Meglio tardi, che mai. Arriva la riforma per la gestione delle terre e rocce di scavo. Il provvedimento è arrivato con il consiglio dei ministri, che ha varato definitivamente il Decreto sarà ora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore. Il Dpr è composto da 31 articoli e dieci allegati. La riforma manda in pensione una serie di altre norme, come il il decreto ministeriale 161/2012 sulla gestione dei grandi cantieri, l’articolo 184-bis, comma 2-bis, Dlgs 152/2006 sul campo di applicazione, gli articoli 41, comma 2 e 41-bis Dl 69/2013 (legge 98/2013) sui materiali di riporto e sulla gestione dei piccoli cantieri.
Che cosa prevede
Il provvedimento distingue tra terre e rocce prodotte in cantieri di grandi e piccole dimensioni. Inoltre, introduce regole su terre e rocce dei cantieri di grandi dimensioni non soggetti a Via e ad Aia. Il testo approvato dal governo specifica anche in merito a terre e rocce come rifiuti, quelle escluse da questa categoria e quelle dei siti oggetto di bonifica. Obiettivo (ancora tutto da verificare) è la semplificazione delle procedure. Ora il deposito intermedio prima dell’utilizzo può essere effettuato anche in luogo diverso dal sito di produzione e da quello di destinazione, basta che il sito di deposito rientri nella stessa classe urbanistica di quello di produzione. Per i grandi cantieri scompare la comunicazione all’autorità competente di ogni trasporto di terre e rocce intese come sottoprodotti.
Terre e macerie in cantiere
Altro snellimento: gestione e uso di terre e rocce come sottoprodotti non sono più subordinati alla approvazione del piano di utilizzo da parte dell’Autorità competente. Adesso, decorsi 90 giorni dalla presentazione del piano, il proponente può avviare la gestione nel rispetto del piano di utilizzo. Non solo, il piano di utilizzo potrà essere prorogato di due anni mediante semplice comunicazione al Comune e all’Arpa. È sufficiente, infatti, una comunicazione per apportare modifiche sostanziali al piano di utilizzo o per prorogarlo. In caso di amianto, ogni tipologia di cantiere può impiegare terre e rocce come sottoprodotti usando il parametro previsto dal Dlgs 152/2006 per le bonifiche (1.000 mg/kg).
Piccoli cantieri
Se vuole usare terre e rocce in quantità non superiore a 6mila cubi destinate a recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti o altri usi sul suolo, il produttore deve dimostrare il non superamento dei valori delle concentrazioni soglia di contaminazione previsti per le bonifiche con riferimento alle caratteristiche delle matrici ambientali e alla destinazione urbanistica indicata nel piano di utilizzo. Adesso, insomma, si può aggiornare la dichiarazione di utilizzo in presenza di variazioni delle condizioni previste per la sussistenza dei sottoprodotti. Il termine di utilizzo può essere proroga una sola volta e per quattro mesi. Se terre e rocce contengono materiali di riporto, la componente di materiali di origine antropica frammisti ai a quelli di origine naturale non può superare il 20% in peso da quantificarsi in base all’allegato 10.
Rifiuti terrosi
È stato modificato il volume del deposito temporaneo: ora è a 4mila metri cubi, di cui 800 se terre e rocce sono pericolose. Per le terre e rocce escluse dalla disciplina sui rifiuti nell’ambito di opere soggette a Via, i requisiti per l’esclusione sono dimostrati in fase di stesura dello Studio di impatto ambientale. Per i piani approvati prima dell’entrata in vigore del Dpr la disciplina abrogata è ultrattiva: si applica.
Le nuove caratteristiche dell’impermeabilizzante Winkler
Impermeabilizzante e ponte d’aggrappo universale, pronto all’uso. La comparsa nel mercato dei prodotti impermeabilizzanti del Wingrip Bituminoso, avvenuta qualche anno fa, aveva rivoluzionato non solo il concetto di impermeabilizzazione, ma anche quello della posa dei prodotti ceramici e dei rivestimenti. Oggi, con la nuova formulazione, Wingrip Bituminosoè riuscito a superare se stesso, migliorando ulteriormente le sue prestazioni di resistenza e di adesione, e alzando quindi l’asticella delle sue prestazioni tecniche.
Wingrip Bituminoso è un prodotto a base di speciali polimeri e bitumi in emulsione acquosa, senza solventi, pronto all’uso e garantisce una straordinaria rapidità di messa in opera. È stato specificamente formulato per realizzare, facilmente, uno strato impermeabile e adesivo di eccezionale resistenza ed efficacia su balconi, terrazze e bagni prima della posa di pavimenti e rivestimenti. È applicabile sia su superfici verticali che orizzontali ed è indicato per la sovrapposizione su piastrelle esistenti o su massetti cementizi. Realizza uno strato elastico estremamente tenace e coprente, garantendo poi la perfetta adesione della colla cementizia.
Grazie alla speciale formulazione, Wingrip Bituminoso non richiede alcun tipo di armatura, rinforzi o l’impiego di particolari adesivi, è sufficiente l’uso di una colla adeguata all’impiego. Nel caso di utilizzo di colle cementizie della gamma WINKLER, il ciclo sarà integralmente coperto da specifica garanzia assicurativa rilasciata da Reale Mutua Assicurazioni.
L’attenzione verso la certificazione (Classificazione secondo la norma Uni En 12004 :2003) del prodotto e la completa tutela sia dell’operatore che del cliente finale rendono Wingrip Bituminoso il partner ideale dei professionisti dell’impermeabilizzazione, impegnati a realizzare lo strato impermeabile e il ponte d’aggrappo per la posa di pavimenti ceramici e rivestimenti su terrazze, balconi, piatti doccia e bagni. Il suo ciclo di posa è realmente rapido e la superficie può essere rivestita già dopo 7 ore, in condizioni climatiche non estreme, permettendo così un evidente risparmio di tempo – mediamente del 50% rispetto ai prodotti tradizionali – e quindi di denaro, garantendo al cantiere oltre il 30% di marginalità.
La nuova formulazione, come sempre elaborata nei laboratori Winkler, presenta dunque due sostanziali miglioramenti che riguardano il “crack-bridging”, quindi l’elasticità del prodotto, e la sua resistenza. In genere, quando si aumenta l’elasticità le resistenze tendono a diminuire. Non è il caso del nuovo Wingrp Bituminoso che vede raddoppiati l’allungamento e la resistenza all’abrasione. Per comprendere facilmente la tenacia di questa nuova formulazione, basta pensare che 1 centimetro quadrato di prodotto è in grado di sostenere un peso di 7 chilogrammi.
Nella nuova edilizia, sempre più orientata verso soluzioni altamente performanti, certificate e garantite – e nel caso di Wingrip Bituminoso anche assicurate – il vantaggio competitivo è più che evidente. La tecnologia Winkler Safe prosegue quindi nella sua opera di ricerca e miglioramento delle prestazioni dei suoi prodotti, come sempre mettendo in primo piano, oltre al valore intrinseco delle sue formulazioni, la salute dell’uomo e dell’ambiente.
Per il Sassuolo targato Mapei un grande palcoscenico televisivo (Rai Uno, lunedì 22 maggio, ore 21.25). Ma non è quello dello stadio: in diretta da Norcia, la squadra parteciperà al programma Un goal per l’Italia dedicato alle popolazioni terremotate dell’Umbria. Il programma coinvolge società calcistiche, dilettantistiche e professionistiche, del Centro Italia attive nei territori colpiti dagli eventi sismici dello scorso anno. L’evento televisivo ha come obiettivo la raccolta fondi per supportare il programma Il Calcio Aiuta, sviluppato dalla FIGC, con il patrocinio del Ministro per lo Sport e in collaborazione conVasco Errani, Commissario straordinario del governo per la ricostruzione, allo scopo di garantire il ritorno alla pratica sportiva nelle aree interessate dal sisma, in particolare per ragazzi e bambini. Le realtà calcistiche destinatarie delle donazioni sono state individuate dalla Figc in accordo con la Protezione Civile, al fine di realizzare azioni di sostegno concrete e attivabili in tempi brevi.
Il tetto di oggi assicura performance elevate, in termini di isolamento e di protezione, se chi lo progetta e chi lo realizza concretizza un insieme di strati differenti che interagiscono tra loro e concentrano in un pacchetto quella funzione che un tempo svolgeva il solaio della nonna. In passato, infatti, il sottotetto era quello spazio in cui si depositavano gli oggetti dismessi e che costituiva, soprattutto, una sorta di ‘bolla’ che isolava l’edifico e gli spazi abitativi sottostanti dall’ambiente esterno. Oggi, invece, il sottotetto si trasforma in mansarde abitabili realizzate proprio dove esistevano i vecchi solai. La funzione protettiva deve essere, quindi, necessariamente assolta da un tetto più complesso, costituito da diversi strati, ciascuno dei quali svolge una funzione importante e differente.
Tetto e sottotetto, gli strati secondo Monier
Il concetto di stratigrafia – Per meglio comprendere questo concetto, basti pensare al nostro abbigliamento, a quanto esso diventa complesso man mano che ci si avvicina alla stagione fredda. Tutti gli strati che indossiamo hanno la funzione di isolare il nostro corpo, trattenendo il calore, non facendo permeare il freddo e favorendo la traspirazione al tempo stesso.
L’edificio come una sorta di essere vivente – Le abitazioni devono essere pensate come a un organismo vivente. Devono ‘respirare’, trattenere il calore, far passare solo i ‘flussi’ che si desiderano, impedendo il passaggio a quelli indesiderati (il freddo in inverno e il caldo eccessivo in estate). Ecco così che la ‘bolla’ del solaio di un tempo si “compatta” nei numerosi strati del tetto di oggi.
Il sistema tetto integrato secondo Monier – Quando si parla di tetto non si intende un solo elemento, ma un insieme di elementi che, integrandosi tra loro, compongono il cosiddetto Sistema Tetto, tra i quali: il manto di copertura, lo strato isolante, lo strato impermeabilizzante, la linea di gronda, la linea di colmo, sistemi di evacuazione del fumo (torrette) e sistemi di deflusso dell’acqua piovana.
Per ciascuno di questi elementi, Monier, insieme ai marchi Wierer e Braas, propone ai progettisti e a coloro che si apprestano ad acquistare o a ristrutturare una casa, soluzioni per il tetto complete e personalizzabili secondo il proprio gusto e le proprie esigenze estetiche, capaci di assicurare la funzionalità dei sistemi e l’alta qualità dei prodotti. Soluzioni specifiche, innovative e funzionali che permettono la realizzazione di una ‘copertura a regola d’arte’ sia che si tratti di una residenza privata sia di un edificio pubblico.
Che l’edilizia se la passi male è noto. Ora, a spargere cenere sulla cenere, arriva anche una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro. L’analisi ha concentrato l’attenzione sulla produzione, le ore lavorate e i permessi di costruzione. E non solo in Italia. Risultato: dal 2010 al 2016 abbiamo assistito a un crollo verticale che ci piazza tra i fanalini di coda in Europa.
Ecco i dati del disastro: la produzione è scesa del 32,2% in sei anni. Qualcuno fa peggio, ma è una magra consolazione: Slovenia (-45%), Cipro (-47%), Portogallo (-47,1%) e Grecia (-47,6%). Francia e Spagna, invece, hanno limitato i danni e arretrano rispettivamente del 12,9% e del 3,2%. E altri Paesi sono andati addirittura bene: Germania (+7,6%), Regno Unito (+11,3%) e Irlanda (+25,1%). L’Italia va otto volte peggio dalla media dei Paesi dell’Unione europea a 28: -32,2% contro -3,9%.
Come è altrettanto noto, la crisi ha falcidiato imprese e numero di occupati. Rispetto al 2010, in Italia nel 2016 si sono lavorate nel settore costruzioni quasi un terzo in meno delle ore (-28,6%), con evidenti e gravi ripercussioni sull’occupazione e sul numero di lavoratori lasciati a casa dalle aziende in crisi. In Europa solo Cipro (-41,0%) e Portogallo (-44,1%) registrano un dato peggiore del nostro. Arretrano anche la Grecia (-17,4%) e la Francia (-9.6%) ma in misura decisamente più contenuta della nostra. Le ore lavorate aumentano invece in Gran Bretagna (+11,2%), in Germania (+11,8%) e soprattutto in Irlanda (+32,6%). Il dato italiano nel periodo di riferimento risulti quasi 17 volte peggiore di quello della media Ue (-28,6% contro -1,7%).
La crisi e la diminuzione delle aree fabbricabili hanno giocato contro: l’andamento dei permessi di concessi per l’edificazione di nuove residenze civili dal 2010 si è più che dimezzato (-65,7%). Il dato, però, si aggiunge alla recente indagine dell’Istat secondo la quale in alcune aree del Paese l’urbanizzazione ha raggiunto livelli tali da saturare le aree edificabili. In Europa solo Cipro (-74,5%) e Grecia (-86,2%) registrano un dato peggiore del nostro a fronte di una media europea stabile (-0,1%).
Laterizio e bioarchitettura, un binomio vincente perché l’argilla cotta consente alla casa di “respirare” massimizzando funzionalità e comfort. A dirlo è Massimiliano Pardi, architetto toscano specializzato in bioarchitettura e socio dal 2002 dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura di cui è stato, dal 2002 al 2008, vice presidente della sezione della provincia di Livorno Arcipelago Toscano, presidente dal 2008 al 2014 e segretario dal 2014 al 2017. Pardi ha scelto Porotherm Bio Plan 45 T – 0,09 di Wienerberger per la realizzazione di uno dei suoi ultimi progetti di bioarchitettura, un fabbricato a uso residenziale e commerciale che ha visto la luce a Portoferraio (Livorno), sull’isola d’Elba.
Il nuovo complesso di Portoferraio, realizzato a partire da un fabbricato di circa 9mila m3 fuori terra, è costituito da un piano interrato di 1,800 m2 dove trovano spazio una cinquantina di box auto, una decina di magazzini e diversi locali tecnici che ospitano la centrale delle pompe di calore, i bollitori dei collettori solari, la cisterna della raccolta delle acque meteoriche, i locali per il trattamento dell’acqua potabile e dell’acqua piovana e i locali per gli inverter per i pannelli fotovoltaici. Al piano terra vi sono invece dieci negozi che si affacciano su una piazza interna mentre al primo, al secondo e al piano attico si trovano trenta unità suddivise tra appartamenti e uffici. La struttura puntiforme è stata realizzata con pilastri e travi, mentre per la tamponatura interna ed esterna in laterizio sono state scelte le soluzioni Porotherm Bio Plan di Wienerberger.
Domanda. Architetto Pardi perché avete utilizzato il sistema rettificato Porotherm Bio Plan per il progetto di Portoferraio?
Risposta. «Le soluzioni Wienerberger sono state scelte perché il sistema di rettifica messo a punto dall’azienda meglio si integrava nella struttura puntiforme da noi progettata; una struttura semi prefabbricata con pilastri tubolari in ferro con travi a traliccio gettati in opera che richiedeva la posa di blocchi rettificati per permettere alle pareti di tamponamento perimetrali di incastrarsi alla perfezione tra gli impalcati dei vari livelli e le pilastrature dell’intero edificio. In particolare, utilizzando una sega a banco, abbiamo tagliato i laterizi realizzando, in prossimità dei pilastri e delle travi, scanalature larghe 10 cm per parte che hanno così permesso una correzione dei ponti termici migliore rispetto ai sistemi tradizionali».
D. Quali sono i vantaggi operativi e a livello di efficienza energetica che si possono ottenere con l’applicazione del sistema rettificato di Wienerberger?
R. «Con le soluzioni Wienerberger è possibile erigere una muratura di tamponamento omogenea e correggere in maniera più uniforme e puntuale i ponti termici causati da pilastri e travi in cemento armato. Inoltre, il giunto di malta tra un blocco e l’altro è quasi inesistente e quindi non comporta la formazione di ponti termici, che invece si vengono a creare con le malte da 3 cm di spessore utilizzate per la posa di blocchi non rettificati. A tutto questo si aggiunge poi che l’intonacatura dei blocchi rettificati risulta più semplice e quindi più veloce, così come più veloci e ridotti sono i tempi di posa. Infine, attraverso il sistema rettificato, la posa dei blocchi avviene quasi a secco, con il solo utilizzo di colla, andando così a eliminare l’umidità che invece si forma con i blocchi non rettificati, per la cui posa viene utilizzato il cemento, con l’aspettativa di avere sin dall’inizio una casa che offra un buon comfort abitativo».
D. Come si sposa la tecnologia della rettifica di Wienerberger con i progetti di bioedilizia e bioarchitettura?
R. Le soluzioni Wienerberger ben si sposano con i principi di bioedilizia in quanto sono blocchi in argilla cotta che permettono alla casa di “respirare” attraverso la libera uscita dei vapori consentendo così una migliore gestione dell’edificio all’insegna della sostenibilità, riducendo in questo modo gli impatti negativi sull’ambiente».
D. Quanto è importante oggi costruire edifici che si pongano l’obiettivo di raggiungere elevati livelli di efficienza energetica?
R. Oggi è importantissimo costruire edifici che guardino al raggiungimento di elevati livelli di efficienza energetica: si avranno minori emissioni di gas a effetto serra, una moderazione delle tariffe energetiche, una migliore gestione delle risorse naturali, una riduzione della spesa pubblica relativa all’energia e soprattutto una strategia che vada incontro alle richieste dell’Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva».
Efficienza, basso consumo energetico, comfort abitativo, innovazione e sostenibilità sono alcuni dei cardini su cui si basa l’attività di ricerca di Wienerberger, gruppo internazionale e leader mondiale nella produzione di soluzioni per l’involucro in laterizio, da sempre orientata verso l’elevata qualità del costruire. Nei prossimi anni si assisterà a un sempre maggiore richiesta di soluzioni altamente prestazionali e per questo diventerà sempre più importante offrire non solo prodotti di alta qualità ma pacchetti innovativi e completi per l’involucro con prestazioni dall’elevato valore aggiunto. Una risposta alle nuove esigenze di oggi e domani è rappresentata dal sistema rettificato Porotherm Bio Plan di Wienerberger, un innovativo sistema di soluzioni in laterizio ideali per realizzare progetti che garantiscono un migliore isolamento termico, un elevato comfort interno,sostenibilità,massima efficienza e risparmio energetico degli edifici.
I blocchi Porotherm Bio Plan, per murature monostrato portanti o da tamponamento, sono elementi con facce di appoggio superiori e inferiori rettificate. Le superfici sono perfettamente planari e parallele: questo permette di eseguire murature con giunti di malta di appena 1 mm, incrementando le performance energetiche ed evitando così fessurazioni e formazione di differenti colorazioni sugli intonaci.
I soffitti metallici firmatiArmstrong Building Products–Azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di soluzioni complete per controsoffitti acustici– sono concepiti e realizzati sia per assicurare il massimo benessere acustico degli individui negli spazi confinati, sia per permettere ad Architetti edInterior Designerdi dare liberaespressionea qualsiasi idea progettuale. Dalla scuola agli uffici, dai negozi ai luoghi di trasporto, fino agli Istituti Ospedalieri: i soffitti metallici diArmstrong Building Productsconsentono, infatti, di raggiungere il giusto equilibrio tra design, intelligibilità, privacy e illuminazione naturale, elementi fondamentali per plasmare spazi più confortevoli, tutti da vivere.Tra le soluzioni più versatili ed utilizzate possiamo citareMetal Clip-in:un sistema per controsoffitti metallico ad orditura nascosta con profilo a scatto DP12, a cui i singoli elementi vengono fissati tramite pratici agganci a clip, denominatiQ-Clipin caso di finitura con pannelli quadrati eR-Clipper quelli rettangolari, per un effetto visivo finale elegante, uniforme e compatto.
I moduli diMetal Clip-insono disponibili in una grande varietà di dimensioni e colori. In caso di particolari istanze progettuali, l’ufficio tecnico diArmstrong Building Productslavora a stretto contatto con i propri clienti per realizzare elementi speciali, su misura, volti a soddisfare le più moderne tendenze architettoniche, a garanzia di una massima flessibilità di impiego.Metal Clip-inpresenta eccellenti qualità anche dal punto di vista tecnico e prestazionale. Il metallo, grazie alle sue proprietà garantisce una maggiore durabilità nel tempo rispetto ad altri materiali. Inoltre, la speciale vernice in polvere di poliestere, applicata sui pannelli con processo elettrostatico, assicura un’elevata resistenza ai graffi ed agli urti. La superficie rinforzata, li rende facilmente lavabili con un panno umido o con i disinfettanti comunemente utilizzati in ambienti sanitari.
In tal senso, i soffitti metallici firmatiArmstrong Building Products, sono disponibili con la speciale verniciaturaBioguardche inibisce lo sviluppo di batteri, muffe e lieviti, assicurando, contestualmente, eccellenti prestazioni anti-microbiche. Di classe da ISO 3 a ISO 5 per Camere Bianche, sono particolarmente adatti all’utilizzo negli ambienti ospedalieri e presentano una resistenza all’umidità costante al 95%, prestazione fondamentale per le installazioni in edifici con un’intensa concentrazione di persone, come gli aeroporti, o in spazi aperti all’ambiente esterno.Da quest’anno, inoltre, per favorire spazi più puliti e un’aria più salubre negli ambienti chiusi,Armstrong Building ProductspresentaTrioGuard: il nuovo rivestimento in classe A+ che limita l’accumularsi di particelle inquinanti garantendo, inoltre, resistenza all’umidità e massimo comfort acustico. In aggiunta, la nuova soluzione Armstrong Building Products si contraddistingue per la sua elevata ecosostenibilità: è, infatti, un prodotto completamente riciclabile al 100% e costituito per il 30% da materiali recuperati, a garanzia di una significativa riduzione della carbon footprint nel processo di produzione.
Elevate prestazioni acustiche, maggiore luminosità negli ambienti ed integrazione armonica nel soffitto degli elementi di servizio, completano il profilo della linea. Nello specifico, i pannelliClip-insono disponibili sia nella versione liscia, sia con quattro tipologie di perforazioni, da ø 0.5mm, da ø 0.7mm, da ø1.5mm e da 2.5mm, che, unitamente ad un velo acustico applicato a caldo sul retro dell’elemento, accrescono ulteriormente il livello di correzione acustica degli spazi. Ad esempio, un modulo con perforazione standard di ø 2.5mm con Premium OP19 assicura un assorbimento pari a 0.95 αw. A seconda del colore RAL scelto,Clip-incontribuisce a favorire il risparmio energetico, grazie ad una capacità di riflessione delle luce fino all’85%. Infine, i pannelliMetal Clip-inpossono essere personalizzati con fori, aperture e particolari per agevolare l’integrazione di elementi di servizio, come corpi illuminanti, griglie per l’aria condizionata e sistemi di protezione antincendio, al fine di integrarli finemente nel soffitto. Inoltre, allo scopo di garantire il facile accesso agli impianti per la manuntenzione ordinaria e straordinaria, tutti i prodottiMetal Clip-inpossono essere ordinati nella versione con cardini ribaltabili e apertura a botola.
Alessandro Buldrini,Regional Sales ManagerdiArmstrong Building Productsdichiara: “Metal Clip-inrappresenta solo una delle tante gamme disponibili nell’ampio portfolio di soluzioni metalliche tra cui i nostri Clienti possono scegliere e sta riscontrando un notevole successo sul mercato, in quanto assicura un eccellente bilanciamento in termini di qualità, prestazioni ed investimento. In aggiunta, uno dei nostri punti di forza risiede nella capacità di ascolto e condivisione delle esigenze dei Clienti, che permettono adArmstrong Building Productsdi offrire e sviluppare la soluzione più idonea volta alla loro soddisfazione.
L’edilizia va davvero meglio? O si tratta dell’ennesima illusione, che prelude a una cocente delusione? Federbeton, associazione che fa capo a Confindustria e riunisce le imprese del cemento, ha voluto andare a fondo e ha presentato un’analisi congiunturale che il nuovo numero di YouTrade di maggio pubblica in esclusiva. Un’anticipazione: le vendite di cemento si sono stabilizzate e le imprese hanno ricominciato a investire in costruzioni. I quattro trimestri dello scorso anno registrano una sequenza positiva rispettivamente di 1,3%, 1,2%, 1,8% e 1,3% del delta sul totale delle costruzioni e poi…
Oltre ai dati congiunturali, la rivista edita da Virginia Gambino Editore pubblica questo mese tanti altri articoli interessanti. Per esempio, un lungo approfondimento che riguarda da vicino il mondo dell’edilizia: i nuovi sistemi per facciate ventilate, consolidamento delle strutture e pareti esterne. Prodotti nuovi, soluzioni nuove, proposte nuove per raggiungere una maggiore efficienza e sicurezza. Il tutto all’interno di un ampio speciale che interesserà non solo chi costruisce, ma anche chi riqualifica edifici esistenti.
L’edilizia, da tempo, va di pari passo con un più moderno senso dell’estetica. L’occhio vuole la sua parte, ma senza rinunciare alla razionalità, alla comodità e, magari, a un prezzo adeguato. Le case sono arredate, dotate di accessori e impianti che, inevitabilmente, devono essere coordinati con il resto dell’abitazione e, se si tratta di interventi strutturali, con le tecnologie più avanzate. Tanti aspetti, insomma, che sono collaterali e complementari con il concetto di design. Milano, da questo punto di vista, offre tutti gli anni una straordinaria occasione per gli addetti ai lavori, ma anche per i privati cittadini: la Design Week. A manifestazione ormai conclusa, YouTrade ha cercato di scoprire come cambierà nel 2018 il design della design week (alcune variazioni sono già state decise) e ha selezionato in un grande servizio di 50 pagine gli spunti, le soluzioni e gli oggetti più interessanti. Un’occasione per avere sotto mano il meglio del design, che rischia di essere dimenticato una volta spente le luci della rassegna.
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Secondo Eurostat, l’ente statistico dell’Unione Europea, la produzione nelle costruzioni torna a scendere: a marzo c’è stato un calo dell’1,1% nella zona euro e dello 0,8% nella Ue-28. Il calo segue l’aumento di 5,5% e 3,9% di febbraio. Su base annuale, c’è stato un aumento di 3,6% nella zona euro e del 3,7% nella Ue-28. In Italia l’ultimo dato disponibile è di gennaio, quando segnalava un calo di 3,9%. Il calo dell’1,1% nell’area euro è dovuto alla costruzione di palazzi scesa di 1,7%, mentre l’ingegneria civile è aumentata di 1,1%. Per quanto riguarda gli Stati membri, il calo più significativo si è avuto in Francia (-5,1%), Svezia (-4,5%) e Portogallo (-2%), mentre gli aumenti in Polonia (+9,7%), Slovenia (+6,5%), Slovacchia (+3,6%) e Ungheria (+3,4%).
Sono oltre 15 miliardi di euro, per il quinquennio 2014-2018, gli investimenti immobiliari previsti nel solo capoluogo lombardo, con un impatto di quasi cinquanta miliardi sul Pil cittadino e circa diecimila nuovi posti di lavoro, creati dalle nuove iniziative immobiliari. Il dato è emerso nel corso della presentazione del Rapporto 2017 sul mercato immobiliare di Milano e dell’Area Metropolitana – Milano challenger “sul podio d’Europa” – realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Vittoria Assicurazioni, a cui hanno partecipato come relatori Gregorio De Felice (Intesa Sanpaolo), Manfredi Catella (Coima Sgr), Giovanni D’Onofrio (CDP Investimenti Sgr), Marco Dettori (Assimpredil Ance), Maria Grazia Lanero (Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners), Federico Filippo Oriana (Aspesi), Gianni Verga (Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano), Massimo Vitali (Vitali Spa), Pierfrancesco Maran (Assessore Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano), moderati da Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari.
Milano c’è, ma l’Italia?
“Come va il mercato immobiliare? Benino, la situazione sta migliorando. Milano è una calamita: attira moltissimi investitori istituzionali, italiani e stranieri. Il capoluogo lombardo ha una capacità di innovarsi e di trasformarsi più unica che rara: è questa la forza della sua natura metropolitana. Però Milano non deve rimanere sola: oggi il resto del Paese è fermo al palo. A partite dalla capitale Roma. Milano è la punta d’eccellenza di una lancia che non c’è” racconta Mario Breglia.
Milano sul podio d’Europa
Sintetizzando una serie di indicatori economici, infrastutturali e sociologici, Scenari Immobiliari ha costruito un indice di competitività delle città europee su scala 100, secondo il quale si realizza la seguente classifica delle principali capitali europee, con Milano al 2° posto dietro solo a Monaco.
Indice di competitività di Milano
Milano, capitale italiana per gli investimenti immobiliari
In attesa che Brexit porti effetti reali sulle città europee, Milano ha consolidato la leadership in fatto di investimenti immobiliari da parte di soggetti istituzionali, sia fondi italiani che internazionali. Nell’ultimo biennio nel capoluogo lombardo si sono registrati investimenti di provenienza estera per oltre quattro miliardi di euro, la metà di quanto investito in tutto il Paese. Le previsioni (sulla base delle indicazioni raccolte tra i principali operatori) parlano di cifre anche superiori nel biennio 2017 e 2018, escludendo Brexit – che comunque avrà eventuali effetti sul mercato solo a fine decennio.
I grandi investitori immobiliari internazionali sono concentrati sull’Europa a causa degli sconvolgimenti politici ed economici in molte parti del mondo. L’Italia, e Milano in primis, è una destinazione sempre più importante e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, politica e fiscalità nostrana permettendo. Anche gli investitori istituzionali italiani (fondi, assicurazioni ed enti) credono in Milano e nel biennio passato vi hanno investito oltre due miliardi di euro, un terzo degli investimenti nel Paese. Per il biennio in corso si attendono altri tre miliardi di investimenti, tra uffici e commerciale. La domanda degli investitori non sarebbe diventata realtà se non ci fosse stata anche una profonda innovazione nell’offerta immobiliare cittadina. Le trasformazioni urbanistiche recentemente concluse, in fase di definizione e in previsione, hanno ridisegnato e ridisegneranno il volto della nuova città di Milano: una metropoli internazionale capace di confrontarsi e competere con le principali capitali d’Europa. Nel tradizionale confronto con Roma, la capitale perde punti per la sua incapacità di offrire progetti significativi e una reale interlocuzione con un’amministrazione comunale, che non pare voler far crescere la città (si veda il doloroso capitolo della candidatura alle Olimpiadi).
Gli acquisti realizzati nell’ultimo triennio riguardano uffici per quasi il sessanta per cento, seguiti da commerciale e da trasformazione delle aree. Nel futuro prossimo, l’ampia disponibilità di ambiti urbani da trasformare e riconvertire (superficie che interessa più di quindici milioni di mq da riprogettare), delineano la prospettiva concreta di un ulteriore incremento di valorizzazioni con conseguenti opportunità di investimento nella città milanese e crescita del giro d’affari che, se ben gestito da tutti gli attori in gioco, potrebbe non arrestarsi per almeno un decennio.
Il mercato residenziale della città metropolitana di Milano
La città metropolitana di Milano si distingue, all’interno del panorama italiano, per avere dimostrato complessivamente una maggiore resilienza nel corso della crisi economica e occupazionale che ha interessato la penisola a partire dal 2008. A partire dal 2014 in tutta la città metropolitana di Milano si è registrato un graduale recupero da parte del mercato residenziale che, a differenza di quanto registrato negli anni pre-crisi, viene ora guidato dall’andamento del mercato del capoluogo, all’interno del quale il numero di compravendite registrate ha eguagliato il volume di quelle registrate nell’intera area metropolitana. Nel 2016 il mercato degli immobili residenziali all’interno della città metropolitana di Milano ha registrato un andamento positivo: il volume delle compravendite è aumentato del sette per cento rispetto all’anno precedente, così come il fatturato (più quattro per cento) e il tasso di assorbimento (passato dal 66,4 per cento del 2015 al 67,5 per cento del 2016). All’interno del capoluogo le superfici transate hanno già superato i volumi degli anni pre-crisi, mentre nel resto della provincia si registra un graduale miglioramento.
San Donato Milanese, Peschiera Borromeo e Segrate – La città del futuro
Il settore Sud-Est della città metropolitana Milanese è un’eccellenza sia dal punto di vista paesistico-ambientale sia come risorsa economica. Tale peculiarità scaturisce dalla presenza di tre fattori principali: il ruolo cardine assunto dal sistema infrastrutturale, la particolare concentrazione di trasformazioni territoriali recenti al di fuori del territorio amministrativo milanese, e il mantenimento di una matrice agricola. La struttura radiocentrica che caratterizza lo sviluppo metropolitano rende fortemente riconoscibili, nella porzione orientale, una serie di assi e di percorsi che strutturano il territorio della cintura urbana intorno a itinerari radiali di accesso a Milano e tangenziali di distribuzione dei flussi.
Nel comparto sud-orientale dell’area milanese insiste uno dei principali nodi strategici della mobilità lombarda caratterizzato dalla presenza del sistema autostradale A1 Milano- Napoli, della tangenziali est, della teem (tangenziale est esterna), del raccordo di collegamento con la Tangenziale Ovest e delle direttrici storiche della via Emilia, della Paullese, della Cassanese e della Rivoltana. La tangenziale est e la teem, che insieme alle autostrade A4 Torino-Trieste e A1 Milano- Napoli costituiscono i limiti fisici del territorio orientale, seppur ascrivibili al medesimo livello gerarchico del sistema infrastrutturale della mobilità, svolgono il proprio ruolo di distribuzione dei flussi di traffico veicolare in riferimento a scale differenti: la prima urbana e la seconda, intercettando il tracciato delle Bre-Be-Mi, regionale.
Il mercato immobiliare residenziale
I comuni di San Donato Milanese, Peschiera Borromeo e Segrate si distinguono tutte per valori al metro quadro di canoni e prezzi di vendita, nettamente superiori alla media della città metropolitana. In particolare nelle zone centrali di San Donato e Segrate si rilevano quotazioni prossime ai valori riscontrati all’interno delle aree semicentrali del comune di Milano. Come già visto queste località sono da tempo tra gli “approdi” della residenza di qualità e del terziario oltre i confini del capoluogo e si sono caratterizzati, a partire dal dopoguerra, per la nascita di veri e propri quartieri modello. A Peschiera Borromeo, che ha registrato nell’ultimo biennio un incremento dei prezzi di vendita pari al quattro per cento, i valori delle abitazioni sono allineati al mercato residenziale di Segrate.
Come progettare l’edificio del futuro? Lo spiega Cortexa, il Consorzio per la cultura del Sistema a Cappotto, in diretta web venerdì 19 maggio, a partire dalle ore 14. La tavola rotonda
rappresenta un innovativo appuntamento di formazione online realizzato con una formula interattiva di tavola rotonda: oltre ai membri delle Associazioni di categoria, del mondo accademico e di enti di ricerca e formazione ed esperti del settore, al dibattito potranno partecipare anche gli iscritti al webinar direttamente dalla propria postazione, scrivendo commenti o ponendo domande in tempo reale.
L’argomento principale del confronto sono le buone pratiche del costruire, sempre più innovative e specifiche, che permetteranno di tracciare il percorso di crescita dell’edilizia efficiente e sostenibile nel nostro Paese. Dopo la presentazione e l’analisi di un caso studio di edilizia residenziale pubblica in Toscana, si passerà a illustrare le linee guida e le buone pratiche da seguire per realizzare edifici energeticamente efficienti, performanti e sostenibili.
Saranno ospiti del dibattito: Stefano Bellini – Commissione Tecnica del Consorzio Cortexa Arch. Marco Barone – CASA SpA Dott.ssa Paola Allegri – Presidente Nazionale degli Esperti in Edificio Salubre – Associazione Nazionale “Donne Geometra”. Arch. Gaetano Fasano – Staff di Direzione del Dipartimento Tecnologie Energetiche – ENEA Dott. Tiziano Bucciardini – Responsabile Formazione e Qualità presso l’Agenzia Fiorentina per l’Energia Ing. Giovanni Cardinale – Vice Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Arch. Egidio Raimondi – Membro del Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Firenze
Phonolook di Eterno Ivica, l’accordo perfetto tra estetica e comfort
Soluzioni antiriverbero pratiche e creative, per un comfort da vedere e da ascoltare. I pannelli fonoassorbenti Phonolook Design, realizzati in fibra poliestere termoregolata con rivestimento in tessuto, offrono infinite possibilità e configurazioni creative, grazie all’abbinamento di forme, colori e spessori diversi, per risultati unici e avvincenti dal comfort abitativo superiroe. Phonolook Design, armonia acustica e fascino estetico.
Iniziato l’11 maggio e forte di sei tappe, il 4Bild Tour è un’iniziativa organizzata da 4Bild, franchising di materiali edili e finiture per la casa, il cui obiettivo è dar vita a una rete relazionale tra gli operatori della filiera delle costruzioni attraverso occasioni di dialogo, confronto e svago. Eclisse, insieme a selezionate aziende leader nel settore, diventa promotrice di cultura, musica e ottimo cibo. Il tour si svilupperà attraverso un percorso didattico a tappe ricco di contenuti e stimoli per una buona progettazione.
Ciascun appuntamento formativo, completamente gratuito, approfondirà il tema della ristrutturazione edilizia, comparto del settore delle costruzioni che ha raggiunto negli ultimi anni il 70% del mercato totale. Verranno toccate varie tematiche, dalla progettazione ai materiali costruttivi. In particolare, i prodotti Eclisse saranno protagonisti durante le tappe del 18 maggio sul tema “Involucro, porte e serramenti: le soluzioni a scomparsa”, il 25 maggio con approfondimenti su “Porte e serramenti: le soluzioni a scomparsa e l’8 giugno sull’argomento “Design minimal: le porte e i serramenti con soluzioni a scomparsa, a battente o con vani tecnici mimetizzati nella parete”. Non mancheranno le dimostrazioni pratiche e le occasioni di dialogo e confronto.
Ogni evento sarà accreditato ai fini dell’ottenimento di n. 4 crediti formativi professionali per i geometri iscritti all’Albo provinciale di appartenenza. Dalle ore 18:30 spazio alla musica. La serata vedrà la partecipazione di artisti di genere e stili differenti. Un viaggio musicale nelle atmosfere suggestive del funky, blues e jazz, musica vintage, rockabilly e molto altro. Sarà inoltre possibile gustare le prelibatezze della tradizione gastronomica di strada italiana ed estera, preparate sul momento da vere e proprie cucine itineranti. Eccellenze gastronomiche servite dai migliori food truck.
Le date:
(giovedì 11 maggio – ore 14:00 – Cusano Milanino)
giovedì 18 maggio – ore 14:00 – San Donato Milanese
giovedì 25 maggio – ore 14:00 – Baranzate
giovedì 8 giugno – ore 14:00 – Milano
giovedì 15 giugno – ore 14:00 – Poltello
giovedì 22 giugno – ore 14:00 – Casnate con Bernate
4Bild è il primo franchising nel panorama della distribuzione di materiali edili in Italia. Le rivendite si dividono in 4Bild Point (materiali di base) e 4Bild Casa (finiture per la casa). I migliori marchi dell’edilizia, prodotti certificati, un’offerta su misura e la consulenza continua, anche direttamente in cantiere. Gli esperti 4Bild con la collaborazione di aziende leader del settore sono in grado di affiancare imprese di costruzioni, artigiani e professionisti nelle scelte giuste per migliorare lo standard qualitativo dei lavori, ottimizzandone resa, costi e tempi.
Accordo di collaborazione commerciale definito «strategico» tra Fornaci Laterizi Danesi e Ilv (Industria Laterizi Vogherese). Obiettivo: rafforzare la distribuzione dei laterizi nel mercato italiano dell’edilizia. Alla base c’è il Progetto Latercom, che si propone di offrire al mercato nuove soluzioni costruttive in laterizio e servizi sempre più vicini alle esigenze progettuali e distributive richieste giornalmente dal mondo delle costruzioni, radicalmente cambiato in questi ultimi anni e in continua evoluzione.
Grazie a questa alleanza il marchio Ilv entra in Latercom potenziandone sia la gamma dei prodotti che la rete commerciale, «la quale diventa ancora più capillare e pronta a soddisfare qualsiasi necessità di rivendita e di cantiere», nota un comunicato. «Latercom con l’apporto di Ilv distribuirà una gamma veramente completa di laterizi, capace di risolvere qualsiasi esigenza costruttiva: laterizi ad altissime prestazioni termiche anche in zona sismica, tradizionali, porizzati Poroton, Alveolater, Normablok e molto altro sono oggi la nostra realtà. Il Progetto Latercom ha previsto anche la rivisitazione del marchio aziendale che prende nuovi colori e propone un segno grafico distintivo quale la “Freccia”. Un segno che vuole testimoniare e confermare il rinnovamento che punta in alto, verso nuovi traguardi e sfide di mercato».