distintivo del padiglione progettato dall’architetto Italo Rota. Mentre i pesci che animavano la grande vasca dell’acquario sono già stati trasferiti nei mesi scorsi all’Acquario di Genova, e le divise delle hostess consegnate alla cooperativa Arc en Ciel di Torino. Il gruppo elvetico è anche impegnato nello smantellamento dei padiglioni dell’Iran, della Germania e della Svizzera dove le operazioni sono in fase avanzata, e ha già completato il dismantling degli interni del padiglione Vanke. «I prossimi mesi saranno per noi una corsa serrata per completare i programmi di smantellamento, riconsegnando a Expo i terreni occupati nei tempi previsti. Non vogliamo però abbassare la guardia sul piano della sostenibilità e stiamo continuando a esplorare possibili opportunità di donazione di materiali e arredi usati per Expo 2015 laddove le condizioni lo consentono», ha dichiarato Emanuele Rossetti, Direttore Generale di Nussli Italia.

Le vele del padiglione Kuwait a Expo 2015
Le vele del padiglione Kuwait a Expo 2015

Un modello standard per abbassare i costi di social housing

Uno dei due vincitori del bando Progetto 10.000, firmato dallo studio Beretta Associati e Mab Arquitectura in cordata Mangiavacchi Pedercini

Ridurre i costi e i tempi di costruzione nell’edilizia sociale privata con un modello standard e replicabile. Quello che in tempi brevi verrà sperimentato nel cantiere di Merezzate, dove sono previsti 600 nuovi alloggi. Tutto parte dal Progetto 10.000, il bando indetto da InvestiRe e Fondazione Housing Sociale per individuare le soluzioni in grado di assicurare qualità abitativa e rendimento sufficiente per ottenere il cofinanziamento del Fondo Fia. L’idea è quella di realizzare 10 mila appartamenti in tutto il territorio utilizzando le risorse messe in campo per effettuare investimenti caratterizzati da piccoli rendimenti e ritorni nel lungo periodo, possibili solo a costi ridotti. Ma come abbassarli? Ormai un’operazione di social housing non punta solo alla qualità degli immobili, ma offre anche servizi di comunità e per farlo deve tenere conto di diversi aspetti: il costo dell’area, delle opere di urbanizzazione, per esempio strade, reti fognarie e scuole, quelli di costruzione, di allacciamento e tutte le spese tecniche per la progettazione e la direzione lavori. E poiché l’80% dell’importo complessivo è rappresentato dalla progettazione e dalla costruzione, diventa fondamentale intervenire in questi due ambiti per abbassare l’investimento totale.

Uno dei due vincitori del bando Progetto 10.000, firmato dallo studio Beretta Associati e Mab Arquitectura in cordata Mangiavacchi Pedercini
Uno dei due vincitori del bando Progetto 10.000, firmato dallo studio Beretta Associati e Mab Arquitectura in cordata Mangiavacchi Pedercini

Così su circa 38 proposte sono state scelte quelle presentate dal Consorzio Arcale e dall’impresa Mangiavacchi Pedercini, che hanno lavorato per 8 mesi con il committente e i progettisti per identificare le soluzioni da applicare alle strutture e agli impianti e quindi adattare le tecnologie costruttive in modo da contenere i costi senza perdere in sicurezza, qualità ed efficienza energetica. Giorni passati ad affinare i progetti e definire le tipologie abitative, in linea, a corte o a torre, come quella proposta dallo studio Beretta Associati e Mab Arquitectura in cordata Mangiavacchi Pedercini per ottimizzare gli spazi. Già perché quando si parla di edilizia convenzionata è indispensabile ridurre al massimo il rapporto tra superficie lorda costruita e la superficie vendibile. In pratica, significa che se per vendere 100 metri quadrati bisogna costruirne 160, l’obiettivo è abbassare questo valore. Che in questo caso è sceso a 140, un 15% in meno equivalente a una riduzione dei costi tra il 5 e il 10% a seconda del terreno. Non solo, i prototipi di modello costruttivo si basano anche sulla scelta dei materiali in base alle loro caratteristiche, così gli edifici avranno la spina dorsale in cemento armato e una struttura leggera in acciaio e cemento per i solai. Per vedere il risultato di questo approccio di progettazione congiunta bisognerà aspettare la prossima estate quando inizieranno i lavori in cantiere.

Le unità immobiliari a fila
La tipologia abitativa in linea

I Bilanci delle costruzioni 2015 con 1015 imprese

bilanci-delle-costruzioni

bilanci-delle-costruzioniSono 1015 le aziende passate ai raggi X nel supplemento del nuovo numero di YouTrade. I BILANCI DELLE COSTRUZIONI 2015, edito da Virginia Gambino Editore e frutto del lavoro del Centro Studi YouTrade, ha messo sotto osservazione tutto il sistema, dalle società di costruzioni all’impiantistica, dai rivenditori di materiali agli ingegneri.

Risultato: la fotografia di un anno da dimenticare, il 2014, per buona parte delle aziende. Ma anche la sorpresa di imprese che riescono a vincere la crisi e a crescere: sono il 35,3%. Se per fatturato ai primi posti ci sono i giganti dell’impiantistica (Saipem, Marcegaglia, Nuovo Pignone), per le costruzioni svetta Salini Impregilo (+62,5%), se la cava Astaldi (-3,4%), e si impenna il risultato di Itinera del gruppo Gavio (+132,8%) frutto del riassetto dopo la cessione del pacchetto di azioni Impregilo, mentre Pizzarotti segna una variazione negativa del 10,2%. Altra sorpresa: tra le società di ingegneria tramonta il periodo d’oro del «chiavi in mano». Sono i progettisti a lavorare di più. Ai primi posti della classifica si piazzano Italferr, Proger e D’Appolonia, mentre Tchnital e Sina continuano il trend declinante. In ordine sparso, invece, il mondo della produzione. A fronte di aziende di impianti di climatizzazione hanno aumentato il giro d’affari, così come le imprese dell’arredo bagno, quelle del legno per costruzioni hanno sofferto.

Nel supplemento I Bilanci delle costruzioni 2015 sono riportati i risultati di tutte le aziende: ricavi, valore della produzione, valore aggiunto, Mol, utile netto, mezzi propri, tasso di indebitamento, Ros, Roe e cash-flow. In tutto 192 pagine di analisi e numeri utili per ampliare la vostra conoscenza. Imperdibile.

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Ance: dopo otto anni l’edilizia riparte

Lavori edili
Lavori edili

Buone notizie dall’Osservatorio nazionale Ance: finalmente dopo otto anni di crisi nel settore il costruzioni ritornerà a crescere nel 2016. Secondo le stime dell’associazione dei costruttori italiani presentate oggi a Roma gli investimenti aumenteranno dell’1%. Uno slancio ulteriore arriverà dalle misure fiscali contenute nel disegno di Legge di Stabilità: la detrazione Irpef del 50% dell’Iva per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A e B, potrà dare stimolare il mercato immobiliare e frenare la discesa degli investimenti in nuove abitazioni: dal -6% del 2015 e il -13,9% del 2014 si passerà al -3,5%, in termini reali, per il 2016. Gli effetti positivi della manovra del Governo si fanno sentire anche sugli investimenti per il recupero abitativo, in aumento dell’1,5% su base annua grazie alla proroga, fino a dicembre 2016, del potenziamento delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie ed efficientamento energetico.Cantiere

Inoltre, con la cancellazione del Patto di stabilità interno gli investimenti in opere pubbliche potrebbero aumentare di 2 miliardi nel 2016 pari a un +6% sul 2015. Secondo il presidente di Ance, Claudio De Albertis potrebbero essere molti di più, addirittura il doppio. Segnali di ripresa anche dal mercato immobiliare che ha chiuso il 2015 con un +5,3% e 440mila transazioni, mentre per il prossimo anno le stime sono del +13,5% e 500mila unità in compravendita. I prezzi ancora in calo nel 2015 diventeranno stabili o in leggera flessione nel 2016. La ripresa ci sarà nel 2017 con aumenti nell’ordine dell’1,6%.

Piastrelle di ceramica con il turbo grazie all’export

Fabbrica di ceramica

I segnali di ripresa del comparto industriale si vedono anche nel settore delle piastrelle di ceramica, secondo il consuntivo annuale di Confindustria Ceramica del 2015: l’export cresce del 1,8%. Il rapporto, stilato con la collaborazione di Prometeia, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper), e il professor Marco Fortis dell’Università Cattolica di Milano, mette in evidenza una ripresa nelle vendite complessive con il segno +1,4% pari a 401 milioni di metri quadrati, grazie alla auspicata fine della caduta della domanda sul mercato italiano (-0,3%) e a una espansione, seppur su valori più limitati rispetto al 2014, delle esportazioni (+1,8%) e della produzione (+3%). E le previsioni indicano tassi di vendita complessivi in crescita particolarmente per il contributo dell’export, su cui però pesano le tensioni internazionali, e di un mercato italiano stabile. Tra le aree geografiche con le migliori performance nel 2015 si registrano il Far East (+7,2%), l’area Nafta (+6,3%) i Paesi del Golfo (+5,5%), l’area Balcanica (+3,7%). In flessione invece, il Nord Africa (-3%) e l’Europa Centro Orientale (-5,6%), dove la crisi della Russia ha dimezzato la capacità di assorbimento del mercato, in conseguenza delle sanzioni Ue.

Fabbrica di ceramica
Fabbrica di ceramica

Positivi anche i livelli di capitalizzazione delle aziende, capace di supportare gli investimenti e la riduzione delle scorte di prodotto finito. Infatti, il campione analizzato da Bper mostra un Ebitda di settore pari all’11,1% una redditività da gestione caratteristica positiva e in grado di generare un apprezzabile flusso di cassa. L’incidenza del circolante sul fatturato 2014 si riduce di tre punti percentuali al 38,7%, grazie a percorsi di efficientemente sul stock di magazzino e alla selezione dei crediti commerciali. Tale aspetto ha determinato un miglioramento nei livelli di capitalizzazione del settore, ora prossimi all’80% del capitale investito, superiore ai livelli pre crisi quando erano più consistenti il magazzino prodotti finiti ed il ricorso al credito.

Restano forti invece, le preoccupazioni per il rinnovo dei dazi antidumping, minacciati dalla concessione alla Cina del Mes (Market Economy Status). Secondo il presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli ha fatto bene Confindustria e l’Associazione Europea degli industriali a negare con forza la concessione di questo status, che renderebbe inefficaci i dazi alle importazioni di piastrelle di ceramica in Europa, una misura in scadenza il prossimo 16 settembre per la quale si auspica un impegno preciso e forte del Governo Italiano e della Commissione e Parlamento Europeo volto al rinnovo degli stessi per altri cinque anni.

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