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Wienerberger porta in tour la formazione edile

Sabato 23 settembre il tour di incontri formativi promossi da Wienerberger, il più grande produttore al mondo di laterizi, fa tappa al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (di Udine) in occasione del convegno “Construction conference 2016”.

L’appuntamento, organizzato da Civiltà di Cantiere, in collaborazione con Giornate nazionali della formazione edile 2016 di Formedil, punta l’attenzione sul tema “Governare l’innovazione nel mercato che si trasforma” per riflettere e fare il punto sul ruolo e sull’importanza dell’innovazione in un settore, quale quello delle costruzioni, tradizionalmente resistente al cambiamento e oggi chiamato a operare una trasformazione sistematica.

Una due giorni durante la quale si parlerà e si discuterà degli impatti dell’innovazione tecnologica e di modello sul mondo delle costruzioni, tra nuovi confini e competenze per un mercato che richiede sempre più la definizione di soluzioni costruttive in grado di rispondere alle nuove richieste abitative e sociali. Il dibattito sarà affiancato da una panoramica di esperienze concrete di sperimentazione di soluzioni costruttive, progettuali e tecniche innovative presenti sul mercato: l’uso moderno di materiali tradizionali, l’impiego intelligente di soluzioni tecnologiche innovative, l’adozione di nuovi modelli imprenditoriali.

Tra case history e approfondimenti troverà spazio l’intervento dell’ing. Dario Mantovanelli, Responsabile Marketing di Wienerberger Italia, dedicato all’“Edificio 2226”. Realizzato a Lustenau, in Austria, dall’architetto Dietmar Eberle, l’edificio 2226 è unico nel suo genere in quanto garantisce una temperatura interna costante (sia in estate sia in inverno) compresa tra i 22 e i 26 °C senza alcun apporto impiantistico. Un esempio di costruzione “low-tech” che dimostra come sia possibile realizzare un ambiente sano e confortevole senza ricorrere all’uso massiccio della tecnologia ma servendosi di un materiale tradizionale come il laterizio.

Una realizzazione che testimonia come il laterizio sia un materiale fortemente retro-innovativo, all’avanguardia, che fornisce soluzioni costruttive altamente prestazionali, in linea con i temi del risparmio energetico e della sicurezza sismica. Un tema quest’ultimo quanto mai attuale, visti i recenti fatti e il quarantesimo anniversario del sisma che ha colpito il Friuli nel 1976, una tematica molto importante per Wienerberger su cui investire in ricerca e sviluppo, per proporre soluzioni che garantiscono un’efficace protezione in linea con le normative di riferimento.

L’appuntamento  di  Udine  si  inserisce  all’interno  del  fitto  calendario  di convegni  promossi  da Wienerberger Italia   nel   2016,   in   collaborazione   con   importanti   partner   del   settore   edile,   a testimonianza  del  costante  impegno  del  gruppo  internazionale  verso  la  formazione:  “Dopo  il successo   riscontrato   lo   scorso   anno,   che   ha   visto   la   partecipazione   di   oltre   5 mila professionisti del   settore   dell’edilizia,   anche   quest’anno proponiamo   un   calendario   di convegni  formativi  su  tutto  il  territorio  nazionale  per  presentare  le  più  innovative  soluzioni costruttive”  sottolinea  l’ing.  Mantovanelli,  “affronteremo  vari  temi  di  grande attualità  come  la progettazione  e  la  realizzazione  di  edifici  a  energia  quasi  zero,  le  costruzioni  in  muratura portante antisismica in laterizio e i sistemi costruttivi sostenibili realizzati secondo le linee guida della certificazione Leed”. La formazione tecnica di Wienerberger farà nuovamente tappa a Udine dall’1 al 9 ottobre 2016 in occasione della 63esima edizione della fiera DzCasa Modernadz.

Porotherm Bio Plan 45 T – 0,09 di Wienerberger

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BricoLife e Made lanciano il fai-da-te made in Italy

Creare un store con il gusto italiano che possa contrastare i colonizzatori stranieri. È questa la sfida lanciata da BricoLife e Made che, insieme, vogliono creare negozi innovati nel settore della distribuzione e del fai-da-te.  Così il Consorzio leader nel bricolage e uno dei più importanti gruppi della distribuzione edile uniscono le forze per affrontare (e vincere) i contender continentali, grazie al made in italy. E a un bricolage sempre attento al servizio del consumatore.

fai-da-te made e bricolife

Franco Paterno, vice presidente Bricolife, racconta il perché dell’alleanza: “Il tutto nasce da una osservazione: i nostri amici d’Oltralpe si stanno sviluppando proponendo nuovi format e poi c’è stato un cambio di paradigma: prima il mercato del fai-da-te è nato per la famiglia bisognosa, poi negli anni Ottanta è diventato di moda, mentre oggi il fai-da-te te è una necessità delle famiglie: più del 51% del bricolage è quello di natura casalinga”. Ciò cosa comporta? “Un adattamento della proposta commerciale: prima qualsiasi prodotto si poteva mettere in vendita, ora questi prodotti hanno ceduto il passo spazio a prodotti più tecnici. I produttori hanno infatti sviluppato delle tecnologie che hanno cambiato questo mercato:  pensiamo per esempio alle costruzioni a secco e ai prodotti premiscelati che garantiscono un impiego più facile dei prodotti”.

E perché proprio Made? “Perché è una realtà simile alla nostra, è indipendente: vogliamo mettere sul piatto da servire al cliente, il meglio di quello che proviene dalla nostra storia reciproca. Come tutti i progetti nascono con un’ambizione che vuole puntare in alto: il fatto di poter creare uno store con il suo gusto italiano che possa contrastare i colonizzatori stranieri” spiega Paterno. Gianluca Bellini, direttore acquisti Made, aggiunge: “Il cambiamento e il frazionamento della clientela impongono di ampliare lo sguardo. Così facendo abbiamo trovato un partner molto preparato con il quale vogliamo portare avanti questo progetto: creare store innovativi nel settore della distribuzione e del fai-da-te”.

L’unione fa la forza? Altroché. Bricolife con i suoi 70 punti vendita nazionali, 1.000 dipendenti e un fatturato che supera i 200 milioni di euro, e Made: 135 ragioni sociali, 193 punti vendita (in 16 regioni d’Italia) e un fatturato vicino ai 400 milioni di euro. Insomma, con questo accordo il mondo del bricolage e del fai-da-te professionale va a braccetto con gli specialisti della ristrutturazione, creando (finalmente) un ponte tra due mercati finora separati e tre due network più che compatibili.

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Ascensori, la manutenzione si fa con la realtà aumentata

Thyssenkrupp ha adottato la tecnologia di realtà aumentata Hololens di Microsoft per la manutenzione degli ascensori. La novità rivoluzionaria è stata presentata all’ One World Trade Center di New York, uno dei primi edifici in cui verrà adottata l’innovativa tecnologia. Questa tecnologia trasformerà l’industria globale dei servizi per ascensori. Come? In primis, HoloLens  ridurrà in maniera significativa i tempi di lavorazione aiutando i tecnici prima e durante l’intervento di manutenzione in loco. In secundis, questa soluzione segue il successo del lancio di Max, la prima soluzione di manutenzione predittiva nel settore che collega migliaia di ascensori via cloud. Inoltre, l’utilizzo di questa tecnologia, applicata alla manutenzione degli ascensori, renderà più sicuro e faciliterà il lavoro dei 24 mila tecnici addetti alla manutenzione rendendolo più fluido e veloce rispetto al passato.

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Utilizzando la tecnologia HoloLens, i tecnici della manutenzione saranno in grado di visualizzare e identificare eventuali problemi agli ascensori prima di iniziare il lavoro così da risparmiare tempo. I primi test sul campo hanno infatti già mostrato che un intervento può essere eseguito fino a quattro volte più velocemente rispetto al passato. L’industria globale della manutenzione è valutata in oltre 44 miliardi di dollari l’anno e interessa più di 12 milioni di ascensori che trasportano oltre 1 miliardo di persone ogni giorno. Il lancio di HoloLens e Max giunge a proposito, in un momento in cui i ricavi globali generati dai servizi prevedono una crescita del 4,9% l’anno fino al 2019, per raggiungere 56,3 miliardi  di dollari.

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Luce e spazi secondo il Colorificio San Marco

Le nuove tendenze dell’interior design vedono protagoniste le tinte metalliche e il total white. Valorizzare gli spazi con giochi luminosi, con la purezza dei materiali e la dinamicità delle loro texture sembra essere un imperativo. Per questo Colorificio San Marco, azienda leader in Italia nella produzione di sistemi vernicianti per l’edilizia e sempre all’avanguardia, presenta due nuove collezioni della linea Decorativi San Marco che impreziosiscono ed illuminano gli ambienti: Pure White e Luxor Collection.

Colorificio San Marco
Colorificio San Marco

La linea Pure White esplora il tema della luce nelle sue molteplici evoluzioni: cambia la percezione degli spazi che acquistano in preziosità e ricercatezza.  La collezione comprende diversi prodotti nella tinta bianca: Cadoro, una finitura brillante e iridescente che diventa vellutata e setosa nella versione Cadoro Velvet; MarcoPolo Luxury per un effetto metallico; Concret-Art dal deciso effetto materico e tattile per atmosfere metropolitane; Marmo antico botticino che coniuga la matericità con la speciale texture del travertino e, infine, Perlaceo che dona una perlescenza pregiata di grande fascino.

Colorificio San Marco
Colorificio San Marco

La collezione Luxor comprende finiture preziose nella tinta oro zecchino che infondono una sensazione di calore e ricercatezza creando giochi luminosi a seconda della modalità di applicazione. Cadoro dona uno splendore puro e una nuova lucentezza ad ogni elemento d’arredo che diventa più morbida in Cadoro Velvet, MarcoPolo Luxury ricorda i tessuti e le stoffe pregiate damascate. E, ancora, Patina oro è la cera decorativa regala una leggera perlescenza per il trattamento di finiture decorative minerali a base calce.

Colorificio San Marco
Colorificio San Marco

Pure White e Luxor Collection conferiscono un fascino unico ed emozionale alle stanze, aggiungendo un tocco di preziosità e ricercatezza. La materia diventa protagonista creando accostamenti cromatici dai toni raffinati, le pareti enfatizzano la riflessione della luce e gli ambienti magicamente si ampliano.

Colorificio San Marco
Colorificio San Marco

La scuola (in container) più grande d’Europa è in Alto Adige

A Lana, in provincia di Bolzano, è stata costruita la più grande scuola in Europa fatta di soli container.  A firmare l’edificio da primato è Niederstatter, che è stata incaricata di fornire e montare i container per la struttura, sede temporanea dell’istituto, che per l’anno scolastico appena iniziato ospiterà circa 400 studenti e 70 docenti (aspettando la fine dei lavori di riqualificazione della sede originaria). Lavori in tempi record: in sole tra settimane, mettendo all’opera più squadre di montaggio, Niederstatter ha predisposto 117, suddivisi su tre piani, che ospitano 21 aule per una superficie totale di 1.730 mq, superficie che vale il titolo dando di più grande struttura europea composta da container.

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Il tutto, ovviamente, soddisfacendo minuziosamente tutti i requisiti di legge: impianto antincendio e antintrusione, illuminazione a norma, impianto di riscaldamento e condizionamento, cablaggio dati. Tra le diverse operazioni, la posa del rivestimento in gesso dei collegamenti tra i container è stata quella che ha richiesto una particolare cura e attenzione per poter garantire il grado di protezione antincendio richiesto. La struttura è dotata all’interno anche di cortile per la ricreazione degli alunni, ottenuto sopraelevando dei container su una piattaforma di acciaio. La scuola è stata poi decorata con 4 bandiere realizzate dall’artista altoatesino Philipp Messner e installate sui 4 lati dell’edificio. La “buona scuola” è qui!

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Settili (Proind): tecnologia con il pollice verde

Armando Settili, fondatore e amministratore delegato Proind

Costruire di più, ma costruire meglio, strizzando l’occhio all’ambiente. A margine del IX Convegno Nazionale di YouTrade nel segno della sostenibilità  – “la svolta verde dell’edilizia” il mantra che ha accompagnato il meeting di San Pellegrino Terme – Armando Settili, amministratore delegato della Proind Srl, spiega come la sua azienda, oltre al pollice verde, abbia anche quello tecnologico.

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Armando Settili, amministratore delegato Proind

“Operiamo da 40 anni nel settore delle costruzioni, producendo additivi per il calcestruzzo e tutto ciò che serve per migliorarlo, sia nella fase produttiva sia quella curativa. Abbiamo individuato il novero delle tecnologie che servono a prevenire la corrosione, che è – come dicono gli americani – una delle tre certezze della vita, dopo la morte e le tasse”. Settili prosegue: “La corrosione crea un mucchio di danni e urge trovare il modo di prevenirla (o perlomeno curarla) con additivi ad hoc per bloccare il processo di deterioramento, perché un edificio che ha i ferri arrugginiti non va bene. In questo verso si muove la nostra collaborazione con la società Cortec, con la quale siamo stati a Montpellier in occasione del meeting internazionale Eurocoat, appuntamento di riferimento per il nostro settore”.

Perché costruire è importante, ma costruire bene è fondamentale: “La casa ha un suo valore e deve essere mantenuto nel tempo, perciò si deve iniziare a costruire meglio di quanto fatto in questi ultimi 30-40 anni, in cui purtroppo la qualità delle costruzioni è andata a scadere”. Il prodotto casa, allora, deve essere garantito. Come? “Nel calcestruzzo non vi deve essere solo la componente sabbia, cemento, acqua e ghiaia, ma anche additivi che combattano gli agenti atmosferici e diano così durata e proprietà anticorrosive al prodotto finito. Questo è il nostro scopo principale e a tal proposito abbiamo chiuso un accordo con un’azienda internazionale, Xypex, che produce tecnologie per l’impermeabilizzazione del calcestruzzo”.

E allora – continua Settili – “nel disastro del terremoto c’è spazio per un’opportunità per la ripresa dell’edilizia. È infatti necessaria la messa in sicurezza sismica di moltissimi edifici che non lo sono ancora. Basta aspettare l’evento tragico e piangerei morti per mettersi all’opera: il nostro dovere è prevenire tali disgrazie, costruendo come è d’uopo, con massima serietà e zelo”. Tra il nuovo e il vecchio, Settili è proiettato verso il futuro prossimo: “Ma il futuro è già oggi, non domani! La Proind è in prima linea con le nuove tecnologie, carbonio, fibre, resine. Insomma, tutto ciò che è utile per interventi di consolidamento e ripristino. Ecco, a tal proposito, abbiamo già in dotazione un pacchetto di prodotti dedicati (e ampiamente sperimentati) all’antisismico e alla riqualificazione strutturale degli edifici.

 

Ue vs. Cina, antidumping sull’import di piastrelle

La Commissione Europea ha avvitato la procedura per il riesame delle misure antidumping sulle importazioni di piastrelle di ceramica prodotte in Cina, i cui dazi varati 5 anni fa sono scaduti venerdì 16 settembre. La pubblicazione della Expiry Review sulla Gazzetta Ufficiale della Commissione Europea permette la proroga per almeno altri 12-15 mesi dei dazi attualmente in vigore, in attesa che la stessa Ue completi l’istruttoria relativa.  Tre mesi prima della scadenza, come peraltro prevede la normativa, la Federazione Europea dei Produttori di Ceramica (Cerame Unie ) ha presentato la domanda di rinnovo dei dazi  che avvia il processo di indagine volto a capire se sussistano ancora situazioni di dumping e dannoso al tessuto economico delle imprese ceramiche europee.

L’introduzione dei dazi sulle importazioni – del 30,6% per le imprese che avevano collaborato all’indagine e del 69,7% per le altre – è stato finalizzato a riequilibrare le distorsioni alla concorrenza e, nei cinque anni intercorsi, ha determinato una riduzione delle importazioni di piastrelle di ceramica dalla Cina del 73% misurato sui volumi di import, ora ad un livello inferiore i 20 milioni di metri quadrati annui.

Queste le parole di Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica: “A nome dell’intera industria italiana produttrice di piastrelle esprimo grande soddisfazione per la decisione della Commissione Europea di procedere nel riesame delle misure antidumping, che auspico possano rimanere nelle aliquote e nella durata uguali a quelle attuali. I cinque anni appena trascorsi hanno visto l’industria ceramica italiana impegnata in uno straordinario sforzo di innovazione ed ammodernamento della dotazione produttiva, resa possibile anche dalle corrette condizioni competitive sul mercato continentale, dove solo un vero Fair Trade e l’assenza di politiche di dumping può garantire, anche per gli anni a venire, le prospettive e le potenzialità di sviluppo della nostra industria”.

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Nasce l’asse Laterlite-Gras Calce

Laterlite e Gras Calce annunciano di aver raggiunto un accordo volto all’ulteriore sviluppo delle reciproche attività, attraverso l’integrazione di aree di business differenti e complementari. L’intesa siglata mira a realizzare una serie di sinergie produttive e commerciali, in Italia e all’estero, che porteranno a rafforzare entrambe le società nel mercato dei materiali per l’edilizia.  Lo schema dell’accordo prevede anche l’ingresso di Laterlite nel capitale di Gras Calce, la cui maggioranza rimane nelle mani della famiglia Cereda, fondatori dell’azienda.

Gli obiettivi. La strategia della partnership produrrà: un maggiore sviluppo nel mercato della distribuzione dei materiali edili, attraverso l’apertura di un nuovo impianto produttivo a Rubbiano (PR) e di depositi comuni; la diffusione dei prodotti Gras Calce al centro-sud Italia, in collaborazione con la rete vendita e la distribuzione Laterlite; la creazione di una nuova linea di prodotti pre-dosati leggeri a base Leca, che sarà distribuita da Laterlite.

Oggi Gras Calce e Laterlite distribuiscono i propri prodotti in oltre 5000 rivendite, in Italia e all’estero, offrendo una gamma di oltre 100 referenze in sacco; in particolare premiscelati e predosati per realizzare malte, intonaci, massetti, sottofondi e calcestruzzi (di tipo tradizionale e alleggerito) ideali sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni importanti e le piccole manutenzioni. Laterlite e Gras Calce esprimono grande soddisfazione per il raggiunto accordo, fiduciose che il percorso appena intrapreso segni l’inizio di una fase di ulteriore rafforzamento industriale ed espansione commerciale delle due aziende sia in Italia che all’estero, anche in vista dell’attesa ripresa del settore dell’industria edilizia in Italia.

Laterlite e Gras Calce

IX Convegno YouTrade: cronaca e immagini di un successo

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Oltre 350 iscritti, tra cui i più importanti rivenditori di materiali per edilizia italiani. Ma, soprattutto, una giornata utile, capace di arricchire di informazioni il selezionato pubblico che ha partecipato al IX Convegno di YouTrade, organizzato da Virginia Gambino Editore a San Pellegrino Terme, negli ambienti in puro stile Liberty del Casinò.

Il bilancio della giornata è più che positivo, anche perché non sono mancati momenti di confronto: segno che i relatori hanno toccato argomenti caldi per i rivenditori di materiali edili, ma anche per le aziende produttrici e i fornitori di soluzioni. Un ritmo che è apparso ancora più incalzante grazie alla serie di contributi video realizzati in giro per l’Italia, per interrogare da vicino le realtà che lavorano sul territorio sul tema scelto per il convegno: La svolta verde dell’edilizia. Lo ha spiegato Virginia Gambino in apertura della giornata: «Riqualificazione, sostenibilità e green, sono le tre parole d’ordine che consentono di guardare avanti in un’altra prospettiva». Hanno risposto alle domande di YouTrade, Bigmat, Bricoman, Baustoff Metal, Centredil, Centro Edile Quartarella, Febi, Nav-Lab, Naturalia-Bau, Oikos e WienerbergerGUARDA TUTTI I VIDEO!

Tra un intervento e l’altro, inoltre, l’esperto di formazione emozionale Luciano Ziarelli ha fornito il suo contributo da non addetto ai lavori: riflessioni, commenti e ragionamenti con l’obiettivo di alzare lo sguardo al di fuori del proprio ambito professionale.

Il IX Convegno YouTrade si è aperto con i saluti del sindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi: una breve introduzione che è entrata nel merito dei temi affrontati, visto che la città della provincia di Bergamo è impegnata in una densa attività di riqualificazione del territorio. Una riqualificazione che, però, va intesa sempre di più nell’ambito di un processo di trasformazione del modello di sviluppo, nel senso di una economia circolare, capace di evitare sprechi e di avvicinarsi a consumi zero: è stato il cuore della relazione di Federico Della Puppa, coordinatore scientifico del Centro Studi YouTrade. Come si può fare? Che cosa comporta per l’edilizia? Un esempio concreto l’ha fornito Meinhard Hansen, architetto di Friburgo, città che da decenni ha deciso di abbracciare un’edilizia completamente sostenibile. E in che modo e con quali sistemi è stato il tema della relazione di Peter Erlacher, esperto di Fisica edile e materiali.

Non bisogna pensare, però, che la sostenibilità e una migliore efficienza dipendano solo dalla scelta di come costruire. Sono le aziende stesse che devono trasformarsi. In primo luogo, adottando sistemi più efficienti. La risposta è l’Industria 4.0, che si estende a Edilizia 4.0 e Distribuzione 4.0: ambienti connessi, che dialogano e, in questo modo, risparmiano energia, ma aggiungono anche valore. Quella che è già stata definita come la Quarta rivoluzione industriale, che finirà per abbracciare anche il mondo dell’edilizia, è stata al centro della relazione del giornalista Roberto Di Lellis. La necessità di trasformare il modo di intendere il mercato, abbandonando una concezione «jurassica» è stato, a sua volta, l’argomento trattato da Alberto Bubbio, che ha invece toccato direttamente le leve della filosofia organizzativa e commerciale delle imprese.

Non meno attesi sono stati i dati relativi alla congiuntura dell’edilizia, con un bilancio in bianco e nero commentato da Federico Della Puppa, che ha anticipato anche i primi dati della classifica Top 500 della distribuzione edile. Classifica che, assieme agli atti del convegno, sarà pubblicata sul prossimo numero di YouTrade.

Ecco una ricca fotogallery con i protagonisti e momenti più salienti del IX Convegno YouTrade. Una cronaca per immagini che ritrae, oltre ai relatori, anche gli iscritti al convegno. Un album da sfogliare e conservare, assieme agli atti del convegno che saranno pubblicati sul numero di Youtrade di ottobre.

Registrazione e welcome coffee (clicca sulle immagini per scorrere)

Sessione mattutina/1

Coffee Break

Sessione mattutina/2

Lunch

Sessione pomeridiana

Casa, continua il boom di acquisti sul mercato

Il mercato immobiliare italiano segna un nuovo rialzo. Nel secondo trimestre dell’anno le compravendite registrano un +21,8% rispetto allo stesso periodo del 2015, migliorando il già consistente +17,3% del I trimestre. Il mercato delle abitazioni segna un incremento del 22,9 per cento, il produttivo del 28,7%, il terziario del 14,7% e il commerciale del 12,9%. Molto positivo l’andamento del mercato residenziale nelle grandi città, soprattutto a Bologna (+33,5%), Milano (+29,7%) e Napoli (+25,3%). È quanto emerge dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. E sui primi nove mesi del 2016? Secondo la rilevazione di Casa.it a livello generale la domanda di abitazioni è in crescita sia a livello nazionale (+6%) sia in tutte le principali città metropolitane. Nello specifico, la più “dinamica” risulta infatti Milano (+8,9%). Seguono Roma (+6,9%), Torino (+6,2%), Firenze (+5,8%), Bologna(+5,2%), Palermo (+5,1%), Genova (+4,9%) e Napoli (+4,8%). Dati che, seppur positivi, hanno visto rallentare la crescita se confrontati con i primi 4 mesi dell’anno.casa1

Nasce YouBuild, edilizia sostenibile per imprese e professionisti

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Nasce una nuova rivista dedicata agli operatori del mondo delle costruzioni e, in particolare, a quelli che interpretano l’edilizia in chiave sostenibile. YouBuild, periodico edito da Virginia Gambino Editore, si propone di raggiungere quel mondo che ha compreso la nuova strada su cui si è incamminata l’arte di realizzare edifici.

La rivista ha una tiratura di 30mila copie e sarà inviata a imprese di costruzione e studi di progettazione. Il periodico, trimestrale, di grande formato, è diretto dall’architetto Lucia Corti e ha come filosofia quella di coniugare la qualità con le nuove idee, in modo da costituire uno stimolo, ma anche uno strumento utile per i professionisti.

YouBuild debutta con una serie di articoli che attireranno l’interesse degli addetti ai lavori: gli argomenti sono centrati sul mondo della riqualificazione energetica del patrimonio esistente. Dal cantiere, al committente, le detrazioni, i prodotti innovativi, i processi produttivi, la cura nelle fasi di posa, la progettazione del dettaglio, l’ingegnerizzazione delle procedure, l’innovazione, il cambiamento della professione…

Qualche esempio: come riutilizzare gli infissi d’epoca quando si ristruttura un edificio con una storia alle spalle. Guide agli sgravi offerti dal bonus casa, ma anche alla scelta degli impianti di climatizzazione. L’inesorabile avanzata del Bim nel processo di progettazione, con testimonianze di prima mano da chi lo utilizza. Ancora: un articolo approfondisce il tema della trasformazione della professione di architetto, di fronte a sfide tecniche e amministrative. Non mancano analisi di tipo tecnico, per esempio, sul cappotto interno, le case history di edifici riqualificati e uno sguardo su che cosa accade all’estero. Insomma, uno strumento che mancava nel panorama editoriale e che diventerà una lettura indispensabile per chi vuole lavorare con l’edilizia di domani.

Brianza Plastica in tour con i workshop Sistemi di facciata 2016

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Continua il tour “Sistemi di facciata: involucro efficiente e di design”, workshop tecnico-applicativi dedicati alle facciate ventilate. Il 20 settembre 2016 l’evento arriva a Milano con un doppio appuntamento, presso l’Enterprise Hotel in Corso Sempione 91 (prima sessione, dalle 9 alle 13; seconda sessione, dalle 15 alle 19). Nel corso della tappa milanese saranno inoltre presentati in anteprima i risultati della ricerca sull’apporto della ventilazione alle prestazioni di isolamento termico dell’involucro.

Organizzato dalle aziende Brianza Plastica, Cemtech, Emilceramica, Mimik e VMZinc, il tour si compone di una serie di incontri mirati ad approfondire i vantaggi delle facciate ventilate come soluzioni efficaci e versatili per la riqualificazione prestazionale degli edifici e la realizzazione di involucri abitativi energeticamente efficienti e altamente confortevoli. Si parlerà delle caratteristiche e degli strati funzionali del sistema, dei requisiti e delle prestazioni, delle tipologie di utilizzo, e ancora di aspetti normativi, flessibilità compositiva e collegamento tra involucro opaco e trasparente.

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Durante il workshop saranno presentate anche le nuove prestazioni di isolamento termico raggiunte dai pannelli della famiglia Isotec di Brianza Plasticache arrivano a un conduttività termica dichiarata λD di 0,022 W/mK. L’azienda mostrerà anche caratteristiche tecniche e vantaggi di Isotec Parete, il sistema per facciate ventilate compatibile con tutte le tipologie di rivestimento. 

Non mancheranno le soluzioni per il sistema di facciata ventilata delle altre aziende partner dell’iniziativa: EmilCeramica presenterà i vantaggi dei rivestimenti in grès porcellanato; VMZinc illustrerà le caratteristiche di adattabilità e funzionalità delle doghe metalliche in zinco titanio; Cemtech offrirà l’opportunità di conoscere le proprietà dei pannelli alleggeriti e fibrorinforzati in cemento Portland. Infine la presentazione del monoblocco di Mimik, costituito da un cassonetto con controtelaio integrato, focalizzerà l’attenzione del pubblico sull’importanza di un collegamento efficace fra la parete opaca e il foro finestra.

Anche a Milano sarà presente l’installazione “Involucro efficiente”, una vera e propria casetta realizzata con i sistemi descritti, grazie alle quale i partecipanti potranno avere percezione diretta e immediata dei materiali, dei particolari costruttivi e degli accorgimenti di posa nei nodi critici.

Il tour Sistemidifacciata 2016 si concluderà a Cuneo il 27 ottobre e a Padova il 17 novembre 2016.

Iscrizioni su www.sistemidifacciata.it

 

Hörmann acquisisce la finlandese Mesvac Oy

L'impianto di Mesvac Oy, in Finlandia
L'impianto di Mesvac Oy, in Finlandia
L'impianto di Mesvac Oy, in Finlandia
L’impianto di Mesvac Oy, in Finlandia

Hörmann, leader nel settore delle chiusure civili e industriali, acquisisce Mesvac Oy, il suo più grande partner di vendita in Finlandia. Le due aziende collaborano dal 2003 e l’ultimo fatturato annuo raggiunto da Mesvac Oy è stato di 27 milioni di euro. L’azienda conta 160 dipendenti. Con Mesvac Oy, Hörmann rafforza la sua presenza in Finlandia. Presente in oltre 30 paesi con proprie organizzazioni di vendita e in altri 35 attraverso distributori, Hörmann ha rilevato Mesvac Oy, il suo più grande concessionario finlandese.

“Mesvac Oy continuerà ad agire sul mercato finlandese mantenendo nome, struttura, direzione e tutti i 160 dipendenti” – ha affermato Christoph Hörmann, socio responsabile – Hörmann KG, dopo la firma del contratto di vendita. “Questa acquisizione è il risultato di anni di ottima collaborazione. Mesvac Oy è il più grande distributore del mercato finlandese: come Hörmann, l’azienda è a conduzione familiare e opera con una filosofia e con valori simili ai nostri. Sono sicuro che potremo imparare molto gli uni dagli altri e che la collaborazione rafforzerà la nostra leadership nel settore“ ha dichiarato Christoph Hörmann.

Mesvac Oy ha sede a Jorvas, a circa 30 km da Helsinki. Fu fondata nel 1977 e rilevata nel 1989 dall’azienda a conduzione familiare Brandt Group Oy Limited. Sotto la nuova direzione, la Mesvac è diventata una delle più forti realtà nella distribuzione e assistenza per il settore porte e portoni in Finlandia. Dal 2003 ad oggi, l’azienda ha venduto esclusivamente prodotti Hörmann, come portoni industriali e soluzioni tecniche per la logistica, garantendo assistenza e servizi di qualità con un’attenzione particolare alle necessità dei clienti.

Adriana Spazzoli (Gruppo Mapei) nuova presidente di Sodalitas

Adriana Spazzoli (a destra) con Diana Bracco
Adriana Spazzoli (a destra) con Diana Bracco

Fondazione Sodalitas ha una nuova presidente: è Adriana Spazzoli, imprenditrice del Gruppo Mapei, azienda familiare italiana nata nel 1937, leader mondiale nel settore della chimica per l’edilizia. Eletta all’unanimità dal Consiglio riunito ieri presso l’Assolombarda a Milano, Adriana Spazzoli succede a Diana Bracco che lascia la Presidenza di Fondazione Sodalitas perché non più rinnovabile per statuto dopo due mandati.

Presente in 53 paesi con 70 stabilimenti produttivi, il Gruppo Mapei, guidato dall’ex Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, dall’imprenditrice e dai loro due figli, genera un volume d’affari annuale pari a 2,3 miliardi di Euro e impiega 9.000 persone, investe in innovazione e ricerca il 5% del fatturato, con una particolare attenzione allo sviluppo di prodotti eco-sostenibili. L’azienda è da sempre impegnata nel sociale, nella cultura e nello sport. Partner strategico di organizzazioni nonprofit italiane e internazionali e di grandi istituzioni come il Teatro alla Scala di cui è socio fondatore, il Gruppo Mapei è un protagonista dello sport attraverso il centro ricerche di eccellenza Mapei Sport e il Sassuolo Calcio.

“Innovazione, sostenibilità, attenzione alle persone e presenza forte nella comunità sono i valori condivisi dalle aziende aderenti a Fondazione Sodalitas”, spiega Adriana Spazzoli, che poi aggiunge: “Oggi più che mai è necessario che le imprese più avanzate si impegnino a fondo per realizzare un nuovo modello di sviluppo, sostenibile e inclusivo. Il mio impegno come Presidente” conclude Adriana Spazzoli “è che Fondazione Sodalitas contribuisca in modo sempre più efficace a un obiettivo così fondamentale”.

Il Consiglio ha voluto ringraziare Diana Bracco per l’impegno a far nascere Sodalitas nel 1995, e la generosità con cui ha guidato la Fondazione per lunga parte del suo percorso.

“Sono davvero felice che al vertice della nostra Fondazione, che costituimmo nel 1995 insieme ad Assolombarda, un gruppo di imprese e di manager volontari, sia arrivata una donna capace e generosa come Adriana Spazzoli”, afferma Diana Bracco. “Mapei ha alle spalle una storia imprenditoriale straordinaria ed è guidata da persone che, come me e come il mio predecessore al vertice di Sodalitas, Federico Falck, sono profondamente convinte che l’unico modo di fare impresa sia quello sostenibile”.

Adriana Spazzoli (a destra) con Diana Bracco
Adriana Spazzoli (a destra) con Diana Bracco

Istat: cala ancora l’occupazione nei cantieri

Cala l'occupazione nei cantieri

Non c’è ripresa nelle costruzioni. I nuovi dati Istat sull’occupazione spengono il già fioco entusiasmo degli operatori del settore che speravamo in un’inversione di tendenza. Il report sul secondo trimestre 2016 dell’Istituto Nazionale di Statistica gela l’edilizia: in un quadro generale nel quale “l’assorbimento di lavoro da parte del sistema produttivo continua ad aumentare, le ore complessivamente lavorate crescono dello 0,5% sul trimestre precedente e del 2,1% su base annua”, i cantieri cosa fanno? Rimangono fermi al palo.

Tradotto in numeri? Qui, su base annua, le ore lavorate sono calate del 4%; il monte totale è ora di 669.348 ore.  Gli altri dati non confortanti sono quelli relativi alla forza lavoro, che scende sotto la soglia del milione e mezzo di occupati: in dodici mesi sono andati persi circa 75 mila posti di lavoro. Su base annua i dipendenti diminuiscono del 3,5%, mentre gli autonomi del 7%. Insomma, dal milione e 530 mila unità del secondo trimestre 2015, si passa al milione e 455 mila di quello corrente. Il danno e la beffa, perché L’edilizia è l’unico settore economico bocciato dall’Istat, in un panorama generale in cui i dipendenti aumentano del 2,2% e le ore lavorate del 2,1%.

Istat, cala l’occupazione nei cantieri