Gli isolanti Brianza Plastica sono “Bim ready” e si possono scoprire tutti online grazie alle librerie digitali, alleati per semplificare e velocizzare laprogettazione. Innovativa, funzionale, pratica: la tecnologia Bim (Building Information Modeling) rappresenta il futuro e il nuovo standard della progettazione di edifici, costruzioni, infrastrutture. I modelli Bim sono sviluppati sulla base di un sistema di elaborazione integrato di informazioni riguardanti le specifiche componenti di una costruzione ed offrono ai professionisti risorse e strumenti rapidi, immediati e completi che snelliscono le procedure di realizzazione degli elementi strutturali e i relativi calcoli. Gli oggetti Bim contengono un valore aggiunto che supera largamente le semplici rappresentazioni dei prodotti in 2D o 3D, riuscendo ad integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione, da quella architettonica, a quella gestionale ed esecutiva.
Gli oggetti Bim, creati basandosi sui prodotti reali, permettono di progettare senza ridisegnare gli elementi; in più i modelli digitali contengono informazioni sulle proprietà del prodotto che possono essere utilizzate per i calcoli progettuali, per anticipare, valutare e analizzare il comportamento del prodotto all’interno del progetto, permettendo di ottimizzare i dimensionamenti, prevedere le modalità di funzionamento e le proprietà prestazionali. Inoltre il Bim è parametrico, ovvero variando le dimensioni dell’oggetto all’interno del progetto aggiorna di conseguenza le caratteristiche prestazionali dell’insieme. Brianza Plastica, sempre all’avanguardia nell’adozione delle nuove tecnologie e pronta nel cogliere le sfide del settore, ha sviluppato 12 modelli Bim per i suoi isolanti. Disponibili gratuitamente online, Brianza plastica mette a disposizione dei progettisti i modelli Bim dei prodotti della gamma Isoetec (Isotec, Isotec XL, Isotec XL Plus, Isotec Parete, Isotec Parete Black e Isotec Linea), Xroof e Xroof XL, Elyfoam e Bripan X-Tile. Diventa così semplicissimo valutare e selezionare il pannello isolante più adeguato al progetto, scegliendo all’interno dell’ampia gamma di Brianza Plastica la soluzione più idonea per la realizzazione di edifici energeticamente prestazionali ed efficienti, per il migliore isolamento in tutte le applicazioni.
Costruire secondo natura è possibile. K1710, linea pura calce di Fassa Bortolo ne è l’esempio. Si tratta di un bio-intonaco tradizionale di fondo, ad azione pozzolanica, fibrorinforzato, a base di pura nano-calce per interni ed esterni.
Quale impiego? K1710 viene usato come intonaco di fondo su murature vecchie e nuove in pietre, mattoni, tufo e così via. Le caratteristiche di elasticità dell’intonaco e la presenza delle fibre lo rendono particolarmente adatto, secondo le indicazioni riportate in seguito, su supporti meccanicamente deboli, come le murature di sassi e mattoni (e tutti lavori di restauro in generale).
Pura calce K1710 – Fassa Bortolo
Composizione K1710 di Fassa Bortolo è una malta secca a base di pura nano-calce naturale, nano-polveri ad azione pozzolanica, fibre inorganiche e pregiati inerti selezionati tra le migliori rocce carbonatiche. La calce impiegata per il confezionamento, classificata secondo la norma En 459, presenta delle caratteristiche di purezza estremamente elevate, con tassi non rilevabili di metalli pesanti. La calce utilizzata risulta ultrafine grazie ad accurate operazioni di selezione della calce idrata: le dimensioni delle particelle di calce ottenute da questo processo di selezione sono così in gran parte molto inferiori ai 2 µm, ma comunque mediamente sull’ordine di pochi nanometri (il nanometro è pari ad un milionesimo di millimetro), dando origine ad una superficie specifica di almeno circa 22 m²/g, rendendo possibile un impasto estremamente lavorabile, ma soprattutto consentendo un veloce processo di carbonatazione successiva, che come noto, rende possibile l’ottenimento di resistenze meccaniche adeguate da parte dell’intonaco stesso. Tali resistenze meccaniche vengono migliorate nel tempo dalla presenza di polveri pure di dimensioni nanometriche ad azione pozzolanica, che consentono di conferire all’intonaco un’adeguata resistenza agli agenti atmosferici. Tutto ciò, assieme alla elevata purezza delle materie impiegate, porta anche ad una ridotta tendenza alla formazione di efflorescenze, che può essere più frequente in materiali a base di cemento Portland grigio comunemente usato, dove il contenuto di sali solubili può raggiungere valori abbastanza rilevanti. Le caratteristiche di elevata finezza infine consentono di aumentare la notevolmente la traspirabilità. Le fibre introdotte, di natura esclusivamente inorganica, diminuiscono sensibilmente il rischio di formazione di cavillature sia alle brevi che alle lunghe stagionature. Il prodotto è esente da materie plastiche di qualsiasi tipo.
Fornitura Sfuso in silo; Sacchi speciali con protezione dall’umidità da 30 kg ca.
Conservazione Conservare all’asciutto per un periodo non superiore a 12 mesi.
Qualità K 1710 è sottoposto ad accurato e costante controllo presso i nostri laboratori. Le materie prime impiegate vengono rigorosamente selezionate e controllate.
Confedilizia e Finco appoggiano il progetto del governo battezzato Casa Italia. Secondo le due organizzazioni, che parallelamente (con qualche distinguo) rappresentano i produttori del settore delle costruzioni, il progetto Casa Italia può essere una grande occasione per la riqualificazione del territorio italiano e per la valorizzazione del suo patrimonio immobiliare, favorendo – attraverso misure di incentivazione di interventi di manutenzione, ristrutturazione e rigenerazione urbana – un minor consumo di suolo e il recupero di quartieri degradati.
In occasione di un incontro congiunto delle rispettive rappresentanze nazionali e territoriali, il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha dichiarato: “Il settore immobiliare – plasticamente rappresentato dalle oltre 200 Associazioni territoriali di Confedilizia e dalle 5.000 imprese con 110.000 dipendenti delle 38 Associazioni aderenti a Finco – è l’anima dello sviluppo del nostro Paese. L’attenzione sugli incentivi per interventi di ristrutturazione, risparmio energetico e sicurezza antisismica – se unita alla prosecuzione dell’opera di riduzione della tassazione sugli immobili, specie per i locali commerciali – è fondamentale per far sì che il progetto Casa Italia parta con il piede giusto. In questo senso, è necessario un rafforzamento delle agevolazioni fiscali per queste tipologie di interventi ma anche una loro stabilizzazione, per facilitarne l’utilizzo negli edifici condominiali”.
Carla Tomasi, Presidente Finco
Secondo la presidente di Finco, Carla Tomasi, “la conclusione del Protocollo d’Intesa tra Confedilizia e Finco e la conseguente costituzione dell’Albo dei Fornitori sono il risultato della proficua collaborazione tra le nostre due realtà, che rappresentano due facce fondamentali del mondo immobiliare: la proprietà ed i servizi immobiliari da un canto, le imprese specializzate del mondo delle costruzioni dall’altro. L’importanza del settore per la crescita dell’economia del nostro Paese è evidente ai più, anche se taluni comportamenti non sembrano coerenti con tale prospettiva. Si consideri, ad esempio, l’attuale asfissiante, bizantina ed ingiustificata pressione fiscale sugli immobili, che ha il solo effetto, nel concreto, di frenare le attività economiche in generale e delle imprese del settore in particolare, tarpando di fatto le ali alla crescita del nostro Paese”.
Anche Tecnocasa registra un ritorno all’acquisto di immobili, come testimonia l’aumento delle compravendite determinato da fattori quali i bassi tassi di interesse sui mutui, i prezzi delle abitazioni ormai a livelli minimi ed una rinnovata fiducia. Negli ultimi anni il mercato immobiliare ha visto i prezzi scendere progressivamente e questo ha comportato anche un cambiamento a livello di tipologie immobiliari richieste. Infatti sono diminuite nel tempo le percentuali di richieste sui tagli più piccoli, quali monolocali e bilocali. Al contrario, si segnala un aumento per le tipologie più ampie, dal trilocale in poi, ora più accessibili sia alle giovani coppie e sia agli investitori.
L’analisi della domanda evidenzia che nelle grandi città italiane la tipologia più richiesta è il trilocale, che raccoglie il 40,6% delle preferenze, a seguire il quattro locali con il 23,9%, il bilocale con il 22,9%. Si registra, rispetto a sei mesi fa, un aumento della concentrazione delle richieste sui trilocali. A Napoli sono i bilocali a concentrare la maggioranza delle richieste mentre a Milano per la prima volta la percentuale di domanda dei trilocali supera, di poco, quella dei bilocali.
Spostando l’attenzione sull’analisi dell’offerta, quest’ultima sembra invece assottigliarsi, soprattutto sulle tipologie di qualità, che rispondono alle esigenze dei potenziali acquirenti (immobili in buono stato, luminosi, in contesti condominiali decorosi). Restano a lungo invendute sul mercato le abitazioni che non rispondono a queste caratteristiche nonostante l’attività di repricing.
L’analisi dell’offerta evidenzia che nelle grandi città italiane la tipologia più presente è il trilocale, con la percentuale del 34,0%, a seguire il quattro locali con il 24,1% ed infine il bilocale con il 22,5%.
Röfix, azienda leader a livello internazionale nel settore dei materiali da costruzione, consolida ulteriormente la propria presenza sul territorio italiano con l’apertura di un nuovo stabilimento produttivo a Oricola, in Abruzzo, a 70 km da Roma. Röfix sceglie dunque di proseguire e potenziare i propri investimenti sul mercato italiano, orientando le proprie energie ad ottimizzare ulteriormente i servizi di consulenza tecnica, vendita, consegna e assistenza commerciale nell’area del centro-sud. Forte di un marchio accreditato sul mercato europeo e sempre più conosciuto anche in Italia, Röfix coniuga i propri valori identificativi che si basano sulla elevata qualità dei prodotti, severità dei controlli e conseguimento delle più prestigiose certificazioni per la sicurezza costruttiva e la sostenibilitàambientale dei propri manufatti, con uno sviluppo concreto e dinamico, che avvicina sempre più i servizi offerti alle esigenze dei clienti, strutturandosi per rispondere in modo flessibile, puntuale, tempestivo alle richieste di un mercato complesso come quello italiano.
“L’apertura dello stabilimento in Abruzzo, collocato in una posizione geografica centrale e per noi strategica, rappresenta un ulteriore importante passo in avanti nello sviluppo, finora costantemente positivo specialmente nel settore risanamento e ristrutturazione edile, della Röfix in Italia” dichiara il Dr. Wolfgang Brenner, Direttore generale Röfix Italia. Il nuovo stabilimento di Oricola che sarà inaugurato il 1° ottobre prossimo, affiancherà gli altri 5 poli ad oggi presenti sul territorio nazionale nella produzione dell’intera gamma dei prodotti Röfix: la sede centrale a Parcines (Bz) e gli stabilimenti di Fontanafredda (Pn), Prevalle (Bs), Comabbio (Va) e Villanova Mondovì (Cn).
Parallelamente all’apertura del nuovo impianto produttivo, Röfix potenzierà anche la propria rete commerciale e tecnica, con positive ripercussioni sul fronte occupazionale del territorio: in tal modo l’azienda punta a offrire al mercato del centro sud Italia una rete capillare di assistenza pre e post vendita volta ad affiancare progettisti, rivenditori, imprese di costruzioni e clienti, con consulenze mirate, sia nella ricerca delle soluzioni più opportune in fase progettuale che nell’affiancamento e consulenza in cantiere per la posa a regola d’arte.
“In una congiuntura delicata come quella che stiamo vivendo, la scelta di potenziare gli investimenti sul territorio offre un segnale forte al mercato e porterà ad ulteriore rafforzamento della nostra presenza in Italia” spiega Norbert Knaupp, Direttore Marketing di Röfix Italia. “Con questa scelta l’azienda sottolinea la volontà di concentrarsi su territorio altamente ricettivo e dinamico, grazie all’opportunità di essere presenti in una zona logisticamente strategica che ci permetterà di avvicinare e potenziare i nostri servizi di supporto al territorio con consegne flessibili e veloci e una presenza molto più capillare”.
Si chiama Lwf, ed è la nuova scala ignifuga per edifici pubblici e privati di Fakro. Appartiene all’ampia gamma di scale retrattili proposte dall’azienda ed è un modello in legno con sezione pieghevole,caratterizzato da elevate performance e da un piacevole impatto estetico. si tratta di una soluzione ideale sia per gli edifici pubblici che per quelli privati, questa scala si distingue in modo particolare per le sue proprietà ignifughe (rientranti nella classe di resistenza al fuoco Ei1=45min). Vera e propria barriera in caso di incendio all’interno dell’edificio, Lwf è dotata di botola ignifuga realizzata in materiale isolante dello spessore di 8 cm ed equipaggiata con guarnizione perimetrale intumescente che, sotto l’influenza delle alte temperature, aumenta il suo volume e previene la propagazione del fuoco e del fumo nel piano libero dalle fiamme. Allo stesso tempo, la speciale guarnizione evita anche che si verifichino condizioni di surriscaldamento dei piani confinanti. Proprio per questo motivo la scala Lwf è particolarmente indicata per tutti quegli edifici in cui la normativa vigente preveda la presenza di soluzioni di tal genere.
Inoltre, con un coefficiente termico U pari a 0,6 W/m2K, la scala Lwf è in grado di garantire anche un elevato indice di coibentazione per l’edificio, così come tutte le scale dell’ampia gamma Fakro, riducendo al minimo le dispersioni di calore verso l’esterno. Una particolarità spesso trascurata nelle scale retrattili ma, in realtà, di primaria importanza, in quanto elementi di chiusura dell’edificio. A tutto ciò si aggiungono naturalmente i vantaggi propri delle scale retrattili: l’ottimizzazione degli spazi (estremamente utile soprattutto nei locali più piccoli) e la semplicità dell’accesso alla soffitta. Comoda e funzionale, Lwf è dotata di gradini sporgenti e di un comodo corrimano in metallo che agevola le operazioni di salita e discesa dalla scala. La sua robusta struttura è in grado di sostenere pesi importanti (fino a 160 kg), grazie anche ai solidi piedini antigraffio, che le conferiscono una grande stabilità. Infine, la botola ignifuga di colore bianco posta al suo apice è dotata di un particolare meccanismo tirante che ne permette l’eliminazione della serratura.
Italcementi conferma la partecipazione al Saie 2016: in mostra prodotti, soluzioni e applicazioni per le grandi opere, il “nuovo” e la riqualificazione. Italcementi, insieme a Calcestruzzi e BravoBloc, timbra così il cartellino alla manifestazione per la filiera delle costruzioni, in programma alla Fiera di Bologna dal 19 al 22 ottobre 2016. Lo stand (Padiglione 25 – Stand A29/C24) è stato concepito per dare spazio a tre grandi aree dove saranno presentate ai visitatori: le nuove applicazioni integrate dedicate alle grandi opere e ai grandi lavori, le soluzioni innovative per le nuove costruzioni e i prodotti speciali da utilizzare per la riqualificazione e la rigenerazione urbana.
Anche attraverso la scelta di essere presenti al Saie, Italcementi, Calcestruzzi e BravoBloc confermano la volontà di fornire ai propri clienti prodotti di alta qualità e le migliori soluzioni per il mercato dei materiali da costruzione, consolidando la propria leadership di mercato in Italia anche dopo l’ingresso, avvenuto nel luglio di quest’anno, in HeidelbergCement Group. L’unione di HeidelbergCement e Italcementi ha dato vita, infatti, al primo produttore mondiale di aggregati, secondo nel cemento e terzo nel calcestruzzo, con oltre 63.000 dipendenti in più di 3.000 siti produttivi in 60 paesi in cinque continenti. Ciò lo rende il principale player mondiale nella fornitura verticalmente integrata di materiali da costruzione.
Houzz, la piattaforma online leader mondiale nell’arredamento, progettazione e ristrutturazione d’interni e di esterni, è presente al Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per architettura e l’arredobagno – in programma a Bologna dal 26 al 30 settembre – portando il più importante studio annuale sulle ristrutturazioni. Lo spazio di Houzz (al padiglione 30, stand D16) sarà suddiviso in due aree tematiche: in una gli esperti del settore saranno a disposizione dei professionisti per consulenze gratuite, nell’altra si alterneranno una serie di eventi e presentazioni sia in italiano che in inglese con lo scopo di fornire strumenti e suggerimenti per migliorare la propria presenza online, aumentare le opportunità di business e gestire la propria reputazione in rete.
Inoltre, il 29 settembre alle ore 11.00 (padiglione 30, stand A38 – E37 presso l’Arena Cer-Sail), Mattia Perroni, Managing Director per l’Italia di Houzz, presenterà l’indagine Houzz & Home 2016, il più grande studio annuale sulle ristrutturazioniresidenziali che fornisce una dettagliata conoscenza sul modo in cui i proprietari di casa intervengono sulle loro abitazioni. Queste le sue parole: “Siamo molto entusiasti di far parte di questa importante vetrina che ci permette di essere presenti tra le più importanti realtà internazionali e locali del settore”. E, infine: “Il fatto di aver scelto proprio il palco del Cersaie per presentare i risultati raccolti a livello globale all’interno della nostra più grande ricerca annuale sulle ristrutturazioni, dimostra l’importanza e la fiducia che riponiamo nella nostra partecipazione a Bologna”.
“Un evento multi specializzato di respiro internazionale”. Giovanni Grassi, direttore Made Expo, presenta così a YouTrade la Fiera biennale in programma dall’8 all’11 marzo 2017 al polo fieristico di Milano Rho. “Dobbiamo parlare a tutti gli operatori del settore e perciò dobbiamo utilizzare linguaggi diversi. Abbiamo così costruito un palinsesto e una proposta fieristica interessante fatta di 4 saloni: uno dedicato al mondo delle costruzioni e dei materiali, uno all’involucro e ai serramenti, uno al tema degli interni e delle finiture e infine uno su software, tecnologie e servizi”.
Giovanni Grassi, direttore fiera Made Expo
Perché d’altronde le persone vanno in fiera per incontrarsi e vedere aziende e prodotti. Un momento d’incontro che si traduce – come spiega Grassi – “in un’impostazione che permette ad un visitatore professionale di avere una panoramica chiara di ciò che gli interessa e di entrare immediatamente in contatto con realtà utili per il suo aggiornamento e la sua attività. In particolare nei Padiglioni 6/10, nel Salone Costruzioni e Materiali, vengono sviluppati, su una superficie di oltre 16.000 mq espositivi, i temi dell’architettura sostenibile, dell’efficienza energetica degli edifici e della sicurezza antisismica insieme alla presentazione di tutti i sistemi strutturali, dei materiali, dei manufatti, dei prodotti performanti nei settori dell’impermeabilizzazione, dell’isolamento, della protezione e del risanamento. Comfort e Bellezza sono i temi di un’ampia sezione riservata al colore, alle pitture, e al trattamento delle superfici. “Insomma, vogliamo dare ai progettisti, alle imprese e ai rivenditori tutto quello che serveper costruire o riqualificare” aggiunge Grassi.
La ripresa del settore edile rimane lontana, ma Made Expo vuole essere ottimista controcorrente: “Stiamo assistendo a una polarizzazione: c’è chi perde terreno e chi lo guadagna, e investe. “A fronte di un mercato nazionale appiattito, l’estero funziona bene: per questo Made Expo investe nella promozione internazionale”. E non sono poi poche le aziende che innovano, proponendo e distribuendo all’impresa edile prodotti che garantiscono qualità, sostenibilità, prestazioni e anche un abbattimento dei costi e una gestione più efficiente del cantiere”.
A 5 mesi dal via le premesse sono buone: “A oggi abbiamo il 60% dello spazio dell’anno scorso già occupato: questo significa che le aziende, tutto sommato, rispondono. In generale rileviamo un lieve incremento degli espositori, stimato in un 4-5% in più. E per i visitatori ci aspettiamo un flusso pari almeno a quello dell’anno scorso (quando le presenze totali furono oltre 208 mila, ndr), ma quello che è importante è quello che ci hanno detto rispetto alla Fiera 2015: per l’85% dei visitatori la Fiera è il ponte tra le persone e i prodotti, mentre il 95% si è detto soddisfatto della visita. E quando il visitatore è soddisfatto…torna!”.
L’amministratore delegato, Vichi Montoli, racconta le strategie della Brevetti Montolit, azienda specializzata nei sistemi per la lavorazione della ceramica e anticipa le novità presenti al Cersaie. Mentre si prepara a festeggiare i 70 anni, senza sentirli. Anzi, svegliandosi alla mattina con la voglia di ricominciare. Non è semplice per chi lavora sul mercato delle costruzioni. Ma è obbligatorio se si vuole continuare a gestire un’azienda che è stata capace di attraversare i periodi di vacche magre e che punta a continuare sulla strada dell’innovazione senza perdere il gusto di competere. Anche perché, nonostante tutto, le prospettive non sono male: “La ceramica sta diventando anche una materia prima utilizzata nel rivestimento estetico di cucine, mobili e muri della casa”.
Vichi Montoli – Montolit
Domanda. Auguri per vostri primi 70 anni. Una dedica speciale per questo traguardo?Risposta. Nei nostri 70 anni di storia il grande vantaggio è stato la continuità generazionale nella direzione dell’azienda. E poi abbiamo avuto la fortuna e bravura di circondarci di persone capaci e sempre rivolte al futuro. Se invecchi e non sai più rinnovare l’azienda, finisce lì. Non è sufficiente il ricambio generazionale della classe dirigente, ma è necessario il contributo di tutti i collaboratori.
D.Quali sono state le tappe chiave nella vita della Montolit? R. I passaggi di testimone dal nonno ai figli, e ai nipoti. E poi il cambio di sede nel 1976, sempre a Cantello, nella provincia di Varese. Con il nuovo stabilimento abbiamo stravolto il nostro modo di produrre, realizzando tanti nuovi prodotti.
D. Entriamo nel merito di questa svolta… R. Siamo passati da una fase artigianale a una più industriale. O meglio, da una fase legata al numero di operatori che si suddividevano le varie mansioni, a una in cui le macchine riunivano più operazioni. Insomma, un’automazione. Questo ci ha permesso di fare un grosso salto di qualità, anche in termini di fatturato.
Masterpiuma-Montolit
D. Ecco, a tal proposito? R. Siamo cresciuti ogni anno fino al 2008, poi è arrivata la crisi del mercato, che si è abbattuta come una scure. Ora, pian piano, stiamo tornando sui livelli di prima, ma la congiuntura almeno in Italia rimane difficile.
D. Passiamo a un altro versante: come affrontate la concorrenza estera? R. Fino a qualche anno fa, era sufficiente avere un prodotto, un nome e poi ci si affidava alla sezione marketing. Oggi, con l’avvento di Internet, è tutto più complesso, veloce e dinamico. Ci sono sempre più variabili da considerare e non ci si può permettere di lasciarne indietro qualcuna. Bisogna partire da un’organizzazione interna ottimizzata e da una struttura che permetta di avere prezzi competitivi e operi con efficacia sui mercati esteri. Poi, senza dubbio, è sempre determinante avere un nome che vale sul mercato.
D. Parliamo un po’ del mondo dell’edilizia. Quanto e che cosa è cambiato? R. Moltissimo. Oltre al web, che ha rivoluzionato le regole, c’è stato l’avvento della grande distribuzione organizzata. La Gdo ha svegliato un po’ il mercato, accelerando il processo di modernizzazione della distribuzione edile italiana.
Disco diamantato per grès porcellanato e Mondrillo, utensili diamantati professionali per foratura e fresatura dei materiali lapidei. Montolit
D. Come si evolvono i materiali e quali prodotti saranno richiesti nel prossimo futuro?
R. È molto difficile dirlo, sia per la velocità dei cambiamenti innescati dalla tecnologia, sia perché non abbiamo sempre avuto un collegamento diretto con i fabbricanti di materiali. Cosa che è cambiata solo negli ultimi anni. Finalmente con la necessità di risolvere problemi, ci hanno coinvolto maggiormente anche in fase di progettazione.
D. Il passaggio da un mercato del nuovo a quello della riqualificazione ha comportato dei cambiamenti a livello di tecnologie utilizzate? R. No, i nostri prodotti operano sia in fase di finitura che in quella di costruzione, adattandosi benissimo anche alla ristrutturazione. Il mercato è calato globalmente e ora si sta riprendendo sul versante della riqualificazione, dove siamo coinvolti appieno.
Segatrice elettrica F1 Brooklyn – Montolit
D. Quali sono le principali soluzioni che proponete ai professionisti dell’edilizia?
R. Cerchiamo da sempre di rendere il modo di lavorare degli operatori il più semplice possibile. Forniamo soluzioni per il taglio, la foratura e il trattamento dei nuovi materiali utilizzati per i rivestimenti. E il segreto del successo dei nostri ultimi prodotti è proprio la loro immediatezza.
D. Siete presenti al Cersaie 2016: quali novità presentate?
R. Le novità sono tante, soprattutto legate al diamantato, con prodotti nuovi che permetteranno lavorazioni particolari oltre a taglio e foratura. Amplieremo inoltre l’offerta di prodotti legati alla lavorazione delle lastre, tra cui la profilatrice automatica Superprofile e Moto Flash Line, evoluzione della Flash Line che ha semplificato il taglio delle lastre di grande formato. Con Moto Flash Line sarà possibile tagliare non solo lastre di ceramica, ma di qualsiasi materiale e di differenti spessori. Negli ultimi anni stiamo lavorando molto sulla ricerca e sviluppo, per creare prodotti in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato, rimanendo così fedeli alla nostra identità di azienda innovativa.
Consegna ufficiale poi subito al lavoro. È infatti già operativa la gru articolata più grande nella provincia di Sondrio, allestita su un carro Man tgs 35.480 8×4, che è andata a completare la flotta della Tgs Srl, azienda di Traona, in provincia di Sondrio, specializzata in sollevamento e trasporti speciali. La cerimonia di consegna si è svolta presso la Saber Srl, concessionaria Fassi Gru, che ha voluto così celebrare un evento davvero speciale: infatti il binomio Fassi Gru/Man non è solo la gru articolata più grande della provincia di Sondrio, ma è pure tra le più importanti delle vicine province di Lecco, Como, Varese e nelle zone di confine della Svizzera, dove Saber Srl opera con successo. Caratteristica saliente del nuovo assieme gru/carro è la versatilità, che permetterà a Tgs di operare in condizioni di spazi ristretti, come per esempio all’interno dei capannoni, movimentando comunque masse notevoli. La Fassi F1100Ra.2.28 L616 V30 è stata allestita con una ricca dotazione di optional, tra cui il display a colori Fx901 ed il nuovo radiocomando Fassi V7.
Fassi F1100RA he-dynamic, la Gru – Caratteristiche
La gru F1100RA.2.28 L616 V30 ha capacità massima di sollevamento di 90,21 tm e sbraccio con prolunga idraulica che arriva fino a 31,85 m. La gru è allestita con la versione più evoluta del sistema di stabilità Fassi denominata FSC/SII, che sfrutta la migliore efficienza del nuovo sensore angolare abbinato al limitatore di momento. La dotazione della gru comprende soluzioni di design come i carter di protezione “carbon look” che rendono l’estetica più accattivante. A lato del basamento il nuovo display touchscreen a colori V7 che, grazie alla pratica visualizzazione grafica, consente di controllare in modo chiaro e veloce molte informazioni, come: messaggi, allarmi, percentuali o pressioni indotte dal carico nei martinetti di sollevamento e temperatura dell’olio. La navigazione dei menu di questo robusto display di 7” richiama quella dei tablet. Con la semplice pressione delle icone sullo schermo è possibile consultare tutte le informazioni o settare i parametri, visualizzando più informazioni contemporaneamente, il che risulta particolarmente utile quando si controllano le condizioni di stabilità del veicolo per valutare tutte le possibili condizioni di lavoro.
Capacità di sollevamento fino a 90,21 tm
Massimo sbraccio idraulico fino a 31,85 m (versione con prolunga idraulica)
Ingombro con prolunga idraulica: w 2550 mm, l 2190 mm, h 2885 mm
Dotazione elettronica/idraulica:
Sistema di controllo elettronico FX900
Sistema di controllo integrale IMC
Radiocomando V7
Pannello touchscreen FX901
I protagonisti
Fassi Gru Spa, il costruttore Recentemente Fassi Gru ha celebrato i 50 anni, una storia fatta di ricerca, tecnologia e impegno per diventare leader mondiale nel settore del sollevamento. Oggi le gru Fassi sono il frutto delle risorse di sei aziende e 14 stabilimenti e, per garantire la miglior qualità del prodotto, il gruppo industriale Fassi si è strutturato coprendo l’intero ciclo produttivo: dal foglio di lamiera alla gru finita. A questo si aggiunge una rete commerciale e tecnica con copertura mondiale e partnership con altri leader come Cranab e Marrel. La produzione è organizzata in tre gamme: gru piccole, medie e grandi da 1 tm a oltre 141 tm, oltre alle versioni speciali.
Saber Srl, Il dealer Fassi Gru Saber Srl è stata fondata nel 1994 e da 20 anni è dealer Fassi Gru per le province di Sondrio, dell’Alto Lario e di quelle di Lecco e Como. L’azienda è specializzata nella vendita, noleggio, assistenza e ricambistica di macchine e attrezzature per l’edilizia, con la rappresentanza di alcuni tra i brand più importanti del settore. Su iniziativa dei tre soci, Aldo e Lido Sandrini e Gianbattista Bertolini, Saber è cresciuta e rappresenta un riferimento per tutti gli operatori delle province di Sondrio, Lecco, Como e le zone di confine della Svizzera (Canton Grigioni e Canton Ticino). Oggi occupa 15 dipendenti ed è attiva anche sul fronte della formazione, come centro specializzato per il rilascio dei patentini di abilitazione alla conduzione dei vari macchinari, oltre che per le operazioni di collaudo, prima verifica, verifica periodica e ventennale delle macchine edili e industriali in collaborazione con Asl, Inail e altri organi abilitati. Una particolare citazione va a Sandrini Paolo, responsabile commerciale di Saber, che con tenacia e professionalità ha condotto in prima persona una lunga trattativa coronandola con un gran finale.
Tgs Srl, il cliente Tgs è l’acronimo di Tarca Giovanni e Stefano, cioè padre e figlio a cui recentemente si è aggiunto l’altro fratello Davide. Una solida azienda familiare fondata nel 1998 a Traona, in provincia di Sondrio, per garantire servizi di trasporto e sollevamento nell’area della Valtellina. “Padroncino” fin dagli anni Ottanta specializzato in “trasporti eccezionali”, Giovanni Tarca ha voluto dare vita a un’attività che lo tenesse più vicino a casa specializzandosi nelle mission che conosceva meglio. Oggi, con i due figli, gestisce una flotta di due autogru da 70 t e 140 t, due camion con gru retrocabina (uno dei quali è l’oggetto della consegna) e quattro bilici, tutti veicoli Man.
Officine Bpm Snc, l’allestitore Le Officine Bpm sono nate nel 1982 su iniziativa di quattro operai dopo la chiusura della loro azienda. Oggi i soci sono due, Armando Badalotti e Marco Prini che, con l’aggiunta dell’iniziale della loro città, Mantova, costituiscono l’acronimo che dà il nome all’azienda. Da sempre specializzati in allestimenti per autocarri, oggi la loro produzione verte soprattutto sull’installazione di gru articolate con cassoni fissi e ribaltabili e di impianti scarrabili, senza però disdegnare l’esecuzione di pianali ribassati e furgonature centinate.
Man Tgs 35.480 8×4, il veicolo Autentico re delle mission cava-cantiere, il quattro assi (di cui due motrici) tedesco costituisce il partner ideale per la gru Fassi e ne esalta le doti di versatilità ed efficienza. La driveline si compone del motore a sei cilindri in linea D26 di 12,6 litri per 480 cv di potenza (353 kW) e 2300 Nm di coppia, abbinato al cambio automatizzato a 12 rapporti Man TipMatic. Per raggiungere valori delle emissioni estremamente bassi, Man impiega l’iniezione Common Rail, il ricircolo dei gas di scarico (Egr), la riduzione catalitica selettiva (Scr) e il filtro particolato diesel (Dpf/Crt) così i veicoli Man Euro 6 vantano elevati standard nel contenimento dei consumi di carburante e richiedono una quantità di AdBlue molto modesta.
Sono arrivate le nuove soluzioni Knauf per una completa protezione passiva antincendio, presentate a Safety Expo 2016. Leader nell’edilizia a secco e sempre attenta nelle soluzioni per l’edilizia moderna, Knauf ha potenziato la sua divisione antincendio con un sistema completo per la protezione passiva, costituito da lastre, intonaci, accessori e attraversamenti, per un approccio globale e certificato. Quattro le novità: 1) Potenziamento della Divisione Antincendio, con cui Knauf rafforza la sua presenza sul mercato delle soluzioni dedicate a questo segmento ; 2) Completamento dell’offerta, vero “sistema completo per la protezione passiva” costituito da una gamma integrata di lastre, intonaci, attraversamenti e accessori testati e certificati; 3) Informazione al canale, distribuendo la release 2016 aggiornata e ampliata della brochure tecnico/informativa sulle soluzioni antincendio; 4) Confronto con gli operatori con l’incontro sul tema “Compartimentazione e protezione strutturale nel recupero edilizio”.
Secondo la visione di Knauf, la protezione passiva dal fuoco richiede soluzioni più complete, sicure e certificate secondo i parametri europei. L’efficacia del singolo componente infatti non è sufficiente a garantire la sicurezza contro il fuoco, che può arrivare solo dalla continuità della protezione di tutto l’intero sistema costruttivo. Coerentemente con questo approccio, Knauf investe per innovare e sviluppare continuamente nuove tecnologie e integrarle in soluzioni che sfruttano le naturali proprietà isolanti di materiali come gesso, vermiculite e perlite, raggiungendo le più alte prestazioni e assicurando un’elevata resistenza al fuoco. Da questa visione integrata e dalla costante innovazione tecnologica nascono i nuovi sistemi completi della Divisione Antincendio Knauf, con cui costruire pareti, rivestimenti, controsoffitti e cavedi resistenti al fuoco, e con cui proteggere anche strutture in acciaio, condotte di ventilazione e impianti tecnologici.
Alla base delle nuove soluzioni della Divisione Knauf Antincendio c’è la qualità delle lastre in gesso rivestito: il gesso possiede infatti caratteristiche di resistenza al fuoco, amplificate dall’aggiunta di fibre di vetro, vermiculite e perlite. Questi materiali (peraltro completamente naturali) consentono di raggiungere livelli di efficienza ancora maggiori e, fatto importante per gli applicatori, combinano al meglio efficacia e semplicità di posa in opera, a tutto vantaggio della produttività. In più, i vantaggi dei sistemi a secco Knauf (leggerezza, velocità di posa, pulizia) assicurano un utilizzo ideale in tutte le situazioni. Peraltro, ogni singolo componente del Sistema Knauf Antincendio è severamente testato e accompagnato dalle certificazioni europee previste dalle normative in tema di sicurezza antincendio, assicurando la massima tranquillità alle imprese che scelgono Knauf per le proprie costruzioni.
Questo il commento di Francesco Falciani, Product Manager della divisione Antincendio Knauf: “Il potenziamento della Divisione Antincendio Knauf, la creazione di un’offerta strutturata secondo la filosofia del sistema completo per la protezione passiva,con soluzioni integrate e tecnologicamente al top e l’incessante attività di comunicazione e diffusione della cultura testimoniano l’importanza che Knauf attribuisce a questo settore e l’approccio innovativo focalizzato sul binomio end user-applicatore, alle cui esigenze è dedicata la nostra divisione”. L’investimento di Knauf nell’antincendio per un approccio globale e certificato per la protezione dal fuoco prevede anche l’aspetto della divulgazione e della diffusione della cultura tecnica tra gli operatori. Per questo, oltre allo speech nel contesto del Safety Expo, Knauf ha predisposto una serie di pubblicazioni dedicate, online e su carta, e corsi tecnico/specialistici il cui programma è già entrato a far parte della Knauf Academy (il calendario di corsi e seminari è su www.knauf.it, area formazione).
Armstrong Building Products, azienda specializzata nella produzione e commercializzazioni di soluzioni complete per controsoffitti acustici, cavalca la rivoluzione dell’Industria 4.0 e presenta la sua ampia libreria di oggetti BIM (Building Information Modelling). Una rassegna completa di 52 soluzioni per controsoffitti acustici che racchiude, all’interno di ogni file (nei due formati Ifc e Revit e perfettamente compatibile con tutti i Cad di progettazione), informazioni dettagliate sulle caratteristiche tecniche di ogni componente e sulle prestazioni in termini di assorbimento acustico, riflessione della luce e impatto ambientale, che i professionisti interessati potranno utilizzare per modellare” in BIM ambienti indoor acusticamente confortevoli e di design.
Le parole di Alessandro Buldrini, Regional Sales Manager di Armstrong Building Products: “L’introduzione del BIM (Building Information Modelling) rappresenta una vera e propria rivoluzione digitale per l’intero settore edilizio. Si tratta di uno strumento multi-dimensionale che consente di integrare, in un unico modello virtuale in 3D, 4D e 5D, le informazioni utili in ogni fase della progettazione: da quella architettonica, a quella strutturale, impiantistica, energetica e gestionale”. E continua: “Un nuovo approccio, dunque, che trasforma radicalmente l’intero processo di costruzione degli edifici e che consentirà a Progettisti, Costruttori, Impiantisti e Collaudatori, di lavorare insieme e di anticipare, il più possibile, eventuali problematiche costruttive, in genere rilevate solo in corso d’opera, con ricadute negative in termini di tempi e costi del cantiere”. “Un aspetto, questo, su cui Armstrong punta da sempre e che si sposa perfettamente con la filosofia alla base del BIM: sostenere ed incentivare la comunicazione e la cooperazione tra i vari attori coinvolti nel progetto, oggi sempre più numerosi, con enormi vantaggi non solo in termini di efficienza e produttività” prosegue Buldrini.
Numerosi sono, infatti, i benefici per gli operatori del settore derivanti dalla maggiore interoperabilità e condivisione: minore perdita di informazioni associate ai vari passaggi del progetto da un team di lavoro a quello successivo, riduzione degli errori umani sia in fase progettuale che esecutiva, riduzione delle tempistiche di costruzione e dei relativi costi di cantiere, controllo più puntuale e coerente del progetto e, infine, la possibilità per la Committenza di avere un’elaborazione virtuale del ciclo di vita dell’edificio, per un più semplice monitoraggio dell’obsolescenza dei materiali ed una migliore programmazione della manutenzione.
E ancora: “Crediamo molto nelle potenzialità di questo innovativo strumento ed è per questo che Armstrong, costantemente attenta ad assicurare alla propria clientela un’offerta completa e sempre al passo con i trend del mercato, ha deciso di investire nella creazione di una propria libreria BIM.” spiega infine Alessandro Buldrini, che infine chiosa“A oggi, tale metodologia è utilizzata, con successo, nei Mercati nord europeo, americano ed anglosassone, ma siamo sicuri che presto prenderà piede anche in Italia. Qualche passo è stato già fatto con la nuova Direttiva 2014/24/EU sugli Appalti Pubblici che invita, in modo chiaro, ad introdurre il BIM all’interno delle procedure di Procurement degli Stati Membri. Viene dunque fortemente incoraggiato, anche se ancora in maniera facoltativa, il sistema BIM quale mezzo per accrescere l’efficacia e la trasparenza, soprattutto nella progettazione e realizzazione di opere pubbliche”.
Il periodo di ammortamento fiscale dei bonus casa potrebbe essere accorciato. «C’è un meccanismo, quello del bonus del 65% sulla riqualificazione energetica degli edifici che funziona benissimo per stimolare sia i consumi delle famiglie che l’attività delle imprese. In questi ultimi anni, con la crisi, il bonus ha prodotto 27 miliardi di investimenti». È il pensiero del vice ministro all’Economia, Pierpaolo Baretta, in un’intervista al Corriere della Sera. Non solo: l’esponente del governo anticipa la volontà (come già anticipato dal ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio), di rafforzare il meccanismo. Pensiamo, spiega il vice ministro «di estenderlo a esempio ai condomini e alla messa in sicurezza. Se possibile riducendo il periodo, oggi dieci anni, entro il quale i contribuenti potranno recuperare il credito».
Si chiama Paris Slim, è un massetto radiante a basso spessore ed è la nuova soluzione Laterlite per i sistemi di riscaldamento a pavimento negli interventi di ristrutturazione. Elevata conducibilità termica, basso spessore d’applicazione e rapida asciugatura per un prodotto che consente la realizzazione di impianti completi in meno di 3 cm.
Grazie ai notevoli vantaggi offerti rispetto alle soluzioni tradizionali, i sistemi di riscaldamento radianti a pavimento hanno incontrato negli ultimi 10-15 anni una forte diffusione, imponendosi di fatto come lo standard di eccellenza tanto nelle nuove costruzioni che negli interventi di recupero. In questa tipologia di impianti il massetto costituisce una componente funzionale di fondamentale importanza, e che perciò richiede l’impiego di prodotti dalle caratteristiche tecniche controllate, in grado sia di massimizzare le prestazioni termiche del sistema che di garantire la sicurezza e l’affidabilità nel tempo della pavimentazione. Proprio per incontrare tali richieste Laterlite, già dieci anni or sono, ha introdotto sul mercato Paris, oggi nella nuova formulazione 2.0, un massetto specifico per gli impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento dalle prestazioni certificate, che tuttora rappresenta il punto di riferimento in questa tipologia di applicazioni. Sulla base di questa solida esperienza e del successo di questa formula, oggi Laterlite ne amplia le possibilità applicative con una soluzione specifica per i pacchetti a basso spessore.
Dopo il pieno sviluppo degli impianti radianti tradizionali destinati alle nuove costruzioni, caratterizzati da spessori complessivi variabili fra i 6 e i 10 cm, tali sistemi si sono tecnologicamente evoluti per consentirne la posa anche negli interventi di ristrutturazione. È proprio a questo scopo che sono nati gli impianti radianti denominati “a basso spessore”, che consentono l’installazione in spessori anche inferiori a 3 cm (massetto incluso) e risultano perciò ideali nei contesti esistenti nei quali si voglia convertire l’impianto tradizionale in radiante, e nella ristrutturazione edilizia in genere.
Formulato a base di inerti selezionati, leganti specifici e additivi, idoneo per la realizzazione di massetti in interni su impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento sia di tipo a basso spessore che tradizionale e massetti in genere per interni, adatto alla posa di qualsiasi tipologia di pavimenti, anche resilienti (gomma, pvc, linoleum) e ceramici di grande formato, Paris Slim è stato pensato per l’impiego con le nuove tipologie di pannelli per riscaldamento a pavimento a griglie o bugne cave, in combinazione coi quali permette di realizzare sistemi completi con getti di bassissimo spessore, dai 5 ai 10 millimetri. La sua consistenza fluida e autolivellante inoltre risulta ideale per saturare l’intero pannello radiante a pavimento; in più, le spiccate caratteristiche antiritiro permettono di realizzare campiture fino a 200 m2 di superficie senza necessità di giunti, mentre la sua rapida asciugatura consente una posa veloce di ogni tipologia di pavimentazione (8 giorni per la posa di parquet, 5 giorni per la posa di pavimentazioni ceramiche per uno spessore di 3 cm) e il primo avviamento dell’impianto dopo soli 4 giorni.
A tali proprietà Paris Slim unisce eccellenti caratteristiche meccaniche, con una resistenza a compressione pari a 30 N/mm², e di conducibilità termica, che raggiunge il valore certificato di 1,48 W/mK. La minore inerzia termica e il basso spessore d’applicazione del prodotto sono alla base dell’eccezionale diffusività termica, di oltre il 40% superiore rispetto ad un massetto tradizionale, tale dunque da assicurare una maggiore velocità di diffusione del calore all’interno del massetto e quindi al pavimento e all’ambiente.
Oltre alle eccellenti proprietà tecnologiche Paris Slim offre modalità di preparazione e di posa particolarmente semplici e intuitive, come tradizionalmente offerto dalle soluzioni leggere, isolanti e resistenti Laterlite. Il prodotto è infatti premiscelato in sacco, richiede esclusivamente l’aggiunta di acqua e può essere sia impastato con miscelatore elettrico a basso numero di giri o impastato e pompato con attrezzature per impasti fluidi. La posa in opera è simile a quella di un normale massetto autolivellante: è sufficiente applicare un nastro di altezza pari a quella del massetto da realizzare lungo lo sviluppo delle pareti perimetrali e degli elementi in elevazione, assicurarsi del buon ancoraggio e continuità dei pannelli radianti, verificare i livelli di riferimento e predisporre le eventuali sponde di contenimento prima di procedere al getto. Con Paris Slim Laterite amplia la propria gamma di soluzioni per la realizzazione di massetti all’interno di sistemi di riscaldamento radiante a pavimento affiancando così il collaudato PaRis 2.0, oggi ancor più performante e funzionale anche in realizzazioni a spessore contenuto, e Lecacem Mini, il premiscelato leggero e isolante ad elevata resistenza e chiusura superficiale, specificamente indicato per la realizzazione di strati di isolamento/alleggerimento di sottofondi e pendenze, che grazie alla particolare consistenza offre una superficie ideale per assicurare una perfetta planarità del sottofondo su cui poi realizzare massetto di finitura e pavimentazione.
Un premio per l’architettura sostenibile, un riconoscimento prestigioso targato Fassa Bortolo. È stata pubblicata ufficialmente la rosa dei vincitori, che saranno premiati a Ferrara martedì 27 settembre. Il premio, ideato e promosso da Fassa Bortolo e dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, quest’anno era rivolto alle Tesi di Laurea, Dottorato, Specializzazione e Master PostLaurea. Anche la XII Edizione del Premio ha avuto una altissima partecipazione, con proposte giunte dai Dipartimenti e dalle Facoltà di Architettura, Design, Ingegneria e Pianificazione Territoriale di tutta Italia. La Cerimonia di Premiazione si terrà alle ore 16, nella splendida cornice di Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura di Ferrara.
Ecco i vincitori delle tre categorie in concorso:
Architettura e Tecnologie Sostenibili Medaglia d’Oro:
Titolo: Architetture per i PVS (paesi in via di sviluppo) – Mtambani shule: roccaforti pubbliche in contestimutevoli
Autore: Claudia Martelli – Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
Progettazione Urbana e Paesaggistica Sostenibili Medaglia d’Oro:
Titolo: Boston Lifeguard: infrastruttura paesaggistica di difesa integrata per una città resiliente
Autori: Andrea Andreotti e Nicola Cataldo – Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara Medaglia d’Argento:
Titolo: Eredità del centro storico: strategie sostenibili per i materiali
Autori: Raffaele Camputaro e Alberto Cosaro – IUAV di Venezia
Design Sostenibile Medaglia d’Argento
Titolo: Hacking architecture, linee guida e scenari applicativi di un approccio biohack-tech
Autore: Fabio Sicilia – Politecnico di Torino
Il Premio Architettura Sostenibile Fassa Bortolo è una delle tante iniziative che dimostra l’impegno dell’azienda per l’innovazione e per la cultura. Per dare un contributo importante all’evoluzione dell’edilizia.