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Flormart e Fischer Italia insieme per valorizzare le aree industriali

Flormart

“Ridisegnare” un’area industriale dismessa di 8mila metri quadri, nel cuore del parco Regionale dei Colli Euganei. Certo, quando si tratta di riqualificazione non c’è solo la struttura degli edifici da riprogettare ma anche la zona circostante. Ecco perché la seconda sezione del concorso di architettura del paesaggio promosso da PadovaFiere per la 67esima edizione di Flormart, lo storico salone del florovivaismo e del giardinaggio, invita gli architetti del paesaggio a ripensare il futuro dell’area dell’ex stabilimento Fischer di Lozzo Atestino. Si tratta di un terreno di proprietà di Fischer Italia rimasto inutilizzato dopo l’accorpamento con la sede di Padova. , L’obiettivo della competizione, realizzata in collaborazione con Uniscape (la rete che riunisce le 52 università europee impegnate per l’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio) e il sostegno della multinazionale tedesca Fischer in qualità di sponsor principale, è quello di definire un nuovo modello di valorizzazione delle aree più marginali all’interno dei complessi industriali. L’iscrizione dovrà avvenire entro il 30 aprile, mentre la documentazione con le proposte entro il 30 giugno, in palio 10 mila euro al vincitore, mentre al secondo e al terzo classificato saranno assegnati rispettivamente 2mila e mille euro. I criteri di selezione e valutazione dei progetti pervenuti sono l’integrazione nel contesto paesaggistico dei Colli Euganei e la capacità di definire una destinazione futura in grado di portare dei vantaggi all’economia del territorio. L’idea di intervenire proprio su questa specifica area è nata dal dialogo tra fischer, PadovaFiere e il Comune di Lozzo: «Abbiamo aderito alla proposta di supportare il progetto di questa nuova edizione per sviluppare il tema del rapporto tra architettura e natura, evidenziare l’importanza del ruolo del verde nel paesaggio, della sostenibilità, della salute e del miglioramento delle condizioni di vita nei centri urbani e supportare l’attività dei progettisti», ha commentato Massimo Fioraso, Direttore Marketing e Prodotto di Fischer Italia.

Flormart Garden Show 2016 – Concorso Internazionale di Architettura del Paesaggio

Per maggiori informazioni: www.flormart.it.

Flormart
Flormart

Novacolor a Venezia per la mostra di Helmut Newton

Helmut Newton: Sie kommen, Paris 1981

Ancora una volta Novacolor, azienda del Gruppo San Marco, supporta le iniziative culturali proposte da Casa dei Tre Oci. Dopo la fortunata mostra dedicata a Salgado del 2014, le finiture murali create dai color designer di Novacolor diventano protagoniste della suggestiva mostra dedicata a Helmut Newton in programma dal 7 aprile al 7 agosto 2016.

La mostra di Helmut Newton, Fotografie, White Women / Sleepless Nights / Big Nudes presenta, per la prima volta a Venezia, oltre 200 immagini di uno tra i fotografi più importanti e celebrati del Novecento. L’esposizione, curata da Matthias Harder e Denis Curti, organizzata da Civita Tre Venezie in collaborazione con la Helmut Newton Foundation, è frutto di un progetto, nato nel 2011 per volontà di June Newton, vedova del grande fotografo.

La rassegna raccoglie le immagini di White Women, Sleepless Nights e Big Nudes, i primi tre libri di Newton pubblicati alla fine degli anni ‘70, volumi oggi considerati leggendari e gli unici curati dallo stesso Newton. Nel selezionare le fotografie, Newton mette in sequenza, l’uno accanto all’altro, gli scatti compiuti per committenza con quelli realizzati liberamente per se stesso, costruendo una narrazione in cui la ricerca dello stile, la scoperta del gesto elegante sottendono l’esistenza di una realtà ulteriore, di una vicenda che sta allo spettatore interpretare.

Novacolor curerà con gli allestitori tutta l’area espositiva con una selezione dei suoi colori più idonei a valorizzare il prezioso contenuto dell’evento.

Helmut Newton: Sie kommen, Paris 1981
Helmut Newton: Sie kommen, Paris 1981

Salgono gli scambi di iBarter

È tornato il baratto. In tempi di crisi si riscoprono le risorse delle economie precapitalistiche, ma in una forma adeguata all’era tecnologica. Così iBarter, il primo portale italiano per lo scambio multilaterale online, in soli cinque anni di attività dal quartier generale di Torino ha dato vita a una piattaforma multimediale di scala nazionale quale strumento per e imprese. Nel 2015 ha scambiato beni e servizi per 3 milioni di euro: quasi mille aziende iscritte hanno effettuato 2.500 transazioni e l’obiettivo per il 2016 è incrementare il numero di iscritti e raddoppiare le offerte. «Le imprese e i professionisti propongono i loro beni o strumenti e vanno alla ricerca dei servizi e prodotti di cui necessitano. Gli scambi, che non avvengono in modo contestuale, sono regolamentati dalla moneta complementare iBcredit, equiparata in valore all’euro», spiega Massimo Cirio co-fondatore del circuito

Ogni giorno sono pubblicate in media 1.300 offerte divise in due macrocategorie: la prima riguarda i prodotti di largo consumo e i servizi con importi variabili tra i 100 e i 3mila crediti, per esempio cancelleria, alimentari e consulenze legali; la seconda invece, tratta operazioni più industriali con importi che vanno dai 2mila ai 50mila euro e spazia dalle ristrutturazioni di uffici, all’acquisto di magazzini, alle campagne di comunicazione strutturate per l’espansione commerciale, alle compravendite immobiliari fino alle sponsorizzazioni internazionali. Chi utilizza il circuito? Aziende di piccole e medie dimensioni: sei su dieci hanno un fatturato che non supera i 3 milioni di euro e solamente il 10% supera i 20 milioni. Alcune hanno magazzini di materiale invenduto o strutture produttive con carichi inferiori al 100% ma costi fissi invariati. Le categorie merceologiche sono molto varie c’è la carpenteria metallica e impiantistica, i produttori di mobili e di attrezzature per uffici e negozi, le società di allestimento per eventi fino alla ristrutturazione immobiliare.ufficio_ibarter

Quanto costa tinteggiare un appartamento? Te lo dice ProntoPro.it

Arriva la primavera e uno degli interventi più comuni in casa è la tinteggiatura dei muri. I preventivi però variano molto. Secondo l’Osservatorio di Prontopro.it (il portale dei preventivi per la casa, l’istruzione, il divertimento e altro) la spesa media nazionale per un lavoro di imbiancatura di un appartamento di 70 metri quadrati, con pareti interne in buone condizioni, è di 778 euro. Certo, i costi variano a seconda del tipo di tinteggiatura richiesta e anche della città in cui si vive. Analizzando le cifre medie necessarie a pagare il lavoro nei venti capoluoghi di regione, si scopre che è Roma la città più cara: per tinteggiare una casa come quella presa a campione si spendono circa 940 euro. Al secondo posto c’è Milano dove il lavoro dell’imbianchino costa 906 euro. Ma la sorpresa arriva dalla terza classificata: se il costo della vita del capoluogo lombardo è risaputo da tutti sorprende che a Trento gli abitanti spendano il 9% in più rispetto alla media nazionale con un budget di circa 850 euro. In fondo alla classifica tre città del Sud Italia: Catanzaro, Palermo e Potenza sono le più economiche della penisola. Qui tinteggiare un appartamento come quello preso a campione costa, rispettivamente, l’8%, 9% e 12% in meno rispetto alla media nazionale. Marco Ogliengo, amministratore delegato di ProntoPro.it, dichiara che a marzo la percentuale di chi ha deciso di affidarsi ad un professionista, è cresciuta del 74% rispetto al mese precedente.imbianchini

I sistemi Clivet riscaldano la Casa di Fausta secondo i criteri del risparmio energetico

La Casa di Fausta

Una casa lontano da casa per accogliere i piccoli pazienti e le loro famiglie. La struttura inaugurata il 22 marzo 2016, è un moderno edificio voluto da Aseop (Associazione Sostegno Ematologia Oncologica Pediatrica), e costruito secondo i criteri della bioedilizia e del risparmio energetico. E Clivet, azienda di Feltre specializzata in sistemi di climatizzazione e trattamento dell’aria, ha contribuito alla realizzazione donando la pompa di calore per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria Gaia Maxi, oltre a fornire i sistemi di rinnovo e purificazione dell’aria ElfoEfresh2, i terminali ambiente ElfoRoom2 e una pompa di calore ElfoEnergy Magnum per il comfort totale e sostenibile dei piccoli ospiti e delle loro famiglie. Infatti, l’edificio oltre agli uffici e un magazzino è dotato di 13 appartamenti, una biblioteca, uno spazio ludico, il giardino, la palestra per la riabilitazione, per accogliere in regime di dimissione protetta i piccoli pazienti ricoverati presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena, provenienti dalle diverse aree d’Italia e del mondo.

La Casa di Fausta
La Casa di Fausta

«Siamo molto felici di aver potuto dare il nostro contributo alla realizzazione di questa struttura, che permette ai bambini lontani da casa per cure prolungate di vivere in un ambiente familiare in linea con il concetto di umanizzazione della cura sostenuto dalla professoressa Fausta Massolo, fondatrice dell’Oncoematologia pediatrica a Modena, alla quale la casa è intitolata», ha commentato Bruno Bellò presidente di Clivet.

In Emilia l’alleanza tra le grandi coop

Alleanza tra le coop per superare (o sopravvivere alla crisi dell’edilizia). In Emilia i grandi soggetti nel mondo cooperativo delle costruzioni hanno dato vita a un consorzio, Integra. Aderiscono realtà di primo piano, come Cmb di Carpi, Cmc di Ravenna, il Gruppo Sicrea (che ha rilevato l’ex Cdc), oltre ad altre coop di minori dimensioni. Obiettivo primo sembra essere il salvataggio del Ccc, il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna: un soggetto in crisi da tempo e con una lunga storia alle spalle (è nato nel 1912), e che era arrivato a fatturare i 6 miliardi di euro.costruzioni-attrezzi

Climawin, la finestra intelligente che sa quando fa freddo o caldo

Come trasformare un problema in opportunità?  Con Climawin, la finestra che si autoriscalda e si autoraffredda. Con le nuove norme, uno dei compiti più complicati per ingegneri, architetti e costruttori è quello garantire la corretta aereazione di un edificio, ma al tempo stesso evitare la dispersione di calore. Dal punto di vista estetico invece, le grandi superfici vetrate sono sempre più apprezzate, peccato che rispetto alle pareti il loro grado di dispersione sia cinque volte tanto. Con questo spirito tre aziende, la Solearth Architecture di Dublino, la tedesca Rauh Fensterbau e la danese Horn Vinduer, coadiuvate dall’Istituto di ricerca Fraunhofer a Stoccarda, dall’Università di Aalborg in Danimarca e dal Dipartimento di Elettronica dell’Università di Minho in Portogallo, sono state selezionate per sviluppare un nuovo prodotto battezzato Climawin. L’idea di partenza del progetto di ricerca e sviluppo finanziato dalla Ue, era quella di rendere un prodotto come le finestre a ventilazione in qualcosa di più versatile e adatto a tutti i climi europei. Ecco perché Climawin, pensata per la sostituzione dei serramenti e vetri nel mercato delle ristrutturazioni, ma adatta anche alle nuove costruzioni, funziona come un sistema di ventilazione a recupero di calore naturale alimentato da celle solari e regolato automaticamente.

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Il sistema Climawin

Ideal Work, uno sfondo contemporaneo per il nuovo Museo Prada

Secondo il suo progettista, l’archistar Rem Koolhaas, il nuovo Museo della Fondazione Prada è una continua interazione tra opposti in cui, tra i vari contrasti, coesistono il vecchio con il nuovo. Un dualismo che si ritrova anche nella scelta di superfici Betontop e Architop di Ideal Work, utilizzate per rivestire spazi contemporanei che dialogano con strutture tradizionali. Nel progetto, costituito da sette edifici esistenti e tre nuove strutture: Museum, uno spazio per mostre temporanee; Cinema, un auditorium multimediale; spicca la Torre, uno spazio espositivo permanente per la collezione e le attività della Fondazione. Una struttura spettacolare rivestita di 200mila fogli d’oro zecchino il cui fronte esterno sulla città dichiara proprio la natura ibrida e multiforme tra volumi pre-esistenti simmetrici e monocromatici e nuova architettura. Ed è proprio nei quattro dei piani della torre che s’inserisce Betontop, una soluzione Ideal Work che consente di rinnovare pavimentazioni già esistenti in calcestruzzo lavorando a bassi spessori (2,5 – 6 centimentri).

Il rivestimento Ideal Work al Museo della Fondazione Prada
Il rivestimento Ideal Work al Museo della Fondazione Prada

La particolare formulazione concentrata, permette di aggiungere il cemento, la sabbia e la ghiaia direttamente in cantiere, aspetto molto utile quando si lavora in centro città. Dotato di ottima lavorabilità, ha una più elevata resistenza alla compressione ed alla flessione rispetto ad un calcestruzzo tradizionale. Una scelta ideale, considerato l’alto traffico di un luogo aperto al pubblico. Per rendere la superficie anti-polvere è stato applicato un trattamento protettivo.

solaioArchitop

La tonalità gray è stato utilizzata per circa 1000 metri quadrati di pavimento ed è stato espressamente richiesto che fosse mantenuto un effetto cemento opaco. L’estetica essenziale, ruvida, materica consente di fare da sfondo neutro capace di valorizzare l’esposizione. Come si può notare nello spazio immenso e spoglio al centro del quale si trova la famosa installazione dell’artista Damien Hirst Love Lost, una vasca cubica piena d’acqua in cui tra molti oggetti e pesci colorati troneggia una vecchia sedia medica.vasca

In una altra parte del complesso si è lavorato invece sui solai: in questi casi non è possibile caricare il peso dato dallo strato dal calcestruzzo tradizionale, né da Betontop; è stato quindi necessario scegliere la più innovativa delle proposte Ideal Work: Architop, una soluzione che consente di superare i limiti di spessore e di peso del calcestruzzo tradizionale. In soli 3-4 millimetri Architop permette di rinnovare le superfici senza demolire il pavimento preesistente ed ottenere una nuova pavimentazione continua, bella, con un moderno effetto cemento nonché ultra resistente.  È ideale per rinnovare pavimentazioni già esistenti in calcestruzzo, ceramica, marmo o massetti in sabbia-cemento e trasformarle in superfici continue con finitura nuvolata o acidificate. Anche per questa pavimentazione di circa 300 metri quadrati è stata scelta la tonalità grigia, neutra con finitura liscia sempre ideale per esaltare le sculture e le istallazioni presenti. I lavori, seguiti da Assopav di Bergamo, applicatore autorizzato Ideal Work, si sono conclusi in un mese circa.solai

 

Startup e ambiente, a Rovereto il premio Good energy award

La storica Manifattura Tabacchi sede per un giorno della premiazione Good energy award

Se anche voi pensate che la sostenibilità possa essere un’opportunità di business non potete perdervi il 7 aprile la giornata promossa da Bernoni Grant Thornton, in collaborazione con Trentino Sviluppo, per la presentazione dell’Osservatorio annuale .

Al centro dell’incontro le esperienze e le testimonianze di chi ha saputo fare della sostenibilità energetica uno strumento di lavoro, capace di ridurre i costi e migliorare la marginalità, oltre ovviamente essere una scelta di responsabilità sociale e di rispetto per l’ambiente. Ospiti a Rovereto i candidati delle prime sei edizioni dei Good Energy Award, il premio ideato da Bernoni Grant Thornton, storica realtà nazionale di consulenza fiscale, societaria e di advisory. Si tratta del primo riconoscimento pensato in Italia per premiare quelle aziende che hanno avuto il coraggio di investire in un mercato innovativo, non tradizionale, in modo responsabile verso l’ambiente, l’economia e il territorio.

L’evento si terrà negli spazi di “Progetto Manifattura – Green Innovation Factory” a Rovereto, iniziativa della Provincia autonoma di Trento che ha trasformato la storica Manifattura Tabacchi in un centro d’innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e della gestione delle risorse naturali. Oggi Manifattura ospita cinquanta imprese-start up, un fab lab, centri di ricerca e una piattaforma di supporto composta di servizi, consulenze e infrastrutture specializzate.

Nel corso dei lavori i professionisti di Bernoni Grant Thornton illustreranno anche le opportunità derivanti dalle ultime modifiche legislative del settore, tra le quali il credito di imposta per attività di R&D collegate al miglioramento dei processi volti a ottenere gli obiettivi di efficienza energetica e di crescita sostenibile, la disciplina sul punto introdotta dal DM del 27 maggio 2015 e dalla legge di stabilità 2015, nonché i programmi regionali di incentivazione alla crescita sostenibile e la politica della Unione Europea in tema di investimenti ambientali.

 

La storica Manifattura Tabacchi sede per un giorno della premiazione Good energy award
La storica Manifattura Tabacchi sede per un giorno della premiazione Good energy award

Nuovo o usato? Pro e contro di una scelta

Acquistare un appartamento nuovo oppure di un edificio che ha già qualche anno? Tecnocasa ha messo a confronto le due opzioni. La conclusione è che, secondo il network immobiliare, è meglio puntare sul nuovo, che sono motivate da una anonima voce di La Ducale, società di sviluppo immobiliare che, per caso, fa parte del Gruppo Tecnocasa. Ecco le motivazioni.

Appartamento usato

Bisogna quasi sempre mettere in conto dei lavori di ristrutturazione, anche su ciò che non è in vista: strutture, tubature, impianti. In questo caso è bene informarsi prima sui costi, facendo fare dei preventivi ed informandosi sulle agevolazioni fiscali esistenti sia per i lavori di ristrutturazione sia per quelli di riqualificazione energetica: la legge di stabilità ha prorogato per tutto il 2016 la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie e del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica. Attualmente, sulle abitazioni usate, si possono spuntare dei ribassi di prezzo importanti e quindi si potrebbe giovare del momento per fare acquisti convenienti. Gli immobili usati, soprattutto quelli d’epoca, hanno sempre un certo fascino oltre a vani molto ampi. Da tenere comunque in considerazione eventuali interventi di manutenzione straordinaria e l’incidenza delle spese per il riscaldamento (soprattutto per le soluzioni con soffitti alti).

Appartamento nuovo

Chi decide per il nuovo ha la possibilità di personalizzare l’immobile decidendo la distribuzione degli spazi ed il capitolato. A differenza dell’usato, le nuove costruzioni hanno una garanzia decennale sui difetti di edificazione (art. 4 del decreto legislativo n. 122 del 20 giugno 2005). Secondo Tecnocasa, le nuove tecnologie di costruzione, come il riscaldamento radiante (a pavimento), oltre a consentire un risparmio economico dovuto ai minori costi di gestione, offre l’opportunità di avere gli ambienti della casa caldi in modo omogeneo, senza l’ingombro dei caloriferi esterni che sono spesso un ostacolo per l’arredo.case-milano-1

Sundar Italia fa la verticale al Sharjah Golf e Shooting Club

Sono due delle più alte pareti verdi degli Emirati Arabi Uniti e si trovano nella hall d’ingresso del Sharjah Golf e Shooting Club, la struttura di lusso voluta dallo sceicco Abdullah bin Mohammed Al Thani, che oltre ai campi da golf privati offre vari servizi per il business. A realizzarle è stata Sundar Italia, specializzata in giardini verticali e quadri vegetali da interno ed esterno con la tecnica francese su feltro, che è stata cooptata nella progettazione da Ad-Myra, azienda luganese di interior design. Posizionate ai lati dell’ingresso principale, raggiungono i 14 metri di altezza e 4,5 metri di larghezza con una superficie di 126 metri quadrati, creando una spettacolare cascata di fiori e piante che cambia aspetto e colorazione con il susseguirsi delle stagioni.Sundar-Italia_Sharjah-Golf-Club_2_low

I botanici hanno scelto con cura 26 differenti specie di essenze per circa 9.400 piante tra cui orchidee, anthurium bianchi e rossi, ficus e molte altre sempreverdi più o meno voluminose, tutte precoltivate per tre settimane nella green house protetta presso la sede Sundar Italia e poi trasferite in loco, consegnando così al cliente un prodotto finito anche a livello estetico. I pannelli, trasportati negli Emirati Arabi Uniti con un carico speciale a temperatura controllata, sono stati installati sul posto alla struttura portante ed è stato inserito l’impianto automatico di irrigazione, fertilizzazione e igienizzazione.Sundar-Italia_Sharjah-Golf-Club_6_low-(1)

Il sistema è costantemente monitorato grazie al supporto di tecnologie d’avanguardia che consentono un controllo diretto non solo da parte dei giardinieri della struttura ma anche dalla sede di Sundar Italia, assicurando così una cura continua e un sostegno immediato in caso di necessità. Grazie al coordinamento tra il team Sundar Italia, i progettisti e la squadra operativa, la posa dei pannelli verdi è stata completata in una sola giornata. La hall d’ingresso è ulteriormente arricchita da due piscine collocate proprio sotto i giardini verticali, un posizionamento studiato per enfatizzare il senso di tranquillità, benessere ed armonia che si respira in questo luogo dove lusso, innovazione e cura dei dettagli sono alla base di ogni servizio.Sundar-Italia_Sharjah-Golf-Club_7_low-(1)

Fassa Bortolo, restauro benedetto alla Chiesa della Confraternita

Chiesa della Confraternita della Misericordia, a Torino

Nella Chiesa della Confraternita della Misericordia, a Torino, si sono concluse le opere di recupero e restauro. Il recupero è stato in parte sia filologico che storicamente fedele alle vicende occorse al monumento. Sono stati utilizzati prodotti Fassa Bortolo, in particolare soluzioni appartenenti alla Linea Restauro Ex Novo. Per il ripristino degli intonaci sono stati scelti i prodotti a base di calce idraulica naturale NHL 3.5, ristilatura dei giunti mediante Malta di Allettamento 770, applicazione a copertura totale di tutte le superfici con rinzaffo antisale per murature umide Rinzaffo 720, fino alla quota di 3 metri applicazione dell’Intonaco Macroporoso 717, oltre quota 3 metri applicazione dell’Intonaco 700. Tutte le superfici sono state rasate con Finitura 750.

Chiesa della Confraternita della Misericordia, a Torino
Chiesa della Confraternita della Misericordia, a Torino

Il restauro, curato da Carlo Luigi Ostorero dello Studio Dedalo, è intervenuto anche sui cicli pittorici e decorativi sulle cupole, sulle pareti, degli arredi sacri e degli apparati decorativi ad essi collegati. Il principale obiettivo raggiunto nella prima fase, è stata la riconfigurazione luministica operata sul tamburo e sulla cupola sovrastanti l’area presbiteriale mediante la liberazione delle superfetazioni e delle tamponature che falsavano il progetto originale di Filippo Giovanni Battista Nicolis di Robilant. Nel lotto B si è operato un recupero materiale dell’immagine di tutte le superfici a pavimento sia presso l’area presbiteriale che nell’aula, con la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento tramite pannelli radianti a pavimento che sfruttano la geotermia. Si è realizzato un consolidamento sulle fondazioni ed il restauro delle balaustre marmoree degli altari laterali. All’esterno vicino al civico 39 di via Barbaroux si è realizzato il restauro di tutte le superfici laterali.

Interno della chiesa della Confraternita della Misericordia, a Torino
Interno della chiesa della Confraternita della Misericordia, a Torino

Parallelamente la Confraternita procedeva, supportata da autorevoli studiosi e consulenti, alla catalogazione e al riordino di tutti i suoi fondi archivistici rendendo possibile un’agevole consultazione dei medesimi agli studiosi e disponeva il materiale repertato, riordinando degli spazi del piano interrato, che sono divenuti luogo di conservazione e area di consultazione. Nel lotto C si è realizzato il restauro della volta e delle pareti decorate a stucco del vestibolo di ingresso alla chiesa e all’aula capitolare, il restauro della volta di quest’ultima, il risanamento degli intonaci nel “corridoio dei ritratti” e il risanamento di tutte le pavimentazioni.

FederlegnoArredo formerà i designer della Tongji University

Tongji University

Un memorandum d’intesa tra FederlegnoArredo e la Tongji University per cooperare nel campo del design e dell’innovazione. L’accordo è stato siglato da Roberto Snaidero, presidente dell’associazione delle imprese del legno e dell’arredamento, e Feng Shouen, vice presidente dell’ateneo cinese. L’accordo ha l’obiettivo, nelle intenzioni, di fornire agli architetti e interior designer e al network degli studenti di Tongji, esperienze di business, opportunità di scambi culturali e una profonda conoscenza del made in Italy.

«FederlegnoArredo è fortemente impegnata nel campo dell’educazione. Noi crediamo fermamente che sia molto importante cooperare col mondo accademico, soprattutto in un mercato come quello cinese, ormai uno dei maggiori player dell’economia internazionale», commenta Snaidero. Il progetto è coordinato da Giancarlo Tintori, architetto, collaboratore di FederlegnoArredo, che è anche professore alla Tongji University. «I vantaggi di questo accordo sono chiari. Da una parte le nuove generazioni di interior designer e architetti cinesi, accedendo ad una più profonda conoscenza della cultura e dei prodotti italiani, avranno maggiori opportunità lavorative, dall’altra i nostri imprenditori saranno più conosciuti e diventeranno potenziali partner in termini di business per i principali decision makers cinesi», aggiunge Snaidero. Il primo appuntamento comune in agenda è la partecipazione della Tongji University al Salone Satellite, appuntamento del Salone del Mobile  di Milano dedicato ai giovani designer, che quest’anno propone il tema Nuovi Materiali, nuovo disegno. La Tongji University sarà presente allo stand E19, padiglione 15. Una delegazione cinese di designer e architetti incontrerà anche le aziende di FederlegnoArredo durante i giorni della fiera.

A luglio poi, dovrebbe svolgersi una prima settimana di formazione, che comprenderà conferenze, workshop e visita delle principali aziende dei distretti produttivi del Nord Italia.

Tongji University
Tongji University

Riqualificazione: detrazioni, istruzioni per l’uso con Enea

L’Enea ha attivato lo sportello online dove inviare la documentazione relativa agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: https://finanziaria2016.enea.it/index.asp. Per inviare la documentazione è necessario registrarsi, accedere al sistema, inserire i dati anagrafici, inserire l’ immobile oggetto dell’intervento, scegliere il comma da applicare, compilare gli allegati, verificare i dati, inviare la dichiarazione e stampare.

La comunicazione, che consente di beneficiare delle detrazioni del 65%, va effettuata entro i 90 giorni dalla conclusione dei lavori. Resterà attivo anche il sito relativo all’anno fiscale 2015 (disponibile all’indirizzo https://finanziaria2015.enea.it/ ), per consentire sia l’invio delle ultime pratiche relative al 2015 sia le eventuali modifiche di quanto già precedentemente trasmesso.

Fino al 31 dicembre 2016 è possibile usufruire delle detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti: con la legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208) sono state prorogate fino a tale data sia la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici, sia la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie.

La detrazione dall’Irpef o dall’Ires pari al 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2016, è concessa quando si eseguono interventi  per la riduzione del fabbisogno energetico del riscaldamento, per il miglioramento termico dell’edificio, lavori di coibentazione,  su pavimenti e finestre comprensive di infissi, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Dal 1° gennaio 2017 il beneficio sarà del 36%, cioè quello ordinariamente previsto per i lavori di ristrutturazione edilizia.detrazioni

Il campus universitario in classe A con i pannelli Isolconfort

Il campus universitario di Borgo San Paolo

Una residenza studentesca organizzata in forma di struttura ad albergo porta a nuova vita ad un’area dismessa e abbandonata da anni in prossimità di Via Caraglio, nell’ex zona industriale di Borgo San Paolo, nel comune di Torino. Circa 8mila metri quadrati distribuiti in due corpi di fabbrica di 8 e 5 piani che ospitano 550 posti letto in un mix di tipologie abitative: camere singole, doppie e miniappartamenti ammobiliati e dotati di servizi igienici privati. Alle abitazioni si aggiungono aule studio, aree comuni, internet point, connessione wi-fi, copisteria, bar, palestra, lavanderia a gettone, parcheggi, bike sharing, presidio h/24. Servizi accessori offerti agli ospiti del campus a prezzi convenzionati e aperti alla fruizione dell’intera cittadinanza.  La struttura, che si inserisce nel più ampio piano per “Torino Città Universitaria, è in classe energetica A, poiché è realizzata secondo i migliori standard di sicurezza, sostenibilità e risparmio energetico.

Il campus universitario di Borgo San Paolo
Il campus universitario di Borgo San Paolo

Infatti, la progettazione dello Studio Bossolono prevede che l’energia necessaria per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua sanitaria sia fornita da un impianto geotermico e da un impianto solare termico e che l’involucro sia particolarmente performante e abbinato al sistema edificio-impianto. Per soddisfare gli altissimi requisiti di efficienza energetica, sono stati utilizzati i pannelli della Isolconfort, in Eps Eco-Por G031 realizzati con Neopor di Basf. Si tratta degli unici pannelli certificati Epd (Enviromental Product Declaration) grazie a un processo produttivo controllato in tutte le sue fasi: polistirene espanso sinterizzato a vapore, a celle chiuse con nuovo ritardante di fiamma, tagliato da blocco, in possesso di marcatura CE e dichiarazione di prestazione in conformità al regolamento europeo CPR 305/2011 in rispondenza dei requisiti della norma Uni En13499 Etics. A ulteriore conferma del basso impatto ambientale di Eco-Por G031 e dell’idoneità del suo utilizzo per il miglioramento del risparmio energetico, ci sono le analisi e i controlli dello studio Lca effettuati sul processo produttivo di Isolconfort. Insomma, Eco-Por G031 è garantito per costanza, elevate prestazioni d’isolamento termico e stabilità dimensionale, essendo sottoposto a continui controlli di fabbrica e di laboratorio con processo di stagionatura monitorata.