La Svizzera vuole investire nell’edilizia popolare. Infatti, il Consiglio federale elvetico intende stanziare 250 milioni di euro per la costruzioni di case a prezzi moderati. Il finanziamento, stimato appunto in 250 milioni di euro, nelle intenzioni del governo è destinato alla concessione di mutui per la messa in cantiere di alloggi low-cost. Il credito è stato posto in consultazione fino al 12 luglio.
In Svizzera, la legge sulla promozione dell’alloggio stabilisce che siano concessi mutui per la costruzione, il rinnovo o l’acquisto di abitazioni a prezzi più bassi rispetto al mercato, grazie a un fondo di rotazione. Questa normativa, dal 2003 ad oggi, ha permesso la creazione di circa 1500 abitazioni l’anno. Il credito quadro permetterebbe di continuare a promuovere l’edilizia di utilità pubblica, rivelandosi anche una ficcante risposta all’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili”, promossa dall’Associazione svizzera inquilini (ASI). “Più abitazioni a prezzi accessibili” chiede a Confederazione e Cantoni di «promuovere la costruzione di alloggi a pigione moderata e a evitare progetti speculativi sul poco spazio edificabile rimasto».
Bilancio del Salone del Mobile di Milano e dintorni: 343.602 le presenze contante alla Fiera in sei giorni, con visitatori provenienti da 165 paesi. E alle biennali Euroluce e Workplace3.0 si è registrato un incremento del 10% rispetto all’edizione 2015 con le medesime biennali di questa edizione dedicate a luce e ufficio. «Un momento unico in cui cultura e sistema industriale diventano punto di riferimento internazionale e modello virtuoso di una Italia che funziona», Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile. «È stata una settimana eccitante, piena di positività e di entusiasmo da parte delle imprese che si sono presentate nel migliore dei modi, degli architetti e dei designer che hanno portato il proprio pensiero creativo, e dei tantissimi visitatori che sono arrivati a Milano per incontrare l’innovazione al Salone e per vivere il fermento della città».
Oltre 2.000 espositori di cui il 34% esteri, suddivisi tra Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Euroluce, Workplace3.0 e SaloneSatellite. Un’edizione che ha rafforzato sempre di più l’intensa sinergia con la città di Milano. «A Milano», ha commentato il presidente Claudio Luti, «sono arrivati tantissimi ospiti che non necessariamente sono legati al design, ma sono venuti qui per vivere l’emozione di questo Salone e della città stessa. Una Milano che si è fatta ancora più bella e accogliente grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni che vi lavorano. Solo a Milano esiste il Salone del Mobile con le sue imprese industriali connesse con il sistema creativo ed editoriale in stretto collegamento con la città».
Un significativo riconoscimento all’importanza del Salone e del settore è arrivato anche dalla presenza di altre autorità governative e istituzionali tra cui il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Presenze importanti che testimoniano quanto il Salone rappresenti uno dei motori dell’economia italiana, un modello per raccontare l’eccellenza del design nel mondo, grazie alla straordinaria cultura di impresa e alla sua filiera.
Colorevivo di Colorificio San Marco fa da sfondo alle opere di David Lachapelle, fotografo e regista statunitense. L’azienda di Marcon (Venezia) ha messo a disposizione le proprie tinte per l’allestimento di Lost+Found, grande monografica dell’artista, uno dei più importanti e dissacranti fotografi contemporanei, che sarà in mostra a Casa dei Tre Oci di Venezia da mercoledì 12 aprile al 10 settembre.
“Amo creare tramite l’uso della fantasia, tramutando in immagine i miei sogni”: con queste parole l’artista a stelle e strisce descrive i suoi lavori. L’esposizione, a cura di Reiner Opoku e Denis Curti, presenta oltre cento immagini che celebrano la carriera del fotografo e propone in anteprima mondiale New World, un progetto di 11 fotografie che segnano il ritorno alla figura umana e ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima.
Per mettere ancora più in risalto le opere fotografiche esposte, lo sfondo scelto per l’allestimento è ColoreVivo, la nuova idropittura murale superlavabile di Colorificio San Marco S.p.A. ad elevata copertura e rapida essiccazione, nel colore Roman White. Grazie alle oltre 1200 tinte del Sistema Tintometrico Marcromie, ColoreVivo è in grado di personalizzare e vivacizzare tutti gli interni, moderni o tradizionali, e rappresenta la soluzione ideale per valorizzare l’universo surreale, barocco e pop dell’artista statunitense.
Contribuendo alla realizzazione dell’evento, Colorificio San Marco S.p.A. conferma ancora una volta il legame con la città di Venezia e la grande passione per l’arte e il colore. A ulteriore dimostrazione del proprio impegno, l’azienda di Marcon ha messo a disposizione i propri colori anche per l’allestimento della Mostra dell’11° Premio Arte Laguna.
Piccola crescita, piccoli passi in avanti. Ma non basta: nel Veneto il 2016 ha visto la perdita di altri 14 mila lavoratori (-10%), mentre la continua diminuzione del numero delle imprese (-10.700 dal 2008 pari al 17,2%). È il risultato anche dello stallo dei lavori pubblici di importo medio-piccolo, frenato dall’incertezza prodotta dagli ultimi cambiamenti normativi come il codice degli appalti. Secondo Ance Veneto l’industria delle costruzioni del Veneto continua a mostrare segnali di debolezza, nonostante nel 2016, per la prima volta dopo 10 anni, gli investimenti siano tornati lievemente a crescere: +0,6% rispetto al 2015.
Il lieve aumento degli investimenti registrato nel 2016 dovrebbe consolidarsi anche nei prossimi mesi, con una stima di crescita a fine 2017 di un ulteriore +0,7 per cento. Per Ance Veneto, tuttavia, il dato non si traduce ancora in una ripresa apprezzabile. Il settore sconta ancora il grave ridimensionamento subito nell’arco dello scorso decennio. Dal 2008 gli investimenti complessivi in costruzioni si sono ridotti di circa 7 miliardi (-38,2%) e si attestano oggi a 12,5 miliardi. Gli occupati sono diminuiti di 95.600 unità, pari ad un calo in termini percentuali del 45,6%. Gli importi dei bandi di gara per lavori pubblici sono passati dai 4,2 miliardi del 2006 ai 1,2 miliardi del 2016.
Il lieve aumento degli investimenti in costruzioni del 2016 risulta dalla sintesi del prolungamento della crescita del comparto delle ristrutturazioni (+2%), che rappresenta ormai il 38,6% del valore complessivo del mercato. Leggera inversione di tendenza anche per opere pubbliche (+1,5%) e non residenziale privato (+0,5%). Ancora negativi, invece, gli investimenti nella nuova edilizia residenziale (-3%), che scenderanno anche nell’anno in corso (-2,1%). Il 2017 dovrebbe invece confermare la lieve inversione di tendenza nelle riqualificazioni (+1,7%), opere pubbliche (+2%) e non residenziale privato (+0,3%).
Materiali per costruzione
«Il settore continua a essere in grave difficoltà. Nonostante ciò», ha commentato Giovanni Salmistrari, presidente di Ance Veneto, «rappresentiamo ancora una fetta consistente dell’economia di questa regione, quasi il 9% del Pil e il 6% dell’occupazione complessiva. Riteniamo che debba aprirsi una riflessione seria sulle reali possibilità di ripresa degli investimenti in edilizia. Non chiediamo provvedimenti assistenzialistici e sappiamo che dobbiamo spingerci verso una ‘nuova frontiera’: quella della riqualificazione degli edifici, della rigenerazione urbana, delle infrastrutture strategiche e degli interventi di salvaguardia del territorio. Le sorti di questo settore, tuttavia, non dipendono solo da noi, ma anche dalla necessità di un rinnovato rapporto di fiducia e collaborazione con le istituzioni pubbliche, le banche, gli enti locali ai quali chiediamo una maggiora vicinanza».
L’associazione lancia anche una proposta: favorire la partecipazione delle imprese venete negli appalti di lavori pubblici regionali, come già avviene da due anni in Friuli Venezia Giulia. Obiettivo: rivitalizzare un settore che, nonostante qualche segnale di inversione di tendenza nel 2016, risulta ancora profondamente in crisi. Il provvedimento richiesto dall’Ance ricalca una direttiva vincolante applicata nel 2015 dalla Regione Friuli Venezia Giulia che prevede criteri di prossimità nell’assegnazione dei lavori pubblici sotto la soglia comunitaria di 1 milione di euro, finanziati dall’amministrazione regionale, con procedura negoziata e senza la pubblicazione del bando. Sono escluse le opere finanziate da risorse nazionali ed europee. La direttiva, che potrebbe essere adottata anche da una Regione ordinaria come il Veneto, non solo sosterrebbe una fetta importante dell’economia locale, ma sarebbe una garanzia, secondo l’Ance, della corretta esecuzione delle opere, sia sotto il profilo dei tempi che della qualità. I criteri della rotazione e del sorteggio, che contraddistinguono oggi l’assegnazione dei piccoli appalti, ovvero il 90% del totale, finiscono per penalizzare competenze e merito, denuncia l’Associazione dei costruttori.
Manage-Mind, soluzioni di management a portata di clic
L’edilizia e la distribuzione di fronte alle nuove sfide. La necessità di rinnovarsi e di individuare i percorsi gestionali adeguati spinge le imprese a fare delle scelte. Ma prendere decisioni senza avere le informazioni giuste e senza conoscere metodi aggiornati di management può essere pericoloso invece di costituire una opportunità. Per questo YouTrade accoglie le richieste di molti suoi lettori e ripropone l’esclusivo progetto di collaborazione su temi di gestione aziendale con Alberto Bubbio, senior professor di management alla Liuc. L’iniziativa si chiama Manage-Mind ed è offerta a condizioni particolarmente favorevoli per la community di YouTrade.
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Alberto Bubbio
In ogni topic gli utenti potranno trovare tante risposte e tante indicazioni attraverso una selezione dei migliori articoli e dei più importanti libri di management pubblicati nel tempo che verranno presentati con un abstract e con l’indice degli argomenti trattati. Questi materiali verranno arricchiti con webinar elaborati mensilmente sulla base delle preferenze della community e corredati con materiale didattico scaricabile (presentazioni PDF, FIle Mp3, File Excel e Letture consigliate). Il tema oggetto del webinar verrà infatti estratto mensilmente attraverso un sondaggio al quale la community è chiamata a rispondere. A completamento di ogni topic ci sarà pure un’area ricerche nella quale saranno pubblicati i risultati delle ricerche più interessanti condotte dal team.
I webinar elaborati, così come tutti gli altri contenuti, saranno sempre a disposizione dei membri per tutta la durata dell’abbonamento che scadrà il 29 settembre 2017.
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L’assemblea dell’Atecap, l’Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato, che da oltre 25 anni rappresenta e tutela gli interessi dei produttori del settore e presta assistenza in campo tecnico, economico e normativo, ha eletto Andrea Bolondi nuovo presidente. Manager con oltre 30 anni di esperienza nel settore, Bolondi è direttore operativo di Unical, azienda del gruppo Buzzi Unicem. Dal 2009 al 2012 è stato presidente dell’Ermco, l’associazione europea di produttori di calcestruzzo preconfezionato ed è attualmente vicepresidente di Federbeton, la federazione di settore di Confindustria che riunisce le associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo. L’assemblea ha anche eletto in qualità di vicepresidenti il presidente della Calcestruzzi, Federico Cono, con delega alla legalità̀, e Giuseppe Ruggiu, direttore generale della Ruggiu calcestruzzi e già presidente di Confindustria Oristano dal 2012 al 2016, con delega allo sviluppo associativo.
Andrea Bolondi
Atecap riunisce le principali imprese del settore a favore della promozione e della diffusione della cultura del costruire in calcestruzzo, sensibilizzando i committenti e tutelando gli imprenditori che operano correttamente. All’associazione aderiscono circa cento imprese per oltre 500 impianti. Fa parte di Federbeton. «L’Associazione vuole essere un riferimento per chi opera lealmente ed ha messo al centro della sua attività l’impegno verso il pieno rispetto delle regole e la loro corretta applicazione. In un contesto di mercato sfavorevole l’illegalità uccide il merito e il valore delle imprese sane», ha sottolineato Bolondi. «Riteniamo pertanto che si debba combattere con ogni sforzo possibile e in ogni sede disponibile il senso di latente rassegnazione che fa percepire l’illegalità come la regola e la norma come un ostacolo. Per questo da tempo l’Atecap sostiene una vera e propria battaglia di civiltà affinché ai principi enunciati dalle norme seguano coerenti comportamenti sul mercato. Un impegno civile prima ancora che un’opportunità associativa, con la consapevolezza che, purtroppo, nonostante l’elevato numero di leggi vigenti, norme e divieti, l’Italia resti un paese caratterizzato dalla mancata osservanza di regole e comportamenti virtuosi. Il rispetto delle regole deve essere il presupposto di tutto il sistema Paese e l’osservanza delle leggi e delle norme il basamento del patto di convivenza civile prima ancora che della concorrenza sul mercato».
La normativa che disciplina la comunicazione dei pericoli sulle etichette dei prodotti chimici è cambiata, per renderla uniforme in tutti i Paesi. Per esempio, la X diventerà un segno «!», il quadrato un rombo, lo sfondo bianco sostituirà l’arancione. Ma i prodotti con le vecchie etichette ancora in circolazione, fuori norma dal 1 giugno, dovranno andare in discarica. Le tonnellate di prodotti chimici con una vecchia etichetta, e ancora in commercio, dovrebbero quindi finire nella discarica, per essere sostituiti nella catena distributiva con uguali prodotti in uguali quantità. «Non si passa da una situazione di mancanza di comunicazione della pericolosità del prodotto ad una in cui si indicano maggiori precauzioni. Cambiano solo le modalità», afferma Compag, associazione delle rivendite agrarie. Il presidente, Fabio Manara, ha sollevato nei giorni scorsi la questione al ministero della Salute, sottolineando l’irragionevolezza della norma e la necessità di rivedere le modalità per il passaggio graduale alla nuova situazione. Basterà?
Finco all’attacco del nuovo Codice degli appalti. Secondo il presidente dell’associazione, Carla Tomasi, «a sostegno del citato provvedimento restano solo ben precisi interessi di parte. Ben poca cosa al cospetto del coro di dissensi, tutti peraltro, seppur separatamente, orientati verso una moratoria della revisione nell’attesa di un’ analisi di impatto fra uno o due anni ed alla luce di tutti i necessari atti applicativi». Per l’associazione conta poco il parere della direzione generale del Mercato Interno della Commissione Europea sul subappalto («non ha – e non può avere – potere cogente nelle decisioni dei singoli Stati membri nell’apposizione di limiti e vincoli a questo istituto giustificati»). Finco chiede, quindi, al ministero delle Infrastrutture di non tenere conto delle indicazione europee «piuttosto che il ribadito, ponderato e lungamente analizzato, indirizzo del Parlamento, quello del massimo consesso giuridico del Paese (il Consiglio di Stato) nonché quello dell’Autorità Anticorruzione, la quale vigila proprio in relazione alle motivazioni alla base della normativa nazionale».
Soluzione? Secondo Finco bisogna rinviare il decreto correttivo di uno o due anni, «in attesa della completa pubblicazione delle norme attuative previste, ancora incomplete, e di una reale analisi di impatto. Diversamente, il legislatore si vedrà costretto a operare più interventi correttivi, man mano che le norme attuative mancanti andranno a compimento, creando così sconcerto e disorientamento sugli operatori del settore», conclude Carla Tomasi».
La maggior parte delle persone hanno un reddito basso e, quindi, vogliono spendere in proporzione per l’acquisto di un appartamento. Roma, Firenze e Milano sono le città in cui si spende di più. Non è certo una scoperta sorprendente. Tecnocasa, però, ha voluto quantificare la capacità di spesa. Risultato: la maggior parte delle persone può spendere fino a 119 mila euro (25,4%), il 24,4% tra 120 e 169 mila e il 22,3% tra 170 e 249 mila. Più in alto, il 16,1% dispone di un budget tra 250 e 349 mila euro, il 7,7% ha un budget da350 a 474 mila euro e, infine, solo il 4,2% può superare i 475 mila euro. Il calcolo, che il network immobiliare ripete ogni sei mesi, registra un leggero aumento della percentuale sulle classi di spesa fino a 169 mila euro. Rispetto alla media, a Roma la maggioranza delle richieste riguarda immobili dal valore compreso tra 250 e 349 mila euro (24,6%), Firenze, Bari e Milanocon hanno una maggiore concentrazione nella fascia compresa tra 170 e 249 mila, mentre a Bologna incide la fascia di spesa compresa tra 120 e 169 mila. Nelle altre grandi città, Genova, Napoli, Palermo, Torino e Verona, la maggior concentrazione è nella fascia di spesa inferiore a 120 mila euro e negli altri capoluoghi di regione che non sono grandi città si registra un aumento maggiore della percentuale di coloro che desiderano spendere tra 170 249 mila euro.
Resterà aperta fino all’8 aprile Space&Interiors, la mostra-evento dedicata all’architettura di interni e allestita per la Milano Design Week 2017 presso The Mall, nel cuore di Porta Nuova. Organizzata da MADE expo e a cura dello studio Migliore+Servetto Architects, Space&Interiors 2017 è un’ occasione per scoprire nuove idee e prodotti inediti.
Unico padiglione esterno al Salone del Mobile, che si svolge in contemporanea alla Fiera Milano Rho fino al 9 aprile, Space&Interiors esplora le finiture e i materiali dell’abitare contemporaneo declinati intorno a una sola parola chiave: leggerezza. Intesa come sostenibilità, rapporto tra materiali e legame con la luce. Il tema è messo in evidenza anche dalla mostra “Absolute lightness”, ideata dallo studio Migliore+Servetto Architects. “Abbiamo costruito uno spazio narrativo per mettere in evidenza il tema della leggerezza, un tema centrale, da sempre presente e fondamentale nell’architettura e in generale nel progetto che si confronta con materiali e spazi”, spiegano Ico Migliore e Mara Servetto.
Alla sua seconda edizione, la manifestazione raccoglie superfici, pavimenti, porte, maniglie, serramenti, colore e alta decorazione, rivestimenti per interni ed esterni, finiture e architettura d’interni, in un allestimento suggestivo e originale, diviso in tre aree: uno spazio commerciale di esposizione dei prodotti con stand, un’area business e un’area immersiva che ospita un’installazione dinamica per focalizzare l’attenzione su qualità e caratteristiche dei singoli prodotti.
All’interno dello spazio è allestita anche la mostra “La Luce del Marmo” promossa da IMM e dedicata al design nel rispetto di tre temi conduttori: il marmo di Carrara, la leggerezza e la luce come elemento di valorizzazione della materia e delle forme.
Nell’area lounge si alterneranno gli Archicocktails, incontri aperitivo con varie personalità del mondo del design e dell’architettura dedicati ai trend più attuali della progettazione e della
realizzazione.
Le aziende espositrici di Space&Interiors 2017: 2Tec2, Abet Laminati, Alberto Mazzonetto, Arte, Barausse, Bianchi Lecco, Campolonghi Italia, Cladia With Ductal Inside, DI.BI. porte blindate, Effebiquattro Milano, Effeitalia, Erco, Errebi Marmi, Fewood, Fibra, Franchi Umberto Marmi, G.M.C., Garfagnana Innovazione, Giardini Wallcoverings, Internazionale Marmi e Macchine Carrara, Jansen, Julia Marmi di Laurino Mario e Scaravetto Lucilla, Legnoform, Lu-Bek, Marmi Carrara, Mogs, Officine Mandelli, Oikos Colore e Materia per l’architettura, Oikos Venezia, Okey, Oli, Omexco, Orac Decor, Phonotamburato, Renolit, Sa.Ge.Van. Marmi, Salice Paolo, Tailor Made Contract, Torterolo & Re, Vighi Security Doors, Yo2, Zanette.
Orari di apertura al pubblico: martedì, dalle 16 alle 20.30; da mercoledì a venerdì, dalle 12 alle 20.30; sabato 8, dalle 12 alle 20.30
Avvolgibili, sistemi frangisole, veneziane e tende plissettate Finstral sono soluzioni ideali per ridurre o eliminare completamente l’incidenza diretta della luce solare in base alle necessità. Quando si legge, si guarda la televisione oppure si lavora al pc, sistemi di schermatura regolabili consentono di controllare i fenomeni di abbagliamento, oltre a preservare i pavimenti in legno o in laminato dalle radiazioni solari.
Avvolgibili, frangisole, veneziane e tende plissettate della Finstral permettono quindi un’efficace schermatura visiva degli interni. Gli sguardi indesiderati sono infatti fastidiosi, particolarmente quando fuori fa buio e le stanze sono illuminate. Grazie alle lamelle orientabili a piacimento, frangisole e veneziana garantiscono perfette condizioni di luminosità a qualsiasi ora del giorno e della notte. Si è così al riparo dalla luce solare e dagli sguardi indesiderati, mantenendo un contatto visivo con l’esterno più o meno generoso in funzione dell’orientamento delle lamelle.
A differenza dell’avvolgibile, frangisole e veneziana non consentono di oscurare completamente l’ambiente interno, dato che una piccola porzione di luce filtra comunque attraverso le lamelle. L’avvolgibile e la tenda plissettata a nido d’ape della Finstral invece garantiscono un ottimo oscuramento della stanza; un efficiente controllo dell’abbagliamento consente il contatto visivo con l’esterno solo quando non si abbassano completamente l’avvolgibile o la tenda plissettata.
Non solo soluzioni innovative per edifici sempre più sostenibili, i laterizi Wienerberger, in occasione della Milano Design Week, si trasformano in un’installazione artistica grazie all’estro creativo di Hanibal Salvaro Hani. Da martedì 4 aprile, fino a domenica 9 aprile sarà possibile ammirare WAM – Wienerberger Arte a Milano, installazione piramidale polivalente trasformabile, l’opera realizzata dallo scultore croato per il Museo Acqua Franca, situato presso il Depuratore di Milano Nosedo, che durante la settimana del design ospita le creazioni di diversi artisti italiani e internazionali chiamati a interpretare il tema della Purezza.
Wienerberger – Hanibal Salvaro Hani
L’installazione firmata da Hani, per la cui realizzazione sono stati utilizzati 1.754 laterizi Wienerberger, disposti a forma di piramide per un peso totale di quasi 13 tonnellate, simboleggia la naturale organizzazione della società umana. Una struttura, quella che regola l’umanità, in cui ogni trasformazione può essere accolta e accettata solo se deriva da processi di cooperazione e collaborazione aperti e intelligenti. Una scultura che trasforma un materiale nobile come il laterizio, che da sempre caratterizza la tradizione costruttiva italiana ed europea, in un’opera d’arte protagonista di uno degli eventi internazionali più importanti dedicati al design.
Wienerberger – Hanibal Salvaro Hani
Hanibal Salvaro Hani è attivo come scultore e ceramista da oltre cinquant’anni ed è membro dell’Accademia internazionale di ceramiche di Ginevra, dell’Associazione croata degli artisti di Zagabria (HDLU), dell’Associazione croata degli artisti Zadar, dell’Associazione catalana di ceramisti di Barcellona e dell’Associazione dei ceramisti di Lubiana. Ha esposto le sue opere in più di 400 mostre personali, sia in Croazia sia all’estero, in più di 30 paesi in tutti i continenti tra cui Stati Uniti, Giappone, Corea, Italia, Canada, Germania, Egitto, Australia, Austria, Russia, Serbia, Messico, Argentina e Cina.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 8 aprile dalle ore 11 alle ore 18, mentre domenica 9 sarà accessibile dalle ore 9,30 alle ore 12. È inoltre possibile partecipare a visite guidate su prenotazione contattando l’associazione Arte da Mangiare telefonando ai numeri 340.3406871 e 02.39843575 o visitando il sito www.artedamangiare.it.
“Quest’anno , in occasione del Salone del Mobile, presentiamo la nuova collezione premium completa per il bagno Finion, disegnata dal designer Patrick Frey”. Così Martina Balatti, Responsabile Marketing Villeroy&Boch ci introduce la novità dell’azienda tedesca per la kermesse meneghina (4-9 aprile).
Martina Balatti, Responsabile Marketing Villeroy&Boch
“Si tratta di una novità che abbiamo portato in anteprima all’ISH di Francoforte. La linea è di alta fascia ed è composta da una coppia di sanitari sospesa; lavabi in TitanCeram, materiale innovativo brevettato sa Villeroy&Boch con ossido di titanio (che permette spessori molto sottili); una collezione di mobili abbinabili ai lavabi e una vasca da bagno free-standing in Quaryl, altro materiale brevettato da V&B e costituito da quarzo.
Quali le caratteristiche? “I sanitari sono disponibili anche in un bianco opaco, colore che piace molto; poi, i sanitari possono essere sia per mobili che d’appoggio e i mobili hanno la particolarità di avere tutti una sorta di gioco di luce, grazie a specchi abbinati. Gli stessi giochi di luci si trovano anche nella vasca, che può essere semplice o con un anello in metallo che richiama il troppo pieno o lo scarico o anche con luce alla base che sembra far fluttuare la vasca stessa. Inoltre, sempre la vasca, ha la peculiarità del colore: è disponibile bianca o con un esterno colorato on demand: più di 200 colori a scelta”.
Finion
Design delicato ed essenziale, materiali di alta qualità come TitanCeram e Quaryl, versatilità e ampia possibilità di personalizzazione. Finion è stata disegnata da Patrick Frey ispirandosi ai concetti di lusso ed eleganza, per creare un’oasi di relax e benessere. Il TitanCeram ha permesso di creare un design fortemente sagomato per i dieci modelli di lavabi in tre colori (da 43 cm fino al lavabo doppio da 130 cm, con la possibilità di scegliere le finiture lucide Bianco Alpin e Star White o il bianco opaco Edelweiss), con un bordo spesso solo 6 mm che li rende estremamente raffinati. La combinazione di wc e bidet, grazie al fissaggio nascosto ed invisibile con SupraFix, si integra in maniera discreta nell’ambiente; il wc è dotato di tecnologia DirectFlush e sedile di soli 40 mm con chiusura SoftClosing, rimuovibile facilmente grazie al QuickRelease, per una pulizia più veloce.
La vasca da bagno free-standing in Quaryl, infine, dai bordi estremamente sottili di soli 15 mm, ha dimensioni compatte di 170 x 75 cm ma un interno particolarmente spazioso e, come detto, personalizzabile con una vasta gamma di colori. La linea è completata da una serie di mobili modulari: i bordi con dettagli sfaccettati, la gamma di colori emozionali e un’illuminazione scenografica permettono la creazione di un bagno completamente tailor-made; mentre gli optional come la stazione di ricarica per smartphone, il sistema audio Bluetooth, la funzione anti-appannamento e il telecomando per regolare singolarmente gli elementi luminosi rendono il bagno un luogo di benessere unico e perfetto.
Villeroy & Boch
Villeroy & Boch, con sede centrale a Mettlach, in Germania, ha stabilimenti di produzione in Europa, Messico e Tailandia. La gamma dei suoi prodotti comprende proposte per il Bagno e Wellness, le Arti della Tavola e le Piastrelle. Con oltre 260 anni di storia alle sue spalle, Villeroy & Boch oggi è il brand leader nel settore Lifestyle presente in 125 paesi.
Appalti per 216 milioni di euro in 107 gare. Sono quelle, sopra i 40 mila euro, che Gruppo Cap bandirà nel corso del 2017. Le gare riguardano l’intero ciclo idrico, dal potenziamento degli acquedotti alle soluzioni tecnologiche più innovative in chiave di economia circolare, per produrre energia e recuperare risorse dal ciclo dell’acqua. Le 107 gare pubblicate coprono quasi la metà degli investimenti programmati per i prossimi 4 anni.
La porzione più consistente degli investimenti riguarda la realizzazione di nuove opere e infrastrutture: 170 milioni di euro, dei quali 30 serviranno per realizzare nuove vasche di prima pioggia, e 12 per trivellare nuovi pozzi e dotarli dei necessari impianti di pompaggio. Con particolare attenzione alla responsabilità sociale e al Green Public Procurement, criteri inseriti nei bandi di gara che già stanno dando i primi frutti, come ad esempio nel progetto di Carbon Neutrality, che prevede la riduzione dell’impatto ambientale dei cantieri compensando la CO2 prodotta nelle attività lavorative grazie alla piantumazione di nuovi alberi.
Una parte notevole degli investimenti è poi dedicata alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli acquedotti, delle reti fognarie e degli impianti di depurazione, ma anche a progetti di telecontrollo, smart metering, efficientamento energetico e al settore IT, con l’obiettivo di potenziare, ammodernare e innovare il servizio idrico. Una preziosa iniezione di fiducia per l’economia del territorio e per tutto l’indotto di fornitori che ruotano attorno alla costruzione di un acquedotto o all’ampliamento di un depuratore.
Si è chiuso il restauro dell’ex convento dei Frati Minori Osservanti di San Pietro di Piazza Armerina (Enna), un appalto di importo ingente realizzato in tempi record caratterizzato da tutte le complessità proprie di un intervento su una struttura che, oltre alle problematiche tipiche di ogni contesto di particolare valore storico-architettonico, ha dovuto tenere in attenta considerazione anche i delicati aspetti strutturali di un edificio risalente al tardo Cinquecento. Un habitat naturale, quindi, per le soluzioni leggere, isolanti e resistenti Laterlite, che a questo impegnativo intervento ha contribuito in particolare nel quadro del consolidamento delle volte con l’argilla espansa Leca in granulometria 8/20, utilizzata per i riempimenti delle stesse propedeutici alla loro riqualificazione.
Pregevole esempio di architettura medio-rinascimentale, la chiesa di S. Pietro e il convento omonimo furono edificati nel XVI secolo, diventando ben presto fra i più importanti della città, e all’epoca della costruzione erano situati al di fuori delle mura di Piazza Armerina. L’edificio attuale è il frutto del lavoro di ampliamento dei frati Francescani ai quali, dopo annose controversie, fu affidato nei primi anni del 1500. Questi inoltre costruirono il convento che ancora oggi possiamo scorgere accanto alla chiesa. L’inaugurazione del complesso avvenne nel 1562. Parte dei lavori come la costruzione della cappella principale, delle cappelle a sud e del chiostro quadrato vennero eseguiti grazie al nobile Fra Girolamo Cagno di Piazza e per questo motivo furono scolpite nell’arco del presbiterio i simboli del suo casato.
Nel 1624 il convento di S. Pietro, tramite concessione del Vicerè Emanuele Filiberto di Savoia, fu dichiarato di regio patronato con il conseguente innalzamento dello stemma reale nella chiesa, e diverse famiglie nobili di quel periodo fecero costruire all’interno della chiesa cappelle di gran pregio al fine di utilizzarle come mausolei. Nel frattempo l’adiacente convento era divenuto famoso per la sua ricca biblioteca, la quale nel 1876 contribuì coi suoi volumi ad apprestare l’attuale biblioteca comunale. Dopo le leggi di liquidazione dell’asse ecclesiastico, infatti, il complesso venne destinato a caserma dei Carabinieri e diventò di proprietà comunale, con l’eccezione di parte dell’ala est che fu destinata al supporto alle attività religiose che si tenevano nella chiesa. Successivamente il convento fu abbandonato e divenne oggetto di un cantiere di restauro rimasto incompleto, e solo a partire dagli anni Novanta la parrocchia di San Pietro ha provveduto a rifare i tetti dell’ala est e a recuperare una parte dei locali.
L’attuale progetto di restauro conservativo, messo a punto dai tecnici comunali, ha portato al consolidamento delle strutture portanti, al rifacimento delle coperture e al ripristino delle volte, al restauro e trattamento protettivo dei paramenti murari a vista, un ascensore interno e la cura del verde del chiostro interno all’ex convento; anche pavimentazioni, tinteggiature e intonaci sono stati completamente ripristinati durante l’intervento di recupero. E proprio nella fase di ripristino delle volte Laterlite è stata coinvolta dall’impresa esecutrice dei lavori, la Damiga di Alcamo, cui ha fornito circa 300 m3 di argilla espansa Leca in granulometria 8/20, utilizzata per il riempimento delle stesse.
L’intervento ha costituito un ambito di impiego in cui le caratteristiche di leggerezza e resistenza dell’argilla espansa Leca si sono rivelate determinanti. Adatta per la realizzazione di sottofondi, coperture, riempimenti, alleggerimenti, isolamenti e confezionamento di calcestruzzi, è un aggregato leggero che, grazie alla sua struttura cellulare racchiusa in una scorza clinkerizzata, ottimizza il rapporto tra peso e resistenza. Oltre a rivelarsi funzionale nella realizzazione di isolamenti termici grazie al basso valore di conducibilità termica certificato, l’argilla espansa Leca non contiene materiali organici né loro derivati, non marcisce, non si degrada nel tempo, resiste bene ad acidi, basi e solventi conservando inalterate le sue caratteristiche e garantendo una eccezionale durabilità.
Nell’intervento in questione, in particolare, il materiale è stato scelto al fine di non gravare eccessivamente sulle strutture cinquecentesche delle volte. L’argilla espansa Leca è stata pompata da una autocisterna fino a raggiungere le zone di applicazione, al fine di realizzare uno strato di riempimento destinato in un secondo tempo ad ospitare il getto di consolidamento. Ciò ha consentito di ripristinare un adeguato grado di funzionalità statica senza parallelamente sottoporre le strutture esistenti a eccessivi carichi permanenti, realizzando così un intervento in grado di offrire tutte le necessarie garanzie di stabilità e durata nel tempo.
Il cantiere in breve
Lavori di restauro e rifunzionalizzazione dell’ex Convento dei Frati Minori Osservanti S. Pietro in Piazza Armerina (EN) Committente: Città di Piazza Armerina – V Settore Lavori Pubblici ed Urbanistica R.U.P.: Ing. Mario Duminuco – Responsabile V Settore LL.PP. ed Urbanistica Progettisti: Arch. Filippo Bruno, Geom. Salvatore Germanà, Geom. Giovanni Giangrande, Geom. Fernando Rausa Direttore dei lavori: Arch. Marcello Renda Direttore dei lavori: Arch. Giuseppe Di Vincenzo Coord. sicurezza in prog.: Geom. Vittorio Scimone Impresa esecutrice: Damiga s.r.l.
Giovanni Paolino si conferma per il terzo mandato consecutivo alla guida di Avedisco, la prima associazione in Italia che rappresenta le principali aziende di vendita diretta. Durante la recente assemblea di fine mese, infatti, i rappresentanti delle aziende associate hanno rinnovato la loro fiducia al presidente uscente, promuovendo a pieni voti le scelte strategiche adottate negli ultimi anni. Al fianco di Giovanni Paolino, che ricopre anche l’incarico di direttore generale di Eismann, è stato eletto come vice presidente Renato Di Carlo, presidente Italia e vice presidente Sud Europa di NeoLife International. Durante l’assemblea sono stati eletti anche i membri del consiglio direttivo: Antonello Badanesi, amministratore delegato direttore Italia e Svizzera di LR Health & Beauty, Alessandra Ghio, responsabile commerciale Fresco Irinox , Cristiano Napoli, direttore generale e amministratore delegato di Herbalife Italia, Mauro Soffientini, corporate affairs manager Italy & Iberia Amway Italia, Marcello Svaldi, amministratore delegato Gioel.
Paolino, che siede a capo dell’Associazione dal 2010, ha intrapreso un percorso in ascesa, con crescenti soddisfazioni e successi. Alla sua lungimiranza si deve l’attenzione nella promozione di un’immagine della vendita diretta come modello di business contemporaneo e al passo con i tempi, capace di intercettare e offrire opportunità professionali anche alle giovani generazioni. Nel 2016 le aziende associate hanno raggiunto una crescita in termini di fatturato e di occupazione (quasi 655 milioni di euro nel 2016, + 14% rispetto al 2015, con un aumento di valore occupazionale del + 27% e un totale di oltre 215.000 Incaricati alle Vendite), nonostante l’instabilità economica che caratterizza il panorama nazionale.