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Una nuova vita con il decreto per le terre e rocce da scavo

La gestione delle terre e rocce da scavo è una delle attività più critiche nei cantieri. E se per fortuna dal 2012 il materiale derivato dalle opere di sbancamento non è più considerato un rifiuto, ma un sottoprodotto da poter riutilizzare, rimangono le complessità tecniche generate dalla stratificazione delle norme introdotte nel corso degli anni. Risultato? Un’incertezza giuridica che comporta una serie di adempimenti poco lineari e troppo costosi e di certo non spinge a un uso sostenibile delle risorse e soprattutto non limita l’uso del materiale da cava. Ora le cose potrebbero cambiare con un Decreto del Presidente della Repubblica che regola la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo. L’obiettivo è quello di facilitare e incrementare l’utilizzo dei sottoprodotti sia per ridurre il ricorso allo smaltimento in discarica delle terre e rocce da scavo, sia per diminuire i costi connessi all’approvvigionamento di materia prima. Dopo una consultazione pubblica e l’elaborazione di un nuovo testo unico, che raccoglie le disposizioni vigenti, e approvato dal Consiglio dei Ministri, il provvedimento dovrà però passare al vaglio del Consiglio di Stato per sancire definitivamente le semplificazioni introdotte. Molte le novità: dalle procedure più snelle per attestare che le terre e rocce da scavo generate nei cantieri di grandi dimensioni soddisfano i requisiti per essere qualificate sottoprodotti, ai tempi certi per la definizione delle procedure, anche attraverso l’introduzione di meccanismi in grado di superare eventuali situazioni di inerzia degli uffici pubblici. È previsto un rafforzamento del sistema dei controlli e l’allineamento della normativa italiana a quella europea. Non solo, si potrà chiedere all’Arpa o Appa di verificare il piano di utilizzo e di effettuare in via preventiva i controlli previsti dalla legge e verrà creata una specifica procedura per l’impiego nel sito di produzione, delle terre e rocce da scavo prodotte nell’ambito della realizzazione di opere o attività sottoposte a valutazione di impatto ambientale.terre_da_scavo2

Cercasi bando sulla riqualificazione urbana

Doveva essere emanato entro il 31 gennaio 2016, ma ancora non c’è traccia del bando sulla riqualificazione urbana, contenuto nella Legge di stabilità 2016. Peccato che il programma straordinario che prevedeva l’assegnazione di 500 milioni di euro per interventi di rigenerazione delle aree metropolitane e dei capoluoghi di provincia degradati, abbia dei vincoli di tempo. Infatti, i progetti dovranno essere presentati, seguendo le indicazioni contenute nel bando, entro il 1 marzo 2016 e in seguito saranno proclamati i vincitori e definiti i tempi e i modi di realizzazione degli interventi. Naturale dunque la preoccupazione di Anci che chiede di istituire un tavolo tecnico per capire come avere accesso alle risorse: tra i rappresentanti dei Comuni, molti dei quali esperti della materia, c’è la disponibilità a collaborare all’identificazione dei requisiti dei criteri per accelerarne la stesura.Riqualificazione_urbana

Nuovo intonaco Tecnored contro l’umidità di costruzione

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Grazie alla sua esperienza nell’edilizia monumentale e nel green building, Tecnored presenta l’Intonaco Confortevole TRH380, progettato per donare maggiore comfort abitativo senza dover aspettare i naturali tempi di asciugatura derivanti “dall’umidità di costruzione”, che impediscono in tale periodo il raggiungimento dei valori finali di coibentazione termica.

Ventilato, macroporoso, fibroriforzato, a base di calci idrauliche naturali NHL3,5 in colorazione bianca pigmentabile, l’intonaco TRH380 è ideale sia negli interventi di recupero edilizio sia per quelli riguardanti la nuova edilizia abitativa. Facile da lavorare, dall’elevata traspirabilità, questa soluzione possiede anche una notevole resistenza meccanica a compressione e durata nel tempo.

Intonaco Confortevole è particolarmente indicato per risolvere le problematiche della nuova edilizia abitativa legata ai lunghi tempi di asciugatura dell’acqua utilizzata per la realizzazione delle nuove strutture. Prima infatti che queste giungano a maturazione, generalmente nei nuovi locali si producono fenomeni condensativi superficiali che innescano proliferazioni indesiderate di muffe e funghi.

L’Intonaco Confortevole TRH380 è applicabile direttamente sulle murature avendo cura di eliminare mediante idrolavaggio ad alta pressione gli oli disarmanti presenti sulle superfici in getto.

PortaMatic Hörmann: nuova automazione per porte in legno e acciaio

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Hörmann presenta la nuova motorizzazione PortaMatic, pensata per facilitare la vita ad anziani, mamme con culle e neonati, disabili o persone in generale con difficoltà di movimento. L’innovazione tecnologica contro le barriere architettoniche per gestire con il massimo comfort le porte di casa.

Installabile su porte d’ingresso e porte interne, la motorizzazione PortaMatic consente di aprire automaticamente sia le porte in legno che quelle in acciaio attraverso una comoda radiotastiera o un semplice telecomando. Tutte le funzioni di controllo della motorizzazione possono essere combinate e personalizzate in base alle proprie esigenze.

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Tramite telecomando o radiotastiera, è possibile comandare fino a quattro funzioni:
funzionamento ad impulsi, che permette di aprire la porta premendo un pulsante e di richiuderla premendo nuovamente lo stesso pulsante
funzionamento automatico, che prevede l’apertura della porta attraverso telecomando o radiotastiera e la seguente chiusura automatica una volta trascorso un lasso di tempo preimpostato
funzionamento semi-automatico, che consiste nell’aprire parzialmente la porta con la mano, dopodiché interviene la motorizzazione per fare ruotare completamente il battente, analogamente nella chiusura è sufficiente spingerla leggermente perché poi si attivi la motorizzazione a completare la chiusura della porta
funzione di chiudiporta, che attiva la motorizzazione solo per richiudere la porta, dopo averla aperta manualmente e una volta trascorso il periodo di tempo preimpostato.

PortaMatic è una soluzione adatta non solo per l’ambiente domestico, ma anche per i luoghi di lavoro, come uffici e negozi. Inoltre il suo utilizzo riduce il consumo di corrente in standby a meno di 1 Watt.

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La motorizzazione PortaMatic è equipaggiata col sistema radio BiSecur, sviluppato da Hörmann in collaborazione con la Facoltà di Crittologia dell’Università di Bochum, che consente l’apertura della porta anche a distanza grazie all’utilizzo di una codifica AES 128, standard riconosciuto a livello internazionale e impiegato ad esempio per l’online banking.

Fornitura record per JCB, con 63 terne alla Regione Sardegna

jcb-terne

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JCB consegna alla Regione Sardegna 63 terne JCB 4CX, una della più importanti forniture di questo genere sul mercato italiano da dieci anni a questa parte. Le macchine sono destinate ad altrettanti Comuni, Unioni e Consorzi che le utilizzeranno per interventi di manutenzione, tutela e difesa del territorio, protezione civile.

Elevati gli standard del bando di gara pubblico, che l’azienda inglese si è aggiudicata. Tra questi le caratteristiche tecniche e costruttive, la disponibilità di una rete di assistenza adeguata, la capacità di garantire la fornitura in tempi molto ristretti. “L’entità di questo contratto, le specificità dell’allestimento richiesto e le ristrette tempistiche di consegna previste hanno rappresentato un banco di prova senza dubbio impegnativo, ma ancora una volta JCB ha dimostrato la sua capacità di soddisfare con la necessaria reattività le esigenze dei propri clienti, garantendo al tempo stesso una costante e puntuale presenza sul campo grazie alla propria rete di assistenza e servizio”, ha dichiarato Domenico Matrone, Direttore Generale di JCB Italia.

JCB-terne

Uno dei fattori critici della fornitura era costituito dai tempi di consegna di un grande numero di macchinari. Come spiega Marino Bazzicalupo, Sales Director South Italy di JCB, nonostante i vincoli temporali ristretti, l’azienda è riuscita a completare la fornitura nell’arco di un solo mese, dalla produzione all’omologazione e messa su strada.

La commessa si inserisce nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale per la Sardegna 2007/2013, nell’Azione 3 del PRS dedicata specificamente ai servizi ambientali. La RegioneSardegna ha individuato nel modello JCB 4CX , equipaggiato con decespugliatrice a braccio, la macchina più idonea a soddisfare le molteplici necessità degli enti locali. “Ad incidere sulla scelta finale la capacità del costruttore britannico di garantire un puntuale e tempestivo servizio di assistenza grazie alle sue strutture presenti sul territorio, presupposto necessario a una gestione ottimale di un parco macchine di così notevole entità”, racconta Salvatore Faedda, funzionario dell’Ente Foreste Sardegna distaccato alla Protezione Civile.

Oltre al decespugliatore, la terna JCB 4CXha è stata dotata di alcuni accorgimenti fra cui un kit di sollevamento con contrappeso maggiorato, linea idraulica supplementare e benne addizionali sia in versione normale che trapezoidale.

Torna il Salone del Mobile, ecco le novità

Salone del Mobile
Salone del Mobile

È partito il conto alla rovescia per l’edizione 2016 del Salone del Mobile. Sarà la 55a edizione. Ci saranno anche tre gli eventi collaterali: filosofie dell’abitare, arredo classico e finiture, più un cortometraggio firmato Matteo Garrone. Il Salone è in programma dal 12 al 17 aprile a Fiera Milano Rho. Sono attesi più di 300mila operatori da oltre 160 Paesi e un pubblico di oltre 30mila persone nelle giornate di sabato e domenica. Un business che da solo, lo sorso anno, ha generato un indotto di 221 milioni di euro. Anche quest’anno in Fiera c’è il tutto esaurito con 207.000 metri quasdri di superficie espositiva netta e 2.310 espositori di cui 650 i designer del SaloneSatellite, con il 30% di aziende estere.

Salone del Mobile
Salone del Mobile

«La 55a edizione sarà un appuntamento di richiamo internazionale dove l’offerta commerciale, ben rappresentata dal meglio delle aziende tra le più qualificate del mercato italiano ed estero, si coniuga alla cultura dell’abitare attraverso gli eventi collaterali che presenteremo», ha spiegato Roberto Snaidero, presidente del Salone. «Internazionalizzazione e innovazione sono infatti i fattori che caratterizzeranno questa importante edizione. In particolare, le aziende partecipanti al Salone dichiarano il 63% di fatturato generato in export mentre il 67% delle stesse nell’ultimo triennio ha effettuato importanti investimenti nell’innovazione di macchinari, attrezzature e software, ricerca e sviluppo e progettazione di nuovi prodotti».

Salone del Mobile a Milano
Salone del Mobile a Milano

Complementi d’arredo

In campo scendono il Salone Internazionale del Mobile insieme al Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, con oltre 1300 espositori distribuiti su oltre 150.000 metri quadrati, suddivisi nelle tipologie stilistiche Classico e Design. A riconoscimento di una tipologia di prodotto già affermata principalmente sul mercato americano, dell’East e Far East, viene lanciato il nuovo settore xLux, al padiglione 3, per rispondere alla crescente domanda che chiede di dare una collocazione precisa a questa tipologia di prodotto, fino alla scorsa edizione presentato in maniera diffusa all’interno di diversi padiglioni. Numerose le aziende che, partendo da forme classiche o di design, si sono indirizzate verso questa proposta che rappresenta una sintesi delle due realtà con un prodotto di carattere lineare ma arricchito con particolari, finiture e materiali più caldi e morbidi; forte presenza dei maggiori brand del fashion, tra cui Borbonese, Fendi, Ferrè, Paul Mathieu, Roberto Cavalli, Ungaro e Versace, oltre a brand di prestigio internazionale, come Aston Martin, Ritz, in anteprima mondiale, e Tonino Lamborghini.

Salone del Mobile a Milano 2015
Salone del Mobile a Milano 2015

Cucina e bagno

Tornano anche le biennali EuroCucina con l’evento collaterale FTK (Technology For the Kitchen, nei padiglioni 9-11 e 13-15) e il Salone Internazionale del Bagno (padiglioni 22-24), una risposta alla crescente domanda di qualità verso i due comparti. A EuroCucina (120 espositori su 23.000 metri quadrati) verranno presentate le novità in fatto di cucine di alta qualità, risposta alla sempre più ampia richiesta di funzionalità derivata dalla rinnovata attenzione del consumatore. Acciaio inox e pietre naturali sembrano catturare l’attenzione di questa edizione. Innovazione tecnologica, efficienza energetica, facilità d’uso e ricerca estetica, caratterizzeranno l’offerta di FTK (Technology For the Kitchen), la proposta collaterale dedicata agli elettrodomestici da incasso e cappe d’arredo dove va in scena il meglio della tecnologia applicata al mondo del “cucinare” e del vivere la cucina nell’innovativa dimensione della “connectivity”: 40 gli espositori su 12.000 metri quadrati.

Il Salone Internazionale del Bagno (200 espositori su 19.000 metri quadrati) presenta le anteprime assolute per personalizzare, invece, l’ambiente della casa che è sempre più dedicato al benessere e alla cura di sé. La 19a edizione per il SaloneSatellite collocato nei padiglioni 13-15, con ingresso libero da Cargo 4. Tema di quest’anno sono i Nuovi materiali, nuovo design/New Materials, New Design. I partecipanti selezionati da un prestigioso Comitato di Selezione saranno affiancati da diverse scuole internazionali di design.

In programma anche un omaggio a quello che è venuto prima del design vero e proprio. Con la mostra-evento Before Design: Classic, riflessione sull’anima classica dell’abitare contemporaneo, e il cortometraggio realizzato dal pluripremiato regista Matteo Garrone – proiettato al padiglione 15 F15/H18.

In città

Milano sarà “space&interiors” – organizzato dalla biennale internazionale di architettura ed edilizia MADE expo – al The Mall Porta Nuova – Brera Design District: superfici, pavimenti, porte e finiture d’interni verranno presentati in un allestimento suggestivo a cura dello studio Migliore+Servetto Architects. Il Salone del Mobile.Milano continua anche dopo la manifestazione con il Salone del Mobile. Milano Award che, presieduto da una giuria prestigiosa, assegnerà premi a specifiche categorie, tra cui: miglior designer, miglior young designer, miglior prodotto settore cucine, miglior prodotto settore mobili, miglior prodotto settore bagno, migliore allestimento, mobile classico.

Casa green, FederlegnoArredo punta ancora sui bonus

Il mondo delle costruzioni si sta avviando verso la sua seconda rivoluzione industriale, dopo quella legata all’introduzione del cemento armato nel diciannovesimo secolo. Un cambiamento epocale, che comporterà un ripensamento profondo delle modalità del costruire e un cambiamento radicale del mercato. Fare una scelta green non è solo una necessità, ma anche un modo di abitare orientato al futuro. Ma come si fa a rendere un edificio green? Che caratteristiche devono avere i componenti di una casa per essere sostenibili? Una casa green costa necessariamente di più? E green, esattamente, cosa significa?  «Per questo occorre una cultura da parte del compratore, e dal tecnico che lo assiste. La sostenibilità è basata su tre pilastri: ambientale, sociale ed economica», spiega il professor Stefano Della Torre, direttore del Dipartimento Best (Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito) al Politecnico di Milano. «Si possono conseguire dei grandi risparmi complessivi facendo le scelte giuste, e quindi riuscire ad adeguare vecchi edifici con meno spesa, per far sì che l’efficienza sia sfruttata al massimo».

«I bonus hanno permesso al consumatore di guardare alla riqualificazione abitativa con un aiuto di tipo finanziario, e in particolare il 65% ha messo il risparmio energetico al centro dei processi di acquisto: se prima era spesso un desiderata, e poteva comportare un esborso considerevole, oggi la procedura è semplificata», commenta Massimo Buccilli, presidente di EdilegnoArredo.

«L’edilizia sostenibile è parte consistente del patrimonio tecnico e culturale delle nostre aziende. Abbiamo alle spalle 50 anni di tradizione e di cultura del legno, e le nostre aziende hanno il loro punto di forza in innovazione e formazione. Sforzi che oggi consentono a chi acquista un prodotto di vedere coniugato le nuove tecnologie alla grande tradizione italiana dell’eco-design. Inoltre forniamo una formazione estremamente capillare ai nostri installatori, che garantiscono al prodotto una posa a regola d’arte per assicurare le massime prestazioni al prodotto stesso», conclude Massimo Buccilli. casa-green

Ance Veneto spinge sulla sicurezza

Lavori edili
Lavori edili

Ance Veneto spinge sulla sicurezza. E commenta le decisioni della giunta regionale: «È un fatto positivo che la Regione si appresti a chiudere il bilancio di programmazione in tempi più rapidi rispetto all’esercizio precedente, che fu atteso fino ad aprile. Si tratta di un segnale di inversione di tendenza, nonostante il ritardo sui termini di legge, che comunque apprezziamo. Dal prospetto presentato da Palazzo Balbi emergono indicazioni positive, ma più attenzione può essere riservata agli investimenti sulla sicurezza del territorio».

Secondo l’associazione, c’è la necessità di accrescere questo capitolo di investimento, aggiungendo alle risorse regionali le opportunità offerte dai fondi europei. «Per il 2016 si prevedono pressoché le stesse risorse dell’anno scorso, ma con un maggiore ricorso ai finanziamenti europei e un vistoso taglio  (-47,24%) di quelli regionali. Su un tema così importante è sempre auspicabile, nei limiti imposti dal rigore della spesa pubblica, un impegno ancora più incisivo: un aumento delle risorse più che una semplice compensazione con i trasferimenti extraregionali. La sicurezza del territorio deve andare di pari passo con la riqualificazione e la rigenerazione urbana e il sostegno agli enti locali sugli interventi di manutenzione ordinaria di strade, edifici pubblici e scuole», commenta Giovanni Salmistrari, presidente di Ance Veneto.

«È molto positivo, invece, l’incremento delle risorse sul lavoro e la formazione professionale, sul quale il nostro settore sta compiendo numerosi sforzi per la riqualificazione e la ricollocazione professionale di molti lavoratori usciti dal mercato a causa della crisi, ma anche dei profondi processi di trasformazione che hanno interessato il comparto: dall’innovazione dei processi alle nuove tecnologie dei materiali».Cantiere

Ceramica, imprese e sindacati insieme anti Cina

Tutti insieme contro il dumping cinese. Il mondo della ceramica, imprese e sindacati, cioè  Confindustria Ceramica, assieme alle segreterie nazionali di Femca (Cisl e Uiltec-Uil), saranno il 15 febbraio alla manifestazione Eurofer-Sindacati Europei, indetta per ribadire alla Commissione Europea il «no» alla concessione dello status di economia di mercato alla Cina. Un accordo che spalancherebbe per molti prodotti cinesi, tra i quali la ceramica, le porte del mercato europeo. La manifestazione, che si terrà a Bruxelles, è nata attorno al tavolo che riunisce gli industriali ed i sindacati europei dell’acciaio, ma si è velocemente allargata a tutti quei settori industriali. Oltre alla la ceramica, le calzature, il tessile abbigliamento, mobili, bicilette, fertilizzanti, carbone, che soffrono della scorretta concorrenza posta in essere dai produttori cinesi.

Gli accordi per l’ingresso della Cina nel WTO nel 2001 prevedevano una verifica, dopo 15 anni, sull’esistenza dei requisiti di economia di mercato da parte del grande Paese asiatico, condizione particolarmente ambita perché dal riconoscimento di questo status dipende il modo di calcolare le misure antidumping. Dei cinque parametri richiesti, la Cina ne rispetta solo uno, ragione per cui l’eventuale, sbagliata, concessione andrebbe a minare uno dei fattori di riequilibrio della competitività (i dazi antidumping, appunto) delle produzioni europee.

Due settori, piastrelle e stoviglie ceramiche, hanno chiesto ed ottenuto, dopo approfondite e documentate indagini della Commissione Europea, significativi dazi antidumping nei confronti delle importazioni di analoghi prodotti cinesi. Lo svuotamento dell’efficacia dei dazi antidumping minerebbe la possibilità di un rinnovo di queste misure, che per il settore delle piastrelle di ceramica scadono nel 2016, mettendo a repentaglio posti di lavoro in tutta l’Unione Europea e principalmente in Italia, dove il solo settore della ceramica fattura complessivamente quasi 5,7 miliardi di euro e dà impiego a oltre 25.000 persone, senza contare l’indotto.dragone

Laterlite: a grandi altezze sulla Torre Isozaki

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La Torre Isozaki a Milano

Simbolo della nuova architettura milanese, la Torre Isozaki poggia su una platea di fondazione composta da 5.300 metri cubi di calcestruzzo armato, sotto la quale sono stati realizzati 62 pali della profondità di 31 metri, ed è caratterizzato da una struttura con nuclei in cemento armato e pilastri misti con anima in acciaio, e da travi cintura posizionate al 24esimo piano e in sommità all’edificio, che legano i nuclei principali tra loro. Dalla metà della torre fino all’ultimo dei 50 piani, Lecacem Classic, premiscelato in sacco leggero e isolante, è stato utilizzato per la realizzazione dei sottofondi dei gruppi servizi. La scelta è caduta su questo prodotto di Laterlite per le sue caratteristiche di leggerezza, quindi facilmente trasportabile e lavorabile anche a grandi altezze, mantenendo la propria consistenza fluida senza problemi di percolamento e risultando quindi facilmente pompabile. Non solo, l’eccezionale rapidità di asciugatura, dopo soli 7 giorni il contenuto di umidità residua di uno strato di Lecacem Classic da 5 cm è inferiore al 3% in peso, ne fanno una soluzione di grande praticità anche sotto il profilo esecutivo. Inoltre, grazie al suo basso coefficiente di conducibilità termica certificato (0,134 W/mK) garantisce un elevato potere isolante, tanto da soddisfare i requisiti di sostenibilità ambientale previsti dagli standard internazionali Leed. Dettaglio che ha consentito alla Torre Isozaki di ottenere la precertificazione con rating Gold.

Sicis con il mosaico Arabian nights a Dubai

L'hotel Burj Al Arab di Dubai

In ogni stanza un iPad in oro placcato, un letto girevole nella Royal Suite e la possibilità di scegliere tra 17 tipi di cuscini: non c’è nulla di modesto al Burj Al Arab, l’hotel a sette stelle di Dubai. A forma di una vela per rappresentare il retaggio navale di Dubai, la singolare sagoma della struttura è diventata un simbolo per la nazione. Sicis, scelta da Kca International nel 2000 per le decorazioni in mosaico nelle aree pubbliche e nelle suite è stata richiamata per disegnare e fornire i nuovi mosaici per la piscina esterna. Tutte le possibili sfumature di blu formano tanti motivi Pailsey, il disegno a forma vegetale a forma di goccia di origine persiana, realizzato dall’azienda ravennate con le tessere del mosaico. Il progetto è stato battezzato Arabian nights.

L'hotel Burj Al Arab di Dubai
L’hotel Burj Al Arab di Dubai
Il mosaico realizzato da Sicis per la piscina esterna del Burj Al Arab
Il mosaico realizzato da Sicis per la piscina esterna del Burj Al Arab

Quanto è alto il legno? Anche 24 piani

L'edificio Treet a Bergen

Quando si progetta un grattacielo, di norma non si pensa al legno come materiale strutturale principale, eppure questo non ha impedito all’architetto Michael Green di ridisegnare il famoso Empire State Building di New York, come una torre che si basa esclusivamente di pannelli microlamellari (Laminated Veneer Lumber) ossia legno stratificato ricomposto. L’ipotetico remake è ancora un esercizio teorico, ma l’obiettivo non è tanto riuscire a dimostrare di poter edificare 102 piani, ma di cambiare la percezione su quello che si può e non si può fare con il legno. Così il progetto ha le stesse dimensioni di ingombro, la stessa altezza dal pavimento al soffitto per ogni piano e uguali sono anche gli spazi tra i pilastri. Il sistema di carico laterale è costituito da una serie di travi sul lato corto e da muri portanti sul lato lungo. I telai resistenti a momento sono realizzati facendo passare dei cavi post-tesi attraverso le travi e i pilastri. In questo modo, secondo il progettista, in caso di incendio gli elementi in legno in legno brucerebbero lentamente, formando uno strato di carbone protettivo, anche se il grattacielo è dotato di una protezione supplementare sotto forma di impianto antincendio a pioggia, dispositivi tagliafuoco e muri a secco.

L'edificio Treet a Bergen
L’edificio Treet a Bergen

La costruzione in legno più alta al mondo, si trova in Norvegia a Bergen ed è stata battezzata Treet (albero in norvegese), ha 14 piani e una struttura portante che si poggia su fondamenta in calcestruzzo, e come rinforzo tre solette in calcestruzzo sopra il quarto, il nono e l’ultimo piano. Presto sarà surclassata da HoHo, un edificio in cantiere a Vienna: con i suoi 24 piani si tratta di una costruzione ibrida dalla struttura portante alta 84 metri che funge da nucleo di ancoraggio aperto e verticale al vano scale, agganciato alla costruzione in legno. Se il Treet è stato un progetto pilota per dimostrare che è possibile realizzare appartamenti moderni in zone urbane con materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilità, HoHo ha ambizioni di grandezza. In entrambi i casi comunque si è voluto enfatizzare la validità della struttura portante in legno. Così, anche il mondo accademico si sta attrezzando per seguire quella che sembra destinata a diventare una tendenza nel settore edile e due Politecnici del Nord Italia, Torino e Milano hanno organizzato tre corsi dedicati agli ingegneri e agli architetti sull’uso del legno nelle costruzioni sia dal punto di vista strutturale sia da quello progettuale per gli edifici multipiano. Il programma, che si svolge tra marzo e aprile, è stato realizzato in collaborazione con proHolz Austria, Timbertech, l’Università di Graz in Austria, e l’Università di Trento.

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A Torino il grattacielo più bello (e sostenibile)

Il Grattacielo Intesa San Paolo a Torino

Le case più belle del mondo si trovano a Torino. Il premio Building Of the Year del 2016 dall’Archdaily, il sito di architettura più visitato al mondo, è andato al grattacielo Intesa San Paolo progettato da Renzo Piano. E lo scorso anno aveva vinto, sempre a Torino, l’edificio di via Alfieri 6, l’ex Palazzo Valperga Galleani  che aveva vinto nella categoria Ristrutturazione. Quest’anno il premio riguarda la categoria uffici e a meritarlo è stata la sede di Banca Intesa Sanpaolo, grattacielo di vetrocemento costruito però con principi di sostenibilità. Contiene una serra biodinamica con alberi d’alto fusto e specie vegetali della macchia mediterranea, un ristorante superpanoramico in cima, e un asilo al piano terra. Inoltre, le facciate Est e Ovest sono ventilate: sono rivestite con un sistema di lamelle mobili, che garantiscono ventilazione in estate e isolamento termico in inverno. La facciata Sud è, invece, coperta da un campo fotovoltaico di circa 1600 metri quadri. Sullo stesso lato c’è un «giardino d’inverno» con piante rampicanti, che consente di filtrare e modulare la luce proveniente dall’esterno. Infine, l’impianto di climatizzazione sfrutta l’energia di scambio termico con l’acqua di falda senza emissioni nocive per l’atmosfera.

Il Grattacielo Intesa San Paolo a Torino
Il Grattacielo Intesa San Paolo a Torino

Confartigianato: alzare la spesa della Pa per l’edilizia

Le previsioni economiche invernali della Commissione europea raffreddano le aspettative sulla crescita 2016 dell’Italia perché le stime del pil a +1,4% sono inferiori a quanto comunicato in autunno (+1,5%) e sono comunque più basse rispetto alle elaborazioni del Governo, che nell’ultima nota di aggiornamento al Def aveva previsto un +1,6%. Ma l’andamento è diverso per quanto gli investimenti nel settore delle costruzioni: infatti, la Commissione ipotizza un aumento del 2,4% nel 2016 e un ulteriore 3,3% nel 2017, percentuali più alte rispetto al +1,4% del 2016 e +2,3% del 2017 contenute nella nota sopracitata dello scorso settembre. Previsioni positive che dovrebbero confermare il consolidamento della ripresa in atto, seppur lieve, del settore.

cantiere-8Ad avvalorare la tendenza favorevole c’è anche lo studio di Confartigianato secondo cui nel biennio 2016-17 in Italia si registrerà un aumento degli investimenti del 5,8%, pari ad un incremento di 7,5 miliardi di euro a prezzi 2010, migliore del +5,4% dell’Eurozona. Si tratta però di un cauto ottimismo perché secondo l’associazione delle imprese artigiane il recupero sembra dipendere quasi esclusivamente dalla domanda privata visto che quella pubblica ristagna. Proprio per questo è difficile delineare un rilancio capace di recuperare il crollo dell’attività edilizia se la spesa pubblica è in calo: infatti, la spesa delle Amministrazioni pubbliche per investimenti nel 2015 è stata pari al 2,3% del pil, ossia 0,4 punti in meno della media Ue e nel 2016-2017 è previsto una contrazione del 2,2%.Commissione_europea

L’Original High-Tech di BerryAlloc

La sala da pranzo
La sala da pranzo
La sala da pranzo

Dettagli rustici, sinergia tra bianco, nuance neutre e texture naturali e aperture strategiche. questo gli ingredienti per ampliare la zona giorno di un’abitazione comasca degli anni Settanta. Il progetto di riqualificazione, realizzato dallo studio Gritti Rollo di Bormio, si è focalizzato sui volumi e sugli scorci prospettici senza però modificare la planimetria dell’appartamento: è stata eliminata la parete tra la cucina e la sala da pranzo, e allargata la visuale verso il soggiorno grazie a arco ribassato, ripreso poi nel controsoffitto del corridoio che dall’ingresso conduce alla cucina. Risultato? Maggiore profondità e luminosità negli spazi uniti prospetticamente. La continuità è data anche dai colori e dalle finiture delle superfici: al bianco delle pareti, ripreso nel battiscopa, negli infissi, in cucina e in alcuni mobili, sono stati affiancati arredi e complementi dalle nuance calde e accoglienti. Per evitare la rimozione della pavimentazione preesistente e contenere i costi di ristrutturazione, i progettisti hanno cercato una soluzione che potesse essere installata con posa flottante, scegliendo un pavimento in laminato High-Tech BerryAlloc.

La cucina
La cucina

Installato nella variante effetto legno Elegant Natural Oak della collezione Original, il pavimento ha consentito di dare continuità a tutti gli ambienti dell’appartamento, perché grazie alla sua elevata resistenza all’usura e al calpestio è stato utilizzato anche in cucina. Infatti la sua speciale superficie ad alta pressione, è tanto forte e durevole da raggiungere l’eccezionale classe di resistenza (AC5) 33. Il materassino fonoassorbente Silent System, inoltre, non solo rende più confortevole il calpestio, ma riduce anche la trasmissione del rumore dei passi, mentre il pannello AquaResist HDF e i bordi impermeabilizzati delle assi riducono al minimo l’assorbimento dell’umidità, in modo da non temere scarpe bagnate, schizzi e altri inconvenienti. Insomma, grazie a queste caratteristiche al candore del soffitto è stata contrapposto il calore del rovere.

L'ingresso
L’ingresso

Una rete per il vecchio porto di Barcellona

La marina OneOcean sul porto vecchio di Barcellona

Lo studio di architettura spagnolo Scob ha trasformato il lungomare del vecchio porto di Barcellona in una nuova struttura con maggiori servizi e due edifici vicino all’acqua. Punto di partenza del progetto per la marina ribattezzata OneOcean, l’integrazione del costruito con il paesaggio e dare un’immagine di ordine e continuità ai due padiglioni bordo mare. Il primo ospita gli uffici amministrativi e il secondo invece, un ristorante e un bar per soli soci, ma entrambi sono parzialmente avvolti da un reticolo fatto di calcestruzzo incredibilmente sottile, ma molto forte, che incarna il design contemporaneo. L’idea è quella di proteggere il complesso dai raggi del sole e offrire all’interno il sollievo dell’ombra con una trama che ricorda le reti dei pescatori. Infatti, gli architetti prima di iniziare il progetto sono andati gironzolare lungo il porto per trovare qualche ispirazione e hanno notato i pochi pescatori che vi lavorano ripararsi dal sole sotto tettoie costruite con pali e reti da pesca. Il fatto che questi schermi nella cultura mediterranea siano fatti un’infinita varietà di materiali ha contribuito alla scelta del calcestruzzo come materiali low cost. Anche il colore bianco gesso è stato scelto per minimizzare l’impatto dell’edificio nel contesto circostante, a metà strada tra il porto industriale e la città vecchia di Barcellona. Pure gli arredi esterni, pluripremiati, seguono queste indicazioni: tavoli, appoggi e sgabelli dalle forme complesse sono disegnati per essere un punto di incontro con l’esterno e resistere agli agenti atmosferici e alla luce solare.

La marina OneOcean sul porto vecchio di Barcellona
La marina OneOcean sul porto vecchio di Barcellona
Il dettaglio dell'involucro esterno in cemento bianco progettato dallo studio Scob
Il dettaglio dell’involucro esterno in cemento bianco progettato dallo studio Scob
Il complesso con i due padiglioni
Il complesso con i due padiglioni
L'affaccio sul mare
L’affaccio sul mare
Il ristorante
Il ristorante
Gli arredi esterni sempre in cemento
Gli arredi esterni sempre in cemento