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Jcb ha i numeri: ecco 403

Jcb 403

Jcb: pala compatta 403

Jcb presenta la nuova e rinnovata pala gommata compatta 403, capace di combinare in una nuova configurazione componenti di trasmissione di eccezionale qualità, nuovo design della cabina e nuove funzioni di controllo. La Jcb 403 ha un telaio articolato da 2,5 tonnellate in grado di lavorare in modo efficiente negli spazi limitati.

La Jcb 403 è dotata di:

  • motore Kubota compatto a quattro cilindri che genera 26 kW (36 CV) e una coppia di 92 Nm;
  • trasmissione idrostatica interamente nuova a due gamme di velocità con possibilità di scegliere velocità massime di 20 o 30 km/h;
  • bloccaggi manuali o aperti del differenziale in assali per lavori pesanti, adatti per operazioni su superfici dure e su terreni a bassa consistenza;
  • controlli di manutenzione giornaliera effettuati sotto un unico cofano posteriore con cerniere;
  • possibilità di scegliere una piattaforma aperta con protezione ROPS/FOPS o una cabina completamente vetrata e insonorizzata;
  • controller joystick e bracciolo con levetta di selezione a una mano e modo di funzionamento alto/basso;
  • possibilità di scegliere tra bracci pala Standard o High Lift con sollevamento parallelo e attacco rapido idraulico
Jcb 403
Jcb 403

Con elementi costruttivi quali il sollevamento parallelo, il funzionamento del perno dell’attrezzatura idraulica, il sistema idraulico con joystick e il controllo di trasmissione, tutti di serie, la nuova 403 più che ben equipaggiata. È dotata di motore diesel a basso consumo di carburante Kubota da 26 kW (36 CV) di potenza e 92 Nm di coppia. La trasmissione idrostatica offre due gamme di velocità per adattarsi alle diverse situazioni e applicazioni.

Coppia elevata e controllo preciso della velocità sono le caratteristiche essenziali della gamma di trasmissione lenta, essenziali per lo scavo di materiali, il controllo di precisione e il posizionamento dei carichi. La gamma veloce” offre una velocità massima di 20 km/h (o 30 km/h, come opzione) per gli spostamenti nel cantiere e i trasferimenti verso l’area di lavoro. Un controllo micrometrico, azionato dal pedale del freno, consente all’operatore di sfruttare la potenza idraulica della pala per penetrare e sollevare i materiali senza causare inutilmente usura al sistema di frenatura e alla trasmissione. In movimento, la potenza e la coppia sono convogliati attraverso assali ZF solidi con differenziali aperti o bloccaggi del differenziale opzionali con attivazione manuale, anteriori e posteriori, per macchine utilizzate di frequente in condizioni del suolo difficoltose.

Jcb 403
Jcb 403

I clienti possono scegliere tra diversi bracci della pala: la configurazione Standard offre una buona combinazione di forza di strappo, capacità di sollevamento e altezza di carico pari a 2,6 m, mentre l’opzione High Lift fornisce un’altezza di sollevamento pari a 2,8 m, ideale per impilare e caricare in contenitori o rimorchi con sponde alte. Entrambe le opzioni offrono un vero sollevamento parallelo, ideale per l’uso con le forche per pallet e per ridurre al minimo la fuoriuscita di materiali da una benna. Inoltre, è disponibile una gamma di attacchi rapidi con blocco a perno idraulico per il cambio di attrezzatura dal sedile di guida, mentre un sistema di isolamento elettronico in due fasi evita il rilascio involontario delle attrezzature.

La pala gommata compatta JCB 403 utilizza una cabina Rops/Fops completamente nuova che garantisce la protezione totale da intemperie, ambienti di lavoro polverosi e potenziali pericoli. La struttura completamente vetrata sfrutta al massimo le dimensioni della nuova pala per fornire agli operatori un ampio spazio di lavoro e facilità di accesso attraverso un’ampia porta con maniglie di sostegno e ampi scalini. Anche con la cabina installata, la macchina ha un’altezza inferiore a 2,2 m e una larghezza di appena 1,1 m, quando monta pneumatici stretti, caratteristica che le consente di accedere agli spazi più limitati del cantiere. In cabina, un nuovo pannello di controllo sul lato destro include interruttori basculanti, un vano portaoggetti e un nuovo controller joystick che, oltre a consentire di azionare i bracci di sollevamento e qualsiasi attrezzatura, presenta interruttori per la selezione delle marce avanti/indietro e lente/veloci. La macchina offre una portata di 610 kg (521 kg con i bracci lunghi) e un carico di ribaltamento a macchina sterzata di 1.219 kg (1.041 kg sempre con i bracci lunghi). Il peso operativo ridotto della JCB 403 ne consente il trasporto su un rimorchio trainato da un veicolo 4×4 o un veicolo commerciale leggero.

I controlli giornalieri e la manutenzione periodica possono essere svolti sotto a un unico tettuccio con cerniere rivolto in direzione posteriore per fornire comodo accesso a ogni lato del vano motore. Tutti i componenti principali, insieme al radiatore del liquido di raffreddamento del motore, sono protetti da un contrappeso ricavato per fusione progettato per adattarsi alle macchine di grandi dimensioni della gamma di pale gommate JCB e ospitare i gruppi di illuminazione da incasso e un perno di traino.

Jcb 403
Jcb 403

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F come Fakro: the sound of silence

F come Fakro: modello F per tetti piani

Finestra per tetti piatti Fakro modello F

Fakro & Garfunkel. Sperando che Paul Simon e Art Garfunkel ci perdonino la la battuta, è così che possiamo presentare la novità di casa Fakro: la nuova finestra F per i tetti piani. Con le sue elevate performance di isolamento acustico, la finestra per tetti piatti modello F assicura il massimo comfort e il silenzio, anche durante le forti precipitazioni.

F come Fakro: modello F per tetti piani
F come Fakro: modello F per tetti piani

Secondo player mondiale nel mercato delle finestre da tetto, Fakro da oltre 25 anni dà vita a prodotti che uniscono estetica e funzionalità, prestando grande attenzione anche ai più piccoli dettagli. L’imprescindibile connubio di design e performance è alla base della progettazione anche della finestra per tetti piatti modello F: premiato con il Red Dot Design Award 2016, questo serramento è caratterizzato da un’estetica esclusiva ed attuale cui si abbinano prestazioni tecniche d’eccezione. Oltre a standard elevati  in termini di efficienza energetica e resistenza antieffrazione, il modello F presenta peculiarità al vertice di categoria anche quanto ad isolamento acustico.

F come Fakro: modello F per tetti piani
F come Fakro: modello F per tetti piani

La finestra F, infatti, garantisce un eccellente isolamento dal rumore in caso di pioggia, assicurando comfort e benessere anche durante intense precipitazioni. Sottoposto a forti piogge durante un test atto a misurare l’abbattimento acustico in questa specifica condizione, il modello F con doppio vetrocamera DU6 ha ottenuto un risultato pari a LIA = 36 [dB]: un dato che rappresenta un’ulteriore conferma dell’elevato livello di isolamento in caso di maltempo. Il serramento F si configura quindi come la soluzione ideale per quei vani in cui si ricerchino relax e tranquillità, ad esempio per studi o camere da letto.

F come Fakro: modello F per tetti piani
F come Fakro: modello F per tetti piani

 

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Aefi e Centrex, intesa sui rapporti commerciali

Ettore Riello
Ettore Riello

Protocollo d’intesa per favorire i rapporti commerciali reciproci tra le imprese italiane e quelle dei Paesi dell’Europa centrale (Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Ucraina, Ungheria). L’accordo è stato firmato nei giorni scorsi dal presidente di Aefi, Ettore Riello, e dal direttore esecutivo di Centrex, Ildikò Molnár. L’accordo rappresenta il culmine della ventennale collaborazione di Aefi con i Paesi del centro Europa. La formalizzazione della storica collaborazione è un altro importante obiettivo raggiunto dall’Associazione a supporto del sistema fieristico nazionale.

L’intesa prevede la condivisione di ricerche di settore nonché lo scambio di informazioni sull’andamento del comparto oltre allo studio e allo sviluppo di progetti comuni; la reciproca informazione e promozione delle rispettive manifestazioni fieristiche, attraverso tutti gli strumenti disponibili, incluso il web; la realizzazione di analisi su tematiche di comune interesse; attività congiunte con l’obiettivo di rafforzare le fiere nei confronti degli stakeholder; una politica di prezzi equa per attività, prodotti e servizi proposti da Centrex e da Aefi, l’organizzazione di missioni e la promozione di incontri e seminari per favorire l’attività di networking e l’avvio di nuovi contatti.

«Come associazione siamo da sempre impegnati nelle attività volte all’internazionalizzazione delle fiere e delle aziende che vi partecipano. Grazie all’accordo, potremo intensificare i rapporti con i Paesi membri di Centrex, strategici per i nostri scambi commerciali, e offrire così nuove opportunità di crescita e diversificazione, soprattutto per le piccole e medie imprese», commenta Riello. «Polonia, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca sono Paesi dove i consumi crescono e offrono concrete opportunità di business. Potremo inoltre implementare il nostro database con importanti informazioni utili per indirizzare i nostri associati nelle loro strategie espansionistiche».

Ettore Riello
Ettore Riello

In Europa previsioni rosa per gli immobili commerciali

I grattacieli di Allianz e Generali a Milano
I grattacieli di Allianz e Generali a Milano

Rics Global Commercial Property Monitor, guida internazionale trimestrale sulle tendenze e l’andamento del mercato degli investimenti e delle locazioni del settore del commercial property (retail, uffici, industriale), frutto di un sondaggio realizzato con un panel rappresentativo di esperti di settore, vede rosa. 

Le previsioni, formulate da molti, di un andamento negativo dell’economia dell’Eurozona per tutto il 2016 e per il 2017, dovuto alle incertezze politiche derivanti dalla Brexit e dalle elezioni in Olanda e in Francia, non si sono concretizzate, è l’analisi di Rics. Al contrario, le stime pessimistiche si sono rivelate ben lungi dalla realtà e il Citi Surprise Index per l’Eurozona (che misura gli scostamenti tra le aspettative sui dati economici ad alta frequenza e i dati effettivi) ha superato quota +40 ogni mese dall’ottobre dello scorso anno.

Tale andamento superiore alle attese ha indotto i commentatori e i decisori politici a rivedere al rialzo le stime di crescita. Tuttavia, per stabilire quanto queste previsioni più ottimistiche siano giustificate, secondo Rics è importante valutare la sostenibilità dei driver sottostanti l’attuale ripresa. Dati gli ampi margini di aumento dell’occupazione prima che l’economia raggiunga la piena capacità, continua l’analisi di Rics, la crescita dei consumi resterà probabilmente sostenuta per i prossimi due anni.

Nei prossimi tre anni gli operatori oggetto del sondaggio prevedono che gli affitti in tutti i settori aumentino di circa il 3% l’anno in tutta l’area Euro. L’aumento in Italia e Francia sembra essere leggermente in ritardo, anche a causa della minor crescita dell’occupazione.

Secondo Tarrant Parsons, economista di Rics, «i segnali positivi provenienti dai dati economici sono stati accompagnati da un rapido miglioramento della fiducia nel settore degli immobili commerciali, come dimostrano i risultati del Global Commercial Property Monitor di Rics. Infatti, dal 2015, i mercati europei hanno fatto registrare costantemente alcuni tra i migliori risultati a livello mondiale, trainando il sentiment degli occupier e degli investitori. In effetti, gli ultimi dati forniti dai sondaggi sugli investimenti condotti nell’Eurozona indicano una rivalutazione annuale del capitale del 5% circa nei primi nove mesi di quest’anno».

Infine, accanto a una domanda interna solida, nel corso degli ultimi mesi c’è stata una certa ripresa del mercato globale. A marzo i volumi degli scambi a livello mondiale hanno registrato un’accelerazione al 5,6% su base annua, il tasso di crescita più elevato dal 2011. l’Eurozona, in quanto grande esportatore netto di beni e servizi, nel suo complesso, dovrebbe trarre profitto da un aumento sostenuto della crescita globale. In particolare, la Germania otterrebbe benefici sensibili dalla ripresa del commercio mondiale. Infatti, il settore manifatturiero tedesco rappresenta il 23% della produzione complessiva dell’economia (contro il 12% degli Usa e il limitato 10% del Regno Unito), mentre nel 2016 il Paese ha registrato un avanzo della bilancia commerciale di 253 miliardi di euro.

I grattacieli di Allianz e Generali a Milano
I grattacieli di Allianz e Generali a Milano

Margini, trend e Gdo protagonisti a YouTrade Academy

L'incontro di YouTrade Academy
L'incontro di YouTrade Academy

Il mercato galleggia, ma almeno non scende più. La grande distribuzione incalza, però è possibile fare fronte alla sua avanzata. E i distributori di materiali edili possono riuscire ad aumentare i propri margini. È la estrema sintesi degli interventi ascoltati durante il nuovo appuntamento di YouTrade Academy, organizzato da Virginia Gambino Editore. L’incontro, organizzato in questa occasione nello spazio di Stone City, il parco dedicato a pietra e rocce di Granulati Zandobbio, è risultato stimolante. I relatori, introdotti dal giornalista Roberto Di Lellis, hanno affrontato i temi caldi del settore. A partire dalla congiuntura attuale, descritta attraverso le slide del Centro Studi YouTrade da Federico Della Puppa. I dati indicano un sostanziale recupero avvenuto negli ultimi 12 mesi, anche se il mercato rimane lontano dai livelli pre-crisi. Ma la crescita sembra essersi arrestata, anche se all’orizzonte non si vedono nuovi scivoloni. I numeri presentati in anteprima sono anche il frutto di una attività di monitoraggio del mercato, un osservatorio sul mondo dell’edilizia che è una nuova iniziativa del Centro Studi YouTrade e che servirà a registrare i trend del mercato mese per mese. 

Il settore delle costruzioni rimane, comunque, orientato in gran parte alla riqualificazione e, soprattutto, frammentato. Un aspetto sottolineato anche da Fernando Armellini, esperto di marketing, che ha affrontato il problema di come le imprese della distribuzione devono porsi nei confronti della Gdo. Regola numero uno: non rinunciare a essere propositivi. Un ragionamento parallelo a quello di Corrado Borghi, consulente e specialista di retail, secondo cui va abbandonata soprattutto la rigidità vecchio stile della organizzazione aziendale dei rivenditori. Occorre spuntare, per quanto possibile, le armi della Gdo: parcheggi, comunicazione, orari allungati possono diventare una discriminante tra mantenere o perdere clienti. 

Infine, Alberto Bubbio, senior professor alla Liuc, ha affrontato un caso specifico: la crisi e la rivinascita di un settore, quello degli idrotermosanitari, che ha saputo ritrovare i margini di profitto grazie a una rivoluzione copernicana. I rivenditori di materiali Its, infatti, sono riusciti a spostare l’attenzione dalla crescita del fatturato a quella della ricerca della migliore redditività. Piccoli può essere bello. Ma se si guadagna di più è ancora meglio. 

Numeri e slide dell’incontro saranno pubblicati sul numero di luglio-agosto di YouTrade.

L'inizio dei lavoro, con l'introduzione di Virginia Gambino
L’inizio dei lavoro, con l’introduzione di Virginia Gambino
Federico Della Puppa
Federico Della Puppa
L'incontro di YouTrade Academy
L’incontro di YouTrade Academy
Alberto Bubbio
Alberto Bubbio
Fernando Armellini
Fernando Armellini
Corrado Borghi
Corrado Borghi
Gianni Sottocornola, di Granulati Zandobbio (Stone City)
Gianni Sottocornola, di Granulati Zandobbio (Stone City)
Light lunch al termine di YouTrade Academy
Light lunch al termine di YouTrade Academy

Apre a Norcia il centro polivalente di Stefano Boeri

Stefano Boeri Architetti a Norcia

Inaugurazione a Norcia del Centro Polivalente per la valorizzazione economico culturale del territorio nursino, realizzato da Stefano Boeri Architetti con i fondi raccolti da “Un Aiuto Subito”, iniziativa a favore dei territori terremotati di Corriere della Sera e Tg La7. L’inaugurazione del primo Padiglione del Centro Polivalente è un primo importante passo verso l’intera ricostruzione di uno dei territori maggiormente colpiti dal sisma che ha colpito duramente il Centro Italia. L’inaugurazione del nuovo Padiglione è stata preceduta alle ore 9.00 dalla camminata “Nel Cratere. Un LABoratorio per la Ricostruzione” una passeggiata insieme agli Ordini degli Architetti per valutare insieme come intervenire per riqualificare il territorio e che ha visto Stefano Boeri capofila. 

 
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«All’indomani degli eventi sismici, abbiamo subito pensato che avremmo dovuto realizzare strutture strategiche capaci di garantirefunzioni pubbliche e la vita sociale per le comunità, ma che in situazioni di criticità potessero svolgere un ruolo di coordinamento delle emergenze». Sono queste le parole della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo in occasione del varo del primo dei quattro padiglioni che formeranno l’Area Polivalente di Norcia, che permetterà ai cittadini di disporre di spazi collettivi temporanei in attesa della ricostruzione integrale degli edifici pubblici danneggiati. 

«Questa struttura – ha continuato la presidente Marini – rappresenta un importante tassello del nostro sistema di protezione civile. L’Umbria dispone di strutture analoghe, in grado di ospitare attività di coordinamento delle emergenze, perché ha fatto tesoro, suo malgrado, delle lezioni dei precedenti terremoti. Penso alla preziosissima struttura di Santo Chiodo di Spoleto, dove abbiamo potuto ospitare più di 5 mila opere, testimonianze bellissime e importantissime del nostro patrimonio culturale». La presidente Marini ha quindi ringraziato in particolar modo il Corriere della Sera e La 7 per la generosità, e infine anche l’archistar: «Un grazie particolare vorrei rivolgerlo a Stefano Boeri sia per questo lavoro, per la progettazione e realizzazione di quest’opera, ma anche per il Laboratorio cui sta dando vita in questi giorni a Norcia e Spoleto. Riceveremo un aiuto importante per poter realizzare quel salto di qualità nell’opera di ricostruzione, avendo attenzione non solo al com’era e dov’era, ma soprattutto al futuro delle nostre comunità».
Stefano Boeri
Stefano Boeri
 

Una sforbiciata a spazi e costi ufficio: il vademecum 2017 delle aziende

Ottimizzare gli spazi dell’ufficio, riducendone i costi di mantenimento. È questa la priorità delle aziende per il 2017. L’ultima analisi condotta da Regus racconta che le imprese (piccole, medie e grandi) vedranno sempre più l’ambiente di lavoro come un servizio, preferendolo ai contratti di affitto. La multinazionale ha intervistato più di 300 persone d’affari in Italia: è risultato che la necessità di ridurre i costi fissi dell’ufficio è una priorità essenziale per il 53% delle aziende. Nello specifico, è emerso che le aziende strutturate considerino (troppo) alti i costi di mantenimento e di utilizzo di uno spazio che non venga impegnato in modo intelligente ed efficiente.

Questo perché contratti di affitto vincolano le aziende a uno spazio determinato, ma non stanno al passo con le esigenze in evoluzione degli affari. Lo spostamento verso il lavoro flessibile significa che le scrivanie non sono sempre usate a piena capacità. Il 37% degli intervistati ha dichiarato di aspettarsi che i lavoratori chiederanno di lavorare più vicino a casa il prossimo anno: ciò porterà le aziende a scegliere spazi di lavoro in grado di adattarsi a tale evoluzione.  

Ufficio
Ufficio

Altri risultati di rilievo

  • Secondo il 32% degli intervistati, la tendenza verso il lavoro flessibile dovrebbe interessare nello specifico le piccole aziende;
  • Per il 33%, altre ragioni importanti alla base del lavoro flessibile sono la ricerca di maggiore agilità lavorativa e l’esigenza di abbandonare i contratti di affitto fissi (39%) che intralciano le necessità di ridimensionamento rapido di un’azienda.

Mauro Mordini, Regus Country Manager per l’Italia e Malta, ha così commentato i risultati: «Lo spazio di lavoro visto come un servizio offre alle aziende una risposta snella e poco onerosa alle necessità di cambiamento. Per aziende piccole e in espansione un’offerta flessibile è una soluzione intelligente, in contrapposizione ai vincoli imposti da uno spazio non adeguato alle richieste future. In questo modo, a loro volta, le aziende possono impiegare più o meno collaboratori in funzione delle esigenze, senza dover affrontare il problema delle scrivanie libere». Infine:  «Lo stesso principio vale per aziende più consolidate: in caso di difficoltà impreviste, hanno la possibilità di far leva sulla maggiore snellezza offerta da uno spazio di lavoro inteso come servizio. Il mondo del lavoro evolve con rapidità: avere un’alternativa alla tradizionale rigidità degli spazi per l’ufficio è quindi un vantaggio per ogni azienda».

Per l’antisismica ecco 1,2 miliardi dall’Ue. E i laterizi Wienerberger

Sicurezza antisismica con laterizi Wienergerger per il Borgo Lo Scopeto Montelupo Fiorentino

Laterizi e 1,2 miliardi di euro per la sicurezza sismica

Il Fondo Europeo di solidarietà stanzierà 1,2 miliardi di euro destinati all’Italia per permettere al nostro Paese ricostruire le regioni del Centro colpite dai recenti terremoti. La somma, oltre a sostenere in modo sensibile le operazioni di ricostruzione, rilancerà le attività economiche di una zona che ha subito danni enormi, stimati in circa 22 miliardi di euro. Uno sforzo importante e condiviso che vede in prima linea le istituzioni, gli enti locali, privati e aziende: tutti impegnati nella rinascita delle zone colpite. Ma un processo multiforme come quello della ricostruzione non può di certo prescindere dalle fondamenta della prevenzione. Già, la prevenzione deve diventare la parole d’ordine e punto di partenza: il rispetto e l’applicazione delle normative antisismiche sono presupposti essenziali per preservare e proteggere in modo ficcante ciò che è già stato costruito e ciò che verrà costruito domani.

Sicurezza antisismica con laterizi Wienergerger per il Borgo Lo Scopeto di Montelupo Fiorentino
Sicurezza antisismica con laterizi Wienergerger per il Borgo Lo Scopeto di Montelupo Fiorentino

Tematiche, queste, da sempre centrali nel processo di ricerca del “costruire bene” di Wienerberger, leader mondiale nella produzione di laterizi. E anche il ruolo del laterizio è centrale per la messa in sicurezza e la prevenzione del patrimonio edilizio italiano. Wienerberger propone soluzioni altamente performanti, che garantiscono un’efficace protezione; soluzioni che raggiungono eccellenti valori di resistenza meccanica e rappresentano perciò  un punto di riferimento per tutti i professionisti coinvolti nei processi di ricostruzione del nostro patrimonio edilizio. Un materiale, il laterizio, che per le proprie caratteristiche strutturali rappresenta il miglior materiale per l’edilizia, oggi ancor più sicuro grazie ai sistemi innovativi, come quelli sviluppati da Wienerberger, che rendono gli edifici resistenti anche ai più violenti terremoti.

Sicurezza antisismica con laterizi Wienergerger per il Borgo Lo Scopeto Montelupo Fiorentino
Sicurezza antisismica con laterizi Wienergerger per il Borgo Lo Scopeto Montelupo Fiorentino

Per tutte queste ragioni,  il laterizio sarà tra i protagonisti della ricostruzione del nostro Paese e sarà uno dei temi al centro della prossima Assemblea generale di ANDIL (Associazione Nazionale degli Industriali del Laterizio), in programma venerdì 7 luglio a Roma, di cui Wienerberger fa parte e che vede Gülnaz Atila (ad Wienerberger) nel ruolo di vice presidente. Una giornata che accenderà i riflettori sulla sicurezza e sulla prevenzione sismica in un confronto tra gli esperti Guido Magenes, Eucentre/Università di Pavia, Edoardo Cosenza, Università Federico II di Napoli, i protagonisti di Casa Italia, Giovanni Azzone, Project Manager, Alfredo Bertelli, Commissario Straordinario Ricostruzione Emilia Romagna e Sergio Pirozzi, Sindaco di Amatrice, e i rappresentati del mondo delle costruzioni: Federica Brancaccio, Presidente Federcostruzioni, Gabriele Buia, Ance, e Franco Manfredini, Presidente Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi.

Questo il commento di Luigi Di Carlantonio, architetto e presidente Andil: «Ci sono temi che in particolari periodi prevalgono sugli altri per l’attenzione dei media, per l’emanazione di norme specifiche, per il coinvolgimento della società. Come in passato lo è stato per la sostenibilità e per l’efficienza energetica, non ci sono dubbi che il tema della prevenzione sismica e della ricostruzione dei territori del Centro Italia più volte colpiti da forti scosse riceve e merita oggi tutta l’attenzione possibile».

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WB Porotherm BIO PLAN 45 T-0,09

La partecipazione all’assemblea di ANDIL è libera e gratuita, previa registrazione via mail all’indirizzo comunicare@laterizio.it e fino al raggiungimento dei posti disponibili e prevede il riconoscimento  di 3 crediti formativi professionali (CFP) per gli ingegneri.

 

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YouTrade Academy: appuntamento il 30 giugno a Stone City

Numeri, soluzioni e sfide della nuova distribuzione edile: YouTrade Academy ti aspetta

Conto alla rovescia per l’appuntamento del 30 giugno a Stone City, Le nuove sfide della distribuzione: finanza, hi-tech e Gdo. L’incontro è organizzato da Virginia Gambino Editore ed è riservato a una selezionata platea di protagonisti del mondo della distribuzione di materiali per edilizia. È un evento che offrirà diversi spunti di approfondimento per i professionisti del commercio. Prima di tutto, perché consentirà di ottenere in anteprima alcuni numeri-chiave relativi alla congiuntura, cioè i primi dati sul mercato 2017. Con la possibilità di gettare uno sguardo avanti, per cogliere la direzione in cui si muove il mondo delle costruzioni.

Inoltre, l’incontro sarà un momento prezioso per affrontare gli argomenti riassunti nel titolo del programma: primo tra tutti il confronto con la grande distribuzione, tra modelli da reinterpretare, qualche volta da clonare, e invece trend da affrontare con realismo. Un confronto che deve essere combattuto anche grazie all’utilizzo delle tecnologie, che si evolvono continuamente e rischiano di lasciare indietro chi non sa o non vuole utilizzarle.

Ultimo, ma non meno importante, argomento: come mantenere e, possibilmente, aumentare i margini dell’azienda. Come riuscire a raggiungere il traguardo con un uso della finanza aziendale non avulso dai tempi? I metodi ci sono. E l’esperienza del settore degli idrotermosanitari, che sarà analizzata, potrà offrire spunti imprevedibili. 

Il programma di YouTrade Academy del 30 giugno
Il programma di YouTrade Academy del 30 giugno

Isolamento acustico: le innovazioni made in Knauf

Knauf per l’isolamento acuastco

Pareti divisorie, contro-pareti e controsoffitti: tre ambienti, trenta soluzioni diverse, testate e certificate da Knauf, per un comfort acustico più semplice e alla portata di tutti. La multinazionale leader in soluzioni e sistemi per l’edilizia moderna presente in Italia e in oltre 60 nazioni nel mondo, innova il suo approccio all’isolamento acustico e lancia trenta soluzioni specifiche e collaudate, concepite per semplificare e standardizzare il più possibile gli interventi di isolamento e di assorbimento acustico.

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Obiettivo: semplicità

Con il fine di facilitare il lavoro di professionisti e imprese, gli specialisti di Knauf Acustika, la divisione che studia e propone continuamente nuove soluzioni per migliorare il comfort acustico, hanno dapprima progettato e sviluppato soluzioni specifiche fonoisolanti e fonoassorbenti per ogni tipo di ambiente. Successivamente hanno provveduto a testare in laboratorio il potere isolante Rw/dB di ogni soluzione.

Soluzioni definite, prestazioni certificate

Questo ha permesso di arrivare a un parco di soluzioni precostituite e dalle prestazioni certificate, che Knauf mette oggi a disposizione di tecnici e progettisti affinché possano lavorare più agevolmente attingendo a questo database per usarle in configurazione standard oppure modificarle e adattarle a singole specifiche esigenze, partendo comunque sempre da una base testata e certificata con la garanzia e l’affidabilità di Knauf Acustika.

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Pronti per i capitolati

Un plus ulteriore delle soluzioni certificate Knauf è costituito dalla loro possibilità di avere già i requisiti necessari ad essere adottate in capitolato, essendo univocamente identificate, codificate nella struttura e dotate della certificazione dello specifico potere di assorbimento acustico; i progettisti possono quindi rifarsi a tutto questo patrimonio di dati Knauf oggettivamente validati e messi a loro disposizione, senza essere costretti a studiare ogni volta specifiche configurazioni e a ripetere continuamente complessi e costosi calcoli a tavolino e test sul campo.

Il leader al servizio dei professionisti

Con questa iniziativa la divisione Knauf Acustika conferma il suo ruolo di protagonista del settore e di partner ideale per professionisti e imprese, a cui fornisce una vastissima e completa gamma di sistemi anche personalizzati, consulenza e assistenza alla progettazione, e tutte le soluzioni tecnologiche ideali a ottenere il massimo comfort acustico in spessori ridotti, con soluzioni sempre semplici, concrete e definitive contro qualsiasi tipo di rumori.

Stefano Ziliani, Product Manager Knauf – “Per realizzare queste configurazioni complesse, ciascuna delle quali adotta componenti Knauf di altissima qualità come le lastre Diamant Phono, Vidiwall o Kasa Cleaneo, solo per citarne alcuni, abbiamo messo a frutto la pluriennale esperienza della divisione Knauf Acustika cercando e trovando ogni volta la soluzione migliore ad ogni specifico problema. Da qui è nata una collezione di soluzioni mirate collaudate che Knauf mette oggi al servizio di professionisti e imprese, affinché possano contare su una base importante su cui costruire le loro ulteriori elaborazioni e dare più facilmente ai loro clienti soluzioni sempre più adatte a risolvere ogni possibile esigenza”.

Stefano Ziliani
Stefano Ziliani

A Fibre Net il premio Le Fonti

Cecilia Zampa riceve il premio Le Fonti. Credit: Nick Zonna
Cecilia Zampa riceve il premio Le Fonti. Credit: Nick Zonna

Il premio Le Fonti, organizzato tutti gli anni dal grup­po editoriale milanese omonimo, ha l’obiettivo di individuare l’eccellenza italiana ­­in imprese, società di servizi o professioni. Sono valutati parametri come l’internazio­nalizzazione, la qualità del servizio, la sostenibilità. La selezione è curata dalle testate dei due mensili della casa editrice, World Excellence e Legal, attraverso un questionario sottoposto a un panel di oltre 40.000 manager. Tra le imprese che giovedì 22 giugno sono salite sul palco dei premiati di Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, quest’anno c’era anche Fibre Net, che ha vinto il premio Le Fonti Awards come Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Materiali Compositi. 

L’evento, che ha ottenuto il patrocinio della Commissione Europea e fa riferimento al circuito internazionale Iair Awards (che è della stessa casa editrice), è stato assegnato a Fibre Net con la menzione: «Per l’alta specializzazione raggiunta nella produzione di materiali compositi fibrorinforzati per impieghi in campo industriale, per il continuo investimento in ricerca e sviluppo e la costante formazione delle risorse umane che fanno dell’azienda un’eccellenza di mercato». 

Cecilia Zampa riceve il premio Le Fonti. Credit: Nick Zonna
Cecilia Zampa riceve il premio Le Fonti. Credit: Nick Zonna

Il riconoscimento è motivo di soddisfazione per il management dell’azienda: «Siamo particolarmente orgogliosi per aver ricevuto un riconoscimento così prestigioso che premia l’impegno di tutti i dipendenti e i collaboratori di Fibre Net che ogni giorno concorrono a fare di noi un esempio di innovazione nel settore», ha commentato Cecilia Zampa, direttore commerciale di Fibre Net. «La nostra azienda si è distinta negli anni per l’innovazione dirompente e coraggiosa che ha portato nel mercato industriale e dell’edilizia, sviluppando nuovi ed originali prodotti e sistemi per uso strutturale in materiale composito. Il segreto del successo? Grande curiosità e coraggio, una profonda passione per il proprio lavoro, l’entusiasmo e la perseveranza nel costruire un progetto importante assieme alla nostra squadra, il piacere di condividere il nostro percorso ed i risultati assieme al mercato».

Soddisfatto anche Andrea Zampa, direttore tecnico e R&D: «Siamo ancor più felici oggi per questo premio che si affianca a eventi globali di altissimo livello e che ci identifica come eccellenza nell’innovazione tecnica e tecnologica, grazie ad un cammino di crescita continua a fianco di Centri di Ricerca Universitari, progettisti e istituzioni. Orgogliosi di aver sviluppato un know how unico e di elevato livello tecnologico che è diventato oggetto di materie di studio e di insegnamento, siamo riconosciuti come leader indiscussi nelle tecniche di miglioramento e adeguamento sismico del patrimonio storico e architettonico italiano. Poter contribuire, attraverso l’azione dei nostri collaboratori, con tecnologie e produzioni interamente realizzate in Italia ci permette di  affrontare i  mercati esteri con grande dinamismo e competenza. Siamo pronti a raccogliere le prossime sfide che ci attendono».

Piazza Affari, premio Le Fonti
Piazza Affari, premio Le Fonti

Sercomated, al vertice Nicoli e Verduci

Da sinistra, Giuseppe Freri, presidente Federcomated, Luca Berardo presidente Sercomated, Gabriele Nicoli vicepresidente Sercomated, Mario Verduci, amministratore delegato Sercomated
Da sinistra, Giuseppe Freri, presidente Federcomated, Luca Berardo presidente Sercomated, Gabriele Nicoli vicepresidente Sercomated, Mario Verduci, amministratore delegato Sercomated

Dopo la conferma di Luca Berardo alla carica di presidente Sercomated, sono state rinnovate  anche le cariche di vicepresidente e amministratore delegato. Gabriele Nicoli, che rappresenta il mondo della produzione, è stato riconfermato vicepresidente di Sercomated e Mario Verduci amministratore delegato. Tali cariche a capo dei consiglieri rivenditori e dei consiglieri produttori resteranno alla guida di Sercomated, società consortile creata da Federcomated, per il triennio 2017-2020. Rinnovato anche il consiglio di amministrazione. Come rappresentanti dei rivenditori ne fanno parte Gian Luca Bellini, Gruppo Made, Fernando Cislaghi, Unikla Milano, Franco Colarusso, Cosmo, Michele Felisio, Gruppo Bea, Francesco Freri, Freri Tramit, Giorgio Ghezzi, Centroedile Milano, Matteo Valdè, Valdè. Come consiglieri produttori fanno parte del cda Gülnaz Atila, Wienerberger Andrea Bandera, Laterlite, Emanuele Della Pasqua, Vaga, Alessandro Durini, Saint-Gobain Ppc Italia, Carlo Luisi, Ruredil, Roberto Nava, Knauf, Italo Rusconi, Velux Italia, Derek Sala, Marazzi Group. 

Da sinistra, Giuseppe Freri, presidente Federcomated, Luca Berardo presidente Sercomated, Gabriele Nicoli vicepresidente Sercomated, Mario Verduci, amministratore delegato Sercomated
Da sinistra, Giuseppe Freri, presidente Federcomated, Luca Berardo presidente Sercomated, Gabriele Nicoli vicepresidente Sercomated, Mario Verduci, amministratore delegato Sercomated

Cosa c’è sul nuovo numero di YouTrade? Scoprilo sfogliandolo online

YouTrade giugno 2017

YouTrade giugno: drenaggio, distribuzione tech, mondo bagno e…

C’è chi, non solo nella stagione estiva dei nubifragi improvvisi, fa la danza della pioggia: sono quelli che non temono temporali, grandinate e alluvioni, perché si sono dotati per tempo di efficaci sistemi di drenaggio. Prodotti e tecniche a cui il nuovo numero di YouTrade, rivista leader per il settore della distribuzione edile, dedica un ampio servizio. Se ogni anno si registrano le notizie di disastri causati da frane, fiumi in piena e diluvi sempre più abbondanti, infatti, è a causa della mancata prevenzione: ecco, dunque, una buona guida non solo per chi costruisce nuovi immobili, ma anche per la messa in sicurezza di quelli esistenti e, non ultime, per le amministrazioni locali che hanno buoni motivi per investire (risparmiando) sulla manutenzione della cosa pubblica.

Il mondo dell’edilizia e delle distribuzione, però, sarà interessato anche ad altri argomenti contenuti in YouTrade di giugno. Per esempio, alle nuove regole per lo smaltimento di rocce e inerti, che ridisegnano quello che si può e si deve fare nei cantieri. Altro tema caldo trattato dalla rivista è quello della multicanalità, anzi, della omnicanalità: lo shopping si frantuma su diverse piattaforme, digitali e fisiche. E se è vero che i materiali per le costruzioni si acquistano poco online (anche se Amazon vende già strumenti professionali) è altrettanto vero che il digitale è utilizzato ampiamente dai clienti prima e dopo l’acquisto. Un articolo fa luce sulle tendenze per il retail.

Tra i tanti argomenti su YouTrade di giugno segnaliamo anche l’ampia sezione dedicata al luogo della casa in cui la solitudine si trasforma in una occasione per curare il corpo: il bagno. Nuovi materiali, nuove soluzioni, nuove case history costituiscono un motivo di sicuro interesse anche per i rivenditori che hanno allargato l’orizzonte ai complementi d’arredo. Da leggere. Magari proprio in bagno.

Non perdete questo numero di YouTrade !

Aippeg lancia l’allarme: sale il costo per la schiuma poliuretanica

Schiuma poliuretanica
Schiuma poliuretanica

Aippeg (Associazione italiana dei produttori pannelli ed elementi grecati), dodicesima divisione Unicmi, lancia un grido di allarme per la carenza sul mercato (con conseguente aumento dei relativi costi di circa il 20% ) dell’isocianato, un componente base della schiuma poliuretanica indispensabile al processo costruttivo dei pannelli coibentati, cui va aggiunto il forte aumenti del costo dell’acciaio, stimati intorno al 40% circa ,con pesantissimi ritardi nelle consegne dello stesso materiale subiti nel primo semestre. Una situazione complessiva, spiega Aippeg, che rende la programmazione della produzione estremamente difficoltosa.

I prodotti delle aziende che aderiscono ad Aippeg sono un elemento strategico nella realizzazione di strutture ed edifici dai molteplici e diversificati utilizzi (coperture, pareti, rivestimenti di facciate, solai e solai collaboranti, solo per citarne alcuni). Il solo comparto dei pannelli coibentati rappresenta una produzione di circa 35 milioni di metri quadri, di cui il 20% è destinata all’export, mentre le relative imprese sono fonte di occupazione per circa 15.000 addetti includendo l’indotto.

Alla divisione produttori pannelli ed elementi grecati, in Aippeg aderiscono le 10 aziende leader nel mercato italiano (Isolpack, Elcom system, Isopan, Ondulit Italiana, Isomec, Lattonedil, Italpannelli, Dow Italia, Tioxide Europel (Huntsman) e Sfs Intec, che rappresentano l’80% del mercato complessivo. Durante l’assemblea di Aippeg le azienda hanno lanciato un forte segnale di preoccupazione. L’assemblea dei soci Aippeg auspica un ritorno alla normalità, in particolare per le forniture di isocianato, più rapidamente possibile, ma ritiene doveroso condividere con il variegato mondo degli utilizzatori dei propri prodotti la condizione di crisi, nella consapevolezza che le ripercussioni che un protrarsi della situazione potrebbero creare, finirebbero con il penalizzare, oltre che le imprese produttrici, proprio il mercato finale.

Schiuma poliuretanica
Schiuma poliuretanica

 

Co-housing: trend oppure condivisione obbligata degli spazi?

Co-housing, un terrazzo in comune. E se qualcuno lo usa di più?
Co-housing, un terrazzo in comune. E se qualcuno lo usa di più?

L’edilizia partecipata piace sempre più ed è un trend in continua crescita soprattutto nelle grandi città. A sostenerlo, quasi ovvio, è attraverso cohousing.it una società immobiliare che propone co-housing, che viene presentato come «abitare in modo sostenibile e un inedito sfruttamento degli spazi comuni, anche servizi innovativi che accompagnano i co-housers dalla fase progettuale fino alla consegna chiavi in mano dell’immobile». 

Cohousing.it propone, appunto, «la prima realtà ad aver introdotto in Italia interventi di edilizia partecipata: dall’Urban Village in Bovisa, primo esperimento test di qualche anno fa, alla recente ristrutturazione di un palazzo signorile in centro città». Quelle che erano case popolari a ringhiera, dove la vita è per forza di cose condivisa dato lo scarso spazio comune a disposizione, è presentato ora come un traguardo. L’esempio è COventidue, stabile «nel cuore di Milano» (in realtà nella zona intermedia), in corso XXII Marzo e «caratterizzato dall’assenza (voluta) di posti auto per favorire spazi comuni e cortili verdi». Difficile pensare al parcheggio di molte vetture nel cortile che vedete nella foto, in effetti. 

Ma sarà vero che aumenta la voglia di condividere il proprio tempo con i propri vicini del condominio?

Co-housing, un terrazzo in comune. E se qualcuno lo usa di più?
Co-housing, un terrazzo in comune. E se qualcuno lo usa di più?