Appalti per 216 milioni di euro in 107 gare. Sono quelle, sopra i 40 mila euro, che Gruppo Cap bandirà nel corso del 2017. Le gare riguardano l’intero ciclo idrico, dal potenziamento degli acquedotti alle soluzioni tecnologiche più innovative in chiave di economia circolare, per produrre energia e recuperare risorse dal ciclo dell’acqua. Le 107 gare pubblicate coprono quasi la metà degli investimenti programmati per i prossimi 4 anni.
La porzione più consistente degli investimenti riguarda la realizzazione di nuove opere e infrastrutture: 170 milioni di euro, dei quali 30 serviranno per realizzare nuove vasche di prima pioggia, e 12 per trivellare nuovi pozzi e dotarli dei necessari impianti di pompaggio. Con particolare attenzione alla responsabilità sociale e al Green Public Procurement, criteri inseriti nei bandi di gara che già stanno dando i primi frutti, come ad esempio nel progetto di Carbon Neutrality, che prevede la riduzione dell’impatto ambientale dei cantieri compensando la CO2 prodotta nelle attività lavorative grazie alla piantumazione di nuovi alberi.
Una parte notevole degli investimenti è poi dedicata alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli acquedotti, delle reti fognarie e degli impianti di depurazione, ma anche a progetti di telecontrollo, smart metering, efficientamento energetico e al settore IT, con l’obiettivo di potenziare, ammodernare e innovare il servizio idrico. Una preziosa iniezione di fiducia per l’economia del territorio e per tutto l’indotto di fornitori che ruotano attorno alla costruzione di un acquedotto o all’ampliamento di un depuratore.
Si è chiuso il restauro dell’ex convento dei Frati Minori Osservanti di San Pietro di Piazza Armerina (Enna), un appalto di importo ingente realizzato in tempi record caratterizzato da tutte le complessità proprie di un intervento su una struttura che, oltre alle problematiche tipiche di ogni contesto di particolare valore storico-architettonico, ha dovuto tenere in attenta considerazione anche i delicati aspetti strutturali di un edificio risalente al tardo Cinquecento. Un habitat naturale, quindi, per le soluzioni leggere, isolanti e resistenti Laterlite, che a questo impegnativo intervento ha contribuito in particolare nel quadro del consolidamento delle volte con l’argilla espansa Leca in granulometria 8/20, utilizzata per i riempimenti delle stesse propedeutici alla loro riqualificazione.
Pregevole esempio di architettura medio-rinascimentale, la chiesa di S. Pietro e il convento omonimo furono edificati nel XVI secolo, diventando ben presto fra i più importanti della città, e all’epoca della costruzione erano situati al di fuori delle mura di Piazza Armerina. L’edificio attuale è il frutto del lavoro di ampliamento dei frati Francescani ai quali, dopo annose controversie, fu affidato nei primi anni del 1500. Questi inoltre costruirono il convento che ancora oggi possiamo scorgere accanto alla chiesa. L’inaugurazione del complesso avvenne nel 1562. Parte dei lavori come la costruzione della cappella principale, delle cappelle a sud e del chiostro quadrato vennero eseguiti grazie al nobile Fra Girolamo Cagno di Piazza e per questo motivo furono scolpite nell’arco del presbiterio i simboli del suo casato.
Nel 1624 il convento di S. Pietro, tramite concessione del Vicerè Emanuele Filiberto di Savoia, fu dichiarato di regio patronato con il conseguente innalzamento dello stemma reale nella chiesa, e diverse famiglie nobili di quel periodo fecero costruire all’interno della chiesa cappelle di gran pregio al fine di utilizzarle come mausolei. Nel frattempo l’adiacente convento era divenuto famoso per la sua ricca biblioteca, la quale nel 1876 contribuì coi suoi volumi ad apprestare l’attuale biblioteca comunale. Dopo le leggi di liquidazione dell’asse ecclesiastico, infatti, il complesso venne destinato a caserma dei Carabinieri e diventò di proprietà comunale, con l’eccezione di parte dell’ala est che fu destinata al supporto alle attività religiose che si tenevano nella chiesa. Successivamente il convento fu abbandonato e divenne oggetto di un cantiere di restauro rimasto incompleto, e solo a partire dagli anni Novanta la parrocchia di San Pietro ha provveduto a rifare i tetti dell’ala est e a recuperare una parte dei locali.
L’attuale progetto di restauro conservativo, messo a punto dai tecnici comunali, ha portato al consolidamento delle strutture portanti, al rifacimento delle coperture e al ripristino delle volte, al restauro e trattamento protettivo dei paramenti murari a vista, un ascensore interno e la cura del verde del chiostro interno all’ex convento; anche pavimentazioni, tinteggiature e intonaci sono stati completamente ripristinati durante l’intervento di recupero. E proprio nella fase di ripristino delle volte Laterlite è stata coinvolta dall’impresa esecutrice dei lavori, la Damiga di Alcamo, cui ha fornito circa 300 m3 di argilla espansa Leca in granulometria 8/20, utilizzata per il riempimento delle stesse.
L’intervento ha costituito un ambito di impiego in cui le caratteristiche di leggerezza e resistenza dell’argilla espansa Leca si sono rivelate determinanti. Adatta per la realizzazione di sottofondi, coperture, riempimenti, alleggerimenti, isolamenti e confezionamento di calcestruzzi, è un aggregato leggero che, grazie alla sua struttura cellulare racchiusa in una scorza clinkerizzata, ottimizza il rapporto tra peso e resistenza. Oltre a rivelarsi funzionale nella realizzazione di isolamenti termici grazie al basso valore di conducibilità termica certificato, l’argilla espansa Leca non contiene materiali organici né loro derivati, non marcisce, non si degrada nel tempo, resiste bene ad acidi, basi e solventi conservando inalterate le sue caratteristiche e garantendo una eccezionale durabilità.
Nell’intervento in questione, in particolare, il materiale è stato scelto al fine di non gravare eccessivamente sulle strutture cinquecentesche delle volte. L’argilla espansa Leca è stata pompata da una autocisterna fino a raggiungere le zone di applicazione, al fine di realizzare uno strato di riempimento destinato in un secondo tempo ad ospitare il getto di consolidamento. Ciò ha consentito di ripristinare un adeguato grado di funzionalità statica senza parallelamente sottoporre le strutture esistenti a eccessivi carichi permanenti, realizzando così un intervento in grado di offrire tutte le necessarie garanzie di stabilità e durata nel tempo.
Il cantiere in breve
Lavori di restauro e rifunzionalizzazione dell’ex Convento dei Frati Minori Osservanti S. Pietro in Piazza Armerina (EN) Committente: Città di Piazza Armerina – V Settore Lavori Pubblici ed Urbanistica R.U.P.: Ing. Mario Duminuco – Responsabile V Settore LL.PP. ed Urbanistica Progettisti: Arch. Filippo Bruno, Geom. Salvatore Germanà, Geom. Giovanni Giangrande, Geom. Fernando Rausa Direttore dei lavori: Arch. Marcello Renda Direttore dei lavori: Arch. Giuseppe Di Vincenzo Coord. sicurezza in prog.: Geom. Vittorio Scimone Impresa esecutrice: Damiga s.r.l.
Giovanni Paolino si conferma per il terzo mandato consecutivo alla guida di Avedisco, la prima associazione in Italia che rappresenta le principali aziende di vendita diretta. Durante la recente assemblea di fine mese, infatti, i rappresentanti delle aziende associate hanno rinnovato la loro fiducia al presidente uscente, promuovendo a pieni voti le scelte strategiche adottate negli ultimi anni. Al fianco di Giovanni Paolino, che ricopre anche l’incarico di direttore generale di Eismann, è stato eletto come vice presidente Renato Di Carlo, presidente Italia e vice presidente Sud Europa di NeoLife International. Durante l’assemblea sono stati eletti anche i membri del consiglio direttivo: Antonello Badanesi, amministratore delegato direttore Italia e Svizzera di LR Health & Beauty, Alessandra Ghio, responsabile commerciale Fresco Irinox , Cristiano Napoli, direttore generale e amministratore delegato di Herbalife Italia, Mauro Soffientini, corporate affairs manager Italy & Iberia Amway Italia, Marcello Svaldi, amministratore delegato Gioel.
Paolino, che siede a capo dell’Associazione dal 2010, ha intrapreso un percorso in ascesa, con crescenti soddisfazioni e successi. Alla sua lungimiranza si deve l’attenzione nella promozione di un’immagine della vendita diretta come modello di business contemporaneo e al passo con i tempi, capace di intercettare e offrire opportunità professionali anche alle giovani generazioni. Nel 2016 le aziende associate hanno raggiunto una crescita in termini di fatturato e di occupazione (quasi 655 milioni di euro nel 2016, + 14% rispetto al 2015, con un aumento di valore occupazionale del + 27% e un totale di oltre 215.000 Incaricati alle Vendite), nonostante l’instabilità economica che caratterizza il panorama nazionale.
Si chiama White in the city ed è la rivoluzione in bianco che ridipinge Milano in occasione della settimana del Salone del Mobile, 4.9 aprile. Il progetto firmato Oikos interessa tre delle più prestigiose location di Milano: Accademia di Belle Arti di Brera e la Pinacoteca, Palazzo Cusani e l’ex chiesa di San Carpoforo. Ognuna con una diversa declinazione e interpretazione, ma tutte e tre legate in un unico itinerario che racconta il bianco nelle sue mille sfaccettature cromatiche e simboliche.
White in the city, Brera
Parola a Vicky Syriopoulou, Color Designer e Responsabile area Ricerca e Sviluppo Oikos: “Il progetto, nato da un’idea del presidente Claudio Balestri, è un mix tra due estremi: architetti internazionali conosciuti in tutto il mondo e la nuova generazione di giovani studenti. Un cocktail vincente”. Ma perché proprio il bianco? “È purezza, ma soprattutto luce. E il benessere non può esistere senza luce: il bianco è il punto di partenza e colore del benessere”. L’invito ai visitatori – privati e professionisti che siano – è dunque triplo: “Brera è arricchita di installazioni concettuali, di designer affermati – penso alla White Luxury di Marco Piva – e degli studenti, Palazzo Cusani ospita un’anteprima mondiale che vi invito a scoprire e San Carpoforo sarà una vera e propria sorpresa, dove si può conoscere e toccare con mano tuta la non banalità del bianco”:
Vicky Syriopoulou, Oikos, e i ragazzi dell’Accademia di Brera
Insomma, attraverso opere, installazioni, ambienti e oggetti di uso comune, vengono analizzate tutte le aree socio-culturali legate all’essere, al vivere, all’abitare, al contemplare, per delineare una dimensione del bianco che informi, trasformando l’ambiente quotidiano in luogo del benessere. White in the City rappresenta anche il culmine di un progetto di lavoro e di ricerca con la materia, da parte di Oikos, che va avanti da decenni. Partendo dall’idea che non esiste un bianco assoluto, né un modo unico di rappresentarlo, si è arrivati a dare vita a una collezione ricca di 187 sfumature di bianco. Altro che le famose 50 sfumature di grigio.
White in the cityWhite in the cityWhite in the cityWhite in the city
Il nuovo sistema per pavimentazioni continue in resina di Mapei si chiama MapeFloor Comfort System ed è dedicato a chi vuole creare ambienti accoglienti e a bassa rumorosità. Infatti, le sue eccellenti proprietà di fonoassorbenza lo rendono il prodotto ideale per uffici, scuole, centri medici, biblioteche e per tutti quegli ambienti dove sono richieste un elevato comfort di calpestio e una riduzione dei rumori.
MapeFloor è disponibile in quattro versione e in un’ampia gamma cromatica, facile da pulire e rapido da installare; MapeFloor Comfort System può essere applicato sia come pavimentazione e all’interno di edifici esistenti, sia nel caso di nuove costruzioni e realizzazioni.
La nuova frontiera del design in verde è la pianta in capsula. Che arriva dalla Scandinavia, per la precisione dalla Finlandia. Così, anche ci abita in una grande città, può avere il suo giardino casalingo e avere disponibili in cucina verdure a centimetro zero, altro che chilometro. È questa l’idea di Janne Loiske, creatore di Plantui, lo smart garden da interno nato in Finlandia, che sarà presentato in anteprima al pubblico italiano in occasione della Design Week milanese. Nato in un Paese del Nord dove per lunghi periodi dell’anno c’è scarsità di luce solare, Plantui è pensato per riprodurre all’interno di un’abitazione le condizioni ideali per coltivare qualsiasi tipo di pianta.
Grazie a Plantui coltivare un giardino o un orto in casa diventa semplicissimo: non serve né un terreno né il pollice verde. In un oggetto di design computerizzato che appare come una lampada da tavolo dalle linee moderne e accattivanti, un controllo intelligente simula la luce solare regolando autonomamente i livelli di luminosità e l’intensità dell’irraggiamento, oltre all’irrigazione, che permettono insieme lo sviluppo ottimale delle piante. Il tutto con un consumo di elettricità minimo, pari ad appena 60 kWh in un anno.
Esistono due versioni di Plantui di diverse grandezze, da 29 cm e 19 cm, nei quali si possono coltivare rispettivamente 3 e 6 piante. In totale sono 42 le tipologie di piante disponibili in capsule, dalle erbe e fiori aromatici a piante decorative come basilico, prezzemolo, menta, salvia, origano e una varietà colorata di viole. Grazie a un sistema brevettato le capsule contengono i semi della pianta prescelta e tutti i nutrimenti necessari alla sua crescita. La velocità di crescita dipende dalla pianta ma in media la germinazione avviene entro le 2 settimane, e in circa 3 settimane si può iniziare il raccolto.
Unico distributore in Italia è la start up Plantui Italia, guidata da Stefano Ghesini. Plantui sarà presentato nell’ambito del Fuori Salone di Milano presso il DIN – Design In 2017 a Lambrate (MI). “Sin dalla prima volta che ho visto Plantui ho creduto nel suo potenziale per questo abbiamo deciso di importarlo e distribuirlo anche nel nostro Paese – commenta Stefano Ghesini, amministratore delegato e fondatore di Plantui Italia – oltre a decorare gli ambienti di casa, infatti, è un oggetto di grande utilità perché permette di auto-prodursi a costi minimi spezie, erbe aromatiche e verdure provenienti da tutte le parti del mondo praticamente a centimetro zero e di averle sempre disponibili e fresche”.
Imprenditori che vogliono sviluppare idee o progetti d’impresa per fornire soluzioni, prodotti o servizi a basso impatto ambientale: solo loro gli interessati a un programma che mira a sostenere idee di impresa innovative per il contrasto ai cambiamenti climatici con contributi fino a 320 mila euro. È la finalità di Climate-KIC Startup Accelerator Italy 2017, programma europeo promosso da Climate-KIC in collaborazione in Italia con Aster, società della regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale. Per partecipare al primo dei 3 moduli previsti dal bando ci si deve iscrivere entro il 10 aprile compilando la documentazione presente sul sito di Aster. Al programma, oltre agli aspiranti imprenditori, possono partecipare startup e imprese (costituite dopo il 1° gennaio 2015), già operanti in questi stessi settori, alla ricerca di un supporto per lo sviluppo del proprio modello di business o di nuovi progetti. Requisiti indispensabili sono la residenza o la sede legale in Italia, il carattere innovativo delle idee portate in concorso e il basso impatto ambientale dei progetti, che devono avere anche buone opportunità di successo sul mercato.
I partecipanti ai 3 moduli previsti dal programma accederanno a servizi di networking e all’assistenza degli organizzatori sulla tutela della proprietà intellettuale e sugli strumenti di finanza agevolata.
Il primo modulo (scadenza 10 aprile) sosterrà fino a 16 idee di impresa nella definizione del modello di business del progetto imprenditoriale. I partecipanti usufruiranno di un percorso di formazione e assistenza con un rimborso spese fino a 5.000 euro. Il secondo modulo (scadenza iscrizioni 3 luglio) finanzierà la fattibilità tecnica, economica e finanziaria di 10 progetti imprenditoriali. Chi parteciperà a questa sessione sarà supportato nella creazione di contatti con potenziali clienti e partner tecnologico-commerciali. Gli imprenditori saranno assistiti nello sviluppo del progetto e avranno una formazione mirata sui temi del marketing e della vendita di prodotti e servizi. Sono previsti rimborsi spese e contributi finanziari fino a 15.000 euro.
Il terzo modulo (preparazione all’investimento), che sarà oggetto di un ulteriore bando, è in programma da gennaio a giugno 2018. L’obiettivo è supportare 3 startup già costituite nell’organizzazione di incontri con potenziali clienti e investitori. Sarà fornita assistenza per lo sviluppo del progetto e una formazione specifica sui temi dell’investor readiness (essere pronti all’investimento). Sono previsti contributi fino a 30.000 euro per ogni startup.
YouBuild Plus, la guida per la Milano Design Week - Salone del Mobile + Fuorisalone
Salone del Mobile 2017, Milano 4-9 aprile
Ci siamo, la Milano Design Week è al via. Dal 4 al 9 aprile il capoluogo lombardo ospita uno degli appuntamenti clou dell’anno per il mondo del design, dell’arredo e della progettazione. Iniziato come una scommessa cinquantasei anni fa, nel lontano 1961, il Salone del Mobile è diventato uno degli eventi più attesi a livello internazionale, arrivando l’anno scorso ad ospitare oltre 370 mila visitatori, da più di 165 Paesi. Quest’anno la kermesse si supererà?
In attesa di scoprirlo, quel che si sa è che «il design è uno Stato a sé. E Milano è la sua capitale». È questo lo slogan della 56esima edizione, che presso il quartiere fieristico di Milano Rho ospita cinque manifestazioni: Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo. Euroluce, Workplace 3.0 e SaloneSatellite. E poi c’è il Fuorisalone, che animerà numerose zone della città per tutta la settimana, grazie a un ricchissimo programma di mostre ed eventi.
Ecco perché nasce YouBuild Plus, supplemento della rivista trimestrale edita da Virginia Gambino Editore, in una speciale doppia versione italiano-inglese. Vi vogliamo accompagnare tra le centinaia di occasioni per vedere da vicino le avanguardie, le eccellenze artigianali e – perché no? – le possibilità di divertimento. L’inserto parlerà della metamorfosi delle case e dei (nove) nuovi trend dell’abitare e delle (ventidue) novità da non perdere e del primo premio mondiale di architettura contemporanea in terra cruda, materiale semplice e povero che negli ultimi anni sta diventando protagonista dell’architettura contemporanea, legata sempre più ai temi della sostenibilità e dell’efficienza.
YouBuild è al Fuorisalone presso il padiglione Messina 2 della Fabbrica del Vapore di Milano, via Procaccini 4
YouBuild Plus, la guida per la Milano Design Week – Salone del Mobile + Fuorisalone
I trattamenti protettivi di Fila Green Linea,la linea di prodotti Fila Surface Care Solutions a basso impatto ambientale, sono stati scelti da Stone&Ceramic, specialista in pietra naturale e ceramica per progetti residenziali e commerciali di lusso, per il Devonshire Club, uno dei circoli privati più esclusivi della capitale anglosassone. Situato nei pressi di Liverpool Street, il Club è una delle destinazioni londinesi più popolari. La nuova sede, situata nella City, occupa sei piani di un ex magazzino del 18° secolo della East India Company e un grande edificio georgiano, che è stato oggetto di una ristrutturazione da 25 milioni di sterline.
Le ragioni dell’intervento
La ristrutturazione dello spazio di circa 5.400 mq è stata progettata e gestita dalla Susd, società di consulenza per lo sviluppo creativo nel settore immobiliare, con interni pensati da March&White. Stone&Ceramics ha posato i banconi su misura del bar, pareti e pavimenti in granito lucido di The Stone Collection e piastrelle firmate Porcelanosa. All’interno del bar principale e del ‘Barman’s Bar’ il granito nero belga e il “Nero assoluto” di The Stone Collection sono stati tagliati su misura per realizzare banconi con una superficie unica e per creare una splendida parete. Il pavimento è in gres porcellanato Vero Beige di Grestec Tile, mentre il levigato di Carrara è stato posato in tutta l’area di servizio. Per le pareti e i pavimenti all’interno delle sale relax sono stati scelti la pietra naturale Travertino Silver Wood di L’Antic Colonial di Porcelanosa e il Kenya Black di The Stone Collection. L’intervento, volto a dar luce al prestigio del club, ha privilegiato la scelta di materiali naturali e di fine artigianato: questa ricercata combinazione si riflette in tutto il lussuoso interno, compresi gli esclusivi bar del club e le eleganti sale relax rivestite con i materiali Stone & Ceramic e trattati con le soluzioni Fila.
L’intervento
Tutte le superfici sono state pulite e protette con trattamenti certificati per la sicurezza alimentare della linea Fila, tra cui FilaCleanere il protettivo antimacchia a base acqua FilaMp90 Eco Plus. Il detergente universale neutro FilaCleaner è stato utilizzato per una pulizia dopo posa efficace e sicura e successivamente per la manutenzione ordinaria. È stato poi applicato su tutto il granito l’antimacchia Fila Mp90 Eco Plus che fornisce nel lungo periodo una protezione eccellente senza alterare la straordinaria estetica delle eleganti superfici. “In questo prestigioso lavoro – spiega Nicola Brunello, Technical Assistance & Training Manager Fila – il protettivo antimacchia FilaMP90 Eco Plus ha potuto esprimere le proprie caratteristiche tecniche e prestazionali. L’esigenza di usare un prodotto eco sostenibile, la certificazione Ec1+ che attesta le bassissime emissioni di Voc e la certificazione Food Contact necessaria per superfici a contatto con gli alimenti, sono stati determinanti per la scelta di questo antimacchia tecnologicamente avanzato. Non meno importante è la velocità di applicazione e di messa in opera del protettivo, che permette dopo sole 4 ore di trafficare la superficie, cosa non scontata in situazioni di cantiere dove i tempi di realizzazione contano”.
I prodotti
FilaCleaner è il detergente concentrato universale che pulisce delicatamente tutti i pavimenti e i rivestimenti, ideale per cotto, gres porcellanato, ceramica smaltata, clinker, cemento, legno, pietra naturale, granito, agglomerati, marmo anticato, sassi e ciottoli. Rispetta le superfici trattate e delicate perché agisce senza aggredirle, è perfetto per la manutenzione delle pavimentazioni cerate e di laminati ed è indispensabile per il lavaggio dopo posa dei pavimenti in pietra naturale con finitura lucida. Si può usare a varie diluizioni ed è altamente biodegradabile.
FilaMp90 EcoPlus è il protettivo antimacchia senza solventi idrocarburici a effetto naturale che protegge e semplifica la pulizia, riducendo l’assorbimento del materiale senza alterarne l’aspetto estetico. È la miglior difesa in versione ecologica dalle macchie per gres porcellanato, pietra naturale, marmo e granito con finitura lucida, patinata, spazzolata, levigata fine opaca. Essendo a base acqua, sopporta situazioni di umidità residua, non fa film e non ingiallisce. È ideale per la protezione di tavoli, top di cucine e bagni. Il prodotto è testato come “idoneo per contatto con gli alimenti”. FilaMp90 Eco Plus viene prodotto a bassissime emissioni di Voc e contribuisce ai crediti Leed.
Gli edifici residenziali, commerciali o adibiti a uffici vengono spesso progettati con garage sotterraneo. Per queste strutture, Hörmann ha appositamente ideato la linea prodotti TGT per garage collettivi, progettati con importanti e mirati requisiti. Nella scelta di una chiusura per garage collettivi giocano un ruolo importante aspetti come rapporti di spazio ridotti, frequenze di apertura e chiusura elevate, scorrimento silenzioso, efficienza ed elevata sicurezza funzionale. Garantisce un’ottima rispondenza a tutti questi requisiti il nuovo sistema di chiusura per garage sotterranei TGT di recente proposto da Hörmann, leader europeo nelle chiusure civili e industriali.
Caratterizzata da un’apertura verticale che non deborda sulla strada, la serranda TGT permette di sfruttare il posto direttamente davanti alla chiusura, senza intralciare il passaggio di persone o veicoli sul marciapiedi adiacente. La costruzione compatta del TGT necessita solo di un’altezza architrave minima, cosicché lo spazio sotto il soffitto rimane interamente libero per le linee di alimentazione. L’installazione del prodotto è semplice e veloce: i componenti vengono collocati in pochi step e, anche in presenza di ingressi con rampe o con pendenze laterali, il montaggio può essere eseguito senza problemi. Dato che le chiusure per garage collettivi sono di gran lunga più utilizzate di quelle presenti sui garage singoli, il modello TGT è stato concepito per 300 cicli portone (apertura-chiusura) al giorno. Dotato di motorizzazione di serie WA 300 R S4 e di una peculiare tecnologia con molle a trazione, TGT presenta inoltre il sistema Soft-Start e Soft-Stop che garantisce un’apertura e una chiusura particolarmente silenziose.
Serranda e griglia avvolgibile TGT
Il modello TGT è disponibile con due varianti del manto. Innanzitutto, viene proposto come serranda avvolgibile, con profili in acciaio a doppia parete coibentati Decotherm S in una dimensione di 5000 x 2400 mm. In questa versione, i profili sono proposti in esecuzione zincata o in RAL a scelta e quindi l’estetica della chiusura può essere adattata al mood dell’edificio. Inoltre, TGT Hörmann è disponibile come griglia avvolgibile HG-L, in dimensioni fino a 6000 x 2400 mm. La griglia in alluminio dispone di una grande sezione trasversale di aerazione, cosicché anche a portone chiuso è possibile un ricambio d’aria naturale del garage. Entrambi i manti sono equipaggiati di serie con una protezione antiestrazione che mantiene il prodotto ancora più saldo e sicuro nelle guide, anche in presenza di forte carico dovuto al vento o a tentativi di effrazione.
Tecnologie di sicurezza
Per evitare che all’apertura e alla chiusura del TGT qualcuno resti involontariamente ferito, il rivestimento del manto funge anche da protezione antiagganciamento, perché abbraccia completamente il rotolo della serranda. Inoltre, la motorizzazione Hörmann WA 300 R S4 dispone di un limitatore di sforzo integrato. Questo sistema è in grado di arrestare il movimento della serranda, qualora quest’ultimo incontri un ostacolo durante la chiusura o nel caso per esempio un bambino tenti di appendersi in fase di apertura. Rispetto ad altri sistemi di chiusura, decadono quindi tutti i costi per costole di sicurezza e protezioni antitrascinamento. Uno sbloccaggio d’emergenza rende infine possibile un’apertura semplice e veloce del portone anche in caso di black-out, permettendo quindi alle auto di entrare e uscire comunque dal garage collettivo. Il portone può infatti essere azionato manualmente, senza ulteriore manovella o catena d’emergenza.
Pubblicata la nuova guida “L’involucro edilizio a qualità aumentata” di AISMT-Associazione italiana schermi e membrane traspiranti, disponibile gratuitamente sul sito dell’associazione.
Documento fondamentale per il mondo della progettazione, la guida approfondisce il ruolo e l’importanza della qualità degli schermi e delle membrane traspiranti per l’involucro edilizio. Oltre a essersi diffusi nei sistemi costruttivi italiani, schermi e membrane traspiranti si sono evoluti per essere al passo con le nuove sfide ambientali e rispondere alle esigenze delle diverse zone climatiche. Un ruolo determinante, confermato anche dalla nuova Normativa UNI 11470:2015 e dalla Legge 90/2013 attuata dai Decreti del 26/06/2015. A completare la guida una serie di esempi tecnici, completi di schemi tetto di facile fruizione, sulle best practice per ristrutturare utilizzando gli SMT.
È possibile scaricare gratuitamente la guida in pdf, previa registrazione sul sito dell’Associazione, verrà inviata via email la password per accedere all’Area Download Guide Tecniche.
AISMT è l’Associazione italiana schermi e membrane traspiranti, nata per regolamentare la qualità e l’impiego degli schermi e delle membrane traspiranti nelle costruzioni, per assicurare il massimo ottenimento dei vantaggi derivanti dall’utilizzo di questi prodotti. AISMT è nata nel maggio 2008 per volontà di cinque aziende del settore: Riwega, Icopal, Dörken Italia, Klöber Italia, Monier.
Leroy Merlin ha vinto il prestigioso premio Retail Technology Award Europe (RETA) per aver installato nei propri punti vendita grazie alla collaborazione con Pricer per fornire la prima soluzione dinamica e completamente automatizzata di localizzazione dei prodotti nei punti vendita. I clienti avranno finalmente la possibilità di trovare con facilità i prodotti mediante l’app mobile di Leroy Merlin «Leroy Merlin-Rêver& Réaliser» oppure usando i totem disponibili nei punti vendita.
L’EHI Retail Institut mette in evidenza i retailers in grado di fornire soluzioni tecnologiche innovatrici e che si differenziano per il valore sviluppato. La categoria “Miglior Esperienza Cliente” è in particolare un premio molto ambito che viene riconosciuto ad un retailer che integra una soluzione tecnologica con nuove metodologie di business e di gestione con l’obiettivo di fidelizzare e migliorare la soddisfazione dei clienti. Il premio 2017 è stato attribuito a Leroy Merlin per la possibilità offerta ai suoi clienti in Francia di localizzare facilmente i prodotti nei punti vendita tramite i totem multimediali oppure direttamente con il proprio smartphone, elemento che rappresenta una anteprima mondiale in questo settore.
Questa capacità, unica nel suo settore, fornita dal sistema Pricer di rilevare la posizione dei prodotti all’interno del punto vendita senza l’ausilio di supporto diretto da parte del personale è stata immediatamente integrata nell’applicazione mobile sviluppata assieme alla società Phocéis. In questo modo al cliente viene sempre indicato se un prodotto è disponibile (oppure se è ordinabile online) e dove si trova all’interno del punto vendita monitorando sempre eventuali spostamenti. L’app mobile e l’esperienza omnicanale diventa in tal modo utile e notevolmente arricchita. Grazie al sistema di localizzazione automatica dei prodotti disponibile sull’app Leroy Merlin e sui totem multimediali, i dipendenti possono focalizzarsi maggiormente su servizi a valore aggiunto e di maggiore utilità per i clienti.
Inizialmente Leroy Merlin avevano installato le etichette elettroniche di Pricer nei propri punti vendita per migliorare la gestione e l’accuratezza dei prezzi oltre a voler migliorare l’esperienza e le informazioni disponibili per il cliente. Grazie alla velocità ed altri elementi unici forniti dalla tecnologia di Pricer, le etichette elettroniche sono diventate in tal modo parte integrante della digitalizzazione del punto vendita e della migliore comunicazione al cliente. La particolarità delle etichette elettroniche fornite da Pricer, si basa su di un brevetto esclusivo che sfrutta un sistema di comunicazione basato su segnali di luce invisibile infrarosso. Non basandosi su radiofrequenza, il sistema sfrutta di conseguenza un tipo di comunicazione velocissimo, senza interferenze e sicuro anche per la salute degli utenti. Oltre a poter aggiornare il contenuto delle etichette elettroniche, il sistema riesce a gestire le etichette quali elementi attivi IOT (Internet of Things) per numerosi altri ambiti tra cui la possibilità di calcolare la posizione all’interno di un punto vendita, logistica o industriale. Nel caso di Leroy Merlin, il sistema monitora ogni aggiornamento delle etichette elettroniche garantendo il 100% degli aggiornamenti tramite un segnale bidirezionale di conferma dell’avvenuto aggiornamento; questo segnale di conferma fornito delle singole etichette viene ricevuto da numerosi ricevitori che, mediante algoritmi specifici riesce ad ottenere la trilaterazione automatica e indicare l’ubicazione dell’etichetta nel punto vendita.
Il sistema di Pricer è già stato premiato in passato da numerosi altri RETA Awards come ad esempio con Carrefour che, grazie alla soluzione Pricer, ha fornito ai propri clienti la possibilità di una navigazione dinamica all’interno del punto vendita, semplicemente usando il proprio smartphone. «Dove qualcuno vede solo una etichetta elettronica, riusciamo a sorprendere il mercato e proporre delle innovazioni tecnologiche che permettono di rivoluzionare il mondo del retail in modo semplice, veloce e innovativo», dichiara Andreas Renulf, CEO di Pricer. «Ringraziamo Leroy Merlin per averci dato fiducia e per averci incluso nella loro strategia omnicanale».
Dovete intervenire in una ristrutturazione edilizia? Se il problema è il risanamento e il restauro delle murature degradate, a venire in aiuto c’è BIONATURALCALCE di Cugini, azienda storica della Val Seriana, specializzata nella produzione di calce idraulica naturale, malte premiscelate e filler calcareo. La nuova linea BIONATURALCALCE è a base di calce idraulica naturale NHL3,5 e bio-pozzolana e si compone dei seguenti prodotti:
BIONATURALCALCE STRUTTURALE
Malta premiscelata a secco, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-legante minerale ad azione pozzolanica, sabbie selezionate e fibre. La calce idraulica naturale conferisce al prodotto un’elevata porosità e traspirabilità e, grazie alla presenza del bio-legante minerale, un’estrema resistenza agli agenti aggressivi e una scarsa propensione alla formazione di efflorescenze. Il prodotto è conforme alla norma EN 998-1 ed è classificato come GP CS IV.
Il prodotto è ideale in applicazioni dove sono richieste elevate prestazioni meccaniche o nel rinforzo statico; può essere impiegato come intonaco nel ripristino e consolidamento di murature in laterizio, mattoni, pietra, blocchi in calcestruzzo, anche in abbinamento a reti metalliche elettrosaldate o in fibra di vetro alcali-resistente. Può essere utilizzato anche come malta di allettamento e di stilatura per murature portanti e di tamponamento. Tutti i prodotti del ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia, sono formulati a partire da costituenti naturali e a basso impatto ambientale
BIONATURALCALCE MALTA
Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività, sabbie silicee di origine fluviale e fibre. La calce idraulica naturale conferisce al prodotto un’elevata porosità e traspirabilità e, grazie alla presenza della bio-pozzolana, un’estrema resistenza agli agenti aggressivi e una scarsa propensione alla formazione di efflorescenze. Il prodotto è l’ideale per la ricostruzione di parti mancanti di muratura, la stilatura dei corsi tra gli elementi costruttivi o la realizzazione di piccoli rappezzi d’intonaco. Il prodotto permette di confezionare malte del tutto compatibili con le murature storiche sia per affinità della composizione, sia per le caratteristiche fisico-meccaniche. Rispetto alle malte antiche, però, il prodotto presenta un’estrema resistenza contro gli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera, nell’acqua piovana e nella muratura stessa, come: sali solfatici, cloruri, nitrati, ecc. Il prodotto deve essere impiegato per la ricostruzione di porzioni di muratura con la tecnica del rincoccio e/o del cuci-scuci nel ciclo di risanamento BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale. La malta è conforme alla norma UNI EN 998-1 ed è classificata come GP CS III – W1.
BIONATURALCALCE RINZAFFO
Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività, sabbie silicee di origine fluviale e fibre. La calce idraulica naturale conferisce al prodotto un’elevata porosità e traspirabilità e, grazie alla presenza della bio-pozzolana, un’estrema resistenza agli agenti aggressivi e una scarsa propensione alla formazione di efflorescenze. Il suo impiego, oltre a promuovere l’aggrappo tra la muratura esistente e il corpo d’intonaco, contrasta il passaggio dei sali idrosolubili presenti nell’umidità di risalita capillare ed elimina la formazione di efflorescenze saline. L’intonaco è conforme alla norma UNI EN 998-1 ed è classificato come GP CS IV – W1. Il prodotto è stato studiato per essere utilizzato come strato d’aggrappo e barriera salina nel ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale. In situazioni di particolare degrado con forte presenza di sali o quando si vuole preservare al massimo l’estetica delle superfici è indispensabile trattare preventivamente il supporto con primer antisale.
BIONATURALCALCE INTONACO DEUMIDIFICANTE
Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività, sabbie silicee di origine fluviale e fibre. L’intonaco è caratterizzato da alta porosità, elevata permeabilità al vapore acqueo e basso assorbimento d’acqua, in accordo a quanto previsto degli standard WTA per gli intonaci deumidificanti. La grande superficie evaporante permettere lo smaltimento dell’acqua da umidità di risalita capillare attraverso un rilascio controllato di vapore acqueo, lasciando la muratura perfettamente asciutta. L’intonaco è conforme alla norma UNI EN 998-1 ed è classificato come R CS II. Prima di applicare il corpo d’intonaco è necessario aver eseguito lo strato di aggrappo con BIONATURALCALCE RINZAFFO. Il prodotto è stato studiato per essere utilizzato come corpo d’intonaco deumidificante nel ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale.
BIONATURALCALCE INTONACO DA RESTAURO TRADIZIONALE
Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività, sabbie silicee di origine fluviale e fibre. L’intonaco è conforme alla norma UNI EN 998-1 ed è classificato come GP CSII – W0. Prima di applicare il corpo d’intonaco è necessario aver eseguito lo strato di aggrappo con BIONATURALCALCE RINZAFFO. Il prodotto è stato studiato per essere utilizzato come corpo d’intonaco ove non sussiste il problema della risalita capillare (almeno un metro oltre la zona degradata dall’umidita) nel ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale.
BIONATURALCALCE FINITURA
Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività e sabbie silicee di origine fluviale. La finitura possiede ottima lavorabilità, elevata adesione al corpo d’intonaco, protegge dalla pioggia battente e consente il passaggio del vapore acqueo. Il prodotto può essere finito a frattazzo o a spatola, può essere lasciato a vista, grazie al colore gradevole e naturale, oppure può ricevere vernici o finiture colorate di natura minerale ad alta traspirabilità. Il prodotto è conforme all’UNI EN 998-1 ed è classificato come GP CSII – W2. Il prodotto è stato studiato per essere utilizzato come strato finale di protezione nel ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale.
Verona ha una nuova arena, Adigeo. A differenza dell’anfiteatro, non sorge nel centro storico della città, bensì alle sue porte, a Sud, in viale delle Nazioni 1, ed è un centro commerciale. La nuova arena dello shopping scaligero sorge lì dove un tempo c’erano i capannoni (poi abbandonati) delle Officine Adige. La “a” di Adigeo fa dunque rima con la “r”, peraltro tripla, di riqualificazione, risanamento e rigenerazione del tessuto urbano. A partire dall’asse d’ingresso in città: viale delle Nazioni, viale del Lavoro e viale Piave. Insomma, una fetta di Verona ridisegnata e ri-progettata.
Ebbene, giovedì 30 marzo, ore 9:00, il taglio del nastro ufficiale a cura del sindaco Flavio Tosi e del management delle società Ece (gruppo tedesco leader europeo nella creazione e gestione di grandi centri commerciali) e Cds Holding (società di Brescia che ha già realizzato alcuni centri commerciali in Italia, tra cui Le Corti Venete a San Martino Buon Albergo) che hanno curato e sviluppato il progetto, grazie anche al supporto di L35 come design consultant e Michele Segala e Studio Zappa come architetti esecutori. Su una superficie di circa 47.000 metri quadri i clienti troveranno più di 130 negozi con un mix di marchi internazionali e italiani, ma anche numerose offerte gastronomiche nella food lounge al primo piano della struttura, caratterizzata da grandi vetrate.
Sostenibilità a livello di progettazione, costruzione e gestione
Anche nel contesto della sostenibilità Adigeo convince con numerose misure. Ad esempio, già in fase di progettazione l’edificio è stato ottimizzato in termini di consumo energetico con l’ausilio di una pianificazione energetica. Viene utilizzata un’illuminazione LED a risparmio energetico, espressamente pensata ai fini dell’impiego nei centri commerciali. Un impianto fotovoltaico installato sul tetto del centro assicura una produzione di corrente elettrica priva di emissioni. L’utilizzo delle acque piovane per l’irrigazione delle aree verdi esterne e l’impiego di sistemi di risparmio idrico nei servizi igienici assicurano un uso efficiente dell’acqua. Inoltre, durante l’operatività del centro è prevista una gestione dei rifiuti con raccolta differenziata. Per l’edificio si auspica l’ottenimento di una certificazione di sostenibilità LEED oro.
Architettura elegante ispirata al design italiano moderno
Adigeo pone nuovi accenti anche dal punto di vista architettonico: la pianta del centro è a forma di “A” – che sta ovviamente proprio per “Adigeo” – e crea la cornice ideale per la presentazione delle collezioni e dei marchi più moderni. La superficie a vetrate estese assicura un ambiente luminoso e accogliente e crea un collegamento diretto tra interno ed esterno. Il linguaggio architettonico, dall’eleganza semplice e senza età, vive di emozionanti contrasti tra materiali come vetro, simil-arenaria e lamelle metalliche. Nel quartiere veronese dove sorge Adigeo è sorto quindi un nuovo punto d’attrazione, che impronterà l’area circostante e costituirà parallelamente un elemento focale per la rivalorizzazione di quest’area cittadina. Anche al suo interno Adigeo convince grazie al linguaggio chiaro ed elegante, ispirato nei colori e nella scelta dei materiali al moderno design italiano. Materiali di pregio e una cromaticità calda generano un’atmosfera accattivante per i visitatori. Un clou è costituito dalle facciate dei negozi a doppia altezza, che creano una cornice particolare e mettono in scena suggestivamente gli shop e i loro marchi. I telai delle facciate in alluminio ossidato di colore bronzo dorato, in connubio con la pietra naturale beige dei pavimenti, danno vita a un’ambientazione di alto pregio. Al comfort dei visitatori provvedono inoltre numerosi blocchi di sedute e aree lounge, con divani confortevoli e comode poltrone, che invitano a fermarsi e a rilassarsi.
Ampia offerta di servizi per i clienti
Per rendere la permanenza il più piacevole possibile ai visitatori di Adigeo, ECE offre numerosi servizi. Tra di essi rientrano il Wi-Fi gratuito in tutto il centro, un giardino d’infanzia con accudimento gratuito nella prima ora, superfici di gioco per bambini, una stanza fasciatoio per i bebè, un servizio di noleggio di kid-cars e buggies, parcheggi riservati a donne e famiglie, il “car finder” per ritrovare rapidamente la propria automobile con l’aiuto di codici QR, un moderno sistema di orientamento dei clienti in 3D, un punto di informazione per la clientela, un sistema di gift card, stazioni per ricaricare i cellulari, cassette di sicurezza per i clienti e la selfie-photo-box ECE, da dove sarà possibile caricare direttamente sui social fotografie con sfondi speciali del centro commerciale. Sono inoltre a disposizione dei visitatori oltre 2.000 parcheggi direttamente presso il centro. Adigeo è posto su una delle principali arterie cittadine che danno accesso al centro di Verona, da cui dista circa 3 km. Si trova a soli circa 500 metri dall’uscita autostradale di Verona sud. Inoltre è ben collegato con la rete degli autobus locale.
Dopo 18 mesi di cantiere, Adigeo apre in anticipo rispetto alle tempistiche previste in origine. E il successo nell’affitto delle superfici commerciali testimonia la validità del progetto e dell’ubicazione di questo shopping district: gli spazi commerciali sono già occupati al 100%, con contrattualizzazione degli affitti molto prima dell’inaugurazione del centro. Il centro, realizzato da ECE in collaborazione con lo sviluppatore di strutture commerciali Cds Holding e Cds Costruzioni nella veste di general contractor, rientra in un vasto progetto di valorizzazione del quartiere a sud di Verona. Ece ha investito circa 170 milioni di euro nel progetto e sarà dunque ECE Italia a gestire e ad occuparsi a lungo termine dell’affitto degli spazi commerciali. Globalmente Adigeo creerà circa 1000 posti di lavoro. Con il Megaló di Chieti e La Cartiera di Pompei, Ece gestisce attualmente due altri centri commerciali in Italia. Peraltro, vista l’alt domanda di affittuari, Ece ha esteso la superficie di Adigeo già durante la fase di progettazione e di costruzione con ulteriori spazi che verranno inaugurati in estate.
Flavio Tosi, sindaco di Verona
Flavio Tosi
“Adigeo costituisce un’importante opportunità data alla città, con l’offerta sul mercato del lavoro di più di mille nuovi posti, collegati alla gestione delle nuove attività commerciali, ed almeno altri 200 posti volti alla realizzazione di tutti i servizi accessori come, ad esempio, la sorveglianza e le pulizie della struttura. Attraverso una complessiva riqualificazione di questa zona della città (con nuovi parchi e la prossima attivazione del filobus) e contemporaneamente, con l’apertura di tutta una serie di attività in ambito prevalentemente commerciale è oggi possibile, in un contesto di forte crisi del mercato del lavoro, presentare alla cittadinanza un’ampia offerta di nuove opportunità”. La chiosa del primo cittadino di Verona: “Da non dimenticare le risorse investite in opere viabilistiche, con quasi 15 milioni di euro messi a disposizione del Comune di Verona da parte dei privati, che han-no consentito la realizzazione di nuovi svincoli stradali ed una più unifor-me viabilità nella zona. Una preziosa opportunità che, oltretutto, ha ricon-vertito un’area da tempo degradata della città”.
Joanna Fisher
“Adigeo è un esempio eccellente di un centro commerciale Ece moderno, orientato coerentemente verso i clienti, con un’elevatissima qualità dell’ambientazione, in cui abbiamo fatto confluire tutto il nostro know-how”, afferma Joanna Fisher, Managing Director Center Management di Ece. “Grazie ai numerosi servizi, al pregiato design, all’atmosfera accatti-vante e a un mix allettante di brand, con Adigeo offriamo ai nostri clienti un’esperienza di shopping convincente, confortevole e al passo con i tempi”.
A sinistra Joanna Fisher, a destra Christoph Augustin
Christoph Augustin
“Il fatto che il centro è già interamente affittato prima della sua apertura conferma l’elevata qualità del concept e dell’ubicazione di Adigeo”, dice Christoph Augustin, Ece Managing Director International e Project Director di Adigeo. “Grazie al grande interesse per il progetto abbiamo realizzato anche un ampliamento del centro inizialmente previsto, e anche questo è stato già affittato. Con il solerte sostegno dell’amministrazione locale, provinciale e regionale e di tutti gli Enti coinvolti, in particolare il sindaco di Verona, Flavio Tosi, e la collaborazione dei nostri partner di progetto Cds abbiamo ultimato con successo e prima dei tempi previsti questa nuova splendida attrazione di Verona”.
Katrin Berling – Center Manager Adigeo
Katrin Berling
Center Manager di Adigeo è Katrin Berling, che lavora in ECE dal 2000 e in precedenza ha guidato, tra l’altro, il Rosengårdcentret a Odense in Danimarca. “Siamo felici di partire e di poter accogliere da Adigeo i nostri clienti di Verona e della sua regione”, afferma la Center Manager Katrin Berling. “Nei prossimi giorni organizzeremo un variegato programma di inaugurazione. Anche per i prossimi mesi abbiamo già previsto numerosi eventi e azioni, con cui desideriamo rendere la visita ad Adigeo un evento speciale.”
Buone e cattive notizie: a marzo 2017 l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 106,6 a 107,6 rimanendo sul livello medio del periodo gennaio-febbraio 2017; anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un incremento (da 104,3 a 105,1), raggiungendo il livello più elevato da gennaio 2016. Ma va in controtendenza solo il settore delle costruzioni, dove l’indice di fiducia registra un lieve calo passando da 123,9 a 123,3. Inoltre, nel settore delle costruzioni i giudizi sugli ordini migliorano (da -32 a ‑30 il relativo saldo), ma le aspettative sull’occupazione sono in diminuzione (da -4 a -7 il saldo).
L’aumento dell’indice di fiducia dei consumatori è dovuto essenzialmente al miglioramento del clima economico (da 120,8 a 126,4) e di quello futuro (da 109,9 a 111,6); invece, il clima personale e quello corrente scendono, rispettivamente, da 102,1 a 101,0 e da 104,7 a 104,5. I giudizi e le aspettative dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese migliorano (il saldo passa da -50 a -60 e da -37 a -29, rispettivamente); aumenta il saldo sia dei giudizi (da -16 a -7) sia delle aspettative (da -17 a -11) sui prezzi al consumo. Infine, diminuiscono le aspettative sulla disoccupazione (da 28 a 24 il relativo saldo). Con riferimento alle imprese, nel mese di marzo si registra un diffuso miglioramento della fiducia: nel settore manifatturiero l’indice aumenta da 106,4 a 107,1, nei servizi sale da 105,5 a 106,5 e nel commercio al dettaglio passa da 108,4 a 108,7.
Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero si evidenzia un miglioramento dei giudizi sugli ordini (il saldo passa da -6 a -5), in atto da quattro mesi consecutivi; si registra altresì un aumento delle attese sulla produzione il cui saldo si attesta sul valore più elevato da novembre 2015 (il saldo passa da 13 a 14); il saldo dei giudizi sulle scorte rimane stabile a quota 4.
All’interno del grattacielo Ina Assitalia, l’edificio più alto di Palermo con un’altezza di 65 metri e 18 piani, le finestre Internorm hanno cambiato il volto di uno studio medico-legale professionale, ristrutturato negli spazi interni per dare agli ambienti una maggiore funzionalità e un’estetica in linea con le tendenze attuali dell’interior design.
Lo schema progettuale è nato dalla necessità di ottenere un migliore benessere degli ambienti interni di studio, con una tipologia di infissi in linea con lo stile e il decoro dei prospetti esterni, e con una attenzione particolare alla criticità dell’azione del vento. Per la sua posizione in altezza, infatti, l’unità immobiliare è esposta alla pressione delle raffiche di vento che influiscono direttamente sugli infissi, che possono raggiungere i 50/60 nodi pari a 25 – 30 m/s ( metri al secondo), agendo perpendicolarmente sulla superficie piana degli stessi.
I progettisti hanno scelto così di installare un serramento Internorm con telaio con profondità del profilo di 90/93 mm con tecnologia Fix-O-Round, sistema a tre guarnizioni e sistema a cinque camere con termoschiuma altamente isolante e triplo vetro da 48 mm, basso emissivo 33 b2 15 Ar/4/15 Ar/b 33.2, per un raggiungimento di isolamento acustico fino a 45 dB.
I serramenti Internorm assicurano una durabilità nel tempo e garantiscono una corretta illuminazione, una riduzione dell’irraggiamento, una perfetta tenuta all’aria, alla pioggia ed alle intemperie in genere, un ottimo isolamento acustico e termico.
SCHEDA PROGETTO
TIPOLOGIA: Studio medico-legale
LUOGO: Palermo
COMMITTENTE: Privato
DESCRIZIONE: Ristrutturazione studio medico
PROGETTISTI: pm architecture – Arch. Piergiorgio Miserendino
SERRAMENTI: Internorm Italia di Gardolo (Trento) modello KF410 Home Soft in PVC/alluminio
CARATTERISTICHE SERRAMENTI : Canalina Vetro ISO; vetro basso emissivo light, vetraggio vetro triplo 48MM b.e.trasp. 33 b2(VSG)/15 Ar/4/15 Ar/b 33.2 (VSG) valore Ug 0,5W/mqK valore bB 45, maniglia interna ORN-F1 (33899), colore interno bianco (W), colore esterno anodizzato non pigmentato GS-V (C0)
PARTNER COMMERCIALE: Gold Group Parisi SaS – Monreale (Palermo)
BLOWER DOOR TEST: Norma EN UNI 13829 -METODO A- stima tenuta d’aria con misurazione puntuale a 50Pa