Perché non perdere il secondo numero di YouBuild
Il secondo numero di YouBuild è pronto. Rivolto agli operatori del mondo delle costruzioni e, in particolare, a quelli che interpretano l’edilizia in chiave sostenibile, il periodico edito da Virginia Gambino Editore conferma la sua vocazione: essere utile a chi nei cantieri ci lavora. Il trimestrale diretto dall’architetto Lucia Corti, d’altra parte, ha un grande formato proprio perché sottolinea la sua vena utilitaristica con immagini, grafici, planimetrie.
Gli argomenti presenti sul secondo numero confermano questa vocazione e, anzi, accentuano il focus per essere ancora più vicini al mercato reale delle costruzioni green. A partire dai problemi che deve affrontare chi gestisce un piccolo studio professionale: quanto costa, davvero? Come calcolare compensi che siano commisurati con gli oneri da sostenere? Sempre di carattere più generale, ma di grande curiosità, è l’articolo dedicato agli enti di controllo, CasaClima e Gbc Italia: un serrato confronto mette per la prima volta faccia a faccia i criteri per valutare la sostenibilità di un edificio.
Un altro argomento ampiamente affrontato è quello della ventilazione meccanica. A partire dalla testimonianza di un’azienda leader, come Zehnder. E sotto la lente di un tecnico sono finite anche le strade da percorrere per un intervento di installazione di Vmc a regola d’arte. A proposito di aria: altri articoli si occupano della climatizzazione equilibrata in ambienti chiusi e di come scegliere le tecnologie da adottare. Inoltre, chi lavora in cantiere leggerà con attenzione l’articolo su ponteggi e sicurezza, tallone d’Achille di qualche impresa.
Anche in questo numero di YouBuild non mancano le case history, per verificare sul campo l’applicazione di materiali e tecnologie costruttive o di riqualificazione compatibili con l’ambiente. In tutto il mondo. È il caso della ristrutturazione degli uffici di Ing Direct a Madrid, dell’Hotel Gitshber in Alto Adige, della realizzazione degli shopping district a Milano e in Cina, di una palazzina a Mestre e di nuovi edifici a Fossano: in tutte le storie raccontate i professionisti delle costruzioni troveranno spunti interessanti per il proprio lavoro. E non è tutto… L’unica cosa da fare, insomma, è abbonarsi subito.
Il futuro delle fiere italiane, tra competitività e certificazioni
“Il valore della certificazione nel mercato globale” è stato il titolo del convegno, organizzato da ISFCERT-Istituto di Certificazione dei Dati Statistici Fieristici in collaborazione con AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane), CFI (Comitato Fiere Industria) e CFT (Comitato Fiere e Terziario) svoltosi a Milano, un incontro per approfondire tutte le tematiche relative alla certificazione per quanto riguarda le fiere. Grazie ai contributi degli esperti del settore, è stato fatto il punto sullo scenario internazionale, sugli aspetti tecnico-normativi in Italia e nel resto del mondo, nonché sui risultati delle manifestazioni italiane certificate.
L’appuntamento è stato aperto con i saluti di benvenuto di Marinella Loddo della Direzione dell’Ufficio ICE Agenzia di Milano, di Roberto Lambicchi della Direzione Generale dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia e diMaurizio Cotrona del Ministero dello Sviluppo Economico. I lavori sono proseguiti con gli interventi dei Presidenti di ISFCERT e delle Associazioni – AEFI, CFI e CFT – che, in un’ottica di valorizzazione dell’intero comparto, hanno sostenuto la nascita di ISFCERT permettendo agli associati di adempiere agli obblighi previsti da alcune Regioni e di fronteggiare l’esigenza di certezza e trasparenza dei dati delle manifestazioni fieristiche internazionali e nazionali.
Gli interventi
ISFCERT – Franco Boni, Presidente di ISFCERT, ha ricordato che l’Istituto dal 13 dicembre 2012 è accreditato ACCREDIA – Ente di accreditamento nazionale aderente a EA-European cooperation for Accreditation – quale soggetto certificatore dei dati fieristici in conformità alle normative nazionali e internazionali vigenti (ISO 25639:2008 e ISO/IEC 17065:2012), oltre ad essere membro associato di UFI-Unione delle Fiere Internazionali. Boni ha poi evidenziato che il sistema di certificazione di ISFCERT è sviluppato in coerenza con la “Disciplina unitaria in materia fieristica” approvata il 6 febbraio 2014 dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni che ha stabilito che la certificazione è un requisito privilegiato per acquisire la qualifica di manifestazione da parte delle Autorità Regionali e per ottenere il sostegno pubblico delle iniziative promozionali programmate. In materia di trasparenza e chiarezza, Boni ha commentato che “la raccolta dei dati fieristici statistici deve essere affidata alla competenza delle Regioni e non a Istituti privati”. E ha aggiunto che è “sempre più necessario agire in maniera compatta per essere più forti nei confronti delle Istituzioni”.
AEFI – Loredana Sarti, Segretario Generale di AEFI, ha portato il saluto del Presidente Riello: “Le Fiere, che generano affari per 60 miliardi di euro l’anno e danno origine al 50% dell’export delle imprese italiane, sono uno strumento fondamentale a supporto del nostro tessuto industriale e rappresentano una grande opportunità di crescita: un investimento per la promozione del Made in Italy nel mondo. Un asset che deve essere sostenuto con ogni strumento, anche con la certificazione dei dati statistici. Per questo, come AEFI, tra le tante attività a supporto dei nostri associati e dell’intero sistema, continuiamo a promuovere il processo di certificazione per valorizzare e qualificare le nostre fiere nel contesto internazionale, affinché abbiano un ruolo centrale nel sistema mondiale. Tutti si certificano, in Europa l’85% delle manifestazioni è certificata ed anche se alcuni Paesi sono più avanti di noi, stiamo colmando il gap”. Riello ha aggiunto che “certificarsi fa bene” e i dati dell’andamento delle fiere certificate lo dimostrano.
L’analisi di ISFCERT relativa alle ultime due edizioni di 37 manifestazioni fieristiche professionali certificate, che si sono svolte nei primi nove mesi del 2016, evidenzia in aumento il numero dei visitatori, delle visite – intese come numero degli ingressi univoci giornalieri -, degli espositori e della superficie complessivamente occupata dagli espositori.
CFI – Massimo Goldoni, Presidente di CFI, confermando le performance delle manifestazioni certificate ha illustrato i motivi dell’importanza della certificazione per la competitività delle nostre fiere. “La certificazione è sinonimo di qualità e affidabilità e può costituire un ulteriore elemento di affinamento tra organizzatori fieristici e Pubblica Amministrazione, concorrendo all’elaborazione di una politica fieristica nazionale, in particolare a sostegno dell’internazionalizzazione delle nostre fiere. Le fiere non sono più solo vetrine per vendere, ma un momento di mercato di respiro internazionale che fotografa l’evoluzione di specifici settori industriali”.
CFT – Fabio Augusto Majocchi, Vicepresidente di ISFCERT, per conto di Simonapaolo Buongiardino, Vicepresidente di CFT, evidenziando la vicinanza tra Confcommercio e il mondo delle fiere, strumento strategico e volano per tutta l’economia, ha sottolineato come “più si lavora con dati qualitativi e certificati e migliori i risultati a beneficio del sistema fieristico e del territorio”.
Regioni e province – Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha aggiunto che “il comparto fieristico va supportato e valorizzato e la certificazione è uno strumento fondamentale per qualificare le fiere italiane nel contesto internazionale. L’importanza di questo strategico settore per il nostro Made in Italy, è confermata anche dalle risorse finanziare messe a disposizione dal Governo per l’internazionalizzazione delle nostre fiere”. Bonaccini ha aggiunto che “anche come Regioni dovremo superare la competizione a livello nazionale per fare squadra a vantaggio dell’intero sistema fieristico. Per questo, come Conferenza delle Regioni ci faremo parte attiva per rilanciare il tavolo di coordinamento nazionale per un sensibile passo avanti su questa tematica.”
Negli ultimi 4 anni, il numero di manifestazioni italiane certificate ISFCERT è cresciuto notevolmente: 270 hanno richiesto la certificazione, secondo la norma ISO 25639:2008, a ISFCERT sotto riconoscimento ACCREDIA. Un dato significativo, considerato che sono state certificate oltre il 60% del totale delle 436 manifestazioni certificate da ISFCERT a partire dal 2006 (anno di inizio attività di ISFCERT).
UNI – Stefano Bonetto, Presidente della Commissione Servizi di UNI-Ente italiano di normazione; Emanuela Riva, Direttore del Dipartimento di Certificazione e Ispezione di ACCREDIA, Ente italiano di accreditamento; Constance Marsilli,Responsabile del Centro Studi e Statistiche di UNIMEV, Union Française des Métiers de l’Evénement e Karol Nagy, Senior Advisor di CENTREX, International Exhibition Statistics Union, hanno tracciato il quadro normativo in Italia, in Europa e nel resto del mondo, nella sessione “La certificazione nel panorama italiano, europeo e internazionale”.
I risultati delle manifestazioni italiane certificate sono stati supportati dalla presentazione di alcune case history: Bologna Children’s Book Fair di BolognaFiere; BI-MU, Sfortec, Lamiera di UCIMU; Ecomondo di Italian Exhibition Group; Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze Fiera; Pitti Uomo di Pitti Immagine; VicenzaOro di Italian Exhibition Group. I rappresentanti di ISFCERT – Franco Bianchi, Vicepresidente; Enrico De Micheli, Comitato di Delibera; Fabio Augusto Majocchi, Vicepresidente – hanno illustrato tutti gli step del “Processo di certificazione delle manifestazioni fieristiche in Italia”.
Isolanti, le alte prestazioni Soprema al Klimahouse
Sirap Insulation Srl, azienda di Verolanuova (Brescia) leader nei sistemi per l’isolamento in edilizia, diventa Soprema Srl e affianca le consociate italiane del Gruppo – Flag Spa (di Chignolo d’Isola, Bergamo) e Novaglass Spa (di Salgareda, Treviso) – nella partecipazione a Klimahouse 2017. Dal 26 al 29 gennaio 2017, presso il quartiere fieristico di Bolzano, si svolgerà infatti l’appuntamento più atteso dal comparto dedito alla bioarchitettura e al green building. Klimahouse 2017 sarà l’occasione ideale per le tre imprese italiane facenti parte del Gruppo Soprema di presentare al pubblico la rinnovata gamma di sistemi isolanti proposti da Soprema sotto l’egida del nuovo brand Efyos, nonché le molteplici soluzioni nell’ambito dell’impermeabilizzazione sia sintetica che bituminosa. In particolare si segnala la proposta Efyos Roc: pannelli in lana di roccia ad elevate prestazioni, appositamente sviluppati per l’isolamento termico e acustico di pareti, coperture e sottotetti. Le più moderne opere di costruzione ecosostenibile e di bioarchitettura troveranno nella gamma Efyos Roc un valido alleato, all’insegna dei più alti livelli di efficienza, resistenza, durata.
Soprema Italia presenta Efyos Roc, la nuova gamma di pannelli rigidi in lana di roccia, pensati per l’isolamento termico e acustico delle moderne opere di edilizia e architettura in chiave green. Disponibile in moduli di diverse dimensioni e spessori, Efyos Roc rappresenta la soluzione ideale per l’isolamento termico di coperture piane, sottotetti e sfasamento di tetti a falde con struttura in legno. Si caratterizza, infatti, per gli ottimi valori di conduttività termica (λD da 0,035 a 0,039 W/mK) e di sfasamento termico durante la stagione estiva, grazie all’ottimale combinazione di conduttività, densità e calore specifico. Efyos Roc è altresì perfetto anche nell’isolamento acustico di pareti divisorie con accoppiamento a lastra di cartongesso, grazie alle sue elevate capacità isolanti, tipiche di una struttura porosa e flessibile come questa. Ottimo comportamento al fuoco e facilità di posa completano il quadro di un prodotto per l’edilizia evoluta, sempre alla ricerca di materiali ad alte prestazioni che non scendano mai a compromessi con la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.
Klimahouse 2017: Soprema Srl – Flag Spa – Novaglass Spa, Padiglione B – Stand 0710
Betafence: recinzioni a prova di corrosione, durevoli e green
L’orientamento alla qualità Betafence si concretizza, tra le altre scelte, nell’impiego di processi anti-corrosivi per l’intera gamma di prodotti professionali (pannelli, pali e cancelli) e per le recinzioni residenziali. I prodotti presentano quindi un duplice rivestimento protettivo tecnologico: dapprima vengono zincati a caldo e poi plastificati. La plastificazione viene realizzata con PVC (Cloruro di polivinile) o PES (poliestere) in risposta a differenti esigenze.
PVC: alta resistenza e lunga durata, a basso impatto ambientale
Prodotto di lunga durata e basso impatto ambientale, il PVC assicura un rivestimento molto flessibile ed elastico, garantendo un’ottima resistenza alla corrosione. Questo materiale si è rivelato estremamente indicato nelle zone costiere ove la percentuale di salinità è maggiore. E’ disponibile nei colori verde chiaro e verde scuro, bianco, nero ed antracite.
PES: alta qualità e valore decorativo
Il poliestere è un rivestimento che coniuga buona resistenza e valore decorativo, offrendo il vantaggio di una maggior libertà di scelta nelle colorazioni e nelle finiture (molto liscio, look metallico o satinato). Disponibile nelle collezioni classic (verde chiaro e scuro, bianco, nero, grigio e blu) e prestige: grigio chiaro, antracite e nero perlati e design (bugnato e anticato). Il controllo termico del processo di verniciatura assicura uno strato di rivestimento omogeneo.
I test che certificano la qualità
La qualità dei sistemi Betafence, intesa come resistenza e durata nel tempo, è garantita da severi controlli che prevedono prove di:
- Resistenza alla corrosione: il test di nebbia salina della durata di 1000 ore prova l’inalterabilità del rivestimento protettivo: il test di Kesternich della durata di 25 cicli assicura la resistenza senza formazione di macchie o ruggine
- Resistenza ai raggi UV: il test di QUV verifica la resistenza ai raggi UV ed alle intemperie.
I rivestimenti di tutti i prodotti Betafence sono garantiti per 10 anni dalla corrosione in normali condizioni ambientali, secondo le più rigide normative (EN 13438 – ISO 9227).
Prodotti atossici per l’uomo e l’ambiente
Resistenti durevoli e anche eco-compatibili: Betafence ha scelto di impiegare per le proprie recinzioni rivestimenti ottenuti da polveri di nuova formulazione, prive di piombo, cadmio, CR6 ed altri plastificanti nocivi. Tali prodotti atossici, innocui e non inquinanti sono conformi a quanto previsto dalla normativa REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals). Il sistema REACH istituito dall’Unione europea, è un sistema integrato di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche, atto a migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente. Il sistema REACH obbliga le imprese che fabbricano e importano sostanze chimiche a valutare i rischi derivanti dal loro uso ed a prendere le misure necessarie per gestire qualsiasi rischio venga individuato. Questo garantisce che i prodotti conformi a questa normativa siano atossici.
Isover lancia Climaver, condotti autoportanti e preisolati
Isover (Saint-Gobain) ha presentato Climaver, una soluzione innovativa per realizzare direttamente in cantiere sistemi per la distribuzione d’aria. Alzi la mano chi non collega i condotti d’aria, quei grossi tubi sul soffitto a sezione angolare, con qualche scena di tanti film d’azione made in Usa dove gli stessi vengono usati dai protagonisti come via di fuga da incendi e terroristi. Fantastici per creare la suspense, questi condotti tuttavia non hanno mai brillato per facilità costruttiva, necessitando sempre di interventi a più fasi: dapprima la realizzazione dei tubi in metallo e il relativo fissaggio e poi il rivestimento, indispensabile per evitare dispersioni di calore/condizionamento. Climaver, l’innovativo prodotto di Saint-Gobain Isover, assolutamente inedito per il nostro Paese, rappresenta un’interessante alternativa a quanto finora disponibile sul mercato. Si tratta di un pannello di forma rettangolare in lana di vetro ad alta densità, spesso circa 2 centimetri, che può essere lavorato come un “origami” per realizzare un condotto perfettamente resistente e già isolato, senza bisogno del metallo. Il condotto risulterà estremamente leggero e già rivestito esternamente. Gli strumenti usati per modellarlo (squadre e cutter con impugnature ergonomiche) vengono venduti in un’unica soluzione insieme al prodotto. Per unire più pezzi del condotto è sufficiente fissare esternamente la giuntura con un apposito nastro adesivo dello stesso materiale e colore del rivestimento. I condotti autoportanti Isover Climaver sono stati studiati al fine di poter essere la soluzione ottimale per la costruzione di sistemi per la distribuzione d’aria con la possibilità di adattarsi in qualsiasi momento alle diverse problematiche installative di cantiere che possono subentrare durante l’esecuzione dei lavori. Isover offre una gamma di tipologie di condotti Climaver adeguata allo specifico utilizzo per quanto riguarda le caratteristiche di isolamento termico, acustico e di sicurezza in caso di incendio.
Treni protetti con le recinzioni di Betafence
La domanda di sicurezza è elevata e diversificata
La domanda di sicurezza presso le stazioni, le sottostazioni di smistamento ferroviario ed i tratti ferroviari è elevata e diversificata, riguardando sia l’esterno che l’interno. Una delle problematiche maggiori del settore è il furto di rame: si tratta di un fenomeno che da anni colpisce i cantieri, le aziende, ma soprattutto il settore ferroviario causando un danno economico importante, dovuto da un lato alla necessità di riparare il danno e dall’altro ai ritardi dei treni che non possono avere un regolare funzionamento. Secondo quanto dichiarato da Ferrovie dello Stato Italiane, nel 2016 sono stati trafugati 194.810 KG di materiale in rame per un danno diretto e manutentivo di oltre 1,8 milioni di euro; da gennaio ad ottobre 2016, sono stati 2.123 i treni coinvolti, accumulando un ritardo complessivo pari a 29 giorni e la regione più colpita è stata la Toscana con 253 treni coinvolti e un ritardo complessivo di 9.012 minuti. Il mercato nero del rame pare fruttare particolarmente vista la possibilità di rivendere il prezioso metallo a prezzi molto competitivi a paesi emergenti, vedi India, Cina e Brasile. Per far fronte a tale questione oltre al potenziamento dei controlli, sono adottabili delle misure di deterrenza per impedire l’accesso ai binari, come i sistemi di recinzione integrabili con dispositivi di rilevamento e videosorveglianza. Non va sottovalutata poi la necessità di protezione dell’incolumità delle persone e soprattutto dei bambini che possono accidentalmente entrare in aree pericolose. Il rischio è molto elevato nelle zone limitrofe ai binari ferroviari e l’assenza di barriere protettive in aggiunta alla velocità di scorrimento dei treni, contribuisce ad aumentare il pericolo. Un ulteriore fattore aggravante è rappresentato dal fenomeno crescente di adolescenti che si cimentano in gruppo o singolarmente in pericolose prove di coraggio. Le aree a rischio di accesso non autorizzato necessitano quindi di sistemi di recinzione di rallentamento e dissuasione, capaci di rendere estremamente difficile l’intrusione o l’involontario ingresso. Betafence propone un’ampia gamma di sistemi di recinzione affidabili e durevoli per la sicurezza in ambito ferroviario.
Le soluzioni Betafence per la protezione perimetrale esterna
I sistemi più utilizzati sono quelli della gamma Securifor, sistemi con elevata rigidità e robustezza; i doppi fili orizzontali sono tra loro molto ravvicinati a formare una maglia molto stretta: tale caratteristica costruttiva determina l’alta resistenza al taglio del pannello (inattaccabile da normali trincatrici) e l’impossibilità di scavalcarlo. I sistemi sono integrabili con dispositivi per la sicurezza attiva: controllo accessi, rilevamento, videosorveglianza. La struttura della maglia non pregiudica la visibilità anche laterale (importante laddove si adottino sistemi di videosorveglianza). Per esigenze di sicurezza più basse, Nylofor 3D protegge l’area interessata con alta rigidità, grazie ad una robusta maglia costituita da fili del diametro di 5 mm ed a nervature orizzontali di rinforzo. Nylofor 3D si presta in particolare per applicazioni in cui è importante il rallentamento. I pannelli sono muniti di punte di 30 mm che, rivolte verso l’alto, costituiscono da buon deterrente allo scavalcamento.
Le soluzioni per la sicurezza ferroviara interna
La sicurezza è un tema oggi sempre più rilevante anche e soprattutto all’interno delle stazioni. Le stazioni ferroviarie, cosi come gli aeroporti, sono considerate obiettivi sensibili per eventuali attacchi terroristici. Rinforzare i varchi di accesso ai binari diviene perciò fondamentale. Betafence propone una soluzione brevettata, unica sul mercato che consente di realizzare un efficace sistema di filtraggio: Publifor, un sistema di recinzione mobile e modulare. Ogni modulo è costituito da un robusto basamento in metallo zincato e rivestito in poliestere con riempimento in calcestruzzo su cui è montato un robusto pannello in acciaio o policarbonato; il policarbonato è un materiale antiurto e durevole nel tempo che, grazie alla intrinseca trasparenza, consente la massima visibilità: per un controllo maggiore delle forze dell’ordine e per un minor impatto visivo, nel rispetto dell’estetica del luogo. Indipendente ed autoportante, Publifor consente un’installazione rapida, mediante un semplice carrello elevatore. Anche Publifor è integrabile con dispositivi di rilevamento anti-intrusione.
Fassa Bortolo, certezze e novità al Klimahouse
Con Gypsotech, Fassatherm e Sfide d’arte – e tanto altro – Fassa Bortolo sarà al Klimahouse 2017, a Bolzano dal 26 al 29 gennaio. Novità e soluzioni all’avanguardia per soddisfare le diverse esigenze e necessità che quotidianamente l’edilizia richiede. Nell’ambito cartongesso, Fassa presenta le nuove soluzioni di contropareti e controsoffitti per la protezione passiva dal fuoco di elementi strutturali in legno. Realizzate con lastre Focus, coniugano la qualità Gypsotech con l’innovazione che da sempre contraddistingue l’azienda. Un esempio è la soluzione di Controparete SU X-LAM, che permette di raggiungere il valore di REI 120 per la protezione passiva dal fuoco.
Nel settore isolamento, verrà presentato in anteprima Fassatherm Wood: il primo sistema a cappotto su strutture a telaio di legno certificato ETA. Grazie ad un lavoro di collaborazione costruttiva, che ha visto Fassa protagonista, è stata definita la nuova linea guida per sistemi a cappotto proprio su questo tipo di struttura. Il sistema è stato testato con pannelli isolanti in EPS 100 e in lana di roccia incollati e rasati con A 96 e tassellati con Fassa Wood Fix. La scelta del ciclo di finitura avverrà tra acril-silossanico (FX 526 + RX 561) su pannelli in EPS, mentre sarà silossanico (FS 421 + RSR 421) su pannelli in lana di roccia.
Grande novità anche per Mastrosistema, il ciclo a cappotto con finitura murogeopietra. Il sistema ha brillantemente superato tutte le 8 fasi di sollecitazione sismica secondo le direttive Eurocode 8 presso l’ente francese CSTB. Si tratta del primo sistema europeo ad aver superato il collaudo antisismico secondo la normativa UNI EN 1998-1. Invece, in ambito colore, infine verrà dato ampio risalto alla linea Sfide d’arte, prodotti decorativi originali che permettono di rendere unici gli ambienti in cui si vive. Allo stand sarà inoltre esposta la finitura Desideri Velo applicata al cappotto Fassa. Il ciclo è costituito dall’innovativo pannello isolante Silvertech 031, fiore all’occhiello della gamma Fassatherm.
Queste e molte altre le innovazioni in casa Fassa, in fiera allo stand D 25/34.
Continua a crescere la fiera sulle private label
Bilancio positivo per Marca 2017, il Salone internazionale sui prodotti a Marca del Distributore (MDD) presso il Quartiere fieristico di Bologna. Questa fiera sulle private label, giunta alla tredicesima edizione, è organizzata da BolognaFiere in collaborazione con Associazione Distribuzione Moderna (ADM). Dalle prime indicazioni, la manifestazione ha fatto registrare importanti segnali di crescita rispetto all’edizione dello scorso anno. Sempre affollati di operatori professionali italiani ed esteri i tre nuovi padiglioni e la grande sala convegni. Segno più anche per la presenza di espositori copacker provenienti da tutta Italia (615 aziende, +16% rispetto al 2016) e per la superficie espositiva totale (29mila mq, +12%). Presenti alla fiera con i loro stand anche le 20 maggiori insegne della Grande Distribuzione Moderna, coordinate da ADM. In crescita pure la presenza internazionale, con un gran numero buyer e delegazioni ufficiali provenienti da più di 30 Paesi di tutto il mondo, che sono stati impegnati in incontri b2b con le aziende italiane interessate ad esportare i propri prodotti food e non-food nei mercati esteri.
“Marca apre il calendario degli eventi del nostro Quartiere fieristico e, anche quest’anno, lo ha aperto alla grande”, ha dichiarato Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFiere. “Ciò dimostra il successo di questa manifestazione sulle private label, seconda in Europa in questo settore e tra le prime nel mondo, oltre alla bontà della proposta espositiva di BolognaFiere. Anche quest’anno, Marca ha fatto registrare così un ottimo risultato e si è confermata una grande occasione di business, con importanti presenze sia italiane che estere alla ricerca di nuove opportunità di affari”.
“Marca si conferma un appuntamento imperdibile per tutto il mondo delle imprese, produttive e distributive, che ruotano intorno alla Marca del Distributore”, ha sottolineato il presidente di ADM, Giorgio Santambrogio. “È un evento che invita a riflettere sui fattori di successo che hanno portato la Marca del Distributore ad assumere un ruolo di vera e propria brand e ad essere così apprezzata dai consumatori. Un’evoluzione che può essere sintetizzata nel passaggio da ‘Private Label’ a ‘Marca del Distributore’: se prima la marca commerciale esprimeva solo un’opportunità di convenienza, ora identifica un mondo di valori, di diversificazione d’offerta, di innovazione che le hanno fatto conquistare un nuovo spazio e un ruolo guida nel panorama del largo consumo”.
In occasione di “Marca 2017”, è stato presentato il “13° Rapporto Marca sull’evoluzione dei prodotti a MDD in Italia”, elaborato da Adem Lab, Università di Parma sulla base di una ricerca commissionata a IRI. Nel Rapporto viene evidenziato un aumento del fatturato della MDD nel 2016 del +1,5% a valore e del +1% a volume rispetto allo stesso periodo del 2015, toccando una quota di mercato del 18,6%. Al novembre scorso, il fatturato nei canali ipermercati, supermercati e libero servizio ha raggiunto così i 9,78 miliardi di euro. La ricerca ha anche messo in luce che i consumatori acquistano sempre più prodotti MDD del segmento premium di alta qualità: la crescita del fatturato di questo segmento, che nei primi 11 mesi del 2016 ha toccato gli 1,35 miliardi di euro, è stata spinta infatti dai prodotti bio e da quelli premium (+15,3% a valore in media sui due segmenti).
Topiq di Knauf, controsoffitti smart&light
Knauf presenta Topiq Soft, l’eccellenza nei sistemi leggeri per controsoffitti modulari con soluzioni smart, ideali per ogni ambiente. Knauf, multinazionale leader in soluzioni e sistemi per l’edilizia moderna presente in Italia e in oltre 60 nazioni nel mondo, introduce la linea Topiq Soft che arricchisce la sua offerta di soluzioni per i controsoffitti modulari e ne conferma l‘approccio orientato all’efficienza, alle prestazioni, alla rapida e facile installazione.
Per costruire e ristrutturare oggi si richiedono soluzioni efficienti, efficaci, affidabili e integrate, capaci di dare la giusta risposta a ogni diversa esigenza. A queste sfide Knauf, da sempre al fianco di installatori e progettisti, risponde con una linea completa di controsoffitti modulari ideali per ogni ambiente. I pannelli Topiq Soft sono ottenuti da un pannello di lana minerale nobilitata avvolta in un feltro acustico fonoassorbente che li rende leggerissimi, facili da tagliare e da installare e con elevatissime capacità di assorbimento acustico. I pannelli Topiq Soft si caratterizzano inoltre per un’elevata resistenza all’umidità (RH 100) e al fuoco (classe A1) e per un aspetto accattivante garantito dalla colorazione su tutti i lati, che soddisfa le esigenze estetiche di qualsiasi ambiente.
Assorbimento acustico. Tra tutti i pannelli Topiq di Knauf, eccelle Topiq Efficient Pro il cui coefficiente α di assorbimento acustico pari a 1 sottrae alle onde sonore gran parte della loro energia; migliorando il benessere acustico dei locali, riducendo il livello di rumore di sottofondo e aumentando l’intelligibilità del parlato.
Riflessione luminosa. I pannelli Topiq di Knauf, grazie alle caratteristiche della superficie e alla speciale verniciatura dei bordi, riflettono e diffondono piacevolmente la luce e permettono di risparmiare energia utilizzando in modo più efficace la luce naturale, quella artificiale e quella indiretta.
Resistenza totale all’umidità. In molti ambienti (cucine, sale sanitarie, magazzini, comunità) è facile che l’umidità dell’aria raggiunga livelli elevatissimi e li mantenga anche per lungo tempo. Questo può costituire un ambiente ideale per la formazione di muffe, funghi e batteri oltre a influire negativamente sulla stabilità e sulle prestazioni dei comuni pannelli modulari ma non sui pannelli nobilitati Knauf Topiq Pro Hygena, che grazie alle loro caratteristiche tecniche vantano una resistenza all’umidità 100% e prevengono la formazione di muffe, funghi e batteri.
Design. Le nuove tendenze in materia di controsoffittature richiedono pannelli senza fori che permettano una maggiore libertà progettuale e la possibilità di realizzare forme nuove e originali garantendo comunque i massimi livelli prestazionali in termini di assorbimento acustico. Così, nella gamma Topiq si trovano innovative soluzioni di design come i controsoffitti a vela senza cornice Topiq Sonic, con vele in sospensione di varie forme e dimensioni ed eccellenti proprietà di assorbimento acustico, in cui l’originale estetica si coniuga perfettamente alle prestazioni creando ambienti armoniosi e rilassanti.
Stefano Ziliani, Product Managerdi Knauf sintetizza così le motivazioni tecniche che hanno portato all’introduzione della nuova linea e ne sottolinea i vantaggi strategici per gli operatori: “Knauf ha nell’innovazione continua e nella specializzazione i suoi tratti più caratteristici; oggi, con i nuovi Topiq Soft, Knauf allarga la sua offerta di proposte in materia di acustica e facilita le scelte e il lavoro di progettisti e installatori con un’offerta completa e rinnovata di soluzioni prestazionali e di design che intrepretano le più recenti tendenze in materia di assorbimento acustico.
Green Rating, un nuovo benchmark per edifici sostenibili
Un benchmark, Green rating, per Trust EPC South, un progetto con un obiettivo preciso: convincere le istituzioni finanziarie a supportare lo sviluppo di progetti di efficientamento energetico nei Paesi dell’Europa meridionale. Il progetto è cofinanziato dalla Ue nell’ambito del programma Horizon 2020, svolto in sei Paesi europei (Croazia, Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna) da un consorzio costituito da dieci organizzazioni. È prevista la creazione di una piattaforma di confronto a livello nazionale che coinvolga istituzioni finanziarie, tecnici, specialisti, autorità di regolamentazione nazionale e aziende del terziario. Nel mercato immobiliare sono sempre più importanti gli investimenti di efficientamento energetico, ma si sente il bisogno di strumenti che possano fornire una garanzia per le realtà intenzionate a investire in questo senso tramite gli Epc (contratti di performance elettrica).
Ora Trust Epc South lancia un nuovo strumento, Green Rating, che fornirà i mezzi per valutare il rischio di questi finanziamenti e, quindi, faciliterà il coinvolgimento di realtà terze, che potranno prendere la decisione di investire o meno, basandosi su solide basi di analisi, garantite dal nuovo strumento di benchmarking.
Nobili Rubinetterie, collezione Live for life
Nobili Rubinetterie, azienda specializzata nella produzione di rubinetteria da bagno e da cucina, è stata scelta con la collezione Live per arredare il bagno di una lussuosa abitazione sulle colline di Gubbio. Progettata dagli architetti Menichetti+Caldarelli, questa nuova abitazione è stata pensata e costruita con l’intento di trovare un perfetto equilibrio tra natura e modernità: lo spazio interno è proiettato all’esterno attraverso una continuità formale e funzionale che ha come punto focale l’acqua.
Completamente realizzata ponendo attenzione a trovare soluzioni che potessero combinare bellezza estetica e attenzione all’ambiente, per il bagno è stata scelta la collezione Live di Nobili Rubinetterie, una soluzione di design e che rispetta l’ambiente. Live è il risultato di una perfetta sintonia, in cui l’assoluta proporzione tra le parti si libera degli eccessi stilistici e segue con coerenza l’eleganza formale del cilindro. Le sue linee tonde e i profili senza spigoli donano eleganza e carattere allo spazio in cui è inserita. L’avanguardia dell’efficienza è raggiunta anche sotto il profilo del rispetto ambientale: regolatore dinamico di portata per un notevole risparmio idrico (Nobili WaterSaving), limitatore di temperatura (Nobili EcoFresh), utilizzo esclusivo di materiali a mescola alimentare (Nobili EcoPlastic).
I sei trend digitali che i retailer devono seguire nel 2017
Software AG, società di servizi e soluzioni software per l’impresa, ha diffuso diffonde le sue sei previsioni top per il settore Retail relative al 2017. Oliver Guy, Global Industry Director for Retail di Software AG, afferma: “Nel 2017 i retailer saranno ancora impegnati a raggiungere il modello di vendita e soddisfazione offerto da Amazon, a sfruttare i nuovi canali, ad introdurre innovazioni tecnologiche nei loro negozi e ad utilizzare la tecnologia per perfezionare la gestione dei magazzini e anticipare i desideri dei propri clienti”.
- Le nuove tribù della cosiddetta “Amazonizzazione”
Ci si troverà di fronte ad un’ulteriore “Amazonizzazione” del settore retail, con nuove realtà entranti sul mercato che – così come i retailer già presenti – troveranno nuovi modi per vendere, soddisfare e consegnare prodotti a clienti esigenti, nonché spesso impazienti. - Non sarà necessario un telecomando per fare zapping
I retailer si adatteranno rapidamente e si connetteranno a nuovi canali per coinvolgere i clienti, sfruttando anche il “conversational commerce” – Amazon Echo o i Bot su Facebook Messenger. - I nuovi approcci
La completa visibilità del magazzino e delle scorte in tempo reale diventerà concreta: molti retailer realizzeranno che un programma rip-and-replace per i principali sistemi di merchandising, stoccaggio e assortimento dei punti vendita non rappresenta la soluzione migliore né la più rapida. I più intraprendenti cercheranno di ricorrere ad altri approcci, come l’utilizzo dell’in-memory caching insieme al messaging ad alta velocità al fine di fornire in tempo reale i livelli di giacenza lungo ogni sede, canale, negozio e spedizione. - La tecnologia per attrarre i clienti
I clienti si aspettano di trovare articoli, dispositivi e servizi tecnologici quando si recano in negozi fisici e i retailer si stanno attrezzando in tal senso, ricorrendo ad innovazioni come robot in grado di fornire indicazioni, chioschi per gli ordini in-store e “specchi magici” per provare i vestiti. - L’IoT in cucina
L’IoT diventerà parte integrante delle cucine con dispositivi quali Amazon Echo, Hiku e altri ancora che permettono ai clienti di aggiungere prodotti alle loro liste della spesa. Il conversational commerce sarà un precursore dell’Intelligenza Artificiale e del “cognitive commerce”, che si diffonderà negli anni a venire. - Anticipare i desideri dei clienti
L’avvento della “customer experience preventiva” permetterà ai retailer di gestire le aspettative dei clienti sempre più all’inizio del processo di vendita. Ciò, a sua volta, potrà aiutare i retailer a consolidare l’attaccamento emotivo al loro marchio, grazie alla possibilità di offrire ai clienti quello che desiderano prima che essi si rendano conto di volerlo.
Oliver Guy conclude: “I retailer che sfrutteranno al meglio questo ‘retail moment’ saranno, pertanto, coloro che riusciranno a disporre di una visibilità completa delle scorte in tempo reale, introdurre dispositivi tecnologici nei loro negozi per attrarre nuovi clienti e prevedere quello che questi ultimi vogliono già nelle fasi iniziali del ciclo di vendita. Tutto ciò implicherà l’essere capaci di orchestrare i sistemi in modo tale da poter soddisfare le promesse al cliente”.
Lo zio Sam vuole JCB
“I want you” e l’indice di Uncle Sam ha arruolato JCB. L’esercito degli Stati Uniti ha ordinato macchine per un valore di 142 milioni di dollari, commessa record per la multinazionale britannica, che così ha inaugurato il 2017 aggiudicandosi la fornitura di un’importante flotta di mezzi speciali. JCB ha annunciato la prossima consegna all’U.S.Army di oltre 1.600 sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M destinati ai più svariati compiti, in particolare alle operazioni di carico e scarico di aerei e portacontainer. Il nuovo sollevatore leggero fuoristrada 527-58M è derivato dalla gamma di sollevatori telescopici JCB Loadall, una macchina che celebra quest’anno i 40 anni di vita ed è tutt’ora il prodotto più venduto della sua categoria.
Il CEO di JCB Graeme Macdonald ha dichiarato: “Questa commessa rappresenta un nuovo grande successo per JCB, oltre che un eccellente modo per inaugurare il nuovo anno. Si tratta infatti del secondo ordine più importante per importo unitario nella storia della nostra azienda; voglio perciò congratularmi con tutti coloro che hanno lavorato alla conclusione di questo importante accordo, proprio nello stesso anno in cui i sollevatori telescopici JCB compiono quarant’anni”. All’Esercito degli Stati Uniti si deve anche il più importante ordine unitario nella storia dell’azienda, la commessa conclusa nel 2005 del valore di 206 milioni di dollari per la produzione di centinaia di versioni militari ad alta velocità delle terne JCB. Le macchine realizzate in quell’occasione, i cosiddetti High Mobility Engineer Excavator (HMEE), sono in grado di raggiungere una velocità di 60 miglia orarie e da allora sono state vendute alle Forze Armate alleate di tutto il mondo, dal Regno Unito alla Svezia, dalla Germania all’Australia e alla Nuova Zelanda.
Come avvenuto per gli HMEE, i nuovi sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M saranno prodotti presso lo stabilimento nordamericano di JCB a Savannah, in Georgia. Le macchine saranno equipaggiate con i motori JCB Dieselmax da 84 CV (63 kW) prodotti da JCB Power Systems in Derbyshire, Regno Unito. Grazie a una larghezza di due metri e un’altezza di 1,98 m i sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M sono ottimizzati per operare in spazi ristretti. Caratterizzati da una velocità di traslazione di 20 miglia orarie (33 km/h), le macchine offrono una capacità massima di sollevamento di 2,26 t e un’altezza massima di sollevamento di 5,8 m. Il 527-58M è stato inoltre marinizzato in modo da poter essere utilizzato anche per l’attraversamento di corsi d’acqua.
Arjun Mirdha, CEO e Presidente di JCB North America, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi che l’Esercito degli Stati Uniti abbia scelto ancora una volta JCB e il suo stabilimento di Savannah per produrre un nuovo straordinario esempio di attrezzatura specializzata. Nel corso degli ultimi tre decenni JCB ha fornito più di 4.000 macchine alle Forze Armate di 57 paesi, acquisendo così una profonda conoscenza delle necessità operative e delle caratteristiche richieste in questo ambito di utilizzo”. Chris Giorgianni, Vice President – Product Support and Government & Defence di JCB North America, ha dichiarato: “JCB oggi offre più di 300 soluzioni COTS (commercial off-the-shelf) per impieghi militari. L’essere stati scelti per produrre questi sollevatori ci ha consentito di inserire nella già ampia gamma di soluzioni JCB nuovi modelli in grado di affrontare con successo anche le più severe condizioni di utilizzo. Il 527-58M, in particolare, è stato progettato per ridurre al minimo i costi operativi grazie a una garanzia che comprende due anni di assistenza, intervalli di manutenzione estesi e ricambi disponibili presso tutti i centri di distribuzione della rete mondiale JCB, in modo da garantire all’Esercito degli Stati Uniti una gestione più veloce e più efficiente della manutenzione e delle riparazioni”. L’Esercito degli Stati Uniti potrà così beneficiare di tutti i vantaggi in termini di affidabilità e costi operativi garantiti da un marchio come JCB, che oggi detiene oltre il 30% del mercato mondiale dei sollevatori telescopici. Così come l’HMEE JCB ha rivoluzionato il mondo del Genio militare, anche i nuovi sollevatori leggeri fuoristrada miglioreranno la gestione della logistica in ambito militare.