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Le finestre da tetto Fakro conquistano la Puglia

Il cantiere per la nuova sede del Consiglio Regionale della Puglia si concluderà entro la metà del 2017, ma è già pronto l’edificio polifunzionale in cui Fakro è protagonista con le finestre da tetto Ftu-V P5. Vincitore di un concorso internazionale, il progetto per la nuova sede del Consiglio Regionale della Puglia (Studio Valle Progettazioni, Mirizzi Architetti Associati, Sylos Labini Ingegneri e Architetti Associati Srl e ProSal Srl) rappresenta uno dei più importanti interventi in costruzione in Italia.

prospetto est - 1 C

Situato a sud-est rispetto al centro urbano di Bari, vicino alla costa del Mare Adriatico, il nuovo edificio è composto da due corpi di fabbrica semicircolari di altezza differente, che racchiudono la corte d’ingresso e la grande “agorà” trasparente in cui è situata l’aula consiliare. L’insieme si caratterizza per lo sviluppo prevalentemente orizzontale dei volumi, coerente con lo skyline barese, e per l’impiego preponderante del vetro – protagonista sia delle facciate verticali, sia della struttura coperta centrale – in abbinamento a materiali locali.

Il complesso è affiancato da ulteriori fabbricati per le funzioni di supporto fra cui il cosiddetto Edificio Polifunzionale, frutto della demolizione e ricostruzione di un ex capannone che ha inteso mantenere un segno di riconoscimento dei luoghi preesistenti – il campo per le esercitazioni militari – nella memoria della città. Confermando la collocazione e la medesima sagoma del capannone, caratterizzata da una copertura a capanna con ampie falde in tegole sostenute da capriate in acciaio, i progettisti hanno riconfigurato gli spazi interni prevedendo uffici e spazi di lavoro collettivi e semicollettivi, distribuiti su due livelli. Dentro il volume parallelepipedo (circa 90 per 15 metri), al piano terreno sono inoltre presenti l’atrio d’ingresso e la sala per riunioni e conferenze, entrambi a doppia altezza.

prospetto est - 3 - illuminazione esterna C

“La ricerca di una propria identità culturale dell’edificio – spiega l’arch. Luigi Mirizzi – ha voluto coniugare la ricchezza della spazialità interna alla trasparenza delle funzioni. Il corretto rapporto tra coerenza spaziale e funzionale si è risolto nella rivisitazione delle tipologie tradizionali e degli schemi funzionali, sino a oggi adottati in un’articolazione chiara e definita indispensabile per una struttura pubblica”.  Lo spazio interno si distingue per la grande copertura a falde, dotata di finestre a sottotetto di produzione Fakro per migliorare l’illuminazione degli ambienti e permetterne l’ombreggiamento controllato.

“L’edificio dista poche decine di metri dalla costa, quindi si trova esposto ai venti dominanti e all’intenso soleggiamento estivo, oltre che a un’atmosfera salmastra molto aggressiva per tutti i materiali, anche quelli più resistenti. Di conseguenza, i requisiti prestazionali delle finestre da tetto dovevano garantire durabilità in termini manutentivi e qualitativi, tenuta all’aria e isolamento termico. Oltre alla rispondenza ai requisiti richiesti, i fattori che hanno portato alla scelta delle finestre da tetto Fakro sono stati l’ottimale rapporto tra costo e qualità del prodotto, i tempi ridotti nella posa in opera e l’eccellente assistenza da parte del personale tecnico Fakro. Siamo più che soddisfatti del risultato ottenuto sotto il profilo estetico, tecnico e funzionale”.

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La soluzione per l’illuminazione zenitale

Sulla copertura dell’Edificio Polifunzionale sono state installate complessivamente 62 finestre da tetto Fakro modello Ftu-V P5, disposte a coppie lungo le falde, che illuminano gli spazi sottostanti assicurando qualità estetica, versatilità d’uso e le migliori condizioni di comfort agli ambienti. Si tratta di finestre da tetto che garantiscono elevate prestazioni in termini di isolamento termico (Uf 0,97 W/m2K), come anche di sicurezza, grazie all’impiego del sistema Fakro TopSafe in abbinamento a vetrate anti-effrazione P5 (4 temperato esterno autopulente + 10 + 4 temperato + 8 + 33.2 interno basso emissivo accoppiato di sicurezza P2A).  

I candidi telai in pino nordico massiccio (dimensioni 114 x 118 cm), impregnato sottovuoto e rifinito internamente con trattamento a 3 mani (poliuretano) di colore bianco, presentano un sistema di apertura e chiusura a bilico ad azionamento manuale per 58 finestre. Le altre 4 finestre da tetto sono dotate del sistema domotico Z-Wave e sono quindi azionabili elettricamente mediante radiocomando, anche per la gestione degli accessori come le tende ombreggianti, a garanzia del massimo controllo dell’irraggiamento solare. È inoltre presente l’automatismo mediante il sensore pioggia, predisposto con connettori sul telaio che facilitano il montaggio degli accessori elettrici. La fornitura delle finestre da tetto Fakro modello Ftu-V P5 è stata effettuata al general contractor Guastamacchia SpA, che ha provveduto alla loro posa in opera.

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Il Gruppo Selena acquisisce Uniflex

Il Gruppo Selena ha acquisito Uniflex, aziende produttrice di sigillanti e schiume poliuretaniche, per 1,66 milioni di euro. Questo il comunicato divulgato dal Gruppo e firmato da Tomasz Lewicki: “Abbiamo il piacere di annunciare l’acquisizione di un pacchetto azionario della società Uniflex, azienda italiana del settore dei prodotti chimici per l’edilizia, fondata nel 1996, sita in Mezzocorona (Trento), con un sito produttivo di 5.000 metri quadri, specializzata nella produzione e distribuzione di sigillanti acrilici, siliconi e altri materiali da costruzione in tutto il territorio italiano ed europeo”. Si legge ancora: “Con questa operazione, Selena ampia ulteriormente la propria gamma di prodotti in campo mondiale. L’integrazione e la collaborazione con Uniflex Spa all’interno del Gruppo Selena permette non solo di sfruttare maggiori sinergie, di ampliare la portata delle sue attività, di ottimizzare i costi di produzione e di acquisite ulteriore know-how, ma proietta Selena e Uniflex come veri e propri leader del mercato continentale dei sigillanti acrilici”.

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Conto alla rovescia per l’euroregolamento sui cavi

Cavi da costruzione
Cavi da costruzione

Il Regolamento Prodotti da Costruzione, più brevemente Cpr, è stato uno tra gli argomenti caldi, tra cui ovviamente anche per il settore dei cavi, riconosciuti dalla Ue per la loro importanza in caso di incendio. Entra in vigore il 1 luglio 2017. Il presidente Aice, associazione che all’interno di Federazione Anie rappresenta le aziende attive nei comparti dei cavi per energia e accessori, Stefano Bulletti, ha fatto il punto sulla situazione del mercato.

«Non a caso parliamo di rivoluzione: i cavi installati in qualsiasi tipo di costruzione o opera di ingegneria, per il trasporto di energia o per trasmissione dati, dovranno obbligatoriamente rispondere ai requisiti essenziali di comportamento al fuoco per essere considerati sicuri». 

A che punto siamo? «Partiamo da una constatazione: il mercato è partito. Ai produttori di cavi è stato richiesto un grande impegno, ma abbiamo accettato la sfida di questo cambiamento epocale con orgoglio e nella convinzione che garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti è la nostra mission più importante», spiga Bulletti.

I produttori di cavi hanno iniziato a produrre le nuove tipologie di cavo rispondenti  al Regolamento Cpr per poter rispettare l’obbligo di legge che vieta ai costruttori di cavo, dal 1 Luglio 2017, l’immissione sul mercato di cavi non rispondenti alle prescrizioni  previste dal Regolamento. Il Cei ha predisposto norme di prodotto e tabelle di codifica delle sigle e dei materiali. Le aziende hanno confermato il listino prezzi e le consegne dei nuovi cavi già dal mese di  maggio.

Cavi da costruzione
Cavi da costruzione

«La nostra associazione, Aice, ha dato vita ad una campagna di comunicazione molto strutturata. Abbiamo realizzato un documento informativo (I cavi e il Regolamento prodotti da costruzione-Cpr Ue 305/11) che illustra in maniera semplice il nuovo Regolamento; abbiamo dato vita al road show Revolution Tour: la nuova era dei cavi, che sta toccando diverse città d’Italia, insieme a Cei, Tuttonormel, Collegi professionali e diversi altri attori della filiera elettrica; tutto il materiale ufficiale Aice è riconoscibile attraverso il logo Cpr Aice appositamente realizzato».

Imq nel frattempo ha sviluppato un nuovo marchio Euro Fire Performance, che oltre a garantire le caratteristiche obbligatorie di prestazione al fuoco con la marcatura Ce, come stabilito dal Regolamento Cpr, garantisce  anche tutte le altre caratteristiche del cavo meccaniche, chimiche ed elettriche. «Questa scelta dimostra ancora una volta come il comparto dei cavi, anche a fronte di un aggravio economico, voglia tutelare, tramite un organismo di parte terza, gli utilizzatori finali,  innalzando sempre più il livello qualitativo e di sicurezza dei propri prodotti», dice Bulletti.

Anche altri attori della filiera, a partire dalla Federazione dei grossisti, sono impegnati in questa importante fase di transizione, collaborando nel lungo percorso di informazione diretta a livello nazionale a tutti i distributori di materiale elettrico e ai loro clienti diretti, ovvero gli installatori. Il percorso impostato dal punto normativo prevede ora che, assieme all’entrata in vigore del Regolamento Cpr, ci sia anche la Norma di buona tecnica emessa dal Cei a supporto dell’utilizzo dei cavi.

Dal punto di vista normativo, a livello di prodotto, sono state recentemente pubblicate le norme Cei, mentre a livello installativo è ancora in attesa di pubblicazione la variante alla Norma Cei 64-8 che indica destinazione d’uso e tipologia di cavi Cpr da utilizzare.

«La nuova Norma Cei 64-8 non può che richiamare i concetti di sicurezza già espressi dalle norme cogenti emesse in merito dai Vigili del Fuoco, migliorando la performance dei cavi in caso d’incendio, che è il fine ultimo per il quale è stata emessa una norma comune europea. Sappiamo che il mercato sta attendendo l’uscita di questa norma, che dovrà essere pubblicata certamente entro maggio, per capire fino in fondo i cambiamenti imposti dal Regolamento Cpr. Eventuali e non accettabili ritardi sarebbero a discapito della transizione tra vecchia e nuova tipologia di cavi che diventerebbe di fatto un on-off a partire dal 1 di Luglio, creando certamente dei disagi agli operatori», aggiunge il presidente Aice.

Tale tema sta sicuramente a cuore agli installatori, progettisti e ordini professionali i quali comunque stanno reagendo, per esempio modificando già nelle specifiche dei progetti le tipologie di cavo per consegne oltre il 1 di luglio, soprattutto nei casi di lavori pubblici che hanno tempi di esecuzione lunghi rispetto alla definizione dell’ordine, mentre eventuali aggiornamenti contrattualistici vengono gestiti direttamente dalle parti.

«Sempre sul tema vorrei far notare che l’aumento di prezzo dei cavi a norma Cpr è assolutamente marginale rispetto alla variabilità del prezzo del rame, considerando che il prezzo del metallo ha una incidenza in molti casi ben superiore all’80% sul valore complessivo del cavo. Perciò oggi possiamo affermare che oramai il processo di sostituzione della tipologia di cavi sul mercato è in corso e non vediamo motivi di rallentamento o di slittamento: dal 1 luglio commercializzeremo solo cavo Cpr. D’altronde la legge dello Stato, oltre che europea, è stata chiara fin dall’inizio: 12 mesi di sovrapposizione con scadenza 1 Luglio 2017», aggiunge Bulletti. «Non saranno certo gli ultimi affinamenti che deturperanno il gran lavoro fatto per l’implementazione della nuova tipologia di cavi, lavoro che anche  a livello europeo è stato riconosciuto come uno dei migliori, se non il migliore in assoluto

Rappresentiamo un settore d’eccellenza, in cui la tecnologia è supportata da alti investimenti in Ricerca e Sviluppo di prodotti sempre nuovi e con standard prestazionali sempre più alti.

Nell’ultimo anno abbiamo lavorato alacremente e con impegno per arrivare alla data del 1 luglio 2017 pronti su un mercato ordinato e organizzato. Si tratta ora di superare l’ultimo step».

Svizzera, piano da 250 milioni di euro per l’edilizia popolare

Centro di Zurigo
Centro di Zurigo

La Svizzera vuole investire nell’edilizia popolare. Infatti, il Consiglio federale elvetico intende stanziare 250 milioni di euro per la costruzioni di case a prezzi moderati. Il finanziamento, stimato appunto in 250 milioni di euro, nelle intenzioni del governo è destinato alla concessione di mutui per la messa in cantiere di alloggi low-cost. Il credito è stato posto in consultazione fino al 12 luglio.

In Svizzera, la legge sulla promozione dell’alloggio stabilisce che siano concessi mutui per la costruzione, il rinnovo o l’acquisto di abitazioni a prezzi più bassi rispetto al mercato, grazie a un fondo di rotazione. Questa normativa, dal 2003 ad oggi, ha permesso la creazione di circa 1500 abitazioni l’anno. Il credito quadro permetterebbe di continuare a promuovere l’edilizia di utilità pubblica, rivelandosi anche una ficcante risposta all’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili”, promossa dall’Associazione svizzera inquilini (ASI). “Più abitazioni a prezzi accessibili” chiede a Confederazione e Cantoni di «promuovere la costruzione di alloggi a pigione moderata e a evitare progetti speculativi sul poco spazio edificabile rimasto».

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Successo del Salone del Mobile: +10% le presenze

Claudio Luti, nuovo presidente Salone del mobile
Claudio Luti, nuovo presidente Salone del mobile

Bilancio del Salone del Mobile di Milano e dintorni: 343.602 le presenze contante alla Fiera in sei giorni, con visitatori provenienti da 165 paesi. E alle biennali Euroluce e Workplace3.0 si è registrato un incremento del 10% rispetto all’edizione 2015 con le medesime biennali di questa edizione dedicate a luce e ufficio.  «Un momento unico in cui cultura e sistema industriale diventano punto di riferimento internazionale e modello virtuoso di una Italia che funziona», Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile. «È stata una settimana eccitante, piena di positività e di entusiasmo da parte delle imprese che si sono presentate nel migliore dei modi, degli architetti e dei designer che hanno portato il proprio pensiero creativo, e dei tantissimi visitatori che sono arrivati a Milano per incontrare l’innovazione al Salone e per vivere il fermento della città».

Oltre 2.000 espositori di cui il 34% esteri, suddivisi tra Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Euroluce, Workplace3.0 e SaloneSatellite. Un’edizione che ha rafforzato sempre di più l’intensa sinergia con la città di Milano. «A Milano», ha commentato il presidente Claudio Luti, «sono arrivati tantissimi ospiti che non necessariamente sono legati al design, ma sono venuti qui per vivere l’emozione di questo Salone e della città stessa. Una Milano che si è fatta ancora più bella e accogliente grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni che vi lavorano. Solo a Milano esiste il Salone del Mobile con le sue imprese industriali connesse con il sistema creativo ed editoriale in stretto collegamento con la città».

Un significativo riconoscimento all’importanza del Salone e del settore è arrivato anche dalla presenza di altre autorità governative e istituzionali tra cui il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Presenze importanti che testimoniano quanto il Salone rappresenti uno dei motori dell’economia italiana, un modello per raccontare l’eccellenza del design nel mondo, grazie alla straordinaria cultura di impresa e alla sua filiera. 

Claudio Luti, nuovo presidente Salone del mobile
Claudio Luti, nuovo presidente Salone del mobile

San Marco colora la fotografia di David Lachapelle

Colorevivo di Colorificio San Marco fa da sfondo alle opere di David Lachapelle, fotografo e regista statunitense. L’azienda di Marcon (Venezia) ha messo a disposizione le proprie tinte per l’allestimento di Lost+Found, grande monografica dell’artista, uno dei più importanti e dissacranti fotografi contemporanei, che sarà in mostra a Casa dei Tre Oci di Venezia da mercoledì 12 aprile al 10 settembre.

“Amo creare tramite l’uso della fantasia, tramutando in immagine i miei sogni”: con queste parole l’artista a stelle e strisce descrive i suoi lavori. L’esposizione, a cura di Reiner Opoku e Denis Curti, presenta oltre cento immagini che celebrano la carriera del fotografo e propone in anteprima mondiale New World, un progetto di 11 fotografie che segnano il ritorno alla figura umana e ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima.

ARISTOCRACY_TWO. David Lachapelle - Colorificio San Marco

Per mettere ancora più in risalto le opere fotografiche esposte, lo sfondo scelto per l’allestimento è ColoreVivo, la nuova idropittura murale superlavabile di Colorificio San Marco S.p.A. ad elevata copertura e rapida essiccazione, nel colore Roman White. Grazie alle oltre 1200 tinte del Sistema Tintometrico Marcromie, ColoreVivo è in grado di personalizzare e vivacizzare tutti gli interni, moderni o tradizionali, e rappresenta la soluzione ideale per valorizzare l’universo surreale, barocco e pop dell’artista statunitense.

Contribuendo alla realizzazione dell’evento, Colorificio San Marco S.p.A. conferma ancora una volta il legame con la città di Venezia e la grande passione per l’arte e il colore. A ulteriore dimostrazione del proprio impegno, l’azienda di Marcon ha messo a disposizione i propri colori anche per l’allestimento della Mostra dell’11° Premio Arte Laguna.
 
David Lachapelle - Colorificio San Marco. LAND_SCAPE _03_KINGS_DOMINION_FNL_05A(30H 300DPI)
 
 

Ance Veneto lancia l’allarme: ripresa insufficiente

Cantiere

Piccola crescita, piccoli passi in avanti. Ma non basta: nel Veneto il 2016 ha visto la perdita di altri 14 mila lavoratori (-10%), mentre la continua diminuzione del numero delle imprese (-10.700 dal 2008 pari al 17,2%). È il risultato anche dello stallo dei lavori pubblici di importo medio-piccolo, frenato dall’incertezza prodotta dagli ultimi cambiamenti normativi come il codice degli appalti. Secondo Ance Veneto l’industria delle costruzioni del Veneto continua a mostrare segnali di debolezza, nonostante nel 2016, per la prima volta dopo 10 anni, gli investimenti siano tornati lievemente a crescere: +0,6% rispetto al 2015. 

Il lieve aumento degli investimenti registrato nel 2016 dovrebbe consolidarsi anche nei prossimi mesi, con una stima di crescita a fine 2017 di un ulteriore +0,7 per cento. Per Ance Veneto, tuttavia, il dato non si traduce ancora in una ripresa apprezzabile. Il settore sconta ancora il grave ridimensionamento subito nell’arco dello scorso decennio. Dal 2008 gli investimenti complessivi in costruzioni si sono ridotti di circa 7 miliardi (-38,2%) e si attestano oggi a 12,5 miliardi. Gli occupati sono diminuiti di 95.600 unità, pari ad un calo in termini percentuali del 45,6%. Gli importi dei bandi di gara per lavori pubblici sono passati dai 4,2 miliardi del 2006 ai 1,2 miliardi del 2016.

Il lieve aumento degli investimenti in costruzioni del 2016 risulta dalla sintesi del prolungamento della crescita del comparto delle ristrutturazioni (+2%), che rappresenta ormai il 38,6% del valore complessivo del mercato. Leggera inversione di tendenza anche per opere pubbliche (+1,5%) e non residenziale privato (+0,5%). Ancora negativi, invece, gli investimenti nella nuova edilizia residenziale (-3%), che scenderanno anche nell’anno in corso (-2,1%). Il 2017 dovrebbe invece confermare la lieve inversione di tendenza nelle riqualificazioni (+1,7%), opere pubbliche (+2%) e non residenziale privato (+0,3%).

Materiali per costruzione
Materiali per costruzione

«Il settore continua a essere in grave difficoltà. Nonostante ciò», ha commentato Giovanni Salmistrari, presidente di Ance Veneto, «rappresentiamo ancora una fetta consistente dell’economia di questa regione, quasi il 9% del Pil e il 6% dell’occupazione complessiva. Riteniamo che debba aprirsi una riflessione seria sulle reali possibilità di ripresa degli investimenti in edilizia. Non chiediamo provvedimenti assistenzialistici e sappiamo che dobbiamo spingerci verso una ‘nuova frontiera’: quella della riqualificazione degli edifici, della rigenerazione urbana, delle infrastrutture strategiche e degli interventi di salvaguardia del territorio. Le sorti di questo settore, tuttavia, non dipendono solo da noi, ma anche dalla necessità di un rinnovato rapporto di fiducia e collaborazione con le istituzioni pubbliche, le banche, gli enti locali ai quali chiediamo una maggiora vicinanza».

L’associazione lancia anche una proposta: favorire la partecipazione delle imprese venete negli appalti di lavori pubblici regionali, come già avviene da due anni in Friuli Venezia Giulia. Obiettivo: rivitalizzare un settore che, nonostante qualche segnale di inversione di tendenza nel 2016, risulta ancora profondamente in crisi. Il provvedimento richiesto dall’Ance ricalca una direttiva vincolante applicata nel 2015 dalla Regione Friuli Venezia Giulia che prevede criteri di prossimità nell’assegnazione dei lavori pubblici sotto la soglia comunitaria di 1 milione di euro, finanziati dall’amministrazione regionale, con procedura negoziata e senza la pubblicazione del bando. Sono escluse le opere finanziate da risorse nazionali ed europee. La direttiva, che potrebbe essere adottata anche da una Regione ordinaria come il Veneto, non solo sosterrebbe una fetta importante dell’economia locale, ma sarebbe una garanzia, secondo l’Ance, della corretta esecuzione delle opere, sia sotto il profilo dei tempi che della qualità. I criteri della rotazione e del sorteggio, che contraddistinguono oggi l’assegnazione dei piccoli appalti, ovvero il 90% del totale, finiscono per penalizzare competenze e merito, denuncia l’Associazione dei costruttori.

Cantiere
Cantiere

Manage-Mind, l’arma in più per gestire le imprese

Alberto Bubbio

Manage-Mind, soluzioni di management a portata di clic

L’edilizia e la distribuzione di fronte alle nuove sfide. La necessità di rinnovarsi e di individuare i percorsi gestionali adeguati spinge le imprese a fare delle scelte. Ma prendere decisioni senza avere le informazioni giuste e senza conoscere metodi aggiornati di management può essere pericoloso invece di costituire una opportunità. Per questo YouTrade accoglie le richieste di molti suoi lettori e ripropone l’esclusivo progetto di collaborazione su temi di gestione aziendale con Alberto Bubbio, senior professor di management alla Liuc. L’iniziativa si chiama Manage-Mind ed è offerta a condizioni particolarmente favorevoli per la community di YouTrade.

I membri della community avranno infatti la possibilità di aderire all’iniziativa al prezzo di 250,00 + IVA invece che 300,00 + IVA. Manage-Mind è una piattaforma web studiata per fornire a chi aderisce contenuti di management selezionati e organizzati su 10 topic (General Management, Strategy, Planning & Control, Corporate Finance, Innovation, Marketing & Sales, Operations, Organization & Human Resources, Temi Ondata e Next Economy).

Alberto Bubbio
Alberto Bubbio

In ogni topic gli utenti potranno trovare tante risposte e tante indicazioni attraverso una selezione dei migliori articoli e dei più importanti libri di management pubblicati nel tempo che verranno presentati con un abstract e con l’indice degli argomenti trattati. Questi materiali verranno arricchiti con webinar elaborati mensilmente sulla base delle preferenze della community e corredati con materiale didattico scaricabile (presentazioni PDF, FIle Mp3, File Excel e Letture consigliate). Il tema oggetto del webinar verrà infatti estratto mensilmente attraverso un sondaggio al quale la community è chiamata a rispondere. A completamento di ogni topic ci sarà pure un’area ricerche nella quale saranno pubblicati i risultati delle ricerche più interessanti condotte dal team.

I webinar elaborati, così come tutti gli altri contenuti, saranno sempre a disposizione dei membri per tutta la durata dell’abbonamento che scadrà il 29 settembre 2017.

Può entrare subito nella web community, al prezzo di un caffè al giorno: 365 € IVA inclusa (i membri della community di YouTrade potranno iscriversi tramite bonifico bancario o paypal di importo pari a 305 €) cliccando sul tasto ISCRIVITI del nostro sito dimelab.us/managemind.

Può trovare sul sito l’indicazione di quelli che sono i 7 buoni motivi per farlo. Inoltre può provare gratuitamente Manage-Mind entrando e consultando il topic General Management accessibile dalla Home Page.

Manage-Mind

Cemento, un nuovo presidente per Atecap

Andrea Bolondi
Andrea Bolondi

L’assemblea dell’Atecap, l’Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato, che da oltre 25 anni rappresenta e tutela gli interessi dei produttori del settore e presta assistenza in campo tecnico, economico e normativo, ha eletto Andrea Bolondi nuovo presidente. Manager con oltre 30 anni di esperienza nel settore, Bolondi è direttore operativo di Unical, azienda del gruppo Buzzi Unicem. Dal 2009 al 2012 è stato presidente dell’Ermco, l’associazione europea di produttori di calcestruzzo preconfezionato ed è attualmente vicepresidente di Federbeton, la federazione di settore di Confindustria che riunisce le associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo. L’assemblea ha anche eletto in qualità di vicepresidenti il presidente della Calcestruzzi, Federico Cono, con delega alla legalità̀, e Giuseppe Ruggiu, direttore generale della Ruggiu calcestruzzi e già presidente di Confindustria Oristano dal 2012 al 2016, con delega allo sviluppo associativo. 

Andrea Bolondi
Andrea Bolondi

Atecap riunisce le principali imprese del settore a favore della promozione e della diffusione della cultura del costruire in calcestruzzo, sensibilizzando i committenti e tutelando gli imprenditori che operano correttamente. All’associazione aderiscono circa cento imprese per oltre 500 impianti. Fa parte di Federbeton. «L’Associazione vuole essere un riferimento per chi opera lealmente ed ha messo al centro della sua attività l’impegno verso il pieno rispetto delle regole e la loro corretta applicazione. In un contesto di mercato sfavorevole l’illegalità uccide il merito e il valore delle imprese sane», ha sottolineato Bolondi. «Riteniamo pertanto che si debba combattere con ogni sforzo possibile e in ogni sede disponibile il senso di latente rassegnazione che fa percepire l’illegalità come la regola e la norma come un ostacolo. Per questo da tempo l’Atecap sostiene una vera e propria battaglia di civiltà affinché ai principi enunciati dalle norme seguano coerenti comportamenti sul mercato. Un impegno civile prima ancora che un’opportunità associativa, con la consapevolezza che, purtroppo, nonostante l’elevato numero di leggi vigenti, norme e divieti, l’Italia resti un paese caratterizzato dalla mancata osservanza di regole e comportamenti virtuosi. Il rispetto delle regole deve essere il presupposto di tutto il sistema Paese e l’osservanza delle leggi e delle norme il basamento del patto di convivenza civile prima ancora che della concorrenza sul mercato».

I prodotti chimici per l’agricoltura andranno in discarica

Campo di grano
Campo di grano

La normativa che disciplina la comunicazione dei pericoli sulle etichette dei prodotti chimici è cambiata, per renderla uniforme in tutti i Paesi. Per esempio, la X diventerà un segno «!», il quadrato un rombo, lo sfondo bianco sostituirà l’arancione. Ma i prodotti con le vecchie etichette ancora in circolazione, fuori norma dal 1 giugno, dovranno andare in discarica. Le tonnellate di prodotti chimici con una vecchia etichetta, e ancora in commercio, dovrebbero quindi finire nella discarica, per essere sostituiti nella catena distributiva con uguali prodotti in uguali quantità. «Non si passa da una situazione di mancanza di comunicazione della pericolosità del prodotto ad una in cui si indicano maggiori precauzioni. Cambiano solo le modalità», afferma Compag, associazione delle rivendite agrarie. Il presidente, Fabio Manara, ha sollevato nei giorni scorsi la questione al ministero della Salute, sottolineando l’irragionevolezza della norma e la necessità di rivedere le modalità per il passaggio graduale alla nuova situazione. Basterà?

Campo di grano
Campo di grano

Appalti, Finco all’attacco del decreto correttivo

Carla Tomasi

Finco all’attacco del nuovo Codice degli appalti. Secondo il presidente dell’associazione, Carla Tomasi, «a sostegno del citato provvedimento restano solo ben precisi interessi di parte. Ben poca cosa al cospetto del coro di dissensi, tutti peraltro, seppur separatamente, orientati verso una moratoria della revisione nell’attesa di un’ analisi di impatto fra uno o due anni ed alla luce di tutti i necessari atti applicativi». Per l’associazione conta poco il parere della direzione generale del Mercato Interno della Commissione Europea sul subappalto («non ha – e non può avere – potere cogente nelle decisioni dei singoli Stati membri nell’apposizione di limiti e vincoli a questo istituto giustificati»). Finco chiede, quindi, al ministero delle Infrastrutture di non tenere conto delle indicazione europee «piuttosto che il ribadito, ponderato e lungamente analizzato, indirizzo del Parlamento, quello del massimo consesso giuridico del Paese (il Consiglio di Stato) nonché quello dell’Autorità Anticorruzione, la quale vigila proprio in relazione alle motivazioni alla base della normativa nazionale». 

Soluzione? Secondo Finco bisogna rinviare il decreto correttivo di uno o due anni, «in attesa della completa pubblicazione delle norme attuative previste, ancora incomplete, e di una reale analisi di impatto. Diversamente, il legislatore si vedrà costretto a operare più interventi correttivi, man mano che le norme attuative mancanti andranno a compimento, creando così sconcerto e disorientamento sugli operatori del settore», conclude Carla Tomasi».

Carla Tomasi
Carla Tomasi

Un quarto degli italiani spende 119mila euro per comprare casa

Case a Milano
Case a Milano

La maggior parte delle persone hanno un reddito basso e, quindi, vogliono spendere in proporzione per l’acquisto di un appartamento. Roma, Firenze e Milano sono le città in cui si spende di più. Non è certo una scoperta sorprendente. Tecnocasa, però, ha voluto quantificare la capacità di spesa. Risultato: la maggior parte delle persone può spendere fino a 119 mila euro (25,4%), il 24,4% tra 120 e 169 mila e il 22,3% tra 170 e 249 mila. Più in alto, il 16,1% dispone di un budget tra 250 e 349 mila euro, il 7,7% ha un budget da350 a 474 mila euro e, infine, solo il 4,2% può superare i 475 mila euro. Il calcolo, che il network immobiliare ripete ogni sei mesi, registra un leggero aumento della percentuale sulle classi di spesa fino a 169 mila euro. Rispetto alla media, a Roma la maggioranza delle richieste riguarda immobili dal valore compreso tra 250 e 349 mila euro (24,6%), Firenze, Bari e Milanocon hanno una maggiore concentrazione nella fascia compresa tra 170 e 249 mila, mentre a Bologna incide la fascia di spesa compresa tra 120 e 169 mila. Nelle altre grandi città, Genova, Napoli, Palermo, Torino e Verona, la maggior concentrazione è nella fascia di spesa inferiore a 120 mila euro e negli altri capoluoghi di regione che non sono grandi città si registra un aumento maggiore della percentuale di coloro che desiderano spendere tra 170 249 mila euro.

Case a Milano
Case a Milano

Milano Design Week 2017: Space&Interiors, l’architettura d’interni in mostra al The Mall

Space&Interiors-milano

Space&Interiors 4

Resterà aperta fino all’8 aprile Space&Interiors, la mostra-evento dedicata all’architettura di interni e allestita per la Milano Design Week 2017 presso The Mall, nel cuore di Porta Nuova. Organizzata da MADE expo e a cura dello studio Migliore+Servetto Architects, Space&Interiors 2017 è un’ occasione per scoprire nuove idee e prodotti inediti.

Unico padiglione esterno al Salone del Mobile, che si svolge in contemporanea alla Fiera Milano Rho fino al 9 aprile, Space&Interiors esplora le finiture e i materiali dell’abitare contemporaneo declinati intorno a una sola parola chiave: leggerezza. Intesa come sostenibilità, rapporto tra materiali e legame con la luce. Il tema è messo in evidenza anche dalla mostra “Absolute lightness”, ideata dallo studio Migliore+Servetto Architects. “Abbiamo costruito uno spazio narrativo per mettere in evidenza il tema della leggerezza, un tema centrale, da sempre presente e fondamentale nell’architettura e in generale nel progetto che si confronta con materiali e spazi”, spiegano Ico Migliore e Mara Servetto.

Space&Interiors-milano

Alla sua seconda edizione, la manifestazione raccoglie superfici, pavimenti, porte, maniglie, serramenti, colore e alta decorazione, rivestimenti per interni ed esterni, finiture e architettura d’interni, in un allestimento suggestivo e originale, diviso in tre aree:  uno spazio commerciale di esposizione dei prodotti con stand, un’area business e un’area immersiva che ospita un’installazione dinamica per focalizzare l’attenzione su qualità e caratteristiche dei singoli prodotti.

All’interno dello spazio è allestita anche la mostra “La Luce del Marmo” promossa da IMM e dedicata al design nel rispetto di tre temi conduttori: il marmo di Carrara, la leggerezza e la luce come elemento di valorizzazione della materia e delle forme.

Space&Interiors-milano

Nell’area lounge si alterneranno gli Archicocktails, incontri aperitivo con varie personalità del mondo del design e dell’architettura dedicati ai trend più attuali della progettazione e della
realizzazione. 

Le aziende espositrici di Space&Interiors 2017: 2Tec2, Abet Laminati, Alberto Mazzonetto, Arte, Barausse, Bianchi Lecco, Campolonghi Italia, Cladia With Ductal Inside, DI.BI. porte blindate, Effebiquattro Milano, Effeitalia, Erco, Errebi Marmi, Fewood, Fibra, Franchi Umberto Marmi, G.M.C., Garfagnana Innovazione, Giardini Wallcoverings, Internazionale Marmi e Macchine Carrara, Jansen, Julia Marmi di Laurino Mario e Scaravetto Lucilla, Legnoform, Lu-Bek, Marmi Carrara, Mogs, Officine Mandelli, Oikos Colore e Materia per l’architettura, Oikos Venezia, Okey, Oli, Omexco, Orac Decor, Phonotamburato, Renolit, Sa.Ge.Van. Marmi, Salice Paolo, Tailor Made Contract, Torterolo & Re, Vighi Security Doors, Yo2, Zanette.

Space&Interiors

Orari di apertura al pubblico: martedì, dalle 16 alle 20.30; da mercoledì a venerdì, dalle 12 alle 20.30; sabato 8, dalle 12 alle 20.30

Schermature solari, le novità firmate Finstral

Schermature solari Finstral

Avvolgibili, sistemi frangisole, veneziane e tende plissettate Finstral sono soluzioni ideali per ridurre o eliminare completamente l’incidenza diretta della luce solare in base alle necessità. Quando si legge, si guarda la televisione oppure si lavora al pc, sistemi di schermatura regolabili consentono di controllare i fenomeni di abbagliamento, oltre a preservare i pavimenti in legno o in laminato dalle radiazioni solari.

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Avvolgibili, frangisole, veneziane e tende plissettate della Finstral permetto­no quindi un’efficace schermatura visiva degli interni. Gli sguardi indesiderati sono infatti fastidiosi, particolarmente quando fuori fa buio e le stanze sono illuminate. Grazie alle lamelle orientabili a piacimento, frangisole e veneziana garantiscono perfette condizioni di luminosità a qualsiasi ora del giorno e della notte. Si è così al riparo dalla luce solare e dagli sguardi indesiderati, mantenendo un contatto visivo con l’esterno più o meno generoso in funzione dell’orientamento delle lamelle.

A differenza dell’avvolgibile, frangisole e veneziana non consentono di oscurare completamente l’ambiente interno, dato che una piccola porzione di luce filtra comunque attraverso le lamelle. L’avvolgibile e la tenda plissettata a nido d’ape della Finstral invece garantiscono un ottimo oscuramento della stanza; un efficiente controllo dell’abbagliamento consente il contatto visivo con l’esterno solo quando non si abbassano completamente l’avvolgibile o la tenda plissettata.

Schermature solari Finstral
Schermature solari Finstral

Wienerberger, il laterizio si fa opera d’arte alla Milano Design Week

Wienerberger - Hanibal Salvaro Hani

Non solo soluzioni innovative per edifici sempre più sostenibili, i laterizi Wienerberger, in occasione della Milano Design Week, si trasformano in un’installazione artistica grazie all’estro creativo di Hanibal Salvaro Hani. Da martedì 4 aprile, fino a domenica 9 aprile sarà possibile ammirare WAM – Wienerberger Arte a Milano, installazione piramidale polivalente trasformabile, l’opera realizzata dallo scultore croato per il Museo Acqua Franca, situato presso il Depuratore di Milano Nosedo, che durante la settimana del design ospita le creazioni di diversi artisti italiani e internazionali chiamati a interpretare il tema della Purezza.

Wienerberger - Hanibal Salvaro Hani
Wienerberger – Hanibal Salvaro Hani

L’installazione firmata da Hani, per la cui realizzazione sono stati utilizzati 1.754 laterizi Wienerberger, disposti a forma di piramide per un peso totale di quasi 13 tonnellate, simboleggia la naturale organizzazione della società umana. Una struttura, quella che regola l’umanità, in cui ogni trasformazione può essere accolta e accettata solo se deriva da processi di cooperazione e collaborazione aperti e intelligenti. Una scultura che trasforma un materiale nobile come il laterizio, che da sempre caratterizza la tradizione costruttiva italiana ed europea, in un’opera d’arte protagonista di uno degli eventi internazionali più importanti dedicati al design.

Wienerberger - Hanibal Salvaro Hani
Wienerberger – Hanibal Salvaro Hani

Hanibal Salvaro Hani è attivo come scultore e ceramista da oltre cinquant’anni ed è membro dell’Accademia internazionale di ceramiche di Ginevra, dell’Associazione croata degli artisti di Zagabria (HDLU), dell’Associazione croata degli artisti Zadar, dell’Associazione catalana di ceramisti di Barcellona e dell’Associazione dei ceramisti di Lubiana. Ha esposto le sue opere in più di 400 mostre personali, sia in Croazia sia all’estero, in più di 30 paesi in tutti i continenti tra cui Stati Uniti, Giappone, Corea, Italia, Canada, Germania, Egitto, Australia, Austria, Russia, Serbia, Messico, Argentina e Cina.

La mostra sarà visitabile fino a sabato 8 aprile dalle ore 11 alle ore 18, mentre domenica 9 sarà accessibile dalle ore 9,30 alle ore 12. È inoltre possibile partecipare a visite guidate su prenotazione contattando l’associazione Arte da Mangiare telefonando ai numeri 340.3406871 e 02.39843575 o visitando il sito www.artedamangiare.it.

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Milano Design Week, Villeroy&Boch presenta Finion

Brera Desing District: Villeroy&Boch

“Quest’anno , in occasione del Salone del Mobile, presentiamo la nuova collezione premium completa per il bagno Finion, disegnata dal designer Patrick Frey”. Così Martina Balatti, Responsabile Marketing Villeroy&Boch ci introduce la novità dell’azienda tedesca per la kermesse meneghina (4-9 aprile).

Martina Balatti, Responsabile Marketing Villeroy&Boch
Martina Balatti, Responsabile Marketing Villeroy&Boch

“Si tratta di una novità che abbiamo portato in anteprima all’ISH di Francoforte. La linea è di alta fascia ed è composta da una coppia di sanitari sospesa; lavabi in TitanCeram, materiale innovativo brevettato sa Villeroy&Boch con ossido di titanio (che permette spessori molto sottili); una collezione di mobili abbinabili ai lavabi e una vasca da bagno free-standing in Quaryl, altro materiale brevettato da V&B e costituito da quarzo.

Quali le caratteristiche?I sanitari sono disponibili anche in un bianco opaco, colore che piace molto; poi,  i sanitari possono essere sia per mobili che d’appoggio e i mobili hanno la particolarità di avere tutti una sorta di gioco di luce, grazie a specchi abbinati. Gli stessi giochi di luci si trovano anche nella vasca, che può essere semplice o con un anello in metallo che richiama il troppo pieno o lo scarico o anche con luce alla base che sembra far fluttuare la vasca stessa. Inoltre, sempre la vasca, ha la peculiarità del colore: è disponibile bianca o con un esterno colorato on demand: più di 200 colori a scelta”.

Finion

Finion

Design delicato ed essenziale, materiali di alta qualità come TitanCeram e Quaryl, versatilità e ampia possibilità di personalizzazione. Finion è stata disegnata da Patrick Frey ispirandosi ai concetti di lusso ed eleganza, per creare un’oasi di relax e benessere. Il TitanCeram ha permesso di creare un design fortemente sagomato per i dieci modelli di lavabi in tre colori (da 43 cm fino al lavabo doppio da 130 cm, con la possibilità di scegliere le finiture lucide Bianco Alpin e Star White o il bianco opaco Edelweiss), con un bordo spesso solo 6 mm che li rende estremamente raffinati. La combinazione di wc e bidet, grazie al fissaggio nascosto ed invisibile con SupraFix, si integra in maniera discreta nell’ambiente; il wc è dotato di tecnologia DirectFlush e sedile di soli 40 mm con chiusura SoftClosing, rimuovibile facilmente grazie al QuickRelease, per una pulizia più veloce.

La vasca da bagno free-standing in Quaryl, infine, dai bordi estremamente sottili di soli 15 mm, ha dimensioni compatte di 170 x 75 cm ma un interno particolarmente spazioso e, come detto, personalizzabile con una vasta gamma di colori. La linea è completata da una serie di mobili modulari: i bordi con dettagli sfaccettati, la gamma di colori emozionali e un’illuminazione scenografica permettono la creazione di un bagno completamente tailor-made; mentre gli optional come la stazione di ricarica per smartphone, il sistema audio Bluetooth, la funzione anti-appannamento e il telecomando per regolare singolarmente gli elementi luminosi rendono il bagno un luogo di benessere unico e perfetto.

Finion

Villeroy & Boch

Villeroy & Boch, con sede centrale a Mettlach, in Germania, ha stabilimenti di produzione in Europa, Messico e Tailandia. La gamma dei suoi prodotti comprende proposte per il Bagno e Wellness, le Arti della Tavola e le Piastrelle. Con oltre 260 anni di storia alle sue spalle, Villeroy & Boch oggi è il brand leader nel settore Lifestyle presente in 125 paesi.