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Stone&Ceramic sceglie Fila per il Devonshire Club di Londra

I trattamenti protettivi di Fila Green Linea, la linea di prodotti Fila Surface Care Solutions a basso impatto ambientale, sono stati scelti da Stone&Ceramic, specialista in pietra naturale e ceramica per progetti residenziali e commerciali di lusso, per il Devonshire Club, uno dei circoli privati più esclusivi della capitale anglosassone. Situato nei pressi di Liverpool Street, il Club è una delle destinazioni londinesi più popolari. La nuova sede, situata nella City, occupa sei piani di un ex magazzino del 18° secolo della East India Company e un grande edificio georgiano, che è stato oggetto di una ristrutturazione da 25 milioni di sterline.

Le ragioni dell’intervento

La ristrutturazione dello spazio di circa 5.400 mq è stata progettata e gestita dalla Susd, società di consulenza per lo sviluppo creativo nel settore immobiliare, con interni pensati da March&White. Stone&Ceramics ha posato i banconi su misura del bar, pareti e pavimenti in granito lucido di The Stone Collection e piastrelle firmate Porcelanosa. All’interno del bar principale e del ‘Barman’s Bar’ il granito nero belga e il “Nero assoluto” di The Stone Collection sono stati tagliati su misura per realizzare banconi con una superficie unica e per creare una splendida parete. Il pavimento è in gres porcellanato Vero Beige di Grestec Tile, mentre il levigato di Carrara è stato posato in tutta l’area di servizio. Per le pareti e i pavimenti all’interno delle sale relax sono stati scelti la pietra naturale Travertino Silver Wood di L’Antic Colonial di Porcelanosa e il Kenya Black di The Stone Collection. L’intervento, volto a dar luce al prestigio del club, ha privilegiato la scelta di materiali naturali e di fine artigianato: questa ricercata combinazione si riflette in tutto il lussuoso interno, compresi gli esclusivi bar del club e le eleganti sale relax rivestite con i materiali Stone & Ceramic e trattati con le soluzioni Fila.

Champagne Bar - Fila

L’intervento

Tutte le superfici sono state pulite e protette con trattamenti certificati per la sicurezza alimentare della linea Fila, tra cui FilaCleaner e il protettivo antimacchia a base acqua FilaMp90 Eco Plus. Il detergente universale neutro FilaCleaner è stato utilizzato per una pulizia dopo posa efficace e sicura e successivamente per la manutenzione ordinaria. È stato poi applicato su tutto il granito l’antimacchia Fila Mp90 Eco Plus che fornisce nel lungo periodo una protezione eccellente senza alterare la straordinaria estetica delle eleganti superfici. “In questo prestigioso lavoro – spiega Nicola Brunello, Technical Assistance & Training Manager Fila – il protettivo antimacchia FilaMP90 Eco Plus ha potuto esprimere le proprie caratteristiche tecniche e prestazionali. L’esigenza di usare un prodotto eco sostenibile, la certificazione Ec1+ che attesta le bassissime emissioni di Voc e la certificazione Food Contact necessaria per superfici a contatto con gli alimenti, sono stati determinanti per la scelta di questo antimacchia tecnologicamente avanzato. Non meno importante è la velocità di applicazione e di messa in opera del protettivo, che permette dopo sole 4 ore di trafficare la superficie, cosa non scontata in situazioni di cantiere dove i tempi di realizzazione contano”.

Cocktail Bar

I prodotti

FilaCleaner è il detergente concentrato universale che pulisce delicatamente tutti i pavimenti e i rivestimenti, ideale per cotto, gres porcellanato, ceramica smaltata, clinker, cemento, legno, pietra naturale, granito, agglomerati, marmo anticato, sassi e ciottoli. Rispetta le superfici trattate e delicate perché agisce senza aggredirle, è perfetto per la manutenzione delle pavimentazioni cerate e di laminati ed è indispensabile per il lavaggio dopo posa dei pavimenti in pietra naturale con finitura lucida. Si può usare a varie diluizioni ed è altamente biodegradabile.

FilaMp90 EcoPlus è il protettivo antimacchia senza solventi idrocarburici a effetto naturale che protegge e semplifica la pulizia, riducendo l’assorbimento del materiale senza alterarne l’aspetto estetico. È la miglior difesa in versione ecologica dalle macchie per gres porcellanato, pietra naturale, marmo e granito con finitura lucida, patinata, spazzolata, levigata fine opaca. Essendo a base acqua, sopporta situazioni di umidità residua, non fa film e non ingiallisce. È ideale per la protezione di tavoli, top di cucine e bagni. Il prodotto è testato come “idoneo per contatto con gli alimenti”. FilaMp90 Eco Plus viene prodotto a bassissime emissioni di Voc e contribuisce ai crediti Leed.

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La soluzione salvaspazio Hörmann per garage collettivi

Serrande e griglie avvolgibili TGT Hörmann

Gli edifici residenziali, commerciali o adibiti a uffici vengono spesso progettati con garage sotterraneo. Per queste strutture, Hörmann ha appositamente ideato la linea prodotti TGT per garage collettivi, progettati con  importanti e mirati requisiti. Nella scelta di una chiusura per garage collettivi giocano un ruolo importante aspetti come rapporti di spazio ridotti, frequenze di apertura e chiusura elevate, scorrimento silenzioso, efficienza ed elevata sicurezza funzionale. Garantisce un’ottima rispondenza a tutti questi requisiti il nuovo sistema di chiusura per garage sotterranei TGT di recente proposto da Hörmann, leader europeo nelle chiusure civili e industriali.

Hörmann - H-TGT-1

Caratterizzata da un’apertura verticale che non deborda sulla strada, la serranda TGT permette di sfruttare il posto direttamente davanti alla chiusura, senza intralciare il passaggio di persone o veicoli sul marciapiedi adiacente. La costruzione compatta del TGT necessita solo di un’altezza architrave minima, cosicché lo spazio sotto il soffitto rimane interamente libero per le linee di alimentazione. L’installazione del prodotto è semplice e veloce: i componenti vengono collocati in pochi step e, anche in presenza di ingressi con rampe o con pendenze laterali, il montaggio può essere eseguito senza problemi. Dato che le chiusure per garage collettivi sono di gran lunga più utilizzate di quelle presenti sui garage singoli, il modello TGT è stato concepito per 300 cicli portone (apertura-chiusura) al giorno. Dotato di motorizzazione di serie WA 300 R S4 e di una peculiare tecnologia con molle a trazione, TGT presenta inoltre il sistema Soft-Start e Soft-Stop che garantisce un’apertura e una chiusura particolarmente silenziose.

Hörmann - H-TGT-2

Serranda e griglia avvolgibile TGT

Il modello TGT è disponibile con due varianti del manto. Innanzitutto, viene proposto come serranda avvolgibile, con profili in acciaio a doppia parete coibentati Decotherm S in una dimensione di 5000 x 2400 mm. In questa versione, i profili sono proposti in esecuzione zincata o in RAL a scelta e quindi l’estetica della chiusura può essere adattata al mood dell’edificio. Inoltre, TGT Hörmann è disponibile come griglia avvolgibile HG-L, in dimensioni fino a 6000 x 2400 mm. La griglia in alluminio dispone di una grande sezione trasversale di aerazione, cosicché anche a portone chiuso è possibile un ricambio d’aria naturale del garage. Entrambi i manti sono equipaggiati di serie con una protezione antiestrazione che mantiene il prodotto ancora più saldo e sicuro nelle guide, anche in presenza di forte carico dovuto al vento o a tentativi di effrazione.

PM 1622-F Tiefgaragentor TGT - Die Torlösung für Sammelgaragen

Tecnologie di sicurezza

Per evitare che all’apertura e alla chiusura del TGT qualcuno resti involontariamente ferito, il rivestimento del manto funge anche da protezione antiagganciamento, perché abbraccia completamente il rotolo della serranda. Inoltre, la motorizzazione Hörmann WA 300 R S4 dispone di un limitatore di sforzo integrato. Questo sistema è in grado di  arrestare il movimento della serranda, qualora quest’ultimo incontri un ostacolo durante la chiusura o nel caso per esempio un bambino tenti di appendersi in fase di apertura. Rispetto ad altri sistemi di chiusura, decadono quindi tutti i costi per costole di sicurezza e protezioni antitrascinamento. Uno sbloccaggio d’emergenza rende infine possibile un’apertura semplice e veloce del portone anche in caso di black-out, permettendo quindi alle auto di entrare e uscire comunque dal garage collettivo. Il portone può infatti essere azionato manualmente, senza ulteriore manovella o catena d’emergenza.

PM 1622-F Tiefgaragentor TGT - Die Torlösung für Sammelgaragen Bild 4

 

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Guida AISMT ‘L’involucro edilizio a qualità aumentata’

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Pubblicata la nuova guida “L’involucro edilizio a qualità aumentata” di AISMT-Associazione italiana schermi e membrane traspiranti, disponibile gratuitamente sul sito dell’associazione. 

Documento fondamentale per il mondo della progettazione, la guida approfondisce il ruolo e l’importanza della qualità degli schermi e delle membrane traspiranti per l’involucro edilizio. Oltre a essersi diffusi nei sistemi costruttivi italiani, schermi e membrane traspiranti si sono evoluti per essere al passo con le nuove sfide ambientali e rispondere alle esigenze delle diverse zone climatiche. Un ruolo determinante,  confermato anche dalla nuova Normativa UNI 11470:2015 e dalla Legge 90/2013 attuata dai Decreti del 26/06/2015. A completare la guida una serie di esempi tecnici, completi di schemi tetto di facile fruizione, sulle best practice per ristrutturare utilizzando gli SMT.

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È possibile scaricare gratuitamente la guida in pdf, previa registrazione sul sito dell’Associazione, verrà inviata via email la password per accedere all’Area Download Guide Tecniche.

 

AISMT è l’Associazione italiana schermi e membrane traspiranti, nata per regolamentare la qualità e l’impiego degli schermi e delle membrane traspiranti nelle costruzioni, per assicurare il massimo ottenimento dei vantaggi derivanti dall’utilizzo di questi prodotti. AISMT è nata nel maggio 2008 per volontà di cinque aziende del settore: Riwega, Icopal, Dörken Italia, Klöber Italia, Monier.

A Leroy Merlin il Retail Technology Award Europe

Leroy Merlin ha vinto il prestigioso premio Retail Technology Award Europe (RETA) per aver installato nei propri punti vendita grazie alla collaborazione con Pricer per fornire la prima soluzione dinamica e completamente automatizzata di localizzazione dei prodotti nei punti vendita. I clienti avranno finalmente la possibilità di trovare con facilità i prodotti mediante l’app mobile di Leroy Merlin «Leroy Merlin-Rêver& Réaliser» oppure usando i totem disponibili nei punti vendita.

L’EHI Retail Institut mette in evidenza i retailers in grado di fornire soluzioni tecnologiche innovatrici e che si differenziano per il valore sviluppato. La categoria “Miglior Esperienza Cliente” è in particolare un premio molto ambito che viene riconosciuto ad un retailer che integra una soluzione tecnologica con nuove metodologie di business e di gestione con l’obiettivo di fidelizzare e migliorare la soddisfazione dei clienti. Il premio 2017 è stato attribuito a Leroy Merlin per la possibilità offerta ai suoi clienti in Francia di localizzare facilmente i prodotti nei punti vendita tramite i totem multimediali oppure direttamente con il proprio smartphone, elemento che rappresenta una anteprima mondiale in questo settore.

Squadra Leroy Merlin

Questa capacità, unica nel suo settore, fornita dal sistema Pricer di rilevare la posizione dei prodotti all’interno del punto vendita senza l’ausilio di supporto diretto da parte del personale è stata immediatamente integrata nell’applicazione mobile sviluppata assieme alla società Phocéis. In questo modo al cliente viene sempre indicato se un prodotto è disponibile (oppure se è ordinabile online) e dove si trova all’interno del punto vendita monitorando sempre eventuali spostamenti. L’app mobile e l’esperienza omnicanale diventa in tal modo utile e notevolmente arricchita. Grazie al sistema di localizzazione automatica dei prodotti disponibile sull’app Leroy Merlin e sui totem multimediali, i dipendenti possono focalizzarsi maggiormente su servizi a valore aggiunto e di maggiore utilità per i clienti.

Inizialmente Leroy Merlin avevano installato le etichette elettroniche di Pricer nei propri punti vendita per migliorare la gestione e l’accuratezza dei prezzi oltre a voler migliorare l’esperienza e le informazioni disponibili per il cliente. Grazie alla velocità ed altri elementi unici forniti dalla tecnologia di Pricer, le etichette elettroniche sono diventate in tal modo parte integrante della digitalizzazione del punto vendita e della migliore comunicazione al cliente. La particolarità delle etichette elettroniche fornite da Pricer, si basa su di un brevetto esclusivo che sfrutta un sistema di comunicazione basato su segnali di luce invisibile infrarosso. Non basandosi su radiofrequenza, il sistema sfrutta di conseguenza un tipo di comunicazione velocissimo, senza interferenze e sicuro anche per la salute degli utenti. Oltre a poter aggiornare il contenuto delle etichette elettroniche, il sistema riesce a gestire le etichette quali elementi attivi IOT (Internet of Things) per numerosi altri ambiti tra cui la possibilità di calcolare la posizione all’interno di un punto vendita, logistica o industriale. Nel caso di Leroy Merlin, il sistema monitora ogni aggiornamento delle etichette elettroniche garantendo il 100% degli aggiornamenti tramite un segnale bidirezionale di conferma dell’avvenuto aggiornamento; questo segnale di conferma fornito delle singole etichette viene ricevuto da numerosi ricevitori che, mediante algoritmi specifici riesce ad ottenere la trilaterazione automatica e indicare l’ubicazione dell’etichetta nel punto vendita.

Il sistema di Pricer è già stato premiato in passato da numerosi altri RETA Awards come ad esempio con Carrefour che, grazie alla soluzione Pricer, ha fornito ai propri clienti la possibilità di una navigazione dinamica all’interno del punto vendita, semplicemente usando il proprio smartphone. «Dove qualcuno vede solo una etichetta elettronica, riusciamo a sorprendere il mercato e proporre delle innovazioni tecnologiche che permettono di rivoluzionare il mondo del retail in modo semplice, veloce e innovativo», dichiara Andreas Renulf, CEO di Pricer. «Ringraziamo Leroy Merlin per averci dato fiducia e per averci incluso nella loro strategia omnicanale».

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Ristrutturazione edilizia: nasce BioNaturCalce per murature degradate

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Dovete intervenire in una ristrutturazione edilizia? Se il problema è il risanamento e il restauro delle murature degradate, a venire in aiuto c’è BIONATURALCALCE di Cugini, azienda storica della Val Seriana, specializzata nella produzione di calce idraulica naturale, malte premiscelate e filler calcareo. La nuova linea BIONATURALCALCE  è a base di calce idraulica naturale NHL3,5 e bio-pozzolana e si compone dei seguenti prodotti: 

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BIONATURALCALCE STRUTTURALE

Malta premiscelata a secco, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-legante minerale ad azione pozzolanica, sabbie selezionate e fibre. La calce idraulica naturale conferisce al prodotto un’elevata porosità e traspirabilità e, grazie alla presenza del bio-legante minerale, un’estrema resistenza agli agenti aggressivi e una scarsa propensione alla formazione di efflorescenze. Il prodotto è conforme alla norma EN 998-1 ed è classificato come GP CS IV.
Il prodotto è ideale in applicazioni dove sono richieste elevate prestazioni meccaniche o nel rinforzo statico; può essere impiegato come intonaco nel ripristino e consolidamento di murature in laterizio, mattoni, pietra, blocchi in calcestruzzo, anche in abbinamento a reti metalliche elettrosaldate o in fibra di vetro alcali-resistente. Può essere utilizzato anche come malta di allettamento e di stilatura per murature portanti e di tamponamento. Tutti i prodotti del ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia, sono formulati a partire da costituenti naturali e a basso impatto ambientale

 

 

BIONATURALCALCE MALTA

Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività, sabbie silicee di origine fluviale e fibre. La calce idraulica naturale conferisce al prodotto un’elevata porosità e traspirabilità e, grazie alla presenza della bio-pozzolana, un’estrema resistenza agli agenti aggressivi e una scarsa propensione alla formazione di efflorescenze. Il prodotto è l’ideale per la ricostruzione di parti mancanti di muratura, la stilatura dei corsi tra gli elementi costruttivi o la realizzazione di piccoli rappezzi d’intonaco. Il prodotto permette di confezionare malte del tutto compatibili con le murature storiche sia per affinità della composizione, sia per le caratteristiche fisico-meccaniche. Rispetto alle malte antiche, però, il prodotto presenta un’estrema resistenza contro gli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera, nell’acqua piovana e nella muratura stessa, come: sali solfatici, cloruri, nitrati, ecc. Il prodotto deve essere impiegato per la ricostruzione di porzioni di muratura con la tecnica del rincoccio e/o del cuci-scuci nel ciclo di risanamento BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale. La malta è conforme alla norma UNI EN 998-1 ed è classificata come GP CS III – W1.

BIONATURALCALCE RINZAFFO

Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività, sabbie silicee di origine fluviale e fibre. La calce idraulica naturale conferisce al prodotto un’elevata porosità e traspirabilità e, grazie alla presenza della bio-pozzolana, un’estrema resistenza agli agenti aggressivi e una scarsa propensione alla formazione di efflorescenze. Il suo impiego, oltre a promuovere l’aggrappo tra la muratura esistente e il corpo d’intonaco, contrasta il passaggio dei sali idrosolubili presenti nell’umidità di risalita capillare ed elimina la formazione di efflorescenze saline. L’intonaco è conforme alla norma UNI EN 998-1 ed è classificato come GP CS IV – W1. Il prodotto è stato studiato per essere utilizzato come strato d’aggrappo e barriera salina nel ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale. In situazioni di particolare degrado con forte presenza di sali o quando si vuole preservare al massimo l’estetica delle superfici è indispensabile trattare preventivamente il supporto con primer antisale.

BIONATURALCALCE INTONACO DEUMIDIFICANTE

Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività, sabbie silicee di origine fluviale e fibre. L’intonaco è caratterizzato da alta porosità, elevata permeabilità al vapore acqueo e basso assorbimento d’acqua, in accordo a quanto previsto degli standard WTA per gli intonaci deumidificanti. La grande superficie evaporante permettere lo smaltimento dell’acqua da umidità di risalita capillare attraverso un rilascio controllato di vapore acqueo, lasciando la muratura perfettamente asciutta. L’intonaco è conforme alla norma UNI EN 998-1 ed è classificato come R CS II. Prima di applicare il corpo d’intonaco è necessario aver eseguito lo strato di aggrappo con BIONATURALCALCE RINZAFFO. Il prodotto è stato studiato per essere utilizzato come corpo d’intonaco deumidificante nel ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale.

BIONATURALCALCE INTONACO DA RESTAURO TRADIZIONALE

Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività, sabbie silicee di origine fluviale e fibre. L’intonaco è conforme alla norma UNI EN 998-1 ed è classificato come GP CSII – W0. Prima di applicare il corpo d’intonaco è necessario aver eseguito lo strato di aggrappo con BIONATURALCALCE RINZAFFO. Il prodotto è stato studiato per essere utilizzato come corpo d’intonaco ove non sussiste il problema della risalita capillare (almeno un metro oltre la zona degradata dall’umidita) nel ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale.

BIONATURALCALCE FINITURA

Malta premiscelata a secco di colore nocciola, a base di calce idraulica naturale (NHL 3,5 in accordo a EN 459-1), bio-pozzolana a elevata reattività e sabbie silicee di origine fluviale. La finitura possiede ottima lavorabilità, elevata adesione al corpo d’intonaco, protegge dalla pioggia battente e consente il passaggio del vapore acqueo. Il prodotto può essere finito a frattazzo o a spatola, può essere lasciato a vista, grazie al colore gradevole e naturale, oppure può ricevere vernici o finiture colorate di natura minerale ad alta traspirabilità. Il prodotto è conforme all’UNI EN 998-1 ed è classificato come GP CSII – W2. Il prodotto è stato studiato per essere utilizzato come strato finale di protezione nel ciclo BIONATURALCALCE, specifico per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tutti i prodotti sono completamente naturali e a basso impatto ambientale.

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A come Adigeo, apre il nuovo shopping centre di Verona

Verona ha una nuova arena, Adigeo. A differenza dell’anfiteatro, non sorge nel centro storico della città, bensì alle sue porte, a Sud, in viale delle Nazioni 1, ed è un centro commerciale. La nuova arena dello shopping scaligero sorge lì dove un tempo c’erano i capannoni (poi abbandonati) delle Officine Adige. La “a” di Adigeo fa dunque rima con la “r”, peraltro tripla, di riqualificazione, risanamento e rigenerazione del tessuto urbano. A partire dall’asse d’ingresso in città: viale delle Nazioni, viale del Lavoro e viale Piave. Insomma, una fetta di Verona ridisegnata e ri-progettata.

Ebbene, giovedì 30 marzo, ore 9:00, il taglio del nastro ufficiale a cura del sindaco Flavio Tosi e del management delle società Ece (gruppo tedesco leader europeo nella creazione e gestione di grandi centri commerciali) e Cds Holding (società di Brescia che ha già realizzato alcuni centri commerciali in Italia, tra cui Le Corti Venete a San Martino Buon Albergo) che hanno curato e sviluppato il progetto, grazie anche al supporto di L35 come design consultant e Michele Segala e Studio Zappa come architetti esecutori. Su una superficie di circa 47.000 metri quadri i clienti troveranno più di 130 negozi con un mix di marchi internazionali e italiani, ma anche numerose offerte gastronomiche nella food lounge al primo piano della struttura, caratterizzata da grandi vetrate.

Adigeo, esterno giorno

Sostenibilità a livello di progettazione, costruzione e gestione

Anche nel contesto della sostenibilità Adigeo convince con numerose misure. Ad esempio, già in fase di progettazione l’edificio è stato ottimizzato in termini di consumo energetico con l’ausilio di una pianificazione energetica. Viene utilizzata un’illuminazione LED a risparmio energetico, espressamente pensata ai fini dell’impiego nei centri commerciali. Un impianto fotovoltaico installato sul tetto del centro assicura una produzione di corrente elettrica priva di emissioni. L’utilizzo delle acque piovane per l’irrigazione delle aree verdi esterne e l’impiego di sistemi di risparmio idrico nei servizi igienici assicurano un uso efficiente dell’acqua. Inoltre, durante l’operatività del centro è prevista una gestione dei rifiuti con raccolta differenziata. Per l’edificio si auspica l’ottenimento di una certificazione di sostenibilità LEED oro.

Adigeo, interno

Architettura elegante ispirata al design italiano moderno

Adigeo pone nuovi accenti anche dal punto di vista architettonico: la pianta del centro è a forma di “A” – che sta ovviamente proprio per “Adigeo” – e crea la cornice ideale per la presentazione delle collezioni e dei marchi più moderni. La superficie a vetrate estese assicura un ambiente luminoso e accogliente e crea un collegamento diretto tra interno ed esterno. Il linguaggio architettonico, dall’eleganza semplice e senza età, vive di emozionanti contrasti tra materiali come vetro, simil-arenaria e lamelle metalliche. Nel quartiere veronese dove sorge Adigeo è sorto quindi un nuovo punto d’attrazione, che impronterà l’area circostante e costituirà parallelamente un elemento focale per la rivalorizzazione di quest’area cittadina. Anche al suo interno Adigeo convince grazie al linguaggio chiaro ed elegante, ispirato nei colori e nella scelta dei materiali al moderno design italiano. Materiali di pregio e una cromaticità calda generano un’atmosfera accattivante per i visitatori. Un clou è costituito dalle facciate dei negozi a doppia altezza, che creano una cornice particolare e mettono in scena suggestivamente gli shop e i loro marchi. I telai delle facciate in alluminio ossidato di colore bronzo dorato, in connubio con la pietra naturale beige dei pavimenti, danno vita a un’ambientazione di alto pregio. Al comfort dei visitatori provvedono inoltre numerosi blocchi di sedute e aree lounge, con divani confortevoli e comode poltrone, che invitano a fermarsi e a rilassarsi.

Adigeo, interno

Ampia offerta di servizi per i clienti

Per rendere la permanenza il più piacevole possibile ai visitatori di Adigeo, ECE offre numerosi servizi. Tra di essi rientrano il Wi-Fi gratuito in tutto il centro, un giardino d’infanzia con accudimento gratuito nella prima ora, superfici di gioco per bambini, una stanza fasciatoio per i bebè, un servizio di noleggio di kid-cars e buggies, parcheggi riservati a donne e famiglie, il “car finder” per ritrovare rapidamente la propria automobile con l’aiuto di codici QR, un moderno sistema di orientamento dei clienti in 3D, un punto di informazione per la clientela, un sistema di gift card, stazioni per ricaricare i cellulari, cassette di sicurezza per i clienti e la selfie-photo-box ECE, da dove sarà possibile caricare direttamente sui social fotografie con sfondi speciali del centro commerciale. Sono inoltre a disposizione dei visitatori oltre 2.000 parcheggi direttamente presso il centro. Adigeo è posto su una delle principali arterie cittadine che danno accesso al centro di Verona, da cui dista circa 3 km. Si trova a soli circa 500 metri dall’uscita autostradale di Verona sud. Inoltre è ben collegato con la rete degli autobus locale.

Adigeo, interno

Dopo 18 mesi di cantiere, Adigeo apre in anticipo rispetto alle tempistiche previste in origine. E il successo nell’affitto delle superfici commerciali testimonia la validità del progetto e dell’ubicazione di questo shopping district: gli spazi commerciali sono già occupati al 100%, con contrattualizzazione degli affitti molto prima dell’inaugurazione del centro. Il centro, realizzato da ECE in collaborazione con lo sviluppatore di strutture commerciali Cds Holding e Cds Costruzioni nella veste di general contractor, rientra in un vasto progetto di valorizzazione del quartiere a sud di Verona. Ece ha investito circa 170 milioni di euro nel progetto e sarà dunque ECE Italia a gestire e ad occuparsi a lungo termine dell’affitto degli spazi commerciali. Globalmente Adigeo creerà circa 1000 posti di lavoro. Con il Megaló di Chieti e La Cartiera di Pompei, Ece gestisce attualmente due altri centri commerciali in Italia. Peraltro, vista l’alt domanda di affittuari, Ece ha esteso la superficie di Adigeo già durante la fase di progettazione e di costruzione con ulteriori spazi che verranno inaugurati in estate.

Flavio Tosi, sindaco di Verona
Flavio Tosi, sindaco di Verona

Flavio Tosi

“Adigeo costituisce un’importante opportunità data alla città, con l’offerta sul mercato del lavoro di più di mille nuovi posti, collegati alla gestione delle nuove attività commerciali, ed almeno altri 200 posti volti alla realizzazione di tutti i servizi accessori come, ad esempio, la sorveglianza e le pulizie della struttura. Attraverso una complessiva riqualificazione di questa zona della città (con nuovi parchi e la prossima attivazione del filobus) e contemporaneamente, con l’apertura di tutta una serie di attività in ambito prevalentemente commerciale è oggi possibile, in un contesto di forte crisi del mercato del lavoro, presentare alla cittadinanza un’ampia offerta di nuove opportunità”. La chiosa del primo cittadino di Verona: “Da non dimenticare le risorse investite in opere viabilistiche, con quasi 15 milioni di euro messi a disposizione del Comune di Verona da parte dei privati, che han-no consentito la realizzazione di nuovi svincoli stradali ed una più unifor-me viabilità nella zona. Una preziosa opportunità che, oltretutto, ha ricon-vertito un’area da tempo degradata della città”.

Joanna Fisher

“Adigeo è un esempio eccellente di un centro commerciale Ece moderno, orientato coerentemente verso i clienti, con un’elevatissima qualità dell’ambientazione, in cui abbiamo fatto confluire tutto il nostro know-how”, afferma Joanna Fisher, Managing Director Center Management di Ece. “Grazie ai numerosi servizi, al pregiato design, all’atmosfera accatti-vante e a un mix  allettante di brand, con Adigeo offriamo ai nostri clienti un’esperienza di shopping convincente, confortevole e al passo con i tempi”.

A sinistra Joanna Fisher, a destra Christoph Augustin
A sinistra Joanna Fisher, a destra Christoph Augustin

Christoph Augustin

“Il fatto che il centro è già interamente affittato prima della sua apertura conferma l’elevata qualità del concept e dell’ubicazione di Adigeo”, dice Christoph Augustin, Ece Managing Director International e Project Director di Adigeo. “Grazie al grande interesse per il progetto abbiamo realizzato anche un ampliamento del centro inizialmente previsto, e anche questo è stato già affittato. Con il solerte sostegno dell’amministrazione locale, provinciale e regionale e di tutti gli Enti coinvolti, in particolare il sindaco di Verona, Flavio Tosi, e la collaborazione dei nostri partner di progetto Cds abbiamo ultimato con successo e prima dei tempi previsti questa nuova splendida attrazione di Verona”.

Katrin Berling - Center Manager Adigeo
Katrin Berling – Center Manager Adigeo

Katrin Berling

Center Manager di Adigeo è Katrin Berling, che lavora in ECE dal 2000 e in precedenza ha guidato, tra l’altro, il Rosengårdcentret a Odense in Danimarca. “Siamo felici di partire e di poter accogliere da Adigeo i nostri clienti di Verona e della sua regione”, afferma la Center Manager Katrin Berling. “Nei prossimi giorni organizzeremo un variegato programma di inaugurazione. Anche per i prossimi mesi abbiamo già previsto numerosi eventi e azioni, con cui desideriamo rendere la visita ad Adigeo un evento speciale.”

Clima di fiducia in lieve calo, ma salgono gli ordini

Armatura per cemento

Buone e cattive notizie: a marzo 2017 l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 106,6 a 107,6 rimanendo sul livello medio del periodo gennaio-febbraio 2017; anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un incremento (da 104,3 a 105,1), raggiungendo il livello più elevato da gennaio 2016. Ma va in controtendenza solo il settore delle costruzioni, dove l’indice di fiducia registra un lieve calo passando da 123,9 a 123,3. Inoltre, nel settore delle costruzioni i giudizi sugli ordini migliorano (da -32 a ‑30 il relativo saldo), ma le aspettative sull’occupazione sono in diminuzione (da -4 a -7 il saldo).

L’aumento dell’indice di fiducia dei consumatori è dovuto essenzialmente al miglioramento del clima economico (da 120,8 a 126,4) e di quello futuro (da 109,9 a 111,6); invece, il clima personale e quello corrente scendono, rispettivamente, da 102,1 a 101,0 e da 104,7 a 104,5. I giudizi e le aspettative dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese migliorano (il saldo passa da -50 a -60 e da -37 a -29, rispettivamente); aumenta il saldo sia dei giudizi (da -16 a -7) sia delle aspettative (da -17 a -11) sui prezzi al consumo. Infine, diminuiscono le aspettative sulla disoccupazione (da 28 a 24 il relativo saldo). Con riferimento alle imprese, nel mese di marzo si registra un diffuso miglioramento della fiducia: nel settore manifatturiero l’indice aumenta da 106,4 a 107,1, nei servizi sale da 105,5 a 106,5 e nel commercio al dettaglio passa da 108,4 a 108,7.  

Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero si evidenzia un miglioramento dei giudizi sugli ordini (il saldo passa da -6 a -5), in atto da quattro mesi consecutivi; si registra altresì un aumento delle attese sulla produzione il cui saldo si attesta sul valore più elevato da novembre 2015 (il saldo passa da 13 a 14); il saldo dei giudizi sulle scorte rimane stabile a quota 4. 

Armatura per cemento
Armatura per cemento

Finestre Internorm nell’edificio più alto di Palermo

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All’interno del grattacielo Ina Assitalia, l’edificio più alto di Palermo con un’altezza di 65 metri e 18 piani, le finestre Internorm hanno cambiato il volto di uno studio medico-legale professionale, ristrutturato negli spazi interni per dare agli ambienti una maggiore funzionalità e un’estetica in linea con le tendenze attuali dell’interior design. 

Lo schema progettuale è nato dalla necessità di ottenere un migliore benessere degli ambienti interni di studio, con una tipologia di infissi in linea con lo stile e il decoro dei prospetti esterni, e con una attenzione particolare alla criticità dell’azione del vento. Per la sua posizione in altezza, infatti, l’unità immobiliare è esposta alla pressione delle raffiche di vento che influiscono direttamente sugli infissi, che possono raggiungere i 50/60 nodi pari a 25 – 30 m/s ( metri al secondo), agendo perpendicolarmente sulla superficie piana degli stessi.

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I progettisti hanno scelto così di installare un serramento Internorm con telaio con profondità del profilo di 90/93 mm con tecnologia Fix-O-Round, sistema a tre guarnizioni e sistema a cinque camere con termoschiuma altamente isolante e triplo vetro da 48 mm, basso emissivo 33 b2 15 Ar/4/15 Ar/b 33.2, per un raggiungimento di isolamento acustico fino a 45 dB.

I serramenti Internorm assicurano una durabilità nel tempo e garantiscono una corretta illuminazione, una riduzione dell’irraggiamento, una perfetta tenuta all’aria, alla pioggia ed alle intemperie in genere, un ottimo isolamento acustico e termico.

 

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SCHEDA PROGETTO 

TIPOLOGIA: Studio medico-legale
LUOGO: Palermo
COMMITTENTE: Privato
DESCRIZIONE: Ristrutturazione studio medico
PROGETTISTI: pm architecture – Arch. Piergiorgio Miserendino
SERRAMENTI: Internorm Italia di Gardolo (Trento) modello KF410 Home Soft in PVC/alluminio
CARATTERISTICHE SERRAMENTI : Canalina Vetro ISO; vetro basso emissivo light, vetraggio vetro triplo 48MM b.e.trasp. 33 b2(VSG)/15 Ar/4/15 Ar/b 33.2 (VSG) valore Ug 0,5W/mqK valore bB 45, maniglia interna ORN-F1 (33899), colore interno bianco (W), colore esterno anodizzato non pigmentato GS-V (C0)
PARTNER COMMERCIALE: Gold Group Parisi SaS – Monreale (Palermo)
BLOWER DOOR TEST: Norma EN UNI 13829 -METODO A- stima tenuta d’aria con misurazione puntuale a 50Pa

I prodotti Soprema per le moderne Case Passive

Le lastre termoisolanti del gruppo al fianco dei professionisti della bioedilizia

In provincia di Brescia Estudoquarto_studiostanza, studio di architettura fondato dal Dott. Arch. Marcio Tolotti e dal Geom. Enrico Romanenghi, ha recentemente progettato un edificio ecosostenibile ad utilizzo residenziale, usufruendo della qualità tecnologica e costruttiva del Gruppo Soprema. Operante su tutto il territorio nazionale, lo studio si occupa di progettazione di case passive e case in legno a basso impatto ambientale, ideazione d’interni e disegno d’arredo e progetti di architettura residenziale, commerciale e industriale.

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Il progetto di Estudoquarto_studiostanza riguarda l’ampliamento di una struttura esistente con l’ideazione e la realizzazione di una Casa Passiva di 110 mq: una tipologia di abitazione che garantisce benessere termico senza o con una minima fonte energetica interna, rinunciando al convenzionale impianto di riscaldamento. Tramite l’irraggiamento solare trasmesso dalle finestre e il calore generato internamente da elettrodomestici e dagli occupanti stessi, l’edificio beneficia di un apporto di temperatura passiva quasi sufficiente a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda.

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Di fronte all’esigenza del cliente di ampliare l’abitazione preesistente, costruita secondo l’edilizia tradizionale, con un nuovo edificio dal basso consumo energetico, lo studio bresciano ha scelto la tecnologia X-LAM: pannelli in legno lamellare incrociato con funzione portante nelle costruzioni in legno ecocompatibili. L’innovazione e la funzionalità delle soluzioni Soprema hanno contribuito alla realizzazione della platea calda per tutta la superficie basale dell’edificio, resa possibile dall’utilizzo dell’isolante ad alta resistenza a compressione Efyos XPS: una lastra in polistirene estruso eco-efficiente, prodotta con espandente ecologico CO2 e Dichiarazione Ambientale EPD/LCA Climate Declaration, già nota al pubblico con il nome Gematherm,  che coniuga innovazione tecnologica a grande risparmio energetico, interamente riciclabile e che rispecchia pienamente le normative dei più importanti Enti di certificazione europei.

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La lastra Efyos XPS impiegata nel progetto è caratterizzata da una superficie liscia con struttura a celle chiuse che la rendono impermeabile all’acqua, insensibile al gelo-disgelo ed imputrescibile nel tempo: la sua elevatissima resistenza alla compressione pari a 700 kPa è ottenuta attraverso un sofisticato processo produttivo, grazie al quale si posiziona al vertice dei prodotti isolanti più performanti e affidabili dal punto di vista meccanico.

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Soprema Srl, leader nelle protezioni coibenti e impermeabili per l’edilizia, conferma tutta la propria expertise e conoscenza nel campo degli isolanti termici con un prodotto ideale per architetti e progettisti grazie a caratteristiche che si adattano perfettamente a case passive ed edifici eco-compatibili. Una soluzione che sposa al meglio le richieste di chi, come afferma Estudoquarto_studiostanza: “vuole costruire il proprio spazio di vita in modo eco-sostenibile e passivo”.

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Vivere a energia quasi zero con Wienerberger

Wienerberger - Domus 2020

Vivere a energia (quasi) zero è possibile. Grazie ai laterizi Wienerberger. La casa del futuro si chiama con un nome del passato, dal latino: domus, casa. Per la precisione Domus 2020. Un progetto di recupero e sostituzione edilizia che ha portato alla realizzazione a Modena di un’unità residenziale ecosostenibile. Un edificio a energia quasi zero alle porte del centro storico della cittadina medievale di Formigine: a una decina di chilometri a Sud di Modena sorge appunto DOMUS 2020, casa monofamiliare firmata dall’architetto Angelo Zanti, frutto di un progetto di recupero edilizio.

L’immobile, la cui realizzazione è terminata nel 2016, si contraddistingue per la sua elevata efficienza energetica, in linea con i parametri europei in termini di contenimento dei consumi, grazie a un attento equilibrio tra involucro, impiantistica e produzione di energia da fonti rinnovabili. Un’architettura sostenibile e durevole nel tempo, basata su un linguaggio e una filosofia progettuale e costruttiva fatta di razionalizzazione degli usi e forme pure, tecnologie con bassi costi di gestione e grande attenzione all’ecosostenibilità.

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L’involucro edilizio

La struttura di Domus 2020 è stata realizzata con intelaiatura in cemento armato e tamponamenti in termolaterizio pesante, rivestiti con termointonaco in sughero e calce. Un edificio esternamente solido e internamente flessibile, con i componenti interni e i sistemi impiantistici completamente riciclabili, smontabili e ricomponibili. Il percorso di realizzazione della nuova unità residenziale ha eliminato ogni forma di assistenza muraria così come la maggior parte dei rifiuti e prodotti di risulta del cantiere, rendendo la nuova realizzazione compatibile con un obiettivo tanto delicato come quello del recupero urbano. In aggiunta le soluzioni utilizzate per l’involucro, caratterizzate da elevate performance di isolamento termoacustico, hanno consentito di installare un innovativo apparato impiantistico di climatizzazione integrato only air, costituito esclusivamente da pompa di calore e ventilazione meccanica controllata, ideale per gli edifici residenziali intelaiati a tamponamenti pesanti in termolaterizio come Domus 2020. La piattaforma tecnologica è completata da un sistema domotico che ne permette anche la gestione remota. L’immobile progettato dall’architetto Zanti è un edificio sostenibile che rinuncia ai combustibili fossili, recupera le acque meteoriche e utilizza l’energia rinnovabile del sole anche in termini di mobilità, grazie alla predisposizione di sistemi di accumulo e ricarica; tutti elementi che si collocano in un percorso di indipendenza dalle reti di distribuzione energetica per ottenere una riduzione dei costi diretti e un miglioramento dell’ecosistema globale.

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La scelta delle soluzioni Wienerberger

L’importante e delicato rapporto tra risparmio energetico e qualità progettuale è uno dei temi cari al gruppo Wienerberger, da sempre impegnato nella produzione di soluzioni in laterizio complete che aiutino nella progettazione di nZEB (edifici a energia quasi zero) mettendo al centro del progetto la sostenibilità ambientale degli edifici. Le soluzioni Wienerberger sono infatti studiate per realizzare involucri altamente prestazionali, come nel caso di Domus 2020. Per il progetto di Formigine i progettisti hanno scelto per la muratura da tamponamento Porotherm Bio Plan 38 T – 0,09, blocco rettificato che, grazie alle sue elevate prestazioni in termini di isolamento termico, isolamento acustico, traspirabilità, resistenza meccanica al fuoco, garantisce una trasmittanza U pari a 0,23 W/m²K, oltre a una conducibilità λ di appena 0,09 W/mK. Proprietà ed elementi strategici per il contenimento dei consumi energetici che hanno permesso di raggiungere l’obiettivo finale di un consumo energetico allineato ai 10 kWh/m²a (la cosiddetta Casa da 1 Litro).

Una soluzione eccellente adottata dai progettisti non solo per gli ottimi valori di trasmittanza ma anche per le brillanti prestazioni di sfasamento dell’onda termica conferite dalla cospicua massa superficiale del blocco, la cui inerzia permette di smorzare i picchi della temperatura esterna, mantenendo all’interno dell’edificio temperature costanti per il massimo comfort.  A tutto ciò si aggiunge che, grazie al suo elevato spessore, pari a 380 mm, Porotherm BIO PLAN 38 T – 0,09 consente di risolvere il problema dei ponti termici, preservando così l’edificio da eventuali perdite di calore e abbassamento della temperatura superficiale interna. Tutti questi vantaggi in termini di comfort abitativo sono inoltre determinati dalla combinazione della tecnologia della rettifica con quella dei setti sottili: grazie alla rettifica è infatti possibile realizzare giunti di malta di appena 1 mm, andando a eliminare completamente il ponte termico della malta e incrementando le performance energetiche, mentre i setti sottili permettono di aumentare le file dei fori e la percentuale di foratura, migliorando così le prestazioni energetiche rispetto a un normale laterizio. La tecnica della rettifica inoltre permette di ridurre i tempi di posa fino al 50% grazie al perfetto incastro dei blocchi con vantaggi anche in termini economici.

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Scheda tecnica

Tipologia: Edificio residenziale di nuova costruzione NZEB
Località: Formigine (MO)
Volume: 550 mc
Involucro: Muratura da tamponamento con Porotherm BIO PLAN 38 T – 0,09 Wienerberger
Anno di realizzazione: 2015-2016
Progettisti: Architetto Angelo Zanti
Committente: Privato

 

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Salone del Mobile, Cotto d’Este presenta Imagine.Do.Kerlite

In occasione del Fuorisalone 2017, lo showroom di Cotto d’Este si trasforma in una galleria espositiva che racconta le infinite possibilità interpretative di Kerlite, il gres porcellanato laminato di ultima concezione, divenuto prodotto di riferimento nel panorama internazionale dell’architettura. Dal 4 al 9 aprile, Cotto d’Este torna ad affascinare il pubblico internazionale della Design Week: nella location di Piazza Castello, l’installazione Imagine.Do.Kerlite trasformerà l’interno della sala mostra del brand in una galleria visitabile, (dalle ore 10 alle 21), per scoprire Kerlite e la sua storia di eccellenza.

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Ceramica di ultima generazione che raccoglie le sfide progettuali dell’architettura contemporanea e contribuisce a ridefinire l’abitare umano del terzo millennio, Kerlite, nel tempo, ha saputo ispirare progettisti e designer per dare vita a soluzioni architettoniche e decorative originalissime. Estremamente resistente perché rinforzato sul retro con fibra di vetro, Kerlite è un concentrato di virtù in pochi millimetri di spessore: solo 3,5 o 5,5 mm. Grazie alle sue caratteristiche tecniche risulta particolarmente versatile; proprio per questo, architetti, progettisti e designer continuano a sceglierlo per i loro progetti che spaziano dai pavimenti e rivestimenti nel settore residenziale ad applicazioni per il settore dell’arredo, a soluzioni in ambito commerciale, pubblico, pareti ventilate e cappotti, e perfino tunnel e gallerie, come quella della Variante di Valico italiana, un progetto infrastrutturale tra i più imponenti d’Europa. Kerlite, inoltre, risponde appieno alla vocazione ambientale di Cotto d’Este. Uno spessore così basso consente, infatti, di contenere l’impronta ecologica che la produzione industriale imprime sulla superficie del pianeta: meno materie prime, meno consumo di acqua e di energia, minori emissioni di CO2.

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Attraverso un allestimento dove architettura e luce si mescolano per emozionare e coinvolgere attivamente lo spettatore, sarà possibile approfondire tutte le caratteristiche del gres laminato e vedere le lastre diventare esse stesse un elemento di arredo. Partner dell’evento e curatore del progetto di lighting design è lo Studio Asia che per l’installazione ha utilizzato le luci di Aldabra-Emeride, azienda specializzata nella progettazione e produzione di apparecchi Led per l’illuminazione architettonica di interni ed esterni.

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Wonderwall Cotto D’Este: il grès che sembra carta da parati

Save the date: il 25 maggio la III Conferenza Nazionale Anpe

Anpe

Anpe, Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido, organizza la terza Conferenza Nazionale Poliuretano Espanso rigido che si svolgerà a Milano, il 25 Maggio 2017, al Centro Congressi Palazzo Stelline. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, ha una cadenza biennale e gli incontri precedenti, nel 2013 a Peschiera del Garda e nel 2015 a Bologna, hanno suscitato un notevole interesse, sia per il livello delle relazioni presentate e sia per la particolare formula adottata che comprende, in un unico evento, tutti i protagonisti della filiera dell’efficienza energetica e del mondo del poliuretano: dalle aziende produttrici di materie prime ed impianti, a quelle di trasformazione e applicazione, fino ai progettisti e alle imprese del settore.

Il progetto della Conferenza prevede un’organizzazione itinerante e per l’edizione del 2017 è stata selezionata la città di Milano, protagonista di un grande rinascimento urbanistico, e, come sede, il Centro Congressi di Palazzo Stelline, dove le moderne attrezzature congressuali si integrano l’atmosfera ricca di storia e cultura del Palazzo che sorge proprio dove un tempo avevano trovato terreno fertile gli “Orti di Leonardo”, a un passo dalla Chiesa di S. Maria delle Grazie in cui è conservata “L’ultima Cena”.

Anpe
Anpe

Il programma della terza Conferenza sarà sviluppato in tre contemporanee Sale Tematiche i cui lavori saranno coordinati da docenti universitari esperti delle materie. Le Sale saranno dedicate ai temi:

  • Edifici Efficienti – Chairman Prof. M. Imperadori (Politecnico Milano)
  • Materiali efficaci – Chairman Prof. P. Romagnoni (IUAV Venezia)
  • Poliuretano & Tecnologia – Chairman Prof. M. Modesti (Università Padova)

La Conferenza prevede inoltre l’allestimento di desk informativi destinati alle Aziende del settore e l’esposizione, in un’apposita area, dei più significativi studi e progetti di ricerca sviluppati da studenti universitari o giovani ricercatori. Gli elaborati pervenuti saranno valutati, e premiati, dal Comitato Scientifico della Conferenza formato dai Chairmen e da cultori della materia. Tutte le informazioni relative all’evento e il programma preliminare sono disponibili online e saranno periodicamente aggiornate.

Millenials, la casa la compra papà

Millenials
Millenials

I giovani non comprano casa? I perché sono noti. Tecnocasa, network immobiliare, ha cercato di fare il punto sul rapporto tra i Millenials, la generazione nata a cavallo dell’anno Duemila e il settore del real estate. La generazione si è ritrovata con un tasso di disoccupazione giovanile medio del 37,6% (nel 2016) causato da una delle più importanti crisi economiche che ha vissuto il nostro Paese. Questo ha richiesto un naturale allontanamento dall’idea del posto fisso ed una maggiore mobilità sul territorio con due conseguenze: uscita dalla famiglia di origine intorno ai 30 anni e meno interesse per la casa di proprietà, a cui tra l’altro difficilmente avrebbero accesso.

Da un’ indagine Doxa risulta che, quando escono di casa, lo fanno per lavoro o studio (32%), per amore (30% per motivi di matrimonio) e l’8% per vivere da solo. Dalle analisi del Gruppo Tecnocasa risulta che, tra chi appartiene alla fascia di età tra 18 e 34 anni, il 47,9% ha scelto immobili in affitto e il 52,1% lo ha comprato. Dalle interviste realizzate alle agenzie della rete del Gruppo Tecnocasa spesso si scopre che, nell’acquisto della casa, sono aiutati dai genitori che quando possibile hanno comprato loro la casa di proprietà o hanno contribuito in maniera importante. Infatti, da una ricerca sui risparmiatori realizzata dal centro Einaudi tra le motivazioni per cui si acquista casa c’è anche l’uso futuro dei figli, priorità che è cresciuta nel periodo di crisi e con la difficoltà a trovare lavoro. La tipologia immobiliare più acquistata è il trilocale (49,9%) e a seguire il bilocale (22,4%). Gli acquirenti sono in prevalenza uomini (40%). Il 67,7% degli acquirenti è rappresentato da famiglie mentre il 32,3% è single. Tra coloro che hanno optato per la locazione il 45,2% lo ha fatto per scelta abitativa, il 39% per motivi legati al lavoro e il 15,8% per motivi di studio. In questo caso è il bilocale la tipologia più affittata. Il contratto di locazione predominante è quello a canone libero (50,6%), a seguire quello a carattere concordato (25,6%) e infine il transitorio (23,8% contro il 17,5% registrato a livello nazionale, a conferma della mobilità che caratterizza il target analizzato).

Millenials
Millenials

Un nuovo direttore per Assoposa

Francesco Bergomi
Francesco Bergomi

Assoposa, l’associazione professionale dei posatori e dei rivenditori specializzati nella posa della ceramica, ha un nuovo direttore. È Francesco Bergomi, milanese, sessant’anni, con una lunga esperienza nel sistema di Confindustria durata 31 anni, gli ultimi dieci dei quali all’interno di Confindustria Ceramica dove era il responsabile del Servizio Formazione e Sicurezza sul Lavoro. Da marzo è passato alle dipendenze di Assoposa e ne è stato nominato direttore. L’associazione è stata costituita in occasione di Cersaie 2013 allo scopo di qualificare la posa italiana. Oggi conta 400 soci ed è in rapida crescita, sia sul versante della propria attività caratteristica (attestare la qualificazione professionale dei propri soci), sia sul versante della formazione destinata alla posa delle lastre di grande formato, nonché nella formazione di tecnici di cantiere e tecnici di showroom, che qualificano i distributori indipendenti. Assoposa, sempre in collaborazione con i propri partner tecnici (Mapei, Fila, Raimondi, Schlüter-Systems), dialoga con i professionisti della progettazione – quali architetti, ingegneri e geometri -, ai quali propone seminari tecnici in grado di attribuire Crediti Formativi Professionali.

Confindustria Ceramica, che ha favorito la costituzione di Assoposa e l’ha accompagnata e sostenuta fin dall’inizio, ha condiviso questo passaggio organizzativo e ha rafforzato i propri legami con Assoposa, sottoscrivendo negli stessi giorni importanti accordi pluriennali di sostegno e sponsorizzazione, a valere anche sul marchio Ceramics of Italy e – soprattutto – Cersaie. «Confindustria Ceramica condivide in pieno gli scopi e le finalità di Assoposa», ha commentato Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica. «La filiera comincia dai produttori di ceramica, che puntano su Assoposa per qualificare le maestranze dedicate a questa importantissima funzione, oltre che a comunicare al mercato l’eccellenza del sistema pavimento in ceramica italiano».

«La forte crescita di Assoposa, sia come numero di soci che come iniziative», aggiunge Paolo Colombo, presidente dell’Associazione italiana dei posatori, «ha richiesto un potenziamento della struttura, resa possibile dall’impegno a tempo pieno di Francesco Bergomi, utile per i futuri sviluppi delle nostre attività nel campo della formazione professionale, della diffusione del know how e della consapevolezza presso il consumatore e l’architetto della posa di qualità». 

Francesco Bergomi
Francesco Bergomi
Piastrelle di ceramica
Piastrelle di ceramica

Iperammortamenti per le Pmi, ma certificati

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Il Senato ha approvato in via definita il cosiddetto DL Sud. Il provvedimento amplia il range dei beni iperammortizzabili, specifica il ruolo degli enti di certificazione accreditati, come Icim, che dovranno attestare che il bene possieda caratteristiche tali da includerlo negli elenchi per i quali è prevista l’agevolazione. Obbligatoria per gli investimenti a partire da 500.000 euro, l’analisi tecnica è raccomandata come opportuna per gli investimenti inferiori a tale soglia.

È un’informazione importante in vista della guida per l’applicazione del Piano Nazionale Industria 4.0, con cui le aziende potranno beneficiare del Piano, l’iperammortamento al 250% per l’acquisto di beni strumentali che, integrando gli aspetti fisici con quelli digitali, permettono di migliorare la competitività del sistema industriale italiano. La definizione di questi punti è cruciale perché, mentre il Piano nazionale ha durata di tre anni, fino al 2020, il diritto al beneficio fiscale ha un orizzonte limitato e si matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 giugno 2018. Sono attesi dal ministero chiarimenti per quanto riguarda gli investimenti già in essere per l’acquisto di beni che ricadano nella tipologia Industria 4.0., dei quali sia prevista la consegna entro i termini. 

Gli investimenti effettuati a condizioni assolutamente favorevoli, con un contributo complessivo stimato dai fiscalisti al 36% sull’investimento aziendale, avranno evidenti ripercussioni non solo per le imprese che rinnoveranno macchine e dotazioni, ma anche per tutto il comparto che quelle strumentazioni produce e per il quale è previsto un forte incremento negli ordini. Alle Pmi, in particolare, il Piano riserva ulteriori misure di supporto, ma sono forse meno pronte a individuare i beni oggetto di iper-ammortamento e a valutarne l’impatto che questi potranno avere sui processi aziendali: sicuramente più esposte al rischio che una sottovalutazione tecnica degli investimenti possa portare a contestazioni future del beneficio fiscale, quale che sia l’entità delle risorse investite, nonché ai rischi insiti nel l’applicazione delle tecnologie 4.0.

Euro
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Mutuo e prima casa: l’importo medio erogato cresce del 7,35%

Mutuo e prima casa vanno a braccetto. Secondo l’ultima rilevazione sul real estate di Facile.it, è aumentato l’importo medio dei mutui elargiti dagli istituti di credito, per larghissima parte concessi a tasso fisso, per gli under 35 che vanno ad acquistare la loro prima casa. La ricerca dell’azienda di servizi è stata condotta su un campione di oltre 13mila pratiche e racconta che la media dei finanziamenti è pari a 134.900 euro, ben il 7,35% in più rispetto a quanto registrato l’anno precedente Ma c’è un ma: l’incremento sembra in fase di rallentamento. Infatti, se sei mesi fa l’aumento era del 5,34%, negli ultimi tre mesi questo è calato di oltre un punto percentuale (4,21%). Poi, come già anticipato, è il tasso fisso a farla da padrone: il 77% dei mutui richiesti a febbraio 2017 è a tasso fisso, anche se qualcosa sembra cambiare all’orizzonte: infatti, tra il primo dicembre  dicembre 2016 e il 28 febbraio 2017, il tasso variabile torna a crescere guadagnando oltre 4 punti percentuali (+4,32%). In netta crescita le richieste dei più giovani di 35 anni per la prima casa: sono il 44% contro il 39% del 2016 e il 37% del 2015 del complesso delle richieste degli under 35 che rappresentano il 27% del totale.