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Riqualificazione, Logicor dà (nuova) vita all’interporto di Fiumicino

Riqualificazione firmata Logicor

Logicor, principale proprietario e gestore delle moderne strutture logistiche in Europa, ha presentato al mercato C1L1, un nuovo capannone in Classe A all’interno dell’Interporto di Fiumicino, polo logistico più grande di Roma e di proprietà del Fondo Primitiv, gestito da Kryalos Sgr. Il capannone C1L1, situato strategicamente, è facilmente raggiungibile dall’Autostrada A91 e si trova a soli 10 km dall’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci e a 20 km dal centro della città, con accesso diretto al Grande Raccordo Anulare.

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L’intera struttura è stata protagonista di un importantissimo lavoro di riqualificazione, che ha appunto permesso di convertire il capannone in un immobile di Classe A di altissima qualità. Il progetto, condotto all’insegna della massima flessibilità, garantirà alla commercializzazione ben 62.000 m2, suddivisibili in sei unità indipendenti e adattabili di 10.000 m2 ciascuna, ideali sia per spazi singoli che multi-tenant. Gli spazi possono essere completamente personalizzati – uffici, locali per muletti, locali di stoccaggio di ogni tipologia – sulla base delle richieste specifiche degli utilizzatori.

Manel Vericat
Manel Vericat

Manel Vericat, Managing Director Southern Europe di Logicor – “Stiamo ottenendo ottimi risultati dal progetto di riqualificazione del Logicor Logistics Park di Fiumicino. Una location di altissimo livello che rappresenta una proposta molto interessante per la distribuzione a livello locale, regionale e nazionale. Iniziamo a ricevere numerose richieste da parte di retailer locali e internazionali, oltre che da operatori 3PLs (Third Party Logistic) desiderosi di accedere al mercato logistico dell’area di Roma”.

Le caratteristiche principali del magazzino

In breve 92 baie di carico con funzionalità “cross-dock”; Impianto Sprinkler conforme agli standard NFPA13; Portata pavimento: 5 t/m²; Altezza utile sotto trave: min. 9,25 – 12,35 m; Pannello sandwich di copertura con lucernari verticali per un’ottima illuminazione naturale; Profondità della zona di carico: 35 metri

Mario Costa
Mario Costa

Mario Costa, Asset Manager Italy di Logicor – “Il nostro progetto nasce per dare una risposta alle aziende di oggi che, in termini di logistica, chiedono funzionalità, tempi rapidi sul versante operativo, risparmio energetico e strutture di Classe A”.

La prima delle unità da 10.000 mq, attualmente in corso di ristrutturazione, sarà pronta per la commercializzazione a partire da luglio 2017. I principali attori dell’operazione sono Logicor, investitore e consulente, Primitiv Fund (Kryalos SGR), gestore del fondo e consulente tecnico, Sce Project per il project management, e Tonon (general contractor). JLL opera come agente in esclusiva.

 

 

Relazione Tecnico-descrittiva architettonica

Premessa – Il progetto di rifunzionalizzazione del capannone logistico denominato C1L1 si è reso necessario a causa di ingenti e diffusi cedimenti strutturali della pavimentazione che hanno determinato l’impossibilità di utilizzo dell’edificio. I cedimenti sono stati causati dell’inadeguatezza del terreno di base impiegato come materiale di supporto della pavimentazione originaria e non hanno interessato le strutture portanti del capannone stesso. A causa di tali cedimenti l’immobile, la cui progettazione risale all’anno 2006 e la realizzazione all’anno 2008, risulta in disuso dall’anno 2011 e da allora non sono più stati realizzati interventi manutentivi. Il capannone è quindi soggetto ad un intervento di “Ristrutturazione edilizia senza aumento di SLP, del Volume costruito e delle unità immobiliari, senza modificazioni della sagoma e senza alterazione dell’aspetto esteriore degli edifici.

Stato di fatto – Il capannone C1L1 occupa la porzione settentrionale del comparto dell’ex interporto “Roma-Fiumicino” in via della Corona Boreale. L’edificio esistente ha pianta trapezoidale ed è costituito da una struttura prefabbricata composta da travi e pilastri 70×70 impostati su una maglia tipica di 22.50×18.42m. La copertura è per quasi la totalità dell’edificio in falde inclinate realizzate con pannelli sandwich ad esclusione della testata sud-ovest che presenta un impalcato piano costituito da un solaio alveolare prefabbricato. L’area esterna di proprietà è completamente pavimentata in asfalto per consentire il transito e la movimentazione dei veicoli.

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Progetto Sinteticamente, l’intervento ha previsto: demolizione blocchi uffici e divisioni interne; realizzazione nuova soletta; realizzazione predisposizioni impiantistiche; realizzazione nuova vasca e locale pompe antincendio; manutenzione area esterna (pavimentazione e recinzioni); nuovo accesso alla copertura e linee vita

L’intervento principale consiste nella realizzazione di una nuova soletta in elementi prefabbricati che sostituisce la pavimentazione originale dell’immobile ceduta. Il sistema è composto da una struttura di fondazione impostata su una maglia di 9.00×6.13 m costituita da nuovi pali trivellati in opera di diametro pari ad 80 cm, tra i quali verranno posizionate e collegate travi prefabbricate di dimensioni 80x65H+25 cm, sulle quali poggerà un solaio alveolare prefabbricato con soletta collaborante di spessore complessivo pari a 30+10 cm. In questo modo la nuova soletta è separata e indipendente dalle strutture esistenti e grazie alle fondazioni su pali è in grado di supportare il peso proprio e i carichi di esercizio senza più cedimenti.

Per la realizzazione della nuova pavimentazione è necessario demolire tutte le strutture interne esistenti, quali blocchi uffici, locali tecnici, murature di separazione tra i diversi compartimenti in cui è attualmente suddiviso il capannone. Una volta realizzata la nuova pavimentazione, al fine di rendere agibile l’immobile viene predisposto un nuovo blocco uffici con spogliatoi e servizi igienici con struttura leggera in cartongesso. Il cedimento della pavimentazione ha comportato la rottura delle principali reti impiantistiche interne, quali quella idrica di adduzione e scarico, quella elettrica, quella antincendio, alla quale si sono aggiunti furti e vandalismi dovuti agli anni di abbandono.

Si prevede quindi di realizzare una nuova cabina elettrica interna oltre a locali meccanici per le valvole dell’impianto antincendio a sua volta collegato ad un nuovo locale pompe con vasca interrata posizionati esternamente al fianco nord dell’edificio, anche allo scopo di rendere indipendente il capannone dal resto del condominio. Per evitare interferenze con la nuova soletta, le reti impiantistiche vengono fatte transitare internamente lungo i lati nord ed ovest su una passerella sospesa in carpenteria metallica. Lo scarico delle acque piovane della copertura, dal piede dei pilastri viene invece convogliato con nuovi collettori “appesi” sotto la soletta (per evitarne il cedimento) fino allo scatolare esterno che viene mantenuto.

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In Svezia un centro commerciale del riciclo

ReTuna Återbruksgalleria,
ReTuna Återbruksgalleria,

In Svezia l’economia circolare significa riciclo degli acquisti. Tanto che è nato Re Tuna, il primo centro commerciale del riuso e riutilizzo dello shopping. Il mall di avanguardia ha sede a Eskilstuna, ed è un centro polivalente che riunisce 15 negozi, tutti specializzati nella vendita di beni recuperati, oppure riparati. C’è di tutto: dai mobili ai vestiti, dalle biciclette ai computer e apparecchiature audio, fino ai materiali da costruzione e le attrezzature da giardino. L’idea è che un oggetto può essere di nuovo utile anche quando sembra aver esaurito la sua funzione in un dato contesto. Il centro ha un proprio impianto di riciclo dove si possono lasciare gli oggetti non più utili a casa. Successivamente, gli oggetti sono riparati, puliti e immessi di nuovo in vendita. Nel centro commerciale non manca un bar specializzato in alimenti biologici  e uno spazio educativo che offre un corso annuale in «Progettazione, Riciclo e Riuso». Infine, sono organizzati anche corsi per riparazioni fa-da-te.

ReTuna Återbruksgalleria,
ReTuna Återbruksgalleria,

È Laigueglia il paese con le case più costose

Laigueglia, in provincia di Savona
Laigueglia, in provincia di Savona

Laigueglia, in provincia di Savona, è il paesino con le case più costose d’Italia. Secondo un’analisi di Immobiliare.it, infatti, comprare casa in alcuni di questi borghi può costare cifre addirittura più alte del doppio rispetto alla media nazionale. Laigueglia, appunto, ha un prezzo medio richiesto per gli immobili pari a 5.071 euro al metro quadro. In confronto al dato nazionale le case di Laigueglia costano mediamente il 161% in più. Non si allontana di molto Sperlonga: qui il prezzo medio rilevato è di 4.676 euro al metro quadro, il 141% in più rispetto alla media nazionale e il 119% in più rispetto a quanto si richiede nell’intera provincia di Latina. La riviera ligure è senz’altro la più popolata da quelli che sono i borghi più belli e cari d’Italia, contando in classifica anche Vernazza, Cervo, Noli, Moneglia e Seborga. Il mare è sicuramente un plusvalore, tanto che la fa da padrone fra i panorami dei borghi più cari: due si trovano nelle principali isole e sono Cefalù e Carloforte. Ma non mancano la montagna, con la provincia di Bolzano che ospita ben tre dei borghi in classifica, e le località di lago (Tremezzina e Gardone Riviera).

Laigueglia, in provincia di Savona
Laigueglia, in provincia di Savona

Nell’uovo di Pasqua trovati 238 milioni per l’edilizia scolastica

La Pasqua ha portato con sé anche un bel regalo per la scuola italiana: 238 milioni di euro per finanziare 293 interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza degli istituti d’istruzione. Lo stanziamento è stato varato dal decreto firmato da Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione, e rientra nell’ambito del piano dei cosiddetti mutui Bei a tassi agevolati per l’edilizia scolastica. Il provvedimenti passa ora sulla scrivania del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan e di Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. 

I 238 milioni vanno ad aggiungersi ai 905 sborsati nel 2015 sempre nell’ambito dei mutui Bei e spesi nel corso del 2016. I 905 milioni hanno consentito di finanziare 1.215 interventi, di cui 721 già portati a termine. Con le economie di spesa relative al finanziamento del 2015 (200 milioni) sono stati autorizzati a fine 2016 altri 300 interventi che partiranno entro l’estate. Lo scorso 6 aprile il Ministero dell’Istruzione e la Struttura di Missione per l’edilizia scolastica di Palazzo Chigi hanno presentato presso la Banca europea per gli investimenti il nuovo sistema di monitoraggio degli interventi di edilizia messo a punto per tenere sotto controllo in modo costante l’andamento dei cantieri e della spesa. 

Edilizia scolastica

Un italiano su tre prepara la propria casa all’estate (e alle zanzare)

Gli italiani si preparano all'arrivo dell'estate

Con l’avvicinarsi dell’estate gli italiani non pensano solo alla prova costume o all’organizzazione delle vacanze, ma anche ai lavori necessari per preparare la propria casa all’arrivo della bella stagione. ProntoPro.it, sito leader in Italia per l’incontro fra domanda e offerta di lavoro professionale, ha chiesto a un panel di 3.000 utenti quale tipo di interventi stesse pianificando nella sua abitazione in vista dell’estate. Dalle risposte è emerso che quest’anno ben il 33% degli italiani ha messo o metterà in cantiere dei lavori in casa per prepararsi ai mesi più caldi dell’anno.

Ma quali sono gli interventi più gettonati? Sembrerebbe che quello che spaventa di più in assoluto siano gli insetti: il 25% dei rispondenti all’indagine ha dichiarato, infatti, di voler installare zanzariere nuove. Dimenticato nel grigiore dell’inverno, in questo periodo dell’anno gli italiani si ricordano anche del giardino: il 16% ha dichiarato di preoccuparsi della pulizia e del taglio dell’erba proprio in primavera, per favorire l’ossigenazione e la crescita dei nuovi sementi, ma anche per organizzare grigliate con amici e parenti quando il clima sarà più mite. Per godersi la bella stagione all’aperto e in compagnia non può mancare un buon barbecue: il 10% degli intervistati ha dichiarato che ne acquisterà uno.

Gli italiani si preparano all'arrivo dell'estate
Gli italiani si preparano all’arrivo dell’estate

Stessa percentuale per chi vuole tinteggiare le mura domestiche: il desiderio di preparare la casa all’estate si esprime anche attraverso la scelta di dare una rinfrescata di colore, che rinnovi gli interni e cancelli le tracce lasciate sui muri dall’uso del riscaldamento. Scendendo nella classifica dei lavori più gettonati in questo periodo emerge che sono in molti a temere il caldo: il 9% dei rispondenti si difenderà dall’afa installando un impianto di climatizzazione e la stessa percentuale dichiara di aver scelto il montaggio di tende da sole.

Una volta curato il giardino, chi ha risposto all’indagine dichiara di volersi dedicare anche al suo arredo: il 6% costruirà una piscina proprio in questa stagione e la stessa percentuale di persone si dedicherà all’acquisto di divanetti e poltrone da esterno. Ad intraprendere questi progetti soprattutto gli italiani tra i 31 e i 45 anni che rappresentano il 55% del campione. E per quanto riguarda le preferenze regionali emerge che i lombardi e i veneti sono quelli che temono maggiormente le zanzare, mentre gli abitanti del Lazio sono i più attenti alla cura del giardino casalingo.

Occhio ai consumi, arriva l’etichetta energetica europea

È stata recentemente annunciata la nuova etichetta energetica, incaricata di rivoluzionare e migliorare la classificazione degli apparecchi ad uso domestico. Uno degli obiettivi dell’etichetta 2.0, discussa da Europarlamento e Consiglio Ue, è la semplificazione delle classi energetiche: spariranno tutte le classificazioni con il “+” e si passerà alla scala univoca che va da A a G (dove G corrisponde alla classe più energivora).

In più, verrà predisposto un database dettagliato e in continuo aggiornamento contenente i modelli in commercio, raggiungibile tramite un Qr code o un link sull’etichetta energetica 2.0. In questo modo si potranno paragonare i diversi prodotti in maniera immediata e scegliere quello più in linea con le proprie necessità e i propri gusti personali. La funzionalità smart negli elettrodomestici – che permette automazione programmata e un notevole risparmio energetico – sarà trattata con un occhio riguardo. Infatti, le aziende punteranno molto su questi apparecchi in grado di entrare in funzione nelle ore più convenienti, evitando sprechi e dispersioni.

Stati Generali dell'Efficienza Energetica

Per quanto riguarda le tempistiche, l’etichetta energetica 2.0 arriverà nei negozi, allegata ai comuni elettrodomestici, non prima del 2019. Ma l’attesa sarà ripagata: saranno inseriti anche nuovi criteri di produzione attenti all’eco-design e, secondo una stima della Commissione Europea, si riuscirà a risparmiare energia pari a 175 Mega-tep (dove tep va a indicare la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio) all’anno entro il 2020, equivalente alla quantità consumata annualmente dall’Italia.

IMQ, specializzata nella verifica della conformità dei prodotti, sottolinea l’importanza di utilizzare gli apparecchi in modo sicuro e nel rispetto dell’ambiente: “IMQ è attenta da sempre alla sostenibilità: non esiste sviluppo senza rispetto per l’ambiente. In merito agli elettrodomestici, oltre alla sicurezza e all’affidabilità, bisogna tenere in considerazione anche l’efficienza energetica e la riduzione degli sprechi. Partire dunque con l’acquisto di un elettrodomestico ad alta efficienza energetica e poi conoscere le buone norme per un corretto utilizzo di questi apparecchi. Per quanto riguarda il primo aspetto una delle attività condotte da IMQ è anche quella di supportare i produttori di elettrodomestici e i rivenditori nella misura dei consumi e nella verifica dell’effettiva efficienza. Le nostre valutazioni, effettuate come ente al di sopra delle parti, offrono un’ulteriore garanzia al consumatore nella fase di scelta dell’elettrodomestico” afferma Enrico Caraccio di IMQ.

Efficienza energetica, gli investimenti in Italia

Elettrodomestici: ecco come ottimizzarne i consumi

Lavabiancheria: utilizzare la lavatrice solo a pieno carico, altrimenti servitevi del tasto “mezzo carico”. Preferire i programmi di lavaggio a temperature poco elevate (40°c-60°c) e lavare a 90°c solo biancheria veramente molto sporca e resistente: lavare a questa temperatura comporta elevati consumi d’acqua, di detersivo e di energia. Non esagerare con il detersivo: un buon lavaggio non dipende tanto dalla quantità di detergente quanto dalle prestazioni della macchina. Pulire frequentemente il filtro.

Lavastoviglie: per evitare il consumo d’acqua, evitare il prelavaggio. Per risparmiare elettricità evitare di utilizzare la macchina per poche stoviglie ed escludere dal programma la fase di asciugatura: aprendo lo sportello e lasciando circolare l’aria si ottengono gli stessi risultati con il 45% in meno di elettricità.

Frigorifero: collocare il frigo nel punto più fresco della cucina, facendo attenzione a lasciare uno spazio di almeno 10 cm tra la parete e il retro dell’apparecchio, in modo che sia ben aerato. Regolare il termostato su posizioni intermedie. Aprire il minimo indispensabile la porta del frigo e fare in modo di tenerla aperta il meno possibile per evitare la dispersione di temperatura, quindi lo spreco di energia. Sbrinare il frigo prima che lo strato di ghiaccio interno raggiunga i 5 millimetri: la brina aumenta il consumo! Almeno una volta all’anno, pulire le serpentine del condensatore.

Forno: durante la cottura aprire lo sportello il minimo indispensabile. Un trucco è spegnere il forno poco prima che la cottura sia completa per sfruttate il calore residuo; pulire accuratamente il forno ogni volta che viene utilizzato.

Aspirapolvere: prima di aspirare, provvedere a mettere in ordine nell’ambiente per rendere più agevole e veloce la pulizia. Scegliete il modello più adatto alle vostre esigenze, anche in termini di ingombro.

Condizionatore: mentre il condizionatore è in uso, non aprire le finestre. Se possibile, programmare il funzionamento solo nelle ore e per il tempo necessario a rinfrescare la casa.

Risparmio energetico

YouTrade aprile apre le porte di casa

YouTrade aprile, copertina

YouTrade aprile

L’edilizia nella maggior parte dei casi lavora per realizzare ambienti chiusi. Ma la vita non si svolge solo tra le pareti di abitazioni o uffici. Per almeno sei mesi all’anno gli spazi all’aperto sono importanti quanto quelli sotto un tetto. Così il numero di aprile di YouTrade ha puntato il faro sulle soluzioni per arredare, trasformare e adeguare giardini, terrazzi e balconi. Nuove tecnologie, materiali vecchi e nuovi, idee sorprendenti: la sezione YouTradeCasa del mensile pubblicato da Virginia Gambino Editore ha esplorato diverse realtà e intervistato imprese specializzate nell’arredo degli spazi esterni, come Granulati Zandobbio.

Il nuovo numero della rivista, però, propone molto altro. Per esempio, riporta le analisi emerse durante il secondo incontro di YouTrade Academy, dove è stata affrontata la consolidata teoria di management dell’Oceano Blu, ovvero la ricerca di nicchie di mercato inesplorate. Come si fa a individuarle? Se siete interessati, è tutto spiegato nell’articolo.

Dato, però, che è bene allungare lo sguardo fino all’orizzonte, con una visione più ampia sui trend del mondo delle costruzioni, YouTrade pubblica anche una esclusiva analisi realizzata dal colosso mondiale della consulenza, McKinsey. La società americana, ben presente anche in Italia, ha analizzato il mercato globale delle costruzioni, Paese per Paese, e ha confrontato le sue performance con quelle degli altri settori dell’economia. Risultato: c’è ancora molto da fare per raggiungere una sufficiente redditività e produttività e i numeri riportati dalla ricerca sono davvero sorprendenti.

A proposito di produttività: sono in molti a sostenere che tempi più brevi nella realizzazione di edifici o nella ristrutturazione di quelli esistenti sono la chiave per raggiungere o aumentare la quota di profitto. Uno dei metodi più collaudati è quello dei sistemi a secco: a questo modo di interpretare l’edilizia, con le novità presentate dalle aziende, è dedicato uno speciale sul numero di aprile. Infine, un bilancio di Made Expo. Non solo per ripercorrere la cronaca della Fiera milanese, ma per presentare una nutrita selezione delle novità presentate. Insomma, non perdete l’occasione di leggere questo numero di YouTrade.

YouTrade aprile 2017

YouTrade aprile 2017 

Bankitalia: le imprese edili chiedono meno finanziamenti

La Banca d'Italia
La Banca d'Italia

Il secondo bollettino economico del 2017 redatto da Bankitalia dice che è (ulteriormente) in calo il credito verso le imprese di costruzione. Dice però anche che «le condizioni di offerta restano accomodanti». Ciò può significare che sono le stesse aziende del comparto e non richiedere finanziamenti, vista la contrazione del loro mercato, più che gli istituti bancari a non concederne. 

Nel documento si legge che «la crescita del credito al settore privato è proseguita nei primi mesi dell’anno, rafforzandosi per le famiglie (+2,7%); rimane tuttavia ampiamente eterogenea tra i comparti di attività e le classi di imprese. I prestiti sono decisamente in aumento nei servizi (+2,4%), hanno una dinamica ancora lievemente negativa nella manifattura (-0,7%), continuano a contrarsi nelle costruzioni», dove il dato dice -5,5%. Inoltre, il bollettino racconta come stia continuando l’espansione del credito alle società con più di venti dipendenti (+0,4%) e come sia invece in flessione per le aziende più piccole: le Pmi fanno registrare un -2,8%.

Infine, la Banca d’Italia rileva che «nel settore delle costruzioni i segnali di ripresa della domanda sono più diffusi nel comparto residenziale», mentre il quadro del comparto nelle infrastrutture rimane incerto.

Bollettino economico n.2 – Bankitalia

La Banca d'Italia
La Banca d’Italia

 

 

Gru, l’innovazione Fassi si chiama F600SE

Fassi, forte della propria leadership e di 35 anni di esperienza nell’ambito delle gru per la movimentazione di pareti secche, amplia la propria gamma introducendo un modello nuovo con prestazioni all’avanguardia Il mercato continua a chiedere modelli con prestazioni performanti, per questo Fassi Gru decide di ampliare anche la propria gamma SE con una nuovo modello dalle elevate prestazioni all’avanguardia. La F600SE.44 oltre ad essere stata pensata per soddisfare le necessità di chi vuole compiere sollevamenti impegnativi nell’ambito della movimentazione delle pareti secche, è perfetta per un utilizzo intensivo nel tempo in grado di resistere alle più severe condizioni di lavoro.

La gru F600SE.44 è dotata di sfili telescopici sul braccio principale in aggiunta a quelli normalmente presenti sul braccio secondario per raggiungere altezze di lavoro eccezionali. I martinetti degli sfili telescopici sono posizionati all’interno di ciascun braccio per ridurre al minimo gli ingombri dando compattezza alla macchina. Sono inoltre state introdotte sofisticate soluzioni di design che comprendono i carter di protezione “carbon look” con estetica molto accattivante a protezione delle tubazioni sul braccio secondario e del distributore idraulico sulla colonna della gru.

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Con il modello F600SE.44 Fassi propone al mercato la propria tecnologia Internet of Cranes-IoC, nuovo standard di riferimento nell’ambito della elettronica digitale in cui l’azienda italiana ha maturato una lunga esperienza di ricerca, progettazione e produzione. Il sistema brevettato Fassi “Internet of Cranes-IoC” gestisce tutte le informazioni ricavabili dal suo funzionamento, per offrire all’operatore (o al centro assistenza) i vantaggi di una macchina dotata di controllo intelligente per la gestione in remoto della sua efficienza.

Si tratta di una gru a rotazione continua con una ricca dotazione:

  • l’innovativo sistema di controllo FX901, il display a colori 7” touchscreen che permette di visualizzare informazioni dettagliate sulle condizioni di stabilizzazione e di lavoro della gru;
  • il nuovo radiocomando digitale V7;
  • il controllo automatico della dinamica ADC che verifica tutte le funzioni della gru massimizzando la velocità di movimento in funzione del carico;
  • il sistema controllo di controllo FX900, il cervello digitale che coordina e gestisce, oltre alle sicurezze presenti sulla gru, le migliori condizioni operative per assicurare prestazioni e controllo macchina ottimali.

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Caratteristiche Fassi Gru F600SE.44

  • Capacità di sollevamento: fino a 392,26 KNm
  • Sbraccio idraulico: fino a 30,48 m
  • Ingombro: w 2,51 m, l 8,71 m, h 2,87 m

Dotazione elettronica/idraulica:

  • Unità di controllo FX900
  • Distributore idraulico digitale D900
  • Internet of Cranes – IoC
  • Radiocomando V7 RRC
  • Video Touch Display a colori FX901
  • Controllo della dinamica ADC
  • Flow sharing

Design e ceramica: la nuova collezione Twist di Refin

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The Secret Tale of Ceramics. In occasione della Milano Design Week, Ceramiche Refin ha presentato una nuova collezione nata all’insegna della ricerca e sperimentazione stilistica. Si chiama Twist, è ispirata al mondo del tessuto ed è nata dalla collaborazione con Studiopepe (che ne ha curato la progettazione), rinomato studio di design fondato da Arianna Lelli Mami e Chiari di Pinto. Così Paolo Cesana, Direttore Marketing Ceramiche Refin, ci ha presentato l’allestimento che ha trovato casa nella Sala del Camino di Refin Studio, spazio progettato da Sottsass Associati negli anni Novanta.

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“La collezione Twist presenta due diverse famiglie di pattern: Tatami e Tailor, e si declina in cinque colorazioni: bianco, nero, grigio, beige e trend (terracotta). Inoltre, nelle colorazioni del bianco e nero del pattern Tailor è disponibile il decoro Tangram”. Twist combina la versatilità del gres porcellanato – che può essere applicato ovunque, senza limitazioni d’utilizzo, interno o esterno che sia – alla delicatezza dei tessuti, interpretati nella loro accezione più ampia. Le trame, gli intrecci e i pattern, che nel tessuto si fondono rendendolo archetipo concreto dell’unione, rappresentano l’ispirazione primaria di questa collezione. Il sistema geometrico cartesiano, sulle cui coordinate spaziali si sviluppano trama e ordito, viene tradotto sulla superficie ceramica in partizioni che rendono pressoché illimitato l’universo delle combinazioni possibili.

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Due i formati proposti: 60×60 cm o rettangolare 30×60. E ancora, tutte le varianti di Twist sono pensate per possibili abbinamenti con Cromie, l’innovativa collezione di Refin concepita sulla base delle notazioni NCS. Cromie, già di grande successo sul pubblico dei professionisti è frutto della ricerca sulla componente cromatica: per ogni colore della nuova collezione Twist, vengono suggeriti possibili accostamenti con le nuance di Cromie, enfatizzando e valorizzando il ruolo progettuale del colore, confermando così la collaborazione tra le due realtà.

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Codice Appalti, dall’Ance un appello al governo

Ance lancia l’ennesimo allarme. E l’ennesimo appello: servirà? Forse. Ma l’associazione delle imprese di costruzioni aderenti a Confindustria, attraverso una conferenza stampa congiunta con altre associazioni di categoria, ha di nuovo ribadito che la situazione è drammatica. E ha puntato il dito sulle modifiche al nuovo Codice degli appalti, che dovrebbe essere rivisto dal governo. Secondo Gabriele Buia, presidente di Ance, «Gli stanziamenti non si traducono in cantieri, nonostante l’impegno degli ultimi governi il settore è allo stremo, la situazione non è più sostenibile e deve essere ribaltata». L’appello è al governo perché ritocchi il testo presentato alle associazioni di categoria. L’Ance chiede un miglioramento delle condizioni, per esempio con l’esclusione automatica di offerte anomale con un metodo antiturbativa fino a una soglia di 5 milioni di euro. Gli imprenditori riconoscono che l’esecutivo ha si sta muovendo nella giusta direzione, per esempio attraverso lo sblocco di 47 miliardi per le grandi opere, ma ora si appellano per ottenere «uno snellimento delle procedure, un alleggerimento della burocrazia».cantiere-8

Iper ammortamento anche per l’industria ceramica

Marazzi, fabbrica a Finale Emilia

L’iper ammortamento deciso dal governo per l’industria 4.0 introdotto con la legge di Bilancio 2017 serve anche al mondo dell’edilizia. Le applicazioni della Circolare dell’Agenzia delle Entrate, per esempio, sono legati anche al settore ceramico. Le implicazioni sono state analizzate durante un incontro organizzato dalla Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi e Acimac. Ricordiamo che il super ammortamento è del 40%, mentre l’introduzione dell’iper ammortamento  concernente i beni materiali Industria 4.0 arriva al 150%, a cui si aggiunge la maggiorazione del 40% relativa ai beni immateriali. Le caratteristiche tecniche e i requisiti che i beni 4.0 devono possedere in ottemperanza alle interpretazioni e ai chiarimenti contenuti nelle Linee Guida tecniche emanate dal ministero dello Sviluppo Economico riguardano il requisito della interconnessione al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, mentre i beni materiali e immateriali di cui agli Allegati A e B della circolare n. 4/E, per poter beneficiare della maggiorazione rafforzata devono obbligatoriamente possedere tutte le cinque caratteristiche tecniche enunciate e soddisfare almeno due dei tre requisiti richiesti.

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Mazzonetto
Marazzi, fabbrica a Finale Emilia
Marazzi, fabbrica a Finale Emilia

Con Hibry Dierre apre le porte alla domotica

Sicurezza e affidabilità, la porta blindata di nuova generazione

Una porta blindata ibrida, come suggerisce il nome Hibry, che unisce tutta l’affidabilità di una serratura meccanica anti-effrazione alla comodità di un’apertura con chiave elettronica: con HibryDierre semplifica l’uso della tecnologia domotica per renderla finalmente disponibile a ogni tipologia di utente, al costo di una normale chiusura di sicurezza.

Per aprire la porta blindata Hibry basta infatti avvicinare alla serratura la speciale Easy Key, una chiave di tipo automobilistico che integra un trasmettitore automatico che sblocca i catenacci. A questo punto, per aprire completamente l’anta, è sufficiente ruotare la maniglia azionando il cosiddetto scrocco. La chiave tradizionale, contenuta nella Easy Key, rimane come elemento di sicurezza e da utilizzare solo in caso di blackout improvviso. Una soluzione che accontenta gli appassionati di domotica ma anche gli utenti più tradizionalisti che preferiscono utilizzare un’apertura meccanica.

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Sul lato interno di Hibry, un display touch screen permette l’apertura con un semplice tocco, regola i parametri della porta e la gestione delle chiavi elettroniche -fino a 250 e anche nel formato carta di credito (Key Card) e Key Control- che possono essere impostate come padronali o di servizio. Dierre Hibry è disponibile con cerniere a vista o in versione raso-muro Wall Security, a battente singolo o doppio, con apertura a tirare o a spingere e con diversi rivestimenti per adattarsi ad ogni esigenza architettonica, dall’abitazione del centro storico all’edificio di stile contemporaneo.

Dierre è il marchio italiano leader mondiale nella produzione di porte blindate, porte per interni e chiusure di sicurezza.  Fondata nel 1975 da Vincenzo De Robertis l’azienda ha tra i suoi punti di forza la capacità di coniugare ricerca tecnologica e design, con una grande attenzione alla personalizzazione dei dettagli. Nel catalogo Dierre anche rivestimenti per porte di sicurezza, porte tagliafuoco, contro-telai per porte a scomparsa, chiusure per garage e casseforti.

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Termoidraulico ed elettrico, apre a Pero il superstore Würth

Aperto a Pero il Würth Superstore

Il Gruppo tedesco Würth, leader mondiale nella distribuzione di materiali per il fissaggio e montaggio, ha inaugurato un nuovo concept di rivendita dedicata esclusivamente al mondo elettrico e termoidraulico. Una rivoluzione che parte dall’Italia: Würth Superstore, questo il nome del nuovo format, ha aperto i battenti il 10 aprile a Pero (Milano) di fronte al quartiere fieristico.

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I numeri

Super per dimensione, qualità, velocità e soprattutto varietà: nello store lombardo un assortimento di circa 2.000 prodotti Würth si sposa, per la prima volta in un punto vendita firmato dal gruppo, con 10.000 articoli plurimarca (come ad esempio Bticino, Schneider, Gewiss, Vimar, Ceramica Dolomite, Ideal Standard, Grohe, Ariston), con l’obiettivo di fornire una risposta completa alle esigenze dei professionisti nei settori termoidraulico ed elettrico. Al classico assortimento di prodotti Würth composto per esempio da utensili a mano, elettrici, prodotti chimici, sistemi di fissaggio, si affiancano infatti tutti gli articoli non trattati finora, come ad esempio cavi elettrici, quadri, scatole di derivazione, interruttori per il mondo elettrico e tubazioni, radiatori, caldaie, rubinetteria per il mondo termoidraulico. Oltre ai prodotti in-store, il punto vendita garantisce inoltre la possibilità di attingere ad altri 200.000 articoli ordinabili a catalogo, per un’offerta tra le più ampie sul mercato.

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Lo store si estende su 2.250 metri quadri con reparti self-service e assistenza di un team qualificato, arricchiti da uno spazio convegni utilizzabile per riunioni e momenti di formazione, più un’area ristoro-relax. Un one-stop shop, dove trovare tutto il necessario per la realizzazione dei propri lavori, aperto ai possessori di partita Iva e a privati, in cui la comodità del self-service e l’ampia gamma proposta si fondono con l’elevata qualità tipica del marchio. Moderno e accogliente, si configura con reparti distinti per le due aree di competenza, elettrotecnica e termoidraulica con prodotti multimarca, un’area Würth, un corner esclusivo dedicato all’abbigliamento, da lavoro e per il tempo libero, Würth Modyf e un’ultima area riservata alle promozioni. Il servizio di consegna rapida in cantiere completa infine l’offerta per chi preferisce non recarsi allo store. Anche nel nuovo Superstore è valida la Fidelity Card “Fissati con Würth”, che premia tutti i clienti professionisti che acquisteranno i prodotti a marchio Würth o di altri brand.

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Le parole

Il nuovo punto vendita si aggiunge agli oltre 110 già presenti in Italia e all’e-commerce, collocandosi in una rinnovata strategia della multinazionale tedesca: «Il gruppo – dichiara Roberto Paglierani, responsabile della vendita retail e membro della Direzione Generale di Würth Srl – ha scelto di affiancare alla rete consolidata un format rivolto a specifici target professionali: testeremo la risposta nel nostro Paese e con questo segmento di mercato per poi estendere il concept anche in altre zone geografiche in Italia e magari riferiti ad altri mercati». Un format, quello di Würth Superstore, lanciato dal claim della campagna “L’unione fa la forza”: un insieme non solo di due mondi lavorativi, bensì anche di servizi. Il punto vendita si propone infatti anche come luogo di ritrovo, con aree dedicate a formazione e meeting. «Punto fisso rimane la professionalità dell’assistenza all’interno dello store – chiosa Paglierani -, un requisito imprescindibile per Würth».

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